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Document 52012IP0274

    eCall: un nuovo servizio 112 per i cittadini Risoluzione del Parlamento europeo del 3 luglio 2012 su eCall: un nuovo servizio 112 per i cittadini (2012/2056(INI))

    GU C 349E del 29.11.2013, p. 19–26 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    29.11.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 349/19


    Martedì 3 luglio 2012
    eCall: un nuovo servizio 112 per i cittadini

    P7_TA(2012)0274

    Risoluzione del Parlamento europeo del 3 luglio 2012 su eCall: un nuovo servizio 112 per i cittadini (2012/2056(INI))

    2013/C 349 E/03

    Il Parlamento europeo,

    vista la raccomandazione della Commissione dell'8 settembre 2011 relativa al sostegno a un servizio eCall su scala UE nelle reti di comunicazione elettronica per la trasmissione da veicoli di chiamate di emergenza basate sul 112 ("chiamate eCall") (1),

    vista la direttiva 2010/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, sul quadro generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto (2),

    vista la direttiva 2002/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica (direttiva servizio universale) (3),

    visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione "Valutazione d'impatto" che accompagna la raccomandazione della Commissione relativa al sostegno a un servizio eCall su scala UE nelle reti di comunicazione elettronica per la trasmissione da veicoli di chiamate di emergenza basate sul 112 ("chiamate eCall"), (SEC(2011)1020),

    vista la comunicazione della Commissione "Verso uno spazio europeo della sicurezza stradale: orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale" (COM(2010)0389),

    vista la comunicazione della Commissione "Un futuro sostenibile per i trasporti: verso un sistema integrato, basato sulla tecnologia e di agevole uso" (COM(2009)0279),

    vista la comunicazione della Commissione "eCall: è ora di diffonderlo" (COM(2009)0434),

    vista la comunicazione della Commissione – Verso una mobilità più sicura, più pulita e più efficiente a livello europeo: prima relazione sull'iniziativa "automobile intelligente" (COM(2007)0541),

    vista la comunicazione della Commissione sull'iniziativa "automobile intelligente" – "Sensibilizzazione all'uso delle TIC per dei veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti" (COM(2006)0059),

    vista la comunicazione della Commissione "Piano d'azione per rilanciare il servizio eCall (terza comunicazione su eSafety)" (COM(2006)0723),

    vista la comunicazione della Commissione "Mettere eCall a disposizione dei cittadini (seconda comunicazione su eSafety)" (COM(2005)0431),

    vista la comunicazione della Commissione "Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni per veicoli sicuri e intelligenti" (COM(2003)0542),

    vista la comunicazione della Commissione "Programma di azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il numero di vittime della strada nell'Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa" (COM(2003)0311),

    visto il documento di lavoro sulle implicazioni in materia di protezione dei dati e rispetto della privacy dell'iniziativa eCall (gruppo di lavoro "articolo 29" – 1609/06/IT, WP 125),

    vista la sua risoluzione del 25 ottobre 2011 sulla mobilità e l'integrazione delle persone con disabilità e la strategia europea in materia di disabilità 2010-2020 (4),

    vista la sua risoluzione del 27 settembre 2011 sulla sicurezza stradale in Europa 2011-2020 (5),

    vista la sua dichiarazione del 17 novembre 2011 sulla necessità di accesso ai servizi di emergenza del 112 (6),

    vista la sua risoluzione del 6 luglio 2010 su un futuro sostenibile per i trasporti (7),

    vista la sua risoluzione del 5 luglio 2011 sul servizio universale e il numero di emergenza "112" (8),

    vista la sua risoluzione del 23 aprile 2009 su un piano d'azione per sistemi intelligenti di trasporto (9),

    vista la sua risoluzione del 19 giugno 2008 (10) sulla prima relazione sull'iniziativa automobile intelligente,

    vista la sua risoluzione del 18 gennaio 2007 sul terzo programma d'azione europeo per la sicurezza stradale – bilancio intermedio (11),

    vista la sua risoluzione del 27 aprile 2006 sulla sicurezza stradale: mettere eCall a disposizione dei cittadini (12),

    vista la sua risoluzione del 29 settembre 2005 sul "Programma d'azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2010: una responsabilità condivisa" (13),

    vista la "World Report on Road Traffic Injury Prevention" (la relazione mondiale sulla prevenzione degli incidenti stradali), pubblicata congiuntamente nel 2004 dalla Banca mondiale e dall'OMS,

    visto l'articolo 48 del suo regolamento,

    viste le deliberazioni congiunte della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e della commissione per i trasporti e il turismo ai sensi dell'articolo 51 del regolamento,

    vista la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e della commissione per i trasporti e il turismo (A7-0205/2012),

    A.

    considerando che, secondo le previsioni della Banca mondiale e dell'OMS, il numero delle vittime di incidenti stradali è destinato ad aumentare in ogni parte del mondo (passando entro il 2020 dal nono al terzo posto nella classifica delle cause di decesso), e che, inoltre, la posizione inferiore nella graduatoria relativa alla mortalità per la fascia di età compresa fra i 5 e i 14 anni è un duro colpo sia per i genitori che per la società;

    B.

    considerando che nell'Unione europea, sulla base dei dati del 2004, ogni anno più di 40 000 persone muoiono a causa di incidenti stradali e 150 000 persone sono affette da invalidità permanente;

    C.

    considerando che il fine del sistema eCall a bordo dei veicoli è garantire la comunicazione automatica ai servizi di emergenza in caso di grave incidente, al fine di ridurre il numero di vittime della strada e mitigare la gravità delle lesioni causate dagli incidenti stradali, garantendo l'arrivo in tempi più brevi di assistenza qualificata e attrezzata (noto come il principio dell'ora cruciale, in inglese "golden hour principle");

    D.

    considerando che l'eCall è una chiamata di emergenza generata in automatico attraverso l'attivazione di sensori montati sul veicolo, i quali, una volta attivati, stabiliscono un collegamento vocale e una connessione dati direttamente con i centri di raccolta delle chiamate di emergenza (Public Safety Answering Point, PSAP) di pertinenza;

    E.

    considerando che, secondo i dati statistici ufficiali su eCall, si stima che la piena integrazione del sistema nelle auto degli Stati membri dell'UE consentirà di salvare, ogni anno, fino a 2 500 vite umane, ma anche di ridurre la gravità delle lesioni del 10-15 %;

    F.

    considerando che il servizio eCall presenta vantaggi per gli utenti della strada che viaggiano nel loro paese o all'estero, che possono non conoscere le strade e il luogo preciso in cui si trovano in caso di incidente;

    G.

    considerando che eCall consente di effettuare chiamate d'emergenza superando le difficoltà linguistiche, in virtù delle informazioni digitali contenute nel modello del messaggio, ovvero l'insieme minimo di dati (Minimum Set of Data, MSD), che contribuirà a ridurre incomprensioni e stress e a eliminare le barriere linguistiche fra gli occupanti del veicolo e l'operatore del PSAP, fattore fondamentale nel contesto multilingue europeo;

    H.

    considerando che la diffusione di un servizio eCall su scala europea, a bordo di tutti i veicoli e disponibile in tutti i paesi, rappresenta una priorità fondamentale per l'Unione in materia di sicurezza stradale sin dal 2002 ed è inclusa all'interno del Programma d'azione per la sicurezza stradale 2011-2020 quale strumento atto a migliorare la sicurezza stradale e a contribuire all'obiettivo di ridurre il numero di morti e feriti in seguito ad incidenti stradali in Europa;

    I.

    considerando che la direttiva 2010/40/UE include fra le sue azioni prioritarie "la predisposizione armonizzata in tutto il territorio dell'Unione europea di un servizio elettronico di chiamata di emergenza (eCall) interoperabile" e stabilisce che la Commissione ha l'obbligo di adottare entro la fine del 2012 le specifiche comuni per l'adeguamento dei PSAP;

    J.

    considerando che gli Stati membri rimangono responsabili del tipo di organizzazione prevista per i PSAP che ricevono le chiamate eCall, che possono essere enti pubblici o enti privati che operano su mandato pubblico;

    K.

    considerando che il protocollo d'intesa per la realizzazione di un servizio eCall interoperabile a bordo dei veicoli in Europa è stato finora siglato da 22 Stati membri, 5 Stati associati e più di 100 organizzazioni; che altri due Stati membri hanno espresso il loro sostegno alla diffusione obbligatoria del servizio eCall;

    L.

    considerando che il Parlamento ha espresso il suo sostegno all'introduzione di eCall in numerose occasioni, incluso il sostegno alla sua diffusione obbligatoria, un'iniziativa che infonderà maggior sicurezza ai cittadini che sono in viaggio;

    M.

    considerando che un approccio volontario alla diffusione nell'UE costituisce una delle politiche della Commissione dal 2003 ma non ha registrato ad oggi progressi significativi;

    N.

    considerando che nella sua comunicazione del 2009 "eCall: è ora di diffonderlo", la Commissione ha indicato che se non saranno raggiunti notevoli progressi entro la fine del 2009, relativamente tanto alla disponibilità del dispositivo eCall nei veicoli quanto all'investimento necessario per le infrastrutture dei PSAP, la Commissione proporrà l'adozione di misure normative;

    O.

    considerando che, in base ai risultati di una consultazione pubblica lanciata nel 2010 dalla Commissione sull'attuazione di eCall, oltre l'80 % degli intervistati ritiene il sistema eCall utile e desidererebbe installarlo sul proprio veicolo;

    P.

    considerando che i motociclisti sono la categoria di utenti che incontra le difficoltà maggiori ad avvisare i servizi di emergenza nel caso siano rimasti coinvolti in un incidente stradale;

    Q.

    considerando che i veicoli agricoli e industriali, in particolare i trattori agricoli, tendono a operare in zone remote e isolate e quindi spesso non sono in grado di avvisare i servizi d'emergenza in caso d'incidente;

    R.

    considerando che attualmente sono disponibili servizi privati di chiamata d'emergenza a bordo del veicolo la cui diffusione in Europa è in aumento, ma nessuno di essi copre tutti i paesi dell'UE e la loro penetrazione del mercato rimane inferiore allo 0,4 % del parco veicoli, e che alcuni dei servizi introdotti sono stati rimossi a causa di fallimenti di mercato, lasciando l'utente privo di servizi di chiamata d'emergenza durante il ciclo di vita del veicolo;

    S.

    considerando che la tecnologia è pronta e che il settore e le autorità pubbliche si sono accordati circa norme comuni su scala UE attualmente in fase di rifinitura e collaudo nell'ambito di progetti pilota;

    T.

    considerando che la Commissione ha pubblicamente annunciato nel 2011 la presentazione, nel primo trimestre del 2012, di un nuovo regolamento che prevede eCall come requisito aggiuntivo all'interno del quadro normativo relativo all'omologazione dei veicoli a motore;

    1.

    accoglie con favore la raccomandazione della Commissione dell'8 settembre 2011 ed esorta gli Stati membri e gli operatori di reti mobili ad attuare le misure e gli adeguamenti necessari entro e non oltre la fine del 2014; si rammarica, tuttavia, per il fatto che soltanto 18 Stati membri hanno reagito in tempo utile; invita i restanti Stati membri a farlo quanto prima;

    2.

    si rammarica per i ritardi e il mancato avanzamento nella diffusione volontaria di eCall allo stato attuale e per il fatto che tre Stati membri non abbiano firmato il protocollo d'intesa sul servizio eCall né dichiarato il proprio sostegno alla diffusione di tale servizio; invita pertanto gli Stati membri che non lo abbiano ancora fatto, a firmare il protocollo d'intesa per la messa a punto di un servizio eCall paneuropeo interoperabile in Europa ed esorta tutte le parti coinvolte ad agire simultaneamente affinché venga istituito questo servizio;

    3.

    sottolinea l'esistenza di rilevanti lacune nel funzionamento del numero di emergenza europeo 112 su cui deve basarsi eCall; invita gli Stati membri a colmare con urgenza tali lacune e la Commissione a rafforzare i controlli in tal senso;

    4.

    ritiene che eCall debba rappresentare un sistema pubblico di chiamate d'urgenza su scala UE, installato a bordo del veicolo e basato sul 112 e altre norme comuni paneuropee per rispettare il principio della neutralità tecnologica, al fine di garantire un servizio affidabile, di alta qualità, a prezzi accessibili e di facile utilizzo, in grado di funzionare senza soluzione di continuità e con interoperabilità in tutta Europa e su tutti gli autoveicoli, indipendentemente dalla marca, dal paese e dall'effettiva posizione del veicolo, massimizzando quindi i vantaggi di eCall per tutti gli utenti della strada, tra cui i disabili con esigenze particolari;

    5.

    sottolinea gli effetti positivi di eCall, non soltanto per quanto concerne una migliore gestione degli incidenti, la riduzione degli ingorghi a seguito di incidenti e la prevenzione di incidenti secondari, ma anche e soprattutto per quanto concerne la possibilità di accelerare l'arrivo dei servizi d'emergenza e in tal modo ridurre il numero delle vittime e la gravità delle lesioni riportate in seguito a incidenti stradali, contribuendo così all'aumento del senso di sicurezza degli europei quando sono in viaggio in altri Stati membri;

    6.

    è del parere che se l'introduzione di eCall viene affidata alle forze di mercato, di tale servizio usufruiranno soltanto coloro che possono permettersi veicoli di fascia alta, mentre un'introduzione obbligatoria del sistema installato su tutti i veicoli potrebbe determinare una riduzione dei costi e la sua universale diffusione in tutta l'UE;

    7.

    ricorda che la valutazione d'impatto della Commissione evidenzia che l'adozione di misure normative per l'introduzione obbligatoria di eCall è al momento l'unica opzione per ottenere tutti gli effetti positivi;

    8.

    invita la Commissione a presentare una proposta nell'ambito della direttiva 2007/46/CE, al fine di garantire la diffusione obbligatoria di un sistema eCall pubblico e basato sul 112, in tutti i nuovi veicoli omologati e in tutti gli Stati membri, entro il 2015;

    9.

    ritiene che il servizio eCall pubblico debba essere gratuito, obbligatorio e istallato su tutte le vetture nuove che rientrano nell'ambito di applicazione della presente proposta;

    10.

    ritiene che il servizio eCall pubblico debba essere semplice, accessibile, pratico e alla portata di tutti sull'intero territorio dell'Unione europea, a prescindere dal veicolo e dalla sua posizione;

    11.

    respinge l'ipotesi che l'attuazione di tutti gli aspetti di eCall a bordo del veicolo possa avvenire in modo graduale, durante un arco di tempo esteso;

    12.

    invita la Commissione a proporre qualsiasi altra misura normativa necessaria a scongiurare ulteriori ritardi che potrebbero tradursi in vittime evitabili;

    13.

    ritiene che, sebbene il metodo dell'analisi costi-benefici possa svolgere un ruolo importante nel fornire dati in base ai quali prendere decisioni complesse riguardanti gli investimenti e l'adozione di tecnologie, tale approccio può essere discutibile laddove una parte rilevante dell'analisi implichi una stima del valore della vita umana;

    14.

    invita la Commissione, nel valutare l'impatto della diffusione di eCall nell'UE, a prendere in considerazione non solo gli investimenti e i costi operativi, ma anche i vantaggi sociali derivanti dalla realizzazione del sistema eCall;

    15.

    invita la Commissione a stabilire norme chiare sulla responsabilità dei soggetti coinvolti nel sistema eCall;

    16.

    invita la Commissione a valutare la possibilità di falsi allarmi generati dai sistemi e-Call, l'impatto di tali falsi allarmi sui servizi di emergenza giornalieri, la necessità di distinguere tra incidenti gravi e meno gravi nonché tra messaggi di emergenza e altre informazioni da trasmettere ai servizi di emergenza per garantirne un buon funzionamento; invita la Commissione a proporre, se del caso, soluzioni concrete a tali problemi;

    17.

    si compiace per la creazione della piattaforma europea per l'attivazione di eCall e chiede la partecipazione delle parti interessate e degli Stati membri onde garantire un'introduzione armonizzata di eCall;

    18.

    invita la Commissione a considerare l'ipotesi di estendere in un futuro prossimo il sistema eCall anche ad altri veicoli, quali, ad esempio, i veicoli commerciali pesanti, gli autobus, i pullman e i veicoli motorizzati a due ruote, e a valutare la possibilità di estendere il sistema anche ai trattori agricoli e ai veicoli industriali;

    19.

    è del parere che per i veicoli già in circolazione sia opportuno autorizzare l'uso di dispositivi eCall non di serie;

    PSAP (centri di raccolta delle chiamate di emergenza) : aspetti di pronto intervento

    20.

    sottolinea che è essenziale garantire che tutti i PSAP in tutti gli Stati membri possiedano un equipaggiamento di alto livello per garantire un livello uniforme di protezione a tutti i cittadini dell'intero territorio dell'Unione e invita quindi la Commissione a presentare una proposta legislativa che imponga agli Stati membri di adattare le loro infrastrutture di pronto intervento e fornire una formazione adeguata agli operatori per la gestione delle chiamate eCall entro il 2015, nella modalità maggiormente adeguata alle loro strutture nazionali e in modo da rendere il servizio accessibile a tutti;

    21.

    esorta la Commissione ad adottare le specifiche comuni per i PSAP nel quadro della direttiva ITS entro la fine del 2012 e a proporre una direttiva sull'attuazione di eCall;

    22.

    apprezza la disponibilità degli operatori delle reti mobili a trattare le chiamate eCall come qualsiasi altra chiamata al 112 e propone che tali operatori, unitamente agli Stati membri, riferiscano annualmente alla Commissione in merito ai progressi conseguiti e alle difficoltà incontrate, in particolare in relazione all'icona eCall;

    23.

    si compiace del fatto che, stabilendo un collegamento vocale tra gli occupanti del veicolo e gli operatori PSAP che gestiscono le chiamate di emergenza, sia possibile, grazie alla comunicazione fra le due parti, ridurre sia il rischio di risposte inadeguate che l'attivazione di servizi di emergenza inutili, come nel caso di incidenti di lieve entità;

    24.

    sottolinea che si profila la necessità crescente di un protocollo comune di trasmissione dati per l'invio di tali informazioni ai centri di raccolta delle chiamate di emergenza e ai servizi di pronto intervento, al fine di evitare rischi di confusione o di errata interpretazione dei dati trasmessi; sottolinea altresì che la trasmissione di informazioni da parte degli operatori delle reti mobili ai centri di raccolta delle chiamate di emergenza deve avvenire in modo trasparente e non discriminatorio;

    25.

    ricorda che la disponibilità di dati in formato elettronico nei PSAP può anche determinare ulteriori vantaggi, come un livello avanzato di assistenza nei confronti dei membri dei servizi di soccorso, che consenta loro di essere correttamente informati in merito alle nuove fonti di pericolo che potrebbero trovarsi a fronteggiare in conseguenza della diffusione delle auto elettriche e di altri nuovi sistemi di propulsione;

    26.

    ritiene che i collegamenti tra i PSAP e gli operatori stradali per il miglioramento della gestione degli incidenti debbano essere promossi, in linea con le raccomandazioni della piattaforma europea per l'attivazione di eCall (EeIP);

    27.

    sostiene l'intenso lavoro svolto nell'ambito del progetto HeERO (progetto pilota europeo per l'armonizzazione dell'eCall) in merito all'autenticazione pilota a livello transfrontaliero di eCall; chiede alla Commissione e agli Stati membri di aumentare la cooperazione tra PSAP nazionali e servizi di pronto intervento, in particolare nei punti transfrontalieri europei, e di incoraggiare la formazione comune e gli scambi delle migliori pratiche, allo scopo di migliorare l'efficacia dell'intera catena di fornitura dei servizi di emergenza;

    28.

    invita la Commissione a garantire che il sistema eCall e i collegamenti con i PSAP siano compatibili anche con i sistemi che interagiscono con le infrastrutture e con i sistemi di bordo intelligenti (ad esempio, i guardrail intelligenti che avvisano della possibilità di incidenti, i sistemi di bordo intelligenti per il controllo della velocità, ecc.);

    Servizi privati di chiamata d'emergenza

    29.

    ritiene che un servizio eCall pubblico su scala europea possa coesistere con servizi di chiamata d'emergenza privati, a condizione che siano rispettate tutte le norme di funzionamento sia dai servizi pubblici che dai servizi privati e che, a prescindere dal fatto che l'acquirente di un veicolo opti per una soluzione privata, tutti i veicoli siano comunque dotati del servizio eCall pubblico, in modo da garantire la continuità del servizio in tutti gli Stati membri per l'intero ciclo di vita del veicolo;

    30.

    sottolinea che il sistema eCall deve essere di facile utilizzo e pone l'accento sulla necessità di offrire ai consumatori una panoramica realistica del sistema nonché informazioni complete e attendibili riguardanti eventuali ulteriori funzionalità o servizi legati alle applicazioni private di chiamata d'emergenza o di assistenza a bordo del veicolo offerte e riguardanti il livello di servizio che sarà presumibilmente fornito con l'acquisto di tali applicazioni e i relativi costi;

    31.

    chiede che, qualora un consumatore che abbia optato per un servizio di chiamate d'emergenza privato decida di non avvalersi di tale servizio o si trovi in viaggio in un paese dove tale servizio non viene offerto, il servizio pubblico eCall 112 sia automaticamente messo a disposizione;

    32.

    ritiene che i fornitori di servizi eCall privati debbano anche avere la possibilità di migrare verso il servizio eCall su scala europea in qualsiasi momento, pur continuando a fornire altri servizi di chiamata;

    33.

    invita le imprese dell'UE a partecipare allo sviluppo delle applicazioni, dei servizi e delle infrastrutture necessari per il sistema eCall, al fine di stimolare l'innovazione in tutta l'UE;

    Protezione dei dati

    34.

    sottolinea il fatto che il sistema eCall pubblico non deve consentire in alcun caso la tracciabilità del percorso seguito da un veicolo, vale a dire che tale sistema deve rimanere dormiente fino al momento in cui viene attivata una chiamata d'emergenza, in linea con le raccomandazioni del gruppo di lavoro "articolo 29" in materia di protezione dei dati; ricorda che il servizio eCall si prefigge come obiettivo prioritario di migliorare la gestione degli incidenti e che i dati forniti dal servizio eCall non possono essere utilizzati in alcun modo per sorvegliare e studiare gli spostamenti di una persona o individuare la sua posizione qualora non abbia avuto un incidente;

    35.

    sottolinea che devono essere incluse regole appropriate che rispettino la trasparenza in materia di elaborazione di dati personali riconducibili a eCall, non solo da parte degli operatori di telefonia mobile, ma anche di tutti gli altri attori coinvolti, inclusi i costruttori di veicoli, i PSAP e i servizi di emergenza, al fine di garantire che i principi della privacy e della protezione dei dati personali siano rispettati, conformemente alle direttive europee 95/46/CE e 2002/58/CE e alla legislazione nazionale; sottolinea che qualsiasi atto legislativo futuro sarà tenuto a chiarire, ai sensi della direttiva 95/46/CE, le responsabilità dei diversi attori coinvolti nel servizio eCall, nonché le modalità per fornire informazioni agli interessati e agevolare l'esercizio dei loro diritti;

    36.

    sottolinea che i servizi eCall privati devono rispettare i principi della privacy e della protezione dei dati, prevedendo, in particolare, il consenso informato e la possibilità di disdetta, in linea con le raccomandazioni del gruppo di lavoro "articolo 29"; mette in evidenza che il consenso informato del consumatore deve fondarsi su informazioni esaurienti riguardo alla quantità di dati raccolti e alle finalità di tale raccolta e che i consumatori devono essere in grado di revocare il proprio consenso in qualsiasi momento;

    37.

    sottolinea che il proprietario o il locatario di un veicolo deve decidere, in qualità di consumatore informato, chi ha accesso ai dati in relazione ai servizi eCall privati sottoscritti per tale veicolo;

    Altri campi correlati

    38.

    sottolinea che il sistema eCall si avvale di componenti tecniche (posizionamento satellitare, capacità di elaborazione e di comunicazione) che potrebbero anche costituire la base di numerose altre applicazioni e servizi a bordo del veicolo;

    39.

    ritiene che, al fine di garantire ai clienti la possibilità di scegliere liberamente, il sistema eCall a bordo dei veicoli deve essere accessibile gratuitamente e in modo non discriminatorio a tutti i soggetti interessati, quali i fornitori di prodotti e servizi automobilistici post-vendita, i fornitori di apparecchiature, le officine di riparazione, i fornitori di servizi indipendenti, l'assistenza stradale e i servizi connessi; invita la Commissione a garantire che il sistema eCall si basi su una piattaforma interoperabile e ad accesso libero per eventuali future applicazioni o servizi a bordo dei veicoli, al fine di incoraggiare l'innovazione e di potenziare la competitività sui mercati globali del settore europeo delle tecnologie dell'informazione; sottolinea che tali eventuali applicazioni o servizi devono rimanere opzionali;

    40.

    ritiene che la libera scelta del cliente e il libero accesso per i fornitori di servizi debbano costituire parte dei criteri di progettazione delle piattaforme di bordo applicati dal costruttore iniziale e che le correlate interfacce di bordo debbano essere standardizzate onde favorire una concorrenza leale e promuovere l'innovazione nel mercato telematico europeo;

    41.

    sottolinea che eventuali servizi aggiuntivi da utilizzarsi a bordo del veicolo, specialmente durante la guida, dovranno rispettare chiare norme di sicurezza e di protezione dei dati e della privacy, e che la conformità a tali norme deve essere valutata e controllata;

    42.

    ricorda che il servizio complementare geostazionario europeo di navigazione (EGNOS) e Galileo possono offrire un contributo importante alla gestione del traffico e agli interventi di emergenza e ciò richiede una campagna informativa per promuovere un maggiore utilizzo delle opportunità offerte da tale sistema per quanto concerne l'applicazione eCall;

    43.

    ritiene che gli Stati membri debbano essere in grado di stabilire sistemi di filtraggio eCall per i PSAP, che consentano di identificare rapidamente le chiamate urgenti ed evitare il sovraccarico dei centri, migliorando nel contempo l'efficienza dei servizi di emergenza; è del parere che tali sforzi debbano essere sostenuti dalla Commissione;

    44.

    invita gli Stati membri, in cooperazione con la Commissione, a istituire e gestire programmi pilota a livello nazionale intesi ad attuare il sistema automatico di pronto intervento istallato a bordo dei veicoli (eCall), allo scopo di individuare eventuali problemi e porre le premesse per l'applicazione obbligatoria del sistema in tutti gli Stati membri nel 2015;

    45.

    chiede che l'interfaccia eCall standard, il cosiddetto "tasto eCall", facilmente identificabile anche dai disabili, sia inserito in tutti i veicoli, onde evitare equivoci e possibili abusi del sistema; invita la Commissione e gli enti europei di normalizzazione a proporre una norma armonizzata per tale meccanismo di attivazione manuale;

    46.

    invita la Commissione a valutare il possibile impatto di eCall sui costi dei sistemi sanitari pubblici; a tale proposito, invita gli Stati membri a trovare un accordo su una definizione armonizzata di lesioni gravi;

    47.

    invita la Commissione e gli Stati membri a intensificare le loro attività rispetto alla diffusione di informazioni pratiche esaustive, attraverso lo sviluppo di una strategia di comunicazione mirata e ad ampio raggio e l'attuazione di campagne di sensibilizzazione coordinate relative al sistema eCall e ai suoi vantaggi, al suo utilizzo e alle sue funzionalità, anche in termini di sicurezza, per i cittadini dell'UE, al fine di aumentare la comprensione e la richiesta di tali servizi di emergenza nonché ridurre al minimo il rischio di abusi o equivoci;

    48.

    raccomanda che la Commissione provveda affinché il servizio eCall sia interoperabile con altri analoghi servizi di emergenza a bordo dei veicoli promossi nelle regioni limitrofe, come il servizio ERA-GLONASS;

    *

    * *

    49.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


    (1)  GU L 303 del 22.11.2011, pag. 46.

    (2)  GU L 207 del 6.8.2010, pag. 1.

    (3)  GU L 108 del 24.4.2002, pag. 51.

    (4)  Testi approvati, P7_TA(2011)0453.

    (5)  Testi approvati, P7_TA(2011)0408.

    (6)  Testi approvati, P7_TA(2011)0519.

    (7)  GU C 351 E del 2.12.2011, pag. 13.

    (8)  Testi approvati, P7_TA(2011)0306.

    (9)  GU C 184 E dell'8.7.2010, pag. 50.

    (10)  GU C 286 E del 27.11.2009, pag. 45.

    (11)  GU C 244 E del 18.10.2007, pag. 220.

    (12)  GU C 296 E del 6.12.2006, pag. 268.

    (13)  GU C 227 E del 21.9.2006, pag. 609.


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