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Document 52012DC0781
REPORT FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL, THE EUROPEAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE OF THE REGIONS on the implementation, results and overall assessment of the 2011 European Year of Volunteering
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione globale dell'Anno europeo del volontariato 2011
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione globale dell'Anno europeo del volontariato 2011
/* COM/2012/0781 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione globale dell'Anno europeo del volontariato 2011 /* COM/2012/0781 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO
EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO
DELLE REGIONI sull'attuazione, sui risultati e sulla
valutazione globale dell'Anno europeo del volontariato 2011 1. Contesto 1.1. Introduzione Conformemente
alla decisione che istituisce l'Anno europeo del volontariato 2011[1], la presente relazione offre
una panoramica sull'attuazione, sui risultati e sulle realizzazioni complessive
dell'Anno europeo, sulla base delle conclusioni di una valutazione esterna[2]. Nel 2006 la
Commissione europea ha consultato il Comitato economico e sociale europeo
riguardo all'orientamento futuro nel settore del volontariato a livello
europeo. Una delle principali raccomandazioni del Comitato economico e sociale
europeo nel suo parere esplorativo sul ruolo delle attività di volontariato
nella società europea e il loro impatto (dicembre 2006) è stata quella di
"proclamare un Anno del volontariato e [...] pubblicare al più presto
un Libro bianco sulle attività di volontariato e la cittadinanza attiva in
Europa"[3].
È stata quindi
costituita un'Alleanza delle ONG favorevoli all'idea di un Anno europeo del
volontariato e avviata una campagna fra la società civile finalizzata a
proclamare il 2011 Anno europeo del volontariato. Nel 2008 il Parlamento
europeo ha adottato una dichiarazione[4]
a sostegno della decisione di proclamare il 2011 Anno europeo del volontariato,
dando così un forte impulso all'iniziativa e creando grandi aspettative. Nel 2009 il
Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato la proposta della Commissione
di proclamare il 2011 "Anno europeo delle attività di volontariato che
promuovono la cittadinanza attiva" (nel seguito AEV 2011). Dieci anni dopo
l'Anno internazionale dei volontari 2001, proclamato dalle Nazioni Unite,
l'AEV 2011 è arrivato al momento opportuno per rispondere alle aspettative
della società civile e mobilitare le parti interessate negli Stati membri sul
tema del volontariato come espressione della partecipazione civica. L'Anno europeo
ha mostrato l'impegno dei cittadini europei nei confronti dei valori di
solidarietà, giustizia e integrazione, ma anche il ruolo che svolgono le
istituzioni europee nel promuovere il volontariato. 1.2. L'Anno europeo 2011 e i suoi
obiettivi Nel pieno rispetto del principio di
sussidiarietà, l'AEV 2011 è stato ideato in modo da incoraggiare gli
sforzi intrapresi dagli Stati membri e dalle autorità regionali e locali per
creare condizioni migliori e dare maggiore visibilità alle attività di volontariato
nell'Unione europea. A tal fine sono stati definiti i quattro seguenti
obiettivi: ·
creare condizioni favorevoli al volontariato
nell'UE al fine di integrare il volontariato negli sforzi di promozione della
partecipazione civica; ·
fornire agli organizzatori di attività di
volontariato gli strumenti per migliorare la qualità di tali attività; ·
riconoscere le attività di volontariato; ·
sensibilizzare l'opinione pubblica al valore e
all'importanza del volontariato. 2. Risultati raggiunti
dall'Anno europeo 2.1. Contesto L'Anno europeo
del volontariato 2011 si è svolto nel contesto della crisi economica mondiale.
Questa situazione ha spinto i cittadini a prendere coscienza dell'importanza
della solidarietà comunitaria fondata sull'impegno dei singoli volontari e li ha
resi più aperti alle idee e ai valori del volontariato e al suo ruolo di
promozione della partecipazione civica. In tale contesto l'AEV 2011 ha
evidenziato la necessità di sviluppare ulteriormente attività di volontariato
di qualità all'interno di un quadro giuridico appropriato. Il volontariato è
stato riconosciuto come espressione della solidarietà tra i cittadini, che
contribuisce al benessere della società e mira a controbilanciare l'esclusione
sociale, la povertà, l'intolleranza, il razzismo, la xenofobia e l'ingiustizia.
A tale proposito l'AEV 2011 ha rappresentato la successione naturale
dell'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale 2010. 2.2. Un solido impegno politico L'Anno europeo
del volontariato 2011 ha svolto un ruolo di catalizzatore nei cambiamenti di
strategia introdotti a livello sia europeo che nazionale. Nel corso del 2011
sono stati adottati vari documenti strategici importanti. La Commissione ha
adottato una "Comunicazione sulle politiche dell'UE e il volontariato:
riconoscere e promuovere le attività di volontariato transfrontaliero
nell'UE"[5].
Il Consiglio,
sotto la presidenza polacca, ha adottato conclusioni sul ruolo delle attività
di volontariato nella politica sociale[6],
nonché sul ruolo delle attività di volontariato nello sport per promuovere la
cittadinanza attiva[7].
Nel marzo 2012 il
Comitato economico e sociale europeo ha adottato il proprio parere in merito
alla comunicazione della Commissione del settembre 2011[8]. Nel giugno 2012
il Parlamento europeo ha adottato una relazione su "Riconoscere e
promuovere le attività di volontariato transfrontaliero nell'UE"[9]. A livello europeo
una serie di ulteriori misure faciliterà il volontariato in generale e, più in
particolare, il volontariato transfrontaliero. L'Anno europeo
dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni 2012
(EY 2012) ha ripreso il tema del volontariato attraverso la promozione del
volontariato nella terza età. L'European Seniorforce Day, una delle
azioni chiave dell'iniziativa, ha invitato le autorità locali e le
organizzazioni di volontariato a trovare nuove formule per coinvolgere i
cittadini della terza età in attività di volontariato. L'Anno europeo
dei cittadini 2013 attingerà ai risultati conseguiti dall'AEV 2011. Nel quadro della
strategia Europa 2020 e delle iniziative faro "Youth on the
Move" e "Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione" la
Commissione ha presentato una proposta di raccomandazione del Consiglio sulla
convalida dell'apprendimento non formale e informale[10] intesa a promuovere le abilità
e le competenze acquisite al di fuori del sistema scolastico grazie ad attività
come il volontariato. Su un piano
pratico, anche il passaporto europeo delle competenze - un nuovo strumento
elettronico che consente ai cittadini di presentare le competenze e le
qualifiche acquisite nel quadro dell'apprendimento formale e/o non formale –
terrà quindi conto della dimensione del volontariato. I programmi di
finanziamento dell'UE in diversi settori di intervento, come il servizio
volontario europeo del programma "Gioventù in azione"[11], il programma "Europa per
i cittadini"[12],
il programma Grundtvig[13]
e il futuro programma UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo
sport (proposta della Commissione "Erasmus per tutti"[14]), continueranno ad applicarsi
ai volontari. Nel 2014, dopo
tre anni di azioni preparatorie, sarà istituito il corpo volontario europeo di
aiuto umanitario (UE Aid Volunteers)[15],
previsto all'articolo 214, paragrafo 5, del TFUE. Sono inoltre in
corso iniziative per contribuire a integrare il tema del volontariato nelle
diverse politiche dell'UE, per esempio nella strategia rinnovata dell'UE per il
periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale delle imprese[16]. L'Anno europeo
del volontariato 2011 ha al tempo stesso evidenziato la necessità di un
maggiore impegno sul piano nazionale. È infatti a livello degli Stati membri
che possono essere eliminati gli ultimi ostacoli all'esercizio di attività di
volontariato. L'AEV 2011 ha mostrato che il volontariato è un fenomeno
essenzialmente locale: la maggior parte dei volontari sono impegnati a livello
locale o regionale. Una delle conclusioni raggiunte dall'AEV 2011 è
tuttavia che gli Stati membri possono contribuire allo sviluppo del
volontariato grazie all'introduzione di programmi nazionali di volontariato
transfrontaliero. Gli organismi
nazionali di coordinamento dell'AEV 2011 hanno costituito una rete solida
e la loro cooperazione ha portato all'adozione, durante la conferenza di
chiusura dell'Anno europeo nel dicembre 2011, della dichiarazione di Varsavia
per la sostenibilità dell'azione concernente le attività di volontariato e la
cittadinanza attiva. 2.3. Creare condizioni favorevoli
al volontariato in Europa Fra gli obiettivi fissati per l'Anno
europeo del volontariato 2011, la creazione di condizioni favorevoli al
volontariato era uno dei più ambiziosi. Benché tutti gli Stati membri fossero
d'accordo nel riconoscere l'importanza di poter contare su condizioni
favorevoli, non tutti ritenevano che la regolamentazione fosse la soluzione per
migliorare tali condizioni. Se all'inizio dell'Anno europeo erano 12 i paesi
che disponevano di un quadro giuridico specifico per il settore del
volontariato (BE, CY, CZ, HU, IT, LV, LU, MT, PL, PT, RO, ES), in altri 12
Stati membri il settore era disciplinato da normative di carattere generale
(AT, DK, EE, FI, FR, DE, GR, IE, LT, NL, SE, UK)[17]. Un quadro giuridico specifico
è stato introdotto per la prima volta in Slovacchia, Slovenia e Lituania nel
corso del 2011. In Bulgaria una legge sul volontariato è stata elaborata nel
corso del 2011 e adottata nel 2012. La Polonia ha adottato una nuova strategia
in materia di volontariato, l'Austria ha rinnovato la propria legge sul
volontariato e il Portogallo ha preparato una nuova legge che sarà adottata nel
2012. Nel 2011, su iniziativa del Forum europeo della gioventù, è stata
discussa l'idea di una carta europea del volontariato, caratterizzata da un
approccio basato sui diritti. Per quanto
riguarda l'ammissione nell'Unione europea di volontari di paesi terzi, nel 2011
la Commissione ha pubblicato la sua prima relazione sull'applicazione della
direttiva 2004/114/CE relativa alle condizioni di ammissione di cittadini di
paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o
volontariato[18].
L'Anno europeo è
stato utile per incoraggiare gli Stati membri ad attuare il manuale sulla
misurazione del volontariato, che è stato ufficialmente approvato
dall'Organizzazione internazionale del lavoro nel corso dell'Anno europeo. Il manuale dell'OIL sulla misurazione del volontariato (marzo
2011) ha lo scopo di orientare i paesi nel generare dati sistematici e
comparabili a livello internazionale sulle attività di volontariato grazie a
supplementi regolari alle indagini sulla forza lavoro.
L'obiettivo è quello di migliorare la base di conoscenze sul
volontariato e determinare quale sia il suo valore economico. La Polonia e l'Ungheria sono stati i primi paesi europei ad applicare
il manuale dell'OIL nel 2011. L'Italia lo
adotterà nel 2012 e la Slovacchia ha utilizzato la metodologia del manuale per
svolgere le sue attività nazionali di ricerca. La Francia, la Lettonia, la
Repubblica ceca, il Portogallo, la Spagna e il Montenegro, paese candidato
all'adesione all'UE, hanno espresso il loro interesse ad adottare il manuale. 2.4. Fornire alle organizzazioni
di volontariato gli strumenti necessari L'AEV 2011 è
stato un incentivo importante per fornire alle organizzazioni di volontariato
gli strumenti necessari alle loro attività e rafforzare i partenariati tra
organizzazioni. L'Alleanza AEV 2011, in particolare, ha svolto un
ruolo rilevante nell'agevolare la creazione di reti e la cooperazione tra parti
interessate dell'Anno europeo ed è riuscita a far sentire la voce della società
civile. L'esistenza di un gruppo unico grazie al quale coordinare i contributi
strategici e le attività della società civile ha permesso di collaborare
efficacemente con quest'ultima e di raggiungere centinaia di migliaia di
volontari e di potenziali volontari. A medio e lungo
termine le attività dei gruppi di lavoro dell'Alleanza AEV 2011, che hanno
portato all'elaborazione dell'Agenda politica del volontariato in Europa (Policy
Agenda on Volunteering in Europe - P.A.V.E), dovrebbero
contribuire a migliorare la qualità della gestione del volontariato. L'Alleanza AEV 2011 è stata istituita nel 2007 come gruppo
aperto e informale di reti europee attive nel volontariato che dovevano
collaborare per la promozione e l'attuazione dell'AEV 2011. L'Alleanza è passata da 24 reti nel luglio 2010 a
39 reti nel dicembre 2011[19],
che rappresentano circa 2 000 organizzazioni (membri diretti e partner) in
tutta Europa e in altri paesi. Tra
gli obiettivi dell'Alleanza AEV 2011 figurava l'elaborazione di un'Agenda
politica del volontariato in Europa (P.A.V.E.), che è stata presentata
ufficialmente alla Commissione europea alla conferenza di chiusura
dell'AEV 2011 nel dicembre 2011. I lavori preparatori si sono svolti per
la maggior parte nell'ambito di sei gruppi di lavoro, che si sono riuniti
cinque volte nel corso del 2011. L'Agenda contiene le raccomandazioni
strategiche formulate dai soggetti interessati del mondo del volontariato per
migliorare l'efficacia e l'efficienza del quadro politico europeo al fine di sostenere
e promuovere i volontari. 2.5. Riconoscere le attività di
volontariato Il riconoscimento
delle attività di volontariato è stato considerato un obiettivo importante
dell'Anno europeo del volontariato 2011. Tale obiettivo si è tradotto nella
consegna di numerosi premi e in varie cerimonie svoltesi in tutta l'Unione
europea per ringraziare i volontari e riconoscere il loro lavoro. I Paesi
Bassi, ad esempio, hanno organizzato una "Settimana di applausi",
mentre in Romania, Ungheria, Irlanda e Slovenia sono state organizzate
cerimonie nazionali di consegna di premi con cui è stato riconosciuto il lavoro
dei volontari. La prima conferenza tematica dell'Anno europeo
era dedicata al tema del riconoscimento e ai meccanismi esistenti per
promuovere la convalida delle capacità e delle competenze che possono essere
acquisite svolgendo un'attività di volontariato. In tale contesto, il quadro
europeo delle qualifiche, Europass e Youthpass costituiscono esempi di
strumenti utili a livello europeo. 2.6. Sensibilizzare l'opinione
pubblica al valore del volontariato La
sensibilizzazione dell'opinione pubblica al valore del volontariato è stato un
altro importante obiettivo dell'Anno europeo del volontariato 2011 a livello
europeo e negli Stati membri. La campagna di comunicazione europea e le
campagne nazionali hanno contribuito alla realizzazione di tale obiettivo. In
molti Stati membri la campagna europea ha integrato le attività di
sensibilizzazione già in atto mettendo a disposizione risorse supplementari. L'AEV 2011
ha inoltre beneficiato di un'ampia copertura mediatica sui giornali e su
Internet. 3. Anno europeo 2011:
attuazione e attività principali Nel 2011 le
attività a livello europeo e nei 27 Stati membri dell'UE hanno potuto disporre
di un bilancio complessivo di 7 700 milioni di euro. Un importo di
2 994 milioni di euro era stato iscritto in una linea di bilancio separata
nel 2010 per azioni preparatorie volte all'elaborazione di una campagna di
informazione e comunicazione sull'Anno europeo 2011 e alla creazione di una
struttura di coordinamento destinata a riunire i principali soggetti
interessati a livello europeo. 3.1. Attuazione dell'Anno europeo
del volontariato 2011 negli Stati membri Al fine di
organizzare la propria partecipazione all'Anno europeo, ogni Stato membro ha
designato un organismo nazionale di coordinamento, la cui portata ha
evidenziato la diversità delle tradizioni in materia di volontariato nei vari
Stati membri. Gli organismi
nazionali di coordinamento hanno ottenuto un totale di 3 549 milioni di
euro per coordinare le attività nazionali dell'Anno europeo 2011, in linea con
un programma nazionale di lavoro elaborato da ciascun organismo e approvato
dalla Commissione europea. In ciascun paese all'importo ricevuto doveva aggiungersi
un cofinanziamento pari almeno al 20%; alcuni paesi hanno fornito un contributo
superiore al minimo richiesto. Negli Stati
membri molte attività si sono svolte a livello nazionale, regionale e locale,
in particolare: ·
attività di sensibilizzazione (campagne di
comunicazione, iniziative per dare visibilità, concorsi e cerimonie di
premiazione, siti web, opuscoli, articoli promozionali, attività mediatiche,
reti sociali, ecc.); ·
dibattiti (conferenze, seminari, riunioni, ecc.); ·
attività specializzate (ricerca, studi,
pubblicazioni, ecc.). Le campagne
nazionali di comunicazione, essendo state elaborate in funzione delle
circostanze nazionali, hanno avuto ripercussioni positive. La collaborazione
con gli uffici di rappresentanza della Commissione negli Stati membri e con la
rete Europe Direct ha contribuito a raggiungere un pubblico ancora più vasto.
L'Anno europeo ha integrato i programmi nazionali e le attività esistenti nel
campo del volontariato fornendo finanziamenti e ha contribuito a dotarli di una
dimensione europea. A livello
nazionale e locale sono stati raccolti numerosi esempi di buone pratiche e di
azioni innovative (cfr. allegato 1 per gli esempi di buone pratiche negli Stati
membri). 3.2. Progetti faro europei Nell'ottobre 2010
è stato pubblicato un invito a presentare proposte di iniziative faro e nel
marzo 2011 sono stati selezionati complessivamente 33 progetti intesi a
promuovere la creazione di reti e l'innovazione nel campo del volontariato. Si
tratta di un progetto per paese in quattordici Stati membri, mentre sono due i
progetti che hanno ottenuto finanziamenti in Francia, Germania, Grecia, Italia,
Malta, Spagna, Polonia e Regno Unito e tre in Portogallo. Per il
cofinanziamento dei progetti faro è stato stanziato un bilancio di 1 964
milioni di euro. Il cofinanziamento della
Commissione era limitato ad un massimo del 60% del totale dei costi ammissibili
del progetto. La priorità è
stata data ai progetti che sperimentano e sviluppano sistemi nuovi ed
innovativi e che stabiliscono partenariati a lungo termine tra organizzazioni
della società civile ed enti pubblici coinvolti in attività di volontariato. Sono stati inoltre favoriti alcuni temi, come il
volontariato sostenuto dai datori di lavoro, i programmi di mobilità per il
volontariato di persone di tutte le età - con un'attenzione particolare ai
giovani - l'esclusione sociale e il volontariato della terza età (cfr. allegato
2 per esempi di progetti faro particolarmente riusciti). I progetti faro europei hanno permesso di
introdurre una serie di approcci innovativi al volontariato e di diffonderli
grazie ai partenariati creati nel quadro dell'invito a presentare proposte. Il
potenziale dei progetti faro non è stato tuttavia sempre sfruttato appieno in
termini di diffusione dei risultati conseguiti. 3.3. Azioni di sensibilizzazione a
livello dell'UE La
sensibilizzazione delle parti interessate e del pubblico ai temi dell'Anno
europeo è stata promossa con una serie di azioni. Tali azioni si
sono articolate in quattro pacchetti: Il tour dell'Anno europeo del
volontariato: È stata
organizzata una presentazione itinerante della durata di un anno attraverso le
capitali di tutti gli Stati membri, il "tour AEV" (EYV Tour).
Gli organismi nazionali di coordinamento sono stati invitati a mettersi in
contatto con le comunità locali di volontari e a elaborare il programma delle
attività per la tappa del tour nel loro paese. L'idea era quella di offrire un
momento di visibilità al volontariato locale e nazionale, nonché di fornire una
piattaforma per la creazione di reti e lo scambio di buone pratiche tra parti
interessate a livello nazionale. Il tour AEV ha
avuto più successo in alcuni paesi che in altri. I fattori che ne hanno
determinato la riuscita sembrano essere stati un livello elevato di impegno da
parte delle autorità sia nazionali che locali, un sentimento di
responsabilizzazione da parte del settore del volontariato, un'ubicazione
centrale e l'offerta di attività all'aperto per attirare i visitatori. La
complementarità del tour e di altri programmi dell'UE, come Gioventù in azione
e Grundtvig, e la collaborazione con le rappresentanze della Commissione e le
reti Europe Direct hanno sottolineato la dimensione europea. Le conferenze dell'Anno europeo del
volontariato 2011: Il lancio
mediatico dell'Anno europeo del volontariato 2011 è avvenuto a Bruxelles nel
dicembre 2010 e nel corso del 2011 sono state organizzate quattro conferenze
tematiche a livello dell'UE. L'Anno europeo è
stato aperto ufficialmente a Budapest l'8 gennaio 2011 dal vicepresidente della
Commissione europea Viviane Reding nel corso di una conferenza di mezza
giornata. La conferenza, dedicata al tema del riconoscimento del volontariato,
si rivolgeva principalmente ai responsabili politici. Alla manifestazione ha
assistito anche Staffan Nilsson, presidente del Comitato economico e sociale
europeo. Il 23 e il 24
maggio 2011 si è svolta a Bruxelles una conferenza tematica di due giorni,
organizzata in collaborazione con il Comitato economico e sociale europeo,
durante la quale sono state affrontate varie questioni relative al volontariato
dal punto di vista del singolo volontario. A questa conferenza hanno assistito
il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, la vicepresidente della
Commissione europea, Viviane Reding, e il presidente del Comitato economico e
sociale europeo, Staffan Nilsson. Il 3 e il 4
novembre 2011 si è svolta ad Atene una conferenza di un giorno e mezzo sul tema
"Rafforzare le organizzazioni di volontariato" incentrata in
particolare sulla qualità del volontariato, cui hanno partecipato la
vicepresidente della Commissione, Viviane Reding, e la commissaria Maria
Damanaki. La conferenza di
chiusura dell'AEV 2011 si è svolta il 2 e il 3 dicembre 2011 a Varsavia.
Questa conferenza di orientamento strategico, che ha visto la partecipazione
della commissaria Kristalina Georgieva, ha posto le basi per l'elaborazione di
politiche e il proseguimento delle iniziative a livello regionale, nazionale e
dell'UE, allo scopo di migliorare la situazione per il volontariato negli anni
a venire. Queste conferenze
tematiche sono state accolte assai positivamente dai partecipanti. Dalle
inchieste effettuate dopo le quattro conferenze emerge che la grande
maggioranza dei partecipanti ha ritenuto che le conferenze europee siano state
utili o molto utili e abbiano avuto ripercussioni importanti per la creazione
di reti. Il sito web dell'AEV 2011: Il sito web
ufficiale delle attività di comunicazione dell'Anno europeo del volontariato
2011 (www.europa.eu/volunteering) è stato ideato per essere interattivo,
partecipativo e creare un senso di comunità. Il contenuto è stato fornito, e
caricato, dalle "staffette" (vedi sotto), dai volontari che hanno
voluto condividere le loro storie personali e dagli organismi nazionali di
coordinamento. Sul sito erano disponibili anche informazioni di carattere più
generale sul volontariato, brani di articoli, relazioni e foto riguardanti il
tour AEV 2011. Il sito ha
attirato un gran numero di visitatori, tuttavia la valutazione ha indicato che
avrebbe dovuto essere di più facile consultazione. Le "staffette" (relay)
dell'Anno europeo del volontariato 2011: In ogni Stato
membro è stato scelto un giovane reporter volontario per realizzare materiale
video e redigere testi sull'attuazione dell'AEV 2011 in un altro Stato membro.
I video sono stati caricati sul sito web dell'AEV 2011 ed è stato
elaborato un breve film con estratti dei vari video realizzati. Le relazioni delle staffette (relay reports)
dell'AEV 2011 sono state molto consultate dai visitatori del sito web,
ma dalla valutazione è emerso che avrebbero potuto essere integrate meglio con
le altre attività dell'Anno europeo. 3.4. L'Alleanza dell'Anno europeo
del volontariato 2011 Nel 2010 è stata
concessa una sovvenzione d'azione di 400 000 EUR all'Alleanza
dell'AEV 2011 (EYV2011 Alliance), una struttura di coordinamento
che riuniva le principali reti e organizzazioni europee attive nel settore del
volontariato. Sito web: www.eyv2011.eu. Conformemente a un piano di lavoro approvato dalla Commissione,
l'Alleanza AEV 2011 si è impegnata a integrare le attività di informazione
e comunicazione della Commissione realizzando azioni destinate in modo
specifico a coinvolgere volontari e organizzazioni della società civile e coordinando
sei gruppi di lavoro le cui attività sono sfociate nell'elaborazione
dell'Agenda politica del volontariato in Europa (P.A.V.E.), un contributo
fondamentale della società civile all'Anno europeo. 4. Conclusioni L'Anno europeo
del volontariato ha avuto un impatto positivo sul mondo del volontariato, a
livello sia europeo che nazionale. Gli obiettivi e le attività dell'Anno sono
stati pertinenti e l'approccio adottato, mirato e orientato ai risultati, ha
permesso di conseguire gli obiettivi in tutti gli Stati membri, anche se le
ricadute sono state diverse a seconda delle situazioni nazionali specifiche. L'Anno europeo ha
provocato e favorito cambiamenti nel mondo del volontariato a livello europeo e
nazionale e, in alcuni Stati membri, ha condotto all'adozione o alla modifica
delle strategie e della normativa in materia di volontariato. Esso ha permesso
agli organizzatori di migliorare la qualità delle attività di volontariato e di
attirare l'attenzione su ambiti specifici quali il volontariato aziendale e il
volontariato come esperienza di apprendimento non formale. Le numerose e varie
iniziative organizzate dall'Anno europeo hanno contribuito al riconoscimento
del volontariato, mentre la copertura mediatica e la campagna europea di
comunicazione hanno contribuito a far conoscere meglio il volontariato e il suo
valore per la società. Le attività nazionali hanno avuto un importante effetto
moltiplicatore per le attività condotte a livello dell'UE. L'Anno europeo ha
contribuito soprattutto allo sviluppo di reti e al lancio di nuove iniziative.
Esso ha integrato le attività esistenti e sottolineato la dimensione europea
del volontariato. L'AEV 2011 ha
lasciato un'eredità rappresentata dal proseguimento delle attività e delle
strutture avviate nel corso del 2011 e dall'adozione di buone pratiche, che si
tradurranno in cambiamenti negli anni a venire. Grazie all'Anno
europeo del volontariato 2011 sono stati adottati cinque documenti strategici
dell'UE relativi al volontariato nell'Unione europea: una comunicazione della
Commissione, due serie di conclusioni del Consiglio, un parere del Comitato
economico e sociale europeo e una relazione del Parlamento europeo[20]. L'Anno europeo
dell'invecchiamento attivo 2012 ha garantito una certa continuità con
l'AEV 2011 grazie ad alcune azioni specifiche. La sostenibilità sarà
assicurata dalle sinergie con l'Anno europeo dei cittadini 2013. Organizzando
una serie di Anni europei su temi legati alla cittadinanza e incentrati su vari
aspetti (Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale 2010,
Anno europeo del volontariato 2011, Anno europeo dell'invecchiamento attivo e
della solidarietà tra le generazioni 2012 e Anno europeo dei cittadini 2013),
la Commissione contribuisce ad approfondire il concetto di impegno civico nelle
sue diverse dimensioni. ALLEGATO Allegato 1: L'Anno europeo del volontariato 2011 in cifre ·
Partecipazione dei 27 Stati membri; ·
4 eventi UE ad alta visibilità (Budapest,
Bruxelles, Atene e Varsavia); ·
una serie di eventi ad alta visibilità presso le
istituzioni europee, come la seconda convenzione sul volontariato e la
conferenza delle parti interessate, organizzate dal Forum europeo della
gioventù e ospitate dal Comitato economico e sociale europeo e dal Parlamento
europeo, e il forum "Enti regionali e locali in azione durante l'Anno
europeo del volontariato 2011", organizzato dal Comitato delle regioni; ·
quattro audizioni pubbliche sul volontariato
organizzate dal Comitato economico e sociale europeo; ·
numerose attività a livello nazionale, regionale e
locale promosse dagli organismi nazionali di coordinamento o dalla società
civile in tutti e 27 gli Stati membri; ·
un bilancio complessivo di 6 021 milioni di
euro per le attività attuate negli Stati membri; ·
un tasso medio di cofinanziamento nazionale del
41,04% (dai bilanci nazionali) per le attività nazionali dell'Anno europeo; ·
un bilancio complessivo di 3 274 milioni di
euro per i progetti faro europei; ·
un tasso medio di cofinanziamento del 40,99% per i
progetti faro europei; ·
un bilancio complessivo di 10 694 milioni di
euro (bilancio UE) + 2 471 milioni di euro (bilancio nazionale) +
1 342 milioni di euro (cofinanziamento dei progetti faro), per un bilancio
totale di 14 507 milioni di euro; ·
oltre 56 000 visitatori per il tour dell'anno europeo
del volontariato 2011; ·
950 seminari e dibattiti sulle questioni del
volontariato e 261 manifestazioni culturali organizzati nel corso del tour
AEV 2011; ·
partecipazione di 1 660 organizzazioni al tour
AEV 2011; ·
migliaia di articoli su stampa e on line dedicati
all'Anno europeo e al tour AEV 2011; ·
366 172 visitatori sul sito web
dell'AEV 2011 e 1 556 milioni di pagine visitate; ·
oltre 3 880 immagini caricate sul sito web
dell'AEV 2011; ·
oltre 420 video caricati sul sito web
dell'AEV 2011; ·
videoclip sull'AEV 2011 visionati più di 26
000 volte; ·
27 relazioni scritte + cronache quotidiane,
immagini e video realizzati dai cronisti scelti come "staffette" (relay
reporter) per l'AEV 2011 in tutti gli Stati membri; ·
oltre 1,2 milioni di visitatori on line
per le relazioni delle "staffette"; ·
2 175 527 ore di volontariato
registrate sul sito web dell'Alleanza AEV 2011 www.eyv2011.eu. Allegato 2: Attività negli Stati membri:
esempi di buone pratiche Austria Il 17 e il 18 giugno
alcune organizzazioni di volontariato di tutta l'Austria hanno organizzato per
la prima volta una giornata nazionale del volontariato "Tag der
freiwilligen Überraschungen". L'idea era quella di una giornata
"porte aperte" in cui mostrare le varie attività di volontariato
svolte in Austria e invitare i cittadini interessati ad unirsi ai volontari e a
impegnarsi nelle attività. È stata creata una base dati in cui i cittadini che
lo desiderano possono trovare possibilità di volontariato in funzione dei loro
interessi specifici o nel loro quartiere. In tutto il paese si sono svolte
oltre 600 manifestazioni e più di 10 000 cittadini hanno partecipato alle
attività. Belgio Il 15 novembre 2011
volontari delle tre comunità del Belgio hanno incontrato i rappresentanti della
famiglia reale belga. Nel suo messaggio di Natale 2011 il Re ha ringraziato i
volontari per il loro impegno. Una mostra di ritratti di 52 volontari ha
circolato attraverso la comunità francofona del Belgio, mentre nella comunità
di lingua tedesca i volontari hanno piantato 76 000 alberi (uno per abitante). Bulgaria Il ministero
dell'Educazione fisica e dello sport e l'Agenzia di Stato per i Bulgari
all'estero hanno organizzato una conferenza a Bansko cui hanno partecipato 250
bambini delle comunità bulgare di Macedonia, Serbia, Albania, Romania, Moldova
e Ucraina. In questa occasione, una "foresta di volontariato" è stata
piantata a Bansko. Cipro La tappa del tour AEV a
Nicosia (4 - 6 aprile 2011) è stata aperta da Elsie Christofia, moglie del
presidente della Repubblica di Cipro. Le organizzazioni di volontariato hanno
presentato le loro esperienze e attività in settori quali lo sport, la
gioventù, la prevenzione della tossicodipendenza, la sicurezza stradale,
l'assistenza agli anziani. I comuni hanno mostrato esempi di come sia possibile
aiutare gli altri e di come il volontariato possa rappresentare un'esperienza
gratificante. I visitatori hanno avuto la possibilità di seguire sul posto un
corso di primo soccorso o di imparare a esprimere concetti di base con il
linguaggio dei segni. Repubblica ceca Nella Repubblica ceca
un nuovo sito web sul volontariato è stato lanciato nel gennaio 2011 ed è
diventato il sito web nazionale per tutte le organizzazioni di volontariato.
Nel novembre 2011 al sito web è stata aggiunta una base dati contenente le
opportunità di volontariato: essa consente alle organizzazioni di pubblicare
annunci e ai volontari di cercare le organizzazioni presso le quali svolgere
attività di volontariato. In occasione dell'Anno europeo del volontariato 2011
è stata inoltre pubblicata, in ceco e in inglese, un'opera che presenta il
ritratto di ventidue volontari di orizzonti assai diversi (giovani, anziani,
uomini, donne, diplomati o laureati, persone provenienti dalle grandi città o
dalla campagna). Danimarca La tappa danese del tour AEV si è svolta dal 1° al 3 agosto sotto un
tendone allestito in piazza Axel Torv a Copenaghen: con il motto "Le molte
facce del volontariato", l'intento è stato quello di mettere in luce la
diversità delle attività di volontariato in Danimarca. Le organizzazioni di
volontariato (più di 28) hanno avuto la possibilità di presentare i loro
progetti e le loro attività. Una mostra fotografica, spettacoli musicali, una
gara di calcio, una sfilata di moda e dimostrazioni di primo soccorso hanno
richiamato i visitatori, mentre uno spazio espositivo è stato messo a
disposizione delle organizzazioni sotto il tendone. Estonia In Estonia è stato elaborato un programma pilota di due mesi per
offrire a dipendenti di imprese private e a funzionari del settore pubblico la
possibilità di svolgere attività di volontariato: 20 organizzazioni non
governative hanno quindi accolto volontari provenienti da cinque società e da
cinque ministeri. Il programma aveva lo scopo di promuovere la cooperazione tra
tre settori: il mondo del volontariato, le ONG e il settore pubblico. Nel
quadro di tale programma 28 volontari hanno quindi prestato tra 160 e 226 ore
di lavoro volontario. Le ONG hanno imparato a lavorare con i professionisti,
mentre i dipendenti e i funzionari hanno imparato a conoscere meglio il
volontariato e i suoi aspetti positivi. Un programma di follow-up, formulato
secondo un modello leggermente diverso, sarà coordinato dalla rete NENO (rete
delle organizzazioni non profit dell'Estonia) e finanziato dal ministero dell'Interno
estone. Finlandia Il sito web dedicato all'AEV 2011 www.tuntitili.fi contiene un motore di ricerca con le offerte di volontariato. Più di
120 organizzazioni appartenenti a diversi settori hanno partecipato alla
creazione della base dati di tale motore di ricerca, che permette ai visitatori
di lasciare i propri dati per essere contattati e di indicare quanto tempo sono
disposti a lavorare come volontari in un determinato progetto. Al dicembre 2011
erano già state eseguite più di 99 000 ore di lavoro volontario. Il motore
di ricerca è stato pubblicizzato nelle riviste, nelle biblioteche e nei media
sociali. Francia In Francia è stato sviluppato il progetto "Action de
sensibilisation des jeunes" (Azione di sensibilizzazione dei giovani)
per contribuire a sensibilizzare i giovani al tema del volontariato e spingerli
ad impegnarsi. Questo progetto è stato coordinato da un gruppo di associazioni
e da rappresentanti dei ministeri francesi. Un gruppo di giovani ambasciatori,
essi stessi volontari, ha ricevuto una formazione per essere in grado di
discutere dei temi del volontariato con alunni e studenti. I ministeri
competenti hanno inviato una lettera ai direttori scolastici, chiedendo loro di
invitare questi ambasciatori. Nelle scuole sono stati distribuiti una guida per
gli insegnanti e i direttori e un opuscolo destinato alle diverse fasce d'età.
Il progetto ha coinvolto circa 10 000 giovani. Germania Il progetto internazionale "Sieben Brücken, die
verbinden" si è svolto in cinque paesi europei (Danimarca, Polonia,
Repubblica ceca, Austria e Germania) caratterizzati da definizioni e tradizioni
molto diverse in materia di volontariato. Il progetto è stato elaborato
dall'Accademia sociale di Potsdam (AWO SANO) in cooperazione con il ministero
federale per la Famiglia, gli anziani, le donne e la gioventù. Per la Germania,
il progetto ha coinvolto operatori del volontariato del Meclemburgo-Pomerania
Occidentale, del Brandeburgo, della Sassonia e della Baviera. Scopo del
progetto era dare ai partecipanti la possibilità di riunirsi in un contesto
europeo, di imparare gli uni dagli altri e di discutere del ruolo dell'impegno
civico in ciascun paese partecipante. Grecia In Grecia è stato
deciso di associare l'istruzione non formale e il sistema d'insegnamento
formale pubblicando un manuale educativo sul volontariato destinato agli
studenti delle scuole secondarie. L'idea era quella di promuovere una nuova
cultura del volontariato fin dalle fasi iniziali del processo di sviluppo dei
giovani. Il manuale sarà disponibile on line e distribuito nelle scuole.
Conterrà informazioni di carattere generale sul volontariato, le sue
caratteristiche, cosa rientra o meno nella definizione di volontariato, i suoi
vantaggi e svantaggi, i motivi per impegnarsi nel volontariato, la storia del
volontariato, casi concreti di volontariato, i programmi di volontariato
esistenti e spiegazioni pratiche su come progettare e organizzare un'attività
di volontariato in classe. Nel manuale figureranno anche delle foto e un
fumetto. Ungheria La grande iniziativa
di raccolta di rifiuti "TeSzedd! Volontari per un'Ungheria pulita",
una delle azioni di maggiore visibilità dell'AEV 2011 in
Ungheria, è stata organizzata dal ministero della Pubblica amministrazione e
della giustizia e dal ministero dello Sviluppo rurale. Più di 160 000
partecipanti si sono iscritti sul sito web. Il 21 maggio 2011 vari gruppi di
volontari locali, con l'assistenza di una rete di coordinatori regionali, si
sono impegnati in una giornata di pulizia dell'ambiente. Alla campagna hanno
aderito singoli cittadini, organizzazioni della società civile, imprese,
ministeri, enti locali e istituzioni, in un totale di 1 500 località in tutta
l'Ungheria. Sono state così raccolte migliaia di tonnellate di rifiuti. Per
annunciare l'azione di raccolta di rifiuti “TeSzedd!” è stata organizzata una
campagna nazionale in TV, alla radio, sui giornali e nei media sociali. Irlanda Il 30 settembre 2011
il centro nazionale di coordinamento irlandese ed oltre 20 centri di
volontariato hanno coordinato la giornata nazionale del volontariato. Il
principale evento di questa giornata a livello nazionale è stato il
"knit-a-thon": migliaia di volontari in tutto il paese hanno
realizzato a maglia sciarpe, cappelli e guanti per associazioni caritative. Le
scuole di tutto il paese hanno partecipato a questa giornata raccogliendo fondi
e aderendo ad attività pratiche di volontariato. Più di 10 000 volontari
hanno preso parte al progetto in tutta l'Irlanda. Membri del personale di
imprese di tutto il paese hanno dato parte del loro tempo e della loro energia
per progetti di volontariato in ambito nazionale. Cinque candidati alla
presidenza hanno partecipato a un evento a Dublino. La giornata nazionale del
volontariato ha ricevuto un'ampia copertura mediatica nella stampa, alla radio,
in televisione e su Internet. Italia Nel quadro dell'Anno
europeo del volontariato 2011 e delle celebrazioni per il 150º anniversario
dell'Unità d'Italia, il progetto CSVnet (Coordinamento nazionale dei
centri di servizio per il volontariato) ha dato vita a un processo
partecipativo che ha portato alla realizzazione del "Manifesto della
promozione del volontariato giovanile" e all'organizzazione di un evento
di alta visibilità destinato ai giovani. Il progetto e lo studio
"Quando i giovani partecipano", promosso dal CSVnet e dal Forum
nazionale dei giovani, ha messo in luce la costante evoluzione del modo in cui
i giovani considerano la scuola, il lavoro e il volontariato, sottolineando quindi
l'importanza di coinvolgere i giovani nella definizione e nell'attuazione di
azioni di volontariato destinate a questa fascia di età. Lettonia Una delle iniziative
di successo dell'AEV 2011 in Lettonia è stata la creazione di "piattaforme
d'incontro" virtuali destinate a promuovere il volontariato e a favorire
la cooperazione tra volontari e organizzazioni di lavoro volontario. In seguito
a un invito a presentare proposte di progetti, è stato concesso un contributo
finanziario a quattro progetti di ONG intesi a sviluppare e promuovere
piattaforme di comunicazione per sostenere il volontariato e motivare varie
categorie della società, in particolare i giovani, ad impegnarsi come
volontari. Il progetto ha permesso alle istituzioni nazionali e locali di scegliere
dei volontari e ai volontari di trovare un posto per un lavoro volontario. La
base dati on line che offre questo servizio continuerà a funzionare anche dopo
il 2011. Lituania Il concorso "Capitale
delle attività di volontariato" è una delle principali iniziative
lituane che hanno permesso di promuovere il volontariato a livello regionale.
Cinque città (Birzai, Alytus, Kedainiai, Siauliai e Palangae) sono state
selezionate per essere la capitale del volontariato per un mese. Nel corso del
progetto si sono svolte centinaia di manifestazioni cui hanno preso parte
migliaia di persone. Tra le attività realizzate, diverse da una città
all'altra, figurano iniziative di beneficenza, concerti, manifestazioni
sportive, azioni di protezione dell'ambiente, concorsi artistici, azioni di
protezione dei diritti degli animali, la lettura di fiabe nei parchi pubblici e
la creazione di centri di volontariato locali. Queste attività hanno riunito
rappresentanti degli enti locali, delle imprese e della popolazione locale attorno
ad un tema comune. Lussemburgo In Lussemburgo la
"Fête du Bénévolat" (Festa del volontariato), manifestazione
transfrontaliera celebrata a Schengen, ha avuto un grande successo. Grazie alla
partecipazione di partner francesi e tedeschi, l'evento ha potuto riflettere la
dimensione europea dell'Anno. L'obiettivo era quello di
ringraziare i volontari per il loro impegno
a favore della società. Le dimostrazioni dei
vigili del fuoco e degli addetti al soccorso, gli spettacoli musicali e i
giochi per i bambini sono stati i punti forti della giornata. Malta Malta ha accolto
l'ultima tappa del tour europeo dell'AEV 2011 dal 28 novembre al 5
dicembre. Per l'occasione è stato allestito un tendone nella vecchia stazione
degli autobus della Valletta. Il Consiglio maltese per il settore del
volontariato ha messo a disposizione delle organizzazioni di volontariato
locali 15 stand per dare loro l'opportunità di illustrare le loro attività.
Ogni giorno del tour è stato dedicato a un tema particolare, fra cui l'ambiente,
il benessere degli animali, le arti e la cultura, la gioventù, lo sport,
l'assistenza sociale e umanitaria e la salute. Paesi Bassi I comuni olandesi
sono stati invitati ad assegnare un riconoscimento per attività di volontariato
d'eccellenza in quattro categorie: il premio "Passione" per la
persona o l'organizzazione che più si era impegnata anima e corpo in
un'attività di volontariato, il premio "Innovazione" per la
persona o l'organizzazione più innovativa, il premio "Impegno"
per la persona o l'organizzazione che era riuscita meglio di altri ad attirare
nuovi volontari e il premio "Competenza" per la persona o
l'organizzazione che aveva compiuto i maggiori sforzi per sviluppare talenti.
Dopo la selezione dei vincitori a livello locale e regionale, la cerimonia
nazionale di consegna dei premi si è svolta il 7 dicembre ad Amsterdam in
occasione della manifestazione di chiusura dell'AEV 2011
alla presenza della Principessa
Margriet dei Paesi Bassi. Polonia L'Organizzazione
internazionale del lavoro, il progetto europeo di misurazione del volontariato
e il ministero del Lavoro e delle politiche sociali polacco hanno ospitato a
Varsavia il 28 e il 29 settembre un seminario per funzionari specializzati
nelle statistiche sul lavoro e rappresentanti della società civile. Scopo del seminario era quello di riunire istituti
di statistica e gruppi della società civile, offrire loro una formazione sulla
metodologia definita nel nuovo manuale dell'OIL sulla misurazione del lavoro
volontario, discutere sulla possibilità di adottare il manuale dell'OIL negli
Stati membri dell'UE e favorire lo scambio di pratiche fra i paesi che iniziano
a seguire il manuale o intendono farlo. In
Polonia l'Ufficio centrale di statistica ha già adottato il manuale dell'OIL. Portogallo Il 23 e il 24 maggio
l'organismo nazionale di coordinamento per l'AEV 2011 del Portogallo ha
organizzato un seminario sul tema "Il volontariato nel Mediterraneo –
Un'identità culturale", cui hanno partecipato esperti provenienti da
Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna, in rappresentanza di varie
università ma anche in qualità di responsabili di infrastrutture e
organizzazioni di volontariato. Scopo del
seminario era mettere in evidenza l'identità culturale dei volontari (valori e
concetti), analizzare l'organizzazione del volontariato in ciascun paese e
favorire lo scambio di buone pratiche. In occasione della sessione di chiusura
il professore Rogério Roque Amaro ha proposto un dibattito sul tema "Volontariato
in tempi di crisi: impatto e sfide". Slovacchia Lo spettacolo
itinerante slovacco "Caravana" ha portato l'idea del tour
AEV 2011 in cinque comuni della Slovacchia (Košice,
Prešov, Žilina, Nitra e Komárno), dando ai cittadini che non abitano a
Bratislava la possibilità di conoscere l'Anno europeo e i suoi obiettivi nonché
le opportunità di volontariato nella loro regione. Molte
ONG locali e regionali hanno presentato le loro attività in vario modo
(utilizzando stand, immagini, foto e video) e hanno discusso con i cittadini
sulle varie possibilità di lavoro volontario. Sono
stati organizzati concerti e spettacoli di danza da parte di gruppi culturali e
artistici locali, sono stati distribuiti giochi e regali ai bambini, si sono
svolti concorsi sull'Unione europea e sull'Anno europeo e sono state diffuse
informazioni sulle istituzioni, i programmi, le iniziative e i punti di
contatto dell'UE. L'iniziativa
"Caravana" ha favorito la creazione di reti fra ONG, responsabili
decisionali, autorità locali e popolazione e ha contribuito a colmare le lacune
tra la capitale e le aree periferiche. Slovenia In Slovenia è stato
deciso di non limitare il tour AEV alla capitale, ma di organizzare un tour
sloveno del volontariato in 20 diverse città del paese al fine di dare ampia
promozione al volontariato e di incoraggiare i cittadini a impegnarsi in
attività di volontariato. Sono state organizzate fiere del volontariato in cui
le organizzazioni attive nel settore hanno potuto presentare il loro lavoro.
Nel corso di tavole rotonde, discussioni di gruppo e dibattiti sono stati
affrontati vari temi, fra cui in particolare il volontariato dei giovani, il
volontariato aziendale e la sensibilizzazione dell'amministrazione pubblica in
merito all'importanza del volontariato. Nel complesso, sono circa 400 le
organizzazioni di volontariato che hanno partecipato agli eventi. Il tour
sloveno ha ricevuto un'ampia copertura nei media nazionali e regionali ed è
stato assai apprezzato dal grande pubblico. Spagna In occasione del
passaggio del tour AEV 2011 a Madrid, istituti di istruzione superiore e
secondaria e centri per anziani della Comunità autonoma di Madrid hanno
organizzato il gioco intergenerazionale "Dale color al mundo".
L'idea era quella di sviluppare una metodologia per riunire giovani e anziani
nella scoperta dei valori sociali del volontariato. Nella prima fase del
concorso, sono stati organizzati giochi in parallelo per gruppi di giovani e
gruppi di anziani. Nella seconda fase, le conclusioni dei giovani e degli
anziani sono state messe insieme per arrivare a conclusioni comuni. Il progetto
è stato sviluppato in collaborazione con l'Ufficio del Parlamento europeo in
Spagna ed è stato oggetto di un'ampia copertura nei media spagnoli, compresa la
televisione nazionale. Romania Il gala nazionale
rumeno per il riconoscimento dei volontari e dei progetti di volontariato si è
svolto il 12 dicembre 2011 presso l'hotel Howard Johnson Grand Plaza di
Bucarest. L'evento è stato organizzato dall'organismo nazionale di
coordinamento, dalla Federazione VOLUM e dall'Agenzia nazionale per i programmi
comunitari in materia di istruzione e formazione. I premi, suddivisi in 22
categorie, sono stati attribuiti secondo una procedura trasparente di nomina
dei volontari e dei progetti di volontariato per le attività realizzate nel
corso del 2011. Gli organizzatori hanno ricevuto più di 200 candidature, ne
hanno preselezionate la metà e gli interessati sono stati invitati alla
cerimonia. Una giuria indipendente è stata costituita per selezionare il
vincitore ed è stato pubblicato un opuscolo ("Ritratto di un
volontario") per presentare i finalisti e le attività ricompensate. La
manifestazione ha ricevuto una buona copertura mediatica. Svezia Circa 100 000 persone
hanno visitato l'annuale fiera del libro di Göteborg (22-25 settembre), in cui
l'organismo nazionale svedese di coordinamento ha tenuto uno stand con la
Commissione europea e il Parlamento europeo. Lo stand è stato visitato da circa
250 persone che hanno ascoltato le interviste a sette famosi autori svedesi, i
quali hanno parlato delle loro esperienze in materia di volontariato e delle
motivazioni che li hanno spinti ad impegnarsi in questo campo. La fiera del
libro ha permesso di presentare questi autori da una prospettiva diversa. La
Direzione nazionale della gioventù, la Commissione europea e il Parlamento
europeo hanno potuto unire i loro sforzi per attirare l'attenzione di un ampio
pubblico sull'Anno europeo del volontariato. Regno Unito Nel quadro del
programma di lavoro nazionale britannico per l'AEV 2011, l'organizzazione Volunteering
England (VE) è stata incaricata di individuare, sviluppare e condividere le
buone pratiche in materia di volontariato sostenuto dai datori di lavoro (Employer-Supported
Volunteering - ESV). In tale contesto, VE ha creato una piattaforma on line
contenente informazioni sull'ESV, ad esempio studi di casi specifici, lavori
recenti di ricerca e un elenco completo di consulenti e intermediari, più o
meno conosciuti, che si occupano di ESV. VE ha chiesto a tre Volunteer
Centres (organizzazioni locali che forniscono un sostegno infrastrutturale
agli operatori del volontariato) di provare sei nuovi metodi destinati a
rafforzare il volontariato sostenuto dai datori di lavoro. VE è riuscita a
raggiungere oltre mezzo milione di persone provenienti da vari settori
avvalendosi nel contempo dei singoli Volunteer Centres per sperimentare nuovi
sistemi e idee in modo più approfondito. Sono state organizzate 23
manifestazioni per un totale di 1 700 delegati. Allegato 3: Progetti faro europei:
Esempi di buone pratiche L'importo di
1 964 milioni di euro destinato a coprire fino al 60% dei costi totali
ammissibili dei 33 progetti faro in 23 Stati membri è stato utilizzato a favore
di vari sottosettori del volontariato. Le attività sono state suddivise in base
a sei diversi temi: ·
undici progetti destinati a sviluppare
l'informazione, la promozione e la ricerca (indagini, definizione di norme di
qualità, concorsi per la creazione di materiale audiovisivo) in materia di
volontariato allo scopo di condividere buone pratiche, richiamare un maggiore
interesse da parte del pubblico ed approfondire le conoscenze in materia; ·
sei progetti destinati ai giovani (per inviarli
come volontari all'estero e per sensibilizzarli e motivarli maggiormente
all'impegno sociale e al volontariato) o miranti a convincere gli anziani a
passare più tempo con le giovani generazioni; ·
cinque progetti destinati a incoraggiare i
cittadini a impegnarsi per dinamizzare le comunità, sostenere l'integrazione
degli immigrati e delle persone svantaggiate nelle comunità locali e mettere in
luce il ruolo sociale del volontariato, sia per la comunità che per l'ambiente; ·
quattro progetti sui servizi sociali (prevenzione
dei "comportamenti pericolosi" e sostegno alle attività di
volontariato a fini di integrazione sociale) e il volontariato nel settore
dell'assistenza sanitaria; ·
quattro progetti incentrati sulla ricerca e sullo
scambio e la diffusione delle tecnologie, con particolare attenzione alla
diffusione del loro uso tra i volontari; ·
tre progetti sul volontariato d'impresa. Esempi
di iniziative nel quadro dei progetti faro Notte europea senza incidenti – 15 ottobre 2011 Alcuni volontari sono particolarmente impegnati in attività sociali volte a prevenire i comportamenti pericolosi: la "Notte europea senza incidenti" è stato un progetto faro coordinato dalla Fondazione Responsible Young Drivers (Belgio) in tutti i 27 Stati membri dell'UE nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2011. 1 000 volontari di età compresa tra i 18 e i 29 anni si sono impegnati a sensibilizzare giovani conducenti come loro a guidare in modo sicuro, astenendosi dal consumare droghe e alcolici. I volontari si sono recati in 200 discoteche in tutta l'Unione per rivolgersi a giovani della loro stessa età con un approccio rilassato e informale. All'ingresso dei locali hanno allestito delle cosiddette "cabine di sensibilizzazione" in cui chiedevano ai giovani nottambuli di raccogliere una sfida: soffiare in un etilometro prima di mettersi in strada e impegnarsi a restare sobri per tutta la sera come dimostrazione del proprio impegno. Prima di lasciare il locale i giovani che dovevano guidare erano incoraggiati a sottoporsi a un altro test alcolemico e/o antidroga per garantire di essere in grado di guidare in sicurezza rientrando a casa e dare così un esempio agli amici e agli altri giovani guidatori. "La tecnologia digitale per il volontariato e l'inclusione sociale" Questo progetto faro, coordinato dal "Banco Informatico, Tecnologico e Biomedico" e realizzato in partenariato con quattro associazioni e un ente provinciale italiano, ha contribuito ad ampliare l'accesso alla tecnologia digitale per un numero considerevole di progetti sociali. I partner hanno unito i propri sforzi per recuperare dispositivi tecnologici "superati", soprattutto computer e apparecchi medici dismessi, e utilizzarli per migliorare le conoscenze informatiche delle organizzazioni di volontariato e tra le persone svantaggiate. Questa iniziativa ha permesso a numerose associazioni di disporre di strumenti digitali migliori e a persone refrattarie all'uso del computer o a utenti occasionali di migliorare le proprie competenze informatiche, favorendo così una più ampia diffusione delle tecnologie digitali nel settore non profit. Movimento dei volontari a favore dei parchi Questo progetto, coordinato dalla Cellula delle attività giovanili alternative e realizzato con la collaborazione di quattro organizzazioni di Grecia e Cipro, tra cui anche un ministero, ha motivato persone di tutte le età potenzialmente interessate a impegnarsi socialmente e a sostenere attività di volontariato a favore delle zone verdi. Le iniziative (conferenze, seminari e ricerche) erano destinate ad attirare l'attenzione sui vantaggi delle azioni di volontariato nei parchi urbani e per la qualità dell'ambiente. Il progetto ha fornito alcune nuove conoscenze scientifiche di base nel settore del volontariato per gli spazi verdi urbani e suburbani e i parchi, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici, soprattutto in termini di comunicazione e sensibilizzazione. "Servire la città" "Servire la città" è un progetto portoghese per le persone senza fissa dimora e i gruppi socialmente emarginati: cinque associazioni hanno lavorato per tutto l'anno al "servizio" di gruppi svantaggiati di Lisbona offrendo il proprio tempo. I volontari hanno organizzato varie cene comunitarie in cui, grazie al contesto informale, innovativo e accogliente, hanno dato a queste persone l'occasione unica di sviluppare relazioni a lungo termine e di ricevere anche un sostegno emotivo, psicologico, spirituale e pratico. A differenza dei pasti offerti regolarmente dalle chiese e da altre associazioni, in cui le persone possono provare sentimenti di vergogna o non essere coinvolte sul piano umano, il progetto "Servire la città" portava cene comunitarie a persone emarginate e a senzatetto che si riunivano ogni sera in luoghi pubblici in attesa degli alimenti distribuiti da diverse organizzazioni. I miglioramenti potenziali per le organizzazioni di volontariato in termini di comunicazione e abilità organizzative erano pertanto associati a un valore aggiunto per la vita dei gruppi destinatari. Promuovere il volontariato alla radio e alla televisione Tre associazioni (del Regno Unito e dei Paesi Bassi) guidate dalla britannica CSV (Community Service Volunteers) si sono associate alla BBC, l'emittente radiotelevisiva di fama internazionale, al fine di attirare nuovi partner e creare una rete di volontariato più potente per condividere idee e esperienze su come raggiungere il pubblico utilizzando i mezzi radiotelevisivi. Il contributo più originale del progetto consiste nel tentativo di promuovere il volontariato su scala europea per mezzo della radio e della televisione. Nel corso di una conferenza di due giorni, organizzata nel settembre 2011, delegati provenienti da vari paesi dell'UE hanno discusso di come mettere in atto le strategie migliori per accrescere la visibilità e la partecipazione attiva generale dei potenziali volontari. Il dibattito ha riguardato soprattutto le strategie per permettere ai paesi in cui non esiste una tradizione di programmazione radiotelevisiva a carattere sociale e/o di volontariato, o in cui tali attività sono poco diffuse, a superare i maggiori ostacoli che impediscono di sensibilizzare i cittadini al volontariato e a motivarli all'impegno sociale. Per favorire questo processo le conclusioni della conferenza sono state illustrate nel corso della 20a conferenza annuale di Volonteurope, svoltasi a Edimburgo dal 20 al 23 ottobre 2011. Volontario! ... grazie alla sicurezza stradale Scopo del progetto "Volontario! ... grazie alla sicurezza stradale" (Volunteer! …through road safety), diretto da "Open Youth" Bulgaria insieme a due associazioni belghe, un comune bulgaro e il ministero della Sanità bulgaro, è verificare un approccio inteso a sviluppare un modello europeo per decidere con cognizione di causa se organizzare un'azione di volontariato una tantum o una campagna di volontariato su larga scala, in funzione delle diverse circostanze e degli effetti ricercati, basandosi sulla comunicazione peer-to-peer e allo scopo di promuovere la partecipazione civica. Il risultato del progetto è una metodologia unica, facilmente trasferibile a livello europeo, fondata su risultati reali. Il progetto non tenta solo di dare una risposta alla domanda "Cosa significa essere un volontario?", ma fornisce anche risposte concrete ad altre due domande più importanti: "Perché diventare volontario? " e "Come essere un volontario?". Il progetto ha permesso, tra l'altro, la realizzazione di tre brevi cartoni animati (rispettivamente di 29, 51 e 50 secondi, sui temi: cosa? perché? come?) per trasmettere il messaggio sul volontariato in modo divertente ed originale. Questi cartoni animati possono essere visionati sul sito web del progetto: http://roadsafetyvolunteers.open-youth.org/index.php?lang=en Valori e attività di volontariato e volontariato on line Il progetto, gestito dalla fondazione polacca ""Good Network Foundation" in collaborazione con tre associazioni polacche e un ente comunale, prevede due attività complementari: a) la campagna sui valori chiave del volontariato, che promuove varie forme di volontariato e fa opera di sensibilizzazione sul valore del volontariato al fine di superare l'immagine limitata e negativa che ha il volontariato in Polonia; b) un concorso europeo "Scopri il volontariato on line" (Discover e-volunteering), organizzato a livello europeo e incentrato sulla promozione di una forma specifica di volontariato, ossia il volontariato on line (via Internet). Il progetto ha per obiettivi sensibilizzare al valore del volontariato, promuovere la diversità delle attività di volontariato e incoraggiare la società civile a trarre vantaggio dai nuovi tipi di volontariato (in particolare dal volontariato on line) per responsabilizzare, combattere l'esclusione sociale e migliorare la qualità del volontariato stesso. Il progetto comprende anche una ricerca su varie forme e valori del volontariato come pure una raccolta di esperienze reali di volontari, come forma nuova e interattiva di filmare e promuovere storie di volontariato: gli utenti del sito web dedicato al progetto (www.tojestwolontariat.pl) possono caricare i loro cortometraggi. [1] Decisione n. 37/2010/CE del Consiglio, del 27 novembre
2009, relativa all'Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono
la cittadinanza attiva (2011) (GU L 17 del 22.1.2010, pag. 43). [2] Valutazione dell'Anno europeo del volontariato 2011,
Deloitte, giugno 2012. [3] Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema
"Le attività di volontariato, il loro ruolo nella società europea e il
loro impatto" (SOC/243-CESE 1575/2006). [4] Dichiarazione scritta del 9 aprile 2008 sulla decisione
di proclamare il 2011 "Anno europeo del volontariato". [5] Comunicazione sulle politiche dell'UE e il volontariato:
riconoscere e promuovere le attività di volontariato transfrontaliero nell'UE,
COM(2011) 568 definitivo del 20.9.2011. [6] Conclusioni del Consiglio sul ruolo delle attività di
volontariato nella politica sociale, 3 ottobre 2011. [7] Conclusioni del Consiglio sul ruolo delle attività di
volontariato nello sport per promuovere la cittadinanza attiva, 28 e
29.11.2011. [8] Parere del Comitato economico e sociale europeo in
merito alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al
Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni
- Comunicazione sulle politiche dell'UE e il volontariato: riconoscere e
promuovere le attività di volontariato transfrontaliero nell'UE, 28 marzo 2012,
SOC 431-CESE 824/2012. [9] Relazione su "riconoscere e promuovere le attività
di volontariato transfrontaliero nell'UE" del 12 giugno 2012, Parlamento
europeo, A7-0166/2012/P7_TA(2°12)0236. [10] COM (2012) 485 del 5.9.2012. [11] Decisione n. 1719/2006/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio del 15 novembre 2006 (GU L 327 del 24.11.2006,
pag. 30). [12] Decisione n. 1904/2006/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio del 12 dicembre 2006 (GU L 378 del 27.12.2006,
pag. 32). [13] Decisione n. 1720/2006/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio del 15 novembre 2006 (GU L 327 del 24.11.2006,
pag. 45). [14] ERASMUS PER TUTTI: il programma UE per l'istruzione, la
formazione, la gioventù e lo sport, COM (2011) 787 definitivo del 23.11.2011. [15] COM (2012) 514 final del 19.9.2012. [16] Strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-14 in
materia di responsabilità sociale delle imprese, COM (2011) 681 definitivo del
25.10.2011. [17] Volunteering in the European Union, studio della
Commissione europea – DG EAC, GHK, 2010. [18] Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al
Consiglio sull'applicazione della direttiva 2004/114/CE relativa alle
condizioni di ammissione di cittadini di paesi terzi per motivi di studio,
scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato, COM (2011) 587
definitivo del 28.9.2011. [19] AGE, AEVSO, AVSO, Caritas Europe, COFACE, CVA, CSR Europe,
ENGAGE, Erasmus Student Network, Euclid Network, Eurodiaconia, EAPN, CEDAG,
ENGSO, ENGSO Youth, ESAN, AEGEE, CEV, YFJ, ICYE, ISGF, Johanniter
International, MHE, Croce Rossa, Social Platform, SOLIDAR, ALDA, CESES,
EUCIS-LLL, EFIL, FEBA, EURAG, EJJO, ENNA, IPPF EN, ISCA, WAGGS, WOSM,
Volonteurope. [20] Per i riferimenti cfr. note a piè di pagina da 5 a 9.