Ordine di protezione europeo: sostegno alle vittime di reati nell’Unione europea

SINTESI DI:

Direttiva 2011/99/UE: ordine di protezione europeo

SINTESI

CHE COSA FA LA DIRETTIVA?

PUNTI CHIAVE

Per emettere un ordine di protezione europeo, ci deve essere una misura di protezione nazionale esistente in atto in quel paese dell’UE, che impone alla persona che determina il pericolo uno o più dei seguenti divieti o restrizioni:

Emissione di un ordine

Sono previste diverse condizioni, tra le quali:

L’ordine può essere richiesto sia nel paese dell’UE in cui la persona protetta risiede o soggiorna attualmente (Stato di esecuzione) che in quello in cui verrà emesso l’ordine (Stato di emissione).

Non riconoscimento di un ordine

Lo Stato di esecuzione può rifiutare di riconoscere un ordine per una serie di motivi, tra cui:

Se lo Stato di esecuzione si rifiuta di riconoscere l’ordine, dovrà:

Esecuzione di un ordine

Lo Stato di esecuzione è responsabile dell’adozione e dell’applicazione delle misure volte a effettuare l’ordine. In caso di violazione, esso può:

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?

La direttiva è entrata in vigore il 10 gennaio 2012. I paesi dell’UE dovevano recepirla nelle proprie legislazioni nazionali entro l’11 gennaio 2015.

CONTESTO

Si veda anche la sezione «Vittime» sul sito Internet dedicato alla giustizia della Commissione europea.

ATTO

Direttiva 2011/99/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, sull’ordine di protezione europeo (GU L 338 del 21.12.2011, pag. 2-18)

ATTI COLLEGATI

Regolamento (UE) n. 606/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile (GU L 181 del 29.6.2013, pag. 4-12)

Ultimo aggiornamento: 25.01.2016