Impiego di body scanner negli aeroporti dell'UE

L'impiego di body scanner negli aeroporti dell'Unione europea (UE) è attualmente regolamentato a livello nazionale. La presente comunicazione prende in esame un approccio armonizzato per l'impiego di body scanner e discute le principali questioni e preoccupazioni legate alla loro introduzione quale misura per lo screening delle persone negli aeroporti dell'Unione europea. Gli standard diversi all'interno dell'UE causano un serio rischio di frammentazione dei diritti fondamentali dei cittadini dell'UE, ledendo i loro diritti di libera circolazione e intensificando le loro preoccupazioni relative alle nuove tecnologie di sicurezza.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 15 giugno 2010, sull'impiego dei body scanner negli aeroporti dell'Unione europea [COM(2010) 311 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

L'obiettivo della politica dell'Unione europea (UE) sulla sicurezza dell'aviazione è la protezione di persone e beni da atti di interferenza illecita per l'aviazione civile. Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, l'UE ha istituito un quadro comune per la sicurezza dell'aviazione civile. Uno dei suoi elementi chiave è che ogni singolo passeggero, bagaglio o carico in partenza da un aeroporto dell'UE deve essere sottoposto a screening o ad altro tipo di controllo al fine di impedire che possano essere portati articoli proibiti nelle aree sterili dell'aeroporto o a bordo degli aeromobili. Negli ultimi anni l'aviazione civile ha dovuto affrontare nuovi tipi di minacce, come dimostrato recentemente con il fallito attentato terroristico del 25 dicembre 2009 in relazione agli esplosivi nascosti in un passeggero su un volo da Amsterdam a Detroit, contro i quali le tecnologie di protezione tradizionali comunemente in uso presso gli aeroporti non sono pienamente efficaci.

Preoccupazioni sollevate in merito all'impiego di body scanner

Le preoccupazioni sollevate nel corso degli ultimi anni sull'impiego dei body scanner si riferiscono principalmente alla creazione di immagini del corpo e all'uso di radiazioni ionizzanti (raggi X). Queste preoccupazioni hanno avviato un acceso dibattito sulla conformità dei body scanner con i diritti fondamentali dell'UE e i principi della salute pubblica. I diritti fondamentali sono tutelati principalmente dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Qualsiasi adozione di provvedimenti che limitano tali diritti deve essere giustificata da ragioni di interesse pubblico generale (in questo caso la sicurezza aerea) e deve rispettare i principi di necessità, legittimità e proporzionalità. In relazione alla diffusione dei body scanner, sono state espresse preoccupazioni per quanto riguarda il possibile impatto sulla dignità umana, sul rispetto per la vita privata e la protezione dei dati personali, sulla libertà di religione e sulla non discriminazione. Per quanto riguarda le preoccupazioni sulla salute, la legislazione europea e il trattato Euratom stabiliscono i principi e le soglie per le dosi di radiazione. In particolare, la normativa Euratom impone una giustificazione legittima per l'esposizione umana alla radiazione. Poiché gli effetti delle radiazioni di raggi X sulla salute sono ben noti, una limitata esposizione degli esseri umani a tali radiazioni per uso medico e non medico deve essere in conformità con i principi della legislazione dell'UE. Oggi esistono tecnologie di body scanner che non producono immagini del corpo intero né emettono radiazioni ionizzanti.

Attualmente, nell'ambito del quadro giuridico dell'UE per la sicurezza dell'aviazione, viene fornito ai paesi dell'UE un elenco dei metodi e delle tecnologie che essi possono utilizzare per lo screening delle persone. La legislazione attuale non consente agli aeroporti di sostituire sistematicamente con i body scanner alcuna delle tecnologie né alcuno dei metodi di screening riconosciuti. Solo una decisione della Commissione, sostenuta dai paesi dell'UE e dal Parlamento europeo, può consentire l'introduzione dei body scanner quale metodo di screening delle persone ai fini della sicurezza aerea. Ciononostante i paesi dell'UE hanno il diritto di introdurre i body scanner per sperimentazioni temporanee negli aeroporti o quale misura di sicurezza più restrittiva rispetto a quanto richiesto dalla legislazione dell'UE. Al momento di questa comunicazione i body scanner sono stati testati in Finlandia, Francia, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito.

I body scanner da soli, come qualsiasi altra singola misura di sicurezza, non possono garantire completamente la sicurezza dell'aviazione. Tuttavia, le prove in corso hanno dimostrato che i body scanner possono migliorare la qualità dei controlli di sicurezza negli aeroporti dell'UE. Il loro uso potrebbe aumentare notevolmente la capacità di rilevazione soprattutto di quegli articoli proibiti, come l'esplosivo liquido o plastico, che non possono essere rilevati dai metal detector. Solo un approccio comune dell'UE per l'uso di body scanner potrebbe giuridicamente garantire l'applicazione uniforme delle norme e degli standard di sicurezza in tutti gli aeroporti dell'UE. Ciò è essenziale per garantire sia il massimo livello di sicurezza aerea, che la migliore protezione possibile dei diritti fondamentali e della salute dei cittadini dell'Unione europea.

Contesto

Nel 2008 la Commissione ha proposto un progetto di regolamento con i requisiti di base per lo screening, che riportava un elenco di metodi e tecnologie di screening riconosciuti, tra cui i body scanner. Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sull'impatto delle misure di sicurezza aerea e dell'impiego dei body scanner sui diritti umani, la vita privata, la dignità personale e la protezione dei dati personali, che ha richiesto una valutazione più approfondita della situazione. La Commissione ha accettato di esaminare ulteriormente tali questioni e ha ritirato i body scanner dalla sua proposta legislativa originaria. Il progetto di legge è diventato il regolamento (CE) n. 272/2009 della Commissione.

La Commissione deciderà in merito ai prossimi passi da compiere e se proporre o meno un quadro giuridico dell'UE sull'uso dei body scanner negli aeroporti dell'UE, a seguito di una valutazione d'impatto per analizzare ulteriormente il possibile impatto della diffusione dei body scanner sui diritti fondamentali e sulla salute, e alla luce del risultato delle discussioni con il Parlamento europeo.

Ultima modifica: 18.01.2011