Ungheria

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2001 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 700 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 505 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 705 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1748 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1404 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1205 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Secondo il parere formulato dalla Commissione nel luglio 1997, l'Ungheria avrebbe dovuto essere in grado di conformarsi alla maggior parte degli elementi della normativa comunitaria in materia di energia nel corso dei prossimi anni, a condizione di proseguire gli sforzi intrapresi. Tuttavia, il parere chiedeva anche di seguire con attenzione alcuni settori, come l'adeguamento dei monopoli, in particolare per quanto riguarda le importazioni e le esportazioni, l'accesso alle reti, la fissazione dei prezzi dell'energia, gli interventi pubblici nei settori dei combustibili solidi e dell'uranio come pure il miglioramento dell'efficienza energetica e delle norme di qualità dei combustibili. Il parere non prevedeva invece difficoltà particolari per quanto riguarda la conformità alle disposizioni Euratom, a condizione che le norme di sicurezza nucleari avessero ricevuto la necessaria attenzione, in modo da portare l'unica centrale nucleare ungherese al livello auspicato. Tuttavia nel parere si chiedeva di sorvegliare le soluzioni da dare, a lunga scadenza, al problema dei residui nucleari.

La relazione del novembre 1998 constatava la realizzazione di progressi per l'adeguamento dei monopoli, l'accesso alle reti e la fissazione dei prezzi dell'energia. Chiedeva tuttavia di seguire attentamente gli interventi dello Stato nei settori dei combustibili solidi e dell'uranio, come pure lo sviluppo dell'efficienza energetica e le norme di qualità per i combustibili.

La relazione dell'ottobre 1999 sottolineava che erano stati compiuti alcuni progressi, in particolare per l'adozione della nuova strategia energetica. Era però necessario un ulteriore impegno in determinati settori, come la preparazione del mercato interno dell'energia (direttive sul gas e sull'elettricità) o l'adeguamento dei monopoli. Non si prevedevano eccessive difficoltà per il rispetto delle disposizioni Euratom. Si doveva continuare a seguire adeguatamente la questione delle norme di sicurezza nucleare.

Nella relazione del novembre 2000 la Commissione rilevava che l'Ungheria aveva già integrato i grandi principi del mercato interno dell'energia, senza però applicarli ancora pienamente. Si raccomandavano ulteriori progressi in materia di liberalizzazione, nella prospettiva del mercato interno dell'energia (direttive sul gas e sull'elettricità), e di efficienza energetica.

Nella relazione del novembre 2001 la Commissione considerava che dall'ultima relazione, i progressi fossero stati limitati. Malgrado l'Ungheria avesse già adottato per il settore un quadro amministrativo, si constatavano ritardi nella preparazione al mercato interno in quanto il disegno di legge sulla liberalizzazione del mercato dell'elettricità non era ancora stato approvato e non vi erano progressi nel settore del gas. Bisognava seguire particolarmente tale aspetto del settore energetico. Il rafforzamento delle istituzioni era migliorato e il governo continuava a promuovere il rendimento energetico. Si registravano progressi nell'importante campo della sicurezza nucleare.

La relazione dell'ottobre 2002 constata il progresso nella preparazione all'adesione nel settore dell'energia, benché il ravvicinamento all'acquis nel settore dell'elettricità e del gas sia stato più lento del previsto. Tuttavia, un fatto positivo da segnalare è l'adozione della legge sull'elettricità, che segna una tappa importante dell'integrazione dell'Ungheria nel mercato interno comunitario dell'elettricità.

La relazione del novembre 2003 rileva che l'Ungheria rispetta la parte più importante degli impegni presi e dei requisiti risultanti dai negoziati di adesione nel settore energetico. Deve tuttavia portare avanti la liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas e portare a termine l'allineamento della propria legislazione all'acquis relativo a tali settori.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

Gli elementi fondamentali del diritto comunitario nel settore energetico sono costituiti dalle disposizioni del trattato e del diritto derivato che si riferiscono più specificamente alla concorrenza e agli aiuti di Stato, al mercato interno dell'energia (in particolare le direttive relative all'energia elettrica, alla trasparenza dei prezzi, al transito dell'energia elettrica e del gas, agli idrocarburi, alla concessione delle licenze, alle misure d'intervento in caso di emergenza e, in particolar modo, gli obblighi relativi alle scorte di sicurezza (esdeenfr), ecc.), all' energia nucleare e all' efficienza energetica nonché alle norme di tutela dell'ambiente.

Il diritto comunitario nel settore dell'energia nucleare è costituito attualmente da un insieme di strumenti normativi e politici che comprende accordi internazionali. Esso disciplina attualmente gli aspetti legati alla salute e alla sicurezza (in particolare la radioprotezione), alla sicurezza degli impianti nucleari, alla gestione dei residui radioattivi, agli investimenti, alla promozione della ricerca, alla costituzione di un mercato comune nucleare, all'approvvigionamento, al controllo della sicurezza e alle relazioni internazionali.

Il Libro bianco (Preparazione dei Paesi associati dell'Europa centrale e orientale all'integrazione nel mercato interno dell'Unione) sottolinea nella parte dedicata all'energia la necessità di applicare integralmente le principali direttive relative al mercato interno e al disposto combinato del diritto della concorrenza della Comunità europea. Per quanto riguarda il settore nucleare, il Libro bianco richiama i problemi di approvvigionamento, controllo della sicurezza e trasferimento dei residui nucleari.

VALUTAZIONE

Con l'adozione nel luglio del 1999 della strategia energetica a lungo termine, è stato definito il quadro del futuro allineamento all'acquis. L'Ungheria procede nell'attuazione dell'acquis e continua a consolidare il suo quadro amministrativo. Essa ha già adottato i principi fondamentali del mercato interno dell'energia e ne ha continuato l'applicazione. L'Ungheria ha però accumulato dei ritardi. Essa deve ulteriormente intensificare gli sforzi nella preparazione del mercato interno adottando nuove normative sul gas e l'elettricità per evitare altri ritardi nell'apertura del mercato. Bisogna anche rafforzare l'Ufficio dell'energia.

Sicurezza dell'approvvigionamento: le scorte di petrolio greggio e di prodotti petroliferi raggiungono il livello richiesto. I livelli attuali delle scorte di petrolio sono superiori alle esigenze comunitarie.

In materia di concorrenza e di mercato interno, l'Ungheria ha adottato la legge sull'elettricità, che avvicina la normativa ungherese all'acquis e costituisce uno sviluppo importante nel settore dell'energia. Essa prevede un'apertura del 44% del mercato del gas alla concorrenza a decorrere dal gennaio 2004.

Per quanto riguarda l'efficienza energetica e le fonti di energia rinnovabili, l'Ungheria ha avviato un programma a favore dell'efficienza energetica, i cui principali obiettivi sono la promozione dell'utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili e la sensibilizzazione della popolazione ai problemi legati all'energia.

L'Ungheria è dotata di una struttura istituzionale ben sviluppata nel settore dell'energia che è stata rafforzata dall'ultima relazione. L'Ungheria possiede ora un organismo per la sicurezza nucleare, un consiglio di conciliazione degli interessi energetici, un centro dell'energia responsabile del rendimento energetico e un gestore di rete indipendente. Alcuni di questi organismi devono però essere rafforzati. Il governo ha adottato alla fine del 1999 un programma di efficienza energetica e continua a promuovere questo indirizzo.

Energia nucleare. In Ungheria sono in funzione quattro reattori VVER 440/213, presso la centrale nucleare di Paks. Si ritiene che tali reattori, basati su un progetto sovietico, possano essere adeguati alle norme internazionali di sicurezza.

L'Ungheria prosegue il programma di ammodernamento della centrale nucleare di Paks che dovrebbe terminarsi alla fine del 2002 e più di due terzi delle attività previste sono state completate alla fine del 2000. Queste misure hanno permesso di dividere per dieci il rischio di danni al nocciolo del reattore. L'Ungheria dovrà ancora fornire ulteriori informazioni sui provvedimenti presi al fine di attuare le raccomandazioni della relazione del Consiglio sulla sicurezza nucleare nel contesto dell'allargamento, pubblicata nel 2001.

L'autorità dell'energia atomica esercita funzioni di regolamentazione, rilascio di licenze e controllo. Pur sotto l'egida del governo, essa è indipendente con un bilancio separato. Una missione dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) ha confermato che l'Autorità è un organismo molto competente. Il Consiglio dell'Unione europea ha adottato nel giugno 2001 un rapporto sulla sicurezza nucleare nel contesto dell'allargamento con raccomandazioni generali per tutti i paesi candidati in materia di completamento dei programmi di ammodernamento e gestione sicura dei residui radioattivi e del combustibile irradiato. Il Consiglio raccomanda per l'Ungheria diverse misure specifiche, ad esempio siti di stoccaggio dei residui radioattivi a bassa-media attività.

L'Ungheria ha sottoscritto tutte le grandi convenzioni internazionali ed è membro dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica e dell'Agenzia dell'OCSE. L'Ungheria ha concluso un accordo globale di garanzie con l'AIEA. Occorre però vegliare all'osservanza integrale dei requisiti e delle procedure di Euratom.

L'Ungheria partecipa al programma comunitario di promozione dell'efficienza energetica SAVE II ()(1), nonché al programma JOULE-THERMIE.

(1) Decisione del Consiglio di associazione delle Comunità europee e dei loro Stati membri da una parte e la Repubblica di Ungheria dall'altra, del 22 giugno 1999, recante adozione delle condizioni e delle modalità di partecipazione dell'Ungheria al programma comunitario di promozione dell'efficienza energetica - SAVE II.

Ultima modifica: 16.01.2004