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Parti Motivazione della sentenza Decisione relativa alle spese DispositivoParties Grounds Decision on costs Operative part

Parti

Parties

Nei procedimenti riuniti C-216/99 e C-222/99,In Joined Cases C-216/99 and C-222/99,
aventi ad oggetto le domande di pronuncia pregiudiziale proposte alla Corte, a norma dell'art. 234 CE, dal Tribunale di Milano (causa C-216/99) e dalla Corte d'appello di Roma (causa C-222/99) nelle cause dinanzi ad essi pendenti traREFERENCES to the Court under Article 234 EC by the Tribunale di Milano (Italy) (C-216/99) and the Corte d'appello di Roma (Italy) (C-222/99) for preliminary rulings in the proceedings pending before those courts between
Riccardo Prisco SrlRiccardo Prisco Srl
eand
Amministrazione delle Finanze dello Stato (causa C-216/99),Amministrazione delle Finanze dello Stato (C-216/99),
e traand between
Ministero delle FinanzeMinistero delle Finanze
eand
CASER SpA (causa C-222/99),CASER SpA (C-222/99),
domande vertenti sull'interpretazione degli artt. 10 e 12, n. 1, lett. e), della direttiva del Consiglio 17 luglio 1969, 69/335/CEE, concernente le imposte indirette sulla raccolta di capitali (GU L 249, pag. 25), nonché sull'interpretazione del diritto comunitario in materia di ripetizione dell'indebito,on the interpretation of Articles 10 and 12(1)(e) of Council Directive 69/335/EEC of 17 July 1969 concerning indirect taxes on the raising of capital (OJ, English Special Edition 1969(II), p. 412) and on the interpretation of Community law on the recovery of sums paid but not due,
LA CORTE (Sesta Sezione),THE COURT
composta dalla sig.ra F. Macken, presidente di sezione, e dai sigg. J.-P. Puissochet (relatore), R. Schintgen, V. Skouris e J.N. Cuhna Rodrigues, giudici,(Sixth Chamber),
avvocato generale: sig.ra C. Stix-Hacklcomposed of: F. Macken, President of the Chamber, J.-P. Puissochet (Rapporteur), R. Schintgen, V. Skouris and J.N. Cunha Rodrigues, Judges,
cancelliere: sig.ra L. Hewlett, amministratore principaleAdvocate General: C. Stix-Hackl,
viste le osservazioni scritte presentate:Registrar: L. Hewlett, Principal Administrator,
- per la Riccardo Prisco Srl, dagli avv.ti M. Costanza e A. Bozzi;after considering the written observations submitted on behalf of:
- per la CASER SpA, dagli avv.ti A. Crosta, A. Bozzi e G. Bozzi;- Riccardo Prisco Srl, by M. Costanza and A. Bozzi, avvocati,
- per il governo italiano, dal sig. U. Leanza, in qualità di agente, assistito dalla sig.ra F. Quadri, avvocato dello Stato;- CASER SpA, by A. Crosta, A. Bozzi and G. Bozzi, avvocati,
- per la Commissione delle Comunità europee, dal sig. E. Traversa e dalla sig.ra H. Michard, in qualità di agenti,- the Italian Government, by U. Leanza, acting as Agent, assisted by F. Quadri, avvocato dello Stato,
vista la relazione d'udienza,- the Commission of the European Communities, by E. Traversa and H. Michard, acting as Agents,
sentite le osservazioni orali della Riccardo Prisco Srl, rappresentata dagli avv.ti M. Costanza e A. Bozzi, della CASER SpA, rappresentata dagli avv.ti A. Bozzi e G. Bozzi, del governo italiano, rappresentato dal sig. G. de Bellis, avvocato dello Stato, e della Commissione, rappresentata dal sig. E. Traversa, all'udienza del 22 novembre 2001,having regard to the Report for the Hearing,
sentite le conclusioni dell'avvocato generale, presentate all'udienza del 31 gennaio 2002,after hearing the oral observations of Riccardo Prisco Srl, represented by M. Costanza and A. Bozzi; CASER SpA, represented by A. Bozzi and G. Bozzi; the Italian Government, represented by G. de Bellis, avvocato dello Stato; and the Commission, represented by E. Traversa, at the hearing on 22 November 2001,
ha pronunciato la seguenteafter hearing the Opinion of the Advocate General at the sitting on 31 January 2002,
Sentenzagives the following
 Judgment

Motivazione della sentenza

Grounds

1 Con ordinanze 15 e 12 maggio 1999, pervenute in cancelleria rispettivamente il 7 e il 10 giugno successivi, il Tribunale di Milano e la Corte d'appello di Roma hanno sottoposto ciascuno a questa Corte, ai sensi dell'art. 234 CE, due questioni pregiudiziali vertenti sull'interpretazione degli artt. 10 e 12, n. 1, lett. e), della direttiva del Consiglio 17 luglio 1969, 69/335/CEE, concernente le imposte indirette sulla raccolta di capitali (GU L 249, pag. 25; in prosieguo: la «direttiva»), nonché sull'interpretazione del diritto comunitario in materia di ripetizione dell'indebito.1 By orders of 15 and 12 May 1999, received at the Court on 7 and 10 June 1999 respectively, the Tribunale di Milano (District Court, Milan) and the Corte d'appello di Roma (Court of Appeal, Rome) each referred to the Court for a preliminary ruling under Article 234 EC two questions on the interpretation of Articles 10 and 12(1)(e) of Council Directive 69/335/EEC of 17 July 1969 concerning indirect taxes on the raising of capital (OJ, English Special Edition 1969(II), p. 412, `the Directive') and on the interpretation of Community law on the recovery of sums paid but not due.
2 Tali questioni sono state sollevate nell'ambito di talune controversie tra la Riccardo Prisco Srl (in prosieguo: la «Prisco») e la CASER SpA (in prosieguo: la «CASER») e l'Amministrazione delle Finanze dello Stato (in prosieguo: l'«Amministrazione») riguardanti la restituzione di tributi versati da queste due società tra il 1985 e il 1992 e che sono stati poi giudicati contrastanti con il diritto comunitario.2 Those questions were raised in proceedings between Riccardo Prisco Srl (`Prisco') and CASER SpA (`CASER') and the Italian tax authorities concerning the repayment of charges paid by those two companies between 1985 and 1992 and subsequently held to be contrary to Community law.
3 Detti tributi sono stati riscossi come tassa di concessione governativa dovuta per l'iscrizione nel registro delle imprese di vari atti della vita delle società. Le domande di restituzione della Prisco e della CASER riguardano tasse versate per l'iscrizione dell'atto costitutivo e per la conservazione di detta iscrizione negli anni successivi.3 The charges were levied as tassa di concessione governativa (administrative charge) for the registration in the register of companies of various documents concerning the existence of companies. The claims for repayment by Prisco and CASER concern charges paid for the registration of the company's instrument of incorporation and its renewal in subsequent years.
4 La conformità con il diritto comunitario di dette tasse e delle modalità del loro rimborso ha già costituito oggetto di talune questioni pregiudiziali sottoposte alla Corte, che hanno dato luogo alle sentenze 20 aprile 1993, cause riunite C-71/91 e C-178/91, Ponente Carni e Cispadana Costruzioni (Racc. pag. I-1915; in prosieguo: la sentenza «Ponente Carni»), e 15 settembre 1998, causa C-231/96, Edis (Racc. pag. I-4951); causa C-260/96, Spac (Racc. pag. I-4997), e cause riunite C-279/96, C-280/96 e C-281/96, Ansaldo Energia e a. (Racc. pag. I-5025).4 The conformity with Community law of those charges and the conditions for their repayment has already been the subject of references for preliminary rulings on which the Court has given judgment in Joined Cases C-71/91 and C-178/91 Ponente Carni and Cispadana Costruzioni [1993] ECR I-1915, Case C-231/96 Edis [1998] ECR I-4951, Case C-260/96 Spac [1998] ECR I-4997 and Joined Cases C-279/96, C-280/96 and C-281/96 Ansaldo Energia and Others [1998] ECR I-5025.
Antefatti delle controversie e contesto normativoBackground to the disputes and the legal context
5 La tassa di concessione riscossa per l'iscrizione nel registro delle società commerciali, tenuto dalle cancellerie dei tribunali, dei principali atti riguardanti la vita delle società, è stata istituita dal decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641 (GURI n. 292 dell'11 novembre 1972, Supplemento n. 3).5 The administrative charge, levied for registration in the register of commercial companies kept by the registrars of the district courts of the principal documents concerning the existence of companies, was introduced by Decree No 641 of the President of the Republic of 26 October 1972 (GURI No 292 of 11 November 1972, Supplement No 3).
6 E' stata assoggettata a tale tassa l'iscrizione nel registro degli atti seguenti: atto costitutivo, aumento di capitale, proroga della durata della società, modifica dell'oggetto sociale o del tipo di società, fusione, altre modifiche dell'atto costitutivo e atti societari la cui iscrizione è obbligatoria in forza delle disposizioni del codice civile.6 The charge was levied on the registration of the following documents: instrument of incorporation, increase of capital, extension of the duration of the company, change in the objects or type of the company, merger, other amendments to the instrument of incorporation, and documents of the company whose registration is compulsory under the Civil Code.
7 L'importo della tassa di concessione, più volte modificato, variava a seconda della forma giuridica delle società per quanto concerne l'iscrizione dell'atto costitutivo, ma era unica per l'iscrizione degli altri atti. Il decreto legge 19 dicembre 1984, n. 853 (GURI n. 347 del 19 dicembre 1984), convertito nella legge 17 febbraio 1985, n. 17 (GURI n. 41 bis del 17 febbraio 1985), ha precisato che la tassa di concessione dovuta per l'iscrizione nel registro dell'atto costitutivo era esigibile il 30 giugno di ciascun anno solare successivo.7 The amount of the administrative charge, which was altered on numerous occasions, varied according to the legal form of the companies concerned as regards registration of the instrument of incorporation, but there was a single rate for registration of other documents. Decree-Law No 853 of 19 December 1984 (GURI No 347 of 19 December 1984), converted into law by Law No 17 of 17 February 1985 (GURI No 41 bis of 17 February 1985), provided that the administrative charge payable for registration of the instrument of incorporation was also payable on 30 June of each subsequent calendar year.
8 Poiché talune società hanno contestato la conformità della tassa di concessione con gli artt. 10 e 12 della direttiva per quanto riguardava l'iscrizione dell'atto costitutivo e la sua conservazione negli anni successivi, la Corte, adita mediante rinvio pregiudiziale, ha dichiarato, nella sentenza Ponente Carni, che l'art. 10 della direttiva dev'essere interpretato nel senso che, fatte salve le disposizioni derogatorie dell'art. 12, esso vieta un tributo annuale dovuto in ragione dell'iscrizione delle società di capitali, anche qualora il gettito di tale tributo contribuisca al finanziamento del servizio incaricato della tenuta del registro in cui sono iscritte le società. La Corte ha parimenti dichiarato che l'art. 12 della direttiva dev'essere interpretato nel senso che i diritti di carattere remunerativo, di cui al n. 1, lett. e), dello stesso articolo, possono essere remunerazioni riscosse come corrispettivo di operazioni imposte dalla legge per uno scopo di interesse generale, come ad esempio l'iscrizione delle società di capitali, e che l'entità di tali diritti, la quale può variare a seconda della forma giuridica della società, dev'essere calcolata in base al costo dell'operazione, che può essere determinato forfettariamente.8 After companies challenged the conformity with Articles 10 and 12 of the Directive of the administrative charge in so far as it related to the registration of the instrument of incorporation and its maintenance in subsequent years, the Court, to which a reference had been made for a preliminary ruling, held in Ponente Carni that Article 10 of the Directive is to be interpreted as prohibiting, subject to the derogating provisions of Article 12, an annual charge due in respect of the registration of capital companies even though the product of that charge contributes to financing the department responsible for keeping the register of companies. The Court also held that Article 12 of the Directive is to be interpreted as meaning that the duties paid by way of fees or dues referred to in Article 12(1)(e) may be payment collected by way of consideration for transactions required by law in the public interest such as, for example, the registration of capital companies, and that the amount of such duties, which may vary according to the legal form taken by the company, is to be calculated on the basis of the cost of the transaction, which may be assessed on a flat-rate basis.
9 Dettando la soluzione di una questione pregiudiziale sollevata da un giudice di un altro Stato membro, la Corte ha precisato, nella sentenza 2 dicembre 1997, causa C-188/95, Fantask e a. (Racc. pag. I-6783), che l'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva va interpretato nel senso che, per avere carattere remunerativo, gli importi riscossi per l'iscrizione nel registro delle società per azioni e delle società a responsabilità limitata e degli aumenti di capitale effettuati da tali società devono essere calcolati soltanto in base al costo delle formalità di cui trattasi, fermo restando che detti importi possono altresì coprire le spese derivanti da operazioni minori effettuate gratuitamente. Per calcolare tali importi, uno Stato membro può prendere in considerazione tutti i costi connessi con le operazioni di registrazione, compresa la parte delle spese generali ad esse imputabili. Inoltre, uno Stato membro ha la facoltà di prevedere diritti forfettari e di stabilirne gli importi per una durata indeterminata, purché verifichi, ad intervalli regolari, che detti importi continuano a non superare il costo medio delle operazioni di cui trattasi.9 On a reference for a preliminary ruling from a court of another Member State, the Court held in Case C-188/95 Fantask and Others [1997] ECR I-6783 that Article 12(1)(e) of the Directive is to be interpreted as meaning that, in order for charges levied on registration of public and private limited companies and on their capital being increased to be by way of fees or dues, their amount must be calculated solely on the basis of the cost of the formalities in question; it may, however, also cover the costs of minor services performed without charge. In calculating their amount, a Member State is entitled to take account of all the costs related to the effecting of registration, including the proportion of the overheads which may be attributed thereto. Furthermore, a Member State may impose flat-rate charges and fix their amount for an indefinite period, provided that it checks at regular intervals that they continue not to exceed the average cost of the registrations at issue.
10 A seguito della sentenza Ponente Carni, la riscossione della tassa di concessione per l'iscrizione dell'atto costitutivo e per ciascun anno successivo è stata ritenuta contraria al diritto comunitario da diversi giudici nazionali e le autorità italiane hanno emanato il decreto legge 30 agosto 1993, n. 331 (GURI n. 203 del 30 agosto 1993), convertito, dopo talune modifiche, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427 (GURI n. 255 del 29 ottobre 1993). L'art. 61, n. 1, di detto decreto legge ha fissato l'importo di ITL 500 000, indipendentemente dalla forma giuridica della società interessata, per la tassa dovuta all'atto dell'iscrizione nel registro dell'atto costitutivo (tale tassa è stata poi definitivamente abrogata dal 1° gennaio 1998 con la legge 28 dicembre 1995, n. 549); esso ha abolito la riscossione della tassa per ogni anno successivo ed ha determinato in ITL 250 000 l'importo da corrispondere per l'iscrizione degli atti sociali diversi dall'atto costitutivo.10 Following the Ponente Carni judgment, the levying of the administrative charge for registration of the instrument of incorporation and in each subsequent year was held by several national courts to be contrary to Community law, and the Italian authorities adopted Decree-Law No 331 of 30 August 1993 (GURI No 203 of 30 August 1993), converted into law, after amendment, by Law No 427 of 29 October 1993 (GURI No 255 of 29 October 1993). Article 61(1) of that decree-law fixed a single amount of ITL 500 000, whatever the legal form of the company concerned, for the charge due on registration of the instrument of incorporation (the charge was then definitively abolished with effect from 1 January 1998 by Law No 549 of 28 December 1995); it abolished the annual charge for subsequent years and fixed a single amount of ITL 250 000 for the registration of all documents other than the instrument of incorporation.
11 Peraltro, nell'ambito di talune cause conseguenti alle domande di restituzione delle tasse riscosse fino al 1992 per l'iscrizione dell'atto costitutivo e per la sua conservazione negli anni successivi, la Corte suprema di cassazione, nella sentenza 23 febbraio 1996, n. 3458 (in prosieguo: la «sentenza n. 3458/1996»), ha affermato che detta restituzione era soggetta al termine di decadenza di cui all'art. 13, secondo comma, del decreto n. 641/1972, il quale dispone:11 In proceedings following claims for repayment of the charges levied until 1992 for registration of the instrument of incorporation and its maintenance in subsequent years, the Corte suprema di cassazione (Court of Cassation) held, in judgment No 3458 of 23 February 1996, that those repayments were subject to the time-limit laid down by Article 13(2) of Decree No 641/1972, which provides:
«il contribuente può chiedere la restituzione delle tasse erroneamente pagate entro il termine di decadenza di tre anni a decorrere dal giorno del pagamento o, in caso di rifiuto dell'atto sottoposto a tassa, dalla data di comunicazione del rifiuto stesso».`A taxpayer may claim repayment of charges paid in error within a time-limit of three years from the date of payment or, in the event of rejection of the document subject to the charge, from the date of notification of rejection.'
12 Interrogata in via pregiudiziale da diversi giudici italiani sulla compatibilità con il diritto comunitario dell'opponibilità di un siffatto termine, la Corte ha dichiarato, nelle citate sentenze Edis, Spac e Ansaldo Energia e a., che la circostanza che la Corte abbia pronunciato una sentenza pregiudiziale avente ad oggetto l'interpretazione di una disposizione di diritto comunitario senza limitare gli effetti nel tempo della detta sentenza non incide sul diritto di uno Stato membro di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione della detta disposizione un termine nazionale di decadenza. La Corte ha anche dichiarato che il diritto comunitario non vieta a uno Stato membro di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione del diritto comunitario un termine nazionale di decadenza triennale che deroga al regime ordinario dell'azione di ripetizione dell'indebito tra privati, assoggettata a un termine più favorevole, purché il detto termine di decadenza si applichi allo stesso modo alle azioni di ripetizione di tali tributi basate sul diritto comunitario e a quelle basate sul diritto nazionale. Infine la Corte ha affermato che, in circostanze come quelle che le erano state esposte, il diritto comunitario non vieta a uno Stato membro nemmeno di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione di una direttiva un termine nazionale di decadenza che decorra dalla data del pagamento dei tributi di cui trattasi, anche se, in tale data, la direttiva non era stata ancora correttamente attuata nell'ordinamento nazionale.12 In response to references by several Italian courts for preliminary rulings on the compatibility of such a time-limit with Community law, the Court ruled in the Edis, Spac and Ansaldo Energia judgments that the fact that the Court has given a preliminary ruling interpreting a provision of Community law without limiting the temporal effects of its judgment does not affect the right of a Member State to impose a time-limit under national law within which, on penalty of being barred, proceedings for repayment of charges levied in breach of that provision must be commenced. The Court further ruled that Community law does not prohibit a Member State from resisting actions for repayment of charges levied in breach of Community law by relying on a time-limit under national law of three years, by way of derogation from the ordinary rules governing actions between private individuals for the recovery of sums paid but not due, for which the period allowed is more favourable, provided that that time-limit applies in the same way to actions based on Community law for repayment of such charges as to those based on national law. Finally, the Court ruled that, in circumstances such as those described to it, Community law does not prevent a Member State from resisting actions for repayment of charges levied in breach of a directive by relying on a time-limit under national law which is reckoned from the date of payment of the charges in question, even if, at that date, the directive concerned had not yet been properly transposed into national law.
13 Inoltre, nella citata sentenza Ansaldo Energia e a., quanto agli interessi da applicare in occasione di siffatti rimborsi, la Corte ha dichiarato che, in caso di restituzione di imposte riscosse in violazione del diritto comunitario, quest'ultimo non osta al versamento di interessi secondo modalità di calcolo meno favorevoli di quelle vigenti nell'ambito del regime ordinario dell'azione di ripetizione dell'indebito tra privati, purché le dette modalità si applichino allo stesso modo alle azioni proposte contro tali tributi in base al diritto comunitario e a quelle basate sul diritto nazionale.13 In addition, in Ansaldo Energia, on the question of the interest payable on such repayments, the Court ruled that Community law does not preclude, in the event of the repayment of charges levied in breach thereof, payment of interest calculated by methods less favourable than those applicable under the ordinary rules governing actions for the recovery of sums paid but not due between private individuals, provided that those methods apply in the same way to such actions brought under Community law as to those brought under national law.
14 L'art. 11 della legge 29 dicembre 1998, n. 448, relativa alla legge finanziaria per il 1999 (GURI del 29 dicembre 1998, Supplemento ordinario n. 302), la cui applicazione costituisce oggetto delle cause principali, è stato adottato in seguito per disciplinare retroattivamente la questione della restituzione delle tasse di concessione riscosse nel periodo 1985-1992, cioè nel periodo precedente l'applicazione delle disposizioni del decreto legge n. 331/1993, come richiamate nel punto 10 della presente sentenza.14 Article 11 of Law No 448 of 29 December 1998, the Finance Law for 1999 (GURI of 29 December 1998, ordinary supplement No 302), the application of which is the subject of the main proceedings, was subsequently adopted to regulate retroactively the question of repayment of the registration charges levied in the period from 1985 to 1992, that is, the period preceding the application of the provisions of Decree-Law No 331/1993 summarised in paragraph 10 above.
15 Il predetto articolo dispone:15 That article provides:
«1. L'articolo 61, comma 1, del decreto legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, va interpretato nel senso che la tassa sulle concessioni governative [tassa di concessione] per le iscrizioni nel registro delle imprese, di cui all'articolo 4 della tariffa annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641, nel testo modificato dallo stesso articolo 61, è dovuta per gli anni 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991 e 1992, nella misura di lire cinquecentomila per l'iscrizione dell'atto costitutivo e nelle seguenti misure forfettarie annuali per l'iscrizione degli altri atti sociali, per ciascuno degli anni dal 1985 al 1992:`1. Article 61(1) of Decree-Law No 331 of 30 August 1993, converted into law, after amendment, by Law No 427 of 29 October 1993, shall be interpreted as meaning that the administrative charge for registrations in the register of companies, referred to in Article 4 of the scale annexed to Decree No 641 of the President of the Republic of 26 October 1972, as amended by the said Article 61, is payable for the years 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991 and 1992 in the sum of ITL 500 000 for registration of the instrument of incorporation and in the following fixed annual sums for registration of other company documents for each of the years 1985 to 1992:
a) per le società per azioni e in accomandita per azioni, lire settecentocinquantamila;(a) for share companies and partnerships limited by shares, ITL 750 000;
b) per le società a responsabilità limitata, lire quattrocentomila;(b) for private limited companies, ITL 400 000;
c) per le società di altro tipo, lire novantamila.(c) for other types of company, ITL 90 000.
2. Le società che negli anni indicati al comma 1 hanno corrisposto la tassa sulle concessioni governative per l'iscrizione nel registro delle imprese e quella annuale, ai sensi dell'articolo 3, commi 18 e 19, del decreto legge 19 dicembre 1984, n. 853, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 1985, n. 17, possono ottenere il rimborso della differenza fra le somme versate e quelle dovute a norma del citato comma 1, sempre che abbiano presentato istanza di rimborso nei termini previsti dall'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641.2. Companies which, in the years indicated in paragraph 1, paid the administrative charge for registration in the register of companies and the annual charge, in accordance with in Article 3(18) and (19) of Decree-Law No 853 of 19 December 1984, converted into law, after amendment, by Law No 17 of 17 February 1985, may obtain repayment of the difference between the sums paid and those due under paragraph 1 above, provided that they have submitted a claim for repayment within the time-limits laid down in Article 13 of Decree No 641 of the President of the Republic of 26 October 1972.
3. Sull'importo da rimborsare sono dovuti gli interessi nella misura del tasso legale vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, a decorrere dalla data di presentazione dell'istanza.3. Interest shall be payable on the sum to be repaid at the statutory rate in force at the date of entry into force of the present law, as from the date of submission of the claim.
(...)»....'
16 Così, per il periodo 1985-1992, la tassa di concessione dovuta per l'iscrizione dell'atto costitutivo è retroattivamente fissata nell'importo di ITL 500 000, indipendentemente dalla forma giuridica della società ed è dovuta una tantum (soluzione applicabile anche a decorrere dal 1993), mentre le tasse di concessione dovute per l'iscrizione degli altri atti di società sono differenziate a seconda della forma giuridica della società di cui trattasi e forfettizzate sotto forma di un versamento annuale, indipendentemente dal numero di atti effettivamente iscritti (soluzione diversa da quella vigente a partire dal 1993, giacché, a termini del decreto legge n. 331/1993, è ogni atto iscritto, quale che sia la forma giuridica della società, che dà luogo alla riscossione di una tassa specifica di ITL 250 000).16 Thus, for the period from 1985 to 1992, the administrative charge payable for registration of the instrument of incorporation was fixed retroactively at a single amount of ITL 500 000, whatever the legal form of the company concerned, and was due only once (this also applied from 1993), while the administrative charges payable for registration of other company documents varied according to the legal form of the companies concerned and were combined into a flat-rate annual payment whatever the number of documents actually registered (this differs from what applied from 1993, since under Decree-Law No 331/1993 each document registered, whatever the legal form of the company concerned, incurs an individual charge of ITL 250 000).
17 Risulta che l'art. 11 della legge n. 448/1998 disciplina anche, ai commi 2 e 3, le modalità di rimborso delle tasse versate dalle società tra il 1985 e il 1992, a norma delle disposizioni inizialmente vigenti del decreto legge n. 853/1984, per l'iscrizione nel registro dell'atto costitutivo e per la conservazione della stessa per gli anni successivi e dichiarate, a seguito della sentenza Ponente Carni, incompatibili con gli artt. 10 e 12 della direttiva da diversi giudici italiani. E' previsto che la ripetizione si effettui con la restituzione della differenza tra le somme dovute a titolo delle tasse retroattive istituite dall'art. 11, comma 1, della legge n. 448/1998 e quelle versate a titolo del regime della tassa di concessione inizialmente vigente, a condizione che l'istanza di rimborso sia stata presentata entro il termine previsto dall'art. 13, comma 2, del decreto n. 641/1972.17 Article 11 of Law No 448/1998 also regulates, in paragraphs 2 and 3, the terms of repayment of the charges paid by companies from 1985 to 1992, under the originally applicable provisions of Decree-Law No 853/1984, for the registration of the instrument of incorporation and its maintenance in subsequent years which were, following the Ponente Carni judgment, declared by several Italian courts to be incompatible with Articles 10 and 12 of the Directive. It is laid down that the amount of the repayment is to be the difference between the sums due on the basis of the retroactive charges introduced by Article 11(1) of Law No 448/1998 and those paid under the system of administrative charges originally applicable, provided that a claim for repayment is submitted within the time-limit laid down in Article 13(2) of Decree No 641/1972.
18 Stando alle indicazioni fornite dalla Corte d'appello di Roma, il tasso di interesse applicabile alle somme restituite a decorrere dalla data dell'istanza, come fissato dall'art. 11, comma 3, della legge n. 448/1998, sarebbe inferiore ai tassi d'interesse applicabili ai rimborsi di somme indebitamente versate allo Stato in materia tributaria richieste in base al diritto nazionale, nonché ai tassi d'interesse applicabili alla ripetizione dell'indebito in materia civile.18 According to the information provided by the Corte d'appello di Roma, the rate of interest on the repayment from the date of the claim, as fixed in Article 11(3) of Law No 448/1998, is lower than the interest rates applicable to repayments of sums paid but not due to the State in tax matters on the basis of national law and the interest rates applicable in connection with the repayment of sums paid but not due in civil matters.
Cause principali e questioni pregiudizialiThe main proceedings and the questions referred for preliminary rulings
Causa C-216/99Case C-216/99
19 L'Amministrazione oppone il termine di decadenza triennale menzionato nell'art. 13 del decreto n. 641/1972 alla domanda di restituzione presentata dalla Prisco delle somme che quest'ultima ha versato dal 1987 al 1992 come tassa per l'iscrizione dell'atto costitutivo e per la sua conservazione negli anni successivi in base al regime della tassa di concessione inizialmente applicabile.19 The tax authorities pleaded the three-year time-limit mentioned in Article 13 of Decree No 641/1972 against Prisco's claim for reimbursement of the sums it paid from 1987 to 1992 as charges for registration of the instrument of incorporation and its maintenance in the following years under the system of administrative charges originally applicable.
20 Alla luce di quanto sopra il Tribunale di Milano, adito nella causa, ha sottoposto alla Corte le seguenti questioni pregiudiziali:20 In those circumstances, the Tribunale di Milano, before which the dispute had been brought, referred the following questions to the Court for a preliminary ruling:
«1) Se i principi della certezza del diritto e della tutela dei singoli - che, giusta quanto statuito da codesta Corte nella sentenza 21 giugno 1998 [Commissione/Italia], in causa 257/86 [Racc. pag. 3249], ed in altre sentenze, esigono che, nei settori disciplinati dal diritto comunitario, le norme degli Stati membri siano formulate in modo non equivoco che consenta agli interessati di conoscere i propri diritti ed obblighi in modo chiaro e preciso e ai giudici nazionali di garantirne l'osservanza - nonché il principio di proporzionalità comunitario ostano a che lo Stato membro opponga una disciplina decadenziale nazionale, come quella risultante dal combinato disposto del secondo comma dell'art. 11 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e del secondo comma dell'art. 13 del D.P.R. n. 641/1972, avendo presente che il citato art. 11 ha retroattivamente esteso all'indebito tributario la decadenza triennale, che invece, nel citato secondo comma dell'art. 13 - in base al significato proprio delle parole usate contro la loro connessione - era stata limitata espressamente al solo caso della "restituzione delle tasse erroneamente pagate", così da indurre non soltanto gli interessati, ma anche tutti i giudici di merito ad interpretarla in questo senso.`1. Do the principles of legal certainty and the protection of individuals - which, according to the judgment of the Court of Justice of 21 June 1988 in Case 257/86 [Commission v Italy [1988] ECR 3249] and other judgments, require that, in areas covered by Community law, the Member States' legislation should be worded unequivocally so as to give the persons concerned a clear and precise understanding of their rights and obligations and enable the national courts to ensure that those rights and obligations are observed - and the Community principle of proportionality preclude a Member State from pleading national rules on time-limits such as those deriving from the provisions of Article 11(2) of Law No 448 of 23 December 1998 in conjunction with Article 13(2) of Decree of the President of the Republic No 641/1972, regard being had to the fact that the said Article 11 retroactively extended to taxes paid but not due the three-year time-limit which, however, in the said Article 13(2) - on the basis of the true meaning of the words used in context - was expressly limited solely to the case of "repayment of charges paid in error" so as to induce not only the interested parties but also all the trial judges to interpret it in that manner? In short, does the principle of legal certainty allow the national court to apply - a posteriori - a time-limit based on a provision which, having regard to the ordinary meaning of the words, does not apply to the case before it?
In definitiva, il principio della certezza del diritto consente al giudice nazionale di applicare - ora per allora - un termine decadenziale in base ad una disposizione che in base al senso comune delle parole non s'impone al caso controverso?2. Must the provisions of Articles 10 and 12(1)(e) of Council Directive 69/335/EEC be interpreted as preventing the introduction of national legislation such as that introduced by the Italian legislature in Article 11(1) and (2) of Law No 448/1998, which - a posteriori - reduces the amounts to be repaid as having been paid but not due by way of annual charge on an arbitrary flat-rate basis for registration in the register of companies (kept at that time by court registries) of company documents for each of which each company has already paid a sum provided for by the national legislation? In short, is it permitted - in the light of that directive - for the national legislature to duplicate, a posteriori by means of what purports to be an interpretative law, charges which have already been paid?'
2) Se le disposizioni degli artt. 10 e 12, par. 1, lett. e), della direttiva 69/335/CEE debbano essere interpretate nel senso che ostano all'introduzione di una normativa nazionale, come quella introdotta dal legislatore italiano con l'art. 11, primo e secondo comma, della legge n. 448/1998, che imponga - a posteriori - una detrazione, sugli importi da rimborsare perché indebitamente versati a titolo di tassa annuale, in misura forfettaria arbitraria per l'iscrizione nel registro delle imprese (all'epoca registri di cancellerie) di atti sociali per ciascuno dei quali ciascuna società aveva già versato un corrispettivo previsto dalla normativa nazionale.Case C-222/99
In definitiva, è consentito - alla luce della richiamata direttiva - al legislatore nazionale pretendere, a posteriori e con una legge sedicente interpretativa, una duplicazione di tributi già versati»?21 CASER obtained from the Tribunale di Roma (District Court, Rome) a judgment, published on 4 February 1995, ordering the tax authorities to repay the sum of ITL 78 000 000, plus statutory interest from the date of bringing the action, corresponding to the charges it had paid from 1985 to 1992 under the system of administrative charges originally applicable, for the maintenance of the registration of its instrument of incorporation.
Causa C-222/9922 The tax authorities appealed to the Corte d'appello di Roma, and relied before that court on the retroactive provisions of Article 11 of Law No 448/1998, both to reduce the principal sum to be repaid (by deducting the retrospective flat-rate annual charges due for the registration from 1985 to 1992 of documents other than the instrument of incorporation) and to apply a lower rate of interest than that allowed by the court at first instance.
21 La CASER ha ottenuto dal Tribunale di Roma, con sentenza pubblicata il 4 febbraio 1995, la condanna dell'Amministrazione a restituirle la somma di ITL 78 000 000, oltre agli interessi legali a decorrere dalla domanda giudiziaria, corrispondenti alle tasse pagate da quest'ultima dal 1985 al 1992, sotto il regime della tassa di concessione inizialmente applicabile, per la conservazione dell'iscrizione dell'atto costitutivo nel registro.23 In those circumstances, the Corte d'appello di Roma referred the following questions to the Court for a preliminary ruling:
22 L'Amministrazione ha interposto appello dinanzi alla Corte d'appello di Roma e fatto valere dinanzi a tale giudice le disposizioni retroattive dell'art. 11 della legge n. 448/1998, sia al fine di ottenere la diminuzione della somma da rimborsare come capitale (per sottrazione di tasse forfettarie annuali retroattive dovute in ragione dell'iscrizione di atti diversi dall'atto costitutivo dal 1985 al 1992), sia di ottenere l'applicazione di interessi minori di quelli accordati dal giudice di primo grado.`1. For the purposes of an action brought by a company before the Italian courts for repayment of the administrative charge paid from 1985 to 1992 under laws conflicting with Article 10 of Council Directive 69/335/EEC of 17 July 1969 (see the judgment of 20 April 1993 in Joined Cases C-71/91 and C-178/91 [Ponente Carni]), may Article 11(1) of Law No 448 of 23 December 1998 which retroactively lays down the single charge of ITL 500 000 for registration of the instrument of incorporation and various flat-rate charges for the registration of other company documents (varying from ITL 750 000 to ITL 90 000 depending on the kind of company) be considered compatible with the principles of Community law and with the interpretation of the said directive given by the Court of Justice in its judgment in Joined Cases C-71/91 and C-178/91?
23 Alla luce di quanto sopra la Corte d'appello di Roma ha sottoposto alla Corte le seguenti questioni pregiudiziali:This is asked in the light of the fact that the abovementioned provision (Article 11(1) of Law No 448 of 1998), while apparently - in view of the objectively modest sums and the reference ex novo to the registration of company documents - intended to refer to flat-rate figures apparently commensurate with the cost of the service (that is, duties paid by way of fees or dues: Article 12(1)(e) of Directive 69/335), was in fact adopted without any previous determination or calculation of the costs of the service rendered to the companies (costs which are easily ascertainable, because they relate to past years, on the basis of the number and qualification of the officials, the time they take and the various material costs necessary for carrying out the transaction), and without there being any visible connection between the amounts levied and the service actually received at the time by the companies, which had in fact paid a charge for registration and for annual renewal thereof and not for the registration of company documents on a flat-rate basis.
«1) Se a fronte di un'azione esercitata da una società davanti all'autorità giudiziaria italiana per la restituzione della tassa di concessione governativa pagata negli anni dal 1985 al 1992 ed in forza di leggi contrastanti con l'art. 10 della direttiva del Consiglio 17 luglio 1969, 69/335/CEE (vedasi la sentenza 20 aprile 1993, [Ponente Carni], C-71/91 e C-178/91), la sopravvenuta disposizione di cui all'articolo 11, comma 1, della legge 23 dicembre 1998 n. 448 contenente la fissazione retroattiva della somma unica di LIT 500 000 per l'iscrizione dell'atto costitutivo e di somme forfettarie diverse per l'iscrizione degli altri atti sociali (somme variabili da LIT 750 000 a LIT 90 000 a seconda del tipo di società), possa dirsi compatibile o no con i principi del diritto comunitario e con l'interpretazione della direttiva medesima data dalla Corte di giustizia nella sentenza 20 aprile 1993, C-71/91 e C-178/91.2. Regardless of whether the amounts levied by the Italian State under Article 11(1) of Law No 448 of 1998 rank as duties paid by way of fees or dues, is the statutory interest payable by the State - in addition to the repayments to the companies - with effect, as specifically indicated in Article 11(3), from the date of submission of the claim for repayment and at an annual rate equivalent to 2.5%, that is, lower than the annual rates laid down generally for tax paid but not due by Articles 1 and 5 of Law No 29 of 29 January 1961 (and successive provisions) or, for other sums paid but not due, by Article 2033 of the Civil Code, compatible with the principle of equivalence between the two legal orders (domestic and Community) as regards the protection of individuals' rights and/or with the principle of effective exercise of the rights conferred by Community law - both principles having been upheld repeatedly by the Court of Justice in its judgments of 15 September 1998 in Case C-260/96 Spac, Case C-231/96 Edis and Joined Cases C-279/96, C-280/96 and C-281/96 Ansaldo Energia?'
E ciò in quanto l'anzidetta disposizione (articolo 11, comma 1, legge 448/98) mentre per la obiettiva modestia degli importi e per il riferimento ex novo alla iscrizione degli atti sociali sembra abbia voluto riferirsi a cifre forfettarie apparentemente adeguate al costo del servizio [e cioè a diritti di carattere remunerativo: art. 12, lettera e), della direttiva 335/69], in effetti risulta emanata senza l'effettuazione di un qualsivoglia preventivo accertamento o calcolo dei costi del servizio reso alle società (costi facilmente determinabili, trattandosi di spese relative ad anni ormai trascorsi, in base al numero ed alla qualifica delle persone addette, al tempo da queste impiegato ed ai diversi esborsi materiali necessari per il compimento dell'operazione) e senza che risulti evidenziato un qualunque attendibile nesso tra gli importi pretesi e il servizio concretamente fruito a suo tempo dalle imprese societarie che peraltro avevano pagato una tassa a titolo di immatricolazione e di rinnovo annuale di essa e non per la registrazione forfetaria di atti sociali.24 By order of the President of the Court of 17 September 2001, Cases C-216/99 and C-222/99 were joined for the purposes of the oral procedure and the judgment.
2) Se, indipendentemente dalla remuneratività degli importi pretesi dallo Stato italiano con detto comma 1 dell'articolo 11, legge n. 448 del 1998, gli interessi legali a carico dello Stato medesimo - da corrispondersi in aggiunta ai rimborsi in favore delle società - così come specificamente riconosciuti dal comma 3 di detto articolo 11 con decorrenza dalla presentazione della istanza di rimborso e per un saggio annuo pari in concreto al 2,50% e cioè minore, come tale, dei saggi annui previsti in generale in tema di indebito tributario dagli articoli 1 e 5 della legge 29 gennaio 1961, n. 29 (e norme successive di riferimento) ovvero, in tema di indebito oggettivo, dall'articolo 2033 del codice civile, siano compatibili o no con il principio di equivalenza tra i due ordinamenti (interno e comunitario) in tema di tutela spettante ai singoli, e/o con il principio di effettività circa l'esercizio dei diritti riconosciuti dall'ordine comunitario: principi entrambi affermati ripetutamente dalla Corte di giustizia nelle sentenze del 15 settembre 1998 rese nei procedimenti: Spac (C-260/96), Edis (C-231/96) e Ansaldo Energia e a. (cause riunite C-279/96, C-280/96 e 281/96)».25 By application lodged at the Court Registry on 23 April 2002, Prisco and CASER sought for the oral procedure, which had been closed on 31 January 2002 with the delivery of the Advocate General's Opinion, to be reopened.
24 Con ordinanza del presidente della Corte 17 settembre 2001, le cause C-216/99 e C-222/99 sono state riunite ai fini della fase orale del procedimento e della sentenza.26 The Court may, of its own motion, on a proposal from the Advocate General or at the request of the parties, reopen the oral procedure, in accordance with Article 61 of its Rules of Procedure, if it considers that it lacks sufficient information or that the case must be dealt with on the basis of an argument which has not been debated between the parties (see Joined Cases C-270/97 and C-271/97 Deutsche Post v Sievers and Schrage [2000] ECR I-929, paragraph 30).
25 Con atto introduttivo depositato nella cancelleria della Corte il 23 aprile 2002, la Prisco e la CASER hanno chiesto la riapertura della fase orale che era stata chiusa il 31 gennaio 2002 a seguito delle conclusioni dell'avvocato generale.27 In support of their request, Prisco and CASER refer, as a new fact, to the making by the Corte costituzionale (Constitutional Court) on 10 April 2002 of an order, No 113/2002, following a referral to that court by the Tribunale di Firenze (District Court, Florence) for an assessment of the conformity with the Italian constitution of Article 13(2) of Decree No 641/1972.
26 Si deve ricordare che la Corte può, d'ufficio o su proposta dell'avvocato generale, ovvero su domanda delle parti, riaprire la fase orale del procedimento, ai sensi dell'art. 61 del regolamento di procedura, qualora ritenga di non avere sufficienti chiarimenti o che la causa debba essere decisa sulla base di un argomento che non sia stato oggetto di discussione tra le parti (v. sentenza 10 febbraio 2000, cause riunite C-270/97 e C-271/97, Deutsche Post, Racc. pag. I-929, punto 30).28 The referral by the Tribunale di Firenze thus related to one of the national provisions at issue in the first question referred to the Court by the Tribunale di Milano in Case C-216/99. However, it is apparent that the order of the Corte costituzionale dismisses the referral by the Tribunale di Firenze as manifestly inadmissible on the ground that Article 13(2) of Decree No 641/1972 does not apply directly and specifically to the dispute before that court, the provision directly applicable thereto being, according to the Corte costituzionale, Article 11(2) of Law No 448/1988. The order of the Corte costituzionale does not deal with the substance of Article 13(2) of Decree No 641/1972 and does not therefore alter the presentation of the national legal framework as it appears from the procedure followed in the main proceedings.
27 A sostegno della loro domanda la Prisco e la CASER fanno valere, in quanto fatto nuovo, l'adozione, il 10 aprile 2002, da parte della Corte costituzionale, dell'ordinanza n. 113/2002, emessa dopo che il Tribunale di Firenze aveva adito detto organo giurisdizionale ai fini della valutazione della conformità alla Costituzione italiana dell'art. 13, secondo comma, del decreto n. 641/1972.29 Consequently, the order of the Corte costituzionale cannot be regarded as a new fact with respect to the questions submitted to the Court justifying reopening the oral procedure, and the request by Prisco and CASER must be dismissed.
28 La domanda del Tribunale di Firenze verteva quindi su una delle disposizioni nazionali di cui trattasi nella prima questione sottoposta a questa Corte dal Tribunale di Milano nella causa C-216/99. Risulta tuttavia che l'ordinanza emessa dalla Corte costituzionale ha dichiarato la domanda del Tribunale di Firenze manifestamente irricevibile in quanto l'art. 13, secondo comma, del decreto n. 641/1972 non si applicava direttamente e in modo specifico alla causa sottoposta a detto Tribunale, dato che la disposizione direttamente applicabile a detta causa era, secondo la Corte costituzionale, l'art. 11, secondo comma, della legge n. 448/1998. In proposito, l'ordinanza della Corte costituzionale non si pronuncia nel merito quanto all'art. 13, secondo comma, del decreto n. 641/1972 e, di conseguenza, non modifica la presentazione del contesto normativo nazionale quale risulta dagli atti processuali delle cause principali.30 The questions submitted by the two national courts relate essentially to three aspects.
29 Ne deriva che l'ordinanza della Corte costituzionale non può considerarsi come un fatto nuovo rispetto alle questioni sottoposte alla Corte, che giustifichi la riapertura della fase orale. Ne deriva altresì che occorre respingere la domanda della Prisco e della CASER.31 First, the courts wish to obtain an interpretation of Community law to enable them to rule on the compatibility with Articles 10 and 12 of the Directive of the retroactive charges introduced by Article 11(1) of Law No 448/1998 to cover, for the years 1985 to 1992, registration of the instrument of incorporation and other company documents, in particular in so far as those charges are deducted from the repayments of the charges paid under the originally applicable provisions of Decree-Law No 853/1984 (second question of the Tribunale di Milano and first question of the Corte d'appello di Roma).
30 In sostanza, le questioni sollevate dai due giudici di rinvio vertono su tre punti.32 Second, the Tribunale di Milano, by its first question, asks as to the compatibility with Community law of the three-year time-limit which the tax authorities apply, under Article 11(2) of Law No 448/1998 in conjunction with Article 13 of Decree No 641/1972, to claims for repayment of the charges paid under the originally applicable provisions of Decree-Law No 853/1984.
31 In primo luogo, tali giudici intendono ottenere elementi interpretativi del diritto comunitario per pronunciarsi sulla compatibilità con gli artt. 10 e 12 della direttiva delle tasse retroattive istituite dall'art. 11, primo comma, della legge n. 448/1998 e riferentisi, per gli anni 1985-1992, all'iscrizione dell'atto costitutivo e degli altri atti societari, in particolare relativamente al fatto che tali tasse vengono in detrazione dai rimborsi di tasse versate a norma delle disposizioni inizialmente applicabili del decreto legge n. 853/1984 (seconda questione del Tribunale di Milano e prima questione della Corte d'appello di Roma).33 Third, the Corte d'appello di Roma, by its second question, asks as to the compatibility with Community law of the interest rate determined under Article 11(3) of Law No 448/1998 for repayment of the charges paid under the originally applicable provisions of Decree-Law No 853/1984.
32 In secondo luogo, il Tribunale di Milano, con la prima questione, chiede chiarimenti sulla compatibilità con il diritto comunitario della decadenza triennale che l'Amministrazione applica, in forza del combinato disposto del secondo comma dell'art. 11, della legge n. 448/1998 e dell'art. 13 del D.P.R. n. 641/1972, alle domande di restituzione delle tasse versate a norma delle disposizioni inizialmente applicabili del decreto legge n. 853/1984.The retroactive charges deducted from the repayments claimed
33 Da ultimo, la Corte d'appello di Roma, con la seconda questione, chiede lumi sulla compatibilità con il diritto comunitario del saggio d'interesse determinato ai sensi dell'art. 11, terzo comma, della legge n. 448/1998 per il rimborso delle tasse versate a norma delle disposizioni inizialmente applicabili del decreto legge n. 853/1984.Observations submitted to the Court
Sulle tasse retroattive che vengono detratte dalle somme ripetute34 Prisco and CASER submit, to begin with, that for the period from 1985 to 1992 at issue in the main proceedings, companies were already charged capital duty and also paid `registry fees' and, in some cases, stamp duties paid by way of fees or dues on each occasion that they had a document or event registered pursuant to the Civil Code. The administrative charges were thus additional to the capital duty, referred to in Article 2 to 9 of the Directive, and to charges by way of fees or duties, specifically permitted by Article 12(1)(e) of the Directive, for the same operations or registrations.
Osservazioni presentate alla Corte35 With respect, first, to the retroactive administrative charge for registration of the instrument of incorporation, Prisco and CASER submit that remuneration of the service provided for registration has already been covered by the registry fees. They put forward a calculation to show that the sum of ITL 8 000 demanded from 1985 to 1992 as registry fees easily covered the registries' costs. Consequently, according to Prisco and CASER, the charge for registration of the instrument of incorporation is contrary in any event to Articles 10 and 12 of the Directive, since it amounts to paying twice for the same service.
34 La Prisco e la CASER sottolineano preliminarmente che, per il periodo 1985-1992, di cui alla causa principale, le società sono già state soggette ad un'imposta sui conferimenti ed hanno inoltre versato «diritti di cancelleria» nonché, all'occorrenza, imposte di bollo di carattere remunerativo in occasione di ogni iscrizione di un atto o di un fatto nel registro ai sensi del codice civile. Le tasse di concessione verrebbero quindi ad aggiungersi all'imposta sui conferimenti di cui agli artt. 2-9 della direttiva ed a diritti di carattere remunerativo, specificamente autorizzati dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva, per le stesse operazioni o iscrizioni.36 In the alternative, Prisco and CASER contend that, before fixing the amount of the retroactive charge for registration of the instrument of incorporation, the costs of the service provided from 1985 to 1992 for registration of such a document should have been determined. They contend that the amount of ITL 500 000 is too high since the ITL 8 000 charged as registry fees already suffices. They say that it is not necessary to bring the sums due up to date, since both the registry fees and the administrative charges payable under the originally applicable provisions were paid to the authorities at the time. Finally, observing that the Court held in Fantask that a flat-rate charge must be reasonable, taking into account in particular the number and qualification of the officials involved, the time they take and the various material costs necessary for carrying out the transaction, Prisco and CASER submit that there is no reason to suppose that such principles were complied with in the main proceedings. Consequently, the charge at issue is not a duty paid by way of fees or dues and is contrary to Articles 10 and 12 of the Directive.
35 Per quanto riguarda, in primo luogo, la tassa di concessione retroattiva per l'iscrizione dell'atto costitutivo, la Prisco e la CASER sostengono che la remunerazione del servizio reso per l'iscrizione nel registro era già coperta dai diritti di cancelleria. Esse presentano in proposito un calcolo diretto a dimostrare che la somma di ITL 8 000 richiesta dal 1985 al 1992 in base a tali diritti copriva ampiamente i costi dei servizi delle cancellerie. Di conseguenza, secondo la Prisco e la CASER, la tassa per l'iscrizione dell'atto costitutivo sarebbe comunque contraria agli artt. 10 e 12 della direttiva perché versarla significherebbe pagare due volte lo stesso servizio.37 With respect, second, to the retroactive annual flat-rate charge for registration of documents other than the instrument of incorporation, Prisco and CASER point out that in Case C-2/94 Denkavit Internationaal and Others [1996] ECR I-2827 the Court interpreted Article 10(c) of the Directive as being intended to prevent taxes which, although not imposed on capital contributions as such, are nevertheless imposed on account of formalities connected with the company's legal form, in other words on account of the instrument employed for raising capital.
36 In subordine, la Prisco e la CASER rilevano che, prima di fissare l'importo della tassa retroattiva per l'iscrizione dell'atto costitutivo, si sarebbe dovuto accertare il costo del servizio reso tra il 1985 e il 1992 per l'iscrizione di un atto del genere. Esse ritengono che l'importo di ITL 500 000 sia eccessivo in quanto sarebbe già sufficiente l'importo di ITL 8 000 per i diritti di cancelleria. Aggiungono che non occorre alcuna attualizzazione delle somme dovute poiché sia i diritti di cancelleria sia le tasse di concessione dovute in base alle disposizioni inizialmente applicabili sono stati all'epoca corrisposti all'Amministrazione. Sottolineando che, nella citata sentenza Fantask e a., la Corte ha ricordato che una determinazione forfettaria doveva essere compiuta con criteri di ragionevolezza, prendendo in considerazione segnatamente il numero e la qualifica delle persone addette all'operazione in questione, il tempo da queste impiegato, nonché i diversi costi materiali per il compimento di tale operazione, la Prisco e la CASER fanno valere che da nulla può desumersi che siffatti principi siano stati osservati nelle cause principali. Pertanto, la tassa in questione non presenterebbe un carattere remunerativo e sarebbe contraria agli artt. 10 e 12 della direttiva.38 According to Prisco and CASER, it is beyond doubt that the charges for registration of company documents other than the instrument of incorporation relate to a formality connected with the legal form of the companies in question. Moreover, it cannot be argued that, because Article 10(c) of the Directive refers to `registration or any other formality required before the commencement of business', the administrative charges payable for registration of documents other than the instrument of incorporation are not caught by the prohibition laid down in that provision. The Court explained in Fantask that the formalities referred to in that provision are all those with which companies are required to comply in order not only to commence their business but also to carry it on.
37 Per quanto riguarda, in secondo luogo, la tassa forfettaria annuale retroattiva per l'iscrizione degli atti diversi dall'atto costitutivo, la Prisco e la CASER ricordano che nella sentenza 11 giugno 1996, causa C-2/94, Denkavit International e a. (Racc. pag. I-2827), la Corte ha interpretato l'art. 10, lett. c), della direttiva come diretto ad evitare i tributi che, anche se non colpiscono i conferimenti di capitali in quanto tali, sono tuttavia riscossi per le formalità connesse alla forma giuridica della società, vale a dire a motivo dello strumento usato per raccogliere i capitali.39 Prisco and CASER submit that the retroactive flat-rate charge for registration of documents other than the instrument of incorporation during the years 1985 to 1992 cannot be regarded as a duty paid by way of fees or dues permitted by Article 12(1)(e) of the Directive, since that charge is levied even if, in the particular case, there were in fact no registrations during the years in question, and the costs incurred have in any event already been covered by the registry fees. Prisco and CASER also submit that companies which actually had documents other than the instrument of incorporation registered during the years 1985 to 1992 could have to pay three times for the registration: once as the administrative charges originally applicable, once as registry fees, and once as the retroactive flat-rate charge.
38 Ora, secondo la Prisco e la CASER, non vi è alcun dubbio che le tasse per l'iscrizione degli atti societari diversi dall'atto costitutivo si riferiscono ad una formalità connessa alla forma giuridica delle società interessate. Inoltre non ci si può fondare sul fatto che l'art. 10, lett. c), della direttiva concerne «l'immatricolazione o (...) qualsiasi altra formalità preliminare all'esercizio di un'attività» per sostenere che alle tasse di concessione dovute in ragione dell'iscrizione di atti diversi dall'atto costitutivo non è applicabile il divieto dettato da tale disposizione. Infatti, nella sentenza Fantask e a. la Corte avrebbe precisato che le formalità cui fa riferimento detta disposizione sono tutte quelle che le società sono tenute a compiere non soltanto per cominciare a svolgere la propria attività, ma anche per proseguirla.40 Should the Court consider that the retroactive flat-rate charge is nevertheless capable of being a duty paid by way of fees or dues, Prisco and CASER submit that its amount was fixed without any prior determination or calculation of the costs of the service rendered to the companies, as the Corte d'appello di Roma pointed out.
39 La Prisco e la CASER aggiungono che la tassa forfettaria introdotta con effetti retroattivi per l'iscrizione di atti diversi dall'atto costitutivo in relazione agli anni dal 1985 al 1992 non può ritenersi un diritto di carattere remunerativo ai sensi dell'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva, in quanto sarebbe dovuta anche in assenza di qualsiasi effettiva iscrizione di atti sociali nel corso degli anni di cui trattasi e i relativi costi in ogni caso sarebbero già coperti dai diritti di cancelleria. Le società che negli anni in questione hanno effettivamente richiesto l'iscrizione di atti sociali diversi dall'atto costitutivo dovrebbero pagare addirittura tre volte per tale servizio, e precisamente: la tassa di concessione originariamente dovuta, i diritti di cancelleria e la tassa forfettaria retroattiva.41 The Italian Government submits, first, that in Ponente Carni the Court held that the duties paid by way of fees or dues permitted by Article 12(1)(e) of the Directive cover only payments collected on registration or annually, the amount of which is calculated on the basis of the cost of the service rendered, and that that payment cannot be calculated on the basis of all the costs of the administrative department concerned. The Italian courts accordingly declared that the administrative charge system originally applied from 1985 to 1992 was contrary to Community law.
40 Nell'ipotesi in cui la Corte ritenesse che quest'ultimo tributo possa nondimeno avere carattere remunerativo, la Prisco e la Caser sottolineano che il suo importo è stato fissato senza l'effettuazione di un qualsivoglia preventivo accertamento o calcolo dei costi del servizio reso alle società, come ha rilevato la Corte d'appello di Roma.42 According to the Italian Government, the new system introduced retroactively to avoid no remuneration being paid for the registration services rendered from 1985 to 1992 do, on the other hand, comply with the principles set out in Ponente Carni. First, no double charging of fees for the same service arises from the system. In particular, if some offices charged from 1985 to 1992 individual administrative charges for the registration of documents other than the instrument of incorporation, that was due to an incorrect interpretation of Decree-Law No 853/1984. Those registrations were covered by the charge levied at that time on 30 June each year. Second, the retroactive flat-rate annual charge for registration of documents other than the instrument of incorporation is payable in respect of a year only if such registrations have actually been made during that year. Third, the Directive does not require a correlation between the flat-rate amount charged and the actual cost to the authorities of providing the specific service rendered to a company. To require such a correlation would amount to ruling out the possibility of fixing flat-rate charges, although that possibility was accepted by the Court in Ponente Carni and Fantask. In the present case, the amount of the charges is reasonable and within the range of charges applied in other Member States for similar formalities.
41 Il governo italiano sostiene anzitutto che nella sentenza Ponente Carni la Corte ha precisato che i diritti di carattere remunerativo autorizzati dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva comprendono soltanto le remunerazioni, riscosse all'atto di registrazione o annualmente, la cui entità è calcolata in base al costo del servizio reso (il governo italiano si riferisce al punto 41 della sentenza) e che tale remunerazione non può essere calcolata sulla base dell'insieme dei costi di gestione e d'investimento del servizio amministrativo interessato. I giudici italiani avrebbero dichiarato su tale base il sistema inizialmente applicato dal 1985 al 1992 contrario al diritto comunitario.43 As regards the retroactive charge for registration of the instrument of incorporation, the Commission contends that there is no doubt that that charge, the continuity of which with the previous charge is apparent from the reference to Decree No 641/1972 in Article 11 of Law No 448/1998, falls within the prohibition laid down in Article 10(c) of the Directive, unless it is justified under Article 12(1)(e) of the Directive.
42 Secondo il governo italiano, il nuovo sistema istituito retroattivamente per evitare il versamento di qualsivoglia importo a remunerazione dei servizi di iscrizione resi dal 1985 al 1992 risponde ai principi fissati nella sentenza Ponente Carni. In primo luogo, dall'applicazione dell'attuale sistema non deriverebbe alcuna duplicazione di tributi in relazione al medesimo servizio. In particolare, pur se taluni uffici hanno riscosso, tra il 1985 e il 1992, tasse di concessione individualizzate per l'iscrizione di atti diversi dall'atto costitutivo, ciò sarebbe la conseguenza di una cattiva interpretazione del decreto legge n. 853/1984. Tali iscrizioni sarebbero infatti state coperte dalla tassa allora richiesta il 30 giugno di ogni anno. In secondo luogo, la tassa forfettaria annuale retroattiva per l'iscrizione degli atti sociali diversi dall'atto costitutivo sarebbe dovuta, per un determinato anno, soltanto nel caso in cui nel corso di tale anno siano state effettivamente eseguite iscrizioni di questo tipo. In terzo luogo, la direttiva non imporrebbe alcuna corrispondenza tra l'importo forfettario dei tributi richiesti ed i costi effettivamente sostenuti dall'Amministrazione per l'espletamento del servizio reso ad una determinata società. L'esigenza di una simile correlazione equivarrebbe infatti a negare la possibilità di fissare tributi forfettari, la quale, tuttavia, sarebbe stata riconosciuta dalla Corte di giustizia nelle citate sentenze Ponenti Carni e Fantask e a. Nel presente caso l'ammontare dei tributi richiesti sarebbe ragionevole e si collocherebbe nella media dei tributi applicati negli altri Stati membri di fronte a formalità di questo tipo.44 The Commission contends that a Member State complies with the conditions necessary for the charges in question to be duties paid by way of fees or dues if their amount is `reasonable'. In its written observations, relying on a comparative study of registration charges in twelve Member States which it carried out in connection with the Ponente Carni case and has since updated, it submitted that the amount of ITL 500 000 charged under Article 11 of Law No 448/1998 for registration of the instrument of incorporation for the years 1985 to 1992 was reasonable. It observed that, at the present rate of exchange between the euro and the lira, the average amount of the charges levied by those twelve Member States in 1991 was ITL 314 000 and that, taking into account the eight years which had since passed and the inevitable differences in average costs between States, the amount of ITL 500 000 charged in 1999 did not appear excessive.
43 Per quanto riguarda la tassa retroattiva per l'iscrizione dell'atto costitutivo, la Commissione sostiene che non vi è alcun dubbio che tale tassa, la cui continuità con la tassa precedente è dimostrata dal riferimento operato dall'art. 11 della legge n. 448/1998 al decreto n. 641/1972, rientra nel divieto di cui all'art. 10, lett. c), della direttiva, a meno che essa non sia legittimata ai sensi dell'art. 12, n. 1, lett. e), di questa.45 At the hearing, however, the Commission stated that it had received information that registry fees had also been collected for registration of the instrument of incorporation from 1985 to 1992. Consequently, even if the administrative charges originally paid for that registration and its maintenance in subsequent years were repaid, the application of the new retroactive charge meant the operation being taxed twice. In the Commission's view, the exception to the prohibition of charges for duties paid by way of fees or dues, in Article 12(1)(e) of the Directive, only makes sense if one charge only is levied to pay for a service. In a situation where two or more charges are levied in connection with the provision of one service, only the charge specifically levied at the time when the service is rendered by the authorities who provide it can be a duty paid by way of fees or dues. In the present case, only the registry fees collected between 1985 and 1992 were such duties and could be justified by Article 12(1)(e) of the Directive, whatever the amount of the new retroactive charge may be.
44 La Commissione rileva in proposito che uno Stato membro rispetta le condizioni necessarie perché i diritti in questione abbiano carattere retributivo se il loro importo è «ragionevole». Nelle sue osservazioni scritte, fondandosi su uno studio comparativo dei diritti riscossi per i servizi di iscrizione nei dodici Stati membri, predisposto in occasione della causa Ponente Carni e successivamente attualizzato, la Commissione ha ritenuto che l'importo di ITL 500 000, richiesto ex art. 11 della legge n. 448/1998 per l'iscrizione dell'atto costitutivo per gli anni 1985-1992, fosse fissato in modo ragionevole. Essa rilevava che, al tasso di cambio attuale euro/lira, l'importo medio dei diritti percepiti dai dodici Stati in parola nel 1991 ammontava a LIT 314 000 e che, tenendo conto degli otto anni trascorsi da allora e delle inevitabili variazioni dei costi medi tra Stati, l'importo di LIT 500 000 chiesto nel 1999 non pareva eccessivo.46 As regards the new retroactive annual flat-rate charge payable for registration of documents other than the instrument of incorporation, the Commission considers essentially, for the same reasons as Prisco and CASER, that that charge also falls within Article 10(c) of the Directive and cannot benefit from the exception for duties paid by way of fees or dues in Article 12(1)(e). It submits that, having regard to the automatic nature of the payment of that charge, even if no documents were registered during the year, the existence of the registry fees and the fact that charges were already paid if a registration was made under the administrative charge system originally in force, the new retroactive system may result in a company having to pay charges in the absence of any service, or indeed to pay two or even three times for the same service.
45 Tuttavia, in udienza, la Commissione ha sostenuto di aver ottenuto informazioni secondo le quali i diritti di cancelleria erano anche stati riscossi per l'atto costitutivo tra il 1985 e il 1992. Quindi, anche se le tasse di concessione inizialmente versate per tale iscrizione e per la sua conservazione negli anni successivi venissero rimborsate, l'applicazione della nuova tassa retroattiva indurrebbe a tassare due volte l'operazione. Ora, secondo la Commissione, l'eccezione al divieto di riscossione riguardante i diritti aventi carattere retributivo, che figura all'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva, ha senso solo se un'unica tassa viene riscossa per remunerare un servizio. Di fronte a due o più tasse riscosse in connessione con la fornitura di un solo servizio, unicamente la tassa riscossa in concreto al momento in cui il servizio è stato reso dall'Amministrazione che lo fornisce potrebbe avere natura retributiva. Nel caso di specie, unicamente i diritti di cancelleria riscossi tra il 1985 e il 1992 presenterebbero tale carattere e potrebbero essere giustificati dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva, prescindendo peraltro dall'importo della nuova tassa retroattiva.Findings of the Court
46 Per quanto riguarda la nuova tassa forfettaria annuale retroattiva dovuta per l'iscrizione degli atti diversi dall'atto costitutivo, la Commissione fa valere in sostanza, per gli stessi motivi esposti dalla Prisco e dalla CASER, che anche tale tributo ricade nell'ambito di applicazione dell'art. 10, lett. c), della direttiva e non può beneficiare della deroga riguardante i diritti di carattere remunerativo, prevista dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva. Essa sottolinea al riguardo che, tenuto conto del carattere automatico del pagamento della tassa, anche in assenza di iscrizione di un atto nell'anno in questione, dell'esistenza dei diritti di cancelleria e del fatto che diritti sono già stati assolti in caso d'iscrizione in base al regime della tassa di concessione inizialmente in vigore, il nuovo regime retroattivo può condurre a far pagare ad una società diritti in assenza di qualsiasi servizio o persino a far pagare due, addirittura tre volte lo stesso servizio.47 The Court will start by examining whether charges such as those at issue, introduced by Article 11(1) of Law No 448/1998, fall within one of the prohibitions in Article 10 of the Directive. It is not disputed that the charges do not constitute capital duty.
Giudizio della Corte48 Article 10 of the Directive, read in the light of the last recital in its preamble, prohibits in particular indirect taxes with the same characteristics as capital duty. The taxes thus referred to include any which are payable in respect of the formation of a capital company or an increase in its capital (Article 10(a)) or in respect of registration or any other formality required before the commencement of business to which a company may be subject by reason of its legal form (Article 10(c)). The latter prohibition is justified by the fact that, although the taxes in question are not imposed on capital contributions as such, they are nevertheless imposed on account of formalities connected with the company's legal form, in other words on account of the instrument employed for raising capital, so that their continued existence would similarly risk frustrating the aims of the Directive (Denkavit Internationaal, paragraph 23, and Fantask, paragraph 21).
47 Occorre accertare in via preliminare se dei diritti come quelli controversi, istituiti dall'art. 11, n. 1, della legge n. 448/1998, rientrino nell'uno o nell'altro dei divieti di cui all'art. 10 della direttiva. In proposito, occorre ricordare che è pacifico che tali diritti non costituiscono imposte sui conferimenti.49 In the present case, in so far as the charge for registration of the instrument of incorporation is paid on the registration of new companies, it is directly referred to in the prohibition laid down by Article 10(c) of the Directive. A similar conclusion must also be reached where charges are payable on the registration of other company documents, since they too are imposed on account of a formality connected with the legal form of the companies in question. While registration of those documents does not formally amount to a procedure which is required before a capital company commences business, it is none the less necessary for the carrying on of that business (see, to that effect, Fantask, paragraph 22).
48 L'art. 10 della direttiva, letto alla luce dell'ultimo considerando della stessa, vieta in ispecie le imposte indirette aventi le stesse caratteristiche dell'imposta sui conferimenti. Si tratta, fra l'altro, dei tributi che, sotto qualsiasi forma, sono dovuti per la costituzione di una società di capitali e l'aumento del suo capitale [art. 10, lett. a)], ovvero per la registrazione o per qualsiasi altra formalità preliminare all'esercizio di un'attività alla quale una società può essere assoggettata in ragione della sua forma giuridica [art. 10, lett. c)]. Quest'ultimo divieto è giustificato dal fatto che i tributi di cui trattasi, anche se non colpiscono i conferimenti di capitali in sé e per sé, sono tuttavia riscossi per le formalità connesse alla forma giuridica della società, vale a dire a motivo dello strumento usato per raccogliere capitali, per cui il loro mantenimento in vigore rischierebbe di mettere in discussione anche gli scopi perseguiti dalla direttiva (sentenze citate Denkavit International e a., punto 23, e Fantask e a., punto 21).50 It must therefore be examined whether charges such as those at issue in the main proceedings may come under the exception for duties paid by way of fees or dues under Article 12(1)(e) of the Directive.
49 Nel caso di specie la tassa dovuta per l'iscrizione dell'atto costitutivo, in quanto viene versata al momento dell'iscrizione delle nuove società, è direttamente compresa nel divieto stabilito dall'art. 10 della direttiva. Ad un'analoga conclusione si deve altresì pervenire allorché sono dovuti diritti per l'iscrizione degli altri atti societari, poiché sono anch'essi riscossi in ragione di una formalità connessa alla forma giuridica delle società di cui trattasi. Pur non costituendo formalmente una procedura preliminare all'esercizio dell'attività delle società di capitali, l'iscrizione di tali atti è tuttavia condizione per l'esercizio e la prosecuzione di tale attività (v., in tal senso, sentenza Fantask e a., citata, punto 22).51 The distinction between taxes prohibited by Article 10 of the Directive and duties paid by way of fees or dues implies that the latter cover only payments collected on registration of company documents whose amount is calculated on the basis of the cost of the service rendered. A payment the amount of which had no link with the cost of the particular service or was calculated not on the basis of the cost of the transaction for which it is consideration but on the basis of all the running and capital costs of the department responsible for that transaction would have to be regarded as a tax falling solely under the prohibition of Article 10 of the Directive (Ponente Carni, paragraphs 41 and 42, and Fantask, paragraph 27).
50 Occorre quindi accertare se delle tasse come quelle di cui alle cause principali possano fruire della deroga prevista per i diritti di carattere remunerativo ai sensi dell'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva.52 As regards the retroactive annual flat-rate administrative charges payable for registration of documents other than the instrument of incorporation, introduced by Article 11 of Law No 448/1998, it is apparent that, if those charges are levied over and above the administrative charges already paid during the years 1985 to 1992 for registration of the same documents under the system originally applicable and, having regard in particular to the time-limit under Article 13 of Decree No 641/1972, the companies concerned cannot obtain reimbursement of the latter charges, the Italian authorities have already, in respect of the registration of those documents, levied similar charges purporting to pay for the service rendered. In such circumstances, without its being necessary to examine whether the cost of registration of those documents has also already been covered by the registry fees, the flat-rate charges cannot be regarded as duties paid by way of fees or dues.
51 In proposito, la distinzione tra i tributi vietati ai sensi dell'art. 10 della direttiva e i diritti di carattere remunerativo implica che questi ultimi comprendano soltanto le remunerazioni, riscosse per l'iscrizione di atti societari, la cui entità è calcolata in base al costo del servizio reso. Una remunerazione la cui entità sia priva di qualunque nesso con il costo di tale particolare servizio ovvero il cui importo sia calcolato in funzione non del costo dell'operazione di cui essa costituisce il corrispettivo, bensì dell'insieme dei costi di gestione e d'investimento del servizio incaricato della detta operazione dev'essere considerata come un tributo che non può che ricadere sotto il divieto di cui all'art. 10 della direttiva (sentenze Ponente Carni, punti 41 e 42, e Fantask e a., citate, punto 27).53 A fortiori, the retroactive annual flat-rate administrative charges cannot be paid by way of fees or dues if they relate to years in which there were no registrations of documents other than the instrument of incorporation.
52 Ora, per quanto riguarda le tasse di concessione forfettarie annuali retroattive dovute per l'iscrizione degli atti diversi dall'atto costitutivo, istituite con l'art. 11 della legge n. 448/1998, risulta che, pur se tali tasse vengono ad aggiungersi a tasse di concessione già versate nel corso degli anni 1985-1992 per l'iscrizione degli stessi atti nell'ambito del regime inizialmente applicabile e pur se, tenuto conto in particolare del termine di decadenza risultante dall'art. 13 del decreto n. 641/1972, le società interessate non possono ottenere la restituzione di queste ultime tasse, le autorità italiane hanno già riscosso, nell'ambito dell'iscrizione di detti atti, tasse analoghe che si considerano aver remunerato il servizio reso. Di conseguenza, senza che sia necessario accertare se il costo connesso all'iscrizione dei suddetti atti sia o no anche già coperto dai diritti di cancelleria, le suddette tasse forfettarie non possono considerarsi avere carattere remunerativo.54 As regards the retroactive administrative charge for registration of the instrument of incorporation, likewise introduced by Article 11 of Law No 448/1998, the same reasoning as in paragraph 52 above applies with respect to companies which have already paid an administrative charge for registration of the instrument of incorporation between 1985 and 1992 and, having regard in particular to the time-limit following from paragraph 2 of that article and Article 13 of Decree No 641/1972, cannot claim repayment of that charge.
53 A fortiori le tasse di concessione forfettaria annuali retroattive non possono avere carattere remunerativo qualora si riferiscano ad anni in cui non si è proceduto all'iscrizione di atti diversi dall'atto costitutivo.55 With respect to companies which can claim repayment of the administrative charges already paid between 1985 and 1992 for registration of the instrument of incorporation or of other documents, it is for the national courts to ascertain whether or not the new retroactive charges introduced for those operations are paid by way of fees or dues, taking into account the principles referred to in paragraphs 8 and 9 above.
54 Per quanto riguarda la tassa di concessione retroattiva dovuta per l'iscrizione dell'atto costitutivo, anch'essa istituita dall'art. 11 della legge n. 448/1998, lo stesso ragionamento svolto nel punto 52 della presente sentenza si applica nei confronti delle società che hanno già versato una tassa di concessione per l'iscrizione dell'atto costitutivo tra il 1985 e il 1992 e che, tenuto conto in particolare del termine di decadenza risultante dal n. 2 di tale articolo e dall'art. 13 del decreto n. 641/1972, non possono esigerne la restituzione.56 They would of course not be paid by way of fees or dues if it were clear that the registry fees also paid for those operations already covered the entire costs of the service rendered. However, contrary to the Commission's submissions at the hearing, in the absence of harmonisation of the methods of collecting duties paid by way of fees or dues, the Member States are free to collect several payments in parallel for the service rendered, as long as the total does not exceed the actual cost of providing it (see, to that effect, with reference to charges payable for customs formalities, Case C-209/89 Commission v Italy [1991] ECR I-1575, paragraph 10). Consequently, the mere fact that registry fees are charged in parallel in respect of the same registrations as those for which retroactive administrative charges are levied does not suffice to show that the latter are not duties paid by way of fees or dues permitted by Article 12(1)(e) of the Directive.
55 Per quanto riguarda le società che possono esigere la restituzione delle tasse di concessione già versate tra il 1985 e il 1992 per l'iscrizione dell'atto costitutivo o di altri atti, spetta ai giudici di rinvio accertare se le nuove tariffe retroattive istituite per tali operazioni abbiano o no carattere remunerativo, tenuto conto dei principi richiamati nei punti 8 e 9 della presente sentenza.57 The answer to the second question of the Tribunale di Milano and the first question of the Corte d'appello di Roma must therefore be that Article 10 of the Directive is to be interpreted as prohibiting, subject to the exceptions in Article 12 of the Directive, retroactive charges for the registration of company documents in the register of companies where they do not constitute capital duty permitted by the Directive. Article 12(1)(e) of the Directive must be interpreted as meaning that such retroactive charges do not constitute duties paid by way of fees or dues permitted by that provision where the registrations in the register of companies for which they are charged have already given rise to charges for which the retroactive charges are intended to be a substitute but which are not reimbursed to those who have paid them. Otherwise, for such retroactive charges to constitute duties paid by way of fees or dues permitted by Article 12(1)(e) of the Directive, their amounts, which may vary according to the legal form of the company, must be calculated solely on the basis of the cost of the formalities in question, although they may also cover the costs of minor operations carried out free of charge, and must take account of any other charges paid in parallel which are also intended to pay for the same service rendered. In calculating those amounts, a Member State is entitled to take into account all the costs linked with the registration operations, including the share of overheads attributable to them. A Member State also has the option of introducing flat-rate charges and setting their amounts for an indeterminate period, as long as it ensures at regular intervals that those amounts still do not exceed the average cost of the operations concerned.
56 Un siffatto carattere sarebbe naturalmente escluso qualora risultasse che i diritti di cancelleria parallelamente versati per tali operazioni coprono già la totalità dei costi del servizio fornito. Tuttavia, contrariamente a quanto sostenuto dalla Commissione in udienza, in mancanza di armonizzazione delle modalità di riscossione dei diritti di carattere remunerativo, gli Stati membri sono liberi di riscuotere parallelamente più remunerazioni per il servizio reso, purché complessivamente non superino il costo di questo (v. in particolare, in tal senso, per quanto riguarda le remunerazioni riscosse a causa dell'espletamento di formalità doganali, sentenza 21 marzo 1991, causa C-209/89, Commissione/Italia, Racc. pag. I-1575, punto 10). Di conseguenza, il solo fatto che siano parallelamente riscossi diritti di cancelleria per le stesse iscrizioni nel registro che costituiscono oggetto di tasse di concessione retroattive sarebbe insufficiente per negare a queste ultime la natura di diritti a carattere remunerativo autorizzati dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva.The time-limit
57 Occorre quindi risolvere la seconda questione posta dal Tribunale di Milano e la prima questione posta dalla Corte d'appello di Roma dichiarando che l'art. 10 della direttiva dev'essere interpretato nel senso che esso vieta, fatte salve le disposizioni derogatorie dell'art. 12 della stessa direttiva, le tasse retroattive dovute per l'iscrizione di atti societari nel registro delle imprese, qualora non costituiscano diritti di conferimento autorizzati da detta direttiva. L'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva dev'essere interpretato nel senso che tali tasse retroattive non costituiscono diritti di carattere remunerativo autorizzati da detta disposizione qualora le iscrizioni nel registro delle imprese per le quali esse vengono riscosse abbiano già dato luogo alla percezione di tributi che le predette tasse retroattive si considerano aver sostituito, ma che non vengono restituiti a coloro che li hanno versati. Al di fuori di queste circostanze, perché siffatte tasse retroattive costituiscano diritti di carattere remunerativo autorizzati dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva, i loro importi, che possono essere diversi a seconda della forma giuridica della società, devono essere calcolati in base al solo costo delle formalità in parola, fermo restando che possono anche coprire le spese generate da operazioni minori effettuate gratuitamente, e devono eventualmente tener conto di altri diritti versati parallelamente e intesi anch'essi a retribuire lo stesso servizio fornito. Per calcolare tali importi uno Stato membro può prendere in considerazione l'insieme dei costi connessi alle operazioni di registrazione, compresa la quota delle spese generali loro imputabili. Inoltre uno Stato membro ha la facoltà di prevedere diritti forfettari e di stabilirne gli importi per un periodo indeterminato, qualora si assicuri, ad intervalli regolari, che tali importi continuano a non superare il costo medio delle operazioni di cui trattasi.Observations submitted to the Court
Sul termine di decadenza58 Prisco concludes from the judgments in Case 309/85 Barra and Others [1988] ECR 355 and Case 240/87 Deville [1988] ECR 3513 that a Member State may not adopt provisions making repayment of a tax held to be contrary to Community law by a judgment of the Court, or whose incompatibility with Community law is apparent from such a judgment, subject to conditions relating specifically to that tax which are less favourable than those which would otherwise be applied to repayment of the tax in question.
Osservazioni presentate alla Corte59 Prisco submits that the provisions of Article 13 of Decree No 641/1972, considered by the Court in Edis, both predated the Ponente Carni judgment and did not relate specifically to the charges at issue, so that the Court held that that principle did not apply. However, Article 11 of Law No 448/1998, at issue in the main proceedings, was later than Ponente Carni and related specifically to the charges which were held to be incompatible with Community law following that judgment. That article no longer allowed the national courts to interpret Article 13 of Decree No 641/1972 as applying only to charges paid as a result of a material error, and not to charges whose repayment is sought on the ground of incompatibility with Community law. Consequently, the principle of equivalence referred to in Barra and Deville was not complied with by Article 11 of Law No 448/1998.
58 Dalle sentenze 2 febbraio 1988, causa 309/85, Barra e a. (Racc. pag. 355), e 29 giugno 1988, causa 240/87, Deville (Racc. pag. 3513), la Prisco desume che uno Stato membro non può adottare disposizioni che subordinino il rimborso di un tributo, dichiarato incompatibile con il diritto comunitario da una sentenza della Corte o la cui incompatibilità con il diritto comunitario derivi da una sentenza del genere, a condizioni concernenti specificamente il detto tributo e che siano meno favorevoli di quelle che sarebbero applicate, in mancanza di esse, al rimborso del tributo di cui trattasi.60 That provision furthermore infringed the principles of legal certainty, protection of legitimate expectations, and proportionality, having regard in particular to the fact that it was retroactive and that, at the time of its adoption, the time-limit of three years it applied had long since expired since the payment in 1992 of the last charges whose repayment is sought.
59 La Prisco rileva che le disposizioni dell'art. 13 del decreto n. 641/1972, esaminate dalla Corte nella causa che ha dato luogo alla citata sentenza Edis, erano anteriori alla pronuncia della sentenza Ponente Carni e nel contempo non specifiche per le tasse controverse, di guisa che la Corte ha affermato che tale principio non si applicava. Tuttavia, l'art. 11 della legge n. 448/1998, in questione nella causa principale, è, quanto ad esso, successivo alla sentenza Ponente Carni ed è specifico per le imposte ritenute contrarie al diritto comunitario a seguito di detta sentenza. Detto articolo non consente più al giudice nazionale di interpretare l'art. 13 del decreto n. 641/1972 nel senso che comprende solo le tasse pagate a seguito di un errore materiale, ma non quelle il cui rimborso viene richiesto per incompatibilità con il diritto comunitario. Di conseguenza, il principio di equivalenza richiamato nelle citate sentenze Barra e a. e Deville non è osservato dall'art. 11 della legge n. 448/1998.61 The Italian Government submits that Article 11 of Law No 448/1998 did not extend the scope of the three-year time-limit to the cases of repayment of charges referred to in that article. According to the Government, Article 13 of Decree No 641/1972, as interpreted by the Corte suprema di cassazione in judgment No 3458/1996, already entailed applying such a period to claims for the repayment of administrative charges based on non-compliance with Community law. The Government adds that in any event the question of the scope of Article 13 of Decree No 641/1972 is a pure question of national law which is not for the Court to rule on, and that the situation is still the same as that considered by the Court in the Edis, Spac and Ansaldo Energia cases, in which it held that Community law does not prohibit a Member State from resisting actions for repayment of charges levied in breach of Community law by relying on a three-year time-limit under national law, by way of derogation from the more favourable ordinary rules governing actions between private individuals for the recovery of sums paid but not due, provided that that time-limit applies in the same way to actions based on Community law for repayment of such charges as to those based on national law (principle of equivalence) and provided that they do not render practically impossible or excessively difficult the exercise of rights conferred by the Community legal order (principle of effectiveness).
60 Tale disposizione viola inoltre i principi della certezza del diritto, del legittimo affidamento e di proporzionalità, tenuto conto in particolare del fatto che essa è retroattiva e che, al momento della sua adozione, il termine di decadenza triennale che ammette era ampiamente decorso al momento del versamento, nel 1992, delle ultime tasse di cui è stato richiesto il rimborso.62 The Commission contends that the question raised by the national court of observance of the principles of legal certainty and protection of individuals arises with respect to Article 13 of Decree No 641/1972, as interpreted by the Corte suprema di cassazione in judgment No 3458/1996, rather than with respect to Article 11 of Law No 448/1998, and that this is a question more of Italian law than Community law.
61 Il governo italiano sottolinea che l'art. 11 della legge n. 448/1998 non ha in alcun modo esteso la portata del termine di prescrizione di tre anni ai casi di rimborso delle tasse previsti da tale articolo. A suo avviso l'art. 13 del decreto n. 641/1972, come interpretato dalla Corte suprema di cassazione sin dalla sentenza n. 3458/1996, comportava già l'applicazione di un termine siffatto alle istanze di rimborso di tasse di concessione fondate sulla mancata osservanza del diritto comunitario. Il governo italiano aggiunge che, comunque, la questione della portata dell'art. 13 del decreto n. 641/1972 è una pura questione di diritto interno, sulla quale la Corte non deve pronunciarsi e che la situazione è rimasta identica a quella esaminata dalla Corte nelle citate cause Edis, Spac e Ansaldo Energia e a., in occasione delle quali si sarebbe stabilito che il diritto comunitario non vieta ad uno Stato membro di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione del diritto comunitario un termine nazionale di decadenza triennale derogante al regime ordinario più favorevole dell'azione di ripetizione dell'indebito tra privati, purché detto termine di decadenza si applichi allo stesso modo alle azioni di ripetizione di tali tributi fondate sul diritto comunitario e a quelle fondate sul diritto interno (principio di equivalenza) e purché non renda praticamente impossibile o eccessivamente difficile l'esercizio dei diritti conferiti dall'ordinamento giuridico comunitario (principio di effettività).63 On this point, the Commission deduces from Edis, Case C-228/96 Aprile [1998] ECR I-7141 and Case C-343/96 Dilexport [1999] ECR I-579 the following principles concerning rules for repayment of taxes contrary to Community law. Member States may not retain rules adopted after a judgment of the Court establishing the incompatibility with Community law of those taxes which apply exclusively to them and are less favourable to the taxpayers than those which would otherwise have applied.
62 La Commissione considera che il problema del rispetto dei principi della certezza del diritto e della tutela dei singoli, sollevato dal giudice a quo, si ponga più nei confronti dell'art. 13 del D.P.R. n. 641/1972, così come interpretato dalla Corte suprema di cassazione nella sentenza n. 3548/1996, che nei confronti dell'art. 11 della legge n. 448/1998 e che tale problema riguardi più il diritto italiano che il diritto comunitario.64 The Commission submits that in the main proceedings the first two conditions are satisfied. However, whether the third is satisfied is linked with the interpretation of Article 13 of Decree No 641/1972: if the three-year time-limit laid down by that article already applied to claims for repayment of charges unlawfully levied, Article 11 of Law No 448/1998 made no change and could not be held to be contrary to Community law. If, on the other hand, Article 13 of Decree No 641/1972 applied only to claims for repayment of charges paid as a result of material errors, the opposite conclusion would apply. The answer thus depends on the interpretation of the national provisions, which the Court cannot itself perform.
63 In proposito la Commissione desume dalla citata sentenza Edis e dalle sentenze 17 novembre 1998, causa C-228/96, Aprile (Racc. pag. I-7141), e 9 febbraio 1999, causa C-343/96, Dilexport (Racc. pag. I-579), i principi seguenti circa le modalità di rimborso delle tasse contrarie al diritto comunitario. Gli Stati membri non possono seguire modalità adottate successivamente ad una sentenza della Corte con cui è stata dichiarata l'incompatibilità delle tasse controverse con il diritto comunitario e che sono applicabili esclusivamente a queste ultime pur essendo meno favorevoli ai soggetti passivi di quelle che si sarebbero applicate in mancanza di dette modalità.Findings of the Court
64 La Commissione ritiene che nella causa principale le prime due condizioni siano soddisfatte. Tuttavia la questione se sussista la terza condizione dipende dall'interpretazione dell'art. 13 del decreto n. 641/1972: se il termine triennale di decadenza dettato da questo articolo era già applicabile al caso di rimborso di tasse illegittimamente percepite, l'art. 11 della legge n. 448/1998 non ha carattere innovativo e non può essere dichiarato contrario al diritto comunitario. Invece, se le disposizioni dell'art. 13 del decreto n. 641/1972 riguardassero soltanto i casi di tasse pagate in seguito ad errori materiali, la conclusione sarebbe opposta. La soluzione dipende dunque dall'interpretazione delle disposizioni nazionali, che la Corte non può effettuare essa stessa.65 The application of Article 13 of Decree No 641/1972 to claims for repayment of the charges declared contrary to Community law following the Ponente Carni judgment was already at issue in Edis. The Court observed, first, that the interpretation of Article 13 of Decree No 641/1972 given by the Corte suprema di cassazione in judgment No 3458/1996 related to a national provision which had been in force for several years when judgment was delivered in Ponente Carni and, second, that that provision was concerned not only with repayment of the charge at issue in that judgment but also with that of all registration charges levied by the Italian Government. The Court concluded that its findings in Barra and Deville did not apply (Edis, paragraph 25).
Giudizio della Corte66 The Court then said that, according to information provided by the Italian Government and not disputed, a time-limit similar to that at issue applied also to actions for repayment of certain indirect taxes, and that it did not appear from the wording of Article 13 of Decree No 641/1972 that it applied only to actions based on Community law. The Court also said that it was clear from the case-law of the Corte suprema di cassazione that the time-limits relating to taxes applied also to actions for repayment of charges or dues levied under laws that had been declared incompatible with the Italian constitution (Edis, paragraph 38).
65 L'applicazione dell'art. 13 del decreto n. 641/1972 alle istanze di restituzione delle tasse dichiarate contrastanti con il diritto comunitario a seguito della sentenza Ponente Carni era già stata oggetto della citata sentenza Edis. La Corte ha rilevato, da un lato, che l'interpretazione dell'art. 13 del decreto n. 641/1972 seguita dalla Corte suprema di cassazione nella sentenza n. 3458/1996 verteva su una disposizione nazionale già in vigore da molti anni alla data della pronuncia della sentenza Ponente Carni e, dall'altro, che questa disposizione riguardava non solo la restituzione della tassa controversa in tale sentenza, ma anche quella di tutte le tasse di concessione governativa italiane. La Corte ne ha desunto che la soluzione di cui alle citate sentenze Barra e a. e Deville era inapplicabile (sentenza Edis, citata, punto 25).67 In those circumstances, the Court held that Community law does not prohibit a Member State from resisting actions for repayment of charges levied in breach of Community law by relying on a time-limit under national law of three years, by way of derogation from the ordinary rules governing actions between private individuals for the recovery of sums paid but not due, for which the period allowed is more favourable, provided that that time-limit applies in the same way to actions based on Community law for repayment of such charges as to those based on national law (Edis, paragraph 39).
66 La Corte ha aggiunto che, secondo le precisazioni, non contestate, del governo italiano, un termine analogo al termine di decadenza di cui trattasi era parimenti applicabile alle azioni di ripetizione di un certo numero di imposte indirette e che dal dettato dell'art. 13 del decreto n. 641/1972 non si evinceva che esso si applicasse unicamente ai ricorsi basati sul diritto comunitario. La Corte ha altresì rilevato che dalla giurisprudenza della Corte suprema di cassazione risultava che i termini in materia tributaria si applicano anche alle azioni di ripetizione di tasse o tributi riscossi in base a leggi dichiarate contrastanti con la Costituzione italiana (sentenza Edis, citata, punto 38).68 With respect to Article 11(2) of Law No 448/1998, it must be stated that that provision does no more than refer to the provisions of Article 13 of Decree No 641/1972, as analysed by the Court in Edis, and does not alter their scope. Moreover, no new factor arising from the present proceedings requires the Court to differ from the assessment it made in that judgment.
67 Di conseguenza, la Corte ha affermato che il diritto comunitario non vieta a uno Stato membro di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione del diritto comunitario un termine nazionale di decadenza triennale che deroga al regime ordinario dell'azione di ripetizione dell'indebito tra privati, assoggettata a un termine più favorevole, purché il detto termine di decadenza si applichi allo stesso modo alle azioni di ripetizione di tali tributi basate sul diritto comunitario e a quelle basate sul diritto nazionale (v. sentenza Edis, citata, punto 39).69 In particular, a provision such as Article 11(2) of Law No 448/1998 does not render practically impossible or excessively difficult the exercise of rights conferred by Community law, in so far as compliance with the three-year time-limit it refers to in order to define the conditions governing repayment of charges paid between 1985 and 1992 is assessed at the time of lodging the claim for reimbursement, not the date of adoption of that provision in 1998. Such a provision, although formally retroactive, cannot in any event be contrary to the principles of legal certainty, protection of legitimate expectations and proportionality, in that it does not itself alter the scope of the rules which already applied before it was enacted.
68 Quanto all'art. 11, secondo comma, della legge n. 448/1998, occorre rilevare che questa disposizione non fa altro che rinviare all'art. 13 del decreto n. 641/1972, così come esaminato dalla Corte nella citata sentenza Edis, e non ne modifica l'ambito di applicazione. Nessun elemento nuovo risultante dal presente procedimento induce peraltro ad un giudizio diverso da quello formulato in detta sentenza.70 The answer to the national court's question must therefore be the same as in Edis, namely that Community law does not prohibit a Member State from resisting actions for repayment of charges levied in breach of Community law by relying on a time-limit under national law of three years, by way of derogation from the ordinary rules governing actions between private individuals for the recovery of sums paid but not due, for which the period allowed is more favourable, provided that that time-limit applies in the same way to actions based on Community law for repayment of such charges as to those based on national law.
69 In particolare, una disposizione come l'art. 11, secondo comma, della legge n. 448/1998 non rende in pratica impossibile o eccessivamente difficile l'esercizio dei diritti conferiti dall'ordinamento giuridico comunitario in quanto l'osservanza del termine di decadenza triennale al quale essa fa riferimento per definire le condizioni della restituzione di tasse versate tra il 1985 e il 1992 si valuta al momento in cui è stata presentata la domanda di restituzione, e non già alla data dell'adozione nel 1998 della suddetta disposizione. Una disposizione del genere, benché formalmente retroattiva, non può, comunque, contrastare nemmeno con i principi della certezza del diritto, del legittimo affidamento e di proporzionalità, giacché non modifica, in sé e per sé, la portata della normativa già vigente prima della sua adozione.The rules for calculating interest on repayments
70 Occorre quindi fornire al giudice a quo la medesima soluzione già dettata nella citata sentenza Edis, cioè che il diritto comunitario non vieta a uno Stato membro di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione del diritto comunitario un termine nazionale di decadenza triennale che deroga al regime ordinario dell'azione di ripetizione dell'indebito tra privati, assoggettata a un termine più favorevole, purché detto termine di decadenza si applichi allo stesso modo alle azioni di ripetizione di tali tributi basate sul diritto comunitario e a quelle basate sul diritto nazionale.Observations submitted to the Court
Sulle modalità di calcolo degli interessi applicabili alle somme restituite71 CASER states that Law No 29 of 25 January 1961 (GURI No 53 of 1 March 1961), as amended, regulates generally the interest rates applicable, whether for the benefit of the State or of taxpayers, to sums due as indirect turnover taxes and charges in the event of late payment by taxpayers or repayment of sums wrongfully levied by the State. CASER submits that, applying that law, the interest which should be paid it as from its claim for repayment (ITL 30 810 000 on 30 June 1999) is greater than the interest under Article 11(3) of Law No 448/1998 (ITL 17 550 000). The same applies if the statutory interest prescribed by Article 1284 of the Civil Code for repayment of all sums wrongly paid as from the date of bringing proceedings is applied (ITL 40 950 000). The differences between the amounts payable as interest of various kinds show plainly that Article 11(3) of Law No 448/1998 does not comply with the principle of equivalence.
Osservazioni presentate alla Corte72 CASER points out that the situation now before the Court differs from that in Ansaldo Energia. The question in that case was whether Community law precludes the fixing of different interest rates in tax cases from those in civil cases. In the main proceedings, however, the issue is the fixing of different interest rates in tax cases, with the less favourable rate, which was moreover fixed retroactively, applying specifically to repayment of the charges declared contrary to Community law following the Ponente Carni judgment.
71 La CASER fa presente che la legge 25 gennaio 1961, n. 29 (GURI n. 53 del 1° marzo 1961), emendata, disciplina in maniera generale il tasso di interesse applicabile, sia a favore dello Stato, sia a favore dei contribuenti, alle somme dovute a titolo di tasse e imposte indirette sulla cifra d'affari in caso di ritardo nel pagamento delle tasse e imposte da parte dei contribuenti o in caso di rimborso di tasse e imposte indebitamente riscosse dallo Stato. La CASER sostiene che, applicando la suddetta legge, gli interessi che dovrebbero esserle versati a decorrere dalla sua domanda di rimborso (ITL 30 810 000 al 30 giugno 1999) sarebbero più elevati di quelli che risulterebbero dall'applicazione dell'art. 11, terzo comma, della legge n. 448/1998 (ITL 17 550 000). Lo stesso avverrebbe ove si applicassero gli interessi legali previsti dall'art. 1284 del codice civile per la ripetizione di qualsiasi somma non dovuta a decorrere dalla presentazione della domanda giudiziale (ITL 40 950 000). Le differenze tra gli importi dovuti per i vari tipi di interesse mostrano in concreto come l'art. 11, terzo comma, della legge n. 448/1998 non rispetti il principio di equivalenza.73 The Italian Government notes that in Ansaldo Energia the Court stated that a Member State cannot be required to extend its most favourable national rules on repayment to all claims for the repayment of charges or duties levied in breach of Community law. Moreover, as Article 11(3) of Law No 448/1998 did not reserve the rate it lays down, 2.5% (the statutory rate at the date of entry into force of that law), solely to cases involving repayment of the administrative charges levied in breach of Community law but applied it to all possible cases of claims for repayment relating to those amounts and to those based on national law, the principle of equivalence is also complied with.
72 La CASER sottolinea che la situazione sottoposta all'esame della Corte differisce da quella che ha dato luogo alla citata sentenza Ansaldo Energia e a. Infatti, la questione che allora si poneva era se il diritto comunitario osti alla fissazione, in materia tributaria, di interessi diversi da quelli previsti dalla normativa privatistica. Ora, nella causa principale, la questione verte sulla fissazione di interessi diversi in materia tributaria, dato che il tasso d'interesse determinato in misura meno favorevole, del resto con effetti retroattivi, si applica specificamente al rimborso di quei tributi che sono stati dichiarati contrari al diritto comunitario dalla sentenza Ponente Carni.74 The Commission points out that, contrary to the position in the Ansaldo Energia case, it is clear from the actual wording of Article 11 that it applies only to the reimbursement of particular charges which were held to be contrary to Community law, but not to the many other governmental administrative charges, which themselves form part of the broader category of indirect taxes other than turnover taxes.
73 Il governo italiano ricorda come la Corte di giustizia abbia statuito, nella sentenza Ansaldo Energia e a., che uno Stato membro non può essere obbligato a estendere la propria disciplina interna più favorevole in materia di rimborsi a tutte le azioni giudiziali dirette ad ottenere il rimborso di tributi e diritti riscossi in violazione del diritto comunitario. Inoltre, in quanto l'art. 11, terzo comma, della legge n. 448/1998 non riserva il tasso che prevede, ossia il 2,5% (tasso legale alla data di entrata in vigore della suddetta legge), ai soli casi di rimborso delle tasse di concessione riscosse contrariamente al diritto comunitario, bensì lo applica a tutte le domande di rimborso prevedibili sulle somme in questione, nonché a quelle fondate sul diritto nazionale, il principio di equivalenza risulta altrettanto rispettato.75 Observing, moreover, that the rate of interest applicable under Article 11(3) of Law No 448/1998 is lower, taking the periods in question as a whole, than the rate of interest applicable to tax debts under Law No 29/1961, the Commission concludes
74 La Commissione sottolinea che, contrariamente alla situazione che ha dato luogo alla citata sentenza Ansaldo Energia e a., risulta in maniera espressa dall'art. 11 della legge n. 448/1998 che quest'ultimo si applica specificamente al rimborso della tassa di concessione che è stata dichiarata incompatibile con il diritto comunitario fra le decine di tasse di concessione governative che rientrano a loro volta nella più vasta categoria delle imposte indirette diverse dalle tasse sulla cifra d'affari.that the principle of equivalence is not complied with. The same would apply if the reference taken were the statutory interest rate applicable during the same periods to civil debts, in the event of reclassification of the legal relations between the tax authorities and the companies which paid the administrative charges at issue, following the declaration of the incompatibility of those charges with Community law.
75 Dopo aver peraltro rilevato che il tasso d'interesse applicabile ex art. 11, terzo comma, della legge n. 448/1998 è inferiore, globalmente considerato per i periodi controversi, al tasso d'interesse applicabile ai sensi della legge 25 giugno 1961, n. 29, ai debiti tributari, la Commissione ne conclude che non si è rispettato il principio di equivalenza. La Commissione precisa che il risultato sarebbe lo stesso se ci si riferisse al tasso d'interesse legale applicabile per gli stessi periodi ai debiti civili, in caso di riqualificazione dei rapporti giuridici tra l'amministrazione tributaria e le società che hanno versato le controverse tasse di concessione governativa, in seguito alla dichiarazione d'incompatibilità di queste tasse col diritto comunitario.Findings of the Court
Giudizio della Corte76 The Court observed in paragraph 29 of Ansaldo Energia that national rules on repayment comply with the principle of equivalence if they apply without distinction to actions alleging infringements of Community law and to those alleging infringements of national law, with respect to the same kind of charges or dues, but that that principle cannot be interpreted as requiring a Member State to extend its most favourable rules governing recovery under national law to all actions for repayment of charges or dues levied in breach of Community law. The Court concluded, in paragraph 30 of that judgment, that Community law does not preclude a Member State from laying down, with respect to interest, methods of calculation for repayment of charges improperly levied which are less favourable than those applicable to actions between private individuals for the recovery of sums paid but not due, provided that the methods in question apply without distinction to actions based on Community law and to those based on national law.
76 Nel punto 29 della citata sentenza Ansaldo Energia e a. la Corte ha ricordato che una modalità di rimborso nazionale rispetta il principio di equivalenza qualora si applichi indifferentemente, per lo stesso tipo di tasse o canoni, ai ricorsi riguardanti violazioni del diritto comunitario e a quelli relativi all'inosservanza del diritto nazionale, ma che, viceversa, tale principio non può essere interpretato nel senso che obbliga uno Stato membro a estendere a tutte le azioni di ripetizione di tasse o canoni riscossi in violazione del diritto comunitario la sua disciplina nazionale più favorevole. La Corte ne ha concluso, nel punto 30 della stessa sentenza, che il diritto comunitario non osta a che la normativa di uno Stato membro preveda in materia di interessi, per la restituzione di imposte indebitamente riscosse, modalità di calcolo meno favorevoli di quelle vigenti per la ripetizione dell'indebito tra privati, purché le modalità di cui trattasi si applichino indifferentemente alle azioni basate sul diritto nazionale e a quelle basate sul diritto comunitario.77 However, as the Court also held, a Member State may not adopt provisions making repayment of a tax held to be contrary to Community law by a judgment of the Court, or whose incompatibility with Community law is apparent from such a judgment, subject to conditions relating specifically to that tax which are less favourable than those which would otherwise be applied to repayment of the tax in question (see Edis, paragraph 24, Aprile, paragraph 26, and Dilexport, paragraph 39).
77 Tuttavia, come la Corte ha ancora affermato, lo Stato membro non può adottare norme che subordinino la restituzione di un tributo dichiarato incompatibile con il diritto comunitario da una sentenza della Corte, o la cui incompatibilità con il diritto comunitario derivi da una sentenza del genere, a condizioni concernenti specificamente detto tributo e che siano meno favorevoli di quelle che si sarebbero applicate, in mancanza di dette norme, alla restituzione del tributo di cui trattasi (v. citate sentenze Edis, punto 24, Aprile, punto 26, e Dilexport, punto 39).78 It appears that in the circumstances at issue in the main proceedings, which differ on this point from those in the Ansaldo Energia case, the rules for calculating interest laid down in Article 11(3) of Law No 448/1998, which relate specifically to the administrative charges for registration in the register of companies and the annual payment for its maintenance in subsequent years which were declared contrary to Community law following the Ponente Carni judgment, are less favourable that the rules applicable to repayment of other tax debts, including repayment of other administrative charges of the same kind. In such circumstances, the presence of which is for the national court to ascertain, legislation such as that at issue in the main proceedings would be contrary to Community law and should be disapplied and replaced by the provisions on interest applicable to repayments of other administrative charges of the same kind.
78 Ora sembra che, nella situazione della causa principale, che sarebbe diversa, relativamente a questo punto, da quella all'origine della citata sentenza Ansaldo Energia e a., le modalità del calcolo degli interessi previsti dall'art. 11, terzo comma, della legge n. 448/1998, che riguardano specificamente le tasse di concessione riscosse per l'iscrizione nel registro delle imprese ed il versamento annuale per la sua conservazione negli anni successivi, dichiarati contrari al diritto comunitario in seguito alla sentenza Ponente Carni, siano meno favorevoli di quelle applicabili alla restituzione degli altri debiti tributari, compreso il rimborso delle altre tasse di concessione della stessa natura. In tali circostanze, la cui sussistenza dev'essere accertata dal giudice nazionale, una normativa come quella di cui trattasi nella causa principale sarebbe contraria al diritto comunitario e dovrebbe essere disapplicata, privilegiando le norme che disciplinano gli interessi applicabili alla restituzione delle altre tasse di concessione della stessa natura.79 The answer to the national court must therefore be that Community law precludes the adoption by a Member State of provisions making repayment of a tax held to be contrary to Community law by a judgment of the Court, or whose incompatibility with Community law is apparent from such a judgment, subject to conditions relating specifically to that tax which are less favourable than those which would otherwise be applied to repayment of the tax in question.
79 Occorre quindi risolvere la questione in esame nel senso che il diritto comunitario osta a che uno Stato membro adotti norme che subordinano la restituzione di un tributo dichiarato incompatibile con il diritto comunitario da una sentenza della Corte, o la cui incompatibilità con il diritto comunitario derivi da una sentenza del genere, a condizioni riguardanti specificamente detto tributo e che sono meno favorevoli di quelle che si applicherebbero, in mancanza di dette norme, alla restituzione del tributo di cui trattasi. 

Decisione relativa alle spese

Decision on costs

Sulle speseCosts
80 Le spese sostenute dal governo italiano e dalla Commissione, che hanno presentato osservazioni alla Corte, non possono dar luogo a rifusione. Nei confronti delle parti nella causa principale il presente procedimento costituisce un incidente sollevato dinanzi ai giudici nazionali, ai quali spetta quindi statuire sulle spese.80 The costs incurred by the Italian Government and by the Commission, which have submitted observations to the Court, are not recoverable. Since these proceedings are, for the parties to the main proceedings, a step in the actions pending before the national courts, the decision on costs is a matter for those courts.

Dispositivo

Operative part

Per questi motivi,On those grounds,
LA CORTE (Sesta Sezione),THE COURT
pronunciandosi sulle questioni sottopostele dal Tribunale di Milano con ordinanza 15 maggio 1999, e dalla Corte d'appello di Roma con ordinanza 12 maggio 1999, dichiara:(Sixth Chamber),
1) L'art. 10 della direttiva del Consiglio 17 luglio 1969, 69/335/CEE, concernente le imposte indirette sulla raccolta di capitali, dev'essere interpretato nel senso che esso vieta, fatte salve le disposizioni derogatorie dell'art. 12 della stessa direttiva, le tasse retroattive dovute per l'iscrizione di atti societari nel registro delle imprese, qualora non costituiscano diritti di conferimento autorizzati da detta direttiva. L'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva 69/335 dev'essere interpretato nel senso che tali tasse retroattive non costituiscono diritti di carattere remunerativo autorizzati da detta disposizione qualora le iscrizioni nel registro delle imprese per le quali esse vengono riscosse abbiano già dato luogo alla percezione di tributi che le predette tasse retroattive si considerano aver sostituito, ma che non vengono restituiti a coloro che li hanno versati. Al di fuori di queste circostanze, perché tali tasse retroattive costituiscano diritti di carattere remunerativo autorizzati dall'art. 12, n. 1, lett. e), della direttiva 69/335, i loro importi, che possono essere diversi a seconda della forma giuridica della società, devono essere calcolati in base al solo costo delle formalità in parola, fermo restando che possono anche coprire spese generate da operazioni minori effettuate gratuitamente, e devono eventualmente tener conto di altri diritti versati parallelamente e intesi anch'essi a retribuire lo stesso servizio fornito. Per calcolare tali importi uno Stato membro può prendere in considerazione l'insieme dei costi connessi alle operazioni di registrazione, compresa la quota delle spese generali loro imputabili. Inoltre uno Stato membro ha la facoltà di prevedere diritti forfettari e di stabilirne gli importi per un periodo indeterminato, qualora si assicuri, ad intervalli regolari, che tali importi continuano a non superare il costo medio delle operazioni di cui trattasi.in answer to the questions referred to it by the Tribunale di Milano by order of 15 May 1999 and by the Corte d'appello di Roma by order of 12 May 1999, hereby rules:
2) Il diritto comunitario non vieta a uno Stato membro di opporre alle azioni di ripetizione di tributi riscossi in violazione del diritto comunitario un termine nazionale di decadenza triennale che deroga al regime ordinario dell'azione di ripetizione dell'indebito tra privati, assoggettata a un termine più favorevole, purché detto termine di decadenza si applichi allo stesso modo alle azioni di ripetizione di tali tributi basate sul diritto comunitario e a quelle basate sul diritto nazionale.1. Article 10 of Council Directive 69/335/EEC of 17 July 1969 concerning indirect taxes on the raising of capital must be interpreted as prohibiting, subject to the exceptions in Article 12 of that directive, retroactive charges for the registration of company documents in the register of companies where they do not constitute capital duty permitted by that directive. Article 12(1)(e) of Directive 69/335 must be interpreted as meaning that such retroactive charges do not constitute duties paid by way of fees or dues permitted by that provision where the registrations in the register of companies for which they are charged have already given rise to charges for which the retroactive charges are intended to be a substitute but which are not reimbursed to those who have paid them. Otherwise, for such retroactive charges to constitute duties paid by way of fees or dues permitted by Article 12(1)(e) of Directive 69/335, their amounts, which may vary according to the legal form of the company, must be calculated solely on the basis of the cost of the formalities in question, although they may also cover the costs of minor operations carried out free of charge, and must take account of any other charges paid in parallel which are also intended to pay for the same service rendered. In calculating those amounts, a Member State is entitled to take into account all the costs linked with the registration operations, including the share of overheads attributable to them. A Member State also has the option of introducing flat-rate charges and setting their amounts for an indeterminate period, as long as it ensures at regular intervals that those amounts still do not exceed the average cost of the operations concerned.
3) Il diritto comunitario osta a che uno Stato membro adotti norme che subordinano la restituzione di un tributo dichiarato incompatibile con il diritto comunitario da una sentenza della Corte, o la cui incompatibilità con il diritto comunitario derivi da una sentenza del genere, a condizioni riguardanti specificamente detto tributo e che sono meno favorevoli di quelle che si applicherebbero, in mancanza di tali norme, alla restituzione del tributo di cui trattasi.2. Community law does not prohibit a Member State from resisting actions for repayment of charges levied in breach of Community law by relying on a time-limit under national law of three years, by way of derogation from the ordinary rules governing actions between private individuals for the recovery of sums paid but not due, for which the period allowed is more favourable, provided that that time-limit applies in the same way to actions based on Community law for repayment of such charges as to those based on national law.
 3. Community law precludes the adoption by a Member State of provisions making repayment of a tax held to be contrary to Community law by a judgment of the Court, or whose incompatibility with Community law is apparent from such a judgment, subject to conditions relating specifically to that tax which are less favourable than those which would otherwise be applied to repayment of the tax in question.