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Documento 22016D2368

Decisione n. 1/2016 del Consiglio di associazione UE-Libano, dell'11 novembre 2016, recante accordo in merito alle priorità del partenariato UE-Libano [2016/2368]

GU L 350 del 22.12.2016, pagg. 114–125 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

In vigore

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2016/2368/oj

22.12.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 350/114


DECISIONE N. 1/2016 DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-LIBANO

dell'11 novembre 2016

recante accordo in merito alle priorità del partenariato UE-Libano [2016/2368]

IL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-LIBANO,

visto l'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica libanese, dall'altra,

considerando quanto segue:

(1)

L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica libanese, dall'altra, («accordo») è stato firmato il 17 giugno 2002 ed è entrato in vigore il 1o aprile 2006.

(2)

A norma dell'articolo 76 dell'accordo, il consiglio di associazione ha la facoltà di adottare decisioni ai fini del conseguimento degli obiettivi dell'accordo nei casi ivi previsti nonché di formulare adeguate raccomandazioni.

(3)

L'articolo 86 dell'accordo stabilisce che le parti devono adottare qualsiasi misura generale o particolare necessaria per l'adempimento degli obblighi che incombono loro ai sensi dell'accordo e devono adoperarsi per il conseguimento dei suoi obiettivi.

(4)

Il secondo piano d'azione UE-Libano, concordato nel 2013 con l'obiettivo di promuovere la cooperazione nei settori indicati nell'accordo, è giunto a termine nel 2015 e non è stato rinnovato.

(5)

Il riesame della politica europea di vicinato nel 2016 ha proposto una nuova fase di dialogo con i partner, consentendo di rafforzare il senso di titolarità per entrambe le parti.

(6)

L'UE e il Libano hanno convenuto di consolidare il loro partenariato definendo una serie di priorità per il periodo 2016-2020 con l'obiettivo di sostenere e rafforzare la resilienza e la stabilità del paese, tentando nel contempo di affrontare l'impatto del protrarsi del conflitto in Siria.

(7)

Le parti dell'accordo hanno approvato il testo delle priorità del partenariato UE-Libano, comprendente il patto, che favorirà l'attuazione dell'accordo ponendo l'accento sulla cooperazione in relazione a una serie di interessi comuni definiti congiuntamente, che saranno considerati prioritari,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Il Consiglio di associazione raccomanda che le parti attuino le priorità del partenariato UE-Libano, compreso il patto, che figurano nell'allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, l'11 novembre 2016

Per il consiglio di associazione UE-Libano

Il presidente

F. MOGHERINI


ALLEGATO

PRIORITÀ DEL PARTENARIATO UE-LIBANO E RELATIVO PATTO

PRIORITÀ DEL PARTENARIATO UE-LIBANO

Un nuovo partenariato UE- Libano (2016-2020)

Definire le priorità del partenariato UE-Libano

Il Libano ha assunto un ruolo di primo piano nelle discussioni e consultazioni sul riesame della politica europea di vicinato (PEV). Il documento di posizione presentato dai paesi arabi alla conferenza di Beirut in proposito è un testo importante che ha contribuito al processo di consultazione che ha portato al riesame della PEV. Nel complesso, le priorità si basano sulla partecipazione del Libano alla revisione della PEV e puntano a istituire un quadro per un impegno politico e per interventi a breve e medio termine sulla base delle priorità definite dal governo del Libano. Inoltre, in qualità di partner, il Libano e l'UE devono far fronte, oggi più che mai, alle sfide immediate connesse alle crisi prolungate. Considerate queste sfide, il suddetto quadro deve tener conto delle circostanze eccezionali nella regione e del loro impatto sul Libano.

L'UE e il Libano vedono nel loro partenariato l'espressione di valori condivisi e il riconoscimento di interessi reciproci. I diritti umani e le libertà fondamentali sanciti nella legislazione pertinente a livello regionale, nazionale e internazionale, costituiscono valori comuni. Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali è un elemento essenziale delle relazioni tra l'UE e il Libano. Per realizzare l'obiettivo comune di uno spazio comune di pace, prosperità e stabilità occorre collaborare, in particolare attraverso la condivisione delle responsabilità, la differenziazione e un partenariato più intenso, considerando l'importanza di sostenere il Libano quale modello di moderazione per l'intera regione e il ruolo chiave del vivace settore privato e della dinamica società civile del paese.

Affrontando da un lato le sfide più urgenti, fra cui quelle della migrazione e del terrorismo, il Libano e l'UE continueranno dall'altro a perseguire gli obiettivi fondamentali del loro partenariato a lungo termine, che punta a favorire una stabilità sostenibile per il Libano e l'intera regione, dove l'UE si impegnerà attivamente con le autorità nazionali e manterrà il dialogo con tutti i partiti politici, e a sostenere la crescita economica attraverso istituzioni statali forti e il rilancio dell'economia libanese, mobilitando anche il potenziale del settore privato e della società civile libanese. Nell'ambito di ciascuna delle aree prioritarie definite qui di seguito alcune sfide richiedono un'attenzione immediata, mentre altre richiederanno una preparazione adeguata per una corretta attuazione a medio termine.

Il Consiglio di associazione UE-Libano accoglie questo partenariato rinnovato quale modello di un nuovo impegno bilaterale su misura che prevede il rafforzamento del dialogo politico. Il periodo immediatamente successivo al Consiglio di associazione sarà fondamentale per tradurre gli impegni in azioni concrete; ciò richiederà l'efficace attuazione delle priorità del partenariato e del relativo patto da entrambe le parti. Un riesame intermedio aiuterà a mettere a punto e, se necessario, adattare le priorità del partenariato. In ultima analisi, il successo del partenariato rinnovato sarà misurato dal modo in cui risponderà ai bisogni del Libano e dell'UE. Le priorità e gli impegni delineati nel presente documento e nel relativo allegato non sono esaustivi e l'UE è pronta a estendere al Libano i benefici offerti dalle iniziative dell'UE riguardanti i paesi terzi prioritari nella regione.

Far fronte alla crisi umanitaria con una strategia globale

Dal 2011 il Libano subisce pressioni senza precedenti dovute all'afflusso massiccio di siriani sfollati sul proprio territorio. Attualmente ospita circa 1,5 milioni di siriani e circa 500 000 palestinesi, tanto da essere il paese che ospita il maggior numero di sfollati e rifugiati pro capite e per km2. La recente crisi migratoria nell'UE ha posto in primo piano le sfide politiche, economiche e sociali che ne derivano. Il Libano è 440 volte più piccolo e 120 volte meno densamente popolato dell'UE, ma negli ultimi anni ha ospitato un numero assoluto di rifugiati simile.

Il Libano e l'UE ritengono che l'unica soluzione a lungo termine per i rifugiati e gli sfollati giunti in Libano dalla Siria sia il loro ritorno nel paese di origine in condizioni di sicurezza, quando tali condizioni saranno soddisfatte. Rispondere ai bisogni dei rifugiati e degli sfollati siriani e delle comunità che li accolgono è una priorità della massima urgenza per l'intera comunità internazionale, i cui sforzi in questo senso andrebbero intensificati. Tuttavia, entrambe le parti sono consapevoli della necessità di creare le condizioni per il rimpatrio in condizioni di sicurezza dei rifugiati provenienti dalla Siria e degli sfollati siriani, anche durante la fase di transizione, nel rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario e prendendo in considerazione gli interessi dei paesi di accoglienza.

In questo spirito, il Libano e l'UE trarranno i benefici concreti del loro impegno comune per migliorare il dialogo politico lavorando insieme per valutare e promuovere la disponibilità di tali condizioni a livello bilaterale e nelle pertinenti sedi internazionali in cui l'UE e gli Stati membri terranno conto della situazione particolare del Libano e della necessità di prendere in considerazione i suoi interessi vitali, e per esprimere profonda preoccupazione circa il fatto che il Libano ospiti oltre un milione di rifugiati registrati dall'UNHCR e circa l'impatto della situazione sulle comunità di accoglienza, la sicurezza e la stabilità del paese e dell'intera regione.

In questo contesto, e in considerazione del protrarsi della crisi dei rifugiati, il governo libanese ha varato una nuova strategia su come gestire il soggiorno temporaneo e permanente dei siriani sfollati sul proprio territorio e attenuare le pressioni del loro afflusso massiccio sul paese e sui suoi cittadini, in modo da non nuocere agli interessi del paese e dei cittadini libanesi né a quelli dei rifugiati. Questa nuova visione, come indicato nella dichiarazione d'intenti che il Libano ha presentato alla conferenza di Londra nel febbraio 2016, insieme al sostegno internazionale in termini di finanziamenti sufficienti e strumenti di attuazione, può migliorare notevolmente la situazione. Il governo del Libano agevolerà la disponibilità di fondi internazionali e di strumenti di attuazione per le diverse linee di azione, in particolare quelle riguardanti l'economia nazionale, le iniziative per la creazione di infrastrutture e posti di lavoro, adottando le necessarie misure amministrative e regolamentari conformemente alle disposizioni legislative e regolamentari libanesi.

L'UE e il Libano intendono attuare interventi a impatto elevato comprendenti tutte le forme di assistenza finanziaria, prestiti e sovvenzioni, al fine di attenuare i gravi effetti della crisi siriana sulle finanze del Libano (1), sulle comunità di accoglienza e sull'economia, le infrastrutture e l'ambiente. Le opportunità economiche per i rifugiati e gli sfollati provenienti dalla Siria dovranno essere migliorate nel contesto del più ampio obiettivo di migliorare la resilienza economica dell'intero paese attraverso gli investimenti esteri e locali in progetti di creazione di posti di lavoro, infrastrutture e sviluppo economico locale. Tali interventi contribuiranno inoltre a creare un clima in cui i costi associati ai prestiti potrebbero essere notevolmente ridotti per il bilancio statale.

Le priorità del partenariato avranno lo scopo di promuovere interessi comuni e migliorare la cooperazione. Sono fra esse correlate e si rafforzano reciprocamente. Inoltre forniranno un quadro strategico per il coordinamento degli sforzi a livello di politica, sicurezza e cooperazione per i prossimi quattro anni (2016-2020). Le priorità e gli obiettivi, come indicato di seguito, sviluppano ulteriormente i piani e le strategie attualmente perseguiti dal governo. Costituiranno inoltre lo strumento per allineare l'assistenza alla base della visione del governo. Le priorità del partenariato intendono promuovere la parità di genere, anche attraverso una maggiore partecipazione delle donne nella vita politica e nelle sedi decisionali.

1.   Sicurezza e lotta contro il terrorismo

L'obiettivo principale sarà migliorare la sicurezza per tutti gli europei e i cittadini libanesi. Il Libano e l'UE porteranno avanti le riforme e il rafforzamento del settore della sicurezza sviluppando la capacità istituzionale degli operatori del settore anche in materia di applicazione della legge, gestione della sicurezza, organi di vigilanza e giustizia, nel pieno rispetto dei diritti umani e delle regole democratiche.

Gli attacchi perpetrati da Daesh sottolineano come l'Europa e il Libano si trovino di fronte a una minaccia terroristica comune. I nostri sforzi si concentreranno sulla creazione di un ampio partenariato per la sicurezza e per la lotta contro il terrorismo. La tabella di marcia concordata dal Libano e dall'UE a seguito del dialogo sulla lotta contro il terrorismo del 26 gennaio 2016 garantirà una cooperazione più intensa e qualitativamente concreta nella lotta contro le organizzazioni classificate come terroristiche dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (CSNU). Fra i settori di cooperazione figurano la giustizia e l'applicazione della legge, la lotta contro il finanziamento del terrorismo, la gestione delle frontiere, la sicurezza aeroportuale e dell'aviazione civile e la lotta contro l'estremismo violento. A tale riguardo, l'UE si adopererà per mobilitare tutti i mezzi, gli strumenti e la capacità pertinenti a sua disposizione destinati ai paesi terzi prioritari che devono affrontare una grave minaccia terroristica.

Il Libano e l'UE collaboreranno a un approccio nazionale coordinato per contrastare la minaccia terroristica. Con il sostegno dell'UE, il Libano svilupperà la sua strategia nazionale antiterrorismo con il contributo di esperti degli Stati membri, di FRONTEX, Europol, Cepol ed Eurojust. Il risultato sarà una strategia che rispecchierà il contributo prezioso che ciascun ramo del governo libanese può dare alla lotta contro il terrorismo e l'estremismo violento.

2.   Governance e Stato di diritto

Per garantire la stabilità in Libano occorre compiere progressi sul buon governo e lo Stato di diritto. L'UE collaborerà con il Libano per:

sviluppare progetti di cooperazione in materia di rafforzamento delle capacità istituzionali nel quadro della strategia di riforma amministrativa del Libano,

promuovere i valori comuni della democrazia e dello Stato di diritto, compresi la buona governance e istituzioni trasparenti, stabili ed efficaci, la protezione della libertà di espressione e della stampa indipendente,

proseguire gli sforzi di riforma rafforzando l'efficienza e l'indipendenza del sistema della giustizia e puntando a una maggiore efficienza del settore pubblico. Continuerà a essere fondamentale rafforzare la lotta contro la corruzione, che ostacola la crescita e lo sviluppo economico, per ottenere dei risultati nell'ambito di tutte le priorità del partenariato.

La riforma della legge elettorale e del contesto elettorale sarà fondamentale per modernizzare il paese. Il Libano accoglie con favore la disponibilità dell'UE a impegnarsi nella promozione della riforma elettorale nel paese e a migliorare la governance a livello comunale. Lo sviluppo sostenibile richiede anche la promozione dei diritti umani, compresa la protezione dei gruppi emarginati.

3.   Favorire la crescita e le opportunità di lavoro

a.   Comuni

Gli sforzi volti a consolidare la resilienza delle comunità saranno una priorità. Le disparità economiche presenti in Libano privano il paese del suo potenziale di crescita e costituiscono una minaccia per la sua stabilità. Sarà prestata particolare attenzione alle zone svantaggiate, anche coinvolgendo i comuni, le unioni di comuni e autorità locali e rafforzando le organizzazioni della società civile, al fine di migliorare la governance locale. Sarà promossa una maggiore partecipazione delle donne e dei giovani per mettere in atto un approccio globale per la crescita sostenibile. Ciò comporterà anche il miglioramento della prestazione dei servizi, quali la sanità, nonché investimenti in progetti infrastrutturali comunali. I comuni sono stati esposti a forti pressioni dall'aumento della popolazione, in quanto devono estendere i servizi di base e rispondere ai bisogni immediati della popolazione siriana nel paese e delle comunità di accoglienza, cosa che incide sulla qualità dei servizi forniti.

b.   Investimenti privati

Saranno compiuti sforzi per rilanciare l'economia libanese, ponendo l'accento sulla creazione di opportunità di lavoro dignitose per tutti e su una crescita inclusiva su ampia scala intensificando gli investimenti privati. L'economia svolgerà inoltre un ruolo fondamentale per attenuare gli effetti della crisi siriana in Libano. A tal fine, è opportuno rinnovare gli sforzi del paese per affrontare gli squilibri macroeconomici e le vulnerabilità di bilancio attuando le riforme necessarie per aprire la strada a un livello più elevato di crescita sostenibile.

La creazione di posti di lavoro a livello nazionale contribuirà a creare fiducia nelle amministrazioni e negli enti pubblici e a favorire la coesione sociale. Una crescente economia formale genererà entrate essenziali per sostenere l'erogazione di servizi pubblici e rafforzare la legittimità delle istituzioni pubbliche. Una maggiore competitività e diversificazione, unitamente a un settore privato dinamico, miglioreranno la capacità di resistenza dell'economia nazionale e, di conseguenza, stimoleranno la creazione di posti di lavoro, in linea con le leggi e i regolamenti nazionali, e in tal modo ridurranno le tensioni confessionali e sociali. Tale obiettivo può essere conseguito attraverso l'ampio coinvolgimento delle imprese e della popolazione, compresa la diaspora libanese, nelle attività economiche basate sull'innovazione e la conoscenza, e la creazione di posti di lavoro dignitosi che offrano vantaggi a tutti. L'attuazione degli impegni assunti nell'ambito del patto UE-Libano offrirà nuove opportunità per lo sviluppo del paese.

c.   Infrastrutture

Il Libano e l'UE valuteranno la possibilità di utilizzare finanziamenti agevolati per l'espansione delle infrastrutture critiche con l'obiettivo di potenziare la produttività dei settori ad alta priorità. La partecipazione delle istituzioni finanziarie internazionali (IFI) al fine di introdurre nuove modalità di erogazione, fra cui sovvenzioni speciali, assistenza non finanziaria e prestiti agevolati, sarà esaminata congiuntamente. Saranno compiuti sforzi particolari per avviare un dialogo con le organizzazioni del settore privato che potrebbero essere interessate ad avvalersi delle opportunità offerte dai meccanismi di finanziamento. L'obiettivo è sostenere lo sviluppo di infrastrutture critiche per l'elettricità, l'acqua, la gestione dei rifiuti e i trasporti e fornire sostegno in via prioritaria ai settori produttivi. Si valuterà inoltre l'opportunità di un'assistenza finanziaria mirata, compresa quella di bilancio. Inoltre il Libano auspica la creazione di meccanismi specifici dell'UE per attenuare i rischi associati ai grandi programmi di investimento. L'UE e il Libano collaboreranno per realizzare le condizioni necessarie per realizzare interventi finanziari concreti, in particolare quelli europei, al fine di sostenere progetti infrastrutturali chiave e mobilitare gli opportuni strumenti finanziari dell'Unione europea.

Tali linee di azione saranno oggetto di una stretta consultazione al fine di raggiungere risultati concreti.

d.   Commercio / Agricoltura / Industria

Il Libano e l'UE perseguono inoltre l'obiettivo di rafforzare le loro relazioni commerciali. A tal fine istituiranno e convocheranno periodicamente un gruppo di lavoro congiunto per facilitare ulteriormente gli scambi e ridurre le barriere non tariffarie per i beni e i servizi. Il gruppo di lavoro comincerà a riunirsi al più presto.

Esiste un interesse comune a promuovere le relazioni commerciali puntando sul miglioramento della competitività dei prodotti industriali, del settore dei servizi e di quello agricolo ed agroalimentare, migliorando anche le norme di qualità dei prodotti agricoli libanesi, e favorendo al contempo l'integrazione del concetto di consumo e produzione sostenibili.

I lavori in questo ambito contribuiranno ad attenuare le ripercussioni della crisi siriana sul commercio, oltre a contribuire a promuovere gli investimenti in settori ad alta intensità di manodopera come l'agricoltura e l'industria. Le opportunità offerte dall'accordo di associazione dovrebbero essere pienamente ottimizzate per garantire benefici per entrambe le parti: sarà fatto il possibile per agevolare l'accesso dei prodotti libanesi al mercato dell'UE e di altre regioni. Sarà intensificata la cooperazione e l'assistenza tecnica in materia di norme sanitarie e fitosanitarie, collaborando anche con il settore privato in Libano, per affrontare in modo adeguato questi problemi. In tal modo il Libano potrà aumentare le esportazioni di prodotti agricoli e massimizzare i vantaggi derivanti dalla possibilità di accesso al mercato esistente, cosa che comprende l'adempimento dei contingenti tariffari (CT) agricoli nell'accordo di associazione.

L'UE continuerà a incoraggiare e sostenere il Libano verso l'adesione all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) nonché alla sua partecipazione all'accordo di Agadir, che offrirebbe vantaggi al paese.

e.   Sicurezza energetica, azione per il clima e conservazione delle risorse naturali

Una maggiore attenzione all'ambiente attraverso l'efficienza energetica, l'energia rinnovabile, la gestione dei rifiuti, la gestione delle risorse idriche e la conservazione delle risorse naturali può stimolare il potenziale turistico del paese, proteggere la ricchezza nazionale e ridurre l'esposizione della popolazione a malattie e rischi per la salute. La cooperazione e i partenariati nell'ambito della ricerca e innovazione possono svolgere un ruolo fondamentale in tutti questi settori, stimolando il potenziale di una gestione integrata ed efficiente delle risorse naturali attraverso il «nexus approach».

Entrambe le parti mirano a realizzare il potenziale della cooperazione nel settore dell'energia. Un dialogo sull'energia potrebbe offrire la possibilità di intensificare la cooperazione nel settore specifico, anche ai fini dell'esplorazione e dello sfruttamento delle risorse di petrolio e gas e delle relative opportunità in mare. A seguito dell'accordo di Parigi adottato nell'ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), l'UE e il Libano studieranno in che modo rafforzare la cooperazione sull'attuazione del contributo indicativo del Libano stabilito a livello nazionale. Si può prendere in considerazione l'annullamento del debito in cambio di misure per l'ambiente al fine di ridurre l'onere del debito pubblico e migliorare la conservazione delle risorse naturali.

4.   Migrazione e mobilità

Il Libano e l'UE stanno negoziando una dichiarazione congiunta per inaugurare il partenariato per la mobilità avviato con il dialogo su migrazione, mobilità e sicurezza. Le due parti concorderanno inoltre un allegato che illustrerà le azioni prioritarie concrete per raggiungere gli obiettivi del nuovo partenariato per la mobilità.

Entrambe le parti cercheranno di rafforzare la cooperazione in materia di migrazione e mobilità con il partenariato UE-Libano per la mobilità, che costituisce un quadro a lungo termine per rafforzare la capacità del Libano di gestire la migrazione sia regolare che irregolare, tenendo conto nel contempo dei suoi interessi in quanto paese ospitante, del contesto specifico, delle scarse risorse e delle forti pressioni che il paese subisce dall'inizio della crisi siriana.

Il Libano e l'UE intendono promuovere la cooperazione su un'ampia gamma di questioni, fermo restando che quelle riguardanti la migrazione e la mobilità devono essere affrontate in modo globale e che ogni obiettivo del partenariato per la mobilità deve essere perseguito con uguale determinazione. La piena ed effettiva attuazione del partenariato sarà fondamentale per la cooperazione fra l'UE e il Libano in questo settore. Occorrerà tra l'altro promuovere la gestione efficiente della mobilità dei cittadini libanesi e dell'UE nel territorio di entrambe le parti, aumentare la capacità di gestione dei flussi migratori, rafforzare la capacità di gestione delle frontiere, intensificare il dialogo sulle questioni attinenti alla protezione internazionale per discutere questioni di interesse reciproco e, cosa più importante, garantire che il nesso tra migrazione e sviluppo sia ulteriormente rafforzato e rendere visibili i risultati alla popolazione del Libano.

5.   Meccanismi di dialogo e coordinamento reciproco

Il quadro generale per la cooperazione tra il Libano e l'UE è costituito dall'accordo di associazione, entrato in vigore nel 2006. Sarà importante razionalizzarne e ottimizzarne l'attuazione, riesaminando anche accuratamente i dialoghi e i sottocomitati che vengono organizzati. L'accorpamento dei sottocomitati in un numero minore di riunioni tematiche consentirà di agevolare la cooperazione nei settori prioritari. Allo stesso tempo, potrebbero essere organizzati anche eventi più ampi comprendenti la società civile e gli attori non statali.

Le parti sono altresì disposte ad approfondire il dialogo politico anche attraverso un maggiore impegno in materia di politica estera. Saranno esaminate le modalità per potenziare il livello di cooperazione e consultazione con il ministero libanese degli Affari esteri e degli emigranti (il punto di contatto per la PEV), tenendo conto della posizione di principio adottata dall'UE di sostegno alla sovranità, all'integrità territoriale, al pluralismo e alla stabilità inclusiva del Libano.

Entrambe le parti istituiranno un meccanismo di coordinamento per riesaminare e monitorare periodicamente l'attuazione delle priorità del partenariato e del patto al fine di garantire la condivisione delle responsabilità, la trasparenza e un'attuazione che offra vantaggi alle due parti.

PATTO UE-LIBANO

Allegato alle priorità del partenariato

Introduzione

Alla luce del riesame della politica europea di vicinato (PEV) e come annunciato alla conferenza di Londra del febbraio 2016 dedicata al tema «Sostenere la Siria e l'intera regione», l'UE propone un pacchetto di misure di sostegno globali che combina diversi strumenti politici nell'ambito delle competenze dell'UE. Il presente documento definisce alcune azioni concordate che entrambe le parti intendono attuare in buona fede e fatti salvi i rispettivi quadri giuridici. Le misure intraprese nell'ambito del presente patto non nuoceranno al popolo libanese e saranno conformi alla costituzione, alle leggi e ai regolamenti del Libano.

Il patto UE-Libano, fondato sulle priorità del partenariato, definirà le azioni prioritarie per sostenere la stabilizzazione del paese. Le azioni prioritarie si baseranno sulle priorità individuate dal governo del Libano, anche nella dichiarazione d'intenti presentata alla conferenza di Londra e nel piano di risposta alla crisi in Libano (LCRP). Un aspetto ancora più importante è che il patto UE-Libano rafforzerà la cooperazione reciproca tra il governo del Libano e l'UE nel periodo 2016-2020. Il meccanismo per esaminare i progressi compiuti nell'attuazione del patto si baserà tra l'altro sul dialogo politico nel quadro generale dell'accordo di associazione UE-Libano.

Le azioni prioritarie del patto saranno finanziate mediante i fondi supplementari dell'UE impegnati per il Libano alla conferenza di Londra, di cui almeno 400 milioni di euro da assegnare nel 2016 e nel 2017 e ulteriori fondi che l'UE può mettere a disposizione negli anni rimanenti del periodo contemplato dal presente documento. Tali risorse saranno destinate a finanziare programmi attuati con partner quali le autorità pubbliche, le unioni di comuni, i comuni, le agenzie degli Stati membri dell'UE, le organizzazioni non governative e le organizzazioni internazionali. Il sostegno al settore pubblico e privato può essere fornito anche mediante la combinazione di sovvenzioni dell'UE con prestiti concessi da istituzioni finanziarie degli Stati membri e, ove opportuno, in collaborazione con altre istituzioni finanziarie internazionali, per ridurre i rischi e rendere più interessanti le condizioni di prestito.

Gli obiettivi fondamentali del patto UE-Libano sono, da un lato, creare un ambiente adeguato e sicuro per i rifugiati (2) e gli sfollati provenienti dalla Siria, durante il loro soggiorno temporaneo in Libano, e dall'altro fornire un ambiente favorevole per il Libano, le comunità ospitanti e i gruppi vulnerabili. Ciò consentirà di affrontare anche le esigenze umanitarie in modo efficace, dignitoso ed equo. Questo approccio deve essere realizzato nel più ampio contesto del rafforzamento della resilienza dell'economia nazionale, delle infrastrutture del Libano e degli investimenti in progetti per creare occupazione.

L'UE si impegna ad adeguare il suo intervento all'approccio di ampio respiro summenzionato e a prestare particolare attenzione alle esigenze di sviluppo del Libano e, ove necessario, ad aumentare l'assistenza umanitaria. In base a tale approccio, e al fine di facilitare il soggiorno temporaneo in Libano di cittadini siriani fuggiti dal conflitto nel loro paese, il Libano si impegna a continuare a cercare, nel rispetto della legislazione libanese, modi per agevolare la razionalizzazione dei regolamenti che disciplinano il soggiorno, compresa la rinuncia temporanea ai diritti di residenza e la semplificazione dei requisiti in materia di documentazione, come l'«impegno a non lavorare», al fine di agevolare il loro accesso al mercato del lavoro in settori in cui non sono in concorrenza diretta con i libanesi, come l'agricoltura, l'edilizia e altri settori ad alta intensità di manodopera.

A questo proposito, il Libano, sostenuto dall'UNHCR, intende assumersi l'intera responsabilità amministrativa per la crisi siriana per garantire un quadro di gestione efficiente e trasparente che tenga conto del fatto che la determinazione e la registrazione dello stato sono la principale responsabilità del paese ospitante in collaborazione con le pertinenti agenzie dell'ONU.

Il presente patto verrà attuato nell'ambito di uno stretto e regolare coordinamento fra le due parti secondo l'apposito meccanismo delineato nelle priorità del partenariato.

1.   Rafforzare la stabilità

Sicurezza e lotta contro terrorismo

Impegni dell'UE

Impegni del Libano

a)

Sostenere attivamente l'attuazione della tabella di marcia di lotta contro il terrorismo mediante assistenza tecnica e sostegno finanziario e non finanziario.

b)

Fornire assistenza tecnica e sostegno finanziario per contrastare le attività illecite, quali la lotta contro il contrabbando, la tratta di esseri umani e il traffico di droga e armi da fuoco.

c)

Rafforzare la gestione integrata delle frontiere fornendo sostegno alle quattro agenzie di frontiera.

d)

Sostenere la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

e)

Sostenere la prevenzione dei conflitti e la mediazione, nonché gli interventi volti a contrastare l'estremismo violento e ad allentare le tensioni.

f)

Intensificare la cooperazione e il sostegno in materia di sicurezza aerea.

i.

Migliorare il coordinamento dei servizi di sicurezza, comprese le agenzie preposte alla gestione delle frontiere.

ii.

Sostenere le attività operative del comitato interministeriale antiterrorismo istituito il 26.5.2016.

iii.

Elaborare e attuare una strategia globale integrata di lotta al terrorismo, in linea con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

iv.

Concordare una strategia di gestione integrata delle frontiere, comprendente il rafforzamento del coordinamento dei servizi di sicurezza libanesi e la cooperazione nell'ambito dei programmi UE pertinenti.

v.

Intensificare la cooperazione in materia di sicurezza aerea.

2.   Governance e Stato di diritto

a)

Rafforzare le funzioni democratiche fondamentali (ossia il sistema elettorale, il controllo parlamentare, il coordinamento istituzionale, gli organismi anticorruzione).

b)

Sostenere la modernizzazione del sistema giudiziario, anche migliorando l'accesso alla giustizia, instaurando un sistema giudiziario indipendente ed efficiente e rafforzando le capacità degli attori della giustizia penale, sviluppando altresì la capacità istituzionale al fine di garantire il rispetto degli obblighi internazionali in materia di diritti umani.

c)

Aumentare il sostegno alle autorità locali attraverso programmi di sviluppo nelle regioni prioritarie da determinare in collaborazione con le autorità libanesi.

d)

Fornire sostegno alla società civile finanziando iniziative delle ONG, conformemente alla legislazione libanese, per i progetti incentrati sui settori di sviluppo sociale, culturale ed economico, la promozione dei diritti umani, della democrazia e dei principi di buona governance.

e)

Fornire assistenza finanziaria e tecnica per rafforzare le capacità istituzionali nel quadro della strategia di riforma amministrativa del Libano.

i.

Adoperarsi per ridurre la custodia cautelare e migliorare la gestione delle carceri.

ii.

Promuovere la partecipazione della società civile al processo decisionale pubblico.

iii.

Rafforzare le strutture di governance territoriale:

a.

assegnando le risorse finanziarie necessarie ai comuni, come previsto dalle leggi applicabili

b.

aumentando la partecipazione delle autorità locali e delle unioni di comuni a fini di consulenza sulle esigenze delle comunità e delle lacune nei servizi.

iv.

Creare centri di sviluppo sociale con lavoratori, fornitori di servizi e partenariati pubblici con le ONG, anche per identificare precocemente i minori a rischio.

3.   Favorire la crescitae le opportunità di lavoro

a)

Aumentare il sostegno allo sviluppo del settore privato, concentrandosi sui settori con maggiori effetti moltiplicatori per l'occupazione, anche mediante la promozione di una cultura dell'imprenditorialità e dell'innovazione.

b)

Rafforzare la cooperazione e l'assistenza tecnica in materia di norme sanitarie e fitosanitarie nonché di norme di qualità o di commercializzazione.

c)

Potenziare la cooperazione e fornire assistenza per aiutare il settore privato a beneficiare di un accesso al mercato dell'Unione europea, anche migliorando la competitività internazionale dei produttori e dei prodotti libanesi, e sfruttare i margini di manovra disponibili per migliorare l'accesso dei prodotti libanesi al mercato dell'UE. A tal fine l'UE parteciperà al gruppo di lavoro congiunto per facilitare ulteriormente gli scambi e ridurre le barriere non tariffarie per i beni e i servizi.

d)

Aiutare il Libano a realizzare l'obiettivo dell'adesione all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

e)

Fornire al Libano l'assistenza tecnica opportuna e favorire lo sviluppo di capacità per espandere ulteriormente il settore dei servizi (servizi finanziari, industrie creative, moda, industria audiovisiva, settore informatico e telecomunicazioni), in linea con le priorità nazionali.

f)

Aiutare il Libano a trarre vantaggio dalla sua adesione all'accordo di Agadir.

g)

Nel contesto del processo di adesione del Libano alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), appoggiare la decisione di approvare il Libano come membro operativo a tutti gli effetti. Inoltre appoggiare l'aumento dell'erogazione di prestiti da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI) in Libano, in linea con il mandato di quest'ultima in materia di prestiti esterni. Facilitare il dialogo con altre istituzioni finanziarie internazionali al fine di sostenere finanziamenti agevolati per gli investimenti infrastrutturali e contribuire a creare un clima adatto per ridurre i costi di finanziamento.

h)

Aumentare l'assistenza finanziaria e non finanziaria per la transizione verso le fonti energetiche rinnovabili, compresi gli impianti, lo sviluppo delle capacità e la ricerca e innovazione, nonché per misure di risparmio energetico a livello dei comuni e delle unioni di comuni.

i)

Esplorare le possibilità di una maggiore cooperazione energetica e della condivisione di competenze tecniche, se del caso, anche nel settore del petrolio e del gas.

I.

Adottare misure atte a rafforzare le capacità legali, regolamentari, istituzionali e amministrative per infrastrutture di qualità e migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti, e affrontare gli squilibri macroeconomici e le vulnerabilità di bilancio del Libano attuando le riforme necessarie.

II.

Rafforzare il processo decisionale e le capacità di gestione delle finanze pubbliche nelle istituzioni pubbliche a livello centrale e locale.

III.

Adottare una politica di promozione delle esportazioni.

IV.

Proseguire i negoziati per la futura adesione del Libano all'OMC.

V.

Individuare le sfide per gli scambi di servizi e affrontarle.

VI.

Partecipare attivamente ai lavori del segretariato dell'accordo di Agadir.

VII.

Se del caso, collaborare con le istituzioni finanziarie internazionali pertinenti al fine di beneficiare di finanziamenti a condizioni agevolate.

VIII.

Elaborare e attuare una strategia per il settore dell'energia, tenendo conto degli impegni esistenti previsti nel «Documento strategico per il settore dell'energia elettrica 2010». In particolare, riesaminare l'attuale regime tariffario, affrontare i bassi tassi di riscossione e gli alti costi di produzione ed espandere la capacità di generazione.

j)

Esplorare nuovi programmi in materia di istruzione e formazione professionale/PMI al fine di creare posti di lavoro, in particolare per i giovani e i gruppi vulnerabili, sia libanesi che siriani.

k)

Aumentare il sostegno al piano «Reaching All Children with Education» (RACE).

l)

Continuare a sostenere l'accesso alla scuola e a un'istruzione di qualità, anche non formale.

m)

Sostenere il piano nazionale per tutelare i bambini e le donne in Libano, nonché le persone con disabilità.

n)

Appoggiare un programma globale per i diritti dei giovani e delle donne.

o)

Sostenere il governo libanese per rispondere alla crisi umanitaria in corso. Aumentare il sostegno ai gruppi più vulnerabili fra i libanesi e i rifugiati.

p)

Sviluppare le capacità della società civile e delle organizzazioni locali libanesi, in particolare per il loro lavoro a sostegno di tutte le popolazioni vulnerabili in Libano.

q)

Agevolare l'accesso dei rifugiati palestinesi e siriani ammissibili e dei libanesi delle comunità di accoglienza ai programmi UE per l'istruzione superiore e la ricerca.

IX.

Completare il programma di accreditamento dei centri di formazione esistenti e attuare un piano d'azione per l'istruzione e la formazione tecnico-professionale.

X.

Garantire che i bambini vulnerabili possano accedere a un ambiente di apprendimento di qualità, favorendo anche l'aumento della capacità di assorbimento dell'istruzione e della relativa copertura geografica.

XI.

Garantire la piena operatività del sistema di gestione delle informazioni scolastiche finanziato dall'UE.

XII.

Portare a termine la politica per l'istruzione non formale, allo scopo di colmare il divario tra istruzione formale e non formale sulla base dell'attuale programma di apprendimento accelerato.

XIII.

Migliorare la tutela dei minori e i meccanismi di riferimento.

XIV.

Conformemente alla legislazione libanese, agevolare la registrazione delle ONG internazionali in Libano nonché il rilascio di visti di lavoro e di soggiorno per il personale delle ONG internazionali, se del caso.

r)

Rafforzare la rete dei centri di assistenza sanitaria di base in collaborazione con le ONG libanesi e internazionali.

s)

Promuovere l'accesso all'assistenza sanitaria primaria e secondaria per i cittadini siriani e libanesi vulnerabili.

XV.

Continuare a sviluppare e consolidare il sistema sanitario pubblico in modo sostenibile.

XVI.

Promuovere servizi sanitari per tutti, conformemente alla legislazione libanese.

XVII.

Sostenere l'accettazione immediata di casi urgenti negli ospedali e migliorare il controllo della qualità negli ospedali.

XVIII.

Incentivare la parità di trattamento nell'accesso ai farmaci essenziali, a condizione che siano disponibili finanziamenti da parte dei donatori.

t)

Finanziare attività per le risorse idriche e i servizi igienico-sanitari (WASH).

u)

Finanziare le infrastrutture idriche e per le acque reflue attraverso l'assistenza bilaterale e un approccio misto (assistenza e prestiti).

v)

Valutare il sostegno per le infrastrutture nelle aree più svantaggiate sulla base delle priorità definite dal governo del Libano.

XIX.

Integrare gli investimenti infrastrutturali nei piani generali (esistenti e/o in preparazione).

XX.

Eliminare gli ostacoli esistenti e sviluppare buone pratiche apprese da progetti realizzati con successo nella gestione dei rifiuti e delle risorse idriche.

XXI.

Rafforzare le istituzioni competenti per l'energia e l'acqua.

XXII.

Adoperarsi per attuare il codice dell'acqua e sostenere una riforma a favore di tariffe sostenibili.

4.   Migrazione e mobilità

Obiettivi comuni UE-Libano

L'UE e il Libano concorderanno e attueranno pienamente i reciproci impegni politici del partenariato per la mobilità dopo la sua adozione e tutte le azioni del relativo allegato, in linea con le seguenti priorità ivi definite:

Promuovere e agevolare la buona gestione della migrazione legale e della mobilità

Rafforzare la capacità delle autorità libanesi di gestire le frontiere e prevenire la migrazione irregolare

Potenziare i legami tra migrazione e sviluppo

Intensificare il dialogo e la cooperazione sulle questioni relative ai rifugiati per un trattamento approfondito delle problematiche.


(1)  Si è preso atto dell'impatto della crisi in Siria, compresi i rifugiati, sul Libano, valutato dalla Banca mondiale nel convegno del 13 gennaio 2016 a più di 5,6 miliardi di dollari per il 2015, con un costo complessivo di oltre 13,1 miliardi di dollari per il periodo 2012-2015.

(2)  Nulla di quanto contenuto nel presente documento pregiudica in alcun modo la posizione del Libano di considerare i cittadini siriani in fuga dalla Siria dal 2011 quali sfollati o l'obiettivo strategico del Libano di impegnarsi per la riduzione del loro numero, principalmente allo scopo di favorire il loro rientro completo in Siria in condizioni di sicurezza senza ricorrere a misure di respingimento.


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