Regolamentazione dello spettro radio

Le radiofrequenze, vitali per il funzionamento di molte cose che diamo per scontate, come i nostri telefoni cellulari, la radiodiffusione e Internet a banda larga o i dispositivi di controllo a distanza, sono una risorsa limitata. Al fine di garantire il loro utilizzo ottimale, l'Unione europea (UE) ha concordato il coordinamento della sua politica in questo settore per evitare, ad esempio, le interferenze nelle comunicazioni importanti.

ATTO

Decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (decisione Spettro radio).

SINTESI

La presente decisione mira a coordinare, all'interno dell'Unione europea, la politica sulla disponibilità dello spettro radio e le condizioni tecniche per il suo uso efficace. Si applica all'assegnazione di frequenze radio e di comunicazioni senza fili, comprese le GSM, la terza e la quarta generazione di comunicazioni mobili (3G, 4G) per le frequenze tra 9 kHz e 3000 GHz rilevanti per il mercato interno.

Le attività perseguite ai sensi della decisione tengono in debito conto il lavoro delle organizzazioni internazionali, come per esempio l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) e la Conferenza europea delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT), un'organizzazione intergovernativa con 48 paesi membri, inerente alla gestione dello spettro radio.

Comitato per lo spettro radio

Fondato anche sui principi generali contenuti nel programma strategico in materia di spettro radio adottato nel 2012, il comitato per lo spettro radio assiste la Commissione per definire, sviluppare e attuare la politica dello spettro radio dell'UE. Presieduto dalla Commissione, comprende rappresentanti dei paesi membri ed esamina proposte di misure tecniche per armonizzare le condizioni di disponibilità e uso dello spettro radio.

Esso rilascia inoltre pareri sui mandati trasmessi dalla Commissione al CEPT sull'armonizzazione dell'assegnazione delle frequenze radio e la disponibilità delle informazioni relative all'uso dello spettro. Le misure elaborate dalla Commissione, una volta approvate dal comitato e adottate dalla Commissione, sono vincolanti in tutta l'Unione europea e devono essere seguite dai paesi dell'UE, quando concedono i diritti di uso dello spettro.

Contesto

Le frequenze radio sono assegnate da organizzazioni internazionali, specificatamente le Conferenze mondiali delle radiocomunicazioni (WRC) dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) e, in Europa, dalla Conferenza europea delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT). Con questa decisione, l'UE assume anche il ruolo di garantire l'uso ottimale dello spettro radio.

RIFERIMENTI

Atto

Entrata in vigore

Data limite di trasposizione negli Stati membri

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

Decisione 676/2002/CE

24.2.2002

-

GU L 108 del 24.4.2002, pag. 1-6

ATTI COLLEGATI

ARMONIZZAZIONE DELLE BANDE DI FREQUENZA

La maggior parte delle decisioni adottate dalla Commissione in vista dell'armonizzazione delle condizioni tecniche per la disponibilità e l'uso efficace dello spettro radio sono disponibili sul sito della Commissione dedicato alle decisioni sullo spettro radio.

GRUPPO SULLA POLITICA DELLO SPETTRO RADIO

Decisione 2002/622/CE della Commissione, del 26 luglio 2002, che istituisce il gruppo «Politica dello spettro radio» (GU L 198 del 27.7.2002, pag. 49-51).

La presente decisione istituisce un gruppo consultivo, il gruppo Politica dello spettro radio, per assistere e consigliare la Commissione su questioni quali la disponibilità e l'utilizzo dello spettro radio, l'armonizzazione e l'assegnazione delle frequenze, la questione dei diritti d'uso dello spettro, i prezzi ecc.

Si veda la versione consolidata.

PROGRAMMA SULLA POLITICA IN MATERIA DI SPETTRO RADIO

Decisione n. 243/2012/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2012, che istituisce un programma pluriennale relativo alla politica in materia di spettro radio (GU L 81 del 21.3.2012, pag. 7-17).

Ultima modifica: 18.07.2014