Repubblica ceca

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2009 def. - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(98) 708 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione COM(1999) 503 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2000) 703 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1746 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1402 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1200 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel parere del luglio 1997, la Commissione riteneva che avrebbe dovuto essere possibile provvedere a medio termine alla trasposizione dell'intero acquis ambientale della Comunità e all'effettiva armonizzazione con i suoi elementi principali (legislazione in materia di inquinamento atmosferico, di valutazione dell'impatto ambientale, di rischi industriali e di prodotti chimici, ecc.). Varie leggi richiedono però investimenti cospicui e un considerevole impegno amministrativo (ad esempio per quanto riguarda il trattamento delle acque reflue urbane, l'acqua potabile, la gestione dei rifiuti, l'inquinamento atmosferico ecc.) e la Commissione aveva ritenuto che l'armonizzazione de facto potesse essere raggiunta solo nel lungo periodo.

La relazione del novembre 1998 affermava che i progressi erano stati molto limitati quanto al rispetto delle priorità a breve termine previste nel partenariato di adesione. Era considerato ancora necessario un considerevole impegno per ottenere il ravvicinamento della legislazione ceca all'acquis comunitario, segnatamente per quanto riguarda il trattamento delle acque e l'inquinamento industriale.

La relazione dell'ottobre 1999 confermava la valutazione della relazione precedente, affermando che i progressi erano stati molto limitati quanto alla trasposizione dell'acquis. Chiedeva di intensificare l'impegno, sempre nei settori delle acque e dei rifiuti. Invitava inoltre a dedicare particolare attenzione al consolidamento delle strutture amministrative e al completamento del piano di finanziamento per le singole direttive.

La relazione del novembre 2000 rilevava alcuni progressi quanto alla trasposizione dell'acquis ambientale. Era stato recepito circa un quarto delle disposizioni comunitarie nel settore dell'ambiente. Deveva essere però ancora recepita la legislazione quadro in alcuni settori, quali l'aria, le acque e i rifiuti. Si registravano ancora carenze nelle disposizioni relative a determinate industrie ed alla protezione della natura.

La relazione del novembre 2001 sottolineava i progressi della Repubblica ceca nell'allineamento sull'acquis e nel potenziamento della capacità amministrativa. Restavano comunque necessari sforzi supplementari in materia di protezione della qualità dell'aria, lotta contro l'inquinamento industriale e protezione della natura.

La relazione dell'ottobre 2002 indicava che l'allineamento legislativo e l'attuazione dell'acquis avevano registrato notevoli progressi, così come il potenziamento della capacità amministrativa. Tuttavia, occorreva un ulteriore impegno per completare il recepimento e l'attuazione dell'acquis e per rafforzare le capacità amministrative, in particolare a livello locale e regionale.

La relazione del novembre 2003 segnala che la Repubblica ceca rispetta, in linea di massima, gli impegni assunti in campo ambientale durante i negoziati d'adesione (conclusi nel dicembre 2002). Il paese dovrebbe essere in grado di attuare la maggior parte dell'acquis in materia ambientale entro il 1° maggio 2004, data del suo ingresso nell'Unione.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica ambientale della Comunità, fondata sul trattato sull'Unione europea, punta ad uno sviluppo sostenibile basato sull'integrazione della protezione ambientale nelle politiche settoriali della Comunità europea, sull'azione preventiva, sul principio del "chi inquina paga", sulla lotta contro le cause prime dei danni ambientali e sulla corresponsabilità. L'acquis comprende all'incirca 200 atti giuridici riguardanti molteplici questioni, tra cui l'inquinamento idrico e atmosferico, la gestione dei rifiuti e dei prodotti chimici, la biotecnologia, la radioprotezione e la tutela della natura. È compito degli Stati membri garantire che, prima di concedere l'autorizzazione a dar corso a taluni progetti pubblici e privati, venga effettuata una valutazione dell'impatto ambientale.

L'Accordo europeo di associazione precisa che le politiche di sviluppo economico della Repubblica ceca dovranno ispirarsi al principio dello sviluppo sostenibile e tenere debitamente conto delle questioni ambientali.

Il Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale e orientale e il mercato interno (1995) menziona solo una piccola parte dell'acquis comunitario in materia di ambiente, vale a dire la legislazione relativa ai prodotti, che è direttamente collegata alla libera circolazione delle merci.

VALUTAZIONE

Gli investimenti della Repubblica ceca a favore dell'ambiente ammontavano dal 1994 a un miliardo di euro l'anno, cioè al 2,4% del prodotto interno lordo (PIL).

È stato completato il recepimento della legislazione orizzontale, conforme all'acquis, fatta eccezione per le ultime disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica. Tali disposizioni devono essere adottate prima del luglio 2004. Deve ancora essere nominato l'organismo responsabile di questa valutazione strategica. La Repubblica ceca ha firmato la convenzione di Aarhus in materia di accesso del pubblico alle informazioni sull'ambiente. La Repubblica ceca ha ratificato il protocollo di Kyoto nel novembre 2001.

Nel settore della protezione delle acque è stata adottata una legislazione conforme all'acquis, eccezion fatta per la legislazione relativa alle acque balneari e a quella più recente in materia di acque. Tutte queste disposizioni devono essere adottate prima dell'adesione. Risulta evidente la necessità di un migliore coordinamento tra gli organismi esistenti nel settore delle acque; si deve altresì rafforzare la sorveglianza della qualità dell'acqua. Entro il 1° maggio 2004 si deve inoltre completare l'inventario degli scarichi di sostanze pericolose e si devono stabilire le autorizzazioni necessarie. Lo stesso vale per i programmi sui nitrati e sulle sostanze pericolose. È stato adottato un periodo transitorio, fino al dicembre 2010, per le acque reflue urbane.

Nel settore della gestione dei rifiuti è stata adottata una legislazione conforme all'acquis, fatta eccezione per le disposizioni relative ai rifiuti degli imballaggi, alla sicurezza finanziaria degli scarichi e alla legislazione recente sui veicoli fuori uso. Tutte queste disposizioni devono essere adottate entro il 1° maggio 2004. Devono inoltre essere adottati i piani regionali di gestione dei rifiuti. Deve proseguire l'introduzione dei sistemi di raccolta nonché degli impianti di valorizzazione e di eliminazione dei rifiuti. Si deve rafforzare il centro per la gestione dei rifiuti e migliorarne il coordinamento con il ministero. È stato accordato un regime transitorio fino al dicembre 2005 per le norme sui rifiuti degli imballaggi.

È stata recepita la normativa in materia di inquinamento industriale e di gestione dei rischi industriali conforme all'acquis. È stata adottata la legge sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento, ma si dovrà prestare maggiore attenzione alla sua attuazione. Lo stesso vale per le disposizioni relative ai rischi di incidenti gravi. Le autorizzazioni in materia di prevenzione e di riduzione integrate dell'inquinamento deve essere distribuite ai nuovi impianti entro il 1° maggio 2004 e agli impianti esistenti fino all'ottobre 2007. Ad alcuni impianti di combustione è stato accordato un periodo transitorio fino al dicembre 2007.

È stato completato il recepimento della legislazione per la protezione della qualità dell'aria conforme all'acquis, salvo per quanto riguarda la legislazione recente sull'ozono. La legislazione relativa ai composti volatili organici provenienti dal deposito e dalla distribuzione della benzina richiede piccole modifiche. Prima dell'adesione della Repubblica ceca all'Unione si devono adottare progetti e programmi sulla qualità dell'aria e se ne deve rafforzare il seguito.

È stata recepita la legislazione nei settori dei prodotti chimici e degli organismi geneticamente modificati (OGM) che rispetta l'acquis, fatta eccezione per le recenti disposizioni sulla diffusione volontaria di OGM nell'ambiente. Questa legislazione deve essere adottata entro il 1° maggio 2004.

Il recepimento è progredito per quanto concerne il rumore; nel giugno 2000 è, infatti, entrata in vigore una disposizione sulla tutela della salute nei confronti delle emissioni sonore. Nell'aprile 2002 è entrato in vigore un regolamento concernente le emissioni sonore dei prodotti, la cui applicazione è stata subito avviata. E' stato istituito un sistema di ispezione.

In materia di radioprotezione, la legge sull'energia atomica è entrata in vigore nel luglio 2002 con i relativi atti derivati destinati a completare il recepimento dell'acquis in materia di radioprotezione, di preparazione in caso di emergenza e di trasporto delle scorie radioattive. La legge sulla gestione delle crisi e il sistema integrato di soccorso recepisce parte della normativa comunitaria.

Nel marzo 1999 la Repubblica ceca ha ratificato la convenzione comune sulla sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei residui radioattivi. Dovrebbe però essere attentamente sorvegliato il trattamento dei siti contaminati dall'estrazione di uranio.

Altri aspetti relativi alla sicurezza nucleare sono trattati nel capitolo " Energia ".

Per quanto concerne la protezione della natura devono essere d'urgenza colmate le lacune relative alla direttiva sugli uccelli e a quella sugli habitat naturali. La legge ceca sulla protezione della natura dev'essere modificata per conformarsi all'acquis. Non si sono registrati progressi nel recepimento dell'acquis. Sono state scelte le informazioni per selezionare le zone di protezione speciale ai sensi della direttiva "Uccelli".

Circa la capacità amministrativa, è stato aumentato il personale del ministero dell'Ambiente e dell'Ispettorato ceco dell'ambiente. E' stata adottata una legge sui comuni destinata a stabilire le esigenze in termini di risorse umane e finanziarie legate al trasferimento delle competenze ambientali dei dipartimenti ai comuni nel gennaio 2003. E' stato potenziato il personale delle autorità regionali che si occupa della questioni ambientali ed il personale del ministero dell'Ambiente. La cooperazione ed il coordinamento tra i vari livelli amministrativi devono essere rafforzati.

La Repubblica ceca partecipa all'Agenzia europea per l'ambiente e alla rete europea di informazione e osservazione in materia ambientale.

Il recepimento dell'acquis deve essere ancora completato nei settori concernenti la legislazione orizzontale, la gestione dei rifiuti, i rischi industriali, la qualità delle acque e la protezione della natura. Particolare attenzione deve essere prestata all'attuazione dell'acquis in molte aree

I negoziati di questo capitolo sono stati chiusi in via provvisoria. Alla Repubblica ceca sono state concesse disposizioni transitorie nei settori degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio e del trattamento delle acque reflue urbane

Ultima modifica: 17.02.2004