Polonia

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2002 def. - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(98) 701 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(1999) 509 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2000) 709 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1752 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1408 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1207 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel parere del luglio 1997, la Commissione riteneva che la Polonia doveva essere in grado di effettuare a medio termine il completo recepimento dell'acquis ambientale. Tuttavia, il processo di adeguamento in taluni settori (trattamento delle acque reflue urbane, acqua potabile, gestione dei rifiuti e legislazione sull'inquinamento atmosferico) avrebbe richiesto periodi più lunghi e sarebbe stato necessario aumentare gli investimenti pubblici e privati.

La relazione del novembre 1998 ha constatato l'inadeguatezza del quadro generale, che impediva di valutare i progressi a breve termine, ed ha sottolineato l'assenza di progressi concreti nel settore legislativo.

La relazione dell'ottobre 1999 sollecita la Polonia ad accelerare il processo di recepimento dell'acquis in materia di ambiente. Il recepimento parziale della direttiva CEE in materia di protezione dell'ambiente ha comunque consentito di avere dei risultati. La riforma amministrativa, entrata in vigore il 1° gennaio, ha inoltre potenziato le strutture instituzionali a livello regionale e locale in questo ambito. La Polonia dovrà comunque garantire il recepimento dell'intera normativa quadro.

La relazione del novembre 2000 segnalava che la Polonia aveva registrato scarsi progressi nel recepimento dell'acquis. Era stata preparata tutta una serie di leggi che dovevano però essere ancora adottate, per giungere ad un livello soddisfacente di recepimento delle direttive in Polonia. Non erano ancora stati adottati i programmi concernenti la prevenzione dell'inquinamento dell'aria e dell'acqua e dell'inquinamento causato dai rifiuti e dall'industria.

La relazione del novembre 2001 sottolinea i progressi realizzati nell'adozione di leggi quadro, come le leggi in materia di valutazione dell'impatto ambientale e accesso all'informazione, gestione dei rifiuti e tutela dell'ambiente. Sono stati elaborati programmi di attuazione dell'acquis.

La relazione dell'ottobre 2002 indica che la Polonia ha registrato notevoli progressi nell'adozione delle misure di attuazione e nel potenziamento della sua capacità amministrativa ai fini dell'attuazione dell'acquis. Occorre tuttavia completare il recepimento e rafforzare l'amministrazione in campo ambientale.

La relazione del novembre 2003 indica che la Polonia rispetta, in linea di massima, gli impegni presi nel settore dell'ambiente al momento dei negoziati di adesione (conclusi nel dicembre 2002). Rafforzando le capacità amministrative a livello regionale e locale, il paese dovrebbe poter attuare la maggior parte dell'acquis ambientale entro il 1° maggio 2004, data della sua adesione all'Unione.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica ambientale comunitaria, fondata sul trattato sull'Unione europea, punta ad uno sviluppo sostenibile basato sull'integrazione della protezione ambientale nelle politiche settoriali della Comunità europea, sull'azione preventiva, sul principio del "chi inquina paga", sulla lotta contro le cause prime dei danni ambientali e sulla corresponsabilità. L'acquis comprende all'incirca 200 atti giuridici riguardanti molteplici questioni, tra cui l'inquinamento idrico e atmosferico, la gestione dei rifiuti e dei prodotti chimici, la biotecnologia, la radioprotezione e la tutela della natura. È compito degli Stati membri garantire che, prima di concedere l'autorizzazione a dar corso a taluni progetti pubblici e privati, venga effettuata una valutazione dell'impatto ambientale.

L'Accordo europeo di associazione precisa che le politiche di sviluppo economico della Polonia dovranno ispirarsi al principio dello sviluppo sostenibile e tenere debitamente conto delle questioni ambientali.

Il Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale e orientale e il mercato interno (1995) menziona solo una piccola parte dell'acquis comunitario in materia di ambiente, vale a dire la legislazione relativa ai prodotti, che è direttamente collegata alla libera circolazione delle merci.

VALUTAZIONE

La Polonia partecipa all'attuazione del programma di azione per lo sviluppo sostenibile, adottato da tutti i paesi che si affacciano sul Mar Baltico.

È stata adottata una strategia a lungo termine per lo sviluppo sostenibile. Il programma di attuazione menzionato tiene conto dell'integrazione degli aspetti ambientali nelle altre politiche settoriali.

In tema di normativa orizzontale, la legislazione necessaria è stata adottata ed è conforme all'acquis comunitario, ad eccezione delle disposizioni concernenti la valutazione strategica dell'impatto ambientale. La legge sulla valutazione dell'impatto ambientale e la legge sull'accesso alle informazioni è entrata in vigore nel gennaio 2001. E' stato istituito un centro di informazioni sull'ambiente. La riforma dell'amministrazione della Polonia ne ha profondamente trasformato la struttura istituzionale in questo campo; le nuove regioni (voïvodies) e le contee (poviats) sono ormai incaricate dei controlli e delle licenze. La legge sulla tutela dell'ambiente è stata adottata nell'aprile 2001 ed è stata ratificata la convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.

In materia di risorse idriche, la legislazione necessaria è stata adottata è conforme all'acquis, ad eccezione delle disposizioni quadro più recenti riguardanti l'acqua. Il monitoraggio della qualità dell'acqua potabile deve essere perfezionato. Entro il 1° maggio 2004 occorre completare l'elenco delle aree sensibili ai nitrati e l'inventario delle discariche per le sostanze pericolose; e lo stesso deve essere fatto per le autorizzazioni di scarico ed i programmi di lotta contro l'inquinamento da nitrati. Per il trattamento delle acque reflue urbane e per lo scarico di sostanze pericolose, sono stati fissati periodi transitori rispettivamente fino a dicembre 2015 e dicembre 2007.

La legislazione sulla gestione dei rifiuti è stata recepita ed è conforme all'acquis, ad eccezione delle disposizioni più recenti relative ai veicoli fuori uso che devono essere adottate prima dell'adesione all'Unione. Il piano nazionale di gestione dei rifiuti deve essere applicato a livello delle nuove voïvodies, poviats e gnimas (livello locale). Prima dell'adesione, devono essere istituiti sistemi di controllo del trasporto dei rifiuti e di annullamento dell'immatricolazione dei veicoli fuori uso. L'istituzione dei sistemi di raccolta e di impianti di valorizzazione e eliminazione dei rifiuti deve proseguire. Le capacità amministrative in questo campo devono essere rafforzate a livello regionale e locale. Sono stati concessi tre regimi transitori per i rifiuti da imballaggio, le discariche e i trasporti di rifiuti che vanno, rispettivamente, fino al dicembre 2007, luglio 2012 e dicembre 2012.

Deve essere adottata una nuova legge sulla protezione della natura per attuare completamente le direttive sulla protezione degli habitat naturali (Natura 2000) e sugli uccelli. Gli elenchi dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciale devono ancora essere stabiliti. Occorre procedere ad un rafforzamento delle capacità amministrative, in particolare per quanto riguarda le procedure di consultazione a livello delle voïvodies.

Inquinamento industriale e gestione dei rischi industriali: la legislazione è stata adottata ed è conforme all'acquis, ad eccezione delle emissioni provenienti dai solventi, i grandi impianti di combustione e i livelli massimi delle emissioni nazionali. Tutte queste disposizioni devono essere recepite entro il 1° maggio 2004. Occorre uno sforzo per rilasciare le autorizzazioni a tutti gli impianti disciplinati dalla direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC). La conformità degli impianti con le autorizzazioni deve essere garantita entro ottobre 2007. L'applicazione delle disposizioni della direttiva Seveso II deve essere attuata prima dell'adesione. Sono stati concessi periodi transitori per il controllo e la tutela contro l'inquinamento industriale e per alcuni grandi impianti di combustione; detti periodi vanno, rispettivamente, fino al dicembre 2010 e dicembre 2017.

La legislazione concernente la qualità dell'aria è stata adottata ed è conforme all'acquis. I piani ed i programmi sulla qualità dell'aria devono essere completati e il relativo controllo deve essere migliorato. Sono stati stabiliti dei regimi transitori per le emissioni di composti organici volatili provenienti dallo stoccaggio e la distribuzione della benzina, ma anche per il tenore di zolfo dei combustibili liquidi. Questi regimi transitori vanno fino al dicembre 2005 e il dicembre 2006 rispettivamente.

Inquinamento acustico: il recepimento progredisce secondo il calendario previsto e la legislazione è conforme all'acquis, ad eccezione delle disposizioni più recenti sul rumore ambiente che devono essere recepite entro luglio 2004. Occorre inoltre procedere all'istituzione di alcuni organismi competenti in materia di rumore.

Sostanze chimiche e organismi geneticamente modificati (OGM): il recepimento è stato portato a termine. La legislazione adottata è conforme all'acquis, ad eccezione della legislazione in materia di biocidi. Le procedure di autorizzazione dei biocidi devono esser adottate prima del 1° maggio 2004. Sono stati istituiti una commissione degli OGM ed un servizio di ispezione dei prodotti chimici. Occorre garantire un maggior coordinamento tra gli organismi competenti.

Radioprotezione e sicurezza nucleare: il recepimento è stato portato a termine e la legislazione rispetta l'acquis. L'Agenzia nazionale dell'energia atomica ha condotto a termine un programma concernente la gestione delle scorie radioattive e del combustibile irradiato nel paese. E' stato stabilito un periodo transitorio che va fino al dicembre 2006 per l'esposizione a scopo medico.

La Polonia ha continuato ad investire nella protezione ambientale, grazie soprattutto al contributo del fondo nazionale per la protezione dell'ambiente. Questi investimenti corrispondono a circa 2 miliardi di euro, cioè 1,7% del prodotto interno lordo della Polonia.

La Polonia partecipa all'Agenzia europea per l'ambiente (EN) e alla rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale.

I negoziati relativi a questo capitolo sono chiusi.

Ultima modifica: 16.02.2004