Croazia – Istruzione e cultura

I paesi candidati conducono negoziati con l’Unione europea (UE) al fine di prepararsi all’adesione. Tali negoziati di adesione riguardano l’adozione e l’applicazione della legislazione europea (acquis) e specificatamente le priorità identificate congiuntamente dalla Commissione e dai paesi candidati, nel corso dello screening dell’acquis politico e legislativo dell’UE. Ogni anno la Commissione esamina i progressi compiuti dai candidati al fine di valutare gli sforzi ancora da effettuare fino alla loro adesione. Questo monitoraggio è oggetto di relazioni annuali presentate al Consiglio e al Parlamento europeo.

ATTO

Relazione della Commissione [COM(2010) 660 def. – SEC(2010) 1326 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Nella sua relazione 2010 la Commissione riscontra che la Croazia non ha realizzato ulteriori progressi nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e della cultura. Il paese ha comunque raggiunto un livello discreto di allineamento e vanno proseguiti gli sforzi sulla preparazione alla sua partecipazione ai programmi dell’Unione europea.

ACQUIS DELL’UNIONE EUROPEA (secondo i termini della Commissione)

I settori dell'istruzione, formazione e gioventù sono principalmente di competenza degli Stati membri. Il trattato CE prevede che la Comunità contribuisca allo sviluppo di un’istruzione di qualità e all’attuazione di una politica di formazione professionale che sia di sostegno e di complemento all’azione degli Stati membri. L'acquis comunitario in materia comprende, oltre a programmi di azione e raccomandazioni, una direttiva sulla formazione scolastica dei figli dei lavoratori migranti. Occorre che gli Stati membri dispongano delle necessarie capacità di attuazione per un’effettiva loro partecipazione ai programmi comunitari relativi a questo capitolo.

VALUTAZIONE (secondo i termini della Commissione)

Si registrano ulteriori progressi per quanto riguarda l’acquis su istruzione e cultura. Il livello di allineamento è buono.

La Croazia deve proseguire gli sforzi per prepararsi a gestire il programma di “Apprendimento permanente” e il programma “Gioventù in azione”.

ATTI CONNESSI

Relazione della Commissione [COM(2009) 533 def. – SEC(2009) 1333 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione dell’ottobre 2009 osservava che la Croazia ha compiuto un discreto progresso, in particolare nell’allineamento con l’acquis comunitario, raggiungendo parzialmente le sue priorità del partenariato di adesione. Tuttavia erano necessari ulteriori sforzi rispetto alla gestione dei programmi comunitarie e all’istruzione degli adulti.

Relazione della Commissione [COM(2008) 674 def. – SEC(2008) 2694 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione del novembre 2008 osservava progressi incoraggianti per quanto riguarda il rispetto delle priorità del partenariato di adesione nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù. I preparativi per la gestione dei programmi dovevano proseguire.

Relazione della Commissione [COM(2007) 663 def. – SEC(2007) 1431 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. La relazione del novembre 2007 notava i progressi della Croazia, in particolare nel proseguimento della riforma dell’istruzione e nel buon livello di allineamento all’acquis del paese. Ulteriori sforzi erano necessari per quanto riguarda la non discriminazione fra cittadini UE e croati nell’istruzione secondaria e l’applicazione della direttiva sulla scolarizzazione dei figli dei lavoratori migranti.

Relazione della Commissione [COM(2006) 649 def. – SEC(2006) 1385 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione del novembre 2006 osservava che la Croazia aveva compiuto progressi soddisfacenti, in particolare per quanto riguarda il proseguimento delle riforme e il livello di preparazione per l’attuazione dell’acquis. La Croazia doveva tuttavia impegnarsi a creare le capacità necessarie in termini di quadri e infrastrutture per assicurare la gestione dei programmi comunitari cui avrebbe partecipato. Doveva altresì proseguire le azioni destinate a garantire l’assenza di discriminazione fra i cittadini dell’UE e quelli croati.

Relazione della Commissione [COM(2005) 561 def. – SEC(2005) 1424 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione dell’ottobre 2005 rilevava l’adozione di varie misure nell’ambito della riforma del sistema d’istruzione e di formazione, soprattutto nel quadro dell’istruzione superiore con l’introduzione del processo di Bologna nei programmi di studi. Il sistema croato di formazione professionale doveva essere sottoposto a una radicale riforma. Occorreva basarsi su una politica nazionale coerente in tale settore e porre maggiore attenzione alla politica in materia di gioventù.

Parere della Commissione [COM(2004) 257 def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

Nel suo parere dell’aprile 2004, la Commissione europea sosteneva che la Croazia non avrebbe dovuto incontrare problemi rilevanti nel settore dell’istruzione e della formazione nel medio termine. Ciononostante, il paese doveva compiere notevoli sforzi per creare un sistema di formazione professionale moderno e conforme alle politiche sociali e occupazionali dell’Unione europea.

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Ultima modifica: 03.12.2010