Istruzione finanziaria

La Commissione considera l'istruzione finanziaria fondamentale in vista della costituzione di un mercato unico e a tale proposito intende incoraggiare i cittadini europei ad acquisire le conoscenze finanziarie personali di base. La presente comunicazione mira a definire i principi fondamentali per i programmi nazionali di istruzione finanziaria di qualità, nonché a presentare le iniziative svolte dall'Unione europea in questo campo.

ATTO

Comunicazione della Commissione, del 18 dicembre 2007, riguardante l'istruzione finanziaria [COM(2007) 808 def. – Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Di fronte alle carenze dei consumatori per quanto riguarda la conoscenza dei prodotti finanziari e considerate le difficoltà di scelta e la complessità di tali prodotti, la Commissione ha deciso di promuovere lo sviluppo dell'istruzione finanziaria all'interno dell’Unione europea (UE).

Obiettivi

La presente comunicazione fa parte delle misure sui servizi finanziari previste dalla relazione della Commissione «Un mercato unico per l’Europa del XXI° secolo» e ha lo scopo di aiutare le parti interessate nell'elaborazione di programmi di istruzione finanziaria attraverso:

Importanza e vantaggi economici e sociali dell'istruzione finanziaria

L’istruzione finanziaria è utile alle persone (ad esempio, consentendogli di anticipare finanziariamente le situazioni impreviste), alla società (diminuendo i rischi di esclusione finanziaria e incoraggiando i consumatori a prevedere e a risparmiare, nonché all'economia nel suo insieme (favorendo comportamenti consapevoli e l'apporto di liquidità ai mercati finanziari).

Due recenti studi finanziati dalla Commissione europea segnalano che l'istruzione finanziaria viene proposta da numerosi operatori (autorità di sorveglianza, operatori sociali, istruzione pubblica, ecc.) nei vari Stati membri e che varia notevolmente il numero delle iniziative nazionali in questo campo.

Indagini di riferimento avviate a livello degli Stati membri contribuiscono a definire le priorità e facilitano il controllo dei progressi nel tempo. Inoltre, numerosi studi dimostrano l'effetto positivo sui comportamenti in esito alla partecipazione a programmi di istruzione finanziaria.

Il contesto dell'azione comunitaria

Il settore dell'istruzione rientra nella sfera di competenza degli Stati membri. Tuttavia, la Comunità ha la possibilità di intervenire nel quadro di misure di informazione e di istruzione dei consumatori, anche attraverso l'attuazione di misure che sostengano e completino la politica svolta dagli Stati membri.

Fra le azioni già avviate, la Commissione ha messo a punto uno strumento di istruzione on line, Dolceta, che propone una formazione specifica agli adulti in materia di consumi, nonché l’«Agenda Europa», opuscolo informativo destinato agli alunni dell'insegnamento secondario.

Il libro verde del maggio 2007 sui servizi finanziari ha sottolineato che è possibile fare di più per favorire l'istruzione finanziaria. Ciò è stato parimenti confermato dalle risposte al libro verde, segnatamente per quanto attiene alla diffusione da parte della Commissione delle migliori procedure, nonché dall'adozione di regole comunitarie non vincolanti a sostegno dell'offerta di istruzione finanziaria.

Principi di base per programmi di istruzione finanziaria di qualità

La Commissione ha definito otto principi che possono aiutare i partecipanti alla diffusione dell'istruzione finanziaria, per quanto riguarda l'elaborazione e l'attuazione dei programmi di istruzione finanziaria:

Iniziative e assistenza pratica previste

L’istruzione finanziaria rientra nella sfera di competenza degli Stati membri, ma l'UE può fornire un aiuto pratico importante. La Commissione ha definito prioritarie le seguenti iniziative:

ATTI COLLEGATI

Decisione 2008/365/CE della Commissione, del 30 aprile 2008, che istituisce un gruppo di esperti in materia di educazione finanziaria [Gazzetta ufficiale L 125 del 9.5.2008]. Questa decisione istituisce un gruppo di esperti in materia di educazione finanziaria il cui compito è promuovere le pratiche ottimali in tale settore nonché fornire pareri alla Commissione circa la modalità di attuazione dei principi enunciati nella sua comunicazione del 18 dicembre 2007. Il gruppo è composto da 25 specialisti che rappresentano il settore pubblico e privato, nominati dalla Commissione per un periodo di tre anni prorogabile.

Ultima modifica: 04.07.2011