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Document 52013DC0541
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL AND THE COURT OF AUDITORS FINAL ACCOUNTS OF THE 8TH, 9TH AND 10TH EUROPEAN DEVELOPMENT FUNDS - FINANCIAL YEAR 2012
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI BILANCIO FINALE DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO - ESERCIZIO 2012
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI BILANCIO FINALE DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO - ESERCIZIO 2012
/* COM/2013/0541 final */
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI BILANCIO FINALE DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO - ESERCIZIO 2012 /* <EMPTY>/2012/0XXX <EMPTY> */
INDICE CERTIFICAZIONE DEL
BILANCIO.. 2 ESECUZIONE E
CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES. 3 PARTE I –
BILANCIO D'ESERCIZIO DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA. 9 1........... RENDICONTI
FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO.. 10 1.1........ 8°,
9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL
RISULTATO ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO
AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 10 1.2........ 8°
FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 14 1.3........ 9°
FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 17 1.4........ 10°
FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 20 1.5........ NOTE
AI RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES. 23 2........... RELAZIONE
DI ESECUZIONE FINANZIARIA. 43 2.1........ STANZIAMENTI 47 2.2........ CONTI AGGREGATI 50 2.3........ ALTRE
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE. 55 PARTE II –
CONTI ANNUALI DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI
DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI 56 3.1 ....... PROSPETTO
DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
AL 31 DICEMBRE 2012. 58 3.2........ PROSPETTO
DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 59 3.3........ PROSPETTO
DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI
PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 60 3.4........ PROSPETTO
DEL RENDICONTO FINANZIARIO
PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 61 3.5........ NOTE
AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012. 62 ALLEGATO ALLA
PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER
PAESE E PER STRUMENTO.. 93 CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO Con la presente il sottoscritto dichiara che i conti
annuali dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di sviluppo per l'esercizio 2012 sono
stati elaborati conformemente al titolo VIII del regolamento finanziario del
10° Fondo europeo di sviluppo e ai principi, alle norme e ai metodi contabili
definiti nell'allegato ai rendiconti finanziari. Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità
nella redazione e presentazione dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di
sviluppo ai sensi dell'articolo 125 del regolamento finanziario del 10° Fondo
europeo di sviluppo. Il sottoscritto ha ottenuto dall'ordinatore e dalla
BEI, che ne hanno certificato l'attendibilità, tutte le informazioni necessarie
per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del
Fondo europeo di sviluppo e l'esecuzione del bilancio. Il sottoscritto certifica che, in base a tali
informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per
convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettano
fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria del Fondo europeo di
sviluppo. [firmato] Manfred Kraff Contabile ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES 1. CONTESTO L'Unione europea intrattiene rapporti di
cooperazione allo sviluppo con numerosi paesi in via di sviluppo. Lo scopo
principale di tali rapporti è promuovere lo sviluppo economico e sociale, con
particolare attenzione alla riduzione della povertà e all'attenuazione dei suoi
effetti nel lungo periodo, fornendo ai paesi beneficiari aiuti allo sviluppo e
assistenza tecnica. A tal fine l'Unione elabora, insieme ai paesi partner,
strategie di cooperazione e mobilita le risorse finanziarie occorrenti per
attuarle. Queste risorse assegnate dall'Unione allo sviluppo provengono da tre
fonti: – il bilancio dell'Unione
europea – il Fondo europeo di
sviluppo – la Banca europea per gli
investimenti. Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale
strumento di aiuto dell'Unione per la cooperazione allo sviluppo degli Stati
dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d'oltremare
(PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha disposto la creazione per la
concessione di aiuti tecnici e finanziari, limitati inizialmente ai paesi
africani che all'epoca erano ancora colonie e con i quali alcuni Stati membri
avevano legami storici. Il FES non è finanziato dal bilancio della Comunità.
Esso è finanziato dagli Stati membri, dispone di regole finanziarie proprie ed
è gestito da un comitato specifico. La Commissione europea è responsabile dell'esecuzione
finanziaria delle operazioni effettuate con risorse FES e la Banca europea per
gli investimenti (BEI) gestisce lo strumento per gli investimenti. Durante il periodo 2008-2013 gli aiuti geografici
accordati agli Stati ACP e ai paesi e territori PTOM continueranno ad essere
finanziati prevalentemente dal FES. Di regola ogni FES è approvato per un
periodo di circa cinque anni. Dalla conclusione della prima convenzione di
partenariato nel 1964, i cicli di programmazione del FES hanno seguito, in
generale, quelli degli accordi/convenzioni di partenariato. Ciascun FES è
disciplinato dal proprio regolamento finanziario che prevede la preparazione di
bilanci per ciascun FES. Di conseguenza, i bilanci vengono elaborati
separatamente per ciascun FES in relazione alla parte gestita dalla Commissione
europea. Tali bilanci sono presentati anche in forma aggregata, onde fornire un
quadro complessivo della situazione finanziaria delle risorse di cui la
Commissione europea è responsabile. Lo strumento per gli
investimenti è stato istituito nel quadro dell'accordo di Cotonou. Questo
strumento è gestito dalla Banca europea per gli investimenti e viene utilizzato
per sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP finanziando
sostanzialmente – ma non esclusivamente – gli investimenti privati. Lo
strumento per gli investimenti è concepito come un fondo rinnovabile, cosicché i
rimborsi dei prestiti possono essere reinvestiti in altre operazioni, dando
così luogo a uno strumento che si rinnova automaticamente ed è finanziariamente
indipendente. Non essendo gestito dalla Commissione europea, lo strumento per
gli investimenti non è consolidato nella prima parte del bilancio di esercizio
– i bilanci dell'8°, 9° e 10° FES e la relativa relazione di esecuzione
finanziaria. I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono
inclusi come parte separata del bilancio di esercizio (parte 2), onde offrire
un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES. Il decimo fondo,
che copre il periodo 2008-2013, dispone di una dotazione finanziaria di
22 682 milioni di euro, dei quali 21 966 milioni di euro sono
assegnati ai paesi ACP, 286 milioni di euro ai PTOM e 430 milioni di euro
alla Commissione per le spese di sostegno alla programmazione e all'esecuzione
del FES[1].
2. COME
VIENE FINANZIATO IL FES? Il Consiglio europeo del 15-16 dicembre 2005 ha
adottato le prospettive finanziarie per il 2007‑2013. In questo contesto
è stato deciso che la cooperazione con i paesi ACP non sarebbe stata integrata
(iscritta) nel bilancio dell'Unione europea e che per il periodo 2008-2013
avrebbe continuato ad essere finanziata tramite il FES intergovernativo. Il bilancio dell'Unione
europea è annuale e secondo il principio di bilancio dell'annualità le spese e
le entrate sono pianificate e autorizzate per il periodo di un anno. A
differenza dell'Unione europea, il FES è un fondo che opera su base
pluriennale. Ogni FES è approvato tramite un accordo interno fra Stati membri
che stabilisce un fondo complessivo destinato all'attuazione della cooperazione
allo sviluppo per un periodo che solitamente dura cinque anni. Poiché le
risorse sono assegnate su base pluriennale, i fondi assegnati possono essere
utilizzati durante il periodo del FES. Il fatto che il bilancio non sia
impostato su base annuale si evidenzia nella rispettiva relazione, dove l'esecuzione
del bilancio dei FES viene messa in relazione con i fondi totali. Le risorse FES sono contributi "ad hoc"
forniti dagli Stati membri dell'Unione europea. Ogni cinque anni circa, i
rappresentanti degli Stati membri si incontrano a livello intergovernativo per
decidere l'importo complessivo che sarà assegnato al fondo e per sovrintenderne
l'esecuzione, dopo di che la Commissione gestisce il fondo conformemente alla
politica di sviluppo dell'UE che essa propone e che il Consiglio adotta. Poiché
gli Stati membri hanno le proprie politiche in materia di sviluppo e di aiuti,
che elaborano parallelamente a quelle dell'Unione, essi devono coordinare le
loro politiche con l'UE per garantirne la complementarità. Fino al 2010 è stato
chiesto ai 15 Stati membri partecipanti di versare i contributi. Nel 2011 è
stato chiesto di versare i contributi relativi al 10° FES, al quale partecipano
i 27 Stati membri. I fondi del 10° FES, che in
parte sono accantonati per esigenze impreviste, vengono perlopiù programmati
nell'ambito di quadri pluriennali indicativi, prevalentemente geografici ma
anche tematici, fissati attualmente per gli anni 2008-2013. Di conseguenza, la
Commissione ha adottato i corrispondenti documenti strategici nazionali, i
documenti strategici regionali e i documenti strategici intra ACP. La loro
attuazione è controllata annualmente e le strategie sono sottoposte a revisione
intermedia (conclusa) e finale (in corso). Come risultato delle revisioni
intermedia e finale la Commissione può, per conto dell'Unione europea, rivedere
le strategie e l'assegnazione delle risorse alla luce delle esigenze e del
comportamento degli Stati o delle regioni ACP in questione. Oltre ai contributi
suddetti, gli Stati membri possono anche stipulare accordi di cofinanziamento o
fornire contributi finanziari volontari al FES. 3. COME VENGONO GESTITE E SPESE LE
RISORSE FES?
3.1 Spese operative Le spese operative del FES assumono forme
differenti, a seconda del modo in cui i fondi vengono versati e gestiti.
Conformemente al regolamento finanziario, la Commissione esegue le risorse FES
tramite i metodi seguenti: gestione decentrata: in questo caso la
Commissione delega, in misura più o meno sostanziale a seconda della situazione
locale del paese beneficiario interessato, certi compiti di esecuzione del
bilancio a paesi terzi; gestione centralizzata: si ha quando il bilancio
viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione o indirettamente,
quando la Commissione affida compiti di esecuzione del bilancio a organismi di
diritto, dell'UE o nazionale, quali le agenzie dell'Unione europea; gestione congiunta con
organizzazioni internazionali: in base a questo metodo la Commissione affida alcuni
compiti di esecuzione del bilancio a un'organizzazione internazionale.
3.2 I
diversi attori finanziari La responsabilità dell'ordinatore delegato riguarda
l'intero processo di gestione, dalla determinazione di ciò che è necessario
fare per raggiungere gli obiettivi politici fissati, alla gestione delle
attività avviate sia a livello operativo sia di bilancio, compresi la sottoscrizione
di impegni giuridici e/o il controllo delle prestazioni, l'effettuazione di
pagamenti e, se necessario, anche il recupero di fondi. Il capo della
delegazione dell'Unione europea funge da collegamento locale fra la
Commissione e le autorità nazionali o regionali competenti degli Stati ACP/PTOM
ed opera in stretta collaborazione con gli ordinatori nazionali o regionali nel
definire la strategia di attuazione e le politiche settoriali, nel preparare,
analizzare e rivedere i programmi e i progetti FES. L'ordinatore nazionale
del paese beneficiario è un alto funzionario nominato dal governo di ciascuno
Stato ACP/PTOM che rappresenta le autorità del suo paese per tutte le attività
finanziate dal fondo e gestite dalla Commissione e dalla BEI. Tali funzioni
sono esercitate per lo più da un membro del governo, in genere dal ministro
della pianificazione o delle finanze. L'ordinatore nazionale svolge i compiti
amministrativi, tecnici e finanziari connessi alla gestione dei programmi e dei
progetti FES. Il contabile della Commissione esegue gli
ordini di pagamento e di recupero emessi dagli ordinatori della Commissione e
ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili,
convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità ed elaborare i bilanci
di esercizio corrispondenti. Al contabile viene inoltre richiesto di
sottoscrivere i bilanci, dichiarando che essi riflettono fedelmente la
posizione finanziaria. 3.3 Esecuzione delle risorse
del FES La parte più cospicua delle risorse finanziarie
assegnate agli Stati ACP e ai PTOM tramite il FES è conferita tramite
sovvenzioni. All'inizio di ciascun FES, l'Unione europea comunica agli Stati
ACP e ai PTOM gli stanziamenti indicativi che dovrebbero essere messi a loro
disposizione nel periodo d'esercizio del Fondo. Le risorse sono assegnate in
base ai bisogni e ai criteri di rendimento dei paesi. A livello nazionale, il documento di strategia
nazionale (DSN) è un documento che viene redatto dallo Stato ACP e dalla
Commissione. Esso si basa sui risultati di consultazioni preventive con un
vasto numero di attori, tra cui attori non statali, autorità locali e, ove
pertinente, i parlamenti ACP. Il DSN è uno strumento che permette di
individuare le priorità e preparare gli operatori locali a subentrare nell'attuazione
dei programmi di cooperazione. Sulla base del DSN viene
successivamente redatto un Programma indicativo nazionale (PIN) coerente con
gli obiettivi e le priorità di sviluppo presenti nel DSN. Il PIN stabilisce i
settori e i campi che riceveranno gli aiuti, spiega come tali aiuti
consentiranno di conseguire gli obiettivi e fissa un calendario per la sua
attuazione. Il DSN e il PIN sono soggetti a una revisione annuale, intermedia e
finale, e durante il periodo d'esercizio del FES vengono apportati
miglioramenti e modifiche, se del caso.
3.4 Impegni
di spesa relativi alle risorse del FES Non può essere spesa alcuna
risorsa FES a meno che e fintanto che la Commissione e il futuro destinatario
dei fondi FES non abbiano stipulato un impegno giuridico scritto. Tale impegno
giuridico scritto può essere rappresentato da un contratto (di sovvenzione, di
servizio o di altro tipo) concluso con soggetti di diritto privato, ad esempio
ONG o operatori economici, o da accordi amministrativi e/o finanziari conclusi
dalla Commissione con soggetti di diritto pubblico internazionale, ad esempio
gli Stati e i relativi enti pubblici o organizzazioni internazionali dotate di
personalità e capacità giuridica. Prima di poter assumere un impegno giuridico con un
terzo, nel bilancio deve essere presente una linea dotata di fondi sufficienti
che autorizzi l'attività in questione. Qualora tale condizione risulti
soddisfatta, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un
impegno di bilancio attuato nel sistema contabile. Tuttavia, ciò non incide in
alcun modo sulla contabilità generale (o sul libro mastro generale) poiché non
è stato ancora sostenuto alcun onere, in quanto la contabilità del FES
comprende due elementi separati ma collegati: (a)
la contabilità
di bilancio, che permette di seguire in modo dettagliato l'esecuzione del
bilancio e (b)
la
contabilità generale, utilizzata per preparare il bilancio e il prospetto del
risultato economico. La contabilità di bilancio registra gli impegni e i
pagamenti effettuati e si basa sul principio della contabilità di cassa,
secondo cui una voce viene registrata nei conti soltanto nel momento in cui il
contante viene impegnato, pagato o incassato. Questo genere di contabilità è
tipico del settore pubblico, la cui attenzione ha teso storicamente a
concentrarsi sul bilancio e sulla sua esecuzione. La contabilità generale (basata sul principio della
contabilità per competenza) mostra tutte le spese e le entrate dell'esercizio
finanziario (e quindi il risultato economico) e determina la posizione
finanziaria del FES sotto forma di un bilancio che espone l'attivo e il passivo
al 31 dicembre di un dato anno. 3.5 Effettuazione di un
pagamento Nessun pagamento può essere effettuato a meno che
non sia già stato approvato dall'ordinatore un impegno di bilancio. I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a
fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi
possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo
definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. Il fondo di tesoreria
o anticipo viene utilizzato per gli scopi per cui è stato corrisposto entro i
termini fissati nell'accordo oppure viene restituito; se non sostiene spese
ammissibili, il beneficiario ha infatti l'obbligo di restituire l'anticipo di
prefinanziamento al FES. Pertanto il prefinanziamento versato non rappresenta
una spesa definitiva fino al momento in cui non sono soddisfatte le relative
condizioni contrattuali; alla data d'effettuazione del pagamento iniziale esso
viene dunque iscritto all'attivo del bilancio. L'ammontare dell'attivo del
prefinanziamento viene ridotto (totalmente o parzialmente) in base all'accettazione
dei costi ammissibili (che sono trattati come spese nel conto del risultato economico)
e agli importi restituiti. Al termine dell'esercizio è necessario effettuare
una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES
ma non ancora comunicate. In seguito a tali calcoli di separazione, gli importi
ammissibili stimati sono registrati come ratei passivi, mentre gli elementi non
ammissibili stimati rimangono in sospeso alla voce "ammissibilità da
verificare". Per evitare di sopravvalutare l'attivo e il passivo, detti
importi sono iscritti tra le passività correnti.
3.6 Recupero
di pagamenti indebiti L'ammissibilità delle spese imputate al FES viene
verificata sulla base dei documenti giustificativi indicati nelle norme
applicabili o nelle condizioni relative a ciascuna sovvenzione. Nell'intento di
ottimizzare il rapporto tra i costi e i benefici dei sistemi di controllo, i
controlli sui documenti giustificativi per le domande finali tendono ad essere
più approfonditi di quelli relativi alle domande intermedie e possono quindi
evidenziare errori nei pagamenti intermedi che vengono poi rettificati
adeguando il pagamento finale. Inoltre, la Commissione ha il diritto di
verificare la correttezza dei documenti giustificativi svolgendo controlli nei
locali del richiedente, sia durante il periodo di attuazione dell'azione
finanziata sia successivamente (ex post). Gli errori individuati nel corso del
periodo di attuazione possono essere rettificati adeguando le domande
successive. Gli errori individuati ex post saranno oggetto di un ordine di
recupero.
4. RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO
4.1 Bilancio di esercizio È responsabilità del contabile redigere il bilancio
di esercizio e assicurare che questo rispecchi fedelmente la posizione
finanziaria del FES. Il bilancio di esercizio è presentato nel modo
seguente: Parte I: Fondi gestiti dalla Commissione
europea –
Rendiconti
finanziari dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo –
Relazione
di esecuzione finanziaria dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo Parte II: Fondi gestiti dalla Banca
europea per gli investimenti –
Rendiconti
finanziari dello strumento per gli investimenti I rendiconti finanziari
dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del
bilancio di esercizio, onde offrire un quadro completo degli aiuti allo
sviluppo forniti dal FES. Successivamente all'audit della Corte dei conti, il
bilancio di esercizio è adottato dalla Commissione entro il 31 luglio dell'anno
successivo e presentato infine al Consiglio e al Parlamento per il discarico.
4.2 Relazioni
annuali d'attività L'ordinatore è tenuto a redigere una relazione
annuale d'attività (RAA) sulle attività che rientrano nella sua responsabilità.
In detta RAA, l'ordinatore riferisce in merito ai risultati strategici
conseguiti e alla ragionevole certezza che le risorse assegnate alle attività
descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e
conformemente ai principi di una sana gestione finanziaria e che le procedure
di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e
regolarità delle operazioni sottostanti. 5. AUDIT E DISCARICO
5.1 Audit I conti annuali del FES e la gestione delle risorse
vengono controllati dal suo revisore esterno, la Corte dei conti, che redige
una relazione annuale per il Consiglio e il Parlamento europeo. Il compito
principale della Corte è quello di eseguire un audit esterno indipendente dei
conti annuali del FES. Nel quadro dei suoi compiti, la Corte dei conti
presenta: (1)
una
relazione annuale in cui illustra dettagliatamente le proprie osservazioni in
merito ai conti annuali e alle operazioni sottostanti; (2)
un
parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma
di dichiarazione di affidabilità, su (i) l'affidabilità dei conti e (ii) la
legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti; (3)
relazioni
speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti settori di gestione
specifici. La Corte dei conti è autorizzata ad accedere a tutti
i documenti necessari nel corso del proprio audit. La Corte controlla tutte le
aree di attività del FES e può esaminare la legittimità e regolarità di ogni
singola operazione e di ogni singolo pagamento. Essa controlla anche il
bilancio di esercizio, rivedendo singoli elementi di quest'ultimo e del
prospetto del risultato economico nonché la presentazione complessiva dei
rendiconti finanziari. La Corte è pertanto in grado di esprimere un suo parere
non solo sulle cifre presentate ma anche sul sistema e sui controlli in essere. 5.2 Discarico Il controllo finale è costituito dal discarico per l'esecuzione
finanziaria delle risorse FES per un determinato esercizio. L'autorità
competente per il discarico del FES è il Parlamento europeo. Ciò significa che,
una volta effettuati l'audit e il completamento del bilancio di esercizio,
spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o
meno alla Commissione il discarico per l'esecuzione finanziaria delle risorse
FES per l'esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei
conti, sulla relazione annuale della Corte dei conti (comprendente una
dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione,
anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate. Il discarico rappresenta l'elemento politico del
controllo esterno dell'esecuzione finanziaria e costituisce la decisione
mediante la quale il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, "solleva"
la Commissione dalla sua responsabilità relativa alla gestione dell'esecuzione
finanziaria di un dato esercizio. Questa procedura di discarico può produrre
uno di due risultati: la concessione o il rinvio del discarico. Al momento di
concedere il discarico, il Parlamento può evidenziare alcune osservazioni che
ritiene importanti, spesso raccomandando azioni che la Commissione dovrebbe
adottare in relazione a dette questioni. La Commissione riporta le misure
adottate in una relazione che dà seguito a dette osservazioni e in un piano d'azione
che invia sia al Parlamento sia al Consiglio. PARTE I – BILANCIO D'ESERCIZIO
DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA[2] 1. RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10°
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO
1.1 8°, 9° E 10° FONDO
EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO
ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO AGGREGATO DELLE
VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO AGGREGATO DELL'8°, 9° E 10° FES
|| || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.1 || 438 || 380 || || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 1 334 || 1 175 || Crediti || 2.3 || 70 || 111 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 224 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 2 532 || 2 891 || || || || || PASSIVITÀ NON CORRENTI || || || || Debiti || 2.6 || (40) || - || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (1 057) || (1 033) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (1 097) || (1 033) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858 || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 29 579 || 26 979 || Altre riserve || 2.9 || 2 252 || 2 252 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (27 374) || (24 674) || Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700) || ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858 CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO
ECONOMICO DELL'8°, 9° E 10° FES
|| || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 124 || 99 || || || SPESE OPERATIVE || || || Spese operative || 3.2 || (3 017) || (2 702) Spese amministrative || 3.3 || (107) || (75) || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (3 001) || (2 679) || || || Utile finanziario || 3.4 || (22) || (20) AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (22) || (21) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (3 023) || (2 700) PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI
CASSA DELL'8°, 9° E 10° FES
|| || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700) || || || ATTIVITÀ OPERATIVE || 4.2 || || Contributi ordinari degli Stati membri || || 2 606 || 3 238 Contributi di cofinanziamento || || 19 || 7 (Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti || || 4 || 6 || || || (Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti || || (58) || (28) (Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti || || (159) || (79) (Aumento)/diminuzione crediti correnti[3] || || 31 || 14 Aumento/(diminuzione) passività non correnti || || 40 || - Aumento/(diminuzione) passività correnti[4] || || 6 || (42) || || || FLUSSI DI CASSA NETTI || || (534) || 417 || || || AUMENTO/(DIMINUZIONE) NETTI TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA || || (534) || 417 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio || 2.5 || 1 224 || 808 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || 2.5 || 690 || 1 224 PROSPETTO AGGREGATO DELLE
VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DELL'8°, 9° e 10° FES
|| || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 45 691 || 21 812 || 23 879 || (24 674) || 2 252 || 1 458 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (3 100) || 3 100 || - || - || 3 100 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 700) || - || (2 700) BILANCIO AL 31 dicembre 2011 || 45 691 || 18 712 || 26 979 || (27 374) || 2 252 || 1 858 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (3 023) || - || (3 023) BILANCIO AL 31 dicembre 2012 || 45 691 || 16 112 || 29 579 || (30 396) || 2 252 || 1 435 1.2 8° FES:
BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO DELL'8° FES || || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 38 || 70 || Crediti || 2.3 || 1 || 4 || Conti di collegamento || 2.4 || 345 || 387 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 384 || 461 || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (22) || (29) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (22) || (29) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432 || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 12 840 || 12 840 || Altre riserve || 2.9 || (2 354) || (2 276) || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (10 132) || (10 042) || Risultato economico dell'esercizio || || 7 || (90) || ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432 CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DELL'8°
FES || || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 58 || 40 || || || SPESE OPERATIVE || 3.2 || (49) || (128) || || || || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || 9 || (88) || || || Utile finanziario || 3.4 || (2) || (1) AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (2) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || 7 || (90) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE DELL'8° FES || || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 12 840 || - || 12 840 || (10 042) || (2 237) || 560 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || - Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (38) || (38) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (90) || - || (90) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 12 840 || - || 12 840 || (10 132) || (2 276) || 432 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || - Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (78) || (78) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || 7 || - || 7 BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 12 840 || - || 12 840 || (10 125) || (2 354) || 361 1.3 9° FES:
BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO DEL 9° FES || || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.1 || 119 || 191 || || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 447 || 569 || Crediti || 2.3 || 58 || 87 || Conti di collegamento || 2.4 || 1 919 || 2 557 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || - || 6 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 2 543 || 3 410 || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (375) || (315) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (375) || (315) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096 || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 11 699 || 11 699 || Altre riserve || 2.9 || 4 126 || 4 227 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (12 830) || (11 932) || Risultato economico dell'esercizio || || (827) || (898) || ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096 CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL
9° FES || || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 49 || 49 || || || SPESE OPERATIVE || || || Spese operative || 3.2 || (856) || (924) Spese amministrative || 3.3 || (1) || (3) || || || || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (809) || (879) || || || Utile finanziario || 3.4 || (18) || (19) AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (18) || (19) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (827) || (898) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE DEL 9° FES || || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 11 699 || 660 || 11 039 || (11 932) || 4 157 || 3 263 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (660) || 660 || - || - || 660 Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || 70 || 70 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (898) || - || (898) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 11 699 || - || 11 699 || (12 830) || 4 227 || 3 096 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || - Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (100) || (100) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (827) || - || (827) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 11 699 || - || 11 699 || (13 657) || 4 126 || 2 168 1.4 10° FES:
BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO DEL 10° FES || || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.1 || 319 || 189 || || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 849 || 536 || Crediti || 2.3 || 11 || 20 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 218 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 1 869 || 1 963 || || || || || PASSIVITÀ NON CORRENTI || || || || Debiti || 2.6 || (40) || - || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (660) || (689) || Conti di collegamento || 2.4 || (2 264) || (2 944) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (2 963) || (3 633) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670) || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 5 040 || 2 440 || Altre riserve || 2.9 || 479 || 301 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (4 411) || (2 699) || Risultato economico dell'esercizio || || (2 203) || (1 712) || ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670) CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL
10° FES || || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 18 || 10 || || || SPESE OPERATIVE || || || Spese operative || 3.2 || (2 112) || (1 650) Spese amministrative || 3.3 || (106) || (72) || || || || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (2 201) || (1 712) || || || Utile finanziario || 3.4 || (2) || 0 AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (1) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (2 203) || (1 712) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE DEL 10° FES || || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 21 152 || 21 152 || - || (2 699) || 333 || (2 366) Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 440) || 2 440 || - || - || 2 440 Trasferimenti dall'8° e dal 9° FES || - || - || - || - || (32) || (32) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (1 712) || - || (1 712) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 21 152 || 18 712 || 2 440 || (4 411) || 301 || (1 670) Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600 Trasferimenti al/dall'8° e al/dal 9° FES || - || - || - || - || 178 || 178 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 203) || - || (2 203) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 21 152 || 16 112 || 5 040 || (6 614) || 479 || (1 095) 1.5 NOTE AI
RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES 1. POLITICHE CONTABILI
PERTINENTI 1.1. DISPOSIZIONI GIURIDICHE E
REGOLAMENTO FINANZIARIO
I rendiconti
finanziari sono elaborati a norma del regolamento finanziario applicabile al
10° FES. Conformemente al disposto dell'articolo 121 di detto regolamento, i
rendiconti finanziari sono elaborati secondo i principi della contabilità per
competenza. Questi rendiconti finanziari sono stati elaborati
conformemente alle norme e ai metodi contabili del FES, definiti sulla base dei
principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public
Sector Accounting Standards – IPSAS) o dei principi internazionali d'informativa
finanziaria (International Financial Reporting Standards – IFRS) emanati
rispettivamente dall'International Public Sector Accounting Standard Board
(IPSASB) e dall'International Accounting Standard Board (IASB). Le norme
contabili adottate dal contabile del Fondo europeo di sviluppo sono stati
applicate in relazione alla parte delle risorse FES per le quali la Commissione
provvede alla gestione finanziaria. Il contabile del FES deve trasmettere i conti
provvisori alla Corte dei conti entro il 31 marzo dell'esercizio successivo
alla chiusura. La Corte dei conti, a sua volta, comunica alla Commissione le
sue osservazioni sui conti entro il 15 giugno (articolo 125). Sulla base di
queste osservazioni la Commissione approva i conti definitivi e li trasmette,
entro il 31 luglio, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti.
Entro il 15 novembre i conti definitivi sono pubblicati nella Gazzetta
ufficiale dell'Unione europea, accompagnati dalla dichiarazione di affidabilità
rilasciata dalla Corte dei conti in relazione alla parte delle risorse FES per
le quali la Commissione provvede alla gestione finanziaria.
1.2. PRINCIPI
CONTABILI L'obiettivo dei rendiconti finanziari è quello di
fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, i risultati e i flussi di
cassa di un'entità, che possono essere utili a un ampio ventaglio di
utilizzatori. Per un organismo pubblico, quale il FES, gli obiettivi sono più
specificamente quelli di fornire informazioni utili per il processo decisionale
e di dimostrare l'affidabilità della gestione delle risorse. Per rappresentare fedelmente la situazione
finanziaria, i rendiconti finanziari devono non solo fornire informazioni
pertinenti che descrivano la natura e la portata delle attività di un'organizzazione,
spiegarne le modalità di finanziamento e fornire dati certi sulle sue
operazioni, ma farlo in un modo chiaro e comprensibile, che consenta di
effettuare raffronti fra gli esercizi. È dunque in quest'ottica che è stato
elaborato il presente documento. La contabilità del Fondo europeo di sviluppo consta
di una contabilità generale e di una contabilità di bilancio. La contabilità
di bilancio fornisce un quadro dettagliato dell'esecuzione del bilancio.
Essa si basa sul principio della contabilità di cassa. La contabilità
generale consente di preparare i rendiconti finanziari in quanto riporta l'integralità
delle entrate e delle spese dell'esercizio sulla base delle regole della
contabilità per competenza e serve a definire la posizione finanziaria nella
forma del bilancio stabilito al 31 dicembre. L'articolo 120 del
regolamento finanziario applicabile al 10° FES definisce i principi contabili da
applicare ai fini dell'elaborazione dei rendiconti finanziari, ossia: – principio della continuità
delle attività, –
prudenza, –
coerenza
dei metodi contabili, –
comparabilità
delle informazioni, –
importanza
relativa, –
non
compensazione, – preminenza della sostanza sulla
forma, –
contabilità
per competenza.
1.3. BASE DELLA PREPARAZIONE
1.3.1. Valuta funzionale e di
rendicontazione I rendiconti finanziari sono presentati in milioni
di euro, che è la valuta funzionale e di rendicontazione del FES.
1.3.2. La
valuta e la base di conversione Le transazioni in valuta estera sono convertite in
euro ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni. Le perdite e gli
utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla
conversione ai tassi di cambio di fine esercizio degli attivi e dei passivi
monetari in valuta estera sono rilevati nel conto del risultato economico. I saldi di chiusura degli attivi e dei passivi
monetari in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di
conversione del 31 dicembre:
Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011 || Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011 XOF || 655,957 || 655,957 || KES || 113,460 || 109,362 XAF || 655,957 || 655,957 || BIF || 2037,95 || 1780,23 NGN || 206,074 || 204,185 || SLL || 5709,56 || 5663,54 PGK || 2,76702 || 2,81057 || TZS || 2077,48 || 2058,31 HTG || 56,2987 || 53,2461 || UGX || 3508,51 || 3181,89 GNF || 9250,40 || 9155,86 || MGA || 2981,70 || 2870,88 MWK || 439,917 || 213,286 || SZL || 11,1727 || 10,4830 1.3.3. Impiego di stime Conformemente ai principi contabili IPSAS e ai
principi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari comprendono
necessariamente gli importi derivanti dalle stime e dalle ipotesi effettuate
dai gestori e basate sui dati più affidabili a disposizione. Le stime
principali comprendono, tra l'altro, gli accantonamenti, le perdite dovute a
riduzione di valore dei crediti e i ratei passivi. I risultati effettivi
possono discostarsi da queste stime. I cambiamenti nelle stime vengono indicati
nel periodo in cui se ne viene a conoscenza. 1.4. BILANCIO
1.4.1 Prefinanziamenti I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a
fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi
possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo
definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. L'anticipo, o fondo
di tesoreria, viene rimborsato o utilizzato per lo scopo per il quale è stato
fornito durante il periodo definito nella convenzione. Se il beneficiario non
sostiene sufficienti spese ammissibili, deve rimborsare al Fondo europeo di
sviluppo l'anticipo concesso a titolo di prefinanziamento. L'importo del
prefinanziamento è ridotto (in tutto o in parte) in base all'accettazione dei
costi ammissibili e agli eventuali rimborsi. A fine esercizio, gli importi dei prefinanziamenti
in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo:
gli importi restituiti, gli importi ammissibili liquidati e gli importi
ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell'esercizio. L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato
al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo
accordo. Al termine dell'esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di
interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili. 1.4.2 Crediti I crediti sono contabilizzati all'importo iniziale
meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce
una svalutazione per riduzione di valore dei crediti là dove sussistono
elementi oggettivi che indicano che non è possibile riscuotere la totalità
degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti
crediti. L'importo della svalutazione è pari
alla differenza tra il valore contabile del credito e l'importo recuperabile,
corrispondente cioè al valore attuale dei futuri flussi di cassa previsti,
scontato in base al tasso di interesse di mercato applicato a mutuatari simili. È altresì rilevata una svalutazione generale
per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti ad una svalutazione
specifica. Questa svalutazione generale si
basa sui tassi di perdita storici. L'importo
della svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico.
1.4.3 Tesoreria
ed equivalenti di tesoreria Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono
strumenti finanziari e sono definiti come attività correnti. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a
vista, altri investimenti correnti ad alta liquidità con scadenze originarie
pari o inferiori ai tre mesi. 1.4.4 Debiti Una parte considerevole dei debiti del FES non è
relativa all'acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso di spese
presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti e non evase.
Tali richieste sono registrate come debiti per l'importo richiesto al
ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica, per l'importo
accettato come ammissibile da parte dei funzionari competenti. In questa fase,
sono valutati all'importo accettato e dichiarato ammissibile. I debiti derivanti dall'acquisizione di beni e
servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l'importo originario,
mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell'accettazione
delle forniture o dei servizi.
1.4.5 Accantonamenti Gli accantonamenti sono rilevati quando il FES ha un'obbligazione
attuale, giuridica o implicita nei confronti di terzi, a seguito di eventi
passati, ed è probabile che per adempiere all'obbligazione si renda necessaria
un'uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. L'ammontare
dell'accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere
all'obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio.
1.4.6 Ratei
e risconti attivi e passivi Uno degli elementi cruciali della contabilità per
competenza è garantire che le operazioni siano imputate all'esercizio contabile
al quale si riferiscono. Le operazioni compiute per ottenere tale risultato
vengono denominate attività di separazione. In particolare, è necessario
effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari
dei fondi FES ma non ancora comunicate al FES (ratei passivi). Per contro,
alcuni pagamenti effettuati nell'esercizio corrente si riferiscono a periodi
successivi (risconti attivi) e devono essere quindi identificati ed imputati
agli esercizi successivi pertinenti. In base alle norme contabili del FES, le operazioni
e gli eventi sono rilevati nel bilancio del periodo al quale si riferiscono.
Alla fine dell'esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all'importo
stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei
ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e
operative dettagliate emesse dalla Commissione, miranti a garantire che il
rendiconto finanziario rappresenti fedelmente la situazione economica. Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al
quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia stata
ancora emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano
state consegnate dal FES ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in
riferimento a un trattato), viene rilevato un rateo attivo nei rendiconti
finanziari. Inoltre, al termine dell'esercizio, qualora sia
stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le
forniture non siano state ancora consegnate, l'entrata è oggetto di un risconto
e rilevata nell'esercizio successivo. 1.5. CONTO DEL RISULTATO
ECONOMICO
1.5.1 Entrate Non vi è un bilancio delle entrate del Fondo europeo
di sviluppo. I contributi ordinari degli Stati membri sono trattati come
capitale del fondo. Le entrate comprendono il recupero di spese e gli
interessi. Recupero spese Per le operazioni che danno luogo al rimborso di
spese in precedenza pagate dal FES a beneficiari finali o a paesi terzi, gli
ordini di recupero e le detrazioni dai pagamenti successivi sono definiti e
contabilizzati come segue: –
recupero
di spese: l'ordine di recupero emesso determina un credito che viene registrato
tra le entrate del conto del risultato economico dell'esercizio o –
recupero
di prefinanziamenti: in questo caso l'importo viene incluso nella rubrica
prefinanziamenti del bilancio. Interessi attivi Gli interessi attivi sono rilevati nel conto del
risultato economico in base al metodo del tasso d'interesse effettivo. Gli
interessi attivi comprendono gli interessi incassati o iscritti a credito sui
saldi di cassa o sui depositi a vista detenuti presso istituti di credito
commerciale e dagli interessi di mora su crediti del FES. Gli interessi attivi
vengono rilevati nel momento in cui maturano.
1.5.2 Spese Le spese relative all'acquisto di beni e servizi
sono rilevate all'atto della consegna e dell'accettazione delle forniture. Esse
sono valutate al costo originario della fattura. Le spese non relative a scambi commerciali
rappresentano la maggior parte delle spese del FES. Esse si riferiscono a
trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti;
trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni
discrezionali. I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo
in cui si sono verificati gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento, a
condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento
(regolamento finanziario o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un
accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli
eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima
ragionevole dell'importo. Quando si ricevono richieste di pagamento o
dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è
rilevato come spesa per l'importo ammissibile. Alla chiusura dell'esercizio, le
spese ammissibili sostenute già dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate
sono stimate e contabilizzate come ratei passivi. Spese per interessi Le spese per interessi sono rilevate nel conto del
risultato economico secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo. Le spese
per interessi comprendono gli interessi pagati o dovuti e sono rilevate secondo
il principio di competenza. 1.6. SOPRAVVENIENZE
ATTIVE E PASSIVE
1.6.1 Sopravvenienze attive Una sopravvenienza attiva è
una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe
essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri
incerti su cui il FES non esercita un controllo completo. Una sopravvenienza
attiva viene resa nota quando è probabile l'afflusso di vantaggi economici o
possibili servizi. Le sopravvenienze attive vengono valutate alla data
di chiusura di ciascun bilancio per far sì che eventuali sviluppi siano indicati
in maniera appropriata nel bilancio. Qualora sia quasi certo che si verificherà
un afflusso di vantaggi economici o possibili servizi e il valore delle
attività possa essere quantificato in maniera attendibile, l'attività e le
relative entrate sono rilevate a bilancio nel periodo in cui è avvenuta la
variazione. Le garanzie sono attività possibili derivanti da
eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata dal verificarsi o
non verificarsi dell'oggetto della garanzia. Le garanzie possono pertanto
essere considerate come sopravvenienze attive. Una garanzia si estingue quando
l'oggetto della garanzia non esiste più. Si concretizza quando sono riunite le
condizioni per richiedere un pagamento al garante.
1.6.2 Sopravvenienze
passive Una sopravvenienza passiva è una possibile
obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere
confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su
cui il FES non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un'obbligazione
attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti
ragioni: è improbabile che sia necessario un deflusso di risorse
rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l'obbligazione,
oppure, in circostanze rare, l'ammontare dell'obbligazione non può essere
quantificato in maniera sufficientemente attendibile. Una sopravvenienza
passiva viene resa nota a meno che sia remota la possibilità di un deflusso di
risorse che rappresentano vantaggi economici o possibili servizi. Le sopravvenienze passive vengono valutate alla data
di chiusura di ciascun bilancio per determinare se sia diventato probabile un
deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi.
Se diventa probabile che per un elemento trattato come sopravvenienza passiva
sarà necessario un deflusso di risorse che rappresentano vantaggi economici o
possibili servizi, viene rilevato un accantonamento nel bilancio del periodo in
cui interviene il cambiamento di probabilità. 2. NOTE AL BILANCIO
ATTIVITÀ NON CORRENTI 2.1 PREFINANZIAMENTI || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Prefinanziamenti || - || 119 || 319 || 438 || 380 TOTALE || - || 119 || 319 || 438 || 380 Molti contratti prevedono il pagamento di anticipi
prima dell'inizio dei lavori, della consegna delle forniture o della
prestazione dei servizi. Talvolta i piani di pagamento dei contratti prevedono
pagamenti sulla base di relazioni sull'avanzamento dei lavori. Il
prefinanziamento viene di norma corrisposto nella valuta del paese o del
territorio dove il progetto viene eseguito. I tempi della recuperabilità o dell'utilizzo dei
prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attività di
prefinanziamento correnti o non correnti. L'utilizzo è definito dall'accordo
alla base del progetto. Eventuali rimborsi o utilizzi con scadenza inferiore a
dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come
prefinanziamenti correnti. Poiché molti progetti FES sono per loro natura a
lungo termine, è necessario che i rispettivi anticipi siano disponibili per più
di un anno. Pertanto questi importi di prefinanziamento figurano come attività
non correnti. L'aumento di 58 milioni di euro del
prefinanziamento corrente rispetto al 31.12.2011 è dovuto principalmente all'aumento
del prefinanziamento non corrente relativo ai progetti previsti dai PIR[5] (97 milioni euro), ai progetti intra
ACP (42 milioni di euro) e alle sovvenzioni previste dai PIN[6] (10 milioni di euro), compensato da
una riduzione del prefinanziamento relativo alle spese ACP (73 milioni di
euro) e alle spese amministrative (29 milioni di euro). ATTIVITÀ CORRENTI 2.2 PREFINANZIAMENTI || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Prefinanziamenti (lordi) || 70 || 1 207 || 2 316 || 3 593 || 3 415 Minore liquidazione stimata dei prefinanziamenti || (32) || (760) || (1 468) || (2 259) || (2 240) TOTALE || 38 || 447 || 849 || 1 334 || 1 175 L'aumento di 159 milioni di euro del
prefinanziamento corrente netto è dovuto principalmente all'aumento del
prefinanziamento relativo alle sovvenzioni previste dai PIN e destinate agli
strumenti di aiuto (147 milioni di euro), ai progetti previsti dai PIR
(68 milioni di euro) e alla riduzione del debito intra ACP (39 milioni di
EUR). Tale aumento è stato parzialmente compensato da una riduzione del
prefinanziamento netto relativo alle politiche settoriali (65 milioni di
euro) e ai progetti sociali intra ACP (32 milioni di euro).
2.2.1
Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti Le garanzie sono intese a garantire i
prefinanziamenti e vengono svincolate una volta effettuato il pagamento finale
nell'ambito di un progetto. Una garanzia ha due valori, definiti
rispettivamente valore "nominale" e valore "in corso". Per
il valore "nominale", il fatto generatore è collegato all'esistenza
della garanzia. Per il valore "in corso", il fatto generatore della
garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive
liquidazioni. Al 31 dicembre 2012, il
valore "nominale" delle garanzie riscosse dal FES in relazione a
prefinanziamenti ammontava a 566 milioni di euro, a fronte di
391 milioni del valore "in corso". Al 31 dicembre 2011,
detti valori ammontavano, rispettivamente, a 637 e a 394 milioni di euro.
2.3 CREDITI || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Crediti nei confronti dei clienti || 2.3.1 || 1 || 6 || 2 || 10 || 13 Crediti nei confronti degli Stati membri || 2.3.2 || - || - || 3 || 3 || 9 Ratei e risconti attivi || 2.3.3 || 0 || 51 || 6 || 57 || 89 TOTALE || || 1 || 58 || 11 || 70 || 111 2.3.1 Crediti nei
confronti dei clienti || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Crediti nei confronti dei clienti || 5 || 19 || 3 || 26 || 27 Riduzione contabile || (3) || (12) || (1) || (16) || (13) TOTALE || 1 || 6 || 2 || 10 || 13 Si tratta degli ordini di recupero
contabilizzati al 31 dicembre 2012 come diritti accertati ancora da recuperare
che non sono già inclusi in altre rubriche dell'attivo del bilancio. Il saldo
di chiusura per gli ordini di riscossione rappresenta il valore degli ordini di
riscossione emessi ma non ancora pagati alla fine dell'esercizio. I movimenti degli ordini di riscossione aperti
durante il periodo sono specificati di seguito. || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Ordini di riscossione aperti all'inizio dell'esercizio || 6 || 19 || 1 || 25 || 18 Ordini di riscossione emessi || 12 || 64 || 63 || 139 || 130 Ordini di riscossione chiusi || (13) || (64) || (61) || (138) || (123) Incassati || (12) || (43) || (43) || (97) || (108) Revocati (articolo 73 RF) || - || (1) || - || (1) || (1) Cancellati || 0 || (3) || 0 || (4) || (2) Compensati || (2) || (17) || (18) || (36) || (13) Ordini di riscossione aperti al termine dell'esercizio || 5 || 19 || 3 || 26 || 25 2.3.2 Crediti nei confronti degli
Stati membri I crediti del 10° FES nei confronti degli Stati
membri, pari a 3 milioni di euro, comprendono contributi di finanziamento di
Belgio, Spagna e Svezia. 2.3.3 Ratei e risconti attivi Fra tali importi figurano principalmente le entrate
da interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti. Inoltre, in questa
rubrica sono inoltre incluse le entrate da interessi di mora su pagamenti di
contributi. La riduzione dei ratei e dei risconti attivi si
spiega con la diminuzione degli interessi maturati sui prefinanziamenti (cfr.
nota 3.4). 2.4 CONTI DI COLLEGAMENTO || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 al/dal 6° FES || (2 065) || (214) || - || (2 279) || (2 279) al/dal 7° FES || - || 2 279 || - || 2 279 || 2 279 al/dall'8° FES || - || (3 038) || 628 || (2 410) || (2 453) al/dal 9° FES || 3 038 || - || (2 892) || 146 || (491) al/dal 10° FES || (628) || 2 892 || - || 2 264 || 2 944 TOTALE || 345 || 1 919 || (2 264) || 0 || 0 Per motivi di efficienza, l'unica tesoreria che
copre tutti i FES è assegnata al 10° FES; ne conseguono operazioni reciproche
fra i diversi FES, compensate nei conti di collegamento fra i vari bilanci FES. I principali movimenti dei conti di collegamento
verificatisi nel 2012 comprendono pagamenti effettuati dal 10° FES in
esecuzione dell'8° e del 9° FES. 2.5 TESORERIA ED EQUIVALENTI
DI TESORERIA[7] || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Saldi bancari || 2.5.1 || - || - || 687 || 687 || 1 211 Conti di sicurezza STABEX || 2.5.2 || - || - || 2 || 2 || 5 Conti bancari di cofinanziamento || 2.5.3 || - || - || - || - || 8 Fondo speciale Repubblica democratica del Congo[8] || - || - || - || 1 || 1 || 1 TOTALE || || - || - || 690 || 690 || 1 224 2.5.1 Saldi bancari || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Conti speciali – istituti finanziari di Stati membri || - || - || 633 || 633 || 1 129 Conti correnti – banche commerciali || || || 54 || 54 || 80 Pagatori delegati locali || - || - || 0 || 0 || 2 TOTALE || - || - || 687 || 687 || 1 211 La diminuzione generale dei saldi bancari è dovuta
principalmente al livello dei pagamenti effettati e all'aumento del livello di
esecuzione del bilancio rispetto al precedente periodo di riferimento. I conti dei pagatori delegati locali comprendono
fondi detenuti presso banche commerciali con sede negli Stati ACP e nei PTOM,
utilizzati per effettuare pagamenti in moneta locale nello Stato beneficiario.
I conti sono generalmente specificati in euro o nella moneta di uno Stato
membro. Allo scopo di accentrare maggiormente la gestione dei pagamenti, nel
2012 sono stati chiusi 3 degli 4 restanti conti dei pagatori delegati
locali. 2.5.2 Conti di sicurezza STABEX || milioni di EUR || Saldo al 1° gennaio 2012 || Saldo al 1° gennaio 2011 Costa d'Avorio || 2 || 2 Malawi || - || 1 Altri paesi || 0 || 2 TOTALE || 2 || 5 STABEX è l'acronimo che indica un sistema
finanziario di compensazione dell'Unione europea per la stabilizzazione dei
proventi delle esportazioni dei paesi ACP. È stato introdotto con la prima
convenzione di Lomé (1975) allo scopo di porre rimedio agli effetti dannosi
dell'instabilità dei proventi delle esportazioni di prodotti agricoli. Il saldo
dei conti di sicurezza STABEX rappresenta il totale dei fondi STABEX
disponibili, che verranno trasferiti al rispettivo Stato ACP beneficiario in
una data successiva. Tale saldo è assegnato al 10° FES. Nel 2012 sono
stati chiusi otto conti di sicurezza STABEX in seguito alla liquidazione dello
strumento di aiuto STABEX. Oltre ai fondi sopra indicati, i paesi ACP
beneficiari detengono altri fondi STABEX. Allorché la Commissione e il paese
(ACP) beneficiario raggiungono un accordo sull'utilizzazione dei fondi STABEX,
le due parti firmano una convenzione di trasferimento. Conformemente alle
disposizioni dell'articolo 211 della convenzione di Lomé IV[9] (riveduta), i fondi vengono trasferiti su
un conto intestato al paese ACP; si tratta di un conto di sicurezza fruttifero
a doppia firma (Commissione europea e paese beneficiario). I fondi rimangono su
tali conti di sicurezza finché non ne viene autorizzato un trasferimento per un
determinato progetto nell'ambito di un QOR (quadro di obblighi reciproci). L'ordinatore della Commissione mantiene il potere di
firma su questo conto per assicurarsi che i fondi vengano erogati secondo le
modalità previste. I fondi sui conti a doppia firma sono di proprietà del paese
ACP e non sono quindi registrati all'attivo nei conti annuali del FES. I
trasferimenti a tali conti sono registrati come pagamenti STABEX. Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti
al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1,
paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[10]. Tali fondi sono stati principalmente
trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di
euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di
euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3
milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a
titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del
risultato economico dell'8° FES. 2.5.3 Conti bancari di
cofinanziamento || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Conti bancari di cofinanziamento || - || - || - || - || 8 TOTALE || - || - || - || - || 8 I conti bancari di cofinanziamento sono stati chiusi
e i fondi, fatta eccezione per la componente amministrativa, sono stati
restituiti agli Stati membri su istruzione dell'ordinatore. PASSIVITÀ NON CORRENTI 2.6 DEBITI || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Debiti di cofinanziamento || - || - || 40 || 40 || - TOTALE || - || - || 40 || 40 || - I debiti di cofinanziamento registrati alla fine del
2012 si riferiscono al 10° FES. I contributi di cofinanziamento ricevuti sono
presentati come debiti nei confronti degli Stati membri e degli Stati non
membri in quanto soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da
transazioni commerciali soggette a condizioni. Il FES è tenuto a impiegare i
contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli
attivi (i contributi ricevuti) agli Stati membri. I debiti pendenti di cui
agli accordi di cofinanziamento rappresentano il contributo di cofinanziamento
ricevuto al netto delle spese sostenute per il progetto. L'effetto sull'attivo
netto è nullo. Nel 2012, al fine di migliorare la presentazione dei
debiti di cofinanziamento, gli importi sono stati suddivisi in passività non
correnti e passività correnti. L'aumento dei debiti di cofinanziamento
complessivi viene spiegato alla nota 2.7.1.2. PASSIVITÀ CORRENTI
2.7 DEBITI || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Debiti correnti || 2.7.1 || 4 || 67 || 138 || 209 || 399 Ratei passivi || 2.7.2 || 19 || 308 || 228 || 555 || 339 Risconti di contributi di capitale differiti || 2.7.3 || - || - || 293 || 293 || 295 TOTALE || || 22 || 375 || 660 || 1 057 || 1 033 2.7.1 Debiti correnti || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Fornitori e altri soggetti || 2.7.1.1 || 4 || 67 || 81 || 152 || 308 Debiti di cofinanziamento || 2.7.1.2 || - || - || 46 || 46 || 81 Debiti vari || 2.7.1.3 || 0 || 0 || 12 || 12 || 10 TOTALE || || 4 || 67 || 138 || 209 || 399 I debiti comprendono le dichiarazioni di spesa
ricevute dal FES nel quadro delle attività di sovvenzionamento e sono
registrati per l'importo richiesto al ricevimento della domanda. La medesima
procedura si applica a fatture e note di accredito ricevute nell'ambito di
attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in
considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a
tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come ratei
passivi. 2.7.1.1 Fornitori o altri In questa rubrica sono inclusi gli importi dovuti ai
fornitori o a enti pubblici e Stati terzi. La diminuzione di 157 milioni di euro rispetto
al periodo di riferimento precedente comprende essenzialmente una riduzione di
75 milioni di euro di debiti nei confronti di Stati terzi e una diminuzione di
37 milioni di euro di debiti nei confronti di fornitori non pubblici. 2.7.1.2 Debiti di
cofinanziamento Nel 2012, al fine di
migliorare la presentazione dei debiti di cofinanziamento, gli importi sono
stati suddivisi in passività non correnti e passività correnti. La riduzione
dei debiti di cofinanziamento correnti è principalmente imputabile alla
riclassificazione di 40 milioni di euro come debiti non correnti. Complessivamente, i debiti di cofinanziamento non
correnti e correnti sono aumentati di 5 milioni di euro. Nel 2012, sono stati
ricevuti nuovi contributi di cofinanziamento da Germania (2 milioni di euro) e
Canada (2 milioni di euro). L'aumento del debito di cofinanziamento svedese (8
milioni di euro) è stato parzialmente compensato da una diminuzione del debito
spagnolo e del debito di cofinanziamento nei confronti del Regno Unito (2
milioni di euro ciascuno) e dalla liquidazione del debito di cofinanziamento
italiano relativo al 9° FES. I debiti per cofinanziamenti sono stati ridotti di 8
milioni di euro per rilevare le spese sostenute in relazione ai progetti di
cofinanziamento (si vedano i punti 3.1.3 e 3.2.2). 2.7.1.3 Altri debiti I debiti vari comprendono prevalentemente entrate e
importi restituiti non assegnati. 2.7.2 Ratei passivi || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Ratei passivi || 19 || 308 || 228 || 555 || 339 TOTALE || 19 || 308 || 228 || 555 || 339 Al termine dell'esercizio si valutano le spese
ammissibili sostenute dai beneficiari di fondi FES ma non ancora dichiarate. In
seguito a tale operazione di separazione, detti importi ammissibili stimati
sono trattati come ratei passivi. L'utilizzo stimato degli importi del
prefinanziamento viene presentato come una liquidazione stimata del
prefinanziamento (cfr. 2.2). 2.7.3 Contributi al fondo riscossi
in anticipo || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Regno Unito || - || - || 274 || 274 || 289 Irlanda || - || - || 9 || 9 || 5 Lituania || - || - || - || - || 1 Ungheria || - || - || 10 || 10 || - TOTALE || - || - || 293 || 293 || 295 Questa voce comprende i contributi degli Stati
membri versati in anticipo. ATTIVITÀ NETTE 2.8 CAPITALE RICHIAMATO || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691 Capitale non richiamato || - || - || (18 712) || (18 712) Capitale del fondo richiamato al 31.12.2011 || 12 840 || 11 699 || 2 440 || 26 979 || || || || Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691 Capitale non richiamato || - || - || (16 112) || (16 112) Capitale del fondo richiamato al 31.12.2012 || 12 840 || 11 699 || 5 040 || 29 579 Il capitale del fondo rappresenta l'importo totale
dei contributi che gli Stati membri versano per il singolo FES, stabilito da
ciascun accordo interno. I fondi non richiamati rappresentano la dotazione
iniziale non ancora richiesta agli Stati membri. Il capitale richiamato costituisce la parte di
dotazione iniziale che agli Stati membri è stato richiesto di versare sui conti
di tesoreria, conformemente alla procedura di cui all'articolo 16 del
regolamento finanziario del 10° FES. Il capitale dell'8° e del 9° FES è stato interamente
richiamato e versato. Capitale richiamato e non
richiamato per Stato membro || || || || milioni di EUR Contributi || % || non richiamato 10° FES 31.12.2011 || richiamato nel 2012 || non richiamato 10° FES 31.12.2012 Austria || 2,41 || (451) || 63 || (388) Belgio || 3,53 || (661) || 92 || (569) Danimarca || 2,00 || (374) || 52 || (322) Finlandia || 1,47 || (275) || 38 || (237) Francia || 19,55 || (3 658) || 508 || (3 150) Germania || 20,50 || (3 836) || 533 || (3 303) Grecia || 1,47 || (275) || 38 || (237) Irlanda || 0,91 || (170) || 24 || (147) Italia || 12,86 || (2 406) || 334 || (2 072) Lussemburgo || 0,27 || (51) || 7 || (44) Paesi Bassi || 4,85 || (908) || 126 || (781) Portogallo || 1,15 || (215) || 30 || (185) Spagna || 7,85 || (1 469) || 204 || (1 265) Svezia || 2,74 || (513) || 71 || (441) Regno Unito || 14,82 || (2 773) || 385 || (2 388) Cipro || 0,09 || (17) || 2 || (15) Repubblica ceca || 0,51 || (95) || 13 || (82) Estonia || 0,05 || (9) || 1 || (8) Ungheria || 0,55 || (103) || 14 || (89) Lituania || 0,12 || (22) || 3 || (19) Lettonia || 0,07 || (13) || 2 || (11) Malta || 0,03 || (6) || 1 || (5) Polonia || 1,3 || (243) || 34 || (209) Slovenia || 0,18 || (34) || 5 || (29) Slovacchia || 0,21 || (39) || 5 || (34) Bulgaria || 0,14 || (26) || 4 || (23) Romania || 0,37 || (69) || 10 || (60) TOTALE || 100,00 || (18 712) || 2 600 || (16 112) Nel 2012 sono stati richiamati i contributi a titolo
del 10° FES. La prima quota dei contributi degli Stati membri per il 2013 è
stata richiamata nel novembre 2012.
2.9 ALTRE RISERVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE Saldo al 31.12.2010 || (2 237) || 4 157 || 333 || 2 252 Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (38) || (80) || 118 || 0 Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/406/UE del Consiglio || - || 150 || (150) || 0 Saldo al 31.12.2011 || (2 276) || 4 227 || 301 || 2 252 Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (78) || (300) || 378 || 0 Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/315/UE del Consiglio || - || 200 || (200) || 0 Saldo al 31.12.2012 || (2 354) || 4 126 || 479 || 2 252 Il saldo al 31.12.2012 comprende: || || || || - I fondi assegnati al Sudan meridionale || - || 350 || - || 350 Dall'entrata in vigore del 10° FES nel 2008,
tutti gli importi disimpegnati dei FES precedenti sono stati trasferiti alla
riserva del 10° FES. Tale riserva può essere utilizzata soltanto alle
condizioni definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno
applicabile al 10° FES. Nel 2012, 78 milioni di euro e 300 milioni di euro
di importi disimpegnati sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed
efficienza del 10° FES dall'8° e dal 9° FES rispettivamente mentre
200 milioni di euro sono stati trasferiti dalla riserva di efficacia ed
efficienza del 10° FES al 9° FES per assegnare i fondi destinati al Sudan
meridionale[11].
3. NOTE
AL CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
3.1 ENTRATE DI ESERCIZIO milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Recupero spese || 2 || 14 || 2 || 17 || 16 Recupero di fondi STABEX || 49 || - || - || 49 || 26 Utili su cambi || 7 || 35 || 8 || 51 || 54 Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2 TOTALE || 58 || 49 || 18 || 124 || 99 3.1.1 Recupero spese Questa rubrica rappresenta gli ordini di recupero
emessi dal FES e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nel sistema
contabile del FES, allo scopo di recuperare le spese effettuate in precedenza,
sulla base di controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Si noti che i
recuperi di importi di prefinanziamento non sono inclusi fra le entrate, ma
accreditati alla rubrica prefinanziamento del bilancio. Recupero di pagamenti
indebiti Nel 2012, sono stati emessi
ordini di recupero di pagamenti indebiti del valore di 27 milioni di euro,
rispetto ai 12 milioni di euro registrati nel 2011. Di questi, 11 milioni di
euro erano relativi a operazioni di recupero spese e sono stati pertanto
registrati come entrate di esercizio. Gli importi di prefinanziamento pagati e
accreditati all'attivo della rubrica prefinanziamento del bilancio sono stati
pari a 16 milioni di euro. La tabella seguente sintetizza la natura del
recupero di pagamenti indebiti: milioni di EUR || || Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2012 || Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2011 Errori || 1 || 1 || 2 || 2 || 1 || 3 Irregolarità || 9 || 15 || 25 || 6 || 3 || 8 Notifica di OLAF || 1 || - || 1 || 1 || - || 1 TOTALE || 11 || 16 || 27 || 8 || 4 || 12 3.1.2 Recupero di fondi STABEX Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti
al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1,
paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[12]. Tali fondi sono stati principalmente
trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di
euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di
euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3
milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a
titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del
risultato economico dell'8° FES. 3.1.3 Entrate di esercizio
connesse al cofinanziamento Le entrate di esercizio connesse al cofinanziamento
rappresentano i contributi utilizzati (si veda 3.2.2). Tali contributi
sono rilevati conformemente all'esecuzione del progetto di cofinanziamento,
dato che soddisfano il criterio posto come condizione di rappresentare entrate
non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni. 3.2 SPESE OPERATIVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Spese operative – strumenti di aiuto || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633 Spese operative di cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2 Perdite dovute a operazioni in cambi || 8 || 39 || 20 || 66 || 61 Riduzione contabile dei crediti || 0 || 6 || - || 6 || 7 TOTALE || 49 || 856 || 2 112 || 3 017 || 2 702 Nel 2012 la Commissione ha perfezionato la
metodologia impiegata per calcolare i ratei passivi. Senza tale modifica, le
spese operative sarebbero risultate pari a 2 849 milioni di euro invece di
3 017 milioni di euro. L'impatto sull'attivo netto sarebbe stato uguale
(una diminuzione di 168 milioni di euro), a causa in particolare di un
aumento dei conti dei ratei passivi (cfr. 2.7.2). 3.2.1 Spese operative – strumenti
di aiuto || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Aiuti programmabili || 17 || 93 || 1 366 || 1 476 || 1 251 Sostegno macroeconomico || - || 8 || - || 8 || 51 Politica settoriale || 0 || 322 || 3 || 326 || 371 Abbuoni di interessi || 5 || - || - || 5 || 0 Progetti tra paesi ACP || - || 311 || 409 || 720 || 650 Aiuti d'urgenza || - || 60 || 274 || 333 || 212 Aiuti a profughi || 6 || - || - || 6 || 0 Capitale di rischio || 1 || - || - || 1 || 19 STABEX || 4 || - || - || 4 || 12 Sysmin || 0 || - || - || 0 || (8) Altri programmi di aiuti relativi a FES precedenti || - || 10 || - || 10 || 24 Sostegno istituzionale || - || (1) || 33 || 32 || 8 Compensazione proventi esportazioni || 7 || 10 || - || 18 || 42 Totale || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633 Le spese d'esercizio del FES coprono vari strumenti
di aiuto e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di
gestione del denaro. 3.2.2 Spese operative connesse al
cofinanziamento Sono le spese sostenute per progetti di
cofinanziamento nel 2012. Poiché i contributi
di cofinanziamento ricevuti soddisfano i criteri delle entrate non derivanti da
transazioni commerciali soggette a condizioni, un importo corrispondente di
contributi è stato registrato come entrata di esercizio (si veda 3.1.3). 3.2.3 Riduzione contabile dei
crediti Questa rubrica comprende principalmente rettifiche
di prefinanziamenti e importi svalutati/persi sulla realizzazione di crediti.
3.3 SPESE AMMINISTRATIVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Spese amministrative || - || 1 || 106 || 107 || 75 TOTALE || - || 1 || 106 || 107 || 75 Questa rubrica registra le spese di sostegno, ossia
le spese amministrative connesse alla programmazione e all'attuazione dei FES,
comprese le spese per la preparazione, le fasi successive, il monitoraggio e la
valutazione dei progetti, nonché le spese per le reti informatiche, l'assistenza
tecnica, ecc. 3.4 ENTRATE FINANZIARIE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Interessi attivi – banche europee || - || 6 || 4 || 9 || 1 Interesse relativo ai prefinanziamenti || (2) || (24) || (6) || (32) || (21) TOTALE || (2) || (18) || (2) || (22) || (20) L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato
conformemente al disposto dell'articolo 7, paragrafo 3, e dell'articolo 8
del regolamento finanziario del 10° FES. L'annullamento dei ratei del 2011 per
gli interessi maturati sui prefinanziamenti è risultato nel 2012 in interessi
attivi negativi. 4. NOTE AL PROSPETTO DEI
FLUSSI DI CASSA
4.1 OBIETTIVO E PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA Le informazioni relative ai flussi di cassa
costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità del FES di generare
liquidità e attività equivalenti e le sue necessità di utilizzare detti flussi. Il prospetto dei flussi di cassa viene preparato
utilizzando il metodo indiretto: l'avanzo o il
disavanzo netti dell'esercizio finanziario vengono adeguati a seguito degli
effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a
incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti. I flussi di cassa derivanti da operazioni in una
data valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento del FES (l'euro),
applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio tra l'euro e detta
valuta in vigore alla data della transazione. 4.2 ATTIVITÀ OPERATIVE Il prospetto dei flussi di cassa del FES comprende
soltanto quelli derivanti da attività operative, giacché il FES non svolge
attività di investimento o finanziamento. L'obiettivo
di tali attività è contribuire al conseguimento dei risultati fissati nell'ambito
dell'elaborazione delle politiche. 5. SOPRAVVENIENZE ATTIVE E
PASSIVE E ALTRE VOCI
5.1 SOPRAVVENIENZE ATTIVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Garanzie di esecuzione || 13 || 171 || 120 || 304 || 325 Trattenute a garanzia || 6 || 107 || 74 || 188 || 197 Sopravvenienze attive di esecuzione || - || - || - || - || 1 TOTALE || 19 || 279 || 194 || 492 || 523 5.1.1 Garanzie di
esecuzione Talvolta si richiedono
garanzie di esecuzione per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti FES
onorino gli obblighi assunti in virtù dei contratti stipulati con il FES. La riduzione di 21 milioni
di euro delle garanzie di esecuzione rappresenta la differenza fra le garanzie
sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state nella maggior
parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove garanzie sono state
anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES. 5.1.2 Trattenute a
garanzia Le trattenute a garanzia
riguardano soltanto i contratti di lavoro. Di regola viene trattenuto il 10%
dei pagamenti intermedi ai beneficiari per garantire che il contraente adempia
alle sue obbligazioni. Questi importi trattenuti sono registrati come debiti.
Subordinatamente all'approvazione dell'amministrazione aggiudicatrice, la parte
contraente può presentare una trattenuta di garanzia in sostituzione degli
importi da trattenere sui pagamenti intermedi. Queste garanzie ricevute sono
inserite come sopravvenienze attive. La riduzione di
9 milioni di euro delle trattenute a garanzia rappresenta la differenza
fra le garanzie sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state
nella maggior parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove
garanzie sono state anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES. 5.2 ALTRE VOCI
5.2.1
Impegni di bilancio ancora da liquidare milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Impegni di bilancio ancora da liquidare || 103 || 938 || 4 601 || 5 642 || 5 594 Relativi importi inseriti nel conto del risultato economico || (22) || (382) || (310) || (714) || (646) TOTALE || 81 || 557 || 4 291 || 4 928 || 4 948 Gli impegni di bilancio ancora da liquidare
rappresentano impegni in sospeso per i quali non sono stati ancora effettuati
pagamenti e/o disimpegni e sono la normale conseguenza dell'esistenza di
programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2012 l'importo degli impegni di bilancio
ancora da liquidare ammontava a 5 642 milioni di euro. L'importo indicato
come un impegno futuro da finanziare è costituito da questo impegno di bilancio
ancora da liquidare meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto
del risultato economico del 2012, per un totale di 4 928 milioni di euro.
6. GESTIONE
DEI RISCHI FINANZIARI Le seguenti informazioni relative alla gestione dei
rischi finanziari del Fondo europeo di sviluppo si riferiscono alle operazioni
di tesoreria effettuate dalla Commissione europea per conto del Fondo europeo
di sviluppo al fine di utilizzare le sue risorse.
6.1 POLITICHE
DI GESTIONE DEI RISCHI E ATTIVITÀ DI COPERTURA Le norme e i principi per la gestione delle
operazioni di tesoreria del FES sono contenuti nel regolamento (CE) n. 215/2008
del Consiglio recante il regolamento finanziario applicabile al 10° FES e
nell'accordo interno. Conformemente ai regolamenti di cui sopra, si
applicano i seguenti principi fondamentali: –
i
contributi finanziari sono versati dagli Stati membri su conti speciali aperti
presso la banca d'emissione di ciascuno Stato membro o presso l'istituto
finanziario da esso designato. Gli importi dei contributi sono conservati su
detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti del FES; – i contributi degli Stati
membri al FES sono versati in euro, mentre i pagamenti del FES sono denominati
in euro e in altre valute, comprese quelle meno note; – non sono consentiti
scoperti di conto sui conti bancari aperti dalla Commissione per conto
del FES. Oltre ai conti speciali, altri conti bancari sono
aperti dalla Commissione per conto del FES presso istituti finanziari (banche
centrali e banche commerciali) al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere
le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio a norma dell'articolo
44 del regolamento n. 215/2008 del Consiglio (si veda il punto 6.4 successivo). Tutte le banche commerciali in cui sono stati aperti
per il FES conti diversi dai suddetti "conti speciali" vengono
selezionate mediante gara d'appalto. Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono
altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per
garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni,
vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario,
alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit. La gestione delle operazioni di pagamento e di
tesoreria è regolata da una serie di linee guida e procedure scritte al fine di
limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di
controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e
il loro rispetto viene verificato regolarmente. 6.2 RISCHI
DI MERCATO
6.2.1 Rischio valutario Tutti i contributi sono detenuti in euro e le altre
valute sono acquistate soltanto quando occorrono per eseguire pagamenti. Di
conseguenza, le operazioni di tesoreria del FES non sono esposte al rischio
valutario.
6.2.2 Rischio
di tasso di interesse Il FES non prende denaro in prestito e di
conseguenza non è esposto ad alcun rischio legato ai tassi di interesse. Tuttavia il FES percepisce interessi sui saldi che
detiene nei suoi differenti conti bancari. La Commissione, per conto del FES,
ha quindi adottato misure volte a garantire che gli interessi percepiti
regolarmente riflettano i tassi di interesse di mercato nonché le loro
possibili fluttuazioni. I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su
conti presso le banche commerciali sono remunerati su base giornaliera. La
remunerazione dei saldi su tali conti è basata sui tassi variabili di mercato,
ai quali viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per la
maggior parte dei conti il calcolo degli interessi è collegato all'indice EONIA
(Euro overnight index average) e viene adeguato per riflettere le eventuali
fluttuazioni di tale tasso. Per certi altri conti il calcolo dell'interesse è
collegato al tasso marginale applicato dalla BCE sulle operazioni di
rifinanziamento. Di conseguenza, il FES non è esposto ad alcun rischio che i
suoi saldi siano remunerati a tassi inferiori a quelli di mercato. 6.3 RISCHIO DI CREDITO
(RISCHIO DELLA CONTROPARTE) La maggior parte delle risorse di tesoreria del FES
sono detenute, in conformità al regolamento n. 215/2008 del Consiglio, in "conti
speciali" aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi.
Questi conti sono tenuti prevalentemente presso il Tesoro o la banca centrale
nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di
controparte minimo per il FES (l'esposizione riguarda gli Stati membri). Per quanto riguarda le risorse di tesoreria del FES
detenute presso banche commerciali per coprire l'esecuzione dei pagamenti, l'alimentazione
dei rispettivi conti viene eseguita in base al principio del "just in time"
ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione della tesoreria della
Commissione. I livelli dei saldi di ciascun conto sono mantenuti a livelli
minimi, proporzionati all'importo medio dei rispettivi pagamenti giornalieri.
Di conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre
molto bassi, per cui l'esposizione del FES a rischi risulta limitata. Inoltre, per la selezione delle banche commerciali
vengono applicate linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente al
minimo il rischio della controparte cui è esposto il FES. Tutte le banche commerciali vengono selezionate
mediante gara d'appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per
l'ammissione alle procedure di gara è Moody's P-1 o un rating equivalente
(S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze, debitamente giustificate,
può essere richiesto un livello inferiore.
6.4 RISCHIO
DI LIQUIDITÀ I principi di bilancio applicati al FES assicurano
che le risorse liquide complessive disponibili per l'esercizio finanziario
siano sempre sufficienti per l'esecuzione di tutti i relativi pagamenti. In
effetti il totale dei contributi degli Stati membri è pari all'importo
complessivo degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio finanziario
pertinente. Tuttavia i contributi degli Stati membri al FES sono
pagati in tre rate annue, mentre i pagamenti seguono in parte un andamento
stagionale. Per fare sì che le risorse di tesoreria siano sempre
sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in ogni dato mese, fra la
Commissione e i centri di spesa interessati ha luogo un regolare scambio di
informazioni sulla situazione della tesoreria onde evitare che i pagamenti
effettuati in ogni dato periodo eccedano le risorse di tesoreria disponibili. Inoltre, nel contesto delle operazioni giornaliere
di tesoreria del FES, gli strumenti di gestione automatizzata garantiscono che
in ogni conto bancario del FES sia disponibile una liquidità sufficiente, su
base giornaliera.
7. INFORMATIVA
SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In questa rubrica non sono state individuate
operazioni con parti correlate che richiedano informative.
8. FATTI
INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Alla data di approvazione dei conti, il contabile
del FES non aveva constatato o ricevuto segnalazioni di alcuna questione
rilevante tale da essere evidenziata in questo paragrafo. I conti annuali e le
note esplicative corrispondenti sono stati redatti sulla scorta delle
informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate
sopra. RICONCILIAZIONE: 9. RISULTATO ECONOMICO –
RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO Il risultato economico dell'esercizio è calcolato in
base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato dell'esecuzione
del bilancio si basa invece sulle regole della contabilità di cassa. Poiché
entrambi sono il risultato delle medesime operazioni sottostanti, la
riconciliazione costituisce un controllo utile per verificare la loro
corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione,
evidenziando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra
entrate e spese.
|| || milioni di EUR || 2012 || 2011 || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || (3 023) || (2 700) || || ENTRATE || || Diritti non influenti sul risultato dell'esecuzione del bilancio || (47) || (52) Diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi || (8) || (3) Diritti accertati nell'esercizio precedente e riscossi nell'esercizio in corso || 14 || 10 Effetto netto del prefinanziamento || 62 || 46 Ratei attivi netti || (40) || (13) || || SPESE || || Spese dell'esercizio in corso non ancora pagate || 38 || 98 Spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso || (101) || (249) Cancellazione di pagamenti || 7 || 17 Effetto netto del prefinanziamento || (316) || (346) Ratei passivi netti || 204 || 317 || || RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO || (3 209) || (2 874) 9.1 Elementi di riconciliazione –
Entrate Le entrate di bilancio di un esercizio finanziario
corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso
dell'esercizio e a quelle riscosse in relazione ai diritti accertati in
esercizi precedenti. I diritti che non influiscono sul risultato dell'esecuzione
del bilancio sono registrati nel risultato economico, ma dal punto di vista
del bilancio non possono essere considerati entrate, poiché gli importi
incassati sono trasferiti alle riserve e non possono venire rimpegnati senza
una decisione del Consiglio. I diritti accertati nell'esercizio in corso ma
non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini
della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al
contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio
in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della
riconciliazione. L'effetto netto dei prefinanziamenti è
costituito dalla liquidazione degli importi di prefinanziamento recuperati. Si
tratta di un'entrata che non ha alcun effetto sul risultato economico. I ratei attivi netti consistono
principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio. Soltanto l'effetto netto,
ossia i ratei attivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei attivi
dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione. 9.2 Elementi di riconciliazione –
Spese Le spese dell'esercizio in corso non ancora
pagate devono essere aggiunte ai fini della riconciliazione, in quanto sono
incluse nel risultato economico ma non fanno parte della spesa di bilancio. Al
contrario, le spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso
devono essere dedotte dal risultato economico ai fini della riconciliazione, in
quanto fanno parte della spesa di bilancio dell'esercizio in corso ma non hanno
alcun effetto sul risultato economico o contribuiscono a ridurre le spese in
caso di correzioni. Le entrate derivanti da cancellazioni di pagamenti non influenzano il
risultato economico mentre incidono sul risultato dell'esecuzione del bilancio. L'effetto netto del prefinanziamento è la combinazione
dei nuovi importi di prefinanziamento versati nell'esercizio in corso (e
contabilizzati come spese di bilancio dell'esercizio) e i prefinanziamenti
liquidati nell'esercizio in corso o in quelli precedenti mediante l'accettazione
delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non
spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale
era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo
versamento. I ratei passivi netti consistono
principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese
ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES, ma non ancora comunicate
al FES. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei passivi per l'esercizio in
corso, meno le entrate dei ratei passivi dell'esercizio precedente, viene preso
in considerazione. 2. RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA NOTA
INTRODUTTIVA
FES
precedenti ·
La
decisione n. 1/2000 del Consiglio ACP-CE del 27 luglio 2000 sulle misure
transitorie dispone che una parte delle risorse non assegnate dei FES
precedenti sia utilizzata conformemente alle relative disposizioni dell'accordo
di Cotonou applicabili anticipatamente in base alle misure transitorie. ·
La
decisione n. 410/2001 della Commissione del 16 marzo 2001, volta a determinare
gli stanziamenti destinati ai programmi indicativi per i paesi ACP a titolo
dell'accordo di partenariato ACP-CE, dispone che le risorse non assegnate dei
FES precedenti siano utilizzate per l'esecuzione in conformità delle regole e
procedure dei rispettivi FES, per un importo massimo di 1,2 miliardi di euro,
nel periodo che precede l'entrata in vigore del protocollo finanziario del 9°
FES. ·
La
decisione n. 1033/2001 della Commissione del 15 giugno 2001 ha definito gli
stanziamenti per i programmi regionali e la cooperazione intra ACP nel quadro
del protocollo finanziario dell'accordo di partenariato ACP-CE. ·
La
decisione n. 1252/2002 della Commissione dell'11 luglio 2002 ha aumentato gli
stanziamenti destinati alla cooperazione intra ACP di 60 milioni di euro,
sulla base delle riserve generali del 6° e 7° FES e ha altresì predisposto l'utilizzazione
di questi fondi supplementari nel periodo che precede l'entrata in vigore del
protocollo finanziario del 9° FES, conformemente alle regole e alle procedure
applicabili ai FES originari. ·
Infine,
la decisione n. 3/2002 del Consiglio ACP-CE del 23 dicembre 2002 ha prelevato
un importo di 25 milioni di euro dalle risorse non assegnate dell'8° FES
(riserva generale), per destinarlo alla cooperazione regionale a titolo dell'accordo
di partenariato ACP-CE. ·
Con la
chiusura del 6° FES nel 2006 e del 7° FES nel 2008, i conti annuali
non contengono più tabelle d'esecuzione relative a tali FES. Per contro, l'esecuzione
dei saldi trasferiti si ritrova nel 9° FES. ·
Come
per gli anni precedenti, per assicurare la trasparenza nella presentazione dei
conti del 2012, le varie tabelle presentate in appresso riprendono
separatamente per l'8°FES la quota utilizzata in base alla programmazione
prevista rispettivamente nella Convenzione di Lomé e nell'accordo di Cotonou.
Per quanto riguarda quest'ultimo, la contabilizzazione e la presentazione dei
conti sono state effettuate ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, dell'allegato
IV dell'accordo di partenariato ACP-CE relativo ai paesi. Questo articolo
prevede, per i paesi ACP, una dotazione A per il sostegno macroeconomico e il
sostegno ai programmi e progetti e una dotazione B per gli imprevisti, quali l'aiuto
d'urgenza, le iniziative di riduzione del debito e il sostegno destinato ad
attenuare le conseguenze negative dell'instabilità dei proventi delle
esportazioni[13]. Per
quanto riguarda le regioni, la presentazione è stata effettuata sulla base
della programmazione regionale, di cui al capitolo 2 dell'accordo di
partenariato ACP-CE (programma indicativo regionale e cooperazione intra ACP). ·
Ai
sensi del punto 4 dell'allegato Ib (quadro finanziario pluriennale per il
periodo 2008-2013) dell'accordo di partenariato ACP-CE, i saldi restanti e gli
importi disimpegnati a titolo di detti Fondi tra il 31.12.2007 e l'entrata in
vigore del 10° FES sono stati trasferiti al 9° FES per garantire il
funzionamento dell'amministrazione dell'UE e per coprire i costi correnti dei
progetti in corso fino all'entrata in vigore del 10° FES. ·
La
decisione 2010/406/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan,
150 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del nono
FES e di FES precedenti per rispondere alle esigenze della popolazione più
vulnerabile del Sudan. Tale importo è stato stanziato nel corso del 2011. ·
La
decisione 2011/315/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan
meridionale, 200 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito
del 9° FES e di FES precedenti a sostegno dell'attuazione del piano di sviluppo
triennale per il Sudan meridionale. Tale importo è stato stanziato nel corso
del 2012. 10°
FES L'accordo di partenariato ACP-CE, firmato il 23
giugno 2000 a Cotonou dagli Stati membri della Comunità europea e dagli Stati
dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), è entrato in vigore il 1°aprile
2003. L'accordo di Cotonou è stato modificato mediante l'accordo firmato dagli
stessi Stati a Lussemburgo il 25 giugno 2005. La decisione del Consiglio del 27 novembre 2001
relativa all'associazione dei paesi e territori d'oltremare (PTOM) all'Unione
europea (2001/822/CE) è entrata in vigore il 2 dicembre 2001. Tale decisione è
stata modificata il 19 marzo 2007 (decisione 2007/249/CE). L'accordo interno riguardante il finanziamento degli
aiuti comunitari forniti nell'ambito del quadro finanziario pluriennale per il
periodo 2008-2013 in applicazione dell'accordo di Cotonou modificato, adottato
dai rappresentanti dei governi degli Stati membri della Comunità europea il
17 luglio 2006, è entrato in vigore il 1° luglio 2008. Ai sensi dell'accordo di Cotonou, il secondo periodo
(2008-2013) degli aiuti dell'UE ai paesi ACP e PTOM è finanziato dal 10° FES
con un totale di 22 682 milioni di euro, di cui: ·
21 966
milioni di euro vengono stanziati a favore dei paesi ACP ai sensi del quadro
finanziario pluriennale previsto dall'allegato Ib dell'accordo di Cotonou
riveduto, 20 466 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione
europea; ·
286 milioni
di euro assegnati ai PTOM conformemente all'allegato IIAa della decisione del
Consiglio modificata relativa all'associazione dei PTOM alla Comunità europea,
256 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea; ·
430 milioni
di euro per la Commissione per coprire i costi derivanti dalla programmazione e
dall'esecuzione delle risorse del 10° FES, conformemente all'articolo 6 dell'accordo
interno. Dalla data di entrata in vigore del 10° FES, a
tali importi si sono aggiunti i fondi disimpegnati di FES precedenti, interessi
e saldi di cassa inutilizzati risultanti dal sistema di stabilizzazione dei
proventi delle esportazioni di materie prime agricole (STABEX) nel quadro dei
Fondi precedenti al 9° FES. Tutti i fondi sono gestiti conformemente alle
rispettive regole specifiche, come prevedono l'accordo di Cotonou modificato e
l'accordo interno. Degli stanziamenti previsti dal
10° FES di cui sopra, la Commissione europea gestisce l'importo iniziale di 21
152 milioni di euro come segue: – 15 300 milioni di euro
per i programmi indicativi nazionali, di cui: ·
13 500
milioni di euro per la dotazione A, di cui 13 345 milioni aperti. Inoltre,
la dotazione A è stata aumentata di 341 milioni di euro tramite
trasferimenti di riserve e di 91 milioni di euro in seguito alla chiusura di
fondi Stabex disimpegnati e diminuita di 33 milioni di euro a causa del
trasferimento di stanziamenti regionali (multiregionale - PALOP). I fondi
totali disponibili ammontano quindi a 13 774 milioni di euro di stanziamenti
aperti e a 155 milioni di euro non ancora aperti. ·
1 800
milioni di euro per le dotazioni B, interamente aperti. Inoltre, la dotazione B
è stata aumentata di 148 milioni di euro di riserve aperte, che hanno portato i
fondi aperti totali a 1 948 milioni di euro. – 1 783 milioni di euro
per i programmi indicativi nazionali, insieme a un trasferimento di
33 milioni di euro dalla dotazione A e a un trasferimento di 19 milioni di
euro di riserve, che portano gli stanziamenti aperti a 1 797 milioni di
euro; – 2 700 milioni di euro
in stanziamenti intra ACP, tutti aperti, cui si aggiunge un trasferimento
di 195 milioni di euro di riserve, per un totale di 2 895 milioni di
euro di stanziamenti aperti; – 683 milioni di euro di
riserve, di cui 664 milioni di euro trasferiti, lasciando un saldo di 19
milioni di euro; – 430 milioni di euro per
costi di attuazione, tutti aperti; – 256 milioni di euro per
stanziamenti a paesi PTOM, di cui: ·
fondi
per una dotazione A pari a 195 milioni di euro, di cui 140 milioni aperti ·
fondi
per una dotazione B pari a 15 milioni di euro, di cui 7 milioni aperti ·
fondi
per stanziamenti regionali per 40 milioni di euro, tutti aperti ·
fondi
per studi/assistenza tecnica per 6 milioni di euro, tutti aperti. - Riserva di efficacia ed
efficienza non utilizzabile del 10° FES Dall'entrata in vigore del 10° FES, il 1° luglio
2008, i saldi restanti e gli importi disimpegnati dai progetti del 9° FES e dei
FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza
del 10° FES, con l'eccezione dei fondi Stabex e degli stanziamenti
amministrativi del 9° FES. Tale riserva può essere utilizzata alle condizioni
definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10°
FES. Gli elementi di questa riserva al 31.12.2012 sono
specificati di seguito (in milioni di euro): Totale degli importi trasferiti alla riserva non utilizzabile del 10° FES: || 815 diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2010/406/UE del Consiglio del 12 luglio 2010 || -150 diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2011/315/UE del Consiglio del 23 maggio 2011 || -200 Totale disponibile nella riserva (ACP+PTOM) || 465 -
Riserva di Stabex relativa al 10° FES In seguito alla chiusura dei conti Stabex, i fondi
inutilizzati/disimpegnati sono trasferiti alla riserva dotazione A di Stabex
relativa al 10° FES (articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile
al 10° FES) e poi ai programmi indicativi nazionali dei paesi interessati. La
situazione della riserva al 31.12.2012 (in milioni di euro) è la seguente: Paese interessato || Riserva dotazione A STABEX Costa d'Avorio || 11,43 Capo Verde || 0,01 Guinea Bissau || 0,30 Sierra Leone || 0,22 Senegal || 0,90 Totale || 12,86 -
Cofinanziamenti relativi al 10° FES Nel quadro del 10° FES sono stati sottoscritti
accordi di trasferimento per cofinanziamenti da parte di Stati membri pari a
116 milioni di euro e sono stati aperti stanziamenti di impegno per l'importo
totale di 99 milioni di euro, mentre gli stanziamenti di pagamento sono stati
aperti in misura corrispondente agli importi incassati, pari a 93 milioni
di euro. La tabella seguente illustra la
situazione degli stanziamenti di cofinanziamento al 31.12.2012 (in milioni di
euro): || Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento Cofinanziamento – Dotazione A || 84 || 78 Cofinanziamento - Intra ACP || 12 || 12 Cofinanziamento - Spese di amministrazione || 3 || 3 || 99 || 93 Le tabelle seguenti, relative agli
importi decisi, assegnati e pagati, riportano cifre nette. Le
tabelle che presentano la situazione per paese e per strumento sono contenute
nell'allegato. 2.1 STANZIAMENTI 2.2 CONTI AGGREGATI 2.3. ALTRE
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE Cofinanziamento
italiano (1985) Il cofinanziamento italiano, cominciato nel 1985 ed
ancora aperto nel 2011 nel quadro del "4° programma di ricostruzione in
Somalia", che risultava ancora in corso, ha potuto essere finalmente
chiuso nel 2012. Il saldo disponibile in chiusura è stato restituito dall'Italia. PARTE II – CONTI ANNUALI
DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO
PER GLI INVESTIMENTI BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI || CA/463/13 || 14 marzo 2013 || Documento 13/072 || || CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Strumento PER GLI investimentI Rendiconti finanziari al 31 dicembre 2012 || || || - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Prospetto del conto economico complessivo - Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori - Rendiconto finanziario - Note ai rendiconti finanziari || ORG.: E || 3. RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO PER
GLI INVESTIMENTI 3.1 PROSPETTO
DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Note || 31.12.2012 || 31.12.2011 || || || ATTIVITÀ || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 5 || 466 568 || 452 279 Strumenti finanziari derivati || 6 || 115 || 434 Prestiti e crediti || 7 || 1 146 280 || 1 033 160 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 333 001 || 251 660 Crediti dai finanziatori || 9/15 || 87 310 || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 10 || 99 029 || - Altre attività || 11 || 224 || 416 || || || Totale attività || || 2 132 527 || 1 825 259 || || || || || || PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || || || PASSIVITÀ || || || Strumenti finanziari derivati || 6 || 7 035 || 12 702 Risconti passivi || 12 || 37 808 || 33 003 Debiti nei confronti di terzi || 13 || 312 086 || 329 660 Altre passività || 14 || 1 153 || 1 113 || || || Totale passività || || 358 082 || 376 478 || || || RISORSE DEI FINANZIATORI || || || Contributi degli Stati membri richiamati || 15 || 1 561 309 || 1 281 309 Riserva intestata all'equo valore || || 68 434 || 41 750 Utili non distribuiti || || 144 702 || 125 722 || || || Totale risorse dei finanziatori || || 1 774 445 || 1 448 781 || || || Totale passività e contributi dei finanziatori || || 2 132 527 || 1 825 259 Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci 3.2 PROSPETTO DEL
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Note || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 || || || || || Interessi e proventi assimilati || 17 || 67 503 || 59 561 || Spese per interessi e oneri assimilati || 17 || -1 114 || -940 || || || || || Proventi netti da interessi e assimilati || || 66 389 || 58 621 || || || || || Entrate da commissioni e dividendi || 18 || 1 934 || 2 149 || Spese per commissioni e dividendi || 18 || -292 || -144 || || || || || Proventi netti da commissioni e dividendi || || 1 642 || 2 005 || || || || || Variazione dell'equo valore di strumenti finanziari derivati || || 5 348 || -7 534 || Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 19 || 1 045 || 17 228 || Perdite e utili netti su cambi || || -10 575 || 8 376 || || || || || Risultato netto delle operazioni finanziarie || || -4 182 || 18 070 || || || || || Variazione della riduzione di valore di prestiti e crediti, al netto di annullamenti || 7 || 597 || 27 452 || Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -8 927 || -6 888 || Riduzione di valore di altre attività || 20 || -337 || - || Spese amministrative generali || 21 || -36 202 || -38 006 || || || || || Utile dell'esercizio || || 18 980 || 61 254 || || || || || Altro risultato economico complessivo: || || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita - Riserva intestata all'equo valore || || || || 1. Variazione netta dell'equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 18 551 || 20 574 || 2. Importo netto trasferito all'utile o alla perdita || 8 || 8 133 || -3 394 || Attività finanziarie totali disponibili per la vendita || || 26 684 || 17 180 || || || || || Totale altro risultato economico complessivo || || 26 684 || 17 180 || || || || || Totale risultato economico complessivo per l'esercizio || || 45 664 || 78 434 || Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci 3.3 PROSPETTO
DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL
31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale Al 1° gennaio 2012 Note || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781 || || || || Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio 15 || 280 000 || - || - || 280 000 || || || || Utile per l'esercizio 2012 || - || - || 18 980 || 18 980 || || || || Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 26 684 || - || 26 684 || || || || Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 280 000 || 26 684 || 18 980 || 325 664 || || || || Al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 68 434 || 144 702 || 1 774 445 || || || || || Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale Al 1° gennaio 2011 Note || 1 131 309 || 24 570 || 64 468 || 1 220 347 || || || || Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio 15 || 150 000 || - || - || 150 000 || || || || Utile per l'esercizio 2011 || - || - || 61 254 || 61 254 || || || || Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 17 180 || - || 17 180 || || || || Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 150 000 || 17 180 || 61 254 || 228 434 || || || || Al 31 gennaio 2011 || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781 || || || || || || || || Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci 3.4 PROSPETTO DEL RENDICONTO
FINANZIARIO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Note || Dall'1.1.2012 al 31.12.2012 || Dall'1.1.2011 al 31.12.2011 ATTIVITÀ OPERATIVE || || || Utile dell'esercizio finanziario || || 18 980 || 61 254 Adeguamenti || || || Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || || 8 927 || 3 172 Variazione netta della riduzione di valore di prestiti e crediti || || -597 || -27 452 Interesse capitalizzato su prestiti e crediti || 7 || -9 622 || -10 512 Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su prestiti e crediti || || -1 407 || -2 801 Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -751 || - Aumenti nei risconti passivi || || 4 805 || 3 424 Effetto di variazioni del tasso di cambio sui prestiti || || 16 044 || -15 337 Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle attività finanziarie disponibili per la vendita || || -1 204 || 34 Utile sulle attività operative prima delle variazioni delle attività e passività correnti || || 35 175 || 11 782 || || || Versamenti di prestiti || 7 || -233 018 || -237 040 Rimborsi di prestiti || 7 || 115 480 || 104 410 Variazioni dell'equo valore di derivati || || -5 348 || 7 534 Aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -98 278 || - Aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -81 981 || -67 829 Vendita delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 19 601 || 24 971 Diminuzione di altre attività || || 192 || 2 756 Aumento di altre passività || || 40 || 173 Aumento di importi dovuti alla Banca europea per gli investimenti || || 6 876 || 4 144 || || || Flussi di cassa netti provenienti da attività operative || || -241 261 || -149 099 || || || ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO || || || Contributi ricevuti dagli Stati membri || || 236 345 || 136 345 Importi ricevuti dagli Stati membri relativi ad abbuoni di interessi || || 43 655 || 76 345 Importi pagati per conto degli Stati membri in relazione ad abbuoni di interessi || || -24 450 || -22 899 || || || Flussi di cassa netti provenienti da attività di finanziamento || || 255 550 || 189 791 || || || Aumento netto di tesoreria ed equivalenti di tesoreria || || 14 289 || 40 692 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio finanziario || || 452 279 || 411 587 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || || 466 568 || 452 279 || || || La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria sono costituiti da: || || || Liquidità || || 10 588 || 3 127 Depositi a termine || || 455 980 || 449 152 || || 466 568 || 452 279 || || || Ulteriori informazioni sui flussi di cassa operativi || || 2012 || 2011 Interessi attivi || || 64 490 || 57 391 Interessi passivi || || -1 137 || -1 162 Dividendi percepiti || || 975 || 974 Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci
3.5 NOTE AI
BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012 1
Informazioni generali Lo strumento per gli investimenti (lo "strumento")
è stato istituito in virtù dell'accordo di Cotonou (l'"accordo") in
materia di cooperazione e aiuti allo sviluppo, concluso il 23 giugno 2000 tra
gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (i "paesi ACP"), da
un lato, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altro, e modificato il
25 giugno 2005 e il 23 giugno 2010. Lo strumento non è una persona giuridica distinta e in base
all'accordo è la Banca europea per gli investimenti (BEI) che gestisce i
contributi per conto degli Stati membri (i donatori). I finanziamenti concessi nel quadro dell'accordo sono a
carico dei bilanci degli Stati membri dell'UE e sono erogati conformemente ai
protocolli finanziari definiti per periodi successivi di cinque-sei anni. Nel
quadro dell'accordo e in seguito all'entrata in vigore di un secondo protocollo
finanziario il 1° luglio 2008 (per il periodo 2008-2013), denominato 10° Fondo
europeo di sviluppo ("FES"), la Banca europea per gli investimenti ("BEI")
gestisce: -
lo "strumento",
un fondo di rotazione di capitale di rischio di 3 185,5 milioni di
euro, mirato a promuovere gli investimenti del settore privato nei paesi ACP,
48,5 milioni dei quali sono stanziati a favore dei paesi e territori d'oltremare
(«paesi PTOM»); -
sovvenzioni
per il finanziamento di abbuoni di interessi per un valore di 400 milioni
di euro per i paesi ACP e di 1,5 milioni di euro per i paesi PTOM. Fino al
10% di tali abbuoni può essere utilizzato per finanziare assistenza tecnica
connessa ai progetti. I presenti bilanci sono relativi al periodo 1° gennaio 2012
- 31 dicembre 2012. Su proposta del comitato di gestione della BEI, il consiglio
di amministrazione di quest'ultima ha adottato i rendiconti finanziari in data
14 marzo 2013 e autorizzato la loro presentazione per approvazione al consiglio
dei governatori entro il 14 maggio 2013. 2
Principali politiche contabili 2.1 Base della preparazione – Dichiarazione di
conformità I rendiconti finanziari relativi allo strumento sono stati
elaborati sulla base dei principi internazionali d'informativa finanziaria
(IFRS) adottati dall'Unione europea. 2.2 Valutazioni e stime contabili significative La preparazione dei rendiconti finanziari comporta l'utilizzazione
di determinate stime contabili. Essa prevede inoltre che la direzione della
Banca europea per gli investimenti effettui una valutazione all'atto di
applicare le politiche contabili dello strumento. Vengono indicati in appresso
i settori che richiedono una valutazione più dettagliata o complessa, ovvero i
settori per i quali le ipotesi e le stime sono importanti ai fini dei
rendiconti finanziari. Le valutazioni e le stime sono utilizzate
principalmente negli ambiti seguenti. §
Equo
valore degli strumenti finanziari Qualora l'equo valore delle
attività e delle passività finanziarie iscritte in bilancio non possa essere
desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di
tecniche di valutazione che prevede, tra l'altro, l'uso di modelli matematici.
I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da
mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell'equo valore
viene effettuata ricorrendo a una valutazione. Le valutazioni tengono conto di
considerazioni relative alla liquidità e di parametri immessi nel modello,
quali la correlazione e la volatilità per derivati di durata superiore a tre
mesi. §
Perdite
dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti Ad ogni data di chiusura di
bilancio, lo strumento per gli investimenti riesamina i propri prestiti e
crediti problematici al fine di valutare l'opportunità di registrare nel conto
economico complessivo un fondo per la riduzione di valore. In particolare, per
determinare l'entità dell'accantonamento necessario la direzione della Banca
europea per gli investimenti deve effettuare una stima dell'importo e dei tempi
dei futuri flussi di cassa. Queste stime sono basate su ipotesi relative a una
serie di fattori; i risultati effettivi possono tuttavia differire, dando luogo
a eventuali modifiche di tale fondo. In aggiunta al fondo specifico per ciascun
prestito e credito significativo, lo strumento per gli investimenti può
costituire anche un fondo collettivo per la perdita di valore relativamente a
esposizioni che, sebbene non specificamente identificate come richiedenti un
accantonamento particolare, presentano un rischio di inadempienza maggiore di
quello esistente al momento della concessione In linea di principio, un
prestito è considerato in sofferenza quando il pagamento degli interessi e del
capitale è dovuto da almeno 90 giorni e la direzione della Banca europea per
gli investimenti ritiene che vi sia un'indicazione oggettiva di riduzione di
valore. §
Valutazione
di investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita La valutazione degli
investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita è generalmente
basata su uno dei seguenti elementi: -
recenti
transazioni di mercato in normali condizioni di concorrenza; -
equo
valore attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo; -
flussi di
cassa previsti scontati ai tassi attuali applicabili a voci che presentano
termini e caratteristiche di rischio analoghe o -
altri
modelli di valutazione. La determinazione dei flussi
di cassa e dei fattori di sconto per investimenti azionari non quotati
disponibili per la vendita richiede un ricorso significativo alle stime. Lo
strumento per gli investimenti calibra periodicamente le tecniche di
valutazione e ne verifica la validità utilizzando i prezzi derivanti da
transazioni correnti di mercato osservabili nell'ambito dello stesso strumento
oppure derivanti da altri dati di mercato osservabili. §
Riduzione
di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita Lo strumento per gli
investimenti ritiene che gli investimenti azionari disponibili per la vendita
siano svalutati in caso di diminuzione significativa o protratta dell'equo
valore al di sotto del valore di costo o qualora sussistano altre prove oggettive
di perdita di valore. La determinazione del carattere "significativo"
o "protratto" della diminuzione si basa su una valutazione
soggettiva. In genere lo strumento considera "significativi" valori
pari o superiori al 30% e "prolungati" periodi superiori a 12
mesi. Inoltre lo strumento valuta altri fattori, fra cui la normale volatilità
dei prezzi dei titoli quotati e i flussi di cassa futuri e i fattori di sconto
per i titoli non quotati. 2.3 Cambiamento di politica contabile La politica contabile adottata
è coerente con quella dell'esercizio precedente. Nel corso dell'esercizio, lo
strumento non ha adottato alcuno standard IFRS nuovo o modificato. Standard emanati ma non
ancora applicati Una serie di nuovi standard,
nonché modifiche a standard precedenti e interpretazioni, sono disponibili per
gli esercizi successivi al 1°gennaio 2012 e non sono stati applicati nella
redazione di questi rendiconti finanziari. IAS 1 Esposizione nel bilancio delle voci incluse nelle
altre componenti di conto economico complessivo Le modifiche apportate allo standard IAS 1 prevedono un
nuovo raggruppamento delle voci incluse nelle altre componenti di conto
economico complessivo. Le voci che dovranno in futuro essere riclassificate
nell'utile (perdita) d'esercizio devono essere presentate separatamente
rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate. Lo standard si applica
ai periodi che cominciano a partire dal 1° luglio 2012, anche se è possibile un'adozione
anticipata. IFRS 9 Strumenti finanziari Questo standard, che rappresenta la prima fase di un
progetto in tre stadi dello IASB volto a sostituire gli lo standard IAS 39 -
strumenti finanziari, fornisce una nuova definizione delle categorie delle
attività e delle passività finanziarie e del loro trattamento dal punto di
vista contabile. Lo standard è ancora in divenire ma in futuro sostituirà
integralmente lo standard IAS39. La data attuale di entrata in vigore è il 1°
gennaio 2015. L'IFRS 9 non è ancora stato adottato dall'Unione europea.
Lo strumento non prevede di adottare tale standard nel prossimo futuro e
non è ancora stata definita la portata del suo impatto. Lo standard seguente è stato emesso nel 2011 e la data
prevista di entrata in vigore è il 1° gennaio 2013, con possibilità di adozione
anticipata. L'impatto dell'adozione di tale standard sui rendiconti finanziari
dello strumento non è ancora stato determinato. IFRS 13 Misurazione dell'equo valore Questo standard definisce l'equo valore, crea il contesto
per la sua misurazione e richiede che siano fornite informazioni relative alle
misurazioni dell'equo valore. 2.4 Sintesi delle politiche contabili più
significative Il
prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria presenta le attività e le
passività in ordine decrescente di liquidità e non distingue tra voci correnti
e non correnti. 2.4.1
Conversione delle valute
estere Per presentare i rendiconti finanziari lo strumento per gli
investimenti utilizza l'euro, che è anche la valuta funzionale. Se non
diversamente indicato, le informazioni finanziarie espresse in EUR sono state
arrotondate al migliaio più prossimo. Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite
al tasso di cambio in vigore alla data della transazione. Le attività e le passività monetarie in valuta diversa
dall'euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data del
bilancio. I profitti o le perdite derivanti da tale conversione sono registrati
nel conto economico complessivo. Le voci non monetarie misurate in termini di costo
storico in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alle
date delle transazioni iniziali. Le voci non monetarie misurate all'equo valore
in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla
data in cui è stato determinato l'equo valore. Le variazioni del tasso di cambio derivanti dal
regolamento delle transazioni a tassi diversi da quelli vigenti alla data della
transazione, così come le variazioni di cambio non realizzate relative ad
attività e passività in valuta estera non regolate sono registrate nel conto
economico complessivo. Gli elementi del conto economico complessivo sono
convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio in vigore alla fine di ogni
mese. 2.4.2
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria Lo strumento per gli investimenti definisce tesoreria ed
equivalenti di tesoreria come conti correnti, depositi a breve termine o carte
commerciali aventi una scadenza originaria pari o inferiore a tre mesi. 2.4.3
Attività finanziarie diverse dai derivati Le attività finanziarie vengono contabilizzate in base alla
data di liquidazione. §
Attività
finanziarie detenute fino a scadenza Le attività finanziarie detenute fino a scadenza comprendono
le obbligazioni quotate in borsa, acquisite con l'intenzione di detenerle fino
alla scadenza. Tali obbligazioni sono inizialmente iscritte all'equo valore
con l'aggiunta di eventuali costi di transazione direttamente attribuibili. La
differenza fra il valore di ingresso e il valore di rimborso viene ammortizzata
in base all'effettivo metodo di calcolo degli interessi per la durata residua
dell'obbligazione. Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento
per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di
valore di un'attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Un'attività
finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed
esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore
derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle
attività ("evento di perdita" subito) e detto evento di perdita (o
evento) abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell'attività
finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile
calcolare con ragionevole approssimazione. La perdita dovuta alla riduzione di
valore viene rilevata nell'utile (perdita) di esercizio e la perdita viene
calcolata come la differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei
flussi finanziari stimati futuri calcolati in base al tasso d'interesse effettivo
originario dello strumento. §
Prestiti I prestiti concessi dallo strumento per gli investimenti
figurano tra le attività dello strumento al momento dell'erogazione degli
anticipi ai contraenti. Essi sono inizialmente riportati al valore di costo
(importi netti versati), che corrisponde all'equo valore dell'importo
corrisposto per concedere il prestito, compresi eventuali costi di transazione,
e successivamente sono misurati al costo ammortizzato utilizzando il metodo
dell'interesse effettivo previa detrazione di eventuali accantonamenti per
riduzione di valore o inesigibilità. §
Attività
finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono
quelle designate come tali o che non possono essere classificate né tra gli
investimenti valutati all'equo valore rilevato a conto del risultato economico,
né tra quelli detenuti fino a scadenza né come prestiti e crediti. Esse
comprendono strumenti azionari e investimenti in fondi di capitali di rischio. Dopo la misurazione iniziale, gli investimenti finanziari
disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzati al loro equo
valore. Per la valutazione all'equo valore degli investimenti azionari, che non
può basarsi sui mercati attivi, si considerino i seguenti elementi: a.
Fondi di
capitale di rischio L'equo valore di ciascun fondo di capitale di rischio si
baserà sul valore netto di inventario (VNI) dichiarato dal fondo, se calcolato
in base a linee guida di valutazione internazionali che sono riconosciute
conformi agli IFRS (ad esempio, le linee guida per la valutazione
internazionale del private equity e del capitale di rischio, IPEV Guidelines,
pubblicate dalla European Venture Capital Association). Lo strumento per gli
investimenti può tuttavia decidere di adeguare il VNI dichiarato dal fondo in
considerazione di elementi che possono influire sulla valutazione. b.
Investimenti
azionari diretti L'equo valore dell'investimento si baserà sull'ultima serie
di rendiconti finanziari disponibili, riutilizzando eventualmente lo stesso
modello utilizzato all'atto dell'acquisizione della partecipazione. Gli utili e le perdite non realizzati sugli investimenti
azionari diretti e sui capitali di rischio vengono rubricati come risorse dei
finanziatori fino a quando tali investimenti non vengono venduti, riscossi o
ceduti oppure dichiarati svalutati. Qualora si accerti che un investimento
disponibile per la vendita è svalutato, gli eventuali utili e perdite non
realizzati cumulati, precedentemente contabilizzati nel capitale proprio,
vengono registrati nel conto economico complessivo. Per gli investimenti non quotati, l'equo valore è stabilito
applicando tecniche di valutazione riconosciute (ad esempio il metodo dei
flussi di cassa attualizzati o multiple). Questi investimenti sono
contabilizzati al valore di costo ove non sia possibile effettuare una
valutazione affidabile dell'equo valore. Va notato che nei primi due anni, gli
investimenti sono rilevati al valore di costo. Le partecipazioni acquisite dallo strumento rappresentano di
norma investimenti in capitale azionario privato o fondi di capitale di
rischio. In base alla pratica in vigore nel settore, tali investimenti vengono
solitamente sottoscritti da una serie di investitori, nessuno dei quali si
trova nella posizione di influenzare singolarmente le operazioni quotidiane e l'attività
di investimento del fondo. Di conseguenza, la partecipazione di un investitore
agli organi di direzione di un fondo non gli conferisce alcun diritto
relativamente alla gestione quotidiana del fondo stesso. Inoltre, i singoli
investitori di un fondo di investimento privato o di un fondo di capitale di
rischio non determinano le strategie del fondo, quali le politiche di
distribuzione dei dividendi o le politiche relative alle altre distribuzioni.
Solitamente, tali decisioni vengono assunte da chi si occupa della gestione del
fondo sulla base del contratto degli azionisti che disciplina i diritti e gli
obblighi dei gestori e degli azionisti del fondo. Il contratto degli azionisti
impedisce inoltre ai singoli investitori di concludere individualmente
transazioni di importi significativi con il fondo, effettuare scambi nell'ambito
del personale di direzione ovvero ottenere accesso privilegiato a informazioni
tecniche essenziali. Gli investimenti dello strumento vengono effettuati
nel rispetto della pratica in uso nel settore, garantendo che lo strumento non
eserciti alcuna forma di controllo o influenza significativa ai sensi dei
principi IAS 27 e IAS 28 nell'effettuazione dei propri investimenti, compresi
gli investimenti per i quali lo strumento detiene oltre il 20% dei diritti di
voto. §
Garanzie Le garanzie finanziarie sono registrate inizialmente nel
bilancio all'equo valore corrispondente al valore attuale netto dell'afflusso
di premi previsto. Tale calcolo viene eseguito alla data iniziale di ciascuna
transazione e il risultato viene rubricato in bilancio come "garanzie
finanziarie" alle voci "altre attività" e "altre passività". Dopo la registrazione iniziale, le passività dello strumento
relative a tali garanzie sono misurate secondo il valore più elevato fra due
valori: -
la stima
più accurata delle spese necessarie a regolare eventuali obblighi finanziari
derivanti dalla garanzia, stimata sulla base di tutti i fattori e delle
informazioni pertinenti disponibili alla data di formazione del bilancio; -
l'importo
registrato inizialmente meno il suo ammortamento cumulato. Tale ammortamento
viene eseguito inizialmente mediante il metodo attuariale. Eventuali aumenti o riduzioni del passivo relativo alle
garanzie finanziarie vengono riportati nel conto economico complessivo alla
voce "entrate da commissioni e dividendi". Le attività dello strumento relative a tali garanzie sono
successivamente ammortizzate mediante il metodo attuariale e controllate per
verificarne l'eventuale perdita di valore. Inoltre, un contratto di garanzia viene registrato come
sopravvenienza passiva per lo strumento all'atto della sottoscrizione, mentre
una garanzia che viene attivata è registrata come un impegno per lo strumento. 2.4.4
Riduzione di valore delle attività finanziarie Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento
per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di
valore delle attività finanziarie. Un'attività finanziaria o un gruppo di
attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora
sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi
successivi al riconoscimento iniziale delle attività ("evento di perdita"
subito) e detto evento di perdita abbia un impatto sui futuri flussi di cassa
stimati dell'attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività
finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. Tra gli
elementi che dimostrano la riduzione di valore possono figurare indicazioni che
il contraente, o un gruppo di contraenti, è alle prese con notevoli difficoltà
finanziarie, insolvenza o morosità nei pagamenti di interessi o di capitale, la
probabilità che egli fallisca o intraprenda altri tipi di riorganizzazione
finanziaria, ovvero elementi concreti che indichino il sussistere di una
diminuzione quantificabile dei futuri flussi di cassa, quali variazioni degli
arretrati o parametri economici correlati a inadempienze. Le riduzioni di valore vengono registrate per i prestiti in
sospeso alla fine dell'esercizio finanziario e riportati al costo ammortizzato
quando vi sono prove oggettive di un rischio di mancato recupero (totale o
parziale) dei relativi importi, conformemente alle clausole contrattuali
originali, oppure dei valori equivalenti. In presenza di prove oggettive dell'avvenuta
perdita dovuta alla riduzione di valore, l'importo della perdita viene misurato
come la differenza tra il valore contabile delle attività e il valore attuale
dei futuri flussi di cassa stimati. Il valore contabile dell'attività viene
ridotto mediante l'impiego di un fondo di riserva mentre l'importo della
perdita è registrato nel conto economico complessivo. Gli interessi continuano
a maturare sul valore contabile ridotto, in base all'effettivo tasso di
interesse dell'attività. I prestiti e il relativo fondo sono dichiarati
inesigibili quando non vi sono prospettive realistiche di recupero. Se, in un
esercizio successivo, l'entità della perdita stimata dovuta alla riduzione di
valore aumenta o diminuisce a seguito di un evento successivo alla
registrazione della riduzione di valore, la perdita dovuta alla riduzione
precedentemente registrata viene aumentata o ridotta mediante un adeguamento
del fondo di riserva. Lo strumento effettua le valutazioni del rischio di credito
per ciascuna operazione e non tiene conto della perdita di valore collettiva. Quanto alle attività finanziarie disponibili per la vendita,
lo strumento per gli investimenti valuta, alla chiusura di ogni esercizio, se
sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un investimento. Tra le
prove oggettive rientra una riduzione significativa o protratta dell'equo
valore dell'investimento al di sotto del suo costo. In presenza di prove di
riduzione del valore, la riduzione cumulativa (calcolata come la differenza tra
il costo di acquisto e l'equo valore corrente, detratte eventuali perdite
dovute a riduzioni di valore dello stesso investimento precedentemente
registrate nel conto economico) viene tolta dalle risorse dei finanziatori e
riportata nel conto economico. Le perdite dovute alla riduzione di valore di
attività finanziarie disponibili per la vendita non sono stornate nel conto
economico complessivo; gli aumenti del loro equo valore netto successivi alla
riduzione di valore sono riportati direttamente nelle risorse dei finanziatori. La sezione gestione dei rischi della Banca europea per gli
investimenti analizza la riduzione di valore delle attività finanziarie almeno
una volta all'anno. Gli eventuali adeguamenti che ne derivano comprendono la
soppressione dello sconto nel conto economico per la durata dell'attività ed
eventuali adeguamenti necessari in esito ad una revisione della riduzione di
valore iniziale. 2.4.5
Strumenti finanziari
derivati I derivati comprendono gli scambi incrociati di valute
(cross currency swaps), gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate
(cross currency interest rate swaps) e i contratti non standardizzati di cambio
a termine (currency forwards). Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli
investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche
operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a
copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate
diverse dall'euro, così da compensare eventuali profitti o perdite provocati da
oscillazioni dei tassi di cambio. Lo strumento non utilizza nessuna delle possibilità di
copertura di cui allo IAS 39. I derivati sono valutati all'equo valore rilevato
a conto del risultato economico e sono oggetto di rendicontazione come
strumenti finanziari derivati. Tale equo valore deriva principalmente da
modelli di flussi di cassa attualizzati, da modelli di valutazione del prezzo
delle opzioni e da quotazioni di partecipazioni di terzi. I derivati sono contabilizzati all'equo valore e registrati
come attività quando l'equo valore è positivo e tra le passività quando è
negativo. Eventuali modifiche dell'equo valore degli strumenti finanziari
derivati figurano nel "Risultato netto delle operazioni finanziarie". I derivati vengono inizialmente rilevati alla data
contabile. 2.4.6
Contributi I contributi degli Stati membri sono registrati nel bilancio
come crediti alla data della decisione del Consiglio che stabilisce il
contributo finanziario che gli Stati membri sono tenuti a versare allo
strumento. I contributi degli Stati membri soddisfano i seguenti
requisiti e sono pertanto classificati come strumenti rappresentativi di
capitale: -
come
definito nell'accordo relativo ai contributi, essi conferiscono agli Stati
membri il diritto di decidere in merito all'utilizzazione dell'attivo dello
strumento per gli investimenti nel caso della liquidazione di quest'ultimo; -
essi
rientrano nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di
strumenti; -
tutti gli
strumenti finanziari rientranti nella classe di strumenti subordinata a tutte
le altre classi di strumenti presentano caratteristiche identiche; -
tali
strumenti non presentano alcuna caratteristica che imponga di classificarli
come passività e -
i flussi
finanziari totali previsti attribuibili allo strumento nel suo arco di vita si
basano sostanzialmente sul risultato economico, la variazione dell'attivo netto
rilevato o la variazione dell'equo valore dell'attivo netto rilevato e non
rilevato dello strumento per gli investimenti nell'arco di vita dello strumento
di cui trattasi. 2.4.7
Interesse sui prestiti Gli interessi sui prestiti generati
dallo strumento per gli investimenti sono registrati nel conto economico complessivo
("Interessi e proventi assimilati") e nel bilancio ("Prestiti e
crediti") conformemente alla contabilità per competenza utilizzando il
tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che sconta esattamente le future
entrate o uscite di cassa, per tutta la durata attesa del prestito, eguagliando
il valore contabile netto del medesimo. Quando il valore registrato di un
prestito è stato ridotto a causa di una riduzione di valore, gli interessi
continuano ad essere registrati applicando il tasso di interesse effettivo
originario al nuovo valore contabile. 2.4.8
Abbuoni di interessi e
assistenza tecnica Nell'ambito delle sue attività, lo strumento per gli
investimenti gestisce gli abbuoni di interessi e l'assistenza tecnica per conto
degli Stati membri. La parte dei contributi degli Stati membri destinata al
pagamento degli abbuoni di interessi non viene contabilizzata fra le risorse
dei finanziatori dello strumento, bensì classificata come importi dovuti a
terzi. Lo strumento effettua l'erogazione ai beneficiari finali e poi riduce
gli importi dovuti a terzi. I contributi destinati a finanziare abbuoni d'interesse e
assistenza tecnica che non sono interamente ammessi vengono riclassificati come
contributi allo strumento per gli investimenti. 2.4.9
Interessi di tesoreria ed
equivalenti di tesoreria Gli interessi di tesoreria vengono registrati nel conto
economico complessivo dello strumento secondo il principio della contabilità di
competenza. 2.4.10
Onorari, commissioni e
dividendi Gli onorari percepiti per servizi prestati in un dato
periodo di tempo sono riconosciuti come entrate via via che i servizi vengono
prestati. Le commissioni di impegno sono riportate e riconosciute come entrate
utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo sul periodo che va dall'erogazione
al rimborso del prestito considerato. I dividendi relativi alle attività finanziarie disponibili
per la vendita vengono contabilizzati all'atto del ricevimento. 2.4.11
Fiscalità In
virtù del protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee,
allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato sul funzionamento dell'Unione
europea, le risorse, le entrate ed altri beni delle istituzioni dell'Unione
beneficiano di un'esenzione da tutte le imposte dirette. 3
Gestione dei rischi La presente nota contiene informazioni sull'esposizione
dello strumento ai rischi creditizi e finanziari e alla gestione di tali
rischi, in particolare per quanto concerne i rischi primari legati all'utilizzo
che lo strumento fa di strumenti finanziari. Tali rischi comprendono: -
rischio
di credito – rischio di perdita risultante dall'inadempienza del cliente o
della controparte, legata all'esposizione del credito sotto ogni punto di
vista, compreso il rischio di pagamento; -
rischio
di liquidità – rischio che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli
obblighi di pagamento legati alle passività finanziarie regolate attraverso il
contante o altre attività finanziarie; -
rischio
di mercato - esposizione a variabili di mercato osservabili, quali tassi di
interesse, tassi di cambio e quotazioni dei valori mobiliari. 3.1 Organizzazione della gestione dei rischi La Banca europea per gli investimenti adegua costantemente
la propria gestione dei rischi. L'Ufficio Gestione rischi della BEI provvede a individuare,
valutare, controllare e segnalare in modo indipendente i rischi relativi al
credito e ai prezzi degli strumenti rappresentativi di capitale ai quali è
esposto lo strumento. In un contesto nel quale viene mantenuto il principio
della separazione delle funzioni, la Gestione rischi (Risk Management, RM) è
indipendente dai Front office. Il direttore generale della Gestione rischi
riferisce, relativamente alle questioni legate ai rischi, al vicepresidente
incaricato della Banca europea per gli investimenti. Il vicepresidente incaricato
incontra regolarmente il Comitato di revisione (audit committee) per discutere
le questioni legate ai rischi ed è inoltre responsabile di supervisionare l'attività
di segnalazione dei rischi al Comitato di gestione e al Consiglio di
amministrazione della Banca europea degli investimenti. 3.2 Rischio di credito Il rischio di credito è costituito dalle possibili perdite
che risultano dall'inadempienza del cliente o della controparte, legate all'esposizione
del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento. 3.2.1.
Politica in materia di rischio di credito Nel condurre l'analisi creditizia
sulle controparti del prestito, la BEI valuta il rischio di credito con l'obiettivo
di quantificarlo e attribuire ad esso un valore. Lo strumento ha sviluppato una
metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) rivolta alle
aziende o agli istituti finanziari per determinare i rating interni delle sue
principali controparti che beneficiano di prestiti o garanzie. Tale metodologia
si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia
di controparte definita (ad esempio, aziende, banche, enti pubblici, ecc.).
Tenendo conto sia delle migliori pratiche bancarie, sia dei principi definiti
nell'ambito dell'Accordo internazionale di Basilea sui capitali (Basilea II),
tutte le controparti che rivestono una certa importanza per il profilo
creditizio di una specifica transazione vengono classificate in categorie di
rating interne utilizzando la metodologia IRM per la tipologia di controparte
corrispondente. A ciascuna controparte viene inizialmente assegnato un rating
interno che riflette il suo rating in valuta estera a lungo termine (ovvero, l'equivalente
in valuta locale laddove richiesto) in seguito a un'analisi approfondita del
profilo di rischio della controparte e il contesto operativo legato al
rischio-paese in questione. La valutazione creditizia delle
attività finanziarie del progetto e delle altre operazioni strutturate di
ricorso limitato non è soggetta alla metodologia IRM e utilizza strumenti di
valutazione del rischio creditizio specifici del settore, prevalentemente
basati sulla disponibilità di flussi di cassa e sulla capacità di far fronte al
servizio del debito. Tali strumenti comprendono un'analisi del quadro
contrattuale dei progetti, l'analisi della controparte e simulazioni dei flussi
di cassa. Come per le aziende a gli istituti finanziari, a ciascun progetto
viene attribuito un rating di rischio interno e una perdita prevista. Tutte le operazioni non sovrane (o
non garantite come sovrane o assimilate a queste) sono soggette a limiti
specifici per quanto riguarda il livello della transazione e le dimensioni
della controparte. All'importo massimo nominale di ciascuna transazione è
imposto un limite che dipende dalla perdita prevista dalla transazione stessa.
I limiti relativi alle controparti si applicano alle esposizioni consolidate e
solitamente riflettono l'entità dei fondi propri delle controparti e la loro
capacità complessiva di ottenere finanziamenti esterni a lungo termine. Per mitigare il rischio di credito, lo strumento utilizza
vari strumenti di attenuazione del rischio di credito, quali: -
valori
mobiliari legati a progetti (ad esempio, garanzia su azioni; garanzia su
attività; attribuzione di diritti; garanzia su conti) e/o -
garanzie,
solitamente fornite dal soggetto che ha sponsorizzato il progetto finanziato
(ad esempio, garanzie di completamento, garanzie di prima richiesta). Inoltre, lo strumento ricorre raramente a strumenti di
attenuazione del rischio di credito non direttamente correlati al rischio del
progetto, come le garanzie collaterali o le garanzie bancarie. Lo strumento non fa uso di derivati per attenuare il rischio
di credito. 3.2.2.
Esposizione
massima al rischio di credito tenendo conto di garanzie collaterali o altri
strumenti di attenuazione del rischio di credito La tabella seguente riporta i valori relativi all'esposizione
massima al rischio di credito per gli elementi del prospetto della situazione
patrimoniale-finanziaria, compresi i derivati. L'esposizione massima è indicata
al lordo a causa dell'effetto mitigante delle garanzie collaterali. Esposizione massima (in migliaia di euro) || 31.12.2012 || 31.12.2011 ATTIVITÀ || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279 Strumenti finanziari derivati || 115 || 434 Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 033 160 Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || - Altre attività || 224 || 416 Totale attività || 1 799 526 || 1 573 599 || || CONTI FUORI BILANCIO || || Sopravvenienze passive || || - Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000 Impegni || || - Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092 - Garanzie chieste || 6 224 || 7 909 Totale conti fuori bilancio || 775 268 || 729 001 || || Totale esposizione creditizia || 2 574 794 || 2 302 600 3.2.3.
Rischio
di credito su prestiti e crediti 3.2.3.1
Misurazione
del rischio di credito su prestiti e crediti Ogni operazione di prestito
effettuata dallo strumento beneficia di una valutazione completa del rischio e
di una quantificazione delle perdite previste, espresse attraverso un sistema
di valutazione dei prestiti (Loan Grading, LG). Le categorie LG sono stabilite
sulla base di criteri universalmente accettati, basati su parametri quali la
qualità del mutuatario, la scadenza del prestito, le garanzie fornite a copertura
ed eventualmente il garante. Il sistema di valutazione dei
prestiti LG comprende le metodologie, i processi, le banche dati e i sistemi
informatici a sostegno della valutazione del rischio di credito insito nelle
operazioni di prestito e della quantificazione delle perdite previste e
riassume un'ampia gamma di informazioni allo scopo di consentire una
classificazione relativa del rischio di credito dei prestiti. Il sistema LG
riflette il valore attuale del livello stimato delle perdite attese esprimendo
la probabilità di insolvenza dei debitori principali, dell'esposizione al
rischio e della gravità della perdita in caso di effettiva inadempienza. Le
categorie LG assolvono alle seguenti funzioni: -
contribuiscono
ad effettuare una valutazione più precisa e quantitativa dei rischi associati
ai prestiti; -
facilitano
la ripartizione delle attività di controllo; -
offrono
in ogni momento un quadro aggiornato sulla qualità del portafoglio prestiti; -
sono uno
dei fattori che permettono di adottare le decisioni in materia di attribuzione
di un prezzo ai rischi in funzione della perdita prevista. I seguenti fattori
contribuiscono alla definizione di una LG: i)
solvibilità del mutuatario:
la Gestione rischi provvede a un esame indipendente della situazione del mutuatario
e ne valuta la solvibilità sulla base di metodologie interne e banche dati
esterne. In linea con l'approccio avanzato di Basilea II, la banca ha messo a
punto una metodologia di rating interna (internal rating methodology,
IRM) per determinare i rating interni di mutuatari e garanti. Tale metodologia
si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia
di controparte definita; ii)
correlazione dell'insolvenza:
permette di quantificare la probabilità che mutuatario e garante incontrino
difficoltà finanziarie simultaneamente. Tanto maggiore è la correlazione tra le
probabilità di insolvenza del mutuatario e del garante, minore è il valore
della garanzia e dunque più bassa è la classe LG; iii)
il valore degli strumenti
di garanzia e delle garanzie: tale valore viene valutato sulla base della
combinazione fra la solvibilità del soggetto emittente e il tipo di strumento
utilizzato; iv)
il quadro contrattuale: un
quadro contrattuale solido contribuisce alla qualità del prestito e la classificazione
interna; v)
migliora la durata del
prestito: a parità di ogni altra condizione, superiore è la durata del
prestito, maggiore è il rischio di incorrere in difficoltà di restituzione del
prestito. La perdita prevista relativa a un
prestito è calcolata combinando i cinque elementi sopra descritti. A seconda
del livello di perdita prevista, un prestito è inserito in una delle seguenti
categorie LG: A Prestiti di qualità eccellente:
tale categoria è suddivisa in tre sottocategorie. La sottocategoria A° comprende
i rischi sovrani all'interno dell'UE, vale a dire i prestiti concessi a uno
Stato membro, ovvero garantiti interamente, esplicitamente e
incondizionatamente da questo, per i quali non sono previste difficoltà di
rimborso e ai quali è stata attribuita una perdita prevista dello 0%. La classe
A+ fa riferimento a prestiti concessi a enti diversi dagli Stati membri (o
garantiti da tali enti) che non presentano prospettive di deterioramento per la
loro intera durata. La classe A- comprende operazioni di prestito che danno
origine al dubbio che venga mantenuto il loro stato attuale (ad esempio, a
causa della loro lunga durata o dell'elevata volatilità del prezzo futuro di
una garanzia altresì eccellente), per i quali tuttavia la possibilità di un
tale deterioramento appare ridotta. B Prestiti di elevata qualità:
tali prestiti costituiscono una categoria di attività di cui la banca si fida,
anche se non si può escludere il rischio di un deterioramento minimo in futuro.
Le categorie B+ e B- vengono impiegate per indicare la relativa probabilità che
si verifichi un tale deterioramento. C Prestiti di buona qualità: un
esempio di tali prestiti sono i prestiti non garantiti a banche o grandi
imprese conosciute per la loro solidità, rimborsabili integralmente alla
scadenza dopo sette anni o in tranche a decorrere dall'erogazione, per un
periodo equivalente. D Questa categoria costituisce
il confine tra prestiti «di qualità accettabile» e prestiti che presentano
problemi. Tale spartiacque nella classificazione del prestito viene definito
più precisamente dalle sottoclassificazioni D+ e D-. I prestiti classificati
alla sottocategoria D- richiedono di essere monitorati con maggiore attenzione. E In questa categoria LG
rientrano i prestiti con un profilo di rischio maggiore rispetto a quanto
solitamente accettato. La classe comprende altresì prestiti che hanno
evidenziato gravi problemi nel corso della loro durata e per i quali non si può
pertanto escludere l'ipotesi di una perdita. Per tale ragione, tali prestiti sono
soggetti a un attento e scrupoloso monitoraggio. Le sottocategorie E+ ed E-
consentono di differenziare l'intensità di questo particolare processo di
monitoraggio. Le operazioni di classe E- presentano una situazione per la quale
vi è la forte possibilità che sia impossibile mantenere il servizio del debito
previsto e che sia pertanto richiesta una qualche forma di ristrutturazione del
debito, con una conseguente probabile perdita di valore. F La categoria
F (inadempienza) raccoglie i prestiti che presentano livelli di rischio
inaccettabili. I prestiti sono classificati nella categoria F - solo a seguito
di transazioni in corso per le quali si verificano, successivamente alla firma
del contratto, circostanze avverse impreviste, eccezionali e gravi. Tutte le
operazioni per le quali si verifica una perdita di capitale dello strumento per
gli investimenti sono classificate in categoria F e sono oggetto di una
disposizione specifica. Generalmente, i prestiti classificati internamente in
categoria D- o in categorie inferiori sono inseriti in un apposito elenco di
operazioni da controllare. Tuttavia, se è stato inizialmente classificato con
un profilo di rischio pari a D- o inferiore, il prestito verrà inserito nell'elenco
solo in seguito a un evento significativo tale da comportare un ulteriore
deterioramento della sua posizione LG. La tabella di cui alla sezione 3.2.3.3 offre un'analisi
della qualità del credito del portafoglio crediti dello strumento sulla base
delle varie classi LG descritte in precedenza. 3.2.3.2
Analisi
del rischio creditizio legato alla concessione di prestiti La tabella seguente riporta l'esposizione massima al
rischio creditizio legato alla concessione di prestiti sottoscritti ed erogati
per tipo di mutuatario e tenendo conto delle garanzie fornite dai garanti: Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale Banche || 12 630 || 136 695 || 207 582 || 356 907 Grandi imprese || 20 077 || 78 171 || 478 358 || 576 606 Enti pubblici || 30 462 || - || 18 || 30 480 Stati || - || 5 819 || 176 468 || 182 287 Totale erogato || 63 169 || 220 686 || 862 425 || 1 146 280 Sottoscritti e non erogati || 14 091 || 142 963 || 591 990 || 749 044 Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale Banche || 13 026 || 97 994 || 197 245 || 308 265 Grandi imprese || 15 699 || 55 601 || 475 012 || 546 312 Enti pubblici || 37 670 || - || - || 37 670 Stati || - || 6 214 || 134 699 || 140 913 Totale erogato || 66 395 || 159 809 || 806 956 || 1 033 160 Sottoscritti e non erogati || 10 434 || 173 484 || 517 174 || 701 092 Nell'ambito dei prestiti contratti nel quadro dello
strumento, le operazioni che possono avere ripercussioni sui mutuatari e i
garanti sono sottoposte a controllo permanente da parte della direzione
operativa della BEI responsabile delle operazioni al di fuori del territorio
della UE (Ops B). In particolare, nell'eventualità di declassamento del rating
e/o inosservanza del contratto, gli obblighi contrattuali sono valutati caso
per caso. Conformemente agli orientamenti sul rischio di credito, ove
necessario vengono adottate misure attenuative. Inoltre, in caso di rinnovo
delle garanzie bancarie ricevute per i prestiti, si garantisce la loro
sostituzione o l'adozione tempestiva delle misure del caso. Come risposta immediata agli sviluppi dei mercati finanziari
successivi al settembre 2008, lo strumento si è attivato per rafforzare i
propri meccanismi di controllo e di gestione dei rischi. In tale ottica, nell'aprile
2011, Ops B ha creato un'unità di controllo autonoma facente direttamente capo
al direttore generale, incaricata di realizzare controlli finanziari e
contrattuali sui prestiti. L'obiettivo ultimo è quello di promuovere lo scambio
di informazioni tra dipartimenti e proporre, per quanto riguarda la gestione
dei prestiti, modalità di rendicontazione e procedure operative da utilizzare
in caso di crisi finanziaria, eventualmente in un'ottica di reazione rapida. 3.2.3.3
Analisi
della qualità del credito dei prestiti per categoria di mutuatario Le seguenti tabelle riportano l'analisi della qualità del
credito del portafoglio prestiti dello strumento al 31 dicembre 2012 e al
31 dicembre 2011 in funzione della categoria del prestito in base alle
esposizioni sottoscritte (per prestiti erogati e non erogati). Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale || || Da A a B- || C || D+ || D- e inferiore || || Mutuatario || Banche || 50 000 || 24 342 || 21 864 || 529 325 || 337 014 || 962 545 Grandi imprese || 7 466 || 8 006 || - || 605 672 || - || 621 144 Enti pubblici || - || - || - || 70 480 || - || 70 480 Stati || - || - || - || 241 155 || - || 241 155 Totale || || 57 466 || 32 348 || 21 864 || 1 446 632 || 337 014 || 1 895 324 Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale || || Da A a B- || C || D+ || D- e inferiore || || Mutuatario || Banche || 50 002 || 9 674 || 39 966 || 356 629 || 351 476 || 807 747 Grandi imprese || 3 917 || 5 279 || - || 635 825 || - || 645 021 Enti pubblici || - || - || - || 38 761 || - || 38 761 Stati || - || - || - || 242 723 || - || 242 723 Totale || || 53 919 || 14 953 || 39 966 || 1 273 938 || 351 476 || 1 734 252 3.2.3.4
Concentrazione
dei rischi di prestiti e crediti 3.2.3.4.1
Analisi
geografica Il portafoglio prestiti dello strumento può essere
analizzato per regione geografica (in migliaia di euro) in base al paese del
mutuatario: Paese del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011 Regionale - ACP || 84 051 || 99 543 Uganda || 140 833 || 117 035 Regionale - Africa occidentale || 33 856 || 14 161 Mozambico || 137 745 || 126 666 Mauritania || 65 670 || 43 427 Etiopia || 81 666 || 84 266 Repubblica dominicana || 67 991 || 66 118 Kenya || 131 566 || 65 611 Camerun || 72 525 || 60 706 Zambia || 18 772 || 43 294 Congo (Repubblica democratica) || 28 415 || 8 980 Nigeria || 14 383 || 28 691 Regionale - Pacifico || 17 767 || 20 603 Regionale - Africa centrale || 10 431 || 12 109 Giamaica || 71 027 || 59 317 Madagascar || - || 1 253 Mauritius || 11 302 || 12 732 Ghana || 5 642 || 7 812 Angola || 10 009 || 13 598 Trinidad e Tobago || 1 483 || 1 002 Burkina Faso || 10 727 || 12 588 Malawi || 4 950 || 5 833 Nuova Caledonia || 4 198 || 4 673 Ruanda || 9 641 || 11 197 Niger || 4 146 || 3 950 Polinesia francese || 2 631 || 3 131 Botswana || - || - Senegal || 5 837 || 10 329 Lesotho || 3 827 || 3 902 Vanuatu || 3 639 || 3 917 Belize || 13 || 103 Grenada || 2 477 || 2 698 Gabon || 1 011 || 1 509 Togo || 52 644 || 53 224 Capo Verde || 27 073 || 28 405 Gibuti || 762 || 777 Haiti || 4 654 || - Santa Lucia || 2 916 || - Totale || 1 146 280 || 1 033 160 3.2.3.4.2
Analisi
per settore industriale La tabella sottostante riporta l'analisi del portafoglio
prestiti dello strumento per settore industriale del mutuatario. Le operazioni
che comportano un'erogazione a un intermediario finanziario prima che al
beneficiario finale sono registrate fra i prestiti globali (in migliaia di
euro): Settore industriale del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011 Prestiti globali e contratti di agenzia || 252 662 || 218 912 Compagnie aeree e costruzioni aeronautiche || 13 || 103 Aeroporti e sistemi di gestione del traffico aereo || 30 480 || 31 052 Materiali di base e attività minerarie || 168 911 || 135 573 Sostanze chimiche, plastiche e farmaceutiche || - || 20 400 Acqua potabile, trattamento delle acque || 38 697 || 33 247 Elettricità, carbone e settori affini || 409 090 || 358 745 Catena alimentare || - || 1 244 Beni di investimento/beni di consumo durevoli || 3 827 || 3 902 Trasporto marittimo e settori affini || 5 819 || 6 214 Trattamento delle materie prime, costruzioni || 24 154 || 29 025 Filiera della carta || 4 747 || 4 840 Strade e autostrade || 73 921 || 62 856 Telecomunicazioni || 18 427 || 24 963 Terziario e attività affini || 115 532 || 102 084 Totale || 1 146 280 || 1 033 160 3.2.3.5
Arretrati
su prestiti L'individuazione, il monitoraggio e la segnalazione di
arretrati su prestiti sono definite da una serie di procedure riportate negli
«Orientamenti in materia di monitoraggio dei pagamenti arretrati» («Guidelines
for the Monitoring of late payments»). Il monitoraggio e la segnalazione degli arretrati rientrano
solitamente fra i compiti dell'Unità Arretrati (Late Payment Unit, LPU) della
Direzione gestione e ristrutturazione delle transazioni della BEI. L'unità LPU
provvede a redigere una relazione mensile sugli arretrati relativi alle rate di
prestito dello strumento, che contiene una tabella di confronto degli importi
arretrati da oltre otto giorni di mese in mese. Questa relazione mensile offre
un'indicazione dettagliata delle misure già adottate o da adottare per paese,
prestito e rata. Un rapporto mensile sui prestiti scaduti da oltre 90 giorni
viene inoltre redatto e inviato alla Commissione europea. Due volte l'anno il
comitato di gestione della BEI riceve un prospetto riepilogativo degli
arretrati relativi ai prestiti scaduti da oltre 30 e 90 giorni, insieme a un
rapporto contenente dati comparativi sull'evoluzione annuale e semestrale degli
arretrati. I pagamenti arretrati dei prestiti interessati possono
essere analizzati nella tabella seguente (valori in migliaia di euro): || Note || Prestiti e crediti 31.12.2012 || Prestiti e crediti 31.12.2011 Valore contabile || || 1 146 280 || 1 033 160 || || || Riduzione di valore singola || || || Importo lordo || || 110 767 || 112 662 Riduzione di valore || 7 || -45 144 || -48 816 Riduzione di valore singola del valore contabile || || 65 623 || 63 846 || || || Riduzione di valore collettiva || || || Importo lordo || || - || - Riduzione di valore || || - || - Riduzione di valore collettiva del valore contabile || || - || - || || || Arretrati senza riduzione di valore || || || || || || Gli arretrati comprendono || || || 30-60 giorni || || 12 || 8 60-90 giorni || || - || 472 90-180 giorni || || - || 13 più di 180 giorni || || - || 33 Valore contabile arretrato senza riduzione di valore || || 12 || 526 || || || Valore contabile non arretrato e senza riduzione di valore || || 1 080 645 || 968 788 || || || Valore contabile totale prestiti e crediti || || 1 146 280 || 1 033 160 || || || || 3.2.4.
Rischio
di credito su tesoreria ed equivalenti di tesoreria I fondi disponibili sono investiti in base al programma
degli obblighi contrattuali di rimborso dello strumento. Al 31.12.2012, gli
investimenti consistevano esclusivamente in depositi bancari e altri strumenti
finanziari a breve termine. Anche gli investimenti in titoli a medio e lungo
termine sono ammissibili conformemente agli orientamenti in materia di
investimento e in funzione dei requisiti di liquidità. Il rating minimo a breve termine richiesto per le banche o
i soggetti emittenti autorizzati è A-1/P-1/F1 (Moody's, S&P, Fitch). In
caso di rating diversi assegnati da più di un'agenzia di rating creditizio, si
applica il rating più basso. Il limite massimo autorizzato per ciascuna banca o
soggetto emittente è attualmente fissato a 50 000 000 EUR (cinquanta milioni di
euro). I depositi sono eseguiti presso soggetti autorizzati entro
il termine massimo di tre mesi dalla data della contrattazione e fino al limite
di esposizione del credito. Al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 tutti i depositi
bancari e le carte commerciali a breve termine detenuti dallo strumento avevano
un rating minimo di P-1 al giorno di liquidazione secondo Moody's. Il rating di
P-2 al 31 dicembre 2011 era dovuto al declassamento di una controparte avvenuto
il 21 dicembre 2011. La tabella seguente mostra la
situazione dei depositi bancari, comprese le entrate da interessi (in migliaia
di euro): Rating minimo a breve termine (Moody's) || Rating minimo a lungo termine (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011 P-1 || Aa1 || 43 400 || 10% || - || - P-1 || Aa2 || - || - || 28 622 || 6% P-1 || Aa3 || 130 901 || 29% || 105 547 || 24% P-1 || A1 || 83 500 || 18% || 117 603 || 26% P-1 || A2 || 198 179 || 43% || 179 938 || 40% P-2 || A3 || - || - || 17 441 || 4% Totale || || 455 980 || 100% || 449 151 || 100% 3.2.5.
Rischio
di credito sui derivati 3.2.5.1
Politica
in materia di rischio di credito sui derivati Il rischio di credito sui derivati è rappresentato dalla
perdita che una determinata parte subirebbe se la controparte all'accordo si
rivelasse incapace di far fronte ai propri obblighi contrattuali. Il rischio di
credito associato ai derivati varia in base a una serie di fattori (quali i
tassi di interesse e di cambio) e corrisponde in genere solo a una parte
limitata del loro valore nozionale. Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli
investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche
operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a
copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate
diverse dall'euro. Tutti i contratti di swap vengono eseguiti dalla Banca
europea per gli investimenti con una controparte esterna. Gli swap sono
regolamentati dagli stessi accordi in materia di master swap (Master Swap
Agreements) e dagli allegati a sostegno del credito (Credit Support Annexes)
sottoscritti dalla Banca europea per gli investimenti e dalle sue controparti
esterne. 3.2.5.2
Misurazione
del rischio di credito sui derivati Tutti gli swap eseguiti dalla Banca europea per gli
investimenti correlati allo strumento vengono gestiti nell'ambito dello stesso
quadro contrattuale e delle metodologie applicate ai derivati negoziati dalla
Banca europea per gli investimenti per i propri scopi. In particolare, l'ammissibilità
delle controparti di un contratto swap viene stabilita dalla Banca europea per
gli investimenti sulla base delle stesse condizioni di ammissibilità dei suoi
contratti swap generali. La Banca europea per gli investimenti misura l'esposizione
al rischio di credito connessa alle transazioni con swap e derivati servendosi
di metodi basati sul valore di mercato netto (Net Market Exposure, NME) e sull'esposizione
potenziale futura (Potential Future Exposure, PFE) per le sue attività di
comunicazione e monitoraggio dei limiti. I parametri NME e PFE comprendono i
derivati connessi allo strumento per gli investimenti. La tabella seguente mostra le
scadenze dei contratti swap (compresi gli scambi incrociati di valute, gli
scambi di tassi di interesse a valute incrociate ed esclusi gli scambi di
valute a breve termine), suddivisi per importo nozionale ed equo valore: Contratti swap al 31.12.2012 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2012 (in migliaia di euro) || 1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni || Importo nozionale || 1 480 || 9 833 || 15 253 || - || 26 566 Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || 71 || -528 || -3 529 || - || -3 986 Contratti swap al 31.12.2011 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2011 (in migliaia di euro) || 1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni || Importo nozionale || 7 042 || 43 593 || 16 899 || - || 67 534 Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || -674 || -1 331 || -3 869 || - || -5 874 Lo strumento prevede investimenti in contratti di scambi di
valute a breve termine a copertura del rischio valutario connesso alle
erogazioni di prestiti in valute diverse dall'euro. Gli scambi di valute a
breve termine hanno una scadenza massima di tre mesi e vengono regolarmente
rinnovati. Al 31 dicembre 2012, l'importo nozionale degli scambi di valute a
breve termine era pari a 652 milioni di euro, a fronte dei 585 milioni di
euro registrati al 31 dicembre 2011. Al 31 dicembre 2012, l'equo
valore degli scambi di valute a breve termine era pari a -2,9 milioni di euro,
a fronte dell''importo di 6,4 milioni di euro registrato il 31 dicembre 2011. Lo strumento sottoscrive i contratti di scambio di tassi d'interesse
per proteggersi dal rischio di tasso d'interesse sui prestiti erogati. Al 31
dicembre 2012, lo scambio di tassi d'interesse aveva un importo nozionale di
19,6 milioni di euro (0 nel 2011) e un equo valore di 0,03 milioni di euro (0
nel 2011). 3.2.6.
Rischio
di credito sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza La tabella seguente illustra la
situazione del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza
costituito integralmente da obbligazioni con scadenza inferiore a tre mesi. Rating minimo a breve termine (Moody's) || Rating minimo a lungo termine (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011 P-2 || Baa2 || 50 143 || 51% || - || - P-3 || Baa3 || 48 886 || 49% || - || - Totale || || 99 029 || 100% || - || - 3.3 Rischio di liquidità 3.3.1
Gestione del rischio di
liquidità Il rischio di liquidità rappresenta il rischio legato all'eventualità
che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli obblighi di pagamento legati
alle passività finanziarie regolate attraverso il contante o altre attività
finanziarie. Lo strumento è finanziato prevalentemente con i contributi
degli Stati membri (risorse del 9° e 10° FES) e secondariamente dalle entrate
derivanti dalle transazioni effettuate nell'ambito dello strumento stesso.
Tenendo conto delle previsioni della BEI in materia di gestione e funzionamento
dello strumento, la Commissione europea provvede a stilare e a comunicare al
Consiglio entro il 15 ottobre di ogni anno un prospetto degli impegni e dei
pagamenti e l'importo annuale delle richieste di contributi (compresi gli
abbuoni di interessi) dell'esercizio fiscale in corso e di quelli successivi. Per calcolare i contributi annuali degli Stati membri, si
analizza e si controlla per tutto l'anno la struttura degli esborsi del
portafoglio attuali e previsti. Gli eventi speciali, per esempio i rimborsi
anticipati, le cessioni di azioni o i casi di insolvenza, vengono presi in
considerazione per correggere le richieste di liquidità annuali Per ridurre
ulteriormente il rischio di liquidità, lo strumento mantiene una riserva di
liquidità sufficiente a coprire puntualmente in ogni momento le erogazioni
previste, come comunicato periodicamente dall'OPS (Direzione operazioni) B. Le attività di tesoreria relative ai conti aperti a nome
dello strumento per gli investimenti vengono gestite dalla tesoreria della BEI
conformemente al principio di separazione delle funzioni tra front office e
back office. Le operazioni di liquidazione relative all'investimento di tali
attività rientrano fra le responsabilità del Dipartimento per la pianificazione
e la liquidazione delle operazioni della banca. Inoltre, in base al principio della separazione delle
funzioni, l'autorizzazione delle controparti e i limiti agli investimenti di
tesoreria, nonché il relativo monitoraggio, rientrano fra le responsabilità
della Direzione per la gestione dei rischi della banca. 3.3.2
Misurazione del rischio di
liquidità Le tabelle di questa sezione illustrano le passività
finanziarie dello strumento in base alla scadenza, ovverosia al periodo che
rimane tra la data del bilancio e la data di scadenza prevista dal contratto
(in base ai flussi di cassa non attualizzati). Gli impegni assunti dallo strumento prendono la forma di
porzioni non erogate di credito previste dai contratti di prestito già
conclusi, porzioni non erogate previste da accordi di sottoscrizione di
capitale o di investimento già conclusi, garanzie sui prestiti concesse,
abbuoni di interesse e assistenza tecnica (AT). Il calendario di esborso è
caratterizzato da un livello elevato di incertezza. I prestiti concessi dallo
strumento prevedono un termine ultimo di erogazione, ma vengono in realtà
effettuati in momenti e per importi che dipendono dai progressi registrati dai
relativi progetti di investimento e transazioni di finanziamento, in un
contesto operativo piuttosto instabile. Gli investimenti di capitale vanno
effettuati quando e non appena i gestori del fondo emettono richieste di
capitali valide sulla base dell'andamento delle rispettive attività di
investimento. Il periodo di prelievo dura solitamente tre anni, con frequenti
proroghe di uno e due anni. In attesa che tutti gli investimenti del fondo
siano disponibili, alcuni impegni di esborso oltrepassano solitamente la fine
del periodo di prelievo, in quanto la liquidità del fondo può occasionalmente
essere insufficiente a onorare gli obblighi di pagamento relativi a commissioni
o altre spese. Le garanzie sui prestiti non sono soggette a specifici impegni
di esborso a meno che esse non siano richieste dal beneficiario. L'importo non
saldato della garanzia viene ridotto in base al calendario di rimborso di ogni
prestito garantito. In tale contesto, la ripartizione per scadenze delle
tabelle che seguono è stata stimata tenendo conto del periodo di esborso
previsto dai singoli contratti, utilizzando previsioni conformi ai metodi
standard utilizzati per la programmazione delle liquidità dello strumento. Gli
impegni di esborso relativi all'assistenza tecnica sono solitamente a breve
termine (meno di un anno). Alla categoria "scadenza indeterminata"
appartengono I casi seguenti: impegni relativi a garanzie richieste e non
richieste, impegni relativi a prestiti non erogati il cui periodo di esborso è
terminato e per i quali si attende un'estensione e abbuoni d'interesse per i
quali agli Stati membri sono stati richiesti fondi su base forfettaria per
coprire il fabbisogno futuro. Il profilo di liquidità delle passività finanziarie
derivate rappresenta i flussi di cassa non attualizzati dei contratti swap,
compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a
valute incrociate, gli scambi di valute a breve termine e gli scambi di tassi
di interesse. Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo In migliaia di EUR al 31.12.2012 Altro (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 26 224 || 26 224 Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 16 500 || 287 657 || 243 020 || - || 201 867 || 749 044 Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || - || 26 806 || 54 958 || 7 319 || 127 987 || 217 070 Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 255 || 101 495 || 79 206 || - || 23 599 || 204 555 Deflusso per impegni per AT || 2 000 || 8 511 || 13 109 || - || - || 23 620 Totale || 18 755 || 424 469 || 390 293 || 7 319 || 379 677 || 1 220 513 Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo In migliaia di EUR al 31.12.2011 Altre (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 27 909 || 27 909 Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 2 295 || 257 127 || 274 573 || 54 000 || 113 097 || 701 092 Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || 2 035 || 38 424 || 38 010 || 7 666 || 178 432 || 264 567 Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 1 445 || 31 100 || 139 211 || - || 16 211 || 187 967 Deflusso per impegni per AT || 4 564 || 16 693 || - || - || - || 21 257 Totale || 10 339 || 343 344 || 451 794 || 61 666 || 335 649 || 1 202 792 Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2012 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 1 238 || 7 364 || 14 498 || 5 350 || 28 450 scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -1 286 || -8 428 || -17 218 || -5 894 || -32 826 scambi di valute a breve termine - afflussi || 649 000 || - || - || - || 649 000 scambi di valute a breve termine - deflussi || -652 451 || - || - || - || -652 451 scambi di tassi di interesse - afflussi || 65 || 511 || 3 274 || 2 117 || 5 967 scambi di tassi di interesse - deflussi || - || -753 || -3 537 || -1 577 || -5 867 Totale || -3 434 || -1 306 || -2 983 || -4 || -7 727 || || || || || Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2011 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 9 873 || 14 365 || 19 533 || 7 430 || 51 201 scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -10 091 || -17 527 || -24 420 || -9 015 || -61 053 scambi di valute a breve termine - afflussi || 585 000 || - || - || - || 585 000 scambi di valute a breve termine - deflussi || -591 909 || - || - || - || -591 909 Totale || -7 127 || -3 162 || -4 887 || -1 585 || -16 761 3.4 Rischi di mercato Il rischio di mercato è il rischio che le variazioni dei
prezzi di mercato, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari, i
tassi di cambio e differenziali creditizi (che non riguardano le variazioni di
credit spread del soggetto emittente) influenzino il risultato economico di un'entità
o il valore delle partecipazioni detenute. 3.4.1.
Rischio
di tasso di interesse Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dalla
volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli
investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di
andamento negativo dei mercati o della struttura per scadenza dei tassi d'interesse.
Si verifica un'esposizione al rischio di tasso d'interesse quando vi sono
differenze tra le caratteristiche di prezzo e durata delle diverse attività e
passività. Lo strumento per gli investimenti misura la sensibilità del
proprio portafoglio prestiti e delle relative operazioni di scambio volte a
fornire singole coperture (micro hedging swaps) al rischio di tasso d'interesse
calcolando il valore del punto base (Basis Point Value, BPV). Il BPV misura l'aumento o la diminuzione del valore attuale
netto del portafoglio come effetto dell'aumento di un punto base (0,01%) del
tasso d'interesse in determinati lassi di tempo "mercato monetario – fino
a un anno", "molto breve – da due a tre anni", "breve – da
4 a 6 anni", "lungo – da 12 a 20 anni" o "molto lungo – più
di 21 anni". Per ottenere il valore attuale netto dei prestiti, lo
strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento dei
finanziamenti in EUR (curva degli scambi in EUR + margine d'interesse dei
finanziamenti BEI) per i flussi di cassa denominati in EUR ed altre valute
diverse dall'USD e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi
di cassa denominati in USD. Per ottenere il valore attuale netto delle
operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps),
lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento degli scambi
in EUR per i flussi di cassa denominati in EUR e la curva di rendimento dei
finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD. Come illustra la seguente tabella, il valore attuale netto
del portafoglio prestiti, comprese le relative operazioni di scambio volte a
fornire singole coperture (micro hedging swaps), al 31.12.2012
diminuirebbe di 341 000 EUR (e di 239 000 EUR al 31.12.2011) se il
tasso d'interesse aumentasse nello stesso periodo di un punto base. Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale al 31.12.2012 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni || Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -25 || -47 || -90 || -117 || -62 || - || -341 Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale al 31.12.2011 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni || Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -20 || -28 || -60 || -78 || -53 || - || -239 3.4.2.
Rischio
del tasso di cambio Il rischio del tasso di cambio ("FX") è
rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello
strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa
deriva, a causa di un'evoluzione negativa dei tassi di cambio. Lo strumento è esposto al rischio del tasso di cambio ogni
volta che si verifica un disallineamento valutario fra le attività e le
passività. Tale rischio comporta altresì l'effetto di variazioni inattese e
sfavorevoli nel valore dei flussi di cassa futuri a causa di movimenti
valutari. 3.4.2.1
Rischio
di tasso di cambio e attività di tesoreria Le attività di tesoreria sono denominate in EUR o USD. La copertura contro il rischio del tasso di cambio è offerta
da transazioni a pronti o a termine, scambi di valute o scambi incrociati di
valute. Qualora lo ritenga necessario e opportuno, la Tesoreria della BEI ha la
facoltà di utilizzare ogni strumento, in linea con la politica della Banca, che
offra protezione nei confronti dei rischi di mercato legati alle attività
finanziarie dello strumento. 3.4.2.2
Rischio
del tasso di cambio e operazioni finanziate o garantite dallo strumento per gli
investimenti I contributi degli Stati membri allo strumento per gli
investimenti sono elargiti in euro. Le operazioni finanziate o garantite dallo
strumento, nonché gli abbuoni d'interessi, possono essere indicati in EUR, USD
o in ogni altra valuta autorizzata. Si verifica un'esposizione al rischio del tasso di cambio
(rispetto all'euro quale valuta di riferimento) ogni volta che le transazioni
in valute diverse dall'euro avvengono senza alcuna copertura. Vengono qui di
seguito riportati gli orientamenti relativi alla copertura contro il rischio
del tasso di cambio dello strumento gli investimenti. 3.4.2.2.1.
Copertura
delle operazioni in valute diverse da EUR o USD -
I
prestiti dello strumento per gli investimenti erogati in valute diverse da EUR
o USD devono essere coperti attraverso contratti di scambi incrociati di valute
che presentino lo stesso profilo finanziario del prestito di base, a condizione
che esista un mercato per tali contratti. -
Per le
erogazioni effettuate in una valuta diversa da EUR o USD e per le quali non è
stata avviata un'operazione di copertura a lungo termine, la Tesoreria procede
a una transazione in valuta estera due giorni lavorativi prima dell'esborso. Il
tasso di conversione applicato dallo strumento corrisponde al tasso di cambio
di mercato fornito dalla Tesoreria. Analogamente, per i rimborsi ricevuti in
valute diverse da EUR e USD, la Tesoreria avvia un'operazione di cambio,
laddove necessario, per convertire le valute ricevute. -
Le
garanzie non richiamate non sono soggette alla copertura tramite operazioni di
cambio. Le richieste di garanzie in valute diverse da EUR e USD non sono
soggette a copertura. -
Le
operazioni in valute diverse da EUR e USD, per le quali la Tesoreria non può
intraprendere alcuna operazione di copertura, restano non coperte. Tali
operazioni comprendono anche le operazioni (sintetiche) in valuta locale ma
regolate in EUR o USD. In tal modo lo strumento per gli investimenti resta
esposto al relativo rischio in cui è incorso. 3.4.2.2.2.
Copertura
di operazioni in USD -
L'importo
totale in sospeso di tutte le operazioni dello strumento di (a eccezione delle
garanzie non richiamate) in USD è coperto grazie a scambi di valuta USD/EUR,
rinnovati periodicamente. All'inizio di ciascun periodo, i flussi di cassa da
ricevere o versare in USD nel periodo successivo vengono stimati sulla base
delle entrate/delle erogazioni previste. Successivamente, gli scambi di valute
prossimi alla scadenza vengono rinnovati e il relativo importo adeguato per
coprire almeno il fabbisogno di liquidità in USD previsto per il periodo successivo. -
Per
adeguare, laddove necessario, la copertura del successivo rimborso dello
scambio di valute va calcolata periodicamente l'esposizione complessiva in USD
sulla base alle registrazioni contabili. -
Qualora
la Tesoreria lo ritenga opportuno a livello operativo, a copertura di
determinati prestiti in USD possono essere altresì utilizzati scambi incrociati
di valute. -
Tra due
rinnovi consecutivi, le eventuali mancanze di liquidità in USD devono essere
coperte mediante operazioni ad hoc di scambio di valute, mentre gli eccessi di
liquidità devono essere investiti in attività di tesoreria o scambiati in EUR. -
L'importo
totale in sospeso non coperto relativo a tutte le transazioni in USD (in
termini nominali) non deve mai superare la cifra di 5 000 000 USD (cinque
milioni di dollari USA). Tale soglia viene adeguata con cadenza annuale.
Qualora tale limite non venga rispettato, la Tesoreria provvede a far rientrare
l'esposizione entro i limiti consentiti attraverso un'operazione di cambio. 3.4.2.3
Posizione
relativa al tasso di cambio Le tabelle seguenti illustrano la posizione dello strumento
relativamente al cambio con le altre valute (in migliaia di euro): Al 31 dicembre 2012 || EUR || USD || KES || Valute ACP/PTOM || Totale || || || || || ATTIVITÀ || || || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 424 647 || 41 921 || - || - || 466 568 Strumenti finanziari derivati || 1 064 || -949 || - || - || 115 Prestiti e crediti || 513 231 || 508 412 || 60 348 || 64 289 || 1 146 280 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 66 509 || 259 694 || - || 6 798 || 333 001 Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || - || - || - || 99 029 Altre attività || - || - || - || 224 || 224 Totale attività || 1 191 790 || 809 078 || 60 348 || 71 311 || 2 132 527 || || || || || PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || || Passività || || || || || Strumenti finanziari derivati || -675 814 || 682 849 || - || - || 7 035 Risconti passivi || 37 560 || 248 || - || - || 37 808 Debiti nei confronti di terzi || 312 040 || 46 || - || - || 312 086 Altre passività || 905 || 19 || 14 || 215 || 1 153 Totale passività || -325 309 || 683 162 || 14 || 215 || 358 082 Risorse dei finanziatori || || || || || Contributi degli Stati membri richiamati || 1 561 309 || - || - || - || 1 561 309 Riserva intestata all'equo valore || 5 366 || 59 144 || - || 3 924 || 68 434 Utili non distribuiti || 144 702 || - || - || - || 144 702 Totale risorse dei finanziatori || 1 711 377 || 59 144 || - || 3 924 || 1 774 445 Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 386 068 || 742 306 || 14 || 4 139 || 2 132 527 Posizione in valuta al 31 dicembre 2012 || -194 278 || 66 772 || 60 334 || 67 172 || - || || || || || al 31 dicembre 2012: || || || || || IMPEGNI || || || || || Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 794 475 || 171 639 || - || - || 966 114 Garanzie chieste || - || - || - || 6 224 || 6 224 Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 204 555 || - || - || - || 204 555 || || || || || SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || || Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000 Al 31 dicembre 2011 || EUR || USD || CAD || Valute ACP/PTOM || Totale || || || || || ATTIVITÀ || || || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 416 384 || 35 895 || - || - || 452 279 Strumenti finanziari derivati || 13 419 || -12 985 || - || - || 434 Prestiti e crediti || 477 340 || 501 923 || - || 53 897 || 1 033 160 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 54 287 || 186 525 || 4 303 || 6 545 || 251 660 Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310 Altre attività || 50 || - || - || 366 || 416 Totale attività || 1 048 790 || 711 358 || 4 303 || 60 808 || 1 825 259 || || || || || PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || || Passività || || || || || Strumenti finanziari derivati || -641 758 || 654 460 || - || - || 12 702 Risconti passivi || 32 689 || 314 || - || - || 33 003 Debiti nei confronti di terzi || 329 598 || 62 || - || - || 329 660 Altre passività || 691 || 19 || - || 403 || 1 113 Totale passività || -278 780 || 654 855 || - || 403 || 376 478 Risorse dei finanziatori || || || || || Contributi degli Stati membri richiamati || 1 281 309 || - || - || - || 1 281 309 Riserva intestata all'equo valore || 41 750 || - || - || - || 41 750 Utili non distribuiti || 125 722 || - || - || - || 125 722 Totale risorse dei finanziatori || 1 448 781 || - || - || - || 1 448 781 Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 170 001 || 654 855 || - || 403 || 1 825 259 Posizione in valuta al 31 dicembre 2011 || -121 211 || 56 503 || 4 303 || 60 405 || - || || || || || al 31 dicembre 2011: || || || || || IMPEGNI || || || || || Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 761 319 || 204 340 || - || - || 965 659 Garanzie chieste || - || - || - || 7 909 || 7 909 Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 209 223 || || - || - || 209 223 SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || || Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000 3.4.2.4
Analisi
di sensibilità del rischio del tasso di cambio (in migliaia di euro) Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione
netta più significativa in valuta estera è in USD. Al 31 dicembre 2012, una
variazione del + 10% o del – 10% del tasso di conversione dell'USD avrebbe
comportato una variazione delle risorse dei finanziatori di 6 682 milioni
di euro e di – 6 682 milioni di euro, rispettivamente (al 31 dicembre 2011:
5 650 milioni di euro e - 5 650 milioni di euro rispettivamente). 3.4.2.5
Tassi di
conversione Per preparare il bilancio al 31 dicembre 2012 e al 31
dicembre 2011, sono stati utilizzati I seguenti tassi di conversione: || 31 dicembre 2012 || 31 dicembre 2011 Valute non-UE || || Peso dominicano (DOP) || 53.1220 || 49.8498 Dollaro delle Fiji (FJD) || 2.3417 || 2.3630 Gourde haitiano (HTG) || 55.7265 || 52.1645 Scellino keniota (KES) || 113.68 || 109.53 Ouguya mauritana (MRO) || 393.99 || 372.52 Rupia mauriziana (MUR) || 40.19 || 37.43 Franco ruandese (RWF) || 811.83 || 771.76 Scellino ugandese (UGX) || 3 549 || 3 205 Dollaro statunitense (USD) || 1.3194 || 1.2939 Franco CFA (XAF/XOF) || 655.957 || 655.957 Rand sudafricano (ZAR) || 11.1727 || 10.4830 3.4.3.
Rischio
legato al prezzo dei titoli azionari (in migliaia di euro) Il rischio legato al prezzo dei titoli azionari rappresenta
il rischio di una diminuzione dell'equo valore dei titoli azionari in seguito
alle variazioni dei livelli degli indici di tali titoli e del valore dei
singoli investimenti in titoli azionari. Lo strumento è esposto al rischio legato ai prezzi dei
titoli azionari a causa dei suoi investimenti in capitale di rischio, vale a
dire investimenti in capitale azionario diretto a fondi di capitale di rischio. Gli investimenti nel capitale azionario sono soggetti a
valutazione. Ogni investimento è valutato sulla base di diversi criteri che
spaziano fra tre categorie principali: gestione, piano aziendale e struttura. I
punteggi singoli vengono poi fatti confluire in un unico punteggio complessivo,
che viene assegnato all'investimento e che ne riassume la forza complessiva. Le esposizioni al rischio del prezzo dei titoli azionari
sono altresì soggette a soglie, definite sia a livello individuale che
cumulativo. L'entità di tali soglie dipende dalla qualità degli investimenti in
capitale azionario. Per quanto riguarda il valore dei titoli azionari detenuti
da privati, non sono possibili monitoraggi e controlli diretti permanenti. e le migliori indicazioni
disponibili comprendono i prezzi calcolati tramite un'appropriata tecnica di
valutazione. Gli effetti sulle risorse dei finanziatori dello strumento
(determinati dalle variazioni dell'equo valore del portafoglio dei titoli
azionari disponibili per la vendita) in seguito alla riduzione del 10% dei
livelli degli indici di tali titoli e del valore dei singoli investimenti in
titoli azionari, restando costanti le altre variabili, corrispondono a -
33 300 EUR al 31 dicembre 2012 e a - 25 166 EUR al 31 dicembre 2011. 4
Equi valori di attività e passività La tabella sottostante riporta il confronto per categoria
degli importi contabili e degli equi valori delle attività e delle passività
dello strumento, registrati nei rendiconti finanziari (in migliaia di euro): || Valore contabile al 31.12.2012 || Equo valore al 31.12.2012 || Valore contabile al 31.12.2011 || Equo valore al 31.12.2011 Attività registrate all'equo valore || || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita || 333 001 || 333 001 || 251 660 || 251 660 Strumenti finanziari derivati || 115 || 115 || 434 || 434 Totale || 333 116 || 333 116 || 252 094 || 252 094 || || || || Attività registrate al costo ammortizzato || || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 466 568 || 452 279 || 452 279 Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 226 409 || 1 033 160 || 1 022 679 Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 || 87 310 || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || 98 805 || - || - Altre attività || 224 || 224 || 416 || 416 Totale || 1 799 411 || 1 879 316 || 1 573 165 || 1 562 684 Totale attività || 2 132 527 || 2 212 432 || 1 825 259 || 1 814 778 || || || || Passività registrate all'equo valore || || || || Strumenti finanziari derivati || 7 035 || 7 035 || 12 702 || 12 702 Totale || 7 053 || 7 053 || 12 702 || 12 702 || || || || Passività registrate al costo ammortizzato || || || || Risconti passivi || 37 808 || 37 808 || 33 003 || 33 003 Debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 312 086 || 329 660 || 329 660 Altre passività || 1 153 || 1 153 || 1 113 || 1 113 Totale || 351 047 || 351 047 || 363 776 || 363 776 Totale passività || 358 082 || 358 082 || 376 478 || 376 478 La sezione successiva descrive le metodologie e le ipotesi
impiegate per determinare l'equo valore delle attività e delle passività: §
Attività per le quali l'equo
valore è prossimo al valore contabile Per le attività e le passività liquide o di durata a breve
termine inferiore a tre mesi, si presume che i rispettivi valori contabili
siano prossimi all'equo valore. §
Attività e passività
registrate all'equo valore Le quotazioni dei prezzi pubblicati in un mercato attivo
costituiscono la prima fonte per determinare l'equo valore di uno strumento
finanziario. Tali dati sono raramente disponibili a causa della portata degli
investimenti che caratterizza il portafoglio dello strumento. Per gli strumenti
per i quali il prezzo di mercato non è disponibile, si effettua una stima dell'equo
valore utilizzando tecniche o modelli di valutazione basati, laddove possibile,
su dati di mercato osservabili prevalenti alla data del bilancio. La tabella seguente analizza le attività finanziarie
valutate all'equo valore secondo un metodo di valutazione. I diversi livelli
sono definiti come segue: -
Livello
1: prezzi quotati (non adeguati) dei mercati attivi; -
Livello
2: elementi diversi dai prezzi quotati compresi nel livello 1 osservabili
per l'attività, direttamente (vale a dire, sotto forma di prezzi) o
indirettamente (vale a dire, derivati dai prezzi); -
Livello
3: elementi relativi all'attività non basati su dati mercato osservabili
(elementi non osservabili). Al 31 dicembre 2012 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale Attività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 115 || - || 115 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 11 001 || - || 322 000 || 333 001 Totale || 11 001 || 115 || 322 000 || 333 116 || || || || Passività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 7 035 || - || 7 035 Totale || - || 7 035 || - || 7 035 Al 31 dicembre 2011 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale Attività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 434 || - || 434 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 15 214 || - || 236 446 || 251 660 Totale || 15 214 || 434 || 236 446 || 252 094 || || || || Passività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 12 702 || - || 12 702 Totale || - || 12 702 || - || 12 702 Nel
2012 lo strumento non ha effettuato trasferimenti dal livello 1 al livello 2 o
dal livello 2 al livello 1 della gerarchia dell'equo valore. Le
tabelle seguenti riportano i cambiamenti negli strumenti di livello 3 per gli
esercizi conclusi il 31 dicembre 2012 e il 31 dicembre 2011: (in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita Saldo al 1 gennaio 2012 || 236 446 Utili o perdite totali || - in utile o perdita || 8 133 - in altro risultato economico complessivo || 15 041 Erogazioni || 81 981 Rimborsi || -19 601 Saldo al 31 dicembre 2012 || 322 000 (in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita Saldo al 1 gennaio 2011 || 171 638 Utili o perdite totali || - in utile o perdita || -3 206 - in altro risultato economico complessivo || 21 759 Erogazioni || 67 829 Rimborsi || -21 574 Saldo al 31 dicembre 2011 || 236 446 5
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria (in migliaia
di euro) La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria possono essere
suddivisi tra fondi ricevuti dagli Stati membri e non ancora erogati e fondi
che risultano dalle attività operative e finanziarie dello strumento per gli
investimenti. || 31.12.2012 || 31.12.2011 Contributi degli Stati membri ricevuti e non ancora erogati || 117 622 || 195 205 Fondi provenienti dalle attività finanziarie e operative dello strumento || 348 946 || 257 074 Totale tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279 6
Strumenti finanziari derivati (in migliaia di euro) Le componenti principali degli strumenti finanziari
derivati, classificate come possedute per negoziazione, sono le seguenti: Al 31 dicembre 2012 || Equo valore || Importo nozionale Attività || Passività Scambi incrociati di valute || 87 || -102 || 7 062 Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -3 971 || 19 504 Scambi di tassi d'interesse || 28 || - || 19 568 Contratti a termine in valuta || - || -2 962 || 652 451 Totale strumenti finanziari derivati || 115 || -7 035 || 698 585 || || || Al 31 dicembre 2011 || Equo valore || Importo nozionale Attività || Passività Scambi incrociati di valute || 434 || -953 || 29 376 Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -5 355 || 38 158 Contratti a termine in valuta || - || -6 394 || 585 000 Totale strumenti finanziari derivati || 434 || -12 702 || 652 534 7
Prestiti e crediti (in migliaia di euro) Le componenti principali dei prestiti e crediti sono le
seguenti: || Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale Nominale al 1° gennaio 2012 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394 Erogazioni || 79 015 || 154 003 || - || 233 018 Cancellazioni || -947 || -1 206 || - || -2 153 Rimborsi || -39 967 || -71 368 || -4 145 || -115 480 Interesse capitalizzato || - || -117 || 9 739 || 9 622 Differenze fra i tassi di cambio || -8 780 || -7 692 || -493 || -16 965 Nominale al 31 dicembre 2012 || 254 686 || 789 970 || 133 780 || 1 178 436 || || || || Riduzione di valore al 1° gennaio 2010 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -835 || -292 || - || -1 127 Riduzione di valore delle cancellazioni || 947 || 1 206 || - || 2 153 Annullamento delle perdite di valore || 910 || 814 || - || 1 724 Differenze fra i tassi di cambio || 93 || 348 || 480 || 921 Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -6 494 || -14 296 || -24 355 || -45 145 || || || || Costo ammortizzato || -1 641 || -3 984 || -82 || -5 707 Interessi maturati || 5 246 || 9 244 || 4 206 || 18 696 Prestiti e crediti al 31 dicembre 2012 || 251 797 || 780 934 || 113 549 || 1 146 280 || || || || || (*) compresi contratti di agenzia || Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale Nominale al 1 gennaio 2011 || 246 500 || 542 322 || 123 910 || 912 732 Erogazioni || 25 689 || 211 351 || 0 || 237 040 Cancellazioni || 0 || 0 || -2 000 || -2 000 Rimborsi || -48 554 || -51 712 || -4 144 || -104 410 Interesse capitalizzato || 0 || 459 || 10 053 || 10 512 Differenze fra i tassi di cambio || 1 730 || 13 930 || 860 || 16 520 Nominale al 31 dicembre 2011 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394 || || || || Riduzione di valore al 1° gennaio 2011 || -15 006 || -18 056 || -44 023 || -77 085 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -1 746 || -1 514 || -773 || -4 033 Riduzione di valore delle cancellazioni || 0 || 0 || 2 000 || 2 000 Annullamento delle perdite di valore || 9499 || 3263 || 18 723 || 31 485 Differenze fra i tassi di cambio || - 356 || - 65 || - 762 || -1 183 Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816 || || || || Costo ammortizzato || -1 700 || -3 428 || - 99 || -5 227 Interessi maturati || 3 498 || 9 499 || 3 812 || 16 809 Prestiti e crediti al 31 dicembre 2011 || 219 554 || 706 049 || 107 557 || 1 033 160 || || || || || (*) compresi contratti di agenzia 8
Attività finanziarie disponibili per la vendita (in
migliaia di euro) Le componenti principali delle attività finanziarie
disponibili per la vendita sono le seguenti: || Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale Costo al 1° gennaio 2012 || 182 692 || 36 565 || 219 257 Erogazioni || 56 007 || 25 974 || 81 981 Rimborsi / vendite || -19 570 || -31 || -19 601 Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 1 581 || -678 || 903 Costo al 31 dicembre 2012 || 220 710 || 61 830 || 282 540 || || || Utili e perdite non realizzati al 1° gennaio 2012 || 29 781 || 11 969 || 41 750 Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 29 540 || -2 856 || 26 684 Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2012 || 59 321 || 9 113 || 68 434 || || || Riduzione di valore al 1° gennaio 2012 || -6 887 || -2 460 || -9 347 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -7 976 || -951 || -8 927 Differenze nei tassi di cambio su rimborsi / vendite || 133 || 168 || 301 Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -14 730 || -3 243 || -17 973 || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2012 || 265 301 || 67 700 || 333 001 || Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale Costo al 1° gennaio 2011 || 142 932 || 33 350 || 176 282 Erogazioni || 59 579 || 8 250 || 67 829 Rimborsi / vendite || -20 236 || -4 735 || -24 971 Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 417 || -300 || 117 Costo al 31 dicembre 2011 || 182 692 || 36 565 || 219 257 || || || Utili e perdite non realizzati al 1 gennaio 2011 || 11 335 || 13 235 || 24 570 Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 18 446 || -1 266 || 17 180 Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2011 || 29 781 || 11 969 || 41 750 || || || Valore nominale al 1° gennaio 2011 || -2 || -6 022 || -6 024 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -6 888 || - || -6 888 Utilizzo della riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo degli anni precedenti || 2 || 3 714 || 3 716 Differenze nei tassi di cambio sulla riduzione di valore || 1 || -152 || -151 Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -6 887 || -2 460 || -9 347 || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2011 || 205 586 || 46 074 || 251 660 9
Crediti dai finanziatori (in migliaia di euro) Le componenti principali dei crediti dai finanziatori sono
le seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Contributi degli Stati membri richiamati ma non versati || 87 310 || 87 310 Totale crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 10
Attività finanziarie detenute fino a scadenza (in
migliaia di euro) Il portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a
scadenza è costituito da obbligazioni con scadenza residua inferiore a tre mesi
alla data di riferimento. La tabella che segue indica i movimenti del
portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza: Saldo al 1° gennaio 2012 || - Acquisizioni || 98 278 Ammortamento di premi o sconti || -210 Variazione degli interessi maturati || 961 Saldo al 31 dicembre 2012 || 99 029 11
Altre attività (in migliaia di euro) Le componenti principali delle altre attività sono le
seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Crediti dalla BEI || 7 || 59 Garanzie finanziarie || 217 || 357 Crediti relativi agli esborsi per AT || 337 || - Riduzione di valore sui crediti relativi agli esborsi per AT (nota 20) || -337 || - Totale altre attività || 224 || 416 12
Risconti passivi (in migliaia di euro) Le componenti principali dei risconti passivi sono le
seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Abbuoni d'interessi da recuperare || 37 387 || 32 744 Commissioni su prestiti e crediti da recuperare || 421 || 259 Totale risconti passivi || 37 808 || 33 003 13
Debiti nei confronti di terzi (in migliaia di euro) Le componenti principali dei debiti nei confronti di terzi
sono le seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Spese di amministrazione generali nette dovute alla BEI || 36 202 || 38 011 Altri importi dovuti alla BEI || 8 904 || 219 Abbuoni d'interessi dovuti a Stati membri non ancora versati || 266 980 || 291 430 Totale debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 329 660 14
Altre passività (in migliaia di euro) Le componenti principali delle altre passività sono le
seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Garanzie finanziarie || 215 || 294 Altro || 938 || 819 Totale altre passività || 1 153 || 1 113 || || 15
Contributo allo strumento richiesto agli Stati
membri (in migliaia di euro) Stati membri || Contributo allo strumento || Contributo ad abbuoni d'interessi || Totale contributo || Richiesto e non versato (*) Austria || 41 375 || 10 168 || 51 543 || 2 650 Belgio || 61 203 || 15 041 || 76 244 || 3 920 Danimarca || 33 412 || 8 211 || 41 623 || 2 140 Finlandia || 23 107 || 5 679 || 28 786 || 1 480 Francia || 379 399 || 93 237 || 472 636 || 24 300 Germania || 364 722 || 89 630 || 454 352 || 23 360 Grecia || 19 516 || 4 796 || 24 312 || 1 250 Irlanda || 9 680 || 2 379 || 12 059 || 620 Italia || 195 788 || 48 115 || 243 903 || 12 540 Lussemburgo || 4 528 || 1 113 || 5 641 || 290 Paesi Bassi || 81 500 || 20 028 || 101 529 || 5 220 Portogallo || 15 145 || 3 722 || 18 867 || 970 Spagna || 91 180 || 22 407 || 113 588 || 5 840 Svezia || 42 624 || 10 4757 || 53 099 || 2 730 Regno Unito || 198 130 || 48 690 || 246 820 || - Totale al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 383 691 || 1 945 000 || 87 310 Totale al 31 dicembre 2011 || 1 281 309 || 383 691 || 1 665 000 || 87 310 (*) Il 20 novembre 2012 il Consiglio ha fissato l'importo
dei contributi finanziari che gli Stati membri sono tenuti a versare entro il
21 gennaio 2013. 16
Sopravvenienze passive e impegni (in migliaia di
euro) || 31.12.2012 || 31.12.2011 || || Impegni || || Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092 Impegni non erogati relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita || 217 070 || 264 567 Garanzie chieste || 6 224 || 7 909 Abbuoni e assistenza tecnica || 228 175 || 209 223 || || Sopravvenienze passive || || Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000 || || Totale || 1 220 513 || 1 202 792 17
Proventi netti da interessi e assimilati (in
migliaia di euro) Le componenti principali delle entrate da interessi e
proventi assimilati sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 1 678 || 5 518 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 36 || - Prestiti e crediti || 64 060 || 50 800 Abbuoni d'interessi || 1 729 || 3 243 Totale interessi e proventi assimilati || 67 503 || 59 561 Le componenti principali delle spese per interessi e
assimilate sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Strumenti finanziari derivati || -1 114 || -940 Totale interessi e costi assimilati || - 1 114 || -940 18
Proventi netti da commissioni e dividendi (in
migliaia di euro) Le componenti principali dei proventi netti da commissioni e
dividendi sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Commissioni e dividendi su prestiti e crediti || 1 710 || 1 894 Commissioni e dividendi su garanzie finanziarie || 191 || 255 Altro || 33 || - Totale proventi da commissioni e dividendi || 1 934 || 2 149 Le componenti principali delle spese per commissioni e
dividendi sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Commissione pagate a terzi in relazione ad attività finanziarie disponibili per la vendita || -292 || -144 Totale spese per commissioni e dividendi || -292 || -144 19
Utili netti realizzati derivati da attività
finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro) Le componenti principali degli utili netti realizzati
derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Utile netto derivato da attività finanziarie disponibili per la vendita || 70 || 16 254 Entrate da dividendi || 975 || 974 Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 1 045 || 17 228 20
Riduzione di valore relativa ad altre attività (in
migliaia di euro) Nel periodo di riferimento, lo strumento ha erogato un
pagamento per assistenza tecnica di valore pari a 638 EUR che, a causa della
condotta fraudolenta della controparte, non ha raggiunto il beneficiario
finale. In seguito ad un'azione legale, lo strumento è riuscito a rientrare in
possesso di 301 EUR. L'importo restante è stato registrato come credito. Alla
data di riferimento, considerate le scarse probabilità di rientrare in possesso
dell'importo restante, tale importo di 337 EUR è stato registrato alla voce
riduzione di valore del risultato economico complessivo dello strumento. 21
Spese generali di amministrazione (in migliaia di
euro) Le spese generali di amministrazione costituiscono i costi
effettivi sostenuti dalla BEI per la gestione dello strumento per gli
investimenti, meno le entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard,
che vengono imputate dalla BEI direttamente ai clienti dello strumento per gli
investimenti. || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Costo effettivo sostenuto dalla BEI || -38 390 || -39 937 Entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard, imputate dalla Banca ai clienti dello strumento || 2 188 || 1 931 Spese generali nette di amministrazione || -36 202 || -38 006 In seguito all'entrata in vigore dell'accordo di
partenariato di Cotonou modificato del 1° luglio 2008, le spese generali di
amministrazione non sono più coperte dagli Stati membri. 22
Eventi successivi Dopo la stesura del bilancio non si sono verificati eventi
di natura tale da richiedere aggiornamenti o adeguamenti dei rendiconti
finanziari del 31 dicembre 2012. ALLEGATO ALLA PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI
ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER PAESE E PER STRUMENTO Note
alle tabelle: · La cifra "0,00"
indica che l'importo corrispondente è compreso fra –4999 euro e 4999 euro.
Laddove non sia indicata alcuna cifra, l'importo è pari a zero.
I paesi che presentano un saldo zero per tutte le colonne non sono riportati
nelle tabelle. · La voce "Tutti i paesi
ACP/PTOM" si riferisce a progetti che interessano vari paesi ma non sono
finanziati dalla cooperazione regionale. · La voce "Spese
amministrative e finanziarie" si riferisce a progetti finanziati da
interessi del FES o dalla dotazione destinata a coprire le spese
amministrative. [1] GU L 247 del 9.9.2006 [2] Tutti gli importi sono arrotondati in
milioni di euro. Si noti che, a causa degli arrotondamenti, la somma di taluni
dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale. Gli
importi indicati con 0 rappresentano dati inferiori a 500 000 euro. Gli importi
pari a 0 sono indicati con un trattino (-). [3] Crediti correnti ad esclusione dei crediti relativi
ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari. [4] Passività correnti ad esclusione delle passività
relative ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari. [5] PIR – Programmi indicativi regionali. [6] PIN – Programmi indicativi nazionali. [7] Conformemente all'articolo 153 del regolamento finanziario
applicabile al 10° FES, la tesoreria è presentata nel bilancio del 10° FES. La natura dei vari conti
bancari è delineata nel capitolo 6, gestione del rischio finanziario. [8] Questo saldo rappresenta gli importi disponibili per la
Repubblica democratica del Congo, conformemente alle disposizioni della
decisione del Consiglio n. 2003/583/CE. Tali fondi sono destinati ad uno
scopo e un paese specifici. [9] GU L 156 del 29.5.1998 pagg. 3-106 [10] GU L 247 del 9.9.2006 [11] Decisione 2011/315/UE del Consiglio, del 23 maggio 2011,
relativa allo stanziamento di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del
nono Fondo europeo di sviluppo (FES) e di FES precedenti per la cooperazione
allo sviluppo nel Sudan meridionale. [12] GU L 247 del 9.9.2006. [13] Le risorse non assegnate dei FES precedenti
includono il saldo dei fondi SYSMIN, fissati con decisione 3/2000 del Comitato
degli ambasciatori ACP-CE a 410,926 milioni di euro. La decisione PE/410/2001 della
Commissione include tali risorse nella programmazione degli stanziamenti
indicativi nazionali (parte B) a titolo del protocollo finanziario dell'accordo
di partenariato ACP-CE. INDICE CERTIFICAZIONE DEL
BILANCIO.. 2 ESECUZIONE E
CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES. 3 PARTE I –
BILANCIO D'ESERCIZIO DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA. 9 1........... RENDICONTI
FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO.. 10 1.1........ 8°,
9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL
RISULTATO ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO
AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 10 1.2........ 8°
FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 14 1.3........ 9°
FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 17 1.4........ 10°
FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 20 1.5........ NOTE
AI RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES. 23 2........... RELAZIONE
DI ESECUZIONE FINANZIARIA. 43 2.1........ STANZIAMENTI 47 2.2........ CONTI AGGREGATI 50 2.3........ ALTRE
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE. 55 PARTE II –
CONTI ANNUALI DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI
DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI 56 3.1 ....... PROSPETTO
DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
AL 31 DICEMBRE 2012. 58 3.2........ PROSPETTO
DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 59 3.3........ PROSPETTO
DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI
PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 60 3.4........ PROSPETTO
DEL RENDICONTO FINANZIARIO
PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 61 3.5........ NOTE
AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012. 62 ALLEGATO ALLA
PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER
PAESE E PER STRUMENTO.. 93 CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO Con la presente il sottoscritto dichiara che i conti
annuali dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di sviluppo per l'esercizio 2012 sono
stati elaborati conformemente al titolo VIII del regolamento finanziario del
10° Fondo europeo di sviluppo e ai principi, alle norme e ai metodi contabili
definiti nell'allegato ai rendiconti finanziari. Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità
nella redazione e presentazione dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di
sviluppo ai sensi dell'articolo 125 del regolamento finanziario del 10° Fondo
europeo di sviluppo. Il sottoscritto ha ottenuto dall'ordinatore e dalla
BEI, che ne hanno certificato l'attendibilità, tutte le informazioni necessarie
per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del
Fondo europeo di sviluppo e l'esecuzione del bilancio. Il sottoscritto certifica che, in base a tali
informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per
convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettano
fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria del Fondo europeo di
sviluppo. [firmato] Manfred Kraff Contabile ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES 1. CONTESTO L'Unione europea intrattiene rapporti di
cooperazione allo sviluppo con numerosi paesi in via di sviluppo. Lo scopo
principale di tali rapporti è promuovere lo sviluppo economico e sociale, con
particolare attenzione alla riduzione della povertà e all'attenuazione dei suoi
effetti nel lungo periodo, fornendo ai paesi beneficiari aiuti allo sviluppo e
assistenza tecnica. A tal fine l'Unione elabora, insieme ai paesi partner,
strategie di cooperazione e mobilita le risorse finanziarie occorrenti per
attuarle. Queste risorse assegnate dall'Unione allo sviluppo provengono da tre
fonti: – il bilancio dell'Unione
europea – il Fondo europeo di
sviluppo – la Banca europea per gli
investimenti. Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale
strumento di aiuto dell'Unione per la cooperazione allo sviluppo degli Stati
dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d'oltremare
(PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha disposto la creazione per la
concessione di aiuti tecnici e finanziari, limitati inizialmente ai paesi
africani che all'epoca erano ancora colonie e con i quali alcuni Stati membri
avevano legami storici. Il FES non è finanziato dal bilancio della Comunità.
Esso è finanziato dagli Stati membri, dispone di regole finanziarie proprie ed
è gestito da un comitato specifico. La Commissione europea è responsabile dell'esecuzione
finanziaria delle operazioni effettuate con risorse FES e la Banca europea per
gli investimenti (BEI) gestisce lo strumento per gli investimenti. Durante il periodo 2008-2013 gli aiuti geografici
accordati agli Stati ACP e ai paesi e territori PTOM continueranno ad essere
finanziati prevalentemente dal FES. Di regola ogni FES è approvato per un
periodo di circa cinque anni. Dalla conclusione della prima convenzione di
partenariato nel 1964, i cicli di programmazione del FES hanno seguito, in
generale, quelli degli accordi/convenzioni di partenariato. Ciascun FES è
disciplinato dal proprio regolamento finanziario che prevede la preparazione di
bilanci per ciascun FES. Di conseguenza, i bilanci vengono elaborati
separatamente per ciascun FES in relazione alla parte gestita dalla Commissione
europea. Tali bilanci sono presentati anche in forma aggregata, onde fornire un
quadro complessivo della situazione finanziaria delle risorse di cui la
Commissione europea è responsabile. Lo strumento per gli
investimenti è stato istituito nel quadro dell'accordo di Cotonou. Questo
strumento è gestito dalla Banca europea per gli investimenti e viene utilizzato
per sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP finanziando
sostanzialmente – ma non esclusivamente – gli investimenti privati. Lo
strumento per gli investimenti è concepito come un fondo rinnovabile, cosicché
i rimborsi dei prestiti possono essere reinvestiti in altre operazioni, dando
così luogo a uno strumento che si rinnova automaticamente ed è finanziariamente
indipendente. Non essendo gestito dalla Commissione europea, lo strumento per
gli investimenti non è consolidato nella prima parte del bilancio di esercizio
– i bilanci dell'8°, 9° e 10° FES e la relativa relazione di esecuzione
finanziaria. I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono
inclusi come parte separata del bilancio di esercizio (parte 2), onde offrire
un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES. Il decimo fondo,
che copre il periodo 2008-2013, dispone di una dotazione finanziaria di
22 682 milioni di euro, dei quali 21 966 milioni di euro sono
assegnati ai paesi ACP, 286 milioni di euro ai PTOM e 430 milioni di euro
alla Commissione per le spese di sostegno alla programmazione e all'esecuzione
del FES[1].
2. COME VIENE FINANZIATO IL
FES? Il Consiglio europeo del 15-16 dicembre 2005 ha
adottato le prospettive finanziarie per il 2007‑2013. In questo contesto
è stato deciso che la cooperazione con i paesi ACP non sarebbe stata integrata
(iscritta) nel bilancio dell'Unione europea e che per il periodo 2008-2013
avrebbe continuato ad essere finanziata tramite il FES intergovernativo. Il bilancio dell'Unione
europea è annuale e secondo il principio di bilancio dell'annualità le spese e
le entrate sono pianificate e autorizzate per il periodo di un anno. A
differenza dell'Unione europea, il FES è un fondo che opera su base
pluriennale. Ogni FES è approvato tramite un accordo interno fra Stati membri
che stabilisce un fondo complessivo destinato all'attuazione della cooperazione
allo sviluppo per un periodo che solitamente dura cinque anni. Poiché le
risorse sono assegnate su base pluriennale, i fondi assegnati possono essere
utilizzati durante il periodo del FES. Il fatto che il bilancio non sia
impostato su base annuale si evidenzia nella rispettiva relazione, dove l'esecuzione
del bilancio dei FES viene messa in relazione con i fondi totali. Le risorse FES sono contributi "ad hoc"
forniti dagli Stati membri dell'Unione europea. Ogni cinque anni circa, i
rappresentanti degli Stati membri si incontrano a livello intergovernativo per
decidere l'importo complessivo che sarà assegnato al fondo e per sovrintenderne
l'esecuzione, dopo di che la Commissione gestisce il fondo conformemente alla
politica di sviluppo dell'UE che essa propone e che il Consiglio adotta. Poiché
gli Stati membri hanno le proprie politiche in materia di sviluppo e di aiuti,
che elaborano parallelamente a quelle dell'Unione, essi devono coordinare le
loro politiche con l'UE per garantirne la complementarità. Fino al 2010 è stato
chiesto ai 15 Stati membri partecipanti di versare i contributi. Nel 2011 è
stato chiesto di versare i contributi relativi al 10° FES, al quale partecipano
i 27 Stati membri. I fondi del 10° FES, che in
parte sono accantonati per esigenze impreviste, vengono perlopiù programmati
nell'ambito di quadri pluriennali indicativi, prevalentemente geografici ma
anche tematici, fissati attualmente per gli anni 2008-2013. Di conseguenza, la
Commissione ha adottato i corrispondenti documenti strategici nazionali, i
documenti strategici regionali e i documenti strategici intra ACP. La loro
attuazione è controllata annualmente e le strategie sono sottoposte a revisione
intermedia (conclusa) e finale (in corso). Come risultato delle revisioni
intermedia e finale la Commissione può, per conto dell'Unione europea, rivedere
le strategie e l'assegnazione delle risorse alla luce delle esigenze e del
comportamento degli Stati o delle regioni ACP in questione. Oltre ai contributi
suddetti, gli Stati membri possono anche stipulare accordi di cofinanziamento o
fornire contributi finanziari volontari al FES. 3. COME VENGONO GESTITE E SPESE LE
RISORSE FES?
3.1 Spese
operative Le spese operative del FES assumono forme
differenti, a seconda del modo in cui i fondi vengono versati e gestiti. Conformemente
al regolamento finanziario, la Commissione esegue le risorse FES tramite i
metodi seguenti: gestione decentrata: in questo caso la
Commissione delega, in misura più o meno sostanziale a seconda della situazione
locale del paese beneficiario interessato, certi compiti di esecuzione del
bilancio a paesi terzi; gestione centralizzata: si ha quando il bilancio
viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione o indirettamente,
quando la Commissione affida compiti di esecuzione del bilancio a organismi di
diritto, dell'UE o nazionale, quali le agenzie dell'Unione europea; gestione congiunta con
organizzazioni internazionali: in base a questo metodo la Commissione affida alcuni
compiti di esecuzione del bilancio a un'organizzazione internazionale.
3.2 I diversi attori
finanziari La responsabilità dell'ordinatore delegato riguarda
l'intero processo di gestione, dalla determinazione di ciò che è necessario
fare per raggiungere gli obiettivi politici fissati, alla gestione delle
attività avviate sia a livello operativo sia di bilancio, compresi la sottoscrizione
di impegni giuridici e/o il controllo delle prestazioni, l'effettuazione di
pagamenti e, se necessario, anche il recupero di fondi. Il capo della
delegazione dell'Unione europea funge da collegamento locale fra la
Commissione e le autorità nazionali o regionali competenti degli Stati ACP/PTOM
ed opera in stretta collaborazione con gli ordinatori nazionali o regionali nel
definire la strategia di attuazione e le politiche settoriali, nel preparare,
analizzare e rivedere i programmi e i progetti FES. L'ordinatore nazionale
del paese beneficiario è un alto funzionario nominato dal governo di ciascuno
Stato ACP/PTOM che rappresenta le autorità del suo paese per tutte le attività
finanziate dal fondo e gestite dalla Commissione e dalla BEI. Tali funzioni
sono esercitate per lo più da un membro del governo, in genere dal ministro
della pianificazione o delle finanze. L'ordinatore nazionale svolge i compiti
amministrativi, tecnici e finanziari connessi alla gestione dei programmi e dei
progetti FES. Il contabile della Commissione esegue gli
ordini di pagamento e di recupero emessi dagli ordinatori della Commissione e
ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili,
convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità ed elaborare i bilanci
di esercizio corrispondenti. Al contabile viene inoltre richiesto di
sottoscrivere i bilanci, dichiarando che essi riflettono fedelmente la
posizione finanziaria. 3.3 Esecuzione delle risorse
del FES La parte più cospicua delle risorse finanziarie
assegnate agli Stati ACP e ai PTOM tramite il FES è conferita tramite
sovvenzioni. All'inizio di ciascun FES, l'Unione europea comunica agli Stati
ACP e ai PTOM gli stanziamenti indicativi che dovrebbero essere messi a loro
disposizione nel periodo d'esercizio del Fondo. Le risorse sono assegnate in
base ai bisogni e ai criteri di rendimento dei paesi. A livello nazionale, il documento di strategia
nazionale (DSN) è un documento che viene redatto dallo Stato ACP e dalla
Commissione. Esso si basa sui risultati di consultazioni preventive con un
vasto numero di attori, tra cui attori non statali, autorità locali e, ove
pertinente, i parlamenti ACP. Il DSN è uno strumento che permette di
individuare le priorità e preparare gli operatori locali a subentrare nell'attuazione
dei programmi di cooperazione. Sulla base del DSN viene
successivamente redatto un Programma indicativo nazionale (PIN) coerente con
gli obiettivi e le priorità di sviluppo presenti nel DSN. Il PIN stabilisce i
settori e i campi che riceveranno gli aiuti, spiega come tali aiuti
consentiranno di conseguire gli obiettivi e fissa un calendario per la sua
attuazione. Il DSN e il PIN sono soggetti a una revisione annuale, intermedia e
finale, e durante il periodo d'esercizio del FES vengono apportati
miglioramenti e modifiche, se del caso.
3.4 Impegni di spesa relativi
alle risorse del FES Non può essere spesa alcuna
risorsa FES a meno che e fintanto che la Commissione e il futuro destinatario
dei fondi FES non abbiano stipulato un impegno giuridico scritto. Tale impegno
giuridico scritto può essere rappresentato da un contratto (di sovvenzione, di
servizio o di altro tipo) concluso con soggetti di diritto privato, ad esempio
ONG o operatori economici, o da accordi amministrativi e/o finanziari conclusi
dalla Commissione con soggetti di diritto pubblico internazionale, ad esempio
gli Stati e i relativi enti pubblici o organizzazioni internazionali dotate di
personalità e capacità giuridica. Prima di poter assumere un impegno giuridico con un
terzo, nel bilancio deve essere presente una linea dotata di fondi sufficienti
che autorizzi l'attività in questione. Qualora tale condizione risulti
soddisfatta, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un
impegno di bilancio attuato nel sistema contabile. Tuttavia, ciò non incide in
alcun modo sulla contabilità generale (o sul libro mastro generale) poiché non
è stato ancora sostenuto alcun onere, in quanto la contabilità del FES
comprende due elementi separati ma collegati: (a)
la contabilità
di bilancio, che permette di seguire in modo dettagliato l'esecuzione del
bilancio e (b)
la
contabilità generale, utilizzata per preparare il bilancio e il prospetto del
risultato economico. La contabilità di bilancio registra gli impegni e i
pagamenti effettuati e si basa sul principio della contabilità di cassa,
secondo cui una voce viene registrata nei conti soltanto nel momento in cui il
contante viene impegnato, pagato o incassato. Questo genere di contabilità è
tipico del settore pubblico, la cui attenzione ha teso storicamente a
concentrarsi sul bilancio e sulla sua esecuzione. La contabilità generale (basata sul principio della
contabilità per competenza) mostra tutte le spese e le entrate dell'esercizio
finanziario (e quindi il risultato economico) e determina la posizione
finanziaria del FES sotto forma di un bilancio che espone l'attivo e il passivo
al 31 dicembre di un dato anno. 3.5 Effettuazione di un
pagamento Nessun pagamento può essere effettuato a meno che
non sia già stato approvato dall'ordinatore un impegno di bilancio. I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a
fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi
possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo
definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. Il fondo di tesoreria
o anticipo viene utilizzato per gli scopi per cui è stato corrisposto entro i
termini fissati nell'accordo oppure viene restituito; se non sostiene spese
ammissibili, il beneficiario ha infatti l'obbligo di restituire l'anticipo di
prefinanziamento al FES. Pertanto il prefinanziamento versato non rappresenta
una spesa definitiva fino al momento in cui non sono soddisfatte le relative
condizioni contrattuali; alla data d'effettuazione del pagamento iniziale esso
viene dunque iscritto all'attivo del bilancio. L'ammontare dell'attivo del
prefinanziamento viene ridotto (totalmente o parzialmente) in base all'accettazione
dei costi ammissibili (che sono trattati come spese nel conto del risultato economico)
e agli importi restituiti. Al termine dell'esercizio è necessario effettuare
una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES
ma non ancora comunicate. In seguito a tali calcoli di separazione, gli importi
ammissibili stimati sono registrati come ratei passivi, mentre gli elementi non
ammissibili stimati rimangono in sospeso alla voce "ammissibilità da
verificare". Per evitare di sopravvalutare l'attivo e il passivo, detti
importi sono iscritti tra le passività correnti.
3.6 Recupero di pagamenti
indebiti L'ammissibilità delle spese imputate al FES viene
verificata sulla base dei documenti giustificativi indicati nelle norme
applicabili o nelle condizioni relative a ciascuna sovvenzione. Nell'intento di
ottimizzare il rapporto tra i costi e i benefici dei sistemi di controllo, i
controlli sui documenti giustificativi per le domande finali tendono ad essere
più approfonditi di quelli relativi alle domande intermedie e possono quindi
evidenziare errori nei pagamenti intermedi che vengono poi rettificati
adeguando il pagamento finale. Inoltre, la Commissione ha il diritto di
verificare la correttezza dei documenti giustificativi svolgendo controlli nei
locali del richiedente, sia durante il periodo di attuazione dell'azione
finanziata sia successivamente (ex post). Gli errori individuati nel corso del
periodo di attuazione possono essere rettificati adeguando le domande
successive. Gli errori individuati ex post saranno oggetto di un ordine di
recupero.
4. RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO
4.1 Bilancio
di esercizio È responsabilità del contabile redigere il bilancio
di esercizio e assicurare che questo rispecchi fedelmente la posizione
finanziaria del FES. Il bilancio di esercizio è presentato nel modo
seguente: Parte I: Fondi gestiti dalla Commissione europea –
Rendiconti
finanziari dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo –
Relazione
di esecuzione finanziaria dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo Parte II: Fondi gestiti dalla Banca europea per gli
investimenti –
Rendiconti
finanziari dello strumento per gli investimenti I rendiconti finanziari
dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del
bilancio di esercizio, onde offrire un quadro completo degli aiuti allo
sviluppo forniti dal FES. Successivamente all'audit della Corte dei conti, il
bilancio di esercizio è adottato dalla Commissione entro il 31 luglio dell'anno
successivo e presentato infine al Consiglio e al Parlamento per il discarico.
4.2 Relazioni annuali d'attività L'ordinatore è tenuto a redigere una relazione
annuale d'attività (RAA) sulle attività che rientrano nella sua responsabilità.
In detta RAA, l'ordinatore riferisce in merito ai risultati strategici
conseguiti e alla ragionevole certezza che le risorse assegnate alle attività
descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e
conformemente ai principi di una sana gestione finanziaria e che le procedure
di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e
regolarità delle operazioni sottostanti. 5. AUDIT E DISCARICO
5.1 Audit I conti annuali del FES e la gestione delle risorse
vengono controllati dal suo revisore esterno, la Corte dei conti, che redige
una relazione annuale per il Consiglio e il Parlamento europeo. Il compito
principale della Corte è quello di eseguire un audit esterno indipendente dei
conti annuali del FES. Nel quadro dei suoi compiti, la Corte dei conti
presenta: (1)
una
relazione annuale in cui illustra dettagliatamente le proprie osservazioni in
merito ai conti annuali e alle operazioni sottostanti; (2)
un
parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma
di dichiarazione di affidabilità, su (i) l'affidabilità dei conti e (ii) la
legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti; (3)
relazioni
speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti settori di gestione
specifici. La Corte dei conti è autorizzata ad accedere a tutti
i documenti necessari nel corso del proprio audit. La Corte controlla tutte le
aree di attività del FES e può esaminare la legittimità e regolarità di ogni
singola operazione e di ogni singolo pagamento. Essa controlla anche il
bilancio di esercizio, rivedendo singoli elementi di quest'ultimo e del
prospetto del risultato economico nonché la presentazione complessiva dei
rendiconti finanziari. La Corte è pertanto in grado di esprimere un suo parere
non solo sulle cifre presentate ma anche sul sistema e sui controlli in essere. 5.2 Discarico Il controllo finale è costituito dal discarico per l'esecuzione
finanziaria delle risorse FES per un determinato esercizio. L'autorità
competente per il discarico del FES è il Parlamento europeo. Ciò significa che,
una volta effettuati l'audit e il completamento del bilancio di esercizio,
spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o
meno alla Commissione il discarico per l'esecuzione finanziaria delle risorse
FES per l'esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei
conti, sulla relazione annuale della Corte dei conti (comprendente una
dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione,
anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate. Il discarico rappresenta l'elemento politico del
controllo esterno dell'esecuzione finanziaria e costituisce la decisione
mediante la quale il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, "solleva"
la Commissione dalla sua responsabilità relativa alla gestione dell'esecuzione
finanziaria di un dato esercizio. Questa procedura di discarico può produrre
uno di due risultati: la concessione o il rinvio del discarico. Al momento di
concedere il discarico, il Parlamento può evidenziare alcune osservazioni che
ritiene importanti, spesso raccomandando azioni che la Commissione dovrebbe
adottare in relazione a dette questioni. La Commissione riporta le misure
adottate in una relazione che dà seguito a dette osservazioni e in un piano d'azione
che invia sia al Parlamento sia al Consiglio. PARTE I – BILANCIO D'ESERCIZIO
DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA[2] 1. RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO
DI SVILUPPO
1.1 8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO
DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO,
PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI
DELLE ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO
AGGREGATO DELL'8°, 9° E 10° FES
|| || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.1 || 438 || 380 || || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 1 334 || 1 175 || Crediti || 2.3 || 70 || 111 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 224 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 2 532 || 2 891 || || || || || PASSIVITÀ NON CORRENTI || || || || Debiti || 2.6 || (40) || - || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (1 057) || (1 033) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (1 097) || (1 033) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858 || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 29 579 || 26 979 || Altre riserve || 2.9 || 2 252 || 2 252 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (27 374) || (24 674) || Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700) || ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858 CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO
ECONOMICO DELL'8°, 9° E 10° FES
|| || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 124 || 99 || || || SPESE OPERATIVE || || || Spese operative || 3.2 || (3 017) || (2 702) Spese amministrative || 3.3 || (107) || (75) || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (3 001) || (2 679) || || || Utile finanziario || 3.4 || (22) || (20) AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (22) || (21) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (3 023) || (2 700) PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI
CASSA DELL'8°, 9° E 10° FES
|| || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700) || || || ATTIVITÀ OPERATIVE || 4.2 || || Contributi ordinari degli Stati membri || || 2 606 || 3 238 Contributi di cofinanziamento || || 19 || 7 (Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti || || 4 || 6 || || || (Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti || || (58) || (28) (Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti || || (159) || (79) (Aumento)/diminuzione crediti correnti[3] || || 31 || 14 Aumento/(diminuzione) passività non correnti || || 40 || - Aumento/(diminuzione) passività correnti[4] || || 6 || (42) || || || FLUSSI DI CASSA NETTI || || (534) || 417 || || || AUMENTO/(DIMINUZIONE) NETTI TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA || || (534) || 417 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio || 2.5 || 1 224 || 808 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || 2.5 || 690 || 1 224 PROSPETTO AGGREGATO DELLE
VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DELL'8°, 9° e 10° FES
|| || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 45 691 || 21 812 || 23 879 || (24 674) || 2 252 || 1 458 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (3 100) || 3 100 || - || - || 3 100 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 700) || - || (2 700) BILANCIO AL 31 dicembre 2011 || 45 691 || 18 712 || 26 979 || (27 374) || 2 252 || 1 858 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (3 023) || - || (3 023) BILANCIO AL 31 dicembre 2012 || 45 691 || 16 112 || 29 579 || (30 396) || 2 252 || 1 435 1.2 8° FES: BILANCIO, CONTO
DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO
DELL'8° FES || || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 38 || 70 || Crediti || 2.3 || 1 || 4 || Conti di collegamento || 2.4 || 345 || 387 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 384 || 461 || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (22) || (29) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (22) || (29) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432 || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 12 840 || 12 840 || Altre riserve || 2.9 || (2 354) || (2 276) || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (10 132) || (10 042) || Risultato economico dell'esercizio || || 7 || (90) || ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432 CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DELL'8°
FES || || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 58 || 40 || || || SPESE OPERATIVE || 3.2 || (49) || (128) || || || || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || 9 || (88) || || || Utile finanziario || 3.4 || (2) || (1) AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (2) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || 7 || (90) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE DELL'8° FES || || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 12 840 || - || 12 840 || (10 042) || (2 237) || 560 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || - Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (38) || (38) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (90) || - || (90) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 12 840 || - || 12 840 || (10 132) || (2 276) || 432 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || - Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (78) || (78) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || 7 || - || 7 BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 12 840 || - || 12 840 || (10 125) || (2 354) || 361 1.3 9° FES: BILANCIO, CONTO
DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO
DEL 9° FES || || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.1 || 119 || 191 || || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 447 || 569 || Crediti || 2.3 || 58 || 87 || Conti di collegamento || 2.4 || 1 919 || 2 557 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || - || 6 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 2 543 || 3 410 || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (375) || (315) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (375) || (315) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096 || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 11 699 || 11 699 || Altre riserve || 2.9 || 4 126 || 4 227 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (12 830) || (11 932) || Risultato economico dell'esercizio || || (827) || (898) || ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096 CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL
9° FES || || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 49 || 49 || || || SPESE OPERATIVE || || || Spese operative || 3.2 || (856) || (924) Spese amministrative || 3.3 || (1) || (3) || || || || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (809) || (879) || || || Utile finanziario || 3.4 || (18) || (19) AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (18) || (19) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (827) || (898) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE DEL 9° FES || || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 11 699 || 660 || 11 039 || (11 932) || 4 157 || 3 263 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (660) || 660 || - || - || 660 Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || 70 || 70 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (898) || - || (898) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 11 699 || - || 11 699 || (12 830) || 4 227 || 3 096 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || - Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (100) || (100) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (827) || - || (827) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 11 699 || - || 11 699 || (13 657) || 4 126 || 2 168 1.4 10° FES: BILANCIO, CONTO
DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE
BILANCIO
DEL 10° FES || || || || milioni di EUR || Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011 || ATTIVITÀ NON CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.1 || 319 || 189 || || || || || ATTIVITÀ CORRENTI || || || || Pre-finanziamenti || 2.2 || 849 || 536 || Crediti || 2.3 || 11 || 20 || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 218 || || || || || ATTIVITÀ TOTALI || || 1 869 || 1 963 || || || || || PASSIVITÀ NON CORRENTI || || || || Debiti || 2.6 || (40) || - || || || || || PASSIVITÀ CORRENTI || || || || Debiti || 2.7 || (660) || (689) || Conti di collegamento || 2.4 || (2 264) || (2 944) || || || || || PASSIVITÀ TOTALI || || (2 963) || (3 633) || || || || || ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670) || || || || || FONDI E RISERVE || || || || Capitale richiamato || 2.8 || 5 040 || 2 440 || Altre riserve || 2.9 || 479 || 301 || Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (4 411) || (2 699) || Risultato economico dell'esercizio || || (2 203) || (1 712) || ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670) CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL
10° FES || || milioni di EUR || Nota || 2012 || 2011 || || || ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 18 || 10 || || || SPESE OPERATIVE || || || Spese operative || 3.2 || (2 112) || (1 650) Spese amministrative || 3.3 || (106) || (72) || || || || || || AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (2 201) || (1 712) || || || Utile finanziario || 3.4 || (2) || 0 AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (1) || || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (2 203) || (1 712) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE
ATTIVITÀ NETTE DEL 10° FES || || || || || || || milioni di EUR || Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 21 152 || 21 152 || - || (2 699) || 333 || (2 366) Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 440) || 2 440 || - || - || 2 440 Trasferimenti dall'8° e dal 9° FES || - || - || - || - || (32) || (32) Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (1 712) || - || (1 712) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 21 152 || 18 712 || 2 440 || (4 411) || 301 || (1 670) Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600 Trasferimenti al/dall'8° e al/dal 9° FES || - || - || - || - || 178 || 178 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 203) || - || (2 203) BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 21 152 || 16 112 || 5 040 || (6 614) || 479 || (1 095) 1.5 NOTE AI RENDICONTI
FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES 1. POLITICHE CONTABILI
PERTINENTI 1.1. DISPOSIZIONI GIURIDICHE E
REGOLAMENTO FINANZIARIO
I rendiconti
finanziari sono elaborati a norma del regolamento finanziario applicabile al
10° FES. Conformemente al disposto dell'articolo 121 di detto regolamento, i
rendiconti finanziari sono elaborati secondo i principi della contabilità per
competenza. Questi rendiconti finanziari sono stati elaborati
conformemente alle norme e ai metodi contabili del FES, definiti sulla base dei
principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public
Sector Accounting Standards – IPSAS) o dei principi internazionali d'informativa
finanziaria (International Financial Reporting Standards – IFRS) emanati
rispettivamente dall'International Public Sector Accounting Standard Board
(IPSASB) e dall'International Accounting Standard Board (IASB). Le norme
contabili adottate dal contabile del Fondo europeo di sviluppo sono stati
applicate in relazione alla parte delle risorse FES per le quali la Commissione
provvede alla gestione finanziaria. Il contabile del FES deve trasmettere i conti
provvisori alla Corte dei conti entro il 31 marzo dell'esercizio successivo
alla chiusura. La Corte dei conti, a sua volta, comunica alla Commissione le
sue osservazioni sui conti entro il 15 giugno (articolo 125). Sulla base di
queste osservazioni la Commissione approva i conti definitivi e li trasmette,
entro il 31 luglio, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti.
Entro il 15 novembre i conti definitivi sono pubblicati nella Gazzetta
ufficiale dell'Unione europea, accompagnati dalla dichiarazione di affidabilità
rilasciata dalla Corte dei conti in relazione alla parte delle risorse FES per
le quali la Commissione provvede alla gestione finanziaria.
1.2. PRINCIPI CONTABILI L'obiettivo dei rendiconti finanziari è quello di
fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, i risultati e i flussi di
cassa di un'entità, che possono essere utili a un ampio ventaglio di
utilizzatori. Per un organismo pubblico, quale il FES, gli obiettivi sono più
specificamente quelli di fornire informazioni utili per il processo decisionale
e di dimostrare l'affidabilità della gestione delle risorse. Per rappresentare fedelmente la situazione
finanziaria, i rendiconti finanziari devono non solo fornire informazioni
pertinenti che descrivano la natura e la portata delle attività di un'organizzazione,
spiegarne le modalità di finanziamento e fornire dati certi sulle sue
operazioni, ma farlo in un modo chiaro e comprensibile, che consenta di
effettuare raffronti fra gli esercizi. È dunque in quest'ottica che è stato
elaborato il presente documento. La contabilità del Fondo europeo di sviluppo consta
di una contabilità generale e di una contabilità di bilancio. La contabilità
di bilancio fornisce un quadro dettagliato dell'esecuzione del bilancio. Essa
si basa sul principio della contabilità di cassa. La contabilità generale
consente di preparare i rendiconti finanziari in quanto riporta l'integralità
delle entrate e delle spese dell'esercizio sulla base delle regole della
contabilità per competenza e serve a definire la posizione finanziaria nella
forma del bilancio stabilito al 31 dicembre. L'articolo 120 del
regolamento finanziario applicabile al 10° FES definisce i principi contabili da
applicare ai fini dell'elaborazione dei rendiconti finanziari, ossia: – principio della continuità
delle attività, –
prudenza, –
coerenza
dei metodi contabili, –
comparabilità
delle informazioni, –
importanza
relativa, –
non
compensazione, – preminenza della sostanza sulla
forma, –
contabilità
per competenza.
1.3. BASE DELLA PREPARAZIONE
1.3.1. Valuta funzionale e di
rendicontazione I rendiconti finanziari sono presentati in milioni
di euro, che è la valuta funzionale e di rendicontazione del FES.
1.3.2. La valuta e la base di
conversione Le transazioni in valuta estera sono convertite in
euro ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni. Le perdite e gli
utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla
conversione ai tassi di cambio di fine esercizio degli attivi e dei passivi
monetari in valuta estera sono rilevati nel conto del risultato economico. I saldi di chiusura degli attivi e dei passivi
monetari in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di
conversione del 31 dicembre:
Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011 || Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011 XOF || 655,957 || 655,957 || KES || 113,460 || 109,362 XAF || 655,957 || 655,957 || BIF || 2037,95 || 1780,23 NGN || 206,074 || 204,185 || SLL || 5709,56 || 5663,54 PGK || 2,76702 || 2,81057 || TZS || 2077,48 || 2058,31 HTG || 56,2987 || 53,2461 || UGX || 3508,51 || 3181,89 GNF || 9250,40 || 9155,86 || MGA || 2981,70 || 2870,88 MWK || 439,917 || 213,286 || SZL || 11,1727 || 10,4830 1.3.3. Impiego di stime Conformemente ai principi contabili IPSAS e ai
principi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari comprendono
necessariamente gli importi derivanti dalle stime e dalle ipotesi effettuate
dai gestori e basate sui dati più affidabili a disposizione. Le stime
principali comprendono, tra l'altro, gli accantonamenti, le perdite dovute a
riduzione di valore dei crediti e i ratei passivi. I risultati effettivi
possono discostarsi da queste stime. I cambiamenti nelle stime vengono indicati
nel periodo in cui se ne viene a conoscenza. 1.4. BILANCIO
1.4.1 Prefinanziamenti I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a
fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi
possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo
definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. L'anticipo, o fondo
di tesoreria, viene rimborsato o utilizzato per lo scopo per il quale è stato
fornito durante il periodo definito nella convenzione. Se il beneficiario non
sostiene sufficienti spese ammissibili, deve rimborsare al Fondo europeo di
sviluppo l'anticipo concesso a titolo di prefinanziamento. L'importo del
prefinanziamento è ridotto (in tutto o in parte) in base all'accettazione dei
costi ammissibili e agli eventuali rimborsi. A fine esercizio, gli importi dei prefinanziamenti
in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli
importi restituiti, gli importi ammissibili liquidati e gli importi ammissibili
stimati non ancora liquidati alla fine dell'esercizio. L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato
al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo
accordo. Al termine dell'esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di
interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili. 1.4.2 Crediti I crediti sono contabilizzati all'importo iniziale
meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce
una svalutazione per riduzione di valore dei crediti là dove sussistono
elementi oggettivi che indicano che non è possibile riscuotere la totalità
degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti
crediti. L'importo della svalutazione è pari
alla differenza tra il valore contabile del credito e l'importo recuperabile,
corrispondente cioè al valore attuale dei futuri flussi di cassa previsti,
scontato in base al tasso di interesse di mercato applicato a mutuatari simili. È altresì rilevata una svalutazione generale
per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti ad una svalutazione
specifica. Questa svalutazione generale si
basa sui tassi di perdita storici. L'importo
della svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico.
1.4.3 Tesoreria ed equivalenti
di tesoreria Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono
strumenti finanziari e sono definiti come attività correnti. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a
vista, altri investimenti correnti ad alta liquidità con scadenze originarie
pari o inferiori ai tre mesi. 1.4.4 Debiti Una parte considerevole dei debiti del FES non è
relativa all'acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso di spese
presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti e non evase. Tali
richieste sono registrate come debiti per l'importo richiesto al ricevimento
della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica, per l'importo accettato
come ammissibile da parte dei funzionari competenti. In questa fase, sono
valutati all'importo accettato e dichiarato ammissibile. I debiti derivanti dall'acquisizione di beni e
servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l'importo originario,
mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell'accettazione
delle forniture o dei servizi.
1.4.5 Accantonamenti Gli accantonamenti sono rilevati quando il FES ha un'obbligazione
attuale, giuridica o implicita nei confronti di terzi, a seguito di eventi
passati, ed è probabile che per adempiere all'obbligazione si renda necessaria
un'uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. L'ammontare
dell'accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere
all'obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio.
1.4.6 Ratei e risconti attivi e
passivi Uno degli elementi cruciali della contabilità per
competenza è garantire che le operazioni siano imputate all'esercizio contabile
al quale si riferiscono. Le operazioni compiute per ottenere tale risultato
vengono denominate attività di separazione. In particolare, è necessario
effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari
dei fondi FES ma non ancora comunicate al FES (ratei passivi). Per contro,
alcuni pagamenti effettuati nell'esercizio corrente si riferiscono a periodi
successivi (risconti attivi) e devono essere quindi identificati ed imputati
agli esercizi successivi pertinenti. In base alle norme contabili del FES, le operazioni
e gli eventi sono rilevati nel bilancio del periodo al quale si riferiscono. Alla
fine dell'esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all'importo stimato
dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei
passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative
dettagliate emesse dalla Commissione, miranti a garantire che il rendiconto
finanziario rappresenti fedelmente la situazione economica. Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al
quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia stata
ancora emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano
state consegnate dal FES ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in
riferimento a un trattato), viene rilevato un rateo attivo nei rendiconti
finanziari. Inoltre, al termine dell'esercizio, qualora sia
stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le
forniture non siano state ancora consegnate, l'entrata è oggetto di un risconto
e rilevata nell'esercizio successivo. 1.5. CONTO DEL RISULTATO
ECONOMICO
1.5.1 Entrate Non vi è un bilancio delle entrate del Fondo europeo
di sviluppo. I contributi ordinari degli Stati membri sono trattati come
capitale del fondo. Le entrate comprendono il recupero di spese e gli
interessi. Recupero spese Per le operazioni che danno luogo al rimborso di
spese in precedenza pagate dal FES a beneficiari finali o a paesi terzi, gli
ordini di recupero e le detrazioni dai pagamenti successivi sono definiti e
contabilizzati come segue: –
recupero
di spese: l'ordine di recupero emesso determina un credito che viene registrato
tra le entrate del conto del risultato economico dell'esercizio o –
recupero
di prefinanziamenti: in questo caso l'importo viene incluso nella rubrica
prefinanziamenti del bilancio. Interessi attivi Gli interessi attivi sono rilevati nel conto del
risultato economico in base al metodo del tasso d'interesse effettivo. Gli
interessi attivi comprendono gli interessi incassati o iscritti a credito sui
saldi di cassa o sui depositi a vista detenuti presso istituti di credito
commerciale e dagli interessi di mora su crediti del FES. Gli interessi attivi
vengono rilevati nel momento in cui maturano.
1.5.2 Spese Le spese relative all'acquisto di beni e servizi
sono rilevate all'atto della consegna e dell'accettazione delle forniture. Esse
sono valutate al costo originario della fattura. Le spese non relative a scambi commerciali
rappresentano la maggior parte delle spese del FES. Esse si riferiscono a
trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti
nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni discrezionali. I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo
in cui si sono verificati gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento, a
condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento
(regolamento finanziario o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un
accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli
eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima
ragionevole dell'importo. Quando si ricevono richieste di pagamento o
dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è
rilevato come spesa per l'importo ammissibile. Alla chiusura dell'esercizio, le
spese ammissibili sostenute già dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate
sono stimate e contabilizzate come ratei passivi. Spese per interessi Le spese per interessi sono rilevate nel conto del
risultato economico secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo. Le spese
per interessi comprendono gli interessi pagati o dovuti e sono rilevate secondo
il principio di competenza. 1.6. SOPRAVVENIENZE ATTIVE E
PASSIVE
1.6.1 Sopravvenienze attive Una sopravvenienza attiva è
una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe
essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri
incerti su cui il FES non esercita un controllo completo. Una sopravvenienza
attiva viene resa nota quando è probabile l'afflusso di vantaggi economici o
possibili servizi. Le sopravvenienze attive vengono valutate alla data
di chiusura di ciascun bilancio per far sì che eventuali sviluppi siano indicati
in maniera appropriata nel bilancio. Qualora sia quasi certo che si verificherà
un afflusso di vantaggi economici o possibili servizi e il valore delle
attività possa essere quantificato in maniera attendibile, l'attività e le
relative entrate sono rilevate a bilancio nel periodo in cui è avvenuta la
variazione. Le garanzie sono attività possibili derivanti da
eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata dal verificarsi o
non verificarsi dell'oggetto della garanzia. Le garanzie possono pertanto
essere considerate come sopravvenienze attive. Una garanzia si estingue quando
l'oggetto della garanzia non esiste più. Si concretizza quando sono riunite le
condizioni per richiedere un pagamento al garante.
1.6.2 Sopravvenienze passive Una sopravvenienza passiva è una possibile
obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere
confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su
cui il FES non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un'obbligazione
attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti
ragioni: è improbabile che sia necessario un deflusso di risorse
rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l'obbligazione,
oppure, in circostanze rare, l'ammontare dell'obbligazione non può essere
quantificato in maniera sufficientemente attendibile. Una sopravvenienza
passiva viene resa nota a meno che sia remota la possibilità di un deflusso di
risorse che rappresentano vantaggi economici o possibili servizi. Le sopravvenienze passive vengono valutate alla data
di chiusura di ciascun bilancio per determinare se sia diventato probabile un
deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi. Se
diventa probabile che per un elemento trattato come sopravvenienza passiva sarà
necessario un deflusso di risorse che rappresentano vantaggi economici o
possibili servizi, viene rilevato un accantonamento nel bilancio del periodo in
cui interviene il cambiamento di probabilità. 2. NOTE AL BILANCIO
ATTIVITÀ
NON CORRENTI 2.1 PREFINANZIAMENTI || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Prefinanziamenti || - || 119 || 319 || 438 || 380 TOTALE || - || 119 || 319 || 438 || 380 Molti contratti prevedono il pagamento di anticipi
prima dell'inizio dei lavori, della consegna delle forniture o della
prestazione dei servizi. Talvolta i piani di pagamento dei contratti prevedono
pagamenti sulla base di relazioni sull'avanzamento dei lavori. Il
prefinanziamento viene di norma corrisposto nella valuta del paese o del
territorio dove il progetto viene eseguito. I tempi della recuperabilità o dell'utilizzo dei
prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attività di
prefinanziamento correnti o non correnti. L'utilizzo è definito dall'accordo
alla base del progetto. Eventuali rimborsi o utilizzi con scadenza inferiore a
dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come
prefinanziamenti correnti. Poiché molti progetti FES sono per loro natura a
lungo termine, è necessario che i rispettivi anticipi siano disponibili per più
di un anno. Pertanto questi importi di prefinanziamento figurano come attività
non correnti. L'aumento di 58 milioni di euro del
prefinanziamento corrente rispetto al 31.12.2011 è dovuto principalmente all'aumento
del prefinanziamento non corrente relativo ai progetti previsti dai PIR[5] (97 milioni euro), ai progetti intra
ACP (42 milioni di euro) e alle sovvenzioni previste dai PIN[6] (10 milioni di euro), compensato da
una riduzione del prefinanziamento relativo alle spese ACP (73 milioni di
euro) e alle spese amministrative (29 milioni di euro). ATTIVITÀ CORRENTI 2.2 PREFINANZIAMENTI || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Prefinanziamenti (lordi) || 70 || 1 207 || 2 316 || 3 593 || 3 415 Minore liquidazione stimata dei prefinanziamenti || (32) || (760) || (1 468) || (2 259) || (2 240) TOTALE || 38 || 447 || 849 || 1 334 || 1 175 L'aumento di 159 milioni di euro del
prefinanziamento corrente netto è dovuto principalmente all'aumento del
prefinanziamento relativo alle sovvenzioni previste dai PIN e destinate agli
strumenti di aiuto (147 milioni di euro), ai progetti previsti dai PIR
(68 milioni di euro) e alla riduzione del debito intra ACP (39 milioni di
EUR). Tale aumento è stato parzialmente compensato da una riduzione del
prefinanziamento netto relativo alle politiche settoriali (65 milioni di
euro) e ai progetti sociali intra ACP (32 milioni di euro).
2.2.1
Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti Le garanzie sono intese a garantire i
prefinanziamenti e vengono svincolate una volta effettuato il pagamento finale
nell'ambito di un progetto. Una garanzia ha due valori, definiti
rispettivamente valore "nominale" e valore "in corso". Per
il valore "nominale", il fatto generatore è collegato all'esistenza
della garanzia. Per il valore "in corso", il fatto generatore della
garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive
liquidazioni. Al 31 dicembre 2012, il
valore "nominale" delle garanzie riscosse dal FES in relazione a
prefinanziamenti ammontava a 566 milioni di euro, a fronte di
391 milioni del valore "in corso". Al 31 dicembre 2011,
detti valori ammontavano, rispettivamente, a 637 e a 394 milioni di euro.
2.3 CREDITI || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Crediti nei confronti dei clienti || 2.3.1 || 1 || 6 || 2 || 10 || 13 Crediti nei confronti degli Stati membri || 2.3.2 || - || - || 3 || 3 || 9 Ratei e risconti attivi || 2.3.3 || 0 || 51 || 6 || 57 || 89 TOTALE || || 1 || 58 || 11 || 70 || 111 2.3.1 Crediti nei
confronti dei clienti || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Crediti nei confronti dei clienti || 5 || 19 || 3 || 26 || 27 Riduzione contabile || (3) || (12) || (1) || (16) || (13) TOTALE || 1 || 6 || 2 || 10 || 13 Si tratta degli ordini di recupero
contabilizzati al 31 dicembre 2012 come diritti accertati ancora da recuperare
che non sono già inclusi in altre rubriche dell'attivo del bilancio. Il saldo
di chiusura per gli ordini di riscossione rappresenta il valore degli ordini di
riscossione emessi ma non ancora pagati alla fine dell'esercizio. I movimenti degli ordini di riscossione aperti
durante il periodo sono specificati di seguito. || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Ordini di riscossione aperti all'inizio dell'esercizio || 6 || 19 || 1 || 25 || 18 Ordini di riscossione emessi || 12 || 64 || 63 || 139 || 130 Ordini di riscossione chiusi || (13) || (64) || (61) || (138) || (123) Incassati || (12) || (43) || (43) || (97) || (108) Revocati (articolo 73 RF) || - || (1) || - || (1) || (1) Cancellati || 0 || (3) || 0 || (4) || (2) Compensati || (2) || (17) || (18) || (36) || (13) Ordini di riscossione aperti al termine dell'esercizio || 5 || 19 || 3 || 26 || 25 2.3.2 Crediti nei confronti degli
Stati membri I crediti del 10° FES nei confronti degli Stati
membri, pari a 3 milioni di euro, comprendono contributi di finanziamento di
Belgio, Spagna e Svezia. 2.3.3 Ratei e risconti attivi Fra tali importi figurano principalmente le entrate
da interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti. Inoltre, in questa
rubrica sono inoltre incluse le entrate da interessi di mora su pagamenti di
contributi. La riduzione dei ratei e dei risconti attivi si
spiega con la diminuzione degli interessi maturati sui prefinanziamenti (cfr.
nota 3.4). 2.4 CONTI DI COLLEGAMENTO || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 al/dal 6° FES || (2 065) || (214) || - || (2 279) || (2 279) al/dal 7° FES || - || 2 279 || - || 2 279 || 2 279 al/dall'8° FES || - || (3 038) || 628 || (2 410) || (2 453) al/dal 9° FES || 3 038 || - || (2 892) || 146 || (491) al/dal 10° FES || (628) || 2 892 || - || 2 264 || 2 944 TOTALE || 345 || 1 919 || (2 264) || 0 || 0 Per motivi di efficienza, l'unica tesoreria che
copre tutti i FES è assegnata al 10° FES; ne conseguono operazioni reciproche
fra i diversi FES, compensate nei conti di collegamento fra i vari bilanci FES. I principali movimenti dei conti di collegamento
verificatisi nel 2012 comprendono pagamenti effettuati dal 10° FES in
esecuzione dell'8° e del 9° FES. 2.5 TESORERIA ED EQUIVALENTI
DI TESORERIA[7] || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Saldi bancari || 2.5.1 || - || - || 687 || 687 || 1 211 Conti di sicurezza STABEX || 2.5.2 || - || - || 2 || 2 || 5 Conti bancari di cofinanziamento || 2.5.3 || - || - || - || - || 8 Fondo speciale Repubblica democratica del Congo[8] || - || - || - || 1 || 1 || 1 TOTALE || || - || - || 690 || 690 || 1 224 2.5.1 Saldi bancari || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Conti speciali – istituti finanziari di Stati membri || - || - || 633 || 633 || 1 129 Conti correnti – banche commerciali || || || 54 || 54 || 80 Pagatori delegati locali || - || - || 0 || 0 || 2 TOTALE || - || - || 687 || 687 || 1 211 La diminuzione generale dei saldi bancari è dovuta
principalmente al livello dei pagamenti effettati e all'aumento del livello di
esecuzione del bilancio rispetto al precedente periodo di riferimento. I conti dei pagatori delegati locali comprendono
fondi detenuti presso banche commerciali con sede negli Stati ACP e nei PTOM,
utilizzati per effettuare pagamenti in moneta locale nello Stato beneficiario. I
conti sono generalmente specificati in euro o nella moneta di uno Stato membro.
Allo scopo di accentrare maggiormente la gestione dei pagamenti, nel 2012 sono
stati chiusi 3 degli 4 restanti conti dei pagatori delegati locali. 2.5.2 Conti di sicurezza STABEX || milioni di EUR || Saldo al 1° gennaio 2012 || Saldo al 1° gennaio 2011 Costa d'Avorio || 2 || 2 Malawi || - || 1 Altri paesi || 0 || 2 TOTALE || 2 || 5 STABEX è l'acronimo che indica un sistema
finanziario di compensazione dell'Unione europea per la stabilizzazione dei
proventi delle esportazioni dei paesi ACP. È stato introdotto con la prima
convenzione di Lomé (1975) allo scopo di porre rimedio agli effetti dannosi
dell'instabilità dei proventi delle esportazioni di prodotti agricoli. Il saldo
dei conti di sicurezza STABEX rappresenta il totale dei fondi STABEX
disponibili, che verranno trasferiti al rispettivo Stato ACP beneficiario in
una data successiva. Tale saldo è assegnato al 10° FES. Nel 2012 sono
stati chiusi otto conti di sicurezza STABEX in seguito alla liquidazione dello
strumento di aiuto STABEX. Oltre ai fondi sopra indicati, i paesi ACP
beneficiari detengono altri fondi STABEX. Allorché la Commissione e il paese
(ACP) beneficiario raggiungono un accordo sull'utilizzazione dei fondi STABEX,
le due parti firmano una convenzione di trasferimento. Conformemente alle
disposizioni dell'articolo 211 della convenzione di Lomé IV[9] (riveduta), i fondi vengono trasferiti su
un conto intestato al paese ACP; si tratta di un conto di sicurezza fruttifero
a doppia firma (Commissione europea e paese beneficiario). I fondi rimangono su
tali conti di sicurezza finché non ne viene autorizzato un trasferimento per un
determinato progetto nell'ambito di un QOR (quadro di obblighi reciproci). L'ordinatore della Commissione mantiene il potere di
firma su questo conto per assicurarsi che i fondi vengano erogati secondo le
modalità previste. I fondi sui conti a doppia firma sono di proprietà del paese
ACP e non sono quindi registrati all'attivo nei conti annuali del FES. I
trasferimenti a tali conti sono registrati come pagamenti STABEX. Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti
al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1,
paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[10]. Tali fondi sono stati principalmente
trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di
euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di
euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3
milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a
titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del
risultato economico dell'8° FES. 2.5.3 Conti bancari di
cofinanziamento || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Conti bancari di cofinanziamento || - || - || - || - || 8 TOTALE || - || - || - || - || 8 I conti bancari di cofinanziamento sono stati chiusi
e i fondi, fatta eccezione per la componente amministrativa, sono stati
restituiti agli Stati membri su istruzione dell'ordinatore. PASSIVITÀ NON CORRENTI 2.6 DEBITI || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Debiti di cofinanziamento || - || - || 40 || 40 || - TOTALE || - || - || 40 || 40 || - I debiti di cofinanziamento registrati alla fine del
2012 si riferiscono al 10° FES. I contributi di cofinanziamento ricevuti sono
presentati come debiti nei confronti degli Stati membri e degli Stati non
membri in quanto soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da
transazioni commerciali soggette a condizioni. Il FES è tenuto a impiegare i
contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli
attivi (i contributi ricevuti) agli Stati membri. I debiti pendenti di cui
agli accordi di cofinanziamento rappresentano il contributo di cofinanziamento
ricevuto al netto delle spese sostenute per il progetto. L'effetto sull'attivo
netto è nullo. Nel 2012, al fine di migliorare la presentazione dei
debiti di cofinanziamento, gli importi sono stati suddivisi in passività non
correnti e passività correnti. L'aumento dei debiti di cofinanziamento
complessivi viene spiegato alla nota 2.7.1.2. PASSIVITÀ CORRENTI
2.7 DEBITI || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Debiti correnti || 2.7.1 || 4 || 67 || 138 || 209 || 399 Ratei passivi || 2.7.2 || 19 || 308 || 228 || 555 || 339 Risconti di contributi di capitale differiti || 2.7.3 || - || - || 293 || 293 || 295 TOTALE || || 22 || 375 || 660 || 1 057 || 1 033 2.7.1 Debiti correnti || || || || || milioni di EUR || Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Fornitori e altri soggetti || 2.7.1.1 || 4 || 67 || 81 || 152 || 308 Debiti di cofinanziamento || 2.7.1.2 || - || - || 46 || 46 || 81 Debiti vari || 2.7.1.3 || 0 || 0 || 12 || 12 || 10 TOTALE || || 4 || 67 || 138 || 209 || 399 I debiti comprendono le dichiarazioni di spesa
ricevute dal FES nel quadro delle attività di sovvenzionamento e sono
registrati per l'importo richiesto al ricevimento della domanda. La medesima
procedura si applica a fatture e note di accredito ricevute nell'ambito di
attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in
considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a
tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come ratei
passivi. 2.7.1.1 Fornitori o altri In questa rubrica sono inclusi gli importi dovuti ai
fornitori o a enti pubblici e Stati terzi. La diminuzione di 157 milioni di euro rispetto
al periodo di riferimento precedente comprende essenzialmente una riduzione di
75 milioni di euro di debiti nei confronti di Stati terzi e una diminuzione di
37 milioni di euro di debiti nei confronti di fornitori non pubblici. 2.7.1.2 Debiti di
cofinanziamento Nel 2012, al fine di
migliorare la presentazione dei debiti di cofinanziamento, gli importi sono
stati suddivisi in passività non correnti e passività correnti. La riduzione
dei debiti di cofinanziamento correnti è principalmente imputabile alla
riclassificazione di 40 milioni di euro come debiti non correnti. Complessivamente, i debiti di cofinanziamento non
correnti e correnti sono aumentati di 5 milioni di euro. Nel 2012, sono stati
ricevuti nuovi contributi di cofinanziamento da Germania (2 milioni di euro) e
Canada (2 milioni di euro). L'aumento del debito di cofinanziamento svedese (8
milioni di euro) è stato parzialmente compensato da una diminuzione del debito
spagnolo e del debito di cofinanziamento nei confronti del Regno Unito (2
milioni di euro ciascuno) e dalla liquidazione del debito di cofinanziamento
italiano relativo al 9° FES. I debiti per cofinanziamenti sono stati ridotti di 8
milioni di euro per rilevare le spese sostenute in relazione ai progetti di
cofinanziamento (si vedano i punti 3.1.3 e 3.2.2). 2.7.1.3 Altri debiti I debiti vari comprendono prevalentemente entrate e
importi restituiti non assegnati. 2.7.2 Ratei passivi || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Ratei passivi || 19 || 308 || 228 || 555 || 339 TOTALE || 19 || 308 || 228 || 555 || 339 Al termine dell'esercizio si valutano le spese
ammissibili sostenute dai beneficiari di fondi FES ma non ancora dichiarate. In
seguito a tale operazione di separazione, detti importi ammissibili stimati
sono trattati come ratei passivi. L'utilizzo stimato degli importi del
prefinanziamento viene presentato come una liquidazione stimata del
prefinanziamento (cfr. 2.2). 2.7.3 Contributi al fondo riscossi
in anticipo || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Regno Unito || - || - || 274 || 274 || 289 Irlanda || - || - || 9 || 9 || 5 Lituania || - || - || - || - || 1 Ungheria || - || - || 10 || 10 || - TOTALE || - || - || 293 || 293 || 295 Questa voce comprende i contributi degli Stati
membri versati in anticipo. ATTIVITÀ NETTE 2.8 CAPITALE RICHIAMATO || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691 Capitale non richiamato || - || - || (18 712) || (18 712) Capitale del fondo richiamato al 31.12.2011 || 12 840 || 11 699 || 2 440 || 26 979 || || || || Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691 Capitale non richiamato || - || - || (16 112) || (16 112) Capitale del fondo richiamato al 31.12.2012 || 12 840 || 11 699 || 5 040 || 29 579 Il capitale del fondo rappresenta l'importo totale
dei contributi che gli Stati membri versano per il singolo FES, stabilito da
ciascun accordo interno. I fondi non richiamati rappresentano la dotazione
iniziale non ancora richiesta agli Stati membri. Il capitale richiamato costituisce la parte di
dotazione iniziale che agli Stati membri è stato richiesto di versare sui conti
di tesoreria, conformemente alla procedura di cui all'articolo 16 del
regolamento finanziario del 10° FES. Il capitale dell'8° e del 9° FES è stato interamente
richiamato e versato. Capitale richiamato e non
richiamato per Stato membro || || || || milioni di EUR Contributi || % || non richiamato 10° FES 31.12.2011 || richiamato nel 2012 || non richiamato 10° FES 31.12.2012 Austria || 2,41 || (451) || 63 || (388) Belgio || 3,53 || (661) || 92 || (569) Danimarca || 2,00 || (374) || 52 || (322) Finlandia || 1,47 || (275) || 38 || (237) Francia || 19,55 || (3 658) || 508 || (3 150) Germania || 20,50 || (3 836) || 533 || (3 303) Grecia || 1,47 || (275) || 38 || (237) Irlanda || 0,91 || (170) || 24 || (147) Italia || 12,86 || (2 406) || 334 || (2 072) Lussemburgo || 0,27 || (51) || 7 || (44) Paesi Bassi || 4,85 || (908) || 126 || (781) Portogallo || 1,15 || (215) || 30 || (185) Spagna || 7,85 || (1 469) || 204 || (1 265) Svezia || 2,74 || (513) || 71 || (441) Regno Unito || 14,82 || (2 773) || 385 || (2 388) Cipro || 0,09 || (17) || 2 || (15) Repubblica ceca || 0,51 || (95) || 13 || (82) Estonia || 0,05 || (9) || 1 || (8) Ungheria || 0,55 || (103) || 14 || (89) Lituania || 0,12 || (22) || 3 || (19) Lettonia || 0,07 || (13) || 2 || (11) Malta || 0,03 || (6) || 1 || (5) Polonia || 1,3 || (243) || 34 || (209) Slovenia || 0,18 || (34) || 5 || (29) Slovacchia || 0,21 || (39) || 5 || (34) Bulgaria || 0,14 || (26) || 4 || (23) Romania || 0,37 || (69) || 10 || (60) TOTALE || 100,00 || (18 712) || 2 600 || (16 112) Nel 2012 sono stati richiamati i contributi a titolo
del 10° FES. La prima quota dei contributi degli Stati membri per il 2013 è
stata richiamata nel novembre 2012.
2.9 ALTRE RISERVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE Saldo al 31.12.2010 || (2 237) || 4 157 || 333 || 2 252 Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (38) || (80) || 118 || 0 Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/406/UE del Consiglio || - || 150 || (150) || 0 Saldo al 31.12.2011 || (2 276) || 4 227 || 301 || 2 252 Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (78) || (300) || 378 || 0 Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/315/UE del Consiglio || - || 200 || (200) || 0 Saldo al 31.12.2012 || (2 354) || 4 126 || 479 || 2 252 Il saldo al 31.12.2012 comprende: || || || || - I fondi assegnati al Sudan meridionale || - || 350 || - || 350 Dall'entrata in vigore del 10° FES nel 2008,
tutti gli importi disimpegnati dei FES precedenti sono stati trasferiti alla
riserva del 10° FES. Tale riserva può essere utilizzata soltanto alle
condizioni definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno
applicabile al 10° FES. Nel 2012, 78 milioni di euro e 300 milioni di euro
di importi disimpegnati sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed
efficienza del 10° FES dall'8° e dal 9° FES rispettivamente mentre
200 milioni di euro sono stati trasferiti dalla riserva di efficacia ed
efficienza del 10° FES al 9° FES per assegnare i fondi destinati al Sudan
meridionale[11].
3. NOTE AL CONTO DEL
RISULTATO ECONOMICO
3.1 ENTRATE DI ESERCIZIO milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Recupero spese || 2 || 14 || 2 || 17 || 16 Recupero di fondi STABEX || 49 || - || - || 49 || 26 Utili su cambi || 7 || 35 || 8 || 51 || 54 Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2 TOTALE || 58 || 49 || 18 || 124 || 99 3.1.1 Recupero spese Questa rubrica rappresenta gli ordini di recupero
emessi dal FES e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nel sistema
contabile del FES, allo scopo di recuperare le spese effettuate in precedenza,
sulla base di controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Si noti che i
recuperi di importi di prefinanziamento non sono inclusi fra le entrate, ma
accreditati alla rubrica prefinanziamento del bilancio. Recupero di pagamenti
indebiti Nel 2012, sono stati emessi
ordini di recupero di pagamenti indebiti del valore di 27 milioni di euro,
rispetto ai 12 milioni di euro registrati nel 2011. Di questi, 11 milioni di
euro erano relativi a operazioni di recupero spese e sono stati pertanto
registrati come entrate di esercizio. Gli importi di prefinanziamento pagati e
accreditati all'attivo della rubrica prefinanziamento del bilancio sono stati
pari a 16 milioni di euro. La tabella seguente sintetizza la natura del
recupero di pagamenti indebiti: milioni di EUR || || Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2012 || Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2011 Errori || 1 || 1 || 2 || 2 || 1 || 3 Irregolarità || 9 || 15 || 25 || 6 || 3 || 8 Notifica di OLAF || 1 || - || 1 || 1 || - || 1 TOTALE || 11 || 16 || 27 || 8 || 4 || 12 3.1.2 Recupero di fondi STABEX Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti
al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1,
paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[12]. Tali fondi sono stati principalmente
trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di
euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di
euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3
milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a
titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del
risultato economico dell'8° FES. 3.1.3 Entrate di esercizio
connesse al cofinanziamento Le entrate di esercizio connesse al cofinanziamento
rappresentano i contributi utilizzati (si veda 3.2.2). Tali contributi
sono rilevati conformemente all'esecuzione del progetto di cofinanziamento,
dato che soddisfano il criterio posto come condizione di rappresentare entrate
non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni. 3.2 SPESE OPERATIVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Spese operative – strumenti di aiuto || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633 Spese operative di cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2 Perdite dovute a operazioni in cambi || 8 || 39 || 20 || 66 || 61 Riduzione contabile dei crediti || 0 || 6 || - || 6 || 7 TOTALE || 49 || 856 || 2 112 || 3 017 || 2 702 Nel 2012 la Commissione ha perfezionato la
metodologia impiegata per calcolare i ratei passivi. Senza tale modifica, le
spese operative sarebbero risultate pari a 2 849 milioni di euro invece di
3 017 milioni di euro. L'impatto sull'attivo netto sarebbe stato uguale
(una diminuzione di 168 milioni di euro), a causa in particolare di un
aumento dei conti dei ratei passivi (cfr. 2.7.2). 3.2.1 Spese operative – strumenti
di aiuto || || || || milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Aiuti programmabili || 17 || 93 || 1 366 || 1 476 || 1 251 Sostegno macroeconomico || - || 8 || - || 8 || 51 Politica settoriale || 0 || 322 || 3 || 326 || 371 Abbuoni di interessi || 5 || - || - || 5 || 0 Progetti tra paesi ACP || - || 311 || 409 || 720 || 650 Aiuti d'urgenza || - || 60 || 274 || 333 || 212 Aiuti a profughi || 6 || - || - || 6 || 0 Capitale di rischio || 1 || - || - || 1 || 19 STABEX || 4 || - || - || 4 || 12 Sysmin || 0 || - || - || 0 || (8) Altri programmi di aiuti relativi a FES precedenti || - || 10 || - || 10 || 24 Sostegno istituzionale || - || (1) || 33 || 32 || 8 Compensazione proventi esportazioni || 7 || 10 || - || 18 || 42 Totale || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633 Le spese d'esercizio del FES coprono vari strumenti
di aiuto e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di
gestione del denaro. 3.2.2 Spese operative connesse al
cofinanziamento Sono le spese sostenute per progetti di
cofinanziamento nel 2012. Poiché i contributi
di cofinanziamento ricevuti soddisfano i criteri delle entrate non derivanti da
transazioni commerciali soggette a condizioni, un importo corrispondente di
contributi è stato registrato come entrata di esercizio (si veda 3.1.3). 3.2.3 Riduzione contabile dei
crediti Questa rubrica comprende principalmente rettifiche
di prefinanziamenti e importi svalutati/persi sulla realizzazione di crediti.
3.3 SPESE AMMINISTRATIVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Spese amministrative || - || 1 || 106 || 107 || 75 TOTALE || - || 1 || 106 || 107 || 75 Questa rubrica registra le spese di sostegno, ossia
le spese amministrative connesse alla programmazione e all'attuazione dei FES,
comprese le spese per la preparazione, le fasi successive, il monitoraggio e la
valutazione dei progetti, nonché le spese per le reti informatiche, l'assistenza
tecnica, ecc. 3.4 ENTRATE FINANZIARIE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011 Interessi attivi – banche europee || - || 6 || 4 || 9 || 1 Interesse relativo ai prefinanziamenti || (2) || (24) || (6) || (32) || (21) TOTALE || (2) || (18) || (2) || (22) || (20) L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato
conformemente al disposto dell'articolo 7, paragrafo 3, e dell'articolo 8
del regolamento finanziario del 10° FES. L'annullamento dei ratei del 2011 per
gli interessi maturati sui prefinanziamenti è risultato nel 2012 in interessi
attivi negativi. 4. NOTE AL PROSPETTO DEI
FLUSSI DI CASSA
4.1 OBIETTIVO
E PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA Le informazioni relative ai flussi di cassa
costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità del FES di generare
liquidità e attività equivalenti e le sue necessità di utilizzare detti flussi. Il prospetto dei flussi di cassa viene preparato
utilizzando il metodo indiretto: l'avanzo o il
disavanzo netti dell'esercizio finanziario vengono adeguati a seguito degli
effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a
incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti. I flussi di cassa derivanti da operazioni in una
data valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento del FES (l'euro),
applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio tra l'euro e detta
valuta in vigore alla data della transazione. 4.2 ATTIVITÀ OPERATIVE Il prospetto dei flussi di cassa del FES comprende
soltanto quelli derivanti da attività operative, giacché il FES non svolge
attività di investimento o finanziamento. L'obiettivo
di tali attività è contribuire al conseguimento dei risultati fissati nell'ambito
dell'elaborazione delle politiche. 5. SOPRAVVENIENZE ATTIVE E
PASSIVE E ALTRE VOCI
5.1 SOPRAVVENIENZE ATTIVE milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Garanzie di esecuzione || 13 || 171 || 120 || 304 || 325 Trattenute a garanzia || 6 || 107 || 74 || 188 || 197 Sopravvenienze attive di esecuzione || - || - || - || - || 1 TOTALE || 19 || 279 || 194 || 492 || 523 5.1.1 Garanzie di
esecuzione Talvolta si richiedono
garanzie di esecuzione per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti FES
onorino gli obblighi assunti in virtù dei contratti stipulati con il FES. La riduzione di 21 milioni
di euro delle garanzie di esecuzione rappresenta la differenza fra le garanzie
sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state nella maggior
parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove garanzie sono state
anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES. 5.1.2 Trattenute a
garanzia Le trattenute a garanzia
riguardano soltanto i contratti di lavoro. Di regola viene trattenuto il 10%
dei pagamenti intermedi ai beneficiari per garantire che il contraente adempia
alle sue obbligazioni. Questi importi trattenuti sono registrati come debiti. Subordinatamente
all'approvazione dell'amministrazione aggiudicatrice, la parte contraente può
presentare una trattenuta di garanzia in sostituzione degli importi da
trattenere sui pagamenti intermedi. Queste garanzie ricevute sono inserite come
sopravvenienze attive. La riduzione di
9 milioni di euro delle trattenute a garanzia rappresenta la differenza
fra le garanzie sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state
nella maggior parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove
garanzie sono state anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES. 5.2 ALTRE VOCI
5.2.1
Impegni di bilancio ancora da liquidare milioni di EUR || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011 Impegni di bilancio ancora da liquidare || 103 || 938 || 4 601 || 5 642 || 5 594 Relativi importi inseriti nel conto del risultato economico || (22) || (382) || (310) || (714) || (646) TOTALE || 81 || 557 || 4 291 || 4 928 || 4 948 Gli impegni di bilancio ancora da liquidare
rappresentano impegni in sospeso per i quali non sono stati ancora effettuati
pagamenti e/o disimpegni e sono la normale conseguenza dell'esistenza di
programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2012 l'importo degli impegni di bilancio
ancora da liquidare ammontava a 5 642 milioni di euro. L'importo indicato
come un impegno futuro da finanziare è costituito da questo impegno di bilancio
ancora da liquidare meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto
del risultato economico del 2012, per un totale di 4 928 milioni di euro.
6. GESTIONE DEI RISCHI
FINANZIARI Le seguenti informazioni relative alla gestione dei
rischi finanziari del Fondo europeo di sviluppo si riferiscono alle operazioni
di tesoreria effettuate dalla Commissione europea per conto del Fondo europeo
di sviluppo al fine di utilizzare le sue risorse.
6.1 POLITICHE DI GESTIONE DEI
RISCHI E ATTIVITÀ DI COPERTURA Le norme e i principi per la gestione delle
operazioni di tesoreria del FES sono contenuti nel regolamento (CE) n. 215/2008
del Consiglio recante il regolamento finanziario applicabile al 10° FES e
nell'accordo interno. Conformemente ai regolamenti di cui sopra, si
applicano i seguenti principi fondamentali: –
i
contributi finanziari sono versati dagli Stati membri su conti speciali aperti
presso la banca d'emissione di ciascuno Stato membro o presso l'istituto
finanziario da esso designato. Gli importi dei contributi sono conservati su
detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti del FES; – i contributi degli Stati
membri al FES sono versati in euro, mentre i pagamenti del FES sono denominati
in euro e in altre valute, comprese quelle meno note; – non sono consentiti
scoperti di conto sui conti bancari aperti dalla Commissione per conto
del FES. Oltre ai conti speciali, altri conti bancari sono
aperti dalla Commissione per conto del FES presso istituti finanziari (banche
centrali e banche commerciali) al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere
le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio a norma dell'articolo
44 del regolamento n. 215/2008 del Consiglio (si veda il punto 6.4 successivo). Tutte le banche commerciali in cui sono stati aperti
per il FES conti diversi dai suddetti "conti speciali" vengono
selezionate mediante gara d'appalto. Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono
altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per
garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni,
vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario,
alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit. La gestione delle operazioni di pagamento e di
tesoreria è regolata da una serie di linee guida e procedure scritte al fine di
limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di
controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e
il loro rispetto viene verificato regolarmente. 6.2 RISCHI DI MERCATO
6.2.1 Rischio
valutario Tutti i contributi sono detenuti in euro e le altre
valute sono acquistate soltanto quando occorrono per eseguire pagamenti. Di
conseguenza, le operazioni di tesoreria del FES non sono esposte al rischio
valutario.
6.2.2 Rischio di tasso di
interesse Il FES non prende denaro in prestito e di
conseguenza non è esposto ad alcun rischio legato ai tassi di interesse. Tuttavia il FES percepisce interessi sui saldi che
detiene nei suoi differenti conti bancari. La Commissione, per conto del FES,
ha quindi adottato misure volte a garantire che gli interessi percepiti
regolarmente riflettano i tassi di interesse di mercato nonché le loro
possibili fluttuazioni. I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su
conti presso le banche commerciali sono remunerati su base giornaliera. La
remunerazione dei saldi su tali conti è basata sui tassi variabili di mercato,
ai quali viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per la
maggior parte dei conti il calcolo degli interessi è collegato all'indice EONIA
(Euro overnight index average) e viene adeguato per riflettere le eventuali
fluttuazioni di tale tasso. Per certi altri conti il calcolo dell'interesse è
collegato al tasso marginale applicato dalla BCE sulle operazioni di
rifinanziamento. Di conseguenza, il FES non è esposto ad alcun rischio che i
suoi saldi siano remunerati a tassi inferiori a quelli di mercato. 6.3 RISCHIO DI CREDITO
(RISCHIO DELLA CONTROPARTE) La maggior parte delle risorse di tesoreria del FES
sono detenute, in conformità al regolamento n. 215/2008 del Consiglio, in "conti
speciali" aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi. Questi
conti sono tenuti prevalentemente presso il Tesoro o la banca centrale
nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di
controparte minimo per il FES (l'esposizione riguarda gli Stati membri). Per quanto riguarda le risorse di tesoreria del FES
detenute presso banche commerciali per coprire l'esecuzione dei pagamenti, l'alimentazione
dei rispettivi conti viene eseguita in base al principio del "just in time"
ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione della tesoreria della
Commissione. I livelli dei saldi di ciascun conto sono mantenuti a livelli
minimi, proporzionati all'importo medio dei rispettivi pagamenti giornalieri. Di
conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre
molto bassi, per cui l'esposizione del FES a rischi risulta limitata. Inoltre, per la selezione delle banche commerciali
vengono applicate linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente al
minimo il rischio della controparte cui è esposto il FES. Tutte le banche commerciali vengono selezionate
mediante gara d'appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per
l'ammissione alle procedure di gara è Moody's P-1 o un rating equivalente
(S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze, debitamente giustificate,
può essere richiesto un livello inferiore.
6.4 RISCHIO DI LIQUIDITÀ I principi di bilancio applicati al FES assicurano
che le risorse liquide complessive disponibili per l'esercizio finanziario
siano sempre sufficienti per l'esecuzione di tutti i relativi pagamenti. In
effetti il totale dei contributi degli Stati membri è pari all'importo
complessivo degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio finanziario
pertinente. Tuttavia i contributi degli Stati membri al FES sono
pagati in tre rate annue, mentre i pagamenti seguono in parte un andamento
stagionale. Per fare sì che le risorse di tesoreria siano sempre
sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in ogni dato mese, fra la
Commissione e i centri di spesa interessati ha luogo un regolare scambio di
informazioni sulla situazione della tesoreria onde evitare che i pagamenti
effettuati in ogni dato periodo eccedano le risorse di tesoreria disponibili. Inoltre, nel contesto delle operazioni giornaliere
di tesoreria del FES, gli strumenti di gestione automatizzata garantiscono che
in ogni conto bancario del FES sia disponibile una liquidità sufficiente, su
base giornaliera.
7. INFORMATIVA SULLE
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In questa rubrica non sono state individuate
operazioni con parti correlate che richiedano informative.
8. FATTI INTERVENUTI DOPO LA
DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Alla data di approvazione dei conti, il contabile
del FES non aveva constatato o ricevuto segnalazioni di alcuna questione
rilevante tale da essere evidenziata in questo paragrafo. I conti annuali e le
note esplicative corrispondenti sono stati redatti sulla scorta delle
informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate
sopra. RICONCILIAZIONE: 9. RISULTATO ECONOMICO –
RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO Il risultato economico dell'esercizio è calcolato in
base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato dell'esecuzione
del bilancio si basa invece sulle regole della contabilità di cassa. Poiché
entrambi sono il risultato delle medesime operazioni sottostanti, la
riconciliazione costituisce un controllo utile per verificare la loro
corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione,
evidenziando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra
entrate e spese.
|| || milioni di EUR || 2012 || 2011 || || RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || (3 023) || (2 700) || || ENTRATE || || Diritti non influenti sul risultato dell'esecuzione del bilancio || (47) || (52) Diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi || (8) || (3) Diritti accertati nell'esercizio precedente e riscossi nell'esercizio in corso || 14 || 10 Effetto netto del prefinanziamento || 62 || 46 Ratei attivi netti || (40) || (13) || || SPESE || || Spese dell'esercizio in corso non ancora pagate || 38 || 98 Spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso || (101) || (249) Cancellazione di pagamenti || 7 || 17 Effetto netto del prefinanziamento || (316) || (346) Ratei passivi netti || 204 || 317 || || RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO || (3 209) || (2 874) 9.1 Elementi di riconciliazione –
Entrate Le entrate di bilancio di un esercizio finanziario
corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso
dell'esercizio e a quelle riscosse in relazione ai diritti accertati in
esercizi precedenti. I diritti che non influiscono sul risultato dell'esecuzione
del bilancio sono registrati nel risultato economico, ma dal punto di vista
del bilancio non possono essere considerati entrate, poiché gli importi
incassati sono trasferiti alle riserve e non possono venire rimpegnati senza
una decisione del Consiglio. I diritti accertati nell'esercizio in corso ma
non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini
della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al
contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio
in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della
riconciliazione. L'effetto netto dei prefinanziamenti è
costituito dalla liquidazione degli importi di prefinanziamento recuperati. Si
tratta di un'entrata che non ha alcun effetto sul risultato economico. I ratei attivi netti consistono
principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio. Soltanto l'effetto netto,
ossia i ratei attivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei attivi
dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione. 9.2 Elementi di riconciliazione –
Spese Le spese dell'esercizio in corso non ancora
pagate devono essere aggiunte ai fini della riconciliazione, in quanto sono
incluse nel risultato economico ma non fanno parte della spesa di bilancio. Al
contrario, le spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso
devono essere dedotte dal risultato economico ai fini della riconciliazione, in
quanto fanno parte della spesa di bilancio dell'esercizio in corso ma non hanno
alcun effetto sul risultato economico o contribuiscono a ridurre le spese in
caso di correzioni. Le entrate derivanti da cancellazioni di pagamenti non influenzano il
risultato economico mentre incidono sul risultato dell'esecuzione del bilancio. L'effetto netto del prefinanziamento è la combinazione
dei nuovi importi di prefinanziamento versati nell'esercizio in corso (e
contabilizzati come spese di bilancio dell'esercizio) e i prefinanziamenti
liquidati nell'esercizio in corso o in quelli precedenti mediante l'accettazione
delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non
spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale
era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo
versamento. I ratei passivi netti consistono
principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese
ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES, ma non ancora comunicate
al FES. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei passivi per l'esercizio in
corso, meno le entrate dei ratei passivi dell'esercizio precedente, viene preso
in considerazione. 2. RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA NOTA
INTRODUTTIVA
FES
precedenti ·
La
decisione n. 1/2000 del Consiglio ACP-CE del 27 luglio 2000 sulle misure
transitorie dispone che una parte delle risorse non assegnate dei FES
precedenti sia utilizzata conformemente alle relative disposizioni dell'accordo
di Cotonou applicabili anticipatamente in base alle misure transitorie. ·
La
decisione n. 410/2001 della Commissione del 16 marzo 2001, volta a determinare
gli stanziamenti destinati ai programmi indicativi per i paesi ACP a titolo
dell'accordo di partenariato ACP-CE, dispone che le risorse non assegnate dei
FES precedenti siano utilizzate per l'esecuzione in conformità delle regole e
procedure dei rispettivi FES, per un importo massimo di 1,2 miliardi di euro,
nel periodo che precede l'entrata in vigore del protocollo finanziario del 9°
FES. ·
La
decisione n. 1033/2001 della Commissione del 15 giugno 2001 ha definito gli
stanziamenti per i programmi regionali e la cooperazione intra ACP nel quadro
del protocollo finanziario dell'accordo di partenariato ACP-CE. ·
La
decisione n. 1252/2002 della Commissione dell'11 luglio 2002 ha aumentato gli
stanziamenti destinati alla cooperazione intra ACP di 60 milioni di euro,
sulla base delle riserve generali del 6° e 7° FES e ha altresì predisposto l'utilizzazione
di questi fondi supplementari nel periodo che precede l'entrata in vigore del
protocollo finanziario del 9° FES, conformemente alle regole e alle procedure
applicabili ai FES originari. ·
Infine,
la decisione n. 3/2002 del Consiglio ACP-CE del 23 dicembre 2002 ha prelevato
un importo di 25 milioni di euro dalle risorse non assegnate dell'8° FES
(riserva generale), per destinarlo alla cooperazione regionale a titolo dell'accordo
di partenariato ACP-CE. ·
Con la
chiusura del 6° FES nel 2006 e del 7° FES nel 2008, i conti annuali
non contengono più tabelle d'esecuzione relative a tali FES. Per contro, l'esecuzione
dei saldi trasferiti si ritrova nel 9° FES. ·
Come
per gli anni precedenti, per assicurare la trasparenza nella presentazione dei
conti del 2012, le varie tabelle presentate in appresso riprendono
separatamente per l'8°FES la quota utilizzata in base alla programmazione
prevista rispettivamente nella Convenzione di Lomé e nell'accordo di Cotonou. Per
quanto riguarda quest'ultimo, la contabilizzazione e la presentazione dei conti
sono state effettuate ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, dell'allegato
IV dell'accordo di partenariato ACP-CE relativo ai paesi. Questo articolo
prevede, per i paesi ACP, una dotazione A per il sostegno macroeconomico e il
sostegno ai programmi e progetti e una dotazione B per gli imprevisti, quali l'aiuto
d'urgenza, le iniziative di riduzione del debito e il sostegno destinato ad
attenuare le conseguenze negative dell'instabilità dei proventi delle
esportazioni[13]. Per
quanto riguarda le regioni, la presentazione è stata effettuata sulla base
della programmazione regionale, di cui al capitolo 2 dell'accordo di
partenariato ACP-CE (programma indicativo regionale e cooperazione intra ACP). ·
Ai
sensi del punto 4 dell'allegato Ib (quadro finanziario pluriennale per il
periodo 2008-2013) dell'accordo di partenariato ACP-CE, i saldi restanti e gli
importi disimpegnati a titolo di detti Fondi tra il 31.12.2007 e l'entrata in
vigore del 10° FES sono stati trasferiti al 9° FES per garantire il
funzionamento dell'amministrazione dell'UE e per coprire i costi correnti dei
progetti in corso fino all'entrata in vigore del 10° FES. ·
La
decisione 2010/406/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan,
150 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del nono
FES e di FES precedenti per rispondere alle esigenze della popolazione più
vulnerabile del Sudan. Tale importo è stato stanziato nel corso del 2011. ·
La
decisione 2011/315/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan
meridionale, 200 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito
del 9° FES e di FES precedenti a sostegno dell'attuazione del piano di sviluppo
triennale per il Sudan meridionale. Tale importo è stato stanziato nel corso
del 2012. 10°
FES L'accordo di partenariato ACP-CE, firmato il 23
giugno 2000 a Cotonou dagli Stati membri della Comunità europea e dagli Stati
dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), è entrato in vigore il 1°aprile
2003. L'accordo di Cotonou è stato modificato mediante l'accordo firmato dagli
stessi Stati a Lussemburgo il 25 giugno 2005. La decisione del Consiglio del 27 novembre 2001
relativa all'associazione dei paesi e territori d'oltremare (PTOM) all'Unione
europea (2001/822/CE) è entrata in vigore il 2 dicembre 2001. Tale decisione è
stata modificata il 19 marzo 2007 (decisione 2007/249/CE). L'accordo interno riguardante il finanziamento degli
aiuti comunitari forniti nell'ambito del quadro finanziario pluriennale per il
periodo 2008-2013 in applicazione dell'accordo di Cotonou modificato, adottato
dai rappresentanti dei governi degli Stati membri della Comunità europea il
17 luglio 2006, è entrato in vigore il 1° luglio 2008. Ai sensi dell'accordo di Cotonou, il secondo periodo
(2008-2013) degli aiuti dell'UE ai paesi ACP e PTOM è finanziato dal 10° FES
con un totale di 22 682 milioni di euro, di cui: ·
21 966
milioni di euro vengono stanziati a favore dei paesi ACP ai sensi del quadro
finanziario pluriennale previsto dall'allegato Ib dell'accordo di Cotonou
riveduto, 20 466 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione
europea; ·
286 milioni
di euro assegnati ai PTOM conformemente all'allegato IIAa della decisione del
Consiglio modificata relativa all'associazione dei PTOM alla Comunità europea,
256 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea; ·
430 milioni
di euro per la Commissione per coprire i costi derivanti dalla programmazione e
dall'esecuzione delle risorse del 10° FES, conformemente all'articolo 6 dell'accordo
interno. Dalla data di entrata in vigore del 10° FES, a
tali importi si sono aggiunti i fondi disimpegnati di FES precedenti, interessi
e saldi di cassa inutilizzati risultanti dal sistema di stabilizzazione dei
proventi delle esportazioni di materie prime agricole (STABEX) nel quadro dei
Fondi precedenti al 9° FES. Tutti i fondi sono gestiti conformemente alle
rispettive regole specifiche, come prevedono l'accordo di Cotonou modificato e
l'accordo interno. Degli stanziamenti previsti dal
10° FES di cui sopra, la Commissione europea gestisce l'importo iniziale di 21
152 milioni di euro come segue: – 15 300 milioni di euro
per i programmi indicativi nazionali, di cui: ·
13 500
milioni di euro per la dotazione A, di cui 13 345 milioni aperti. Inoltre,
la dotazione A è stata aumentata di 341 milioni di euro tramite
trasferimenti di riserve e di 91 milioni di euro in seguito alla chiusura di
fondi Stabex disimpegnati e diminuita di 33 milioni di euro a causa del
trasferimento di stanziamenti regionali (multiregionale - PALOP). I fondi
totali disponibili ammontano quindi a 13 774 milioni di euro di stanziamenti
aperti e a 155 milioni di euro non ancora aperti. ·
1 800
milioni di euro per le dotazioni B, interamente aperti. Inoltre, la dotazione B
è stata aumentata di 148 milioni di euro di riserve aperte, che hanno portato i
fondi aperti totali a 1 948 milioni di euro. – 1 783 milioni di euro
per i programmi indicativi nazionali, insieme a un trasferimento di
33 milioni di euro dalla dotazione A e a un trasferimento di 19 milioni di
euro di riserve, che portano gli stanziamenti aperti a 1 797 milioni di
euro; – 2 700 milioni di euro
in stanziamenti intra ACP, tutti aperti, cui si aggiunge un trasferimento
di 195 milioni di euro di riserve, per un totale di 2 895 milioni di
euro di stanziamenti aperti; – 683 milioni di euro di
riserve, di cui 664 milioni di euro trasferiti, lasciando un saldo di 19
milioni di euro; – 430 milioni di euro per
costi di attuazione, tutti aperti; – 256 milioni di euro per
stanziamenti a paesi PTOM, di cui: ·
fondi
per una dotazione A pari a 195 milioni di euro, di cui 140 milioni aperti ·
fondi
per una dotazione B pari a 15 milioni di euro, di cui 7 milioni aperti ·
fondi
per stanziamenti regionali per 40 milioni di euro, tutti aperti ·
fondi
per studi/assistenza tecnica per 6 milioni di euro, tutti aperti. - Riserva di efficacia ed
efficienza non utilizzabile del 10° FES Dall'entrata in vigore del 10° FES, il 1° luglio
2008, i saldi restanti e gli importi disimpegnati dai progetti del 9° FES e dei
FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza
del 10° FES, con l'eccezione dei fondi Stabex e degli stanziamenti
amministrativi del 9° FES. Tale riserva può essere utilizzata alle condizioni
definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10°
FES. Gli elementi di questa riserva al 31.12.2012 sono
specificati di seguito (in milioni di euro): Totale degli importi trasferiti alla riserva non utilizzabile del 10° FES: || 815 diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2010/406/UE del Consiglio del 12 luglio 2010 || -150 diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2011/315/UE del Consiglio del 23 maggio 2011 || -200 Totale disponibile nella riserva (ACP+PTOM) || 465 -
Riserva di Stabex relativa al 10° FES In seguito alla chiusura dei conti Stabex, i fondi
inutilizzati/disimpegnati sono trasferiti alla riserva dotazione A di Stabex
relativa al 10° FES (articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile
al 10° FES) e poi ai programmi indicativi nazionali dei paesi interessati. La
situazione della riserva al 31.12.2012 (in milioni di euro) è la seguente: Paese interessato || Riserva dotazione A STABEX Costa d'Avorio || 11,43 Capo Verde || 0,01 Guinea Bissau || 0,30 Sierra Leone || 0,22 Senegal || 0,90 Totale || 12,86 -
Cofinanziamenti relativi al 10° FES Nel quadro del 10° FES sono stati sottoscritti
accordi di trasferimento per cofinanziamenti da parte di Stati membri pari a
116 milioni di euro e sono stati aperti stanziamenti di impegno per l'importo
totale di 99 milioni di euro, mentre gli stanziamenti di pagamento sono stati
aperti in misura corrispondente agli importi incassati, pari a 93 milioni
di euro. La tabella seguente illustra la
situazione degli stanziamenti di cofinanziamento al 31.12.2012 (in milioni di
euro): || Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento Cofinanziamento – Dotazione A || 84 || 78 Cofinanziamento - Intra ACP || 12 || 12 Cofinanziamento - Spese di amministrazione || 3 || 3 || 99 || 93 Le tabelle seguenti, relative agli
importi decisi, assegnati e pagati, riportano cifre nette. Le
tabelle che presentano la situazione per paese e per strumento sono contenute
nell'allegato. 2.1 STANZIAMENTI 2.2 CONTI AGGREGATI 2.3. ALTRE INFORMAZIONI
RELATIVE ALLA GESTIONE Cofinanziamento
italiano (1985) Il cofinanziamento italiano, cominciato nel 1985 ed
ancora aperto nel 2011 nel quadro del "4° programma di ricostruzione in
Somalia", che risultava ancora in corso, ha potuto essere finalmente
chiuso nel 2012. Il saldo disponibile in chiusura è stato restituito dall'Italia. PARTE II – CONTI ANNUALI
DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO
PER GLI INVESTIMENTI BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI || CA/463/13 || 14 marzo 2013 || Documento 13/072 || || CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Strumento PER GLI investimentI Rendiconti finanziari al 31 dicembre 2012 || || || - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Prospetto del conto economico complessivo - Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori - Rendiconto finanziario - Note ai rendiconti finanziari || ORG.: E || 3. RENDICONTI
FINANZIARI DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI 3.1 PROSPETTO DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Note || 31.12.2012 || 31.12.2011 || || || ATTIVITÀ || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 5 || 466 568 || 452 279 Strumenti finanziari derivati || 6 || 115 || 434 Prestiti e crediti || 7 || 1 146 280 || 1 033 160 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 333 001 || 251 660 Crediti dai finanziatori || 9/15 || 87 310 || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 10 || 99 029 || - Altre attività || 11 || 224 || 416 || || || Totale attività || || 2 132 527 || 1 825 259 || || || || || || PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || || || PASSIVITÀ || || || Strumenti finanziari derivati || 6 || 7 035 || 12 702 Risconti passivi || 12 || 37 808 || 33 003 Debiti nei confronti di terzi || 13 || 312 086 || 329 660 Altre passività || 14 || 1 153 || 1 113 || || || Totale passività || || 358 082 || 376 478 || || || RISORSE DEI FINANZIATORI || || || Contributi degli Stati membri richiamati || 15 || 1 561 309 || 1 281 309 Riserva intestata all'equo valore || || 68 434 || 41 750 Utili non distribuiti || || 144 702 || 125 722 || || || Totale risorse dei finanziatori || || 1 774 445 || 1 448 781 || || || Totale passività e contributi dei finanziatori || || 2 132 527 || 1 825 259 Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci 3.2 PROSPETTO DEL CONTO
ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Note || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 || || || || || Interessi e proventi assimilati || 17 || 67 503 || 59 561 || Spese per interessi e oneri assimilati || 17 || -1 114 || -940 || || || || || Proventi netti da interessi e assimilati || || 66 389 || 58 621 || || || || || Entrate da commissioni e dividendi || 18 || 1 934 || 2 149 || Spese per commissioni e dividendi || 18 || -292 || -144 || || || || || Proventi netti da commissioni e dividendi || || 1 642 || 2 005 || || || || || Variazione dell'equo valore di strumenti finanziari derivati || || 5 348 || -7 534 || Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 19 || 1 045 || 17 228 || Perdite e utili netti su cambi || || -10 575 || 8 376 || || || || || Risultato netto delle operazioni finanziarie || || -4 182 || 18 070 || || || || || Variazione della riduzione di valore di prestiti e crediti, al netto di annullamenti || 7 || 597 || 27 452 || Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -8 927 || -6 888 || Riduzione di valore di altre attività || 20 || -337 || - || Spese amministrative generali || 21 || -36 202 || -38 006 || || || || || Utile dell'esercizio || || 18 980 || 61 254 || || || || || Altro risultato economico complessivo: || || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita - Riserva intestata all'equo valore || || || || 1. Variazione netta dell'equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 18 551 || 20 574 || 2. Importo netto trasferito all'utile o alla perdita || 8 || 8 133 || -3 394 || Attività finanziarie totali disponibili per la vendita || || 26 684 || 17 180 || || || || || Totale altro risultato economico complessivo || || 26 684 || 17 180 || || || || || Totale risultato economico complessivo per l'esercizio || || 45 664 || 78 434 || Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci 3.3 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI
NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale Al 1° gennaio 2012 Note || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781 || || || || Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio 15 || 280 000 || - || - || 280 000 || || || || Utile per l'esercizio 2012 || - || - || 18 980 || 18 980 || || || || Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 26 684 || - || 26 684 || || || || Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 280 000 || 26 684 || 18 980 || 325 664 || || || || Al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 68 434 || 144 702 || 1 774 445 || || || || || Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale Al 1° gennaio 2011 Note || 1 131 309 || 24 570 || 64 468 || 1 220 347 || || || || Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio 15 || 150 000 || - || - || 150 000 || || || || Utile per l'esercizio 2011 || - || - || 61 254 || 61 254 || || || || Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 17 180 || - || 17 180 || || || || Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 150 000 || 17 180 || 61 254 || 228 434 || || || || Al 31 gennaio 2011 || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781 || || || || || || || || Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci 3.4 PROSPETTO DEL RENDICONTO
FINANZIARIO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro) || Note || Dall'1.1.2012 al 31.12.2012 || Dall'1.1.2011 al 31.12.2011 ATTIVITÀ OPERATIVE || || || Utile dell'esercizio finanziario || || 18 980 || 61 254 Adeguamenti || || || Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || || 8 927 || 3 172 Variazione netta della riduzione di valore di prestiti e crediti || || -597 || -27 452 Interesse capitalizzato su prestiti e crediti || 7 || -9 622 || -10 512 Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su prestiti e crediti || || -1 407 || -2 801 Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -751 || - Aumenti nei risconti passivi || || 4 805 || 3 424 Effetto di variazioni del tasso di cambio sui prestiti || || 16 044 || -15 337 Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle attività finanziarie disponibili per la vendita || || -1 204 || 34 Utile sulle attività operative prima delle variazioni delle attività e passività correnti || || 35 175 || 11 782 || || || Versamenti di prestiti || 7 || -233 018 || -237 040 Rimborsi di prestiti || 7 || 115 480 || 104 410 Variazioni dell'equo valore di derivati || || -5 348 || 7 534 Aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -98 278 || - Aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -81 981 || -67 829 Vendita delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 19 601 || 24 971 Diminuzione di altre attività || || 192 || 2 756 Aumento di altre passività || || 40 || 173 Aumento di importi dovuti alla Banca europea per gli investimenti || || 6 876 || 4 144 || || || Flussi di cassa netti provenienti da attività operative || || -241 261 || -149 099 || || || ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO || || || Contributi ricevuti dagli Stati membri || || 236 345 || 136 345 Importi ricevuti dagli Stati membri relativi ad abbuoni di interessi || || 43 655 || 76 345 Importi pagati per conto degli Stati membri in relazione ad abbuoni di interessi || || -24 450 || -22 899 || || || Flussi di cassa netti provenienti da attività di finanziamento || || 255 550 || 189 791 || || || Aumento netto di tesoreria ed equivalenti di tesoreria || || 14 289 || 40 692 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio finanziario || || 452 279 || 411 587 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || || 466 568 || 452 279 || || || La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria sono costituiti da: || || || Liquidità || || 10 588 || 3 127 Depositi a termine || || 455 980 || 449 152 || || 466 568 || 452 279 || || || Ulteriori informazioni sui flussi di cassa operativi || || 2012 || 2011 Interessi attivi || || 64 490 || 57 391 Interessi passivi || || -1 137 || -1 162 Dividendi percepiti || || 975 || 974 Le note di accompagnamento
costituiscono parte integrale dei presenti bilanci
3.5 NOTE AI BILANCI AL 31
DICEMBRE 2012 1
Informazioni generali Lo strumento per gli investimenti (lo "strumento")
è stato istituito in virtù dell'accordo di Cotonou (l'"accordo") in
materia di cooperazione e aiuti allo sviluppo, concluso il 23 giugno 2000 tra
gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (i "paesi ACP"), da
un lato, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altro, e modificato il
25 giugno 2005 e il 23 giugno 2010. Lo strumento non è una persona giuridica distinta e in base
all'accordo è la Banca europea per gli investimenti (BEI) che gestisce i
contributi per conto degli Stati membri (i donatori). I finanziamenti concessi nel quadro dell'accordo sono a
carico dei bilanci degli Stati membri dell'UE e sono erogati conformemente ai
protocolli finanziari definiti per periodi successivi di cinque-sei anni. Nel
quadro dell'accordo e in seguito all'entrata in vigore di un secondo protocollo
finanziario il 1° luglio 2008 (per il periodo 2008-2013), denominato 10° Fondo
europeo di sviluppo ("FES"), la Banca europea per gli investimenti ("BEI")
gestisce: -
lo "strumento",
un fondo di rotazione di capitale di rischio di 3 185,5 milioni di
euro, mirato a promuovere gli investimenti del settore privato nei paesi ACP,
48,5 milioni dei quali sono stanziati a favore dei paesi e territori d'oltremare
(«paesi PTOM»); -
sovvenzioni
per il finanziamento di abbuoni di interessi per un valore di 400 milioni
di euro per i paesi ACP e di 1,5 milioni di euro per i paesi PTOM. Fino al
10% di tali abbuoni può essere utilizzato per finanziare assistenza tecnica
connessa ai progetti. I presenti bilanci sono relativi al periodo 1° gennaio 2012
- 31 dicembre 2012. Su proposta del comitato di gestione della BEI, il consiglio
di amministrazione di quest'ultima ha adottato i rendiconti finanziari in data
14 marzo 2013 e autorizzato la loro presentazione per approvazione al consiglio
dei governatori entro il 14 maggio 2013. 2
Principali politiche contabili 2.1 Base della preparazione – Dichiarazione di
conformità I rendiconti finanziari relativi allo strumento sono stati
elaborati sulla base dei principi internazionali d'informativa finanziaria
(IFRS) adottati dall'Unione europea. 2.2 Valutazioni e stime contabili significative La preparazione dei rendiconti finanziari comporta l'utilizzazione
di determinate stime contabili. Essa prevede inoltre che la direzione della
Banca europea per gli investimenti effettui una valutazione all'atto di
applicare le politiche contabili dello strumento. Vengono indicati in appresso
i settori che richiedono una valutazione più dettagliata o complessa, ovvero i
settori per i quali le ipotesi e le stime sono importanti ai fini dei
rendiconti finanziari. Le valutazioni e le stime sono utilizzate
principalmente negli ambiti seguenti. §
Equo
valore degli strumenti finanziari Qualora l'equo valore delle
attività e delle passività finanziarie iscritte in bilancio non possa essere
desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di
tecniche di valutazione che prevede, tra l'altro, l'uso di modelli matematici.
I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da
mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell'equo valore
viene effettuata ricorrendo a una valutazione. Le valutazioni tengono conto di
considerazioni relative alla liquidità e di parametri immessi nel modello,
quali la correlazione e la volatilità per derivati di durata superiore a tre
mesi. §
Perdite
dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti Ad ogni data di chiusura di
bilancio, lo strumento per gli investimenti riesamina i propri prestiti e
crediti problematici al fine di valutare l'opportunità di registrare nel conto
economico complessivo un fondo per la riduzione di valore. In particolare, per
determinare l'entità dell'accantonamento necessario la direzione della Banca
europea per gli investimenti deve effettuare una stima dell'importo e dei tempi
dei futuri flussi di cassa. Queste stime sono basate su ipotesi relative a una
serie di fattori; i risultati effettivi possono tuttavia differire, dando luogo
a eventuali modifiche di tale fondo. In aggiunta al fondo specifico per ciascun
prestito e credito significativo, lo strumento per gli investimenti può
costituire anche un fondo collettivo per la perdita di valore relativamente a
esposizioni che, sebbene non specificamente identificate come richiedenti un
accantonamento particolare, presentano un rischio di inadempienza maggiore di
quello esistente al momento della concessione In linea di principio, un
prestito è considerato in sofferenza quando il pagamento degli interessi e del
capitale è dovuto da almeno 90 giorni e la direzione della Banca europea per
gli investimenti ritiene che vi sia un'indicazione oggettiva di riduzione di
valore. §
Valutazione
di investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita La valutazione degli
investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita è generalmente
basata su uno dei seguenti elementi: -
recenti
transazioni di mercato in normali condizioni di concorrenza; -
equo
valore attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo; -
flussi di
cassa previsti scontati ai tassi attuali applicabili a voci che presentano
termini e caratteristiche di rischio analoghe o -
altri
modelli di valutazione. La determinazione dei flussi
di cassa e dei fattori di sconto per investimenti azionari non quotati
disponibili per la vendita richiede un ricorso significativo alle stime. Lo
strumento per gli investimenti calibra periodicamente le tecniche di
valutazione e ne verifica la validità utilizzando i prezzi derivanti da
transazioni correnti di mercato osservabili nell'ambito dello stesso strumento
oppure derivanti da altri dati di mercato osservabili. §
Riduzione
di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita Lo strumento per gli
investimenti ritiene che gli investimenti azionari disponibili per la vendita
siano svalutati in caso di diminuzione significativa o protratta dell'equo
valore al di sotto del valore di costo o qualora sussistano altre prove oggettive
di perdita di valore. La determinazione del carattere "significativo"
o "protratto" della diminuzione si basa su una valutazione
soggettiva. In genere lo strumento considera "significativi" valori
pari o superiori al 30% e "prolungati" periodi superiori a 12
mesi. Inoltre lo strumento valuta altri fattori, fra cui la normale volatilità
dei prezzi dei titoli quotati e i flussi di cassa futuri e i fattori di sconto
per i titoli non quotati. 2.3 Cambiamento di politica contabile La politica contabile adottata
è coerente con quella dell'esercizio precedente. Nel corso dell'esercizio, lo
strumento non ha adottato alcuno standard IFRS nuovo o modificato. Standard emanati ma non
ancora applicati Una serie di nuovi standard,
nonché modifiche a standard precedenti e interpretazioni, sono disponibili per
gli esercizi successivi al 1°gennaio 2012 e non sono stati applicati nella
redazione di questi rendiconti finanziari. IAS 1 Esposizione nel bilancio delle voci incluse nelle
altre componenti di conto economico complessivo Le modifiche apportate allo standard IAS 1 prevedono un
nuovo raggruppamento delle voci incluse nelle altre componenti di conto
economico complessivo. Le voci che dovranno in futuro essere riclassificate
nell'utile (perdita) d'esercizio devono essere presentate separatamente
rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate. Lo standard si applica
ai periodi che cominciano a partire dal 1° luglio 2012, anche se è possibile un'adozione
anticipata. IFRS 9 Strumenti finanziari Questo standard, che rappresenta la prima fase di un
progetto in tre stadi dello IASB volto a sostituire gli lo standard IAS 39 -
strumenti finanziari, fornisce una nuova definizione delle categorie delle
attività e delle passività finanziarie e del loro trattamento dal punto di
vista contabile. Lo standard è ancora in divenire ma in futuro sostituirà
integralmente lo standard IAS39. La data attuale di entrata in vigore è il 1°
gennaio 2015. L'IFRS 9 non è ancora stato adottato dall'Unione europea.
Lo strumento non prevede di adottare tale standard nel prossimo futuro e
non è ancora stata definita la portata del suo impatto. Lo standard seguente è stato emesso nel 2011 e la data
prevista di entrata in vigore è il 1° gennaio 2013, con possibilità di adozione
anticipata. L'impatto dell'adozione di tale standard sui rendiconti finanziari
dello strumento non è ancora stato determinato. IFRS 13 Misurazione dell'equo valore Questo standard definisce l'equo valore, crea il contesto
per la sua misurazione e richiede che siano fornite informazioni relative alle
misurazioni dell'equo valore. 2.4 Sintesi delle politiche contabili più
significative Il
prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria presenta le attività e le
passività in ordine decrescente di liquidità e non distingue tra voci correnti
e non correnti. 2.4.1
Conversione delle valute
estere Per presentare i rendiconti finanziari lo strumento per gli
investimenti utilizza l'euro, che è anche la valuta funzionale. Se non
diversamente indicato, le informazioni finanziarie espresse in EUR sono state
arrotondate al migliaio più prossimo. Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite
al tasso di cambio in vigore alla data della transazione. Le attività e le passività monetarie in valuta diversa
dall'euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data del
bilancio. I profitti o le perdite derivanti da tale conversione sono registrati
nel conto economico complessivo. Le voci non monetarie misurate in termini di costo
storico in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alle
date delle transazioni iniziali. Le voci non monetarie misurate all'equo valore
in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla
data in cui è stato determinato l'equo valore. Le variazioni del tasso di cambio derivanti dal
regolamento delle transazioni a tassi diversi da quelli vigenti alla data della
transazione, così come le variazioni di cambio non realizzate relative ad
attività e passività in valuta estera non regolate sono registrate nel conto
economico complessivo. Gli elementi del conto economico complessivo sono
convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio in vigore alla fine di ogni
mese. 2.4.2
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria Lo strumento per gli investimenti definisce tesoreria ed
equivalenti di tesoreria come conti correnti, depositi a breve termine o carte
commerciali aventi una scadenza originaria pari o inferiore a tre mesi. 2.4.3
Attività finanziarie diverse dai derivati Le attività finanziarie vengono contabilizzate in base alla
data di liquidazione. §
Attività
finanziarie detenute fino a scadenza Le attività finanziarie detenute fino a scadenza comprendono
le obbligazioni quotate in borsa, acquisite con l'intenzione di detenerle fino
alla scadenza. Tali obbligazioni sono inizialmente iscritte all'equo valore
con l'aggiunta di eventuali costi di transazione direttamente attribuibili. La
differenza fra il valore di ingresso e il valore di rimborso viene ammortizzata
in base all'effettivo metodo di calcolo degli interessi per la durata residua
dell'obbligazione. Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento
per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di
valore di un'attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Un'attività
finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed
esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore
derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle
attività ("evento di perdita" subito) e detto evento di perdita (o
evento) abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell'attività
finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile
calcolare con ragionevole approssimazione. La perdita dovuta alla riduzione di
valore viene rilevata nell'utile (perdita) di esercizio e la perdita viene
calcolata come la differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei
flussi finanziari stimati futuri calcolati in base al tasso d'interesse effettivo
originario dello strumento. §
Prestiti I prestiti concessi dallo strumento per gli investimenti
figurano tra le attività dello strumento al momento dell'erogazione degli
anticipi ai contraenti. Essi sono inizialmente riportati al valore di costo
(importi netti versati), che corrisponde all'equo valore dell'importo
corrisposto per concedere il prestito, compresi eventuali costi di transazione,
e successivamente sono misurati al costo ammortizzato utilizzando il metodo
dell'interesse effettivo previa detrazione di eventuali accantonamenti per
riduzione di valore o inesigibilità. §
Attività
finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono
quelle designate come tali o che non possono essere classificate né tra gli
investimenti valutati all'equo valore rilevato a conto del risultato economico,
né tra quelli detenuti fino a scadenza né come prestiti e crediti. Esse
comprendono strumenti azionari e investimenti in fondi di capitali di rischio. Dopo la misurazione iniziale, gli investimenti finanziari
disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzati al loro equo
valore. Per la valutazione all'equo valore degli investimenti azionari, che non
può basarsi sui mercati attivi, si considerino i seguenti elementi: a.
Fondi di
capitale di rischio L'equo valore di ciascun fondo di capitale di rischio si
baserà sul valore netto di inventario (VNI) dichiarato dal fondo, se calcolato
in base a linee guida di valutazione internazionali che sono riconosciute
conformi agli IFRS (ad esempio, le linee guida per la valutazione
internazionale del private equity e del capitale di rischio, IPEV Guidelines,
pubblicate dalla European Venture Capital Association). Lo strumento per gli
investimenti può tuttavia decidere di adeguare il VNI dichiarato dal fondo in
considerazione di elementi che possono influire sulla valutazione. b.
Investimenti
azionari diretti L'equo valore dell'investimento si baserà sull'ultima serie
di rendiconti finanziari disponibili, riutilizzando eventualmente lo stesso
modello utilizzato all'atto dell'acquisizione della partecipazione. Gli utili e le perdite non realizzati sugli investimenti
azionari diretti e sui capitali di rischio vengono rubricati come risorse dei
finanziatori fino a quando tali investimenti non vengono venduti, riscossi o
ceduti oppure dichiarati svalutati. Qualora si accerti che un investimento
disponibile per la vendita è svalutato, gli eventuali utili e perdite non
realizzati cumulati, precedentemente contabilizzati nel capitale proprio,
vengono registrati nel conto economico complessivo. Per gli investimenti non quotati, l'equo valore è stabilito
applicando tecniche di valutazione riconosciute (ad esempio il metodo dei
flussi di cassa attualizzati o multiple). Questi investimenti sono
contabilizzati al valore di costo ove non sia possibile effettuare una
valutazione affidabile dell'equo valore. Va notato che nei primi due anni, gli
investimenti sono rilevati al valore di costo. Le partecipazioni acquisite dallo strumento rappresentano di
norma investimenti in capitale azionario privato o fondi di capitale di
rischio. In base alla pratica in vigore nel settore, tali investimenti vengono
solitamente sottoscritti da una serie di investitori, nessuno dei quali si
trova nella posizione di influenzare singolarmente le operazioni quotidiane e l'attività
di investimento del fondo. Di conseguenza, la partecipazione di un investitore
agli organi di direzione di un fondo non gli conferisce alcun diritto
relativamente alla gestione quotidiana del fondo stesso. Inoltre, i singoli
investitori di un fondo di investimento privato o di un fondo di capitale di
rischio non determinano le strategie del fondo, quali le politiche di
distribuzione dei dividendi o le politiche relative alle altre distribuzioni.
Solitamente, tali decisioni vengono assunte da chi si occupa della gestione del
fondo sulla base del contratto degli azionisti che disciplina i diritti e gli
obblighi dei gestori e degli azionisti del fondo. Il contratto degli azionisti
impedisce inoltre ai singoli investitori di concludere individualmente
transazioni di importi significativi con il fondo, effettuare scambi nell'ambito
del personale di direzione ovvero ottenere accesso privilegiato a informazioni
tecniche essenziali. Gli investimenti dello strumento vengono effettuati
nel rispetto della pratica in uso nel settore, garantendo che lo strumento non
eserciti alcuna forma di controllo o influenza significativa ai sensi dei
principi IAS 27 e IAS 28 nell'effettuazione dei propri investimenti, compresi
gli investimenti per i quali lo strumento detiene oltre il 20% dei diritti di
voto. §
Garanzie Le garanzie finanziarie sono registrate inizialmente nel
bilancio all'equo valore corrispondente al valore attuale netto dell'afflusso
di premi previsto. Tale calcolo viene eseguito alla data iniziale di ciascuna
transazione e il risultato viene rubricato in bilancio come "garanzie
finanziarie" alle voci "altre attività" e "altre passività". Dopo la registrazione iniziale, le passività dello strumento
relative a tali garanzie sono misurate secondo il valore più elevato fra due
valori: -
la stima
più accurata delle spese necessarie a regolare eventuali obblighi finanziari
derivanti dalla garanzia, stimata sulla base di tutti i fattori e delle
informazioni pertinenti disponibili alla data di formazione del bilancio; -
l'importo
registrato inizialmente meno il suo ammortamento cumulato. Tale ammortamento
viene eseguito inizialmente mediante il metodo attuariale. Eventuali aumenti o riduzioni del passivo relativo alle
garanzie finanziarie vengono riportati nel conto economico complessivo alla
voce "entrate da commissioni e dividendi". Le attività dello strumento relative a tali garanzie sono
successivamente ammortizzate mediante il metodo attuariale e controllate per
verificarne l'eventuale perdita di valore. Inoltre, un contratto di garanzia viene registrato come
sopravvenienza passiva per lo strumento all'atto della sottoscrizione, mentre
una garanzia che viene attivata è registrata come un impegno per lo strumento. 2.4.4
Riduzione di valore delle attività finanziarie Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento
per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di
valore delle attività finanziarie. Un'attività finanziaria o un gruppo di
attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora
sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi
successivi al riconoscimento iniziale delle attività ("evento di perdita"
subito) e detto evento di perdita abbia un impatto sui futuri flussi di cassa
stimati dell'attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività
finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. Tra gli
elementi che dimostrano la riduzione di valore possono figurare indicazioni che
il contraente, o un gruppo di contraenti, è alle prese con notevoli difficoltà
finanziarie, insolvenza o morosità nei pagamenti di interessi o di capitale, la
probabilità che egli fallisca o intraprenda altri tipi di riorganizzazione
finanziaria, ovvero elementi concreti che indichino il sussistere di una
diminuzione quantificabile dei futuri flussi di cassa, quali variazioni degli
arretrati o parametri economici correlati a inadempienze. Le riduzioni di valore vengono registrate per i prestiti in
sospeso alla fine dell'esercizio finanziario e riportati al costo ammortizzato
quando vi sono prove oggettive di un rischio di mancato recupero (totale o
parziale) dei relativi importi, conformemente alle clausole contrattuali
originali, oppure dei valori equivalenti. In presenza di prove oggettive dell'avvenuta
perdita dovuta alla riduzione di valore, l'importo della perdita viene misurato
come la differenza tra il valore contabile delle attività e il valore attuale
dei futuri flussi di cassa stimati. Il valore contabile dell'attività viene
ridotto mediante l'impiego di un fondo di riserva mentre l'importo della
perdita è registrato nel conto economico complessivo. Gli interessi continuano
a maturare sul valore contabile ridotto, in base all'effettivo tasso di
interesse dell'attività. I prestiti e il relativo fondo sono dichiarati
inesigibili quando non vi sono prospettive realistiche di recupero. Se, in un
esercizio successivo, l'entità della perdita stimata dovuta alla riduzione di
valore aumenta o diminuisce a seguito di un evento successivo alla
registrazione della riduzione di valore, la perdita dovuta alla riduzione
precedentemente registrata viene aumentata o ridotta mediante un adeguamento
del fondo di riserva. Lo strumento effettua le valutazioni del rischio di credito
per ciascuna operazione e non tiene conto della perdita di valore collettiva. Quanto alle attività finanziarie disponibili per la vendita,
lo strumento per gli investimenti valuta, alla chiusura di ogni esercizio, se
sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un investimento. Tra le
prove oggettive rientra una riduzione significativa o protratta dell'equo
valore dell'investimento al di sotto del suo costo. In presenza di prove di
riduzione del valore, la riduzione cumulativa (calcolata come la differenza tra
il costo di acquisto e l'equo valore corrente, detratte eventuali perdite
dovute a riduzioni di valore dello stesso investimento precedentemente
registrate nel conto economico) viene tolta dalle risorse dei finanziatori e
riportata nel conto economico. Le perdite dovute alla riduzione di valore di
attività finanziarie disponibili per la vendita non sono stornate nel conto
economico complessivo; gli aumenti del loro equo valore netto successivi alla
riduzione di valore sono riportati direttamente nelle risorse dei finanziatori. La sezione gestione dei rischi della Banca europea per gli
investimenti analizza la riduzione di valore delle attività finanziarie almeno
una volta all'anno. Gli eventuali adeguamenti che ne derivano comprendono la
soppressione dello sconto nel conto economico per la durata dell'attività ed
eventuali adeguamenti necessari in esito ad una revisione della riduzione di
valore iniziale. 2.4.5
Strumenti finanziari
derivati I derivati comprendono gli scambi incrociati di valute
(cross currency swaps), gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate
(cross currency interest rate swaps) e i contratti non standardizzati di cambio
a termine (currency forwards). Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli
investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche
operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a
copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate
diverse dall'euro, così da compensare eventuali profitti o perdite provocati da
oscillazioni dei tassi di cambio. Lo strumento non utilizza nessuna delle possibilità di
copertura di cui allo IAS 39. I derivati sono valutati all'equo valore rilevato
a conto del risultato economico e sono oggetto di rendicontazione come
strumenti finanziari derivati. Tale equo valore deriva principalmente da
modelli di flussi di cassa attualizzati, da modelli di valutazione del prezzo
delle opzioni e da quotazioni di partecipazioni di terzi. I derivati sono contabilizzati all'equo valore e registrati
come attività quando l'equo valore è positivo e tra le passività quando è
negativo. Eventuali modifiche dell'equo valore degli strumenti finanziari
derivati figurano nel "Risultato netto delle operazioni finanziarie". I derivati vengono inizialmente rilevati alla data
contabile. 2.4.6
Contributi I contributi degli Stati membri sono registrati nel bilancio
come crediti alla data della decisione del Consiglio che stabilisce il
contributo finanziario che gli Stati membri sono tenuti a versare allo
strumento. I contributi degli Stati membri soddisfano i seguenti
requisiti e sono pertanto classificati come strumenti rappresentativi di
capitale: -
come
definito nell'accordo relativo ai contributi, essi conferiscono agli Stati
membri il diritto di decidere in merito all'utilizzazione dell'attivo dello
strumento per gli investimenti nel caso della liquidazione di quest'ultimo; -
essi
rientrano nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di
strumenti; -
tutti gli
strumenti finanziari rientranti nella classe di strumenti subordinata a tutte
le altre classi di strumenti presentano caratteristiche identiche; -
tali
strumenti non presentano alcuna caratteristica che imponga di classificarli
come passività e -
i flussi
finanziari totali previsti attribuibili allo strumento nel suo arco di vita si
basano sostanzialmente sul risultato economico, la variazione dell'attivo netto
rilevato o la variazione dell'equo valore dell'attivo netto rilevato e non
rilevato dello strumento per gli investimenti nell'arco di vita dello strumento
di cui trattasi. 2.4.7
Interesse sui prestiti Gli interessi sui prestiti generati
dallo strumento per gli investimenti sono registrati nel conto economico complessivo
("Interessi e proventi assimilati") e nel bilancio ("Prestiti e
crediti") conformemente alla contabilità per competenza utilizzando il
tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che sconta esattamente le future
entrate o uscite di cassa, per tutta la durata attesa del prestito, eguagliando
il valore contabile netto del medesimo. Quando il valore registrato di un
prestito è stato ridotto a causa di una riduzione di valore, gli interessi
continuano ad essere registrati applicando il tasso di interesse effettivo
originario al nuovo valore contabile. 2.4.8
Abbuoni di interessi e
assistenza tecnica Nell'ambito delle sue attività, lo strumento per gli
investimenti gestisce gli abbuoni di interessi e l'assistenza tecnica per conto
degli Stati membri. La parte dei contributi degli Stati membri destinata al
pagamento degli abbuoni di interessi non viene contabilizzata fra le risorse
dei finanziatori dello strumento, bensì classificata come importi dovuti a
terzi. Lo strumento effettua l'erogazione ai beneficiari finali e poi riduce
gli importi dovuti a terzi. I contributi destinati a finanziare abbuoni d'interesse e
assistenza tecnica che non sono interamente ammessi vengono riclassificati come
contributi allo strumento per gli investimenti. 2.4.9
Interessi di tesoreria ed
equivalenti di tesoreria Gli interessi di tesoreria vengono registrati nel conto
economico complessivo dello strumento secondo il principio della contabilità di
competenza. 2.4.10
Onorari, commissioni e
dividendi Gli onorari percepiti per servizi prestati in un dato
periodo di tempo sono riconosciuti come entrate via via che i servizi vengono
prestati. Le commissioni di impegno sono riportate e riconosciute come entrate
utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo sul periodo che va dall'erogazione
al rimborso del prestito considerato. I dividendi relativi alle attività finanziarie disponibili
per la vendita vengono contabilizzati all'atto del ricevimento. 2.4.11
Fiscalità In
virtù del protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee,
allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato sul funzionamento dell'Unione
europea, le risorse, le entrate ed altri beni delle istituzioni dell'Unione
beneficiano di un'esenzione da tutte le imposte dirette. 3
Gestione dei rischi La presente nota contiene informazioni sull'esposizione
dello strumento ai rischi creditizi e finanziari e alla gestione di tali
rischi, in particolare per quanto concerne i rischi primari legati all'utilizzo
che lo strumento fa di strumenti finanziari. Tali rischi comprendono: -
rischio
di credito – rischio di perdita risultante dall'inadempienza del cliente o
della controparte, legata all'esposizione del credito sotto ogni punto di
vista, compreso il rischio di pagamento; -
rischio
di liquidità – rischio che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli
obblighi di pagamento legati alle passività finanziarie regolate attraverso il
contante o altre attività finanziarie; -
rischio
di mercato - esposizione a variabili di mercato osservabili, quali tassi di
interesse, tassi di cambio e quotazioni dei valori mobiliari. 3.1 Organizzazione della gestione dei rischi La Banca europea per gli investimenti adegua costantemente
la propria gestione dei rischi. L'Ufficio Gestione rischi della BEI provvede a individuare,
valutare, controllare e segnalare in modo indipendente i rischi relativi al
credito e ai prezzi degli strumenti rappresentativi di capitale ai quali è
esposto lo strumento. In un contesto nel quale viene mantenuto il principio
della separazione delle funzioni, la Gestione rischi (Risk Management, RM) è
indipendente dai Front office. Il direttore generale della Gestione rischi
riferisce, relativamente alle questioni legate ai rischi, al vicepresidente
incaricato della Banca europea per gli investimenti. Il vicepresidente incaricato
incontra regolarmente il Comitato di revisione (audit committee) per discutere
le questioni legate ai rischi ed è inoltre responsabile di supervisionare l'attività
di segnalazione dei rischi al Comitato di gestione e al Consiglio di
amministrazione della Banca europea degli investimenti. 3.2 Rischio di credito Il rischio di credito è costituito dalle possibili perdite
che risultano dall'inadempienza del cliente o della controparte, legate all'esposizione
del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento. 3.2.1.
Politica in materia di rischio di credito Nel condurre l'analisi creditizia
sulle controparti del prestito, la BEI valuta il rischio di credito con l'obiettivo
di quantificarlo e attribuire ad esso un valore. Lo strumento ha sviluppato una
metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) rivolta alle
aziende o agli istituti finanziari per determinare i rating interni delle sue
principali controparti che beneficiano di prestiti o garanzie. Tale metodologia
si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia
di controparte definita (ad esempio, aziende, banche, enti pubblici, ecc.).
Tenendo conto sia delle migliori pratiche bancarie, sia dei principi definiti
nell'ambito dell'Accordo internazionale di Basilea sui capitali (Basilea II),
tutte le controparti che rivestono una certa importanza per il profilo
creditizio di una specifica transazione vengono classificate in categorie di
rating interne utilizzando la metodologia IRM per la tipologia di controparte
corrispondente. A ciascuna controparte viene inizialmente assegnato un rating
interno che riflette il suo rating in valuta estera a lungo termine (ovvero, l'equivalente
in valuta locale laddove richiesto) in seguito a un'analisi approfondita del
profilo di rischio della controparte e il contesto operativo legato al
rischio-paese in questione. La valutazione creditizia delle
attività finanziarie del progetto e delle altre operazioni strutturate di
ricorso limitato non è soggetta alla metodologia IRM e utilizza strumenti di
valutazione del rischio creditizio specifici del settore, prevalentemente
basati sulla disponibilità di flussi di cassa e sulla capacità di far fronte al
servizio del debito. Tali strumenti comprendono un'analisi del quadro
contrattuale dei progetti, l'analisi della controparte e simulazioni dei flussi
di cassa. Come per le aziende a gli istituti finanziari, a ciascun progetto
viene attribuito un rating di rischio interno e una perdita prevista. Tutte le operazioni non sovrane (o
non garantite come sovrane o assimilate a queste) sono soggette a limiti
specifici per quanto riguarda il livello della transazione e le dimensioni
della controparte. All'importo massimo nominale di ciascuna transazione è
imposto un limite che dipende dalla perdita prevista dalla transazione stessa.
I limiti relativi alle controparti si applicano alle esposizioni consolidate e
solitamente riflettono l'entità dei fondi propri delle controparti e la loro
capacità complessiva di ottenere finanziamenti esterni a lungo termine. Per mitigare il rischio di credito, lo strumento utilizza
vari strumenti di attenuazione del rischio di credito, quali: -
valori
mobiliari legati a progetti (ad esempio, garanzia su azioni; garanzia su
attività; attribuzione di diritti; garanzia su conti) e/o -
garanzie,
solitamente fornite dal soggetto che ha sponsorizzato il progetto finanziato
(ad esempio, garanzie di completamento, garanzie di prima richiesta). Inoltre, lo strumento ricorre raramente a strumenti di
attenuazione del rischio di credito non direttamente correlati al rischio del
progetto, come le garanzie collaterali o le garanzie bancarie. Lo strumento non fa uso di derivati per attenuare il rischio
di credito. 3.2.2.
Esposizione
massima al rischio di credito tenendo conto di garanzie collaterali o altri
strumenti di attenuazione del rischio di credito La tabella seguente riporta i valori relativi all'esposizione
massima al rischio di credito per gli elementi del prospetto della situazione
patrimoniale-finanziaria, compresi i derivati. L'esposizione massima è indicata
al lordo a causa dell'effetto mitigante delle garanzie collaterali. Esposizione massima (in migliaia di euro) || 31.12.2012 || 31.12.2011 ATTIVITÀ || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279 Strumenti finanziari derivati || 115 || 434 Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 033 160 Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || - Altre attività || 224 || 416 Totale attività || 1 799 526 || 1 573 599 || || CONTI FUORI BILANCIO || || Sopravvenienze passive || || - Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000 Impegni || || - Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092 - Garanzie chieste || 6 224 || 7 909 Totale conti fuori bilancio || 775 268 || 729 001 || || Totale esposizione creditizia || 2 574 794 || 2 302 600 3.2.3.
Rischio
di credito su prestiti e crediti 3.2.3.1
Misurazione
del rischio di credito su prestiti e crediti Ogni operazione di prestito
effettuata dallo strumento beneficia di una valutazione completa del rischio e
di una quantificazione delle perdite previste, espresse attraverso un sistema
di valutazione dei prestiti (Loan Grading, LG). Le categorie LG sono stabilite
sulla base di criteri universalmente accettati, basati su parametri quali la
qualità del mutuatario, la scadenza del prestito, le garanzie fornite a copertura
ed eventualmente il garante. Il sistema di valutazione dei
prestiti LG comprende le metodologie, i processi, le banche dati e i sistemi
informatici a sostegno della valutazione del rischio di credito insito nelle
operazioni di prestito e della quantificazione delle perdite previste e
riassume un'ampia gamma di informazioni allo scopo di consentire una
classificazione relativa del rischio di credito dei prestiti. Il sistema LG
riflette il valore attuale del livello stimato delle perdite attese esprimendo
la probabilità di insolvenza dei debitori principali, dell'esposizione al
rischio e della gravità della perdita in caso di effettiva inadempienza. Le
categorie LG assolvono alle seguenti funzioni: -
contribuiscono
ad effettuare una valutazione più precisa e quantitativa dei rischi associati
ai prestiti; -
facilitano
la ripartizione delle attività di controllo; -
offrono
in ogni momento un quadro aggiornato sulla qualità del portafoglio prestiti; -
sono uno
dei fattori che permettono di adottare le decisioni in materia di attribuzione
di un prezzo ai rischi in funzione della perdita prevista. I seguenti fattori
contribuiscono alla definizione di una LG: i)
solvibilità del mutuatario: la
Gestione rischi provvede a un esame indipendente della situazione del mutuatario
e ne valuta la solvibilità sulla base di metodologie interne e banche dati
esterne. In linea con l'approccio avanzato di Basilea II, la
banca ha messo a punto una metodologia di rating interna (internal rating
methodology, IRM) per determinare i rating interni di mutuatari e garanti. Tale
metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per
ciascuna tipologia di controparte definita; ii)
correlazione dell'insolvenza: permette
di quantificare la probabilità che mutuatario e garante incontrino difficoltà
finanziarie simultaneamente. Tanto maggiore è la correlazione tra le
probabilità di insolvenza del mutuatario e del garante, minore è il valore
della garanzia e dunque più bassa è la classe LG; iii)
il valore degli strumenti
di garanzia e delle garanzie: tale valore viene valutato sulla base della
combinazione fra la solvibilità del soggetto emittente e il tipo di strumento
utilizzato; iv)
il quadro contrattuale: un
quadro contrattuale solido contribuisce alla qualità del prestito e la classificazione
interna; v)
migliora la durata del
prestito: a parità di ogni altra condizione, superiore è la
durata del prestito, maggiore è il rischio di incorrere in difficoltà di
restituzione del prestito. La perdita prevista relativa a un
prestito è calcolata combinando i cinque elementi sopra descritti. A seconda
del livello di perdita prevista, un prestito è inserito in una delle seguenti
categorie LG: A Prestiti di qualità eccellente:
tale categoria è suddivisa in tre sottocategorie. La sottocategoria A° comprende
i rischi sovrani all'interno dell'UE, vale a dire i prestiti concessi a uno
Stato membro, ovvero garantiti interamente, esplicitamente e
incondizionatamente da questo, per i quali non sono previste difficoltà di
rimborso e ai quali è stata attribuita una perdita prevista dello 0%. La classe
A+ fa riferimento a prestiti concessi a enti diversi dagli Stati membri (o
garantiti da tali enti) che non presentano prospettive di deterioramento per la
loro intera durata. La classe A- comprende operazioni di prestito che danno
origine al dubbio che venga mantenuto il loro stato attuale (ad esempio, a
causa della loro lunga durata o dell'elevata volatilità del prezzo futuro di
una garanzia altresì eccellente), per i quali tuttavia la possibilità di un
tale deterioramento appare ridotta. B Prestiti di elevata qualità:
tali prestiti costituiscono una categoria di attività di cui la banca si fida,
anche se non si può escludere il rischio di un deterioramento minimo in futuro.
Le categorie B+ e B- vengono impiegate per indicare la relativa probabilità che
si verifichi un tale deterioramento. C Prestiti di buona qualità: un
esempio di tali prestiti sono i prestiti non garantiti a banche o grandi
imprese conosciute per la loro solidità, rimborsabili integralmente alla
scadenza dopo sette anni o in tranche a decorrere dall'erogazione, per un
periodo equivalente. D Questa categoria costituisce
il confine tra prestiti «di qualità accettabile» e prestiti che presentano
problemi. Tale spartiacque nella classificazione del prestito viene definito
più precisamente dalle sottoclassificazioni D+ e D-. I prestiti classificati
alla sottocategoria D- richiedono di essere monitorati con maggiore attenzione. E In questa categoria LG
rientrano i prestiti con un profilo di rischio maggiore rispetto a quanto
solitamente accettato. La classe comprende altresì prestiti che hanno
evidenziato gravi problemi nel corso della loro durata e per i quali non si può
pertanto escludere l'ipotesi di una perdita. Per tale ragione, tali prestiti sono
soggetti a un attento e scrupoloso monitoraggio. Le sottocategorie E+ ed E-
consentono di differenziare l'intensità di questo particolare processo di
monitoraggio. Le operazioni di classe E- presentano una situazione per la quale
vi è la forte possibilità che sia impossibile mantenere il servizio del debito
previsto e che sia pertanto richiesta una qualche forma di ristrutturazione del
debito, con una conseguente probabile perdita di valore. F La categoria
F (inadempienza) raccoglie i prestiti che presentano livelli di rischio
inaccettabili. I prestiti sono classificati nella categoria F - solo a seguito
di transazioni in corso per le quali si verificano, successivamente alla firma
del contratto, circostanze avverse impreviste, eccezionali e gravi. Tutte le
operazioni per le quali si verifica una perdita di capitale dello strumento per
gli investimenti sono classificate in categoria F e sono oggetto di una
disposizione specifica. Generalmente, i prestiti classificati internamente in
categoria D- o in categorie inferiori sono inseriti in un apposito elenco di
operazioni da controllare. Tuttavia, se è stato inizialmente classificato con
un profilo di rischio pari a D- o inferiore, il prestito verrà inserito nell'elenco
solo in seguito a un evento significativo tale da comportare un ulteriore
deterioramento della sua posizione LG. La tabella di cui alla sezione 3.2.3.3 offre un'analisi
della qualità del credito del portafoglio crediti dello strumento sulla base
delle varie classi LG descritte in precedenza. 3.2.3.2
Analisi
del rischio creditizio legato alla concessione di prestiti La tabella seguente riporta l'esposizione massima al
rischio creditizio legato alla concessione di prestiti sottoscritti ed erogati
per tipo di mutuatario e tenendo conto delle garanzie fornite dai garanti: Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale Banche || 12 630 || 136 695 || 207 582 || 356 907 Grandi imprese || 20 077 || 78 171 || 478 358 || 576 606 Enti pubblici || 30 462 || - || 18 || 30 480 Stati || - || 5 819 || 176 468 || 182 287 Totale erogato || 63 169 || 220 686 || 862 425 || 1 146 280 Sottoscritti e non erogati || 14 091 || 142 963 || 591 990 || 749 044 Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale Banche || 13 026 || 97 994 || 197 245 || 308 265 Grandi imprese || 15 699 || 55 601 || 475 012 || 546 312 Enti pubblici || 37 670 || - || - || 37 670 Stati || - || 6 214 || 134 699 || 140 913 Totale erogato || 66 395 || 159 809 || 806 956 || 1 033 160 Sottoscritti e non erogati || 10 434 || 173 484 || 517 174 || 701 092 Nell'ambito dei prestiti contratti nel quadro dello
strumento, le operazioni che possono avere ripercussioni sui mutuatari e i
garanti sono sottoposte a controllo permanente da parte della direzione
operativa della BEI responsabile delle operazioni al di fuori del territorio
della UE (Ops B). In particolare, nell'eventualità di declassamento del rating
e/o inosservanza del contratto, gli obblighi contrattuali sono valutati caso
per caso. Conformemente agli orientamenti sul rischio di credito, ove
necessario vengono adottate misure attenuative. Inoltre, in caso di rinnovo
delle garanzie bancarie ricevute per i prestiti, si garantisce la loro
sostituzione o l'adozione tempestiva delle misure del caso. Come risposta immediata agli sviluppi dei mercati finanziari
successivi al settembre 2008, lo strumento si è attivato per rafforzare i
propri meccanismi di controllo e di gestione dei rischi. In tale ottica, nell'aprile
2011, Ops B ha creato un'unità di controllo autonoma facente direttamente capo
al direttore generale, incaricata di realizzare controlli finanziari e
contrattuali sui prestiti. L'obiettivo ultimo è quello di promuovere lo scambio
di informazioni tra dipartimenti e proporre, per quanto riguarda la gestione
dei prestiti, modalità di rendicontazione e procedure operative da utilizzare
in caso di crisi finanziaria, eventualmente in un'ottica di reazione rapida. 3.2.3.3
Analisi
della qualità del credito dei prestiti per categoria di mutuatario Le seguenti tabelle riportano l'analisi della qualità del
credito del portafoglio prestiti dello strumento al 31 dicembre 2012 e al
31 dicembre 2011 in funzione della categoria del prestito in base alle
esposizioni sottoscritte (per prestiti erogati e non erogati). Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale || || Da A a B- || C || D+ || D- e inferiore || || Mutuatario || Banche || 50 000 || 24 342 || 21 864 || 529 325 || 337 014 || 962 545 Grandi imprese || 7 466 || 8 006 || - || 605 672 || - || 621 144 Enti pubblici || - || - || - || 70 480 || - || 70 480 Stati || - || - || - || 241 155 || - || 241 155 Totale || || 57 466 || 32 348 || 21 864 || 1 446 632 || 337 014 || 1 895 324 Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale || || Da A a B- || C || D+ || D- e inferiore || || Mutuatario || Banche || 50 002 || 9 674 || 39 966 || 356 629 || 351 476 || 807 747 Grandi imprese || 3 917 || 5 279 || - || 635 825 || - || 645 021 Enti pubblici || - || - || - || 38 761 || - || 38 761 Stati || - || - || - || 242 723 || - || 242 723 Totale || || 53 919 || 14 953 || 39 966 || 1 273 938 || 351 476 || 1 734 252 3.2.3.4
Concentrazione
dei rischi di prestiti e crediti 3.2.3.4.1
Analisi
geografica Il portafoglio prestiti dello strumento può essere
analizzato per regione geografica (in migliaia di euro) in base al paese del
mutuatario: Paese del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011 Regionale - ACP || 84 051 || 99 543 Uganda || 140 833 || 117 035 Regionale - Africa occidentale || 33 856 || 14 161 Mozambico || 137 745 || 126 666 Mauritania || 65 670 || 43 427 Etiopia || 81 666 || 84 266 Repubblica dominicana || 67 991 || 66 118 Kenya || 131 566 || 65 611 Camerun || 72 525 || 60 706 Zambia || 18 772 || 43 294 Congo (Repubblica democratica) || 28 415 || 8 980 Nigeria || 14 383 || 28 691 Regionale - Pacifico || 17 767 || 20 603 Regionale - Africa centrale || 10 431 || 12 109 Giamaica || 71 027 || 59 317 Madagascar || - || 1 253 Mauritius || 11 302 || 12 732 Ghana || 5 642 || 7 812 Angola || 10 009 || 13 598 Trinidad e Tobago || 1 483 || 1 002 Burkina Faso || 10 727 || 12 588 Malawi || 4 950 || 5 833 Nuova Caledonia || 4 198 || 4 673 Ruanda || 9 641 || 11 197 Niger || 4 146 || 3 950 Polinesia francese || 2 631 || 3 131 Botswana || - || - Senegal || 5 837 || 10 329 Lesotho || 3 827 || 3 902 Vanuatu || 3 639 || 3 917 Belize || 13 || 103 Grenada || 2 477 || 2 698 Gabon || 1 011 || 1 509 Togo || 52 644 || 53 224 Capo Verde || 27 073 || 28 405 Gibuti || 762 || 777 Haiti || 4 654 || - Santa Lucia || 2 916 || - Totale || 1 146 280 || 1 033 160 3.2.3.4.2
Analisi
per settore industriale La tabella sottostante riporta l'analisi del portafoglio
prestiti dello strumento per settore industriale del mutuatario. Le operazioni
che comportano un'erogazione a un intermediario finanziario prima che al
beneficiario finale sono registrate fra i prestiti globali (in migliaia di
euro): Settore industriale del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011 Prestiti globali e contratti di agenzia || 252 662 || 218 912 Compagnie aeree e costruzioni aeronautiche || 13 || 103 Aeroporti e sistemi di gestione del traffico aereo || 30 480 || 31 052 Materiali di base e attività minerarie || 168 911 || 135 573 Sostanze chimiche, plastiche e farmaceutiche || - || 20 400 Acqua potabile, trattamento delle acque || 38 697 || 33 247 Elettricità, carbone e settori affini || 409 090 || 358 745 Catena alimentare || - || 1 244 Beni di investimento/beni di consumo durevoli || 3 827 || 3 902 Trasporto marittimo e settori affini || 5 819 || 6 214 Trattamento delle materie prime, costruzioni || 24 154 || 29 025 Filiera della carta || 4 747 || 4 840 Strade e autostrade || 73 921 || 62 856 Telecomunicazioni || 18 427 || 24 963 Terziario e attività affini || 115 532 || 102 084 Totale || 1 146 280 || 1 033 160 3.2.3.5
Arretrati
su prestiti L'individuazione, il monitoraggio e la segnalazione di
arretrati su prestiti sono definite da una serie di procedure riportate negli
«Orientamenti in materia di monitoraggio dei pagamenti arretrati» («Guidelines
for the Monitoring of late payments»). Il monitoraggio e la segnalazione degli arretrati rientrano
solitamente fra i compiti dell'Unità Arretrati (Late Payment Unit, LPU) della
Direzione gestione e ristrutturazione delle transazioni della BEI. L'unità LPU
provvede a redigere una relazione mensile sugli arretrati relativi alle rate di
prestito dello strumento, che contiene una tabella di confronto degli importi
arretrati da oltre otto giorni di mese in mese. Questa relazione mensile offre
un'indicazione dettagliata delle misure già adottate o da adottare per paese,
prestito e rata. Un rapporto mensile sui prestiti scaduti da oltre 90 giorni
viene inoltre redatto e inviato alla Commissione europea. Due volte l'anno il
comitato di gestione della BEI riceve un prospetto riepilogativo degli
arretrati relativi ai prestiti scaduti da oltre 30 e 90 giorni, insieme a un
rapporto contenente dati comparativi sull'evoluzione annuale e semestrale degli
arretrati. I pagamenti arretrati dei prestiti interessati possono
essere analizzati nella tabella seguente (valori in migliaia di euro): || Note || Prestiti e crediti 31.12.2012 || Prestiti e crediti 31.12.2011 Valore contabile || || 1 146 280 || 1 033 160 || || || Riduzione di valore singola || || || Importo lordo || || 110 767 || 112 662 Riduzione di valore || 7 || -45 144 || -48 816 Riduzione di valore singola del valore contabile || || 65 623 || 63 846 || || || Riduzione di valore collettiva || || || Importo lordo || || - || - Riduzione di valore || || - || - Riduzione di valore collettiva del valore contabile || || - || - || || || Arretrati senza riduzione di valore || || || || || || Gli arretrati comprendono || || || 30-60 giorni || || 12 || 8 60-90 giorni || || - || 472 90-180 giorni || || - || 13 più di 180 giorni || || - || 33 Valore contabile arretrato senza riduzione di valore || || 12 || 526 || || || Valore contabile non arretrato e senza riduzione di valore || || 1 080 645 || 968 788 || || || Valore contabile totale prestiti e crediti || || 1 146 280 || 1 033 160 || || || || 3.2.4.
Rischio
di credito su tesoreria ed equivalenti di tesoreria I fondi disponibili sono investiti in base al programma
degli obblighi contrattuali di rimborso dello strumento. Al 31.12.2012, gli
investimenti consistevano esclusivamente in depositi bancari e altri strumenti
finanziari a breve termine. Anche gli investimenti in titoli a medio e lungo
termine sono ammissibili conformemente agli orientamenti in materia di
investimento e in funzione dei requisiti di liquidità. Il rating minimo a breve termine richiesto per le banche o
i soggetti emittenti autorizzati è A-1/P-1/F1 (Moody's, S&P, Fitch). In
caso di rating diversi assegnati da più di un'agenzia di rating creditizio, si
applica il rating più basso. Il limite massimo autorizzato per ciascuna banca o
soggetto emittente è attualmente fissato a 50 000 000 EUR (cinquanta milioni di
euro). I depositi sono eseguiti presso soggetti autorizzati entro
il termine massimo di tre mesi dalla data della contrattazione e fino al limite
di esposizione del credito. Al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 tutti i depositi
bancari e le carte commerciali a breve termine detenuti dallo strumento avevano
un rating minimo di P-1 al giorno di liquidazione secondo Moody's. Il rating di
P-2 al 31 dicembre 2011 era dovuto al declassamento di una controparte avvenuto
il 21 dicembre 2011. La tabella seguente mostra la
situazione dei depositi bancari, comprese le entrate da interessi (in migliaia
di euro): Rating minimo a breve termine (Moody's) || Rating minimo a lungo termine (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011 P-1 || Aa1 || 43 400 || 10% || - || - P-1 || Aa2 || - || - || 28 622 || 6% P-1 || Aa3 || 130 901 || 29% || 105 547 || 24% P-1 || A1 || 83 500 || 18% || 117 603 || 26% P-1 || A2 || 198 179 || 43% || 179 938 || 40% P-2 || A3 || - || - || 17 441 || 4% Totale || || 455 980 || 100% || 449 151 || 100% 3.2.5.
Rischio
di credito sui derivati 3.2.5.1
Politica
in materia di rischio di credito sui derivati Il rischio di credito sui derivati è rappresentato dalla
perdita che una determinata parte subirebbe se la controparte all'accordo si
rivelasse incapace di far fronte ai propri obblighi contrattuali. Il rischio di
credito associato ai derivati varia in base a una serie di fattori (quali i
tassi di interesse e di cambio) e corrisponde in genere solo a una parte
limitata del loro valore nozionale. Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli
investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche
operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a
copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate
diverse dall'euro. Tutti i contratti di swap vengono eseguiti dalla Banca
europea per gli investimenti con una controparte esterna. Gli swap sono
regolamentati dagli stessi accordi in materia di master swap (Master Swap
Agreements) e dagli allegati a sostegno del credito (Credit Support Annexes)
sottoscritti dalla Banca europea per gli investimenti e dalle sue controparti
esterne. 3.2.5.2
Misurazione
del rischio di credito sui derivati Tutti gli swap eseguiti dalla Banca europea per gli
investimenti correlati allo strumento vengono gestiti nell'ambito dello stesso
quadro contrattuale e delle metodologie applicate ai derivati negoziati dalla
Banca europea per gli investimenti per i propri scopi. In particolare, l'ammissibilità
delle controparti di un contratto swap viene stabilita dalla Banca europea per
gli investimenti sulla base delle stesse condizioni di ammissibilità dei suoi
contratti swap generali. La Banca europea per gli investimenti misura l'esposizione
al rischio di credito connessa alle transazioni con swap e derivati servendosi
di metodi basati sul valore di mercato netto (Net Market Exposure, NME) e sull'esposizione
potenziale futura (Potential Future Exposure, PFE) per le sue attività di
comunicazione e monitoraggio dei limiti. I parametri NME e PFE comprendono i
derivati connessi allo strumento per gli investimenti. La tabella seguente mostra le
scadenze dei contratti swap (compresi gli scambi incrociati di valute, gli
scambi di tassi di interesse a valute incrociate ed esclusi gli scambi di
valute a breve termine), suddivisi per importo nozionale ed equo valore: Contratti swap al 31.12.2012 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2012 (in migliaia di euro) || 1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni || Importo nozionale || 1 480 || 9 833 || 15 253 || - || 26 566 Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || 71 || -528 || -3 529 || - || -3 986 Contratti swap al 31.12.2011 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2011 (in migliaia di euro) || 1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni || Importo nozionale || 7 042 || 43 593 || 16 899 || - || 67 534 Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || -674 || -1 331 || -3 869 || - || -5 874 Lo strumento prevede investimenti in contratti di scambi di
valute a breve termine a copertura del rischio valutario connesso alle
erogazioni di prestiti in valute diverse dall'euro. Gli scambi di valute a
breve termine hanno una scadenza massima di tre mesi e vengono regolarmente
rinnovati. Al 31 dicembre 2012, l'importo nozionale degli scambi di valute a
breve termine era pari a 652 milioni di euro, a fronte dei 585 milioni di
euro registrati al 31 dicembre 2011. Al 31 dicembre 2012, l'equo
valore degli scambi di valute a breve termine era pari a -2,9 milioni di euro,
a fronte dell''importo di 6,4 milioni di euro registrato il 31 dicembre 2011. Lo strumento sottoscrive i contratti di scambio di tassi d'interesse
per proteggersi dal rischio di tasso d'interesse sui prestiti erogati. Al 31
dicembre 2012, lo scambio di tassi d'interesse aveva un importo nozionale di
19,6 milioni di euro (0 nel 2011) e un equo valore di 0,03 milioni di euro (0
nel 2011). 3.2.6.
Rischio
di credito sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza La tabella seguente illustra la
situazione del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza
costituito integralmente da obbligazioni con scadenza inferiore a tre mesi. Rating minimo a breve termine (Moody's) || Rating minimo a lungo termine (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011 P-2 || Baa2 || 50 143 || 51% || - || - P-3 || Baa3 || 48 886 || 49% || - || - Totale || || 99 029 || 100% || - || - 3.3 Rischio di liquidità 3.3.1
Gestione del rischio di
liquidità Il rischio di liquidità rappresenta il rischio legato all'eventualità
che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli obblighi di pagamento legati
alle passività finanziarie regolate attraverso il contante o altre attività
finanziarie. Lo strumento è finanziato prevalentemente con i contributi
degli Stati membri (risorse del 9° e 10° FES) e secondariamente dalle entrate
derivanti dalle transazioni effettuate nell'ambito dello strumento stesso.
Tenendo conto delle previsioni della BEI in materia di gestione e funzionamento
dello strumento, la Commissione europea provvede a stilare e a comunicare al
Consiglio entro il 15 ottobre di ogni anno un prospetto degli impegni e dei
pagamenti e l'importo annuale delle richieste di contributi (compresi gli
abbuoni di interessi) dell'esercizio fiscale in corso e di quelli successivi. Per calcolare i contributi annuali degli Stati membri, si
analizza e si controlla per tutto l'anno la struttura degli esborsi del
portafoglio attuali e previsti. Gli eventi speciali, per esempio i rimborsi
anticipati, le cessioni di azioni o i casi di insolvenza, vengono presi in
considerazione per correggere le richieste di liquidità annuali Per ridurre
ulteriormente il rischio di liquidità, lo strumento mantiene una riserva di
liquidità sufficiente a coprire puntualmente in ogni momento le erogazioni
previste, come comunicato periodicamente dall'OPS (Direzione operazioni) B. Le attività di tesoreria relative ai conti aperti a nome
dello strumento per gli investimenti vengono gestite dalla tesoreria della BEI
conformemente al principio di separazione delle funzioni tra front office e
back office. Le operazioni di liquidazione relative all'investimento di tali
attività rientrano fra le responsabilità del Dipartimento per la pianificazione
e la liquidazione delle operazioni della banca. Inoltre, in base al principio della separazione delle
funzioni, l'autorizzazione delle controparti e i limiti agli investimenti di
tesoreria, nonché il relativo monitoraggio, rientrano fra le responsabilità
della Direzione per la gestione dei rischi della banca. 3.3.2
Misurazione del rischio di
liquidità Le tabelle di questa sezione illustrano le passività
finanziarie dello strumento in base alla scadenza, ovverosia al periodo che
rimane tra la data del bilancio e la data di scadenza prevista dal contratto
(in base ai flussi di cassa non attualizzati). Gli impegni assunti dallo strumento prendono la forma di
porzioni non erogate di credito previste dai contratti di prestito già
conclusi, porzioni non erogate previste da accordi di sottoscrizione di
capitale o di investimento già conclusi, garanzie sui prestiti concesse,
abbuoni di interesse e assistenza tecnica (AT). Il calendario di esborso è
caratterizzato da un livello elevato di incertezza. I prestiti concessi dallo
strumento prevedono un termine ultimo di erogazione, ma vengono in realtà
effettuati in momenti e per importi che dipendono dai progressi registrati dai
relativi progetti di investimento e transazioni di finanziamento, in un
contesto operativo piuttosto instabile. Gli investimenti di capitale vanno
effettuati quando e non appena i gestori del fondo emettono richieste di
capitali valide sulla base dell'andamento delle rispettive attività di
investimento. Il periodo di prelievo dura solitamente tre anni, con frequenti
proroghe di uno e due anni. In attesa che tutti gli investimenti del fondo
siano disponibili, alcuni impegni di esborso oltrepassano solitamente la fine
del periodo di prelievo, in quanto la liquidità del fondo può occasionalmente
essere insufficiente a onorare gli obblighi di pagamento relativi a commissioni
o altre spese. Le garanzie sui prestiti non sono soggette a specifici impegni
di esborso a meno che esse non siano richieste dal beneficiario. L'importo non
saldato della garanzia viene ridotto in base al calendario di rimborso di ogni
prestito garantito. In tale contesto, la ripartizione per scadenze delle
tabelle che seguono è stata stimata tenendo conto del periodo di esborso
previsto dai singoli contratti, utilizzando previsioni conformi ai metodi
standard utilizzati per la programmazione delle liquidità dello strumento. Gli
impegni di esborso relativi all'assistenza tecnica sono solitamente a breve
termine (meno di un anno). Alla categoria "scadenza indeterminata"
appartengono I casi seguenti: impegni relativi a garanzie richieste e non
richieste, impegni relativi a prestiti non erogati il cui periodo di esborso è
terminato e per i quali si attende un'estensione e abbuoni d'interesse per i
quali agli Stati membri sono stati richiesti fondi su base forfettaria per
coprire il fabbisogno futuro. Il profilo di liquidità delle passività finanziarie
derivate rappresenta i flussi di cassa non attualizzati dei contratti swap,
compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a
valute incrociate, gli scambi di valute a breve termine e gli scambi di tassi
di interesse. Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo In migliaia di EUR al 31.12.2012 Altro (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 26 224 || 26 224 Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 16 500 || 287 657 || 243 020 || - || 201 867 || 749 044 Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || - || 26 806 || 54 958 || 7 319 || 127 987 || 217 070 Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 255 || 101 495 || 79 206 || - || 23 599 || 204 555 Deflusso per impegni per AT || 2 000 || 8 511 || 13 109 || - || - || 23 620 Totale || 18 755 || 424 469 || 390 293 || 7 319 || 379 677 || 1 220 513 Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo In migliaia di EUR al 31.12.2011 Altre (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 27 909 || 27 909 Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 2 295 || 257 127 || 274 573 || 54 000 || 113 097 || 701 092 Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || 2 035 || 38 424 || 38 010 || 7 666 || 178 432 || 264 567 Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 1 445 || 31 100 || 139 211 || - || 16 211 || 187 967 Deflusso per impegni per AT || 4 564 || 16 693 || - || - || - || 21 257 Totale || 10 339 || 343 344 || 451 794 || 61 666 || 335 649 || 1 202 792 Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2012 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 1 238 || 7 364 || 14 498 || 5 350 || 28 450 scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -1 286 || -8 428 || -17 218 || -5 894 || -32 826 scambi di valute a breve termine - afflussi || 649 000 || - || - || - || 649 000 scambi di valute a breve termine - deflussi || -652 451 || - || - || - || -652 451 scambi di tassi di interesse - afflussi || 65 || 511 || 3 274 || 2 117 || 5 967 scambi di tassi di interesse - deflussi || - || -753 || -3 537 || -1 577 || -5 867 Totale || -3 434 || -1 306 || -2 983 || -4 || -7 727 || || || || || Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2011 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 9 873 || 14 365 || 19 533 || 7 430 || 51 201 scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -10 091 || -17 527 || -24 420 || -9 015 || -61 053 scambi di valute a breve termine - afflussi || 585 000 || - || - || - || 585 000 scambi di valute a breve termine - deflussi || -591 909 || - || - || - || -591 909 Totale || -7 127 || -3 162 || -4 887 || -1 585 || -16 761 3.4 Rischi di mercato Il rischio di mercato è il rischio che le variazioni dei
prezzi di mercato, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari, i
tassi di cambio e differenziali creditizi (che non riguardano le variazioni di
credit spread del soggetto emittente) influenzino il risultato economico di un'entità
o il valore delle partecipazioni detenute. 3.4.1.
Rischio
di tasso di interesse Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dalla
volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli
investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di
andamento negativo dei mercati o della struttura per scadenza dei tassi d'interesse.
Si verifica un'esposizione al rischio di tasso d'interesse quando vi sono
differenze tra le caratteristiche di prezzo e durata delle diverse attività e
passività. Lo strumento per gli investimenti misura la sensibilità del
proprio portafoglio prestiti e delle relative operazioni di scambio volte a
fornire singole coperture (micro hedging swaps) al rischio di tasso d'interesse
calcolando il valore del punto base (Basis Point Value, BPV). Il BPV misura l'aumento o la diminuzione del valore attuale
netto del portafoglio come effetto dell'aumento di un punto base (0,01%) del
tasso d'interesse in determinati lassi di tempo "mercato monetario – fino
a un anno", "molto breve – da due a tre anni", "breve – da
4 a 6 anni", "lungo – da 12 a 20 anni" o "molto lungo – più
di 21 anni". Per ottenere il valore attuale netto dei prestiti, lo
strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento dei
finanziamenti in EUR (curva degli scambi in EUR + margine d'interesse dei
finanziamenti BEI) per i flussi di cassa denominati in EUR ed altre valute
diverse dall'USD e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi
di cassa denominati in USD. Per ottenere il valore attuale netto delle
operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps),
lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento degli scambi
in EUR per i flussi di cassa denominati in EUR e la curva di rendimento dei
finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD. Come illustra la seguente tabella, il valore attuale netto
del portafoglio prestiti, comprese le relative operazioni di scambio volte a
fornire singole coperture (micro hedging swaps), al 31.12.2012
diminuirebbe di 341 000 EUR (e di 239 000 EUR al 31.12.2011) se il
tasso d'interesse aumentasse nello stesso periodo di un punto base. Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale al 31.12.2012 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni || Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -25 || -47 || -90 || -117 || -62 || - || -341 Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale al 31.12.2011 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni || Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -20 || -28 || -60 || -78 || -53 || - || -239 3.4.2.
Rischio
del tasso di cambio Il rischio del tasso di cambio ("FX") è
rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello
strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa
deriva, a causa di un'evoluzione negativa dei tassi di cambio. Lo strumento è esposto al rischio del tasso di cambio ogni
volta che si verifica un disallineamento valutario fra le attività e le
passività. Tale rischio comporta altresì l'effetto di variazioni inattese e
sfavorevoli nel valore dei flussi di cassa futuri a causa di movimenti
valutari. 3.4.2.1
Rischio
di tasso di cambio e attività di tesoreria Le attività di tesoreria sono denominate in EUR o USD. La copertura contro il rischio del tasso di cambio è offerta
da transazioni a pronti o a termine, scambi di valute o scambi incrociati di
valute. Qualora lo ritenga necessario e opportuno, la Tesoreria della BEI ha la
facoltà di utilizzare ogni strumento, in linea con la politica della Banca, che
offra protezione nei confronti dei rischi di mercato legati alle attività
finanziarie dello strumento. 3.4.2.2
Rischio
del tasso di cambio e operazioni finanziate o garantite dallo strumento per gli
investimenti I contributi degli Stati membri allo strumento per gli
investimenti sono elargiti in euro. Le operazioni finanziate o garantite dallo
strumento, nonché gli abbuoni d'interessi, possono essere indicati in EUR, USD
o in ogni altra valuta autorizzata. Si verifica un'esposizione al rischio del tasso di cambio
(rispetto all'euro quale valuta di riferimento) ogni volta che le transazioni
in valute diverse dall'euro avvengono senza alcuna copertura. Vengono qui di
seguito riportati gli orientamenti relativi alla copertura contro il rischio
del tasso di cambio dello strumento gli investimenti. 3.4.2.2.1.
Copertura
delle operazioni in valute diverse da EUR o USD -
I
prestiti dello strumento per gli investimenti erogati in valute diverse da EUR
o USD devono essere coperti attraverso contratti di scambi incrociati di valute
che presentino lo stesso profilo finanziario del prestito di base, a condizione
che esista un mercato per tali contratti. -
Per le
erogazioni effettuate in una valuta diversa da EUR o USD e per le quali non è
stata avviata un'operazione di copertura a lungo termine, la Tesoreria procede
a una transazione in valuta estera due giorni lavorativi prima dell'esborso. Il
tasso di conversione applicato dallo strumento corrisponde al tasso di cambio
di mercato fornito dalla Tesoreria. Analogamente, per i rimborsi ricevuti in
valute diverse da EUR e USD, la Tesoreria avvia un'operazione di cambio,
laddove necessario, per convertire le valute ricevute. -
Le
garanzie non richiamate non sono soggette alla copertura tramite operazioni di
cambio. Le richieste di garanzie in valute diverse da EUR e USD non sono
soggette a copertura. -
Le
operazioni in valute diverse da EUR e USD, per le quali la Tesoreria non può
intraprendere alcuna operazione di copertura, restano non coperte. Tali
operazioni comprendono anche le operazioni (sintetiche) in valuta locale ma
regolate in EUR o USD. In tal modo lo strumento per gli investimenti resta
esposto al relativo rischio in cui è incorso. 3.4.2.2.2.
Copertura
di operazioni in USD -
L'importo
totale in sospeso di tutte le operazioni dello strumento di (a eccezione delle
garanzie non richiamate) in USD è coperto grazie a scambi di valuta USD/EUR,
rinnovati periodicamente. All'inizio di ciascun periodo, i flussi di cassa da
ricevere o versare in USD nel periodo successivo vengono stimati sulla base
delle entrate/delle erogazioni previste. Successivamente, gli scambi di valute
prossimi alla scadenza vengono rinnovati e il relativo importo adeguato per
coprire almeno il fabbisogno di liquidità in USD previsto per il periodo successivo. -
Per
adeguare, laddove necessario, la copertura del successivo rimborso dello
scambio di valute va calcolata periodicamente l'esposizione complessiva in USD
sulla base alle registrazioni contabili. -
Qualora
la Tesoreria lo ritenga opportuno a livello operativo, a copertura di
determinati prestiti in USD possono essere altresì utilizzati scambi incrociati
di valute. -
Tra due
rinnovi consecutivi, le eventuali mancanze di liquidità in USD devono essere
coperte mediante operazioni ad hoc di scambio di valute, mentre gli eccessi di
liquidità devono essere investiti in attività di tesoreria o scambiati in EUR. -
L'importo
totale in sospeso non coperto relativo a tutte le transazioni in USD (in
termini nominali) non deve mai superare la cifra di 5 000 000 USD (cinque
milioni di dollari USA). Tale soglia viene adeguata con cadenza annuale.
Qualora tale limite non venga rispettato, la Tesoreria provvede a far rientrare
l'esposizione entro i limiti consentiti attraverso un'operazione di cambio. 3.4.2.3
Posizione
relativa al tasso di cambio Le tabelle seguenti illustrano la posizione dello strumento
relativamente al cambio con le altre valute (in migliaia di euro): Al 31 dicembre 2012 || EUR || USD || KES || Valute ACP/PTOM || Totale || || || || || ATTIVITÀ || || || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 424 647 || 41 921 || - || - || 466 568 Strumenti finanziari derivati || 1 064 || -949 || - || - || 115 Prestiti e crediti || 513 231 || 508 412 || 60 348 || 64 289 || 1 146 280 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 66 509 || 259 694 || - || 6 798 || 333 001 Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || - || - || - || 99 029 Altre attività || - || - || - || 224 || 224 Totale attività || 1 191 790 || 809 078 || 60 348 || 71 311 || 2 132 527 || || || || || PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || || Passività || || || || || Strumenti finanziari derivati || -675 814 || 682 849 || - || - || 7 035 Risconti passivi || 37 560 || 248 || - || - || 37 808 Debiti nei confronti di terzi || 312 040 || 46 || - || - || 312 086 Altre passività || 905 || 19 || 14 || 215 || 1 153 Totale passività || -325 309 || 683 162 || 14 || 215 || 358 082 Risorse dei finanziatori || || || || || Contributi degli Stati membri richiamati || 1 561 309 || - || - || - || 1 561 309 Riserva intestata all'equo valore || 5 366 || 59 144 || - || 3 924 || 68 434 Utili non distribuiti || 144 702 || - || - || - || 144 702 Totale risorse dei finanziatori || 1 711 377 || 59 144 || - || 3 924 || 1 774 445 Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 386 068 || 742 306 || 14 || 4 139 || 2 132 527 Posizione in valuta al 31 dicembre 2012 || -194 278 || 66 772 || 60 334 || 67 172 || - || || || || || al 31 dicembre 2012: || || || || || IMPEGNI || || || || || Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 794 475 || 171 639 || - || - || 966 114 Garanzie chieste || - || - || - || 6 224 || 6 224 Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 204 555 || - || - || - || 204 555 || || || || || SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || || Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000 Al 31 dicembre 2011 || EUR || USD || CAD || Valute ACP/PTOM || Totale || || || || || ATTIVITÀ || || || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 416 384 || 35 895 || - || - || 452 279 Strumenti finanziari derivati || 13 419 || -12 985 || - || - || 434 Prestiti e crediti || 477 340 || 501 923 || - || 53 897 || 1 033 160 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 54 287 || 186 525 || 4 303 || 6 545 || 251 660 Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310 Altre attività || 50 || - || - || 366 || 416 Totale attività || 1 048 790 || 711 358 || 4 303 || 60 808 || 1 825 259 || || || || || PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || || Passività || || || || || Strumenti finanziari derivati || -641 758 || 654 460 || - || - || 12 702 Risconti passivi || 32 689 || 314 || - || - || 33 003 Debiti nei confronti di terzi || 329 598 || 62 || - || - || 329 660 Altre passività || 691 || 19 || - || 403 || 1 113 Totale passività || -278 780 || 654 855 || - || 403 || 376 478 Risorse dei finanziatori || || || || || Contributi degli Stati membri richiamati || 1 281 309 || - || - || - || 1 281 309 Riserva intestata all'equo valore || 41 750 || - || - || - || 41 750 Utili non distribuiti || 125 722 || - || - || - || 125 722 Totale risorse dei finanziatori || 1 448 781 || - || - || - || 1 448 781 Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 170 001 || 654 855 || - || 403 || 1 825 259 Posizione in valuta al 31 dicembre 2011 || -121 211 || 56 503 || 4 303 || 60 405 || - || || || || || al 31 dicembre 2011: || || || || || IMPEGNI || || || || || Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 761 319 || 204 340 || - || - || 965 659 Garanzie chieste || - || - || - || 7 909 || 7 909 Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 209 223 || || - || - || 209 223 SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || || Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000 3.4.2.4
Analisi
di sensibilità del rischio del tasso di cambio (in migliaia di euro) Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione
netta più significativa in valuta estera è in USD. Al 31 dicembre 2012, una
variazione del + 10% o del – 10% del tasso di conversione dell'USD avrebbe
comportato una variazione delle risorse dei finanziatori di 6 682 milioni
di euro e di – 6 682 milioni di euro, rispettivamente (al 31 dicembre 2011:
5 650 milioni di euro e - 5 650 milioni di euro rispettivamente). 3.4.2.5
Tassi di
conversione Per preparare il bilancio al 31 dicembre 2012 e al 31
dicembre 2011, sono stati utilizzati I seguenti tassi di conversione: || 31 dicembre 2012 || 31 dicembre 2011 Valute non-UE || || Peso dominicano (DOP) || 53.1220 || 49.8498 Dollaro delle Fiji (FJD) || 2.3417 || 2.3630 Gourde haitiano (HTG) || 55.7265 || 52.1645 Scellino keniota (KES) || 113.68 || 109.53 Ouguya mauritana (MRO) || 393.99 || 372.52 Rupia mauriziana (MUR) || 40.19 || 37.43 Franco ruandese (RWF) || 811.83 || 771.76 Scellino ugandese (UGX) || 3 549 || 3 205 Dollaro statunitense (USD) || 1.3194 || 1.2939 Franco CFA (XAF/XOF) || 655.957 || 655.957 Rand sudafricano (ZAR) || 11.1727 || 10.4830 3.4.3.
Rischio
legato al prezzo dei titoli azionari (in migliaia di euro) Il rischio legato al prezzo dei titoli azionari rappresenta
il rischio di una diminuzione dell'equo valore dei titoli azionari in seguito
alle variazioni dei livelli degli indici di tali titoli e del valore dei
singoli investimenti in titoli azionari. Lo strumento è esposto al rischio legato ai prezzi dei
titoli azionari a causa dei suoi investimenti in capitale di rischio, vale a
dire investimenti in capitale azionario diretto a fondi di capitale di rischio. Gli investimenti nel capitale azionario sono soggetti a
valutazione. Ogni investimento è valutato sulla base di diversi criteri che
spaziano fra tre categorie principali: gestione, piano aziendale e struttura. I
punteggi singoli vengono poi fatti confluire in un unico punteggio complessivo,
che viene assegnato all'investimento e che ne riassume la forza complessiva. Le esposizioni al rischio del prezzo dei titoli azionari
sono altresì soggette a soglie, definite sia a livello individuale che
cumulativo. L'entità di tali soglie dipende dalla qualità degli investimenti in
capitale azionario. Per quanto riguarda il valore dei titoli azionari detenuti
da privati, non sono possibili monitoraggi e controlli diretti permanenti. e le migliori indicazioni
disponibili comprendono i prezzi calcolati tramite un'appropriata tecnica di
valutazione. Gli effetti sulle risorse dei finanziatori dello strumento
(determinati dalle variazioni dell'equo valore del portafoglio dei titoli
azionari disponibili per la vendita) in seguito alla riduzione del 10% dei
livelli degli indici di tali titoli e del valore dei singoli investimenti in
titoli azionari, restando costanti le altre variabili, corrispondono a -
33 300 EUR al 31 dicembre 2012 e a - 25 166 EUR al 31 dicembre 2011. 4
Equi valori di attività e passività La tabella sottostante riporta il confronto per categoria
degli importi contabili e degli equi valori delle attività e delle passività
dello strumento, registrati nei rendiconti finanziari (in migliaia di euro): || Valore contabile al 31.12.2012 || Equo valore al 31.12.2012 || Valore contabile al 31.12.2011 || Equo valore al 31.12.2011 Attività registrate all'equo valore || || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita || 333 001 || 333 001 || 251 660 || 251 660 Strumenti finanziari derivati || 115 || 115 || 434 || 434 Totale || 333 116 || 333 116 || 252 094 || 252 094 || || || || Attività registrate al costo ammortizzato || || || || Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 466 568 || 452 279 || 452 279 Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 226 409 || 1 033 160 || 1 022 679 Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 || 87 310 || 87 310 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || 98 805 || - || - Altre attività || 224 || 224 || 416 || 416 Totale || 1 799 411 || 1 879 316 || 1 573 165 || 1 562 684 Totale attività || 2 132 527 || 2 212 432 || 1 825 259 || 1 814 778 || || || || Passività registrate all'equo valore || || || || Strumenti finanziari derivati || 7 035 || 7 035 || 12 702 || 12 702 Totale || 7 053 || 7 053 || 12 702 || 12 702 || || || || Passività registrate al costo ammortizzato || || || || Risconti passivi || 37 808 || 37 808 || 33 003 || 33 003 Debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 312 086 || 329 660 || 329 660 Altre passività || 1 153 || 1 153 || 1 113 || 1 113 Totale || 351 047 || 351 047 || 363 776 || 363 776 Totale passività || 358 082 || 358 082 || 376 478 || 376 478 La sezione successiva descrive le metodologie e le ipotesi
impiegate per determinare l'equo valore delle attività e delle passività: §
Attività per le quali l'equo
valore è prossimo al valore contabile Per le attività e le passività liquide o di durata a breve
termine inferiore a tre mesi, si presume che i rispettivi valori contabili
siano prossimi all'equo valore. §
Attività e passività
registrate all'equo valore Le quotazioni dei prezzi pubblicati in un mercato attivo
costituiscono la prima fonte per determinare l'equo valore di uno strumento
finanziario. Tali dati sono raramente disponibili a causa della portata degli
investimenti che caratterizza il portafoglio dello strumento. Per gli strumenti
per i quali il prezzo di mercato non è disponibile, si effettua una stima dell'equo
valore utilizzando tecniche o modelli di valutazione basati, laddove possibile,
su dati di mercato osservabili prevalenti alla data del bilancio. La tabella seguente analizza le attività finanziarie
valutate all'equo valore secondo un metodo di valutazione. I diversi livelli
sono definiti come segue: -
Livello
1: prezzi quotati (non adeguati) dei mercati attivi; -
Livello
2: elementi diversi dai prezzi quotati compresi nel livello 1 osservabili
per l'attività, direttamente (vale a dire, sotto forma di prezzi) o
indirettamente (vale a dire, derivati dai prezzi); -
Livello
3: elementi relativi all'attività non basati su dati mercato osservabili
(elementi non osservabili). Al 31 dicembre 2012 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale Attività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 115 || - || 115 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 11 001 || - || 322 000 || 333 001 Totale || 11 001 || 115 || 322 000 || 333 116 || || || || Passività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 7 035 || - || 7 035 Totale || - || 7 035 || - || 7 035 Al 31 dicembre 2011 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale Attività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 434 || - || 434 Attività finanziarie disponibili per la vendita || 15 214 || - || 236 446 || 251 660 Totale || 15 214 || 434 || 236 446 || 252 094 || || || || Passività finanziarie || || || || Strumenti finanziari derivati || - || 12 702 || - || 12 702 Totale || - || 12 702 || - || 12 702 Nel
2012 lo strumento non ha effettuato trasferimenti dal livello 1 al livello 2 o
dal livello 2 al livello 1 della gerarchia dell'equo valore. Le
tabelle seguenti riportano i cambiamenti negli strumenti di livello 3 per gli
esercizi conclusi il 31 dicembre 2012 e il 31 dicembre 2011: (in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita Saldo al 1 gennaio 2012 || 236 446 Utili o perdite totali || - in utile o perdita || 8 133 - in altro risultato economico complessivo || 15 041 Erogazioni || 81 981 Rimborsi || -19 601 Saldo al 31 dicembre 2012 || 322 000 (in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita Saldo al 1 gennaio 2011 || 171 638 Utili o perdite totali || - in utile o perdita || -3 206 - in altro risultato economico complessivo || 21 759 Erogazioni || 67 829 Rimborsi || -21 574 Saldo al 31 dicembre 2011 || 236 446 5
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria (in migliaia
di euro) La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria possono essere
suddivisi tra fondi ricevuti dagli Stati membri e non ancora erogati e fondi
che risultano dalle attività operative e finanziarie dello strumento per gli
investimenti. || 31.12.2012 || 31.12.2011 Contributi degli Stati membri ricevuti e non ancora erogati || 117 622 || 195 205 Fondi provenienti dalle attività finanziarie e operative dello strumento || 348 946 || 257 074 Totale tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279 6
Strumenti finanziari derivati (in migliaia di euro) Le componenti principali degli strumenti finanziari
derivati, classificate come possedute per negoziazione, sono le seguenti: Al 31 dicembre 2012 || Equo valore || Importo nozionale Attività || Passività Scambi incrociati di valute || 87 || -102 || 7 062 Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -3 971 || 19 504 Scambi di tassi d'interesse || 28 || - || 19 568 Contratti a termine in valuta || - || -2 962 || 652 451 Totale strumenti finanziari derivati || 115 || -7 035 || 698 585 || || || Al 31 dicembre 2011 || Equo valore || Importo nozionale Attività || Passività Scambi incrociati di valute || 434 || -953 || 29 376 Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -5 355 || 38 158 Contratti a termine in valuta || - || -6 394 || 585 000 Totale strumenti finanziari derivati || 434 || -12 702 || 652 534 7
Prestiti e crediti (in migliaia di euro) Le componenti principali dei prestiti e crediti sono le
seguenti: || Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale Nominale al 1° gennaio 2012 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394 Erogazioni || 79 015 || 154 003 || - || 233 018 Cancellazioni || -947 || -1 206 || - || -2 153 Rimborsi || -39 967 || -71 368 || -4 145 || -115 480 Interesse capitalizzato || - || -117 || 9 739 || 9 622 Differenze fra i tassi di cambio || -8 780 || -7 692 || -493 || -16 965 Nominale al 31 dicembre 2012 || 254 686 || 789 970 || 133 780 || 1 178 436 || || || || Riduzione di valore al 1° gennaio 2010 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -835 || -292 || - || -1 127 Riduzione di valore delle cancellazioni || 947 || 1 206 || - || 2 153 Annullamento delle perdite di valore || 910 || 814 || - || 1 724 Differenze fra i tassi di cambio || 93 || 348 || 480 || 921 Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -6 494 || -14 296 || -24 355 || -45 145 || || || || Costo ammortizzato || -1 641 || -3 984 || -82 || -5 707 Interessi maturati || 5 246 || 9 244 || 4 206 || 18 696 Prestiti e crediti al 31 dicembre 2012 || 251 797 || 780 934 || 113 549 || 1 146 280 || || || || || (*) compresi contratti di agenzia || Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale Nominale al 1 gennaio 2011 || 246 500 || 542 322 || 123 910 || 912 732 Erogazioni || 25 689 || 211 351 || 0 || 237 040 Cancellazioni || 0 || 0 || -2 000 || -2 000 Rimborsi || -48 554 || -51 712 || -4 144 || -104 410 Interesse capitalizzato || 0 || 459 || 10 053 || 10 512 Differenze fra i tassi di cambio || 1 730 || 13 930 || 860 || 16 520 Nominale al 31 dicembre 2011 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394 || || || || Riduzione di valore al 1° gennaio 2011 || -15 006 || -18 056 || -44 023 || -77 085 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -1 746 || -1 514 || -773 || -4 033 Riduzione di valore delle cancellazioni || 0 || 0 || 2 000 || 2 000 Annullamento delle perdite di valore || 9499 || 3263 || 18 723 || 31 485 Differenze fra i tassi di cambio || - 356 || - 65 || - 762 || -1 183 Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816 || || || || Costo ammortizzato || -1 700 || -3 428 || - 99 || -5 227 Interessi maturati || 3 498 || 9 499 || 3 812 || 16 809 Prestiti e crediti al 31 dicembre 2011 || 219 554 || 706 049 || 107 557 || 1 033 160 || || || || || (*) compresi contratti di agenzia 8
Attività finanziarie disponibili per la vendita (in
migliaia di euro) Le componenti principali delle attività finanziarie
disponibili per la vendita sono le seguenti: || Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale Costo al 1° gennaio 2012 || 182 692 || 36 565 || 219 257 Erogazioni || 56 007 || 25 974 || 81 981 Rimborsi / vendite || -19 570 || -31 || -19 601 Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 1 581 || -678 || 903 Costo al 31 dicembre 2012 || 220 710 || 61 830 || 282 540 || || || Utili e perdite non realizzati al 1° gennaio 2012 || 29 781 || 11 969 || 41 750 Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 29 540 || -2 856 || 26 684 Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2012 || 59 321 || 9 113 || 68 434 || || || Riduzione di valore al 1° gennaio 2012 || -6 887 || -2 460 || -9 347 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -7 976 || -951 || -8 927 Differenze nei tassi di cambio su rimborsi / vendite || 133 || 168 || 301 Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -14 730 || -3 243 || -17 973 || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2012 || 265 301 || 67 700 || 333 001 || Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale Costo al 1° gennaio 2011 || 142 932 || 33 350 || 176 282 Erogazioni || 59 579 || 8 250 || 67 829 Rimborsi / vendite || -20 236 || -4 735 || -24 971 Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 417 || -300 || 117 Costo al 31 dicembre 2011 || 182 692 || 36 565 || 219 257 || || || Utili e perdite non realizzati al 1 gennaio 2011 || 11 335 || 13 235 || 24 570 Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 18 446 || -1 266 || 17 180 Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2011 || 29 781 || 11 969 || 41 750 || || || Valore nominale al 1° gennaio 2011 || -2 || -6 022 || -6 024 Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -6 888 || - || -6 888 Utilizzo della riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo degli anni precedenti || 2 || 3 714 || 3 716 Differenze nei tassi di cambio sulla riduzione di valore || 1 || -152 || -151 Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -6 887 || -2 460 || -9 347 || || || Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2011 || 205 586 || 46 074 || 251 660 9
Crediti dai finanziatori (in migliaia di euro) Le componenti principali dei crediti dai finanziatori sono
le seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Contributi degli Stati membri richiamati ma non versati || 87 310 || 87 310 Totale crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 10
Attività finanziarie detenute fino a scadenza (in
migliaia di euro) Il portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a
scadenza è costituito da obbligazioni con scadenza residua inferiore a tre mesi
alla data di riferimento. La tabella che segue indica i movimenti del
portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza: Saldo al 1° gennaio 2012 || - Acquisizioni || 98 278 Ammortamento di premi o sconti || -210 Variazione degli interessi maturati || 961 Saldo al 31 dicembre 2012 || 99 029 11
Altre attività (in migliaia di euro) Le componenti principali delle altre attività sono le
seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Crediti dalla BEI || 7 || 59 Garanzie finanziarie || 217 || 357 Crediti relativi agli esborsi per AT || 337 || - Riduzione di valore sui crediti relativi agli esborsi per AT (nota 20) || -337 || - Totale altre attività || 224 || 416 12
Risconti passivi (in migliaia di euro) Le componenti principali dei risconti passivi sono le
seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Abbuoni d'interessi da recuperare || 37 387 || 32 744 Commissioni su prestiti e crediti da recuperare || 421 || 259 Totale risconti passivi || 37 808 || 33 003 13
Debiti nei confronti di terzi (in migliaia di euro) Le componenti principali dei debiti nei confronti di terzi
sono le seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Spese di amministrazione generali nette dovute alla BEI || 36 202 || 38 011 Altri importi dovuti alla BEI || 8 904 || 219 Abbuoni d'interessi dovuti a Stati membri non ancora versati || 266 980 || 291 430 Totale debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 329 660 14
Altre passività (in migliaia di euro) Le componenti principali delle altre passività sono le
seguenti: || 31.12.2012 || 31.12.2011 Garanzie finanziarie || 215 || 294 Altro || 938 || 819 Totale altre passività || 1 153 || 1 113 || || 15
Contributo allo strumento richiesto agli Stati
membri (in migliaia di euro) Stati membri || Contributo allo strumento || Contributo ad abbuoni d'interessi || Totale contributo || Richiesto e non versato (*) Austria || 41 375 || 10 168 || 51 543 || 2 650 Belgio || 61 203 || 15 041 || 76 244 || 3 920 Danimarca || 33 412 || 8 211 || 41 623 || 2 140 Finlandia || 23 107 || 5 679 || 28 786 || 1 480 Francia || 379 399 || 93 237 || 472 636 || 24 300 Germania || 364 722 || 89 630 || 454 352 || 23 360 Grecia || 19 516 || 4 796 || 24 312 || 1 250 Irlanda || 9 680 || 2 379 || 12 059 || 620 Italia || 195 788 || 48 115 || 243 903 || 12 540 Lussemburgo || 4 528 || 1 113 || 5 641 || 290 Paesi Bassi || 81 500 || 20 028 || 101 529 || 5 220 Portogallo || 15 145 || 3 722 || 18 867 || 970 Spagna || 91 180 || 22 407 || 113 588 || 5 840 Svezia || 42 624 || 10 4757 || 53 099 || 2 730 Regno Unito || 198 130 || 48 690 || 246 820 || - Totale al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 383 691 || 1 945 000 || 87 310 Totale al 31 dicembre 2011 || 1 281 309 || 383 691 || 1 665 000 || 87 310 (*) Il 20 novembre 2012 il Consiglio ha fissato l'importo
dei contributi finanziari che gli Stati membri sono tenuti a versare entro il
21 gennaio 2013. 16
Sopravvenienze passive e impegni (in migliaia di
euro) || 31.12.2012 || 31.12.2011 || || Impegni || || Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092 Impegni non erogati relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita || 217 070 || 264 567 Garanzie chieste || 6 224 || 7 909 Abbuoni e assistenza tecnica || 228 175 || 209 223 || || Sopravvenienze passive || || Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000 || || Totale || 1 220 513 || 1 202 792 17
Proventi netti da interessi e assimilati (in
migliaia di euro) Le componenti principali delle entrate da interessi e
proventi assimilati sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 1 678 || 5 518 Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 36 || - Prestiti e crediti || 64 060 || 50 800 Abbuoni d'interessi || 1 729 || 3 243 Totale interessi e proventi assimilati || 67 503 || 59 561 Le componenti principali delle spese per interessi e
assimilate sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Strumenti finanziari derivati || -1 114 || -940 Totale interessi e costi assimilati || - 1 114 || -940 18
Proventi netti da commissioni e dividendi (in
migliaia di euro) Le componenti principali dei proventi netti da commissioni e
dividendi sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Commissioni e dividendi su prestiti e crediti || 1 710 || 1 894 Commissioni e dividendi su garanzie finanziarie || 191 || 255 Altro || 33 || - Totale proventi da commissioni e dividendi || 1 934 || 2 149 Le componenti principali delle spese per commissioni e
dividendi sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Commissione pagate a terzi in relazione ad attività finanziarie disponibili per la vendita || -292 || -144 Totale spese per commissioni e dividendi || -292 || -144 19
Utili netti realizzati derivati da attività
finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro) Le componenti principali degli utili netti realizzati
derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti: || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Utile netto derivato da attività finanziarie disponibili per la vendita || 70 || 16 254 Entrate da dividendi || 975 || 974 Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 1 045 || 17 228 20
Riduzione di valore relativa ad altre attività (in
migliaia di euro) Nel periodo di riferimento, lo strumento ha erogato un
pagamento per assistenza tecnica di valore pari a 638 EUR che, a causa della
condotta fraudolenta della controparte, non ha raggiunto il beneficiario
finale. In seguito ad un'azione legale, lo strumento è riuscito a rientrare in
possesso di 301 EUR. L'importo restante è stato registrato come credito. Alla
data di riferimento, considerate le scarse probabilità di rientrare in possesso
dell'importo restante, tale importo di 337 EUR è stato registrato alla voce
riduzione di valore del risultato economico complessivo dello strumento. 21
Spese generali di amministrazione (in migliaia di
euro) Le spese generali di amministrazione costituiscono i costi
effettivi sostenuti dalla BEI per la gestione dello strumento per gli
investimenti, meno le entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard,
che vengono imputate dalla BEI direttamente ai clienti dello strumento per gli
investimenti. || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 || al 31.12.2012 || al 31.12.2011 Costo effettivo sostenuto dalla BEI || -38 390 || -39 937 Entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard, imputate dalla Banca ai clienti dello strumento || 2 188 || 1 931 Spese generali nette di amministrazione || -36 202 || -38 006 In seguito all'entrata in vigore dell'accordo di
partenariato di Cotonou modificato del 1° luglio 2008, le spese generali di
amministrazione non sono più coperte dagli Stati membri. 22
Eventi successivi Dopo la stesura del bilancio non si sono verificati eventi
di natura tale da richiedere aggiornamenti o adeguamenti dei rendiconti
finanziari del 31 dicembre 2012. ALLEGATO ALLA PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI
ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER PAESE E PER STRUMENTO Note
alle tabelle: · La cifra "0,00"
indica che l'importo corrispondente è compreso fra –4999 euro e 4999 euro.
Laddove non sia indicata alcuna cifra, l'importo è pari a zero.
I paesi che presentano un saldo zero per tutte le colonne non sono riportati
nelle tabelle. · La voce "Tutti i paesi
ACP/PTOM" si riferisce a progetti che interessano vari paesi ma non sono
finanziati dalla cooperazione regionale. · La voce "Spese
amministrative e finanziarie" si riferisce a progetti finanziati da
interessi del FES o dalla dotazione destinata a coprire le spese
amministrative. [1] GU L 247 del 9.9.2006 [2] Tutti gli importi sono arrotondati in
milioni di euro. Si noti che, a causa degli arrotondamenti, la somma di taluni
dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale. Gli
importi indicati con 0 rappresentano dati inferiori a 500 000 euro. Gli importi
pari a 0 sono indicati con un trattino (-). [3] Crediti correnti ad esclusione dei crediti relativi
ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari. [4] Passività correnti ad esclusione delle passività
relative ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari. [5] PIR – Programmi indicativi regionali. [6] PIN – Programmi indicativi nazionali. [7] Conformemente all'articolo 153 del regolamento finanziario
applicabile al 10° FES, la tesoreria è presentata nel bilancio del 10° FES. La natura dei vari conti
bancari è delineata nel capitolo 6, gestione del rischio finanziario. [8] Questo saldo rappresenta gli importi disponibili per la
Repubblica democratica del Congo, conformemente alle disposizioni della
decisione del Consiglio n. 2003/583/CE. Tali fondi sono destinati ad uno
scopo e un paese specifici. [9] GU L 156 del 29.5.1998 pagg. 3-106 [10] GU L 247 del 9.9.2006 [11] Decisione 2011/315/UE del Consiglio, del 23 maggio 2011,
relativa allo stanziamento di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del
nono Fondo europeo di sviluppo (FES) e di FES precedenti per la cooperazione
allo sviluppo nel Sudan meridionale. [12] GU L 247 del 9.9.2006. [13] Le risorse non assegnate dei FES precedenti
includono il saldo dei fondi SYSMIN, fissati con decisione 3/2000 del Comitato
degli ambasciatori ACP-CE a 410,926 milioni di euro. La decisione PE/410/2001 della
Commissione include tali risorse nella programmazione degli stanziamenti
indicativi nazionali (parte B) a titolo del protocollo finanziario dell'accordo
di partenariato ACP-CE.