This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 32023R1779
Council Implementing Regulation (EU) 2023/1779 of 15 September 2023 implementing Regulation (EU) No 359/2011 concerning restrictive measures directed against certain persons, entities and bodies in view of the situation in Iran
Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1779 del Consiglio del 15 settembre 2023 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1779 del Consiglio del 15 settembre 2023 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
ST/12623/2023/INIT
GU L 228I del 15.9.2023, p. 1–5
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
In force
Relation | Act | Comment | Subdivision concerned | From | To |
---|---|---|---|---|---|
Modifies | 32011R0359 | aggiunta | allegato I testo | 15/09/2023 |
15.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
LI 228/1 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1779 DEL CONSIGLIO
del 15 settembre 2023
che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011. |
2) |
Il 25 settembre 2022 l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell'Unione in cui deplora il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, osservando che ha comportato la perdita di vite umane nonché un elevato numero di feriti. Nella dichiarazione si affermava inoltre chiaramente che i responsabili dell'uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitavano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e gli arresti, rilasciare tutti i manifestanti non violenti e garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Si sottolineava inoltre che la decisione dell'Iran di limitare drasticamente l'accesso a Internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea violava palesemente la libertà di espressione. Infine, si affermava che l'Unione avrebbe valutato tutte le opzioni disponibili per affrontare l'uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane avevano risposto alle successive manifestazioni. |
(3) |
In tale contesto, e in linea con l'impegno dell'Unione di affrontare con l'Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, come confermato nelle conclusioni del Consiglio del 12 dicembre 2022, quattro persone e sei entità dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto delle misure restrittive di cui all'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011. |
(4) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 359/2011, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 15 settembre 2023
Per il Consiglio
Il presidente
P. NAVARRO RÍOS
ALLEGATO
Le persone e le entità seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone e delle entità riportato nell'allegato del regolamento (UE) n. 359/2011:
Persone
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
«234. |
PARVAR Gholamhossein Gheib |
Funzione: vicecomandante in capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) presso il quartier generale di sicurezza centrale “Imam Ali” Cittadinanza: iraniana Sesso: maschile |
Gholamhossein Gheib Parvar è il vicecomandante in capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) presso il quartier generale di sicurezza centrale “Imam Ali”. Nel rivestire tale carica presso il quartier generale di sicurezza centrale “Imam Ali”, costituito al fine di reprimere le proteste popolari, si è reso responsabile dell'uccisione e della repressione di manifestanti durante le proteste avvenute a livello nazionale nel novembre 2019. Nella sua precedente veste di capo dell'organizzazione Basij si è reso responsabile dell'uccisione e della repressione brutale di manifestanti da parte delle forze sotto il suo comando durante le proteste avvenute a livello nazionale in Iran dal dicembre 2017 al gennaio 2018. Gholamhossein Gheib Parvar è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran |
15.9.2023 |
235. |
SHAHRESTANI Hassan Mofakhami حسن مفخمی شهرستانی (alias: MOFAKHAMI-SHAHRESTANI Hassan; MOFAKHAMISHAHRESRANI Hassan) |
Funzione: comandante della polizia della provincia di Mazandaran Cittadinanza: iraniana Sesso: maschile |
Hassan Mofakhami Shahrestani è il comandante della polizia della provincia di Mazandaran. Da tempo ricopre funzioni collegate alla repressione violenta di proteste pacifiche. Nel giugno 2023 ha esplicitamente ordinato di spezzare il collo a chiunque tentasse di sfidare le norme sull'hijab. Hassan Mofakhami Shahrestani è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023 |
236. |
HABIBI Roham Bakhsh رهام بخش حبیبی (alias: HABIBI Roham-Bakhsh; HABIBI Rohambakhsh) |
Funzione: comandante della polizia della provincia di Fars Cittadinanza: iraniana Sesso: maschile |
Roham Bakhsh Habibi è il comandante della polizia della provincia di Fars e da tempo svolge attività comprovate collegate alla repressione violenta di proteste pacifiche. In qualità di comandante della polizia della provincia di Fars, è responsabile dell'arresto di massa di manifestanti e di aver ordinato l'uso di armi letali contro manifestanti disarmati in detta provincia durante le proteste a livello nazionale del novembre 2019. Dalle informazioni risulta che nella provincia di Fars le forze sotto il suo comando hanno represso violentemente le proteste del novembre 2019 e hanno commesso omicidi. Roham Bakhsh Habibi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023 |
237. |
TAHAMI Seyyed Javad سید جواد تهامی (alias: TAHAMI Seyed Javad) (alias: سید جواد تهامی) |
Funzione: funzionario penitenziario della prigione di Fardis (prigione di Kachui) Cittadinanza: iraniana Sesso: maschile |
Seyyed Javad Tahami è il capo della prigione di Kachui, detta anche prigione di Fardis, e in tale funzione sovrintende a tutte le attività all'interno della prigione. La prigione di Kachui è un istituto controllato dal dipartimento penitenziario della magistratura ed è spesso utilizzato per la detenzione dei prigionieri politici, alloggiati in condizioni inadeguate che violano i loro diritti umani. Inoltre è comprovato che nel penitenziario hanno avuto luogo esecuzioni. Seyyed Javad Tahami è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023» |
Entità
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
«38. |
Tasnim Cultural Institution Organization (alias: Tasnim News Agency) خبرگزاری تسنیم |
Tipo di entità: organo di informazione Luogo di registrazione: Iran Data di registrazione: 30 giugno 2012 |
Tasnim News agency è il maggiore organo di informazione affiliato al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) e funge da macchina propagandistica per il regime iraniano la cui copertura mediatica fa eco alle posizioni intransigenti del regime iraniano. L' organo di informazione è responsabile di aver pubblicato sul suo sito web e su account di social media false confessioni di manifestanti nonché di aver postato foto di manifestanti sui social media chiedendo ai lettori di aiutare a identificarli. Tasnim News è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran |
15.9.2023 |
39. |
Supreme Council of Cyberspace (SCC) |
Tipo di entità: governativo Luogo di registrazione: Iran Data di registrazione: 2012 |
Il Supreme Council of Cyberspace (SCC) (Consiglio supremo per il ciberspazio) è responsabile di limitare l'accesso a internet da parte della popolazione iraniana al fine di impedire o reprimere le proteste e di limitare l'accesso a informazioni aperte e libere, violando in tal modo la libertà di opinione senza che vi possa essere ingerenza e la libertà di cercare, di ricevere o di comunicare informazioni o idee attraverso qualsiasi mezzo e senza limiti di frontiera. Il Supreme Council of Cyberspace (SCC) è pertanto direttamente responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023 |
40. |
Sanandaj Central Prison زندان مرکزی سنندج |
Tipo di entità: prigione Luogo di registrazione: Kordestan, Iran nordoccidentale |
La Sanandaj Central Prison (prigione centrale di Sanandaj) è un istituto controllato dal dipartimento penitenziario della magistratura, spesso utilizzato per la detenzione dei prigionieri politici, alloggiati in condizioni inadeguate che violano i loro diritti umani. È inoltre comprovato che nel penitenziario hanno avuto luogo molteplici esecuzioni. La Sanandaj Central Prison è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023 |
41. |
Zahedan Prison زندان مرکزی زاهدان |
Tipo di entità: prigione Place of registration: Zahedan, Iran |
La Zahedan Prison (prigione di Zahedan) è un istituto controllato dal dipartimento penitenziario della magistratura, spesso utilizzato per la detenzione dei prigionieri politici, alloggiati in condizioni inadeguate che violano i loro diritti umani. È inoltre comprovato che nel penitenziario hanno avuto luogo esecuzioni di massa. La Zahedan Prison è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023 |
42. |
Isfahan Central Prison (alias: Dastgerd Prison; Prison of Isfahan; Esfahan Prison; Isfahan Prison) |
Tipo di entità: prigione Luogo di registrazione: Isfahan, Iran |
La Isfahan Central Prison (prigione centrale di Esfahan) è un istituto controllato dal dipartimento penitenziario della magistratura, spesso utilizzato per la detenzione dei prigionieri politici, alloggiati in condizioni inadeguate che violano i loro diritti umani. È inoltre comprovato che nel penitenziario hanno avuto luogo molteplici esecuzioni. La Isfahan Central Prison è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
15.9.2023 |
43. |
Kachui Prison (alias: Kachouii Prison; Kechoui Prison; Kachuyi Prison; Fardis Prison) |
Tipo di entità: prigione Luogo di registrazione: Karaj, provincia di Alborz, Iran |
La Kachui Prison (prigione di Kachui) è un istituto controllato dal dipartimento penitenziario della magistratura, spesso utilizzato per la detenzione dei prigionieri politici, alloggiati in condizioni inadeguate che violano i loro diritti umani. I È inoltre comprovato che nel penitenziario hanno avuto luogo esecuzioni. La Kachui Prison è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran |
15.9.2023» |