Valutazione dello "stato di salute" della PAC riformata

Al fine di orientare la politica agricola comune (PAC) verso un'evoluzione equilibrata e rispettosa dell'ambiente, le sue diverse componenti vengono sottoposte ad esame. L'analisi verte su tre capisaldi che presiedono ad un'ampia revisione della PAC e costituisce una fase preparatoria al riesame del bilancio 2008/2009.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 20 novembre 2007, intitolata "In preparazione alla valutazione dello stato di salute della PAC riformata" [COM(2007) 722 finale - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La presente comunicazione delinea gli orientamenti che la politica agricola comune (PAC) dovrà seguire per portare avanti il processo di riforma iniziato nel 2003 con l'introduzione del regime di pagamento unico Pagamento unico per azienda. In questi ultimi anni l'evoluzione della PAC è stata caratterizzata da notevoli progressi, tra cui l'introduzione del nuovo sistema di aiuti che ha contribuito a migliorare la competitività del settore agricolo.

Nell'intento di redigere un bilancio dei progressi compiuti e di alimentare il dibattito sulle svolte future della PAC, la presente comunicazione si focalizza su tre aspetti principali:

Semplificare il regime di pagamento unico

Secondo la "valutazione dello stato di salute" della PAC, il regime di pagamento unico dovrebbe evolvere secondo le seguenti direttrici:

Evoluzione del mercato

Per favorire un'efficace concorrenza sui mercati agricoli, la Commissione intende riesaminare alcuni strumenti di gestione della PAC che non rispondono più alle esigenze dei mercati, in particolare le misure vigenti nel settore cerealicolo e in quello lattiero-caseario.

Riguardo al mercato dei cereali, gli interventi comunitari devono tenere conto dell'accresciuta domanda di cereali e del peso crescente dei biocarburanti.

Si propongono inoltre misure transitorie per preparare il mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari all'estinzione del regime delle quote prevista per il 31 marzo 2015. Oggi si assiste, tanto sul mercato interno quanto su quello internazionale, ad un aumento della domanda di prodotti di alto valore (specialmente formaggi e latticini freschi), a prezzi elevati e al conseguente declino della funzione dell'intervento come canale di sbocco per il burro e il latte scremato in polvere. Un aumento graduale delle quote latte potrebbe neutralizzare i probabili effetti destabilizzanti di tale evoluzione. A questo scopo sembrano opportune anche altre misure, rivolte in particolare a determinate regioni, in primo luogo quelle montane.

Nuove sfide ambientali

La presente comunicazione illustra le nuove sfide che la PAC può contribuire ad affrontare: cambiamenti climatici, bioenergie, gestione delle risorse idriche, nonché altri nodi da sciogliere come quello della biodiversità.

I cambiamenti climatici hanno un'importanza capitale per l'agricoltura europea. Il settore agricolo ha già contribuito in misura sostanziale a ridurre le emissioni di gas serra, ma deve ancora far fronte a talune questioni sollevate dai cambiamenti climatici, come le bioenergie, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità. L'Unione europea (UE) intende affrontare queste problematiche attraverso le misure di sviluppo rurale, una gestione oculata della condizionalità e la promozione della ricerca e dell'innovazione.

La comunicazione tratta anche della gestione dei rischi. Il secondo pilastro della PAC è considerato lo strumento più idoneo alla gestione delle crisi in agricoltura. Si possono tuttavia prospettare anche altri strumenti. Occorre potenziare lo sviluppo rurale, che rappresenta uno strumento chiave per affrontare simili questioni complesse. A questo fine è necessario incrementarne le attività e le risorse, ricorrendo in particolare alla modulazione * obbligatoria.

Termini chiave dell'atto

See also

Ultima modifica: 09.02.2008