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Document 32016D1755

    Decisione (PESC) 2016/1755 del Consiglio, del 30 settembre 2016, che modifica la decisione (PESC) 2015/1333 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia

    GU L 268 del 1.10.2016, p. 85–89 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2016/1755/oj

    1.10.2016   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 268/85


    DECISIONE (PESC) 2016/1755 DEL CONSIGLIO

    del 30 settembre 2016

    che modifica la decisione (PESC) 2015/1333 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,

    vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 31 luglio 2015 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2015/1333 (1).

    (2)

    Il 31 marzo 2016 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2016/478 (2) che aggiunge tre persone per un periodo di sei mesi all'elenco delle persone soggette a misure restrittive di cui agli allegati II e IV della decisione (PESC) 2015/1333.

    (3)

    Tenuto conto della gravità della situazione, il Consiglio ha deciso che le misure restrittive dovrebbero essere mantenute per un periodo supplementare di sei mesi e che i motivi relativi a tre persone dovrebbero essere modificati.

    (4)

    È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2015/1333,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    La decisione (PESC) 2015/1333 è così modificata:

    1)

    all'articolo 17, i paragrafi 3 e 4 sono sostituiti dai seguenti:

    «3.   Le misure previste all'articolo 8, paragrafo 2, si applicano con riguardo alle persone di cui alle voci 16, 17 e 18 dell'allegato II fino al 2 aprile 2017.

    4.   Le misure previste all'articolo 9, paragrafo 2, si applicano con riguardo alle persone di cui alle voci 21, 22 e 23 dell'allegato IV fino al 2 aprile 2017.»;

    2)

    gli allegati II e IV della decisione (PESC) 2015/1333 sono modificati come indicato nell'allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

    Fatto a Bruxelles, il 30 settembre 2016

    Per il Consiglio

    Il presidente

    M. LAJČÁK


    (1)  Decisione (PESC) 2015/1333 del Consiglio, del 31 luglio 2015, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia e che abroga la decisione 2011/137/PESC (GU L 206 dell'1.8.2015, pag. 34).

    (2)  Decisione (PESC) 2016/478 del Consiglio, del 31 marzo 2016, che modifica la decisione (PESC) 2015/1333, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia (GU L 85 dell'1.4.2016, pag. 48).


    ALLEGATO

    Le voci relative alle persone sottoelencate, quali figurano negli allegati II e IV della decisione (PESC) 2015/1333, sono sostituite dalle voci seguenti:

     

    «ALLEGATO II

    ELENCO DELLE PERSONE E DELLE ENTITÀ DI CUI ALL'ARTICOLO 8, PARAGRAFO 2

    A.   Persone

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell'elenco

    16.

    SALEH ISSA GWAIDER, Agila

    Data di nascita: 1o giugno 1942

    Luogo di nascita: Elgubba, Libia.

    Passaporto: D001001 (Libia) rilasciato il 22 gennaio 2015.

    Agila Saleh è stato il presidente della Camera dei rappresentanti libica dal 5 agosto 2014.

    Il 17 dicembre 2015 Saleh ha dichiarato di essere contrario all'accordo politico sulla Libia firmato il 17 dicembre 2015.

    In quanto presidente del Consiglio dei deputati Saleh ha ostacolato e compromesso la transizione politica libica, anche rifiutandosi varie volte di procedere a una votazione sul governo di intesa nazionale (“GIN”).

    Il 23 agosto 2016 Saleh ha indirizzato una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, in cui criticava il sostegno dell'ONU al GIN, che descriveva come l'imposizione di “un gruppo di individui al popolo libico […] in violazione della costituzione e della Carta delle Nazioni Unite”. Ha criticato l'adozione della risoluzione 2259(2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato l'accordo di Skhirat, e ha minacciato di portare le Nazioni Unite, che egli ritiene responsabili del sostegno “incondizionato e ingiustificato” a un Consiglio di presidenza incompleto, nonché il segretario generale delle Nazioni Unite, dinanzi alla Corte penale internazionale per violazione della Carta dell'ONU, della costituzione libica e della sovranità della Libia. Tali dichiarazioni compromettono il sostegno alla mediazione delle |Nazioni Unite e la missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), come emerge da tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare la risoluzione 2259(2015).

    Il 6 settembre 2016 Saleh si è recato in visita ufficiale in Niger insieme a Abdullah al-Thani, “primo ministro” del governo non riconosciuto di Tobruk, benché la risoluzione 2259(2015) chieda la fine del sostegno a istituzioni parallele che sostengono di rappresentare l'autorità legittima ma non sono parti dell'accordo, e i contatti ufficiali con esse.

    1.4.2016.

    17.

    GHWELL, Khalifa

    alias AL GHWEIL, Khalifa

    AL-GHAWAIL, Khalifa

    Data di nascita: 1o gennaio 1956

    Luogo di nascita: Misurata, Libia

    Cittadinanza: libica

    Passaporto: A005465 (Libia), rilasciato il 12 aprile 2015 con scadenza l'11 aprile 2017

    Khalifa Ghwell era il cosiddetto “primo ministro e ministro della difesa” del Congresso nazionale generale (“CNG”) non riconosciuto a livello internazionale (noto anche come “governo di salvezza nazionale”) e, in quanto tale, responsabile delle sue attività.

    Il 7 luglio 2015 Khalifa Ghwell ha manifestato il proprio sostegno al “Fronte della fermezza” (Alsomood), una nuova forza militare composta da sette brigate che mira a prevenire la formazione di un governo di unità a Tripoli, presenziando alla cerimonia di firma per l'inaugurazione della forza con il “presidente” del CNG Nuri Abu Sahmain.

    In quanto “primo ministro” del CNG, Ghwell ha svolto un ruolo centrale nell'ostacolare la costituzione del GIN istituito nell'ambito dell'accordo politico sulla Libia.

    Il 15 gennaio 2016, in qualità di “primo ministro e ministro della difesa” del CNG di Tripoli, Ghwell ha ordinato l'arresto di qualsiasi membro del nuovo staff di sicurezza, nominato dal primo ministro designato del governo di intesa nazionale, che metta piede a Tripoli.

    Il 31 agosto 2016 ha ordinato al “primo ministro” e al “ministro della difesa” del “governo di salvezza nazionale” di tornare al lavoro dopo che la Camera dei rappresentanti aveva respinto il GIN.

    1.4.2016.

    18.

    ABU SAHMAIN, Nuri

    alias BOSAMIN, Nori

    BO SAMIN, Nuri

    Data di nascita: 16.5.1956

    Zuara/Zuwara Libia

    Nuri Abu Sahmain era il cosiddetto “presidente” del Congresso nazionale generale (“CNG”) non riconosciuto a livello internazionale (noto anche come “governo di salvezza nazionale”) e, in quanto tale, responsabile delle sue attività.

    In quanto “presidente” del CNG, Nuri Abu Sahmain ha svolto un ruolo centrale nell'ostacolare e nell'opporsi all'accordo politico libico e alla costituzione del governo di intesa nazionale (“GIN”).

    Il 15 dicembre 2015 Sahmain ha chiesto il rinvio dell'accordo politico sulla Libia che doveva essere approvato in occasione di una riunione prevista per il 17 dicembre.

    Il 16 dicembre 2015 Sahmain ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale il CNG non autorizzava nessuno dei suoi membri a partecipare alla riunione o a firmare l'accordo politico sulla Libia.

    Il 1o gennaio 2016 Sahmain ha respinto l'accordo politico libico nei colloqui con il rappresentante speciale delle Nazioni Unite.

    1.4.2016.»

     

    «ALLEGATO IV

    ELENCO DELLE PERSONE E DELLE ENTITÀ DI CUI ALL'ARTICOLO 9, PARAGRAFO 2

    A.   Persone

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivazioni

    Data di inserimento nell'elenco

    21.

    SALEH ISSA GWAIDER, Agila

    Data di nascita: 1o giugno 1942

    Luogo di nascita: Elgubba, Libia.

    Passaporto: D001001 (Libia) rilasciato il 22 gennaio 2015.

    Agila Saleh è stato il presidente della Camera dei rappresentanti libica dal 5 agosto 2014.

    Il 17 dicembre 2015 Saleh ha dichiarato di essere contrario all'accordo politico sulla Libia firmato il 17 dicembre 2015.

    In quanto presidente del Consiglio dei deputati Saleh ha ostacolato e compromesso la transizione politica libica, anche rifiutandosi varie volte di procedere a una votazione sul governo di intesa nazionale (“GIN”).

    Il 23 agosto 2016 Saleh ha indirizzato una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, in cui criticava il sostegno dell'ONU al GIN, che descriveva come l'imposizione di “un gruppo di individui al popolo libico […] in violazione della costituzione e della Carta delle Nazioni Unite”. Ha criticato l'adozione della risoluzione 2259(2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato l'accordo di Skhirat, e ha minacciato di portare le Nazioni Unite, che egli ritiene responsabili del sostegno “incondizionato e ingiustificato” a un Consiglio di presidenza incompleto, nonché il segretario generale delle Nazioni Unite, dinanzi alla Corte penale internazionale per violazione della Carta dell'ONU, della costituzione libica e della sovranità della Libia. Tali dichiarazioni compromettono il sostegno alla mediazione delle |Nazioni Unite e la missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), come emerge da tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare la risoluzione 2259(2015).

    Il 6 settembre 2016 Saleh si è recato in visita ufficiale in Niger insieme a Abdullah al-Thani, “primo ministro” del governo non riconosciuto di Tobruk, benché la risoluzione 2259(2015) chieda la fine del sostegno a istituzioni parallele che sostengono di rappresentare l'autorità legittima ma non sono parti dell'accordo, e i contatti ufficiali con esse.

    1.4.2016.

    22.

    GHWELL, Khalifa

    alias AL GHWEIL, Khalifa

    AL-GHAWAIL, Khalifa

    Data di nascita: 1o gennaio 1956

    Luogo di nascita: Misurata, Libia

    Cittadinanza: libica

    Passaporto: A005465 (Libia), rilasciato il 12 aprile 2015 con scadenza l'11 aprile 2017

    Khalifa Ghwell era il cosiddetto “primo ministro e ministro della difesa” del Congresso nazionale generale (“CNG”) non riconosciuto a livello internazionale (noto anche come “governo di salvezza nazionale”) e, in quanto tale, responsabile delle sue attività.

    Il 7 luglio 2015 Khalifa Ghwell ha manifestato il proprio sostegno al “Fronte della fermezza” (Alsomood), una nuova forza militare composta da sette brigate che mira a prevenire la formazione di un governo di unità a Tripoli, presenziando alla cerimonia di firma per l'inaugurazione della forza con il “presidente” del CNG Nuri Abu Sahmain.

    In quanto “primo ministro” del CNG, Ghwell ha svolto un ruolo centrale nell'ostacolare la costituzione del GIN istituito nell'ambito dell'accordo politico sulla Libia.

    Il 15 gennaio 2016, in qualità di “primo ministro e ministro della difesa” del CNG di Tripoli, Ghwell ha ordinato l'arresto di qualsiasi membro del nuovo staff di sicurezza, nominato dal primo ministro designato del governo di intesa nazionale, che metta piede a Tripoli.

    Il 31 agosto 2016 ha ordinato al “primo ministro” e al “ministro della difesa” del “governo di salvezza nazionale” di tornare al lavoro dopo che la Camera dei rappresentanti aveva respinto il GIN.

    1.4.2016.

    23.

    ABU SAHMAIN, Nuri

    alias BOSAMIN, Nori

    BO SAMIN, Nuri

    Data di nascita: 16.5.1956

    Zuara/Zuwara Libia

    Nuri Abu Sahmain era il cosiddetto “presidente” del Congresso nazionale generale (“CNG”) non riconosciuto a livello internazionale (noto anche come “governo di salvezza nazionale”) e, in quanto tale, responsabile delle sue attività.

    In quanto “presidente” del CNG, Nuri Abu Sahmain ha svolto un ruolo centrale nell'ostacolare e nell'opporsi all'accordo politico libico e alla costituzione del governo di intesa nazionale (“GIN”).

    Il 15 dicembre 2015 Sahmain ha chiesto il rinvio dell'accordo politico sulla Libia che doveva essere approvato in occasione di una riunione prevista per il 17 dicembre.

    Il 16 dicembre 2015 Sahmain ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale il CNG non autorizzava nessuno dei suoi membri a partecipare alla riunione o a firmare l'accordo politico sulla Libia.

    Il 1o gennaio 2016 Sahmain ha respinto l'accordo politico libico nei colloqui con il rappresentante speciale delle Nazioni Unite.

    1.4.2016.»


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