Partenariato per la democrazia e la prosperità con il Mediterraneo meridionale

La Commissione presenta i principali elementi di un nuovo partenariato tra l’Unione europea e i paesi del Mediterraneo meridionale. L’obiettivo del partenariato è sostenere i paesi che si impegnano a portare avanti riforme politiche ed economiche che contribuiscono a migliorare i diritti e le libertà delle persone.

ATTO

Comunicazione congiunta al Consiglio europeo, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni dell’8 marzo 2011 - «Un partenariato per la democrazia e la prosperità condivisa con il Mediterraneo meridionale» [COM(2011) 200 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Una nuova strategia di cooperazione deve permettere all’Unione europea (UE) di rafforzare il suo appoggio ai paesi del Mediterraneo meridionale che avviano riforme politiche ed economiche.

Questo partenariato rinnovato deve fondarsi sui risultati del processo di Barcellona e dell’Unione per il Mediterraneo. I partner mediterranei devono essere pronti ad approfondire la loro cooperazione politica, anche in materia di politica esterna e di sicurezza. Devono dimostrare di essere capaci di rispettare i diritti umani e i processi democratici.

La strategia va attuata con un approccio differenziato per soddisfare le esigenze di ogni paese. Inoltre, il ritmo di completamento delle riforme deve condizionare gli importi degli aiuti finanziari e la possibilità di accedere a uno status avanzato di associazione, basato sugli accordi euromediterranei di associazione.

Sostenere la democrazia

Le riforme prioritarie appoggiate dall’UE riguardano il funzionamento dell’amministrazione pubblica, delle procedure politiche e dei sistemi fiscali, oltre alla lotta alla corruzione e ai flussi finanziari illeciti.

Inoltre, la strategia impegna i partner a migliorare il dialogo sociale e il ruolo della società civile, soprattutto attraverso la creazione di un meccanismo di vicinato a favore della società civile.

Migliorare la mobilità delle persone

I partner devono attuare dei quadri di cooperazione per favorire la mobilità delle persone (soprattutto in materia di visti e d’immigrazione legale, di migrazione nell’ambito di occupazioni stagionali, di gestione delle rimesse inviate dai migranti, di programmi di rimpatrio e di reinserimento, ecc.).

Oltre a ciò, l’UE prevede alcune azioni di sostegno alla capacità di gestione dei flussi migratori dei suoi partner che riguardano l’integrazione dei migranti e la sicurezza alle frontiere (lotta all’immigrazione illegale, tratta di esseri umani, criminalità e corruzione transfrontaliere, ecc.).

Promuovere uno sviluppo economico inclusivo

La strategia deve contribuire ad individuare le riforme sociali ed economiche necessarie per migliorare la stabilità economica e la creazione di occupazione nei paesi partner.

La Commissione individua alcune ulteriori priorità relative alla qualità dei sistemi d’istruzione, la legislazione applicabile alle piccole e medie e imprese, l’integrazione commerciale regionale e la cooperazione euromediterranea nel settore industriale.

Favorire il commercio e gli investimenti

Il miglioramento del clima imprenditoriale è necessario per il buon sviluppo del commercio e degli investimenti diretti stranieri. Quindi, la strategia deve appoggiare il rafforzamento dello Stato di diritto e del potere giudiziario, la lotta alla corruzione e la riforma delle procedure amministrative.

L’UE ha concluso accordi commerciali con l’insieme dei partner mediterranei (ad eccezione della Siria). Tali accordi devono essere completati con misure diverse in ogni paese nei seguenti settori:

Inoltre, il partenariato rinnovato deve sfociare nella negoziazione di accordi di libero scambio globali e approfonditi *, nell’ottica della creazione di zone di libero scambio.

Rafforzare la cooperazione settoriale

Occorre lanciare nuove iniziative di cooperazione, soprattutto nei settori:

Assistenza finanziaria

Le priorità finanziarie della politica europea di vicinato devono essere riorientate successivamente all’adozione della strategia. Infatti l’assistenza finanziaria va aumentata e diversificata anche facendo ricorso ai finanziamenti delle istituzioni finanziarie internazionali, della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e della Banca europea per gli investimenti (BEI) (DE) (EN) (FR).

Oltre a ciò, l’UE può prevedere di fornire assistenza macroeconomica ai suoi partner toccati dalla crisi finanziaria internazionale.

Termini chiave

Ultima modifica: 27.06.2011