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La direttiva prevede procedure di ricorso (ovvero, la possibilità per un offerente1 di contestare l’aggiudicazione di un appalto a un altro offerente) finalizzate a fornire tutela giuridica agli offerenti coinvolti. Le procedure favoriscono altresì la trasparenza e la non discriminazione nell’aggiudicazione di appalti senza compromettere le esigenze di riservatezza degli Stati membri.
La direttiva 2009/81/CE è stata adottata nell’ambito di un pacchetto comprendente anche la direttiva 2009/43/CE sui trasferimenti di prodotti per la difesa all’interno dell’Unione (si veda la sintesi). I trasferimenti semplificati di prodotti per la difesa tra gli Stati membri come stabilito nella direttiva 2009/43/CE sono importanti per il corretto funzionamento delle gare d’appalto transfrontaliere.
Una relazione della Commissione concernente la valutazione dell’attuazione della direttiva 2009/81/CE, pubblicata nel 2016, ha concluso che la direttiva ha contribuito all’apertura del mercato interno della difesa, ravvisando tuttavia la possibilità di progressi ulteriori.
Onde favorire una spesa più efficiente da parte degli Stati membri per le capacità di difesa congiunte e rafforzare la base industriale competitiva e innovativa del settore della difesa dell’Unione, la Commissione ha avviato il piano d’azione europeo in materia di difesa a fine 2016. Un elemento fondamentale del piano era l’istituzione del Fondo europeo per la difesa (FED) per sostenere gli investimenti nella ricerca congiunta e nello sviluppo congiunto di attrezzature e tecnologie di difesa (si veda la sintesi).
Nel 2019, la Commissione ha pubblicato una comunicazione sugli orientamenti relativi alle varie possibilità di appalti cooperativi nei settori della difesa e della sicurezza. La comunicazione fornisce inoltre informazioni utili su aspetti importanti per lo svolgimento dei progetti finanziati nell’ambito del FED.
A febbraio 2022, la Commissione ha altresì pubblicato una comunicazione sul contributo della Commissione alla difesa europea, che comprende una serie di proposte per incentivare gli appalti congiunti per le capacità di difesa sviluppate in maniera collaborativa all’interno dell’Unione.
Una raccomandazione della Commissione del 2018 relativa all’accesso dei subfornitori e delle PMI al mercato transfrontaliero propone alcune misure per migliorare la posizione delle PMI nelle catene di approvvigionamento della difesa.
La direttiva è stata modificata in varie occasioni per quanto riguarda le soglie di applicazione (valori al di sotto dei quali non si applica) per le procedure di aggiudicazione degli appalti. Tra le modifiche più recenti figura il regolamento delegato (UE) 2021/1950 della Commissione che è entrato in vigore il .
La direttiva è in vigore dal e doveva diventare legge negli Stati membri entro il .
Per ulteriori informazioni, si veda:
Direttiva 2009/81/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del , relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, dei contratti di fornitura e degli appalti di servizi da parte delle autorità aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori nei settori della difesa e della sicurezza e a modifica delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (GU L 216 del , pag. 76).
Le successive modifiche alla direttiva 2009/81/CE sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.
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