Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52006IP0111

    Risoluzione del Parlamento europeo sui criteri per le operazioni dell'Unione europea di imposizione della pace nella Repubblica democratica del Congo

    GU C 292E del 1.12.2006, p. 118–119 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

    52006IP0111

    Risoluzione del Parlamento europeo sui criteri per le operazioni dell'Unione europea di imposizione della pace nella Repubblica democratica del Congo

    Gazzetta ufficiale n. 292 E del 01/12/2006 pag. 0118 - 0119


    P6_TA(2006)0111

    Criteri dell'Unione europea per l'imposizione della pace, in particolare nella Repubblica democratica del Congo

    Risoluzione del Parlamento europeo sui criteri per le operazioni dell'Unione europea di imposizione della pace nella Repubblica democratica del Congo

    Il Parlamento europeo,

    - vista la "responsabilità di proteggere" contenuta nel documento finale del Vertice mondiale delle Nazioni Unite del 2005, adottato a New York il 16 settembre 2005,

    - vista l'importanza fondamentale del mantenimento della stabilità nella Repubblica democratica del Congo (RDC) ai fini della stabilità di tutta la regione dell'Africa centrale e dei Grandi Laghi,

    - visto il fatto che la RDC fatica a riprendersi da un devastante conflitto che ha causato più di 4 milioni di morti,

    - vista la delicata fase di transizione che la RDC sta attraversando, con il difficile compito di creare istituzioni democratiche,

    - vista la presenza di 17000 militari dell'ONU in missione di pace nella RDC con l'obiettivo di stabilizzare il paese,

    - visto il coinvolgimento dell'UE nel mantenimento della stabilità della RDC, attraverso le due missioni della Politica europea di sicurezza e difesa (PESD) attualmente in corso: la missione di consulenza e di assistenza dell'Unione europea per la riforma del settore della sicurezza nella Repubblica democratica del Congo (EU SEC DR Congo) e la missione di polizia dell'Unione europea a Kinshasa (EUPOL Kinshasa),

    - visti gli incoraggianti risultati del referendum costituzionale del dicembre 2005,

    - viste le elezioni programmate per la RDC a giugno 2006,

    - vista la richiesta di assistenza dell'ONU durante il periodo delle elezioni nella RDC,

    - visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

    A. considerando che l'UE dispone soltanto di un numero limitato di truppe da dispiegare e che la sua priorità dovrebbe essere il mantenimento della pace e della stabilità nei Balcani e nei paesi geograficamente immediatamente vicinidell'Unione,

    B. considerando tuttavia la richiesta dell'ONU e il fatto che l'obiettivo globale dell'UE e della sua politica estera e di sicurezza comune (PESC) nonché della strategia europea di sicurezza (SES) è di rafforzare l'ONU in quanto quadro di un effettivo multilateralismo, come delineato dalla SES;

    1. ritiene che per questo complesso e potenzialmente rischioso dispiegamento di truppe sotto il comando dell'UE debbano essere rispettate le seguenti condizioni:

    - l'operazione dovrebbe avere un mandato forte e ben definito, riferito esclusivamente alla sicurezza delle elezioni presidenziali e parlamentari del 2006,

    - l'operazione militare dovrebbe essere limitata nel tempo alla durata delle elezioni. Occorre che vi sia una strategia chiara circa il trasferimento delle competenze dopo la scadenza del mandato dell'operazione, all'ONU e/o alle autorità militari e di polizia del Congo,

    - la sicurezza nel paese, in particolare nella regione del Katanga e nella regione confinante con il Ruanda, dovrebbe continuare ad essere di competenza dell'ONU; la portata geografica del mandato dell'UE deve essere determinata in base al numero di militari disponibili, ai loro requisiti di sicurezza e dei requisiti operativi della missione,

    - in nessun caso l'operazione militare dovrebbe consistere di truppe provenienti da un solo Stato membro. Il carattere europeo dell'operazione dovrebbe essere espresso attraverso la partecipazione di più Stati membri,

    - un intervento dell'UE potrebbe avere luogo soltanto su richiesta ufficiale del governo congolese ad interim,

    - il dispiegamento di truppe sotto il comando dell'UE avrebbe un duplice obiettivo: la deterrenza di eventuali azioni di disturbo e l'incoraggiamento ai cittadini della RDC ad esercitare il loro diritto di voto. Occorre pertanto che l'operazione europea sia di entità adeguata e credibile,

    - al fine di realizzare tali obiettivi, il Consiglio dovrebbe sviluppare un concetto chiaro di come mobilitare le necessarie forze militari o di polizia (possibilmente di gendarmeria),

    - un'operazione militare limitata nel tempo dovrebbe essere strettamente collegata con gli sforzi della comunità internazionale per la ricostruzione della RDC dopo la guerra civile,

    - impegni chiari devono essere presi dalla comunità internazionale al fine di migliorare l'efficienza a lungo termine e la sostenibilità delle forze di polizia e delle forze armate congolesi;

    2. invita il Consiglio a presentare al Parlamento una proposta chiara con un mandato chiaro che si basi pienamente su uno scenario ben definito dei fabbisogni, corredato di uno scadenzario; rileva che per un'eventuale missione dell'UE nella RDC occorrerà un mandato specifico dell'UE, basato sulla Carta dell'ONU;

    3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri, al governo transitorio della RDC nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite.

    --------------------------------------------------

    Top