Polonia

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2002 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 701 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 509 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 709 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1752 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1408 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1206 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel parere del luglio 1997, la Commissione europea era dell'opinione che la Polonia sarebbe stata in grado di conformarsi nei prossimi anni alla maggior parte degli aspetti della normativa energetica della Comunità europea. Sottolineava tuttavia la necessità di seguire con attenzione aspetti quali: l'adeguamento dei monopoli, in particolare riguardo a importazioni ed esportazioni; l'accesso alle reti; gli ostacoli all'importazione di prodotti petroliferi; la fissazione dei prezzi energetici; la predisposizione di interventi di emergenza, in particolare la creazione di riserve obbligatorie di petrolio; gli interventi pubblici nel settore del carbone; il miglioramento dell'efficienza energetica e le norme di qualità relative ai combustibili.

La relazione del novembre 1998, ha confermato la necessità di sforzi supplementari pur riconoscendo un'evoluzione nei settori sopra menzionati.

La relazione dell'ottobre 1999 rilevava che, in questo ambito, la Polonia aveva raggiunto un livello limitato di conformità con l'acquis e, malgrado alcuni risultati, sottolineava la necessità di procedere a ristrutturazioni, specialmente nel settore del gas. Occorreva un ulteriore impegno in svariati settori come, ad esempio, la realizzazione di un mercato interno dell'energia e l'adeguamento dei monopoli. Nessuna particolare difficoltà era prevista in merito alla conformità alle norme Euratom, benché la relazione ritenesse opportuno esaminare la gestione dei combustibili esauriti del reattore nucleare sperimentale di Swierk.

Nella relazione del novembre 2000 la Commissione aveva constatato che l'allineamento sull'acquis in tale settore e la preparazione dell'adesione all'UE variavano enormemente da un comparto all'altro. Nonostante i progressi registrati dalla ristrutturazione e dalla privatizzazione di alcuni comparti e l'elaborazione generale della politica in materia, restavano ancora considerevoli lacune. La relazione sottolineava che campi quali la preparazione del mercato interno dell'energia, la sicurezza energetica, le scorte strategiche e la trasformazione dei comparti del gas e del petrolio necessitavano particolare attenzione. La struttura amministrativa era predisposta, ma si doveva conferire maggiore attenzione alla formulazione e al controllo delle politiche.

Nella sua relazione del novembre 2001, la Commissione constatava progressi nel recepimento dell'acquis dall'ultima relazione e costanti progressi nell'elaborazione politica. L'allineamento sull'acquis era progredito nel settore della sicurezza dell'approvvigionamento e la Polonia aveva concluso accordi con paesi terzi per garantire una migliore sicurezza dell'approvvigionamento. C'erano stati progressi nella preparazione del mercato interno, in particolare con riferimento alla ristrutturazione e privatizzazione nel settore dell'elettricità. Occorrevano tuttavia misure supplementari per allinearsi sull'acquis in questo settore. Era necessario affrontare questioni importanti come le distorsioni dei prezzi e l'accesso alle reti. La ristrutturazione nel settore dei combustibili (in particolare lo sfruttamento del carbone) era continuata, ma il debito del settore aumentava. Per quanto riguarda l'efficienza energetica, la Polonia aveva progredito nell'allineamento sull'acquis ed occorreva quindi prestare maggiore attenzione all'applicazione delle misure.

La relazione dell'ottobre 2002 rileva che dall'ultima relazione la Polonia ha compiuto progressi per quanto riguarda il recepimento e l'attuazione dell'acquis. Il processo di ristrutturazione e di privatizzazione non ha progredito allo stesso ritmo degli anni precedenti. Per quanto riguarda la politica dell'energia in generale, nel 2002 il Consiglio dei ministri ha adottato il bilancio semestrale della politica energetica.

La relazione 2003 evidenzia che la Polonia rispetta gli impegni e soddisfa le prescrizioni contenute nei negoziati d'adesione circa il settore energetico. La Polonia deve costituire progressivamente le riserve di greggio rispettando il calendario convenuto durante i negoziati e deve rafforzare ulteriormente le strutture amministrative competenti.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

Gli elementi fondamentali del diritto comunitario nel settore energetico sono costituiti dalle disposizioni del trattato e del diritto derivato che si riferiscono più specificamente alla concorrenza e agli aiuti di Stato, al mercato interno dell'energia (in particolare le direttive relative all'energia elettrica, alla trasparenza dei prezzi, al transito dell'energia elettrica e del gas, agli idrocarburi, alla concessione delle licenze, alle misure d'intervento in caso di emergenza e, in particolar modo, gli obblighi relativi alle scorte di sicurezza (esdeenfr), ecc.), all' energia nucleare e all' efficienza energetica nonché alle norme di tutela dell'ambiente.

Il diritto comunitario nel settore dell'energia nucleare è costituito attualmente da un insieme di strumenti normativi e politici che comprende accordi internazionali. Esso disciplina attualmente gli aspetti legati alla salute e alla sicurezza (in particolare la radioprotezione), alla sicurezza degli impianti nucleari, alla gestione dei residui radioattivi, agli investimenti, alla promozione della ricerca, alla costituzione di un mercato comune nucleare, all'approvvigionamento, al controllo della sicurezza e alle relazioni internazionali.

Il Libro bianco (Preparazione dei paesi associati dell'Europa centrale e orientale all'integrazione nel mercato interno dell'Unione) sottolinea nella parte dedicata all'energia la necessità di applicare integralmente le principali direttive relative al mercato interno e al disposto combinato del diritto della concorrenza della Comunità europea. Per quanto riguarda il settore nucleare, il Libro bianco richiama i problemi di approvvigionamento, controllo della sicurezza e trasferimento dei residui nucleari.

VALUTAZIONE

La Polonia è arrivata ad un livello medio d'allineamento all'acquis e deve ancora progredire per quanto riguarda l'adozione della legislazione e la creazione di adeguate strutture di attuazione. Dall'ultima relazione la Polonia ha progredito in settori considerati importanti, in particolare la preparazione del mercato interno dell'energia e la sicurezza energetica, compresa la costituzione di adeguate scorte petrolifere.

Il governo polacco aveva adottato, nel febbraio 2000, un documento dal titolo "Le grandi linee della politica energetica nazionale per il periodo 2000-2020", nel quale identificava i principali obiettivi della preparazione del settore dell'energia all'adesione.

Nel settore della sicurezza dell'approvvigionamento, l'allineamento sull'acquis è continuato in modo soddisfacente e la Polonia ha aumentato le sue scorte petrolifere ad un livello leggermente superiore a due terzi della quantità richiesta dall'acquis. Da allora vi sono stati dei miglioramenti. L'allineamento sull'acquis è continuato in modo soddisfacente e la Polonia ha aumentato le sue scorte petrolifere ad un livello leggermente superiore a due terzi della quantità richiesta dall'acquis. Inoltre, la Polonia ha concluso un accordo con la Svezia per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento di elettricità nel nord del paese. Occorre ora terminare l'allineamento sull'acquis. Nel 2002 è entrata in vigore la legge che modifica la legge sulle riserve nazionali. La Polonia si avvicina a ritmo regolare all'obiettivo di 90 giorni di riserve obbligatorie.

Per quanto riguarda il mercato interno e la concorrenza (settori dell'elettricità e del gas), nell'aprile 2001 è stato adottato un programma di introduzione del mercato dell'elettricità che descrive i compiti da realizzare prima della fine del 2002 per creare in Polonia un mercato operativo dell'elettricità. È imperativo attuarlo in tempo utile. Nel 2002 il livello di apertura del mercato polacco dell'elettricità è rimasto legato ai contratti a lungo termine conclusi tra la compagnia polacca dell'elettricità e i produttori di elettricità. Nel 2002 è stato adottato un nuovo programma di ristrutturazione e di privatizzazione del settore del gas. Occorre tuttavia ristrutturare maggiormente questo settore. Il governo polacco ha adottato, nel maggio 2001, una strategia a tale scopo. È particolarmente importante garantire l'apertura del mercato conformemente a criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori. Nel 2003 la normativa quadro, vale a dire la legge sull'energia, è in vigore e conforme all'acquis, così come le disposizioni di applicazione per il settore dell'elettricità. Nel settore del gas, invece, sono stati compiuti meno progressi; si deve ancora completare la normativa d'applicazione, in particolare attraverso l'elaborazione di un codice per la rete.

È necessario prestare la dovuta attenzione al processo di rimozione delle distorsioni dei prezzi, così come ai contratti a lungo termine nel settore dell'elettricità. L'organismo di regolamentazione, l'agenzia di regolamentazione dell'energia la cui funzione è sorvegliare i mercati del gas e dell'elettricità, è stato istituito ma deve essere rafforzato perché possa esercitare le sue funzioni, in particolare nel settore del gas.

Combustibili solidi: la ristrutturazione dell'industria carboniera programmata per il 1998-2002 è stata attuata senza interruzione, con risultati considerevoli secondo la Commissione. Nel corso del periodo coperto dalla relazione, numerose miniere sono state chiuse, la capacità d'estrazione ridotta ed è iniziata la privatizzazione delle prime due miniere redditizie ed efficienti. Permangono tuttavia problemi. Il rapido aumento del debito del settore è inquietante e la produttività resta inferiore alle norme internazionali. La preparazione della privatizzazione deve essere più intensiva, il bilancio necessario deve essere sbloccato ed occorre prestare una più grande attenzione al ruolo futuro del carbone nella pianificazione energetica del paese. È in corso un nuovo piano di ristrutturazione del settore dei combustibili solidi per il periodo 2003-2006.

Nel novembre 1999 la privatizzazione del settore petrolifero è entrata in una fase delicata: sono state quotate in borsa a Londra e a Varsavia azioni del nuovo gruppo Polski Koncern Naftowy (PKN), il più grande gruppo petrolifero polacco. Nel novembre 2001, la privatizzazione di questo gruppo era nella sua terza fase. La privatizzazione della seconda società petrolifera polacca, la raffineria Gdanska SA (RG SA) è ora in corso. Il processo di privatizzazione dovrebbe continuare.

Efficienza energetica: l'allineamento sull'acquis è progredito ma il livello d'attuazione non è soddisfacente e deve essere sostenuto dall'adozione di una politica nazionale coerente. La Polonia ha creato un centro per l'efficienza energetica ma occorre anche rafforzare le altre agenzie in questo settore. In Polonia il livello di efficienza energetica resta molto debole rispetto a quelli dell'Unione europea. La Polonia deve assicurare il completo recepimento dell'acquis relativo alla promozione delle fonti di energia rinnovabili e il recepimento del nuovo acquis in base al calendario previsto nelle direttive. Le misure relative all'efficienza energetica sono state attuate sulla base di un documento del governo: " Le grandi linee della politica energetica nazionale per il periodo 2000-2020".

Settore nucleare: progressi nell'allineamento sull'acquis. La Polonia non ha centrali nucleari ma possiede cinque reattori di ricerca. Ne resta in funzione uno per lo smaltimento dei residui radioattivi ed è necessario un nuovo deposito moderno. È iniziata la procedura di selezione del sito. La Polonia è interessata alle misure relative alla sicurezza nucleare che costituisce un aspetto molto importante nel processo dell'allargamento. Il Consiglio dell'Unione europea ha preso nota, nel giugno 2001, di una relazione sulla sicurezza nucleare nel contesto dell'allargamento. La relazione raccomanda a tutti i paesi candidati di proseguire i loro programmi riguardanti la gestione sicura del combustibile irradiato e dei residui radioattivi come pure la sicurezza dei loro reattori di ricerca. L'Agenzia nazionale dell'energia atomica è responsabile degli impianti nucleari in Polonia. La Polonia dovrebbe vigilare sul rispetto dei requisiti e delle procedure di Euratom, in particolare per quanto riguarda l'attuazione del controllo di sicurezza. La Polonia ha pertanto adottato, nel novembre 2000, una legge riveduta sull'energia atomica che è entrata in vigore nel gennaio 2002. Va notato che la Polonia ha concluso un accordo ed un protocollo addizionale con l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) ed ha completato la ratifica della Carta dell'energia. Nel 2002 il governo ha adottato numerosi decreti destinati a recepire l'acquis comunitario relativo alle prescrizioni sul rendimento degli elettrodomestici e delle caldaie ad acqua calda. La Polonia deve continuare a rafforzare le capacità delle proprie autorità di regolamentazione in materia di nucleare e proseguire l'installazione di impianti per il trattamento dei rifiuti radioattivi.

La Polonia partecipa al programma comunitario per la promozione dell'efficienza energetica - SAVE II ()(1).

(1) Decisione del Consiglio di associazione, tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Polonia, dall'altra, del 3 novembre 1998, recante adozione delle modalità e delle condizioni di partecipazione della Polonia al programma comunitario per la promozione dell'efficienza energetica SAVE II.

Ultima modifica: 02.03.2004