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Dialogo sociale europeo
SINTESI DI:
Comunicazione della Commissione — Il dialogo sociale europeo, forza di modernizzazione e cambiamento
SINTESI
CHE COSA FA LA PRESENTE COMUNICAZIONE?
Definisce gli orientamenti volti a rafforzare il contributo dei rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori («le parti sociali») all’azione delle istituzioni pubbliche, al fine di migliorare la governance pubblica e le riforme economiche e sociali all’interno dell’UE.
PUNTI CHIAVE
Gli obiettivi principali della comunicazione sono:
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estendere la consultazione delle parti sociali, per quanto riguarda l’elaborazione della legislazione europea, a tutte le iniziative con implicazioni sociali;
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migliorare le procedure e le regole per la consultazione;
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incoraggiare la cooperazione tra le organizzazioni nazionali e il miglioramento della loro governance interna;
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incoraggiare le parti sociali ad ampliare e arricchire il dialogo sociale mediante la conclusione di più accordi destinati a essere integrati nel diritto comunitario e lo sviluppo di processi di dialogo settoriale e interprofessionale;
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aumentare la visibilità del dialogo sociale europeo;
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migliorare la formazione delle parti sociali europee e dei rappresentanti delle autorità nazionali, nonché promuovere il dialogo sociale locale e la responsabilità sociale delle imprese.
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Forme di dialogo
La consultazione con le parti sociali assume due forme principali:
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un dialogo bilaterale fra i datori di lavoro europei e le organizzazioni sindacali, a livello intersettoriale e all’interno dei comitati settoriali;
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un dialogo trilaterale che coinvolge anche le autorità pubbliche.
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Dialogo sociale settoriale
Entro il 2015, si sono costituiti 43 comitati settoriali di dialogo sociale. Questi comitati sono forum di discussione e di consultazione sulle proposte in materia di occupazione e politica sociale in alcuni settori specifici e spesso comprendono diversi gruppi di lavoro e comitati.
Dialogo sociale interprofessionale
Sono stati definiti una serie di forum per consentire il dialogo sociale in tutti i settori, tra cui:
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il comitato per il dialogo sociale, il principale forum europeo per un dialogo bilaterale a livello interprofessionale;
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il vertice sociale trilaterale per la crescita e l’occupazione, proposto in questa comunicazione, che si riunisce semestralmente. Esso riunisce i rappresentanti del Consiglio e della Commissione europea insieme ad una delegazione di parti sociali;
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il dialogo macroeconomico, un forum di alto livello (livello ministeriale) per lo scambio di opinioni tra il Consiglio, la Commissione, la Banca centrale europea e le parti sociali, che si riunisce semestralmente e ha una struttura a due livelli, politico e tecnico;
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il forum di collegamento per lo scambio di informazioni tra tutte le organizzazioni delle parti sociali dell’UE e la Commissione;
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comitati consultivi;
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seminari, progetti comuni delle parti sociali.
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Consultazione
In fase di legislazione, la Commissione consulta prima le parti sociali sul possibile orientamento di un’iniziativa, e poi sul contenuto di un’iniziativa, in una seconda fase.
Secondo una relazione del 2010, il dialogo sociale settoriale ha:
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contribuito a più di 500 testi di diversa forma giuridica, che vanno dai pareri comuni alle risposte agli accordi che sono stati attuati nella forma di legislazione dell’UE;
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concordato 5 testi giuridicamente vincolanti, nei comitati di dialogo sociale, che sono stati attuati dalle direttive;
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Diversi accordi sono stati prodotti anche ai sensi del dialogo sociale interprofessionale:
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quattro accordi interprofessionali sono stati conclusi dalle parti sociali, sulla base del proprio programma di lavoro.
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CONTESTO
ATTO
Comunicazione della Commissione — Il dialogo sociale europeo, forza di modernizzazione e cambiamento [COM(2002) 341 def. del 26 giugno 2002]
ATTI COLLEGATI
Documento di lavoro dei servizi della Commissione sul funzionamento e le potenzialità del dialogo sociale settoriale a livello europeo [SEC(2010) 964 def. del 22 luglio 2010]
Ultimo aggiornamento: 06.10.2015