L'estensione dell'uso degli appalti elettronici nell'Unione europea (Libro verde)

Secondo uno studio della Commissione europea, negli Stati membri meno del 5% dei bilanci complessivi destinati agli appalti pubblici è attribuito tramite sistemi elettronici. Per incoraggiare l'e-government la Commissione intende promuovere gli appalti pubblici elettronici. Il presente Libro verde costituisce quindi un primo passo verso un riesame del vigente quadro UE in materia di appalti pubblici. Esso sarà seguito da un secondo Libro verde che affronterà altre questioni relative alla modernizzazione del vigente quadro.

ATTO

Libro verde della Commissione europea, del 18 ottobre 2010, sull'estensione dell'uso degli appalti elettronici nell'UE [COM(2010) 571 def – Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Il presente Libro verde lancia una consultazione relativa agli appalti pubblici elettronici.

Obiettivo del Libro verde

L'obiettivo della consultazione lanciata tramite il presente Libro verde è quello di incoraggiare la dematerializzazione delle procedure d'appalto di forniture, servizi e lavori. Ciò comprende la sostituzione delle procedure cartacee con procedure automatizzate per tutte o parte delle comunicazioni e delle transazioni necessarie.

La procedura elettronica implica le seguenti fasi:

Vantaggi degli appalti elettronici

La Commissione europea ritiene che le procedure di appalto automatizzate permetterebbero di:

Iniziative esistenti a favore delle procedure di appalto elettroniche

Le direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE sono già state modificate per agevolare il trattamento elettronico degli appalti pubblici, nonché l'introduzione di tecniche e di strumenti pertinenti.

Nel 2004 la Commissione europea ha formulato un piano d'azione per gli appalti pubblici elettronici. Tale piano d'azione ha permesso di assistere gli Stati membri nel recepimento del nuovo quadro giuridico, in particolare per mezzo di un documento interpretativo e di studio volto a individuare i requisiti funzionali applicabili e a chiarire i nuovi concetti. Inoltre, il piano d'azione ha promosso la creazione di un'infrastruttura comune per la pubblicazione elettronica dei bandi e degli avvisi per appalti, « TED » (Tenders Electronic Daily) e di un vocabolario comune per gli appalti pubblici in tutte le lingue ufficiali dell'Unione (CPV).

La Commissione europea ha inoltre istituito i seguenti strumenti pratici:

Ostacoli da superare

La maggior parte degli ostacoli che impediscono gli appalti elettronici sono interdipendenti. Sarebbe quindi auspicabile condurre un'azione globale per combattere:

Ruolo dell'UE nella promozione degli appalti pubblici elettronici

L'UE deve rispettare il carattere decentralizzato delle procedure d'appalto. A livello nazionale o regionale, le amministrazioni aggiudicatrici possono infatti scegliere tra l'utilizzo di mezzi elettronici o di altri modi di comunicazione per gli appalti di importo superiore alla soglia fissata dalle direttive europee sugli appalti pubblici.

L'UE può agire a vari livelli per incoraggiare gli appalti elettronici:

Termine della consultazione

La Commissione invita tutte le parti coinvolte nello sviluppo degli appalti pubblici elettronici in Europa a rispondere alla presente consultazione entro il 31 gennaio 2011.

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Ultima modifica: 06.12.2010