Il futuro dell'integrazione del sistema ferroviario europeo: il terzo pacchetto ferroviario

La presente comunicazione della Commissione intende rilanciare il settore del trasporto ferroviario migliorandone la capacità di attrazione e la competitività. Tratta vari argomenti: la formazione dei macchinisti, i diritti dei passeggeri e la liberalizzazione del mercato.

ATTO

Comunicazione della Commissione del 3 marzo 2004: «Il futuro dell'integrazione del sistema ferroviario europeo: il terzo pacchetto ferroviario» [COM(2004) 140 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Con il Libro bianco del 2001 " La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte ", la Commissione aveva precisato gli obiettivi di riforma per il trasporto ferroviario. Con la presente comunicazione annuncia le misure previste dal terzo pacchetto ferroviario che intendono favorire l'apertura dei servizi alla concorrenza entro il 2010 e proporre la certificazione dei macchinisti e il potenziamento dei diritti dei passeggeri.

Il terzo pacchetto ferroviario è costituito da due direttive e due regolamenti (uno dei quali è stato respinto dal Parlamento):

Proposta di direttiva [COM(2004) 142 def.] relativa alla certificazione dei macchinisti

In questa comunicazione la Commissione ricorda l'importanza della formazione dei macchinisti ai fini della sicurezza e individua due tipi di competenze di cui i macchinisti devono essere in possesso:

Vista la liberalizzazione dei mercati del trasporto merci su ferrovia, un numero crescente di macchinisti dovrà circolare sulla rete di un altro Stato membro. La Commissione desidera quindi instaurare:

Proposta di regolamento [COM(2004) 143 def.] relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri

Per rafforzare il potere di attrazione delle ferrovie, la Commissione europea desidera inoltre tutelare con maggiore efficacia i diritti dei passeggeri, in particolare in materia di rimborsi in caso di ritardo dei treni. Nel traffico internazionale i viaggiatori si trovano spesso in una situazione più precaria. Secondo la Commissione, l'attuale regolamentazione internazionale, basata sulla Convenzione sui trasporti internazionali per ferrovia (COTIF), non è sufficiente e non istituisce direttamente dei diritti per i viaggiatori.

La Commissione ritiene che l'accesso alle informazioni riguardanti le tariffe e la possibilità di acquistare agevolmente i biglietti per effettuare un viaggio internazionale costituiscono i requisiti minimi per garantire il potere di attrazione dei servizi ferroviari. Inoltre, auspica che le responsabilità siano chiaramente definite in caso di problemi, incidenti o ritardi dei treni. Per quanto riguarda quest'ultimo punto dovrebbero essere definite soglie di compensazione, precisando inoltre le diverse possibilità di ricorso. Infine, la Commissione sostiene che le esigenze delle persone a mobilità ridotta devono essere prese in maggiore considerazione.

Secondo la Commissione una regolamentazione che tuteli i diritti dei passeggeri è tanto più necessaria visto che alcuni servizi saranno liberalizzati.

Proposta di direttiva [COM(2004) 139 def.] sulla liberalizzazione del mercato del trasporto passeggeri

Tenendo conto delle differenze esistenti fra il traffico regionale, quello nazionale e quello internazionale, la Commissione desidera combinare due modelli di apertura alla concorrenza per i vari segmenti di mercato:

Gli operatori concorrenti dovrebbero disporre di quanto segue:

La Commissione auspica quindi un'apertura alla concorrenza di tutti i servizi internazionali a partire dal 1° gennaio 2010, compreso anche il cabotaggio sui servizi internazionali (il trasporto di passeggeri fra due località sul territorio di uno stesso Stato membro).

Requisiti di interoperabilità

La Commissione ricorda inoltre che l'integrazione dei sistemi ferroviari europei richiede un'armonizzazione tecnica per assicurare l'interoperabilità dei materiali e delle attrezzature.

Il Parlamento respinge una quarta proposta

La Commissione aveva avanzato una proposta di regolamento intesa a migliorare la qualità dei servizi ferroviari (respinta in prima lettura dal Parlamento europeo). Il testo proponeva, in particolare, di stabilire delle clausole minime obbligatorie nei contratti di trasporto, tra cui un sistema di compensazione in caso di ritardo o di danni alle merci importate. L'obiettivo era quello di incitare le imprese ferroviarie e i loro clienti a comporre le controversie in merito alla gestione della qualità per via contrattuale.

Ultima modifica: 29.08.2007