Qualità delle acque di balneazione (fino al 2014)

L'Unione europea (UE) stabilisce norme per la sorveglianza, la valutazione e la gestione della qualità delle acque di balneazione nonché per la trasmissione di informazioni sulla qualità di tali acque. L'obiettivo è duplice: ridurre e prevenire l'inquinamento delle acque di balneazione e informare gli europei sul grado di inquinamento.

ATTO

Direttiva 76/160/CEE del Consiglio, dell'8 dicembre 1975, concernente la qualità delle acque di balneazione [Cfr. atti modificativi].

SINTESI

La presente direttiva riguarda la qualità delle acque di balneazione negli Stati membri dell’Unione europea (UE). Essa riguarda le acque in cui la balneazione è autorizzata dalle autorità nazionali e praticata in maniera consuetudinaria da un congruo numero di bagnanti. La direttiva non si applica alle acque destinate a usi terapeutici e alle acque di piscina.

Fissa i criteri minimi di qualità cui devono rispondere le acque di balneazione, ossia:

Gli Stati membri possono fissare requisiti più severi di quelli previsti dalla direttiva. Inoltre, quando quest'ultima non prevede valori per talune sostanze, gli Stati membri non hanno alcun obbligo di determinarli.

Valutazione della qualità delle acque

Gli Stati membri effettuano dei campionamenti secondo le diverse frequenze stabilite per ciascuna sostanza inquinante in allegato. Tali prelievi sono effettuati nei luoghi in cui la densità media giornaliera dei bagnanti è più elevata. I prelievi iniziano due settimane prima dell’inizio della stagione balneare. L’esame dell’acqua deve essere adeguato alle condizioni geografiche e topografiche, alla presenza di scarichi inquinanti o potenzialmente inquinanti.

Non conformità

Qualora le acque non siano conformi ai parametri della direttiva, gli Stati membri non possono autorizzare la balneazione prima di aver adottato le misure necessarie per migliorare la loro qualità. Dispongono a tal fine di un termine di dieci anni dalla notifica della presente direttiva affinché la qualità corrisponda ai valori limite fissati.

Tuttavia le acque di balneazione sono, in talune condizioni, ritenute conformi ai valori dei parametri anche se una certa percentuale dei campioni, prelevati durante il periodo balneare, non rispettano i valori limite. Sono infatti possibili deroghe alle disposizioni della direttiva, a condizione che rispettino l'obiettivo di tutela della salute pubblica.

Inoltre, le conseguenze di inondazioni, catastrofi naturali o condizioni meteorologiche eccezionali non sono prese in considerazione per determinare la qualità delle acque.

Comitato di controllo

Un comitato di adeguamento al progresso tecnico consente di adattare le misure di miglioramento della qualità delle acque. Esso è composto dai rappresentati degli Stati membri ed è presieduto da un rappresentante della Commissione.

Contesto

La presente direttiva è abrogata dalla direttiva 2006/7/CE a decorrere dal 31 dicembre 2014. Tuttavia resta applicabile negli Stati membri dove la trasposizione della nuova direttiva non si è conclusa.

La revisione della legislazione sulle acque di balneazione intende in particolare garantire la coerenza con il sesto programma d'azione per l'ambiente, con la strategia a favore dello sviluppo sostenibile e con la direttiva quadro sulle acque. Intende inoltre semplificare le procedure in considerazione degli sviluppi scientifici e migliorare i processi partecipativi delle parti interessate e l'informazione fornita al pubblico.

Riferimenti

Atto

Data di entrata in vigore

Termine ultimo per il recepimento negli Stati membri

Gazzetta ufficiale

Direttiva 76/160/CEE

10.12.1975

10.12.1977

GU L 31, 5.2.1976

Atto(i) modificatore(i)

Data di entrata in vigore

Termine ultimo per il recepimento negli Stati membri

Gazzetta ufficiale

Direttiva 91/692/CEE

23.12.1991

1.1.1993

GU L 377, 31.12.1991

Regolamento (CE) n. 1137/2008

11.12.2008

-

GU L 311, 21.11.2008

Le modifiche e correzioni successive della direttiva 76/160/CEE sono state integrate nel testo di base. Questa versione consolidata ha solo valore documentale.

ATTI CONNESSI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 21 dicembre 2000 - Una nuova politica per le acque di balneazione [COM(2000) 860 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]. La comunicazione sottolinea i punti forti e le carenze della gestione della qualità delle acque di balneazione e propone impostazioni diverse per l'elaborazione di una nuova direttiva, tenuto conto dei progressi tecnici del settore.

Decisione 92/446/CEE della Commissione, del 27 luglio 1992, concernente questionari relativi alle direttive del settore "acque" [Gazzetta ufficiale L 247 del 27.8.1992].

Questa decisione stabilisce gli schemi dei questionari necessari al controllo dell'attuazione e del rispetto delle disposizioni di tutte le direttive del settore delle acque, fra cui la direttiva 76/160/CEE.

Ultima modifica: 16.03.2011