Rafforzare il coordinamento delle politiche economiche

La presente comunicazione presenta le riforme previste dalla Commissione per migliorare il coordinamento delle politiche economiche. Tali riforme comprendono una sorveglianza più accurata delle politiche di bilancio degli Stati membri, l'attuazione di un semestre economico europeo e misure specifiche per l'area dell'euro.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 12 maggio 2010, intitolata «Rafforzare il coordinamento delle politiche economiche» [COM(2010) 250 – Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

In questa comunicazione la Commissione trae le conseguenze della crisi economica mondiale del 2009. Essa ritiene che sia ormai fondamentale per l'Unione europea (UE) rafforzare il coordinamento delle politiche economiche negli Stati membri.

In effetti, la crisi economica mondiale ha evidenziato i punti deboli dell'unione economica e monetaria:

Di fronte a queste problematiche, la Commissione intende migliorare la sorveglianza economica degli Stati membri per evitare disavanzi di bilancio eccessivi. Essa propone inoltre una più ampia sorveglianza dell'evoluzione macroeconomica e un rafforzamento della governance economica nell'area dell'euro.

La presente comunicazione presenta anche tre obiettivi principali:

Patto di stabilità e di crescita

Il patto di stabilità e di crescita è un patto con cui gli Stati membri si impegnano a tenere sotto controllo il loro disavanzo al fine di evitare squilibri di bilancio. Il patto prevede:

La Commissione propone quindi di rafforzare la componente preventiva e la parte correttiva del patto dedicando più importanza al debito. Ad esempio, i programmi di stabilità e convergenza potrebbero integrare nuovi obiettivi relativi alla sostenibilità delle finanze pubbliche. La Commissione propone anche di tenere in maggiore considerazione l'interazione tra il debito pubblico e i disavanzi di bilancio nella procedura per i disavanzi eccessivi.

Inoltre, le procedure per i disavanzi eccessivi dovrebbero essere accelerate al fine di offrire le raccomandazioni agli Stati membri al più presto e permettere loro di rimediare agli squilibri di bilancio emergenti.

Semestre europeo

La Commissione propone la messa in atto di un semestre economico europeo all'inizio di ogni anno. Tale semestre dovrebbe rafforzare il coordinamento politico e la sorveglianza economica degli Stati membri.

All'inizio del semestre europeo il Consiglio europeo dovrà individuare le principali sfide economiche e fornire agli Stati membri orientamenti strategici sulle politiche da adottare. In seguito gli Stati membri terranno conto di tali informazioni nell'elaborazione dei propri programmi di stabilità e convergenza e dei programmi nazionali di riforma.

Rispettando in pieno il calendario dei parlamenti nazionali, il semestre europeo permetterebbe di presentare ed esaminare questi programmi mentre le decisioni di bilancio importanti sono ancora in corso di elaborazione a livello nazionale.

Misure specifiche per l’area dell'euro

L'interdipendenza delle economie degli Stati membri è ancora più importante nell'area dell'euro a causa della moneta unica. La Commissione propone quindi una sorveglianza economica più accurata per gli Stati membri che hanno adottato l'euro.

Un «quadro di controllo» potrebbe essere istituito per ciascuno degli Stati membri. Esso comprenderebbe una serie di indicatori quali il debito pubblico, i prezzi del credito, l’evoluzione delle partite correnti, la produttività o l'occupazione. Tali quadri di controllo verrebbero accompagnati da una valutazione qualitativa. Essi costituirebbero in seguito la base delle raccomandazioni riguardanti:

Infine, la Commissione propone di attuare un quadro di gestione delle crisi per garantire la stabilità finanziaria nell'area dell'euro. Tale quadro si presenterebbe sotto forma di prestiti concessi ai paesi dell'area dell'euro in difficoltà finanziarie. I prestiti concessi sarebbero sottoposti al rispetto di un programma di misure da adottare da parte degli Stati membri per risanare il loro bilancio.

Prossime tappe

La Commissione presenterà varie proposte legislative per attuare le riforme presentate nella presente comunicazione.

ATTI COLLEGATI

Regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell'11 maggio 2010, che istituisce un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria. [Gazzetta ufficiale L 118 del 12.5.2010].

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 30 giugno 2010, intitolata «Rafforzare il coordinamento delle politiche economiche per la stabilità, la crescita e l'occupazione - Gli strumenti per rafforzare la governance economica dell'UE» [COM(2010) 367 – Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]. Questa comunicazione riprende le proposte presentate nella comunicazione intitolata «Rafforzare il coordinamento delle politiche economiche». Essa elabora tali idee politiche in proposte concrete e più dettagliate. La comunicazione contiene precisazioni sulle misure preventive e correttive volte a rafforzare il rispetto del patto di stabilità e di crescita. Essa contiene inoltre i particolari relativi allo svolgimento del semestre europeo.

Ultima modifica: 30.07.2010