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Il regolamento, noto anche come legge sui dati, affronta una serie di sfide e opportunità presentate dai dati1 nell’Unione europea (Unione) mettendo l’accento sull’accesso equo e sui diritti degli utenti, nonché garantendo al contempo la protezione dei dati personali. I suoi scopi comprendono:
garantire una distribuzione equa dei benefici derivanti dai dati fra le parti interessate;
stimolare un mercato dei dati competitivo;
creare opportunità di innovazione basata sui dati; e
rendere i dati, in particolare quelli generati da prodotti connessi più accessibili.
PUNTI CHIAVE
Il regolamento garantisce l’equità nell’assegnazione del valore dei dati tra le parti interessate in ambito di economia dei dati. Esso chiarisce chi può utilizzare i dati e a quali condizioni.
A tal fine, comprende misure volte a consentire agli utenti dei prodotti connessi, dagli smartphone e gli elettrodomestici intelligenti alle macchine industriali intelligenti, di accedere ai dati generati dal loro utilizzo. Inoltre, comprende misure volte a rafforzare la certezza del diritto in relazione all’accesso e all’utilizzo dei dati, in particolare nel contesto di prodotti connessi, quali:
regole chiare sull’utilizzo ammissibile dei dati e le condizioni applicabili;
continui incentivi per i titolari di dati a investire nella produzione di dati di alta qualità;
norme volte a facilitare il trasferimento senza interruzioni di dati preziosi tra i titolari e gli utenti dei dati, tutelando al contempo la riservatezza;
incentivi per incoraggiare un maggior numero di persone ed entità, indipendentemente dalle loro dimensioni, a partecipare all’economia dei dati;
norme sui diritti degli utenti di condividere dati con terzi;
norme sulla protezione dei segreti commerciali e dei diritti di proprietà intellettuale, con garanzie contro comportamenti abusivi; e
un sistema di indennizzo ragionevole per la messa a disposizione dei dati e un meccanismo di risoluzione delle controversie.
Altre misure contemplano quanto segue.
Mitigare l’abuso di contratti abusivi che ostacolano la condivisione equa dei dati. Ciò comporta:
salvaguardare le imprese dalle clausole contrattuali ingiuste imposte dalle parti in posizioni di mercato più forti; e
elaborare modelli di formulazione dei contratti per aiutare i partecipanti al mercato a elaborare e negoziare contratti di condivisione equa dei dati.
Consentire agli enti pubblici di accedere e utilizzare determinati dati del settore privato, ad esempio per contribuire alla loro risposta alle emergenze pubbliche.
Facilitare il passaggio tra i fornitori di servizi di trattamento dei dati per sbloccare il mercato cloud nell’Unione e il graduale ritiro delle spese di passaggio, contribuendo a un’interoperabilità2 dei dati più efficiente.
Esentare i dati acquisiti attraverso prodotti connessi dalle disposizioni della direttiva 96/9/CE, la direttiva relativa alla tutela giuridica delle banche di dati.
Tutelare dall’accesso governativo illegale di terzi ai dati non personali.
Migliorare l’interoperabilità dei dati, i meccanismi e i servizi di condivisione dei dati e gli spazi comuni europei di dati.
Il presente regolamento non pregiudica gli atti giuridici comunitari o nazionali che prevedono la condivisione, l’accesso e l’utilizzo di dati a fini di prevenzione, indagine, accertamento o perseguimento di reati o per l’esecuzione di sanzioni penali o a fini doganali e fiscali.
A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA IL REGOLAMENTO?
Il regolamento è entrato in vigore il e si applica dal .
Dati. Qualsiasi rappresentazione digitale di atti, fatti o informazioni e qualsiasi raccolta di tali atti, fatti o informazioni, anche sotto forma di registrazione sonora, visiva o audiovisiva.
Interoperabilità. La capacità di due o più spazi dati o reti di comunicazione, sistemi, prodotti connessi, applicazioni, servizi di trattamento dei dati o componenti di scambiare e utilizzare i dati per svolgere le loro funzioni.
DOCUMENTO PRINCIPALE
Regolamento (UE) 2023/2854 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , riguardante norme armonizzate sull’accesso equo ai dati e sul loro utilizzo e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e la direttiva (UE) 2020/1828 (legge sui dati) (GU L 2023/2854 del ).
DOCUMENTI CORRELATI
Regolamento (UE) 2023/1543 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e per l’esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali (GU L 191 del , pag. 118).
Direttiva (UE) 2023/1544 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , recante norme armonizzate sulla designazione di stabilimenti designati e sulla nomina di rappresentanti legali ai fini dell’acquisizione di prove elettroniche nei procedimenti penali (GU L 191 del , pag. 181).
Regolamento (UE) 2022/2065 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativo a un mercato unico dei servizi digitali e che modifica la direttiva 2000/31/CE (regolamento sui servizi digitali) (GU L 277 del , pag. 1).
Regolamento (UE) 2021/784 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativo al contrasto della diffusione di contenuti terroristici online (GU L 172 del , pag. 79).
Direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE (GU L 409 del , pag. 1).
Le modifiche successive alla direttiva (UE) 2020/1828 sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.
Direttiva (UE) 2019/770 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali (GU L 136 del , pag. 1).
Regolamento (UE) 2018/1807 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativo a un quadro applicabile alla libera circolazione dei dati non personali nell’Unione europea (GU L 303 del , pag. 59).
Regolamento (UE) 2017/2394 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa che tutela i consumatori e che abroga il regolamento (CE) n. 2006/2004 (GU L 345 del , pag. 1).
Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativo alla protezione delle persone fisiche in materia di trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati) (GU L 119 del , pag. 1).
Regolamento (UE) 2015/847 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e che abroga il regolamento (CE) n. 1781/2006 (GU L 141 del , pag. 1).
Direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2006/70/CE della Commissione (GU L 141 del , pag. 73).
Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del , che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93 (GU L 218 del , pag. 30).