Innovazione e strategia di Lisbona

1) OBIETTIVO

Definire il processo d'innovazione, la politica d'innovazione e presentare un programma d'azione per la Comunità e gli Stati membri inteso a contribuire alla realizzazione degli obiettivi stabiliti dalla strategia di Lisbona.

2) ATTO

Comunicazione della Commissione dell'11 marzo 2003, « Politica dell'innovazione: aggiornare l'approccio dell'Unione europea nel contesto della strategia di Lisbona »

[COM(2003) 112 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

3) SINTESI

Contesto. La comunicazione fa il punto del processo d'innovazione e della strategia di Lisbona avviata nel marzo 2000, intesa a fare dell'Unione europea l'economia più dinamica e più competitiva del mondo entro il 2010. Con il Libro Verde sullo spirito imprenditoriale (es de en fr) e la comunicazione della politica industriale in un'Europa allargata, la comunicazione fornisce un contributo allo sviluppo della politica delle imprese a favore della competitività delle imprese e della crescita economica.

Definizione. L'innovazione consiste nella produzione, l'assimilazione e lo sfruttamento con successo delle novità in campo economico e sociale.

Importanza dell'innovazione per le imprese. L'innovazione consente alle imprese di conquistare nuovi mercati e di resistere alla concorrenza. Essa assume forme molto differenti, che vanno dall'invenzione derivante dalla ricerca e dallo sviluppo, all'adeguamento della procedura di produzione, lo sfruttamento di nuovi mercati, l'utilizzazione di nuovi approcci organizzativi o la creazione di nuovi concetti in materia di commercializzazione.

La corsa all'innovazione è importante quanto la concorrenza tramite i prezzi. Le imprese devono quindi svolgere un ruolo attivo in questo campo, in particolare sfruttando i risultati della ricerca e contribuendo alla crescita della competitività dell'Unione europea.

La politica dell'innovazione. A livello politico, la diversità dell'innovazione comporta delle difficoltà di comprensione del processo nel suo insieme. Inizialmente è stato seguito un approccio lineare basato sulla ricerca, mentre è più appropriato un approccio sistemico che comprende tutti gli elementi che intervengono nell'innovazione. Il modello sistemico deve essere sviluppato per poter comprendere non solamente l'innovazione tecnologica, ma anche altre forme di innovazione. L'Unione europea deve quindi approfondire le sue conoscenze su questo processo per poter elaborare una politica efficace.

L'integrazione dell'innovazione nelle diverse politiche consente di rafforzare l'impresa, che si trova al centro del processo d'innovazione. Ad esempio, la formazione del personale in materia di spirito imprenditoriale consentirà di sfruttare meglio le opportunità offerte dal mercato. La cooperazione con altre imprese e le pubbliche autorità impone la creazione di « grappoli d'imprese » (clusters) complementari, geograficamente concentrati, interdipendenti e concorrenti. Anche le condizioni del mercato e la domanda dei consumatori svolgono un ruolo importante. Ai fini dello sviluppo di processi innovatori sono altresì necessari alcuni altri parametri come la concorrenza, l'apporto di capitali, il contesto regolamentare più flessibile, l'esistenza di manodopera qualificata e mobile.

Tenuto conto di tutti questi aspetti, l'attuazione della politica d'innovazione riveste un carattere delicato. Le amministrazioni comunitarie, nazionali e regionali devono pertanto affrontarla con un massimo di flessibilità.

Le sfide. L'Unione europea dovrà recuperare il ritardo accumulato sui suoi principali concorrenti, aiutare i nuovi Stati membri a colmare le loro lacune, sviluppare le competenze necessarie e trarre vantaggio dalla sua situazione economica e sociale.

Nonostante alcuni risultati incoraggianti rilevati nel corso dell'elaborazione del quadro di valutazione sull'innovazione 2001 e 2002, l'Unione europea ha un ritardo considerevole rispetto agli Stati Uniti e al Giappone. Tuttavia, alcuni Stati membri hanno compiuto più progressi di altri, consentendo così agli altri Stati membri di progredire più rapidamente grazie al metodo di coordinamento aperto. L'Unione europea dovrà anche superare le reticenze interne nei confronti dell'adeguamento ai processi innovatori.

L'allargamento dell'Unione europea richiede la realizzazione di interventi specifici. Gli abitanti dei paesi candidati hanno spesso dato prova di spirito innovatore adeguandosi alla trasformazione della loro economia. Anche se i problemi incontrati in tali paesi e negli Stati membri dell'UE sono spesso identici, sarà necessario dedicare un'attenzione particolare alla formazione, all'adeguamento e all'istituzione di circuiti finanziari adeguati.

In genere, le qualifiche specialistiche o generali dei lavoratori europei devono essere migliorate.

Inoltre, in seguito all'evoluzione demografica che comporta un invecchiamento della popolazione, l'organizzazione professionale deve essere riveduta ponendo l'accento sulla flessibilità per rafforzare in particolare la formazione professionale.

A livello dell'Unione europea occorre altresì sfruttare le specificità dell'UE quali l'importanza del settore pubblico o della crescente urbanizzazione.

Il quadro della politica dell'innovazione. A livello europeo sono stati compiuti degli sforzi in materia di coordinazione, in particolare nell'ambito dei programmi quadro di ricerca al fine di migliorare la relazione tra la ricerca e l'innovazione. Anche in altri settori occorre rafforzare l'aspetto « innovazione ». Le cinque priorità identificate dalla Commissione nella sua comunicazione sull'innovazione in un'economia basata sulla conoscenza sono tuttora d'attualità, ma è necessario rafforzare la promozione. Sarà istituito un quadro d'azione favorevole alla coordinazione:

Saranno adottati dei provvedimenti. Ad esempio, la Commissione europea prevede di rafforzare il processo di tirocinio. Un progetto pilota avrà per oggetto il miglioramento del sistema di sostegno a favore della promozione dell'innovazione e un'attenzione particolare sarà dedicata ai paesi candidati.

Altri interventi. Occorrono nuove idee per rafforzare il processo d'innovazione.

In primo luogo, occorre migliorare il contesto delle imprese rafforzando l'interazione con altre politiche quali la concorrenza, il mercato interno, la politica regionale, le misure fiscali, l'istruzione e la formazione professionale, l'ambiente, la normalizzazione o il brevetto comunitario.

L'innovazione può progredire unicamente se viene percepita in modo positivo dal mercato. In tal caso è possibile esaminare la reazione dei consumatori in mercati pilota che, per le loro caratteristiche specifiche, possono essere particolarmente ricettivi nell'ambito dell'Unione europea. Questa procedura aiuterà anche le imprese europee a insediarsi nel mercato mondiale.

Anche il settore pubblico dell'Unione è fonte e utilizzatore di innovazione, anche se esistono ancora alcuni ostacoli. Occorre quindi proseguire in questa direzione ricorrendo in particolare ai metodi di gestione elettronica.

A livello regionale, dove sono spesso elaborati i processi innovatori, è necessario compiere degli sforzi per evitare la compartimentazione, rafforzando nel contempo la creazione di « grappoli d'imprese » e di centri di formazione. La Commissione sosterrà gli sforzi delle autorità regionali e delle reti europee.

Piano d'azione. Anche se non si rileva ancora il ritardo rispetto agli Stati Uniti in materia d'innovazione è necessario che l'Unione europea sviluppi una politica dell'innovazione. Gli Stati membri e la Commissione devono elaborare un quadro d'azione che stabilisca priorità e obiettivi.

Gli Stati membri dovranno rafforzare le loro strategie nazionali a favore dell'innovazione, trasmettere alla Commissione le informazioni sull'innovazione e rafforzare la loro partecipazione al processo di apprendimento reciproco.

La Commissione s'impegna a migliorare la coerenza dei dati disponibili, migliorerà il processo d'apprendimento reciproco, analizzerà con gli Stati i risultati del processo e avvierà un'iniziativa pilota sulla valutazione dei risultati. Nei paesi candidati, essa istituirà una piattaforma di scambio ed estenderà il quadro di valutazione. Essa preparerà una relazione sulla politica dell'innovazione a livello nazionale e comunitario e contribuirà all'innovazione nel settore pubblico.

La Commissione e gli Stati membri attueranno una procedura di coordinamento, rafforzeranno l'apprendimento reciproco e la loro cooperazione per sviluppare l'innovazione nell'ambito dell'UE.

4) disposizione d'applicazione

5) altri lavori

Ultima modifica: 13.05.2003