EUR-Lex L'accesso al diritto dell'Unione europea

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Oceani e pesca

maritime_affairs_and_fisheries

L’Europa è un continente marittimo poiché oltre la metà del suo territorio è costituito da acqua e fasce costiere lunghe 68 000 km. Dispone di 1 200 porti e della flotta mercantile più grande al mondo.

Negli ultimi anni si è assistito alla forte espansione di attività economiche presso e vicino al mare o in mare. Ciò comprende la pesca, il trasporto marittimo e il turismo, nonché la produzione di energia rinnovabile in mare aperto, l’acquacoltura, la biotecnologia blu e altri settori dell’economia blu.

L’adozione di un approccio all’insegna dell’economia blu sostenibile nell’Unione europea (Unione) riunisce tutte queste attività tutelando al contempo l’ambiente in cui operano.

La politica comune della pesca (PCP), introdotta dal trattato di Roma e sancita negli articoli 38-43 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, consiste in una serie di norme per la conservazione delle risorse biologiche marine, la gestione e il controllo della pesca europea all’interno e al di fuori delle acque dell’Unione.

L’obiettivo della PCP è di garantire che le attività di pesca e acquacoltura contribuiscano alla sostenibilità ambientale, economica e sociale nel lungo termine. Ciò comprende la garanzia

  • della tracciabilità, della sicurezza e della qualità dei prodotti commercializzati nell’Unione;
  • di un equo tenore di vita del settore della pesca, compresa la pesca su piccola scala;
  • della stabilità dei mercati;
  • della disponibilità di risorse alimentari a prezzi ragionevoli per i consumatori.

La riforma più recente della PCP risale al 2013 ed è entrata in vigore il 1º gennaio 2014.