Ex Repubblica iugoslava di Macedonia – Ambiente

I paesi candidati conducono negoziati con l’Unione europea (UE) al fine di prepararsi all’adesione. Tali negoziati di adesione riguardano l’adozione e l’applicazione della legislazione europea (acquis) e specificatamente le priorità identificate congiuntamente dalla Commissione e dai paesi candidati, nel corso dello screening dell’acquis politico e legislativo dell’UE. Ogni anno la Commissione esamina i progressi compiuti dai candidati al fine di valutare gli sforzi ancora da effettuare fino alla loro adesione. Questo monitoraggio è oggetto di relazioni annuali presentate al Consiglio e al Parlamento europeo.

ATTO

Relazione della Commissione [COM(2011) 660 def. – SEC(2011) 1203 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

L'ex Repubblica iugoslava di Macedonia ha ottenuto lo status di paese candidato all'Unione europea (UE) nel 2005. Il partenariato per l'adesione, adottato dal Consiglio nel 2008, promuove la preparazione del paese in vista della sua futura adesione e dell'allineamento della sua legislazione all'acquis comunitario. Nel 2008, i negoziati per l'adesione non erano ancora stati avviati, perché il paese doveva compiere alcuni progressi verso gli obiettivi e le condizioni stabilite nel partenariato.

La relazione 2011 della Commissione europea registra progressi per quanto concerne l’allineamento sull’acquis in materia di politica ambientale, pur rilevando delle lacune in materia di cambiamenti climatici.

ACQUIS DELL’UNIONE EUROPEA (secondo i termini della Commissione)

La politica comunitaria nel settore dell'ambiente mira a promuovere lo sviluppo sostenibile e a proteggere l'ambiente per le attuali e future generazioni. Essa si basa sull'integrazione della tutela dell'ambiente nelle altre politiche comunitarie, su un'azione preventiva, sul principio «chi inquina paga», sulla correzione alla fonte dei danni all'ambiente e sulla condivisione delle responsabilità. L'acquis è composto da circa 200 atti giuridici che coprono la legislazione orizzontale, l'inquinamento delle acque e dell'aria, la gestione dei rifiuti e delle sostanze chimiche, le biotecnologie, la salvaguardia della natura, l'inquinamento e la gestione dei rischi industriali e il rumore.

Il rispetto di questo acquis presuppone importanti investimenti, ma si traduce anche in vantaggi significativi in termini di salute pubblica e di riduzione dei costi connessi ai danni causati alle foreste, agli habitat, ai paesaggi e ai luoghi di pesca. Una solida e ben strutturata amministrazione a livello nazionale, regionale e locale, è fondamentale per applicare e fare rispettare l'acquis nel settore dell'ambiente.

VALUTAZIONE (secondo i termini della Commissione)

Si osserva qualche progresso in materia di ambiente, specie per quanto riguarda il recepimento dell'acquis dell'UE nella legislazione nazionale e la ratifica degli accordi ambientali multilaterali. Occorre adoperarsi con notevole impegno per applicare la legislazione nazionale, in particolare per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche e la lotta contro l’inquinamento industriale.

Il paese ha fatto pochi progressi in termini di allineamento con l'acquis UE sui cambiamenti climatici e di applicazione di tale acquis. Occorrono ulteriori sforzi per rafforzare le capacità istituzionali e la collaborazione interistituzionale.

ATTI CONNESSI

Relazione della Commissione [COM(2010) 660 def. – SEC(2010) 1327 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. La relazione 2010 sottolinea che il livello di preparazione del paese resta limitato, per quanto siano stati compiuti degli sforzi nei settori della qualità dell’aria e della gestione dei rifiuti. Lo stato di avanzamento resta insufficiente per quanto riguarda l’adeguamento ai cambiamenti climatici, la salvaguardia della natura, l’inquinamento industriale e la gestione dei rischi.

Relazione della Commissione [COM(2009) 533 def.– SEC(2009) 1334 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

Relazione della Commissione [COM(2008) 674 def. - SEC(2008) 2699 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

Nella sua relazione 2008, la Commissione rilevava progressi limitati in materia di salvaguardia e di sorveglianza dell’ambiente. Il quadro legislativo andava sviluppato con particolare riguardo per la legislazione ambientale orizzontale e la gestione dei rifiuti. Gli investimenti pianificati sono stati giudicati insoddisfacenti per preparare il paese in maniera adeguata alle sfide ambientali. Il paese non aveva elaborato strategie per l’adozione e l’attuazione dell’acquis comunitario.

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Ultima modifica: 20.12.2011