Polonia

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2002 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 701 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 509 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 709 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1752 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1408 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1207 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel parere del luglio 1997 la Commissione europea riteneva che la Polonia avesse compiuto notevoli progressi nel recepimento dell'acquis in materia di trasporti. Benché fossero necessari netti e rapidi miglioramenti a livello di funzionamento del mercato nazionale del trasporto merci su strada, il settore dei trasporti non avrebbe dovuto porre particolari problemi per il recepimento della normativa riguardante il mercato interno. Particolare attenzione andava invece rivolta all'introduzione dei mezzi necessari alla realizzazione della base della futura rete transeuropea di trasporto ampliata ai paesi aderenti così come al miglioramento e al rafforzamento delle strutture amministrative.

La relazione del novembre 1998 confermava questa valutazione, sottolineando la necessità di ulteriori impegni, in particolare per il ravvicinamento della legislazione sulla libera circolazione delle merci.

La relazione dell'ottobre 1999 rilevava risultati variabili in questo campo. I progressi, pur essendo soddisfacenti in materia di trasporto su strada, si erano rivelati incompleti in altri settori. L'applicazione efficace dell'acquis nel settore dei trasporti stradali (accesso al mercato, sicurezza stradale, questioni tributarie) richiedeva un'attenta analisi. Occorrevano inoltre maggiori sforzi per migliorare l'infrastruttura dei trasporti.

La relazione del novembre 2000 rilevava alcuni progressi nel settore dei trasporti, in particolare grazie all'adozione di una nuova normativa.

La relazione del novembre 2001 sottolineava i progressi compiuti nella maggior parte degli aspetti dell'acquis. Tuttavia, la Polonia doveva ancora adottare testi fondamentali riguardanti i trasporti aerei, creare le strutture amministrative pertinenti e approvare il diritto derivato concernente tutti i modi di trasporto.

La relazione dell'ottobre 2002 rileva il ravvicinamento della legislazione all'acquis e la realizzazione di importanti progressi nei settori del trasporto aereo, del trasporto su strada e del trasporto marittimo. Tuttavia, la Polonia deve attuare l'acquis fiscale e sociale/tecnico nel settore del trasporto su strada, proseguire la liberalizzazione del trasporto ferroviario e continuare a migliorare il livello di sicurezza del trasporto marittimo.

La relazione del 2003 sottolinea che la Polonia rispetta essenzialmente gli impegni e gli obblighi derivanti dai negoziati di adesione nei settori delle reti transeuropee di trasporto, del trasporto stradale, della navigazione interna, del trasporto ferroviario e del trasporto aereo. Tuttavia, la Polonia deve rafforzare le sue capacità amministrative per la gestione dei progetti riguardanti le reti transeuropee di trasporto e vigilare sull'applicazione del controllo da parte dello Stato di bandiera, per far scendere i tassi di immobilizzazione delle navi battenti bandiera polacca.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica comunitaria dei trasporti riguarda tre settori fondamentali.

L'accordo europeo prevede il ravvicinamento della legislazione polacca alla normativa comunitaria, la cooperazione per la ristrutturazione e l'ammodernamento dei trasporti, il miglioramento dell'accesso al mercato dei trasporti, la facilitazione del transito e il raggiungimento di standard operativi comparabili a quelli della Comunità europea. Il Libro bianco si incentra sulle misure per il completamento del mercato interno nel settore dei trasporti, in particolare quelle concernenti la concorrenza e l'armonizzazione legislativa.

VALUTAZIONE

Nonostante i lavori preparatori, molto resta ancora da fare perché la Polonia possa adottare e applicare la normativa necessaria e istituire le strutture amministrative adeguate. La Polonia dovrà pertanto intensificare i lavori di recepimento dell'acquis. Sarà necessario potenziare considerevolmente le strutture amministrative affinché l'acquis possa essere effettivamente applicato, principalmente nel settore dei trasporti marittimi.

Per quanto concerne le questioni orizzontali si registra un elemento positivo: l'adozione della legge sull'economia, che introduce condizioni di gestione identiche per le imprese nazionali ed estere, eccezion fatta per le attività economiche nei settori del trasporto aereo e ferroviario.

Sul piano delle infrastrutture di trasporto sono stati approvati cospicui investimenti per lo sviluppo di quattro grandi corridoi di trasporto. La Polonia ha approvato la relazione finale dell'ottobre 1999 sul progetto di valutazione dei bisogni in materia di infrastrutture di trasporto (TINA), che dovrebbe costituire la base per l'estensione delle reti transeuropee in Polonia.

Nel settore dei trasporti stradali sono stati adottati tre regolamenti sul controllo tecnico dei veicoli, due sulla patente di guida e l'immatricolazione dei veicoli e le indicazioni apposte su di essi e infine un regolamento sulla procedura per la compilazione dei dati sulla rete stradale pubblica. Nell'aprile 2000 è stato siglato l'accordo multilaterale INTERBUS, la cui applicazione permetterà il parziale allineamento all'acquis in materia di trasporto di viaggiatori su strada. L'allineamento all'acquis nel settore sociale è stato portato a termine, mentre sono ancora necessari interventi nel settore tecnico, in particolare per le ispezioni tecniche sulle strade. Non esiste ancora un sistema di tariffazione uniforme per l'uso delle infrastrutture stradali.

Nel 2001 la Polonia ha adottato la legge sul trasporto stradale che recepisce la regolamentazione comunitaria riguardante l'accesso al mercato e autorizza l'istituzione delle strutture amministrative necessarie.

Nel 2002 sono entrate in vigore le leggi seguenti: la legge sul trasporto su strada, la legge sulla circolazione su strada e alcune leggi su tasse ed imposte locali e sui tempi di guida e di riposo degli autotrasportatori.

Per quanto riguarda l'accesso alla professione, il compito di regolamentarlo sarà affidato all'Istituto dei trasporti su strada. Quanto alla capacità amministrativa, l'attuazione della legge sul trasporto su strada ha permesso la creazione dell'Ispezione del trasporto su strada, che svolgerà un ruolo essenziale per assicurare il rispetto delle norme comunitarie nel settore della legislazione sociale e delle esigenze tecniche.

La Polonia ha ottenuto un regime transitorio fino al dicembre 2010 per poter conservare i limiti di peso per i veicoli adibiti al trasporto su strada di peso inferiore ai valori previsti nell'acquis.

Per le reti transeuropee di trasporto, il più grande evento nel 2001 è stata l'adozione del programma per l'adattamento della rete stradale polacca alle norme dell'Unione europea. Questo programma fissa al 2015 il completamento dei lavori di adattamento delle strade polacche ai veicoli di 115 tonnellate. Nel 2002 il governo polacco ha adottato un nuovo piano nazionale di sviluppo delle infrastrutture, conformemente agli obiettivi delle reti transeuropee di trasporto per modernizzare e costruire autostrade, strade di scorrimento e altre strade extraurbane principali tra il 2002 e il 2005. Tuttavia, le autorità polacche devono anche adottare decisioni importanti per quanto riguarda l'assegnazione di risorse al cofinanziamento dei lavori.

Nel settore dei trasporti ferroviari, a seguito della trasformazione istituzionale delle ferrovie statali polacche (PKP) sono stati costituiti enti indipendenti. La legge riguardante la commercializzazione, ristrutturazione e privatizzazione delle PKP, adottata nel settembre 2000, permetterà l'avvio delle riforme necessarie ad adeguare le PKP alle condizioni del mercato e all'acquis e ad accelerarne la privatizzazione. Questa legge costituisce il quadro per la creazione di società indipendenti nei settori della gestione delle infrastrutture, del trasporto di passeggeri e del trasporto di merci. La Polonia deve però intensificare l'impegno per conformarsi, prima dell'adesione, all'acquis nel settore ferroviario.

Nel 2001 è entrata in vigore una nuova legge sui trasporti ferroviari che recepisce molti aspetti dell'acquis relativi allo sviluppo della rete comunitaria ed al regime delle licenze. Questa legge apre la via alla creazione dell'Ufficio dei trasporti ferroviari che sarà incaricato della regolarizzazione dei trasporti, di studi tecnici, della sorveglianza della rete e della sicurezza del traffico ferroviario. Tuttavia, attenzione particolare deve essere rivolta all'attuazione delle direttive relative all'interoperabilità. Il sistema di consulenti in materia di sicurezza per il trasporto di merci pericolose dovrebbe essere potenziato in questo settore. La Polonia ha ottenuto un regime transitorio in materia di accesso illimitato alla rete transeuropea di trasporto di merci per ferrovia fino alla fine del dicembre 2006.

Nel campo dei trasporti aerei la privatizzazione della compagnia aerea polacca LOT è stata avviata con successo, ma resta ancora molto da fare per condurla a termine. Sono ancora necessari adeguamenti strutturali e di bilancio nel campo della sicurezza aerea e deve ancora essere condotta a termine l'adesione della Polonia allo spazio europeo aereo comune.

Nel 2002 è stata adottata una legge sui trasporti aerei. Tuttavia, la situazione finanziaria della compagnia nazionale polacca di trasporto aereo si è degradata in seguito agli attentati dell'11 settembre.

Nel campo dei trasporti marittimi, la Polonia deve migliorare la sicurezza marittima e potenziare le strutture amministrative. Nonostante il recente miglioramento della sicurezza della flotta, il livello della sicurezza delle navi che battono bandiera polacca non raggiunge la media di quello della flotta europea.

Nel 2001 è entrata in vigore la legge sulla sicurezza marittima, che istituisce le ispezioni delle navi e definisce le attività pertinenti delle amministrazioni marittime, il controllo nei porti ed il livello di formazione minima della gente di mare. Nel 2002 la Polonia contava tre uffici marittimi, responsabili delle ispezioni di controllo dello Stato di bandiera e dello Stato di approdo, nonché l'ufficio d'ispezione per la protezione dell'ambiente marino.

L'adozione di modalità di applicazione deve essere portata a termine, in particolare per quanto riguarda l'acquis relativo al pacchetto "Erika" e le ultime modifiche dell'acquis relativo alle navi passeggeri, alle navi da pesca e alle attrezzature marittime.

Ultima modifica: 02.03.2004