Cipro

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione COM(93) 313 def. - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 710 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(99) 502 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000)702 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC (2001) 1745 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC (2002) 1401 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC (2003) 1202 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel suo parere del luglio 1993, la Commissione riteneva che l'integrazione di Cipro nel mercato unico non avrebbe dovuto presentare difficoltà particolari. Indicava tuttavia lacune notevoli a livello tecnologico, sul piano delle qualifiche della manodopera e della qualità della produzione.

La relazione del novembre 1998 riconosceva che i principi generali della politica industriale di Cipro risultavano conformi alle norme dell'Unione europea, ma richiedeva un notevole impegno supplementare per ristrutturare l'industria.

Nella relazione del 1999 la Commissione rilevava che erano stati compiuti notevoli progressi in materia di ristrutturazione per compensare alcune carenze del tessuto industriale.

La relazione di novembre 2000 sottolineava che taluni progressi erano stati compiuti nella politica industriale, segnatamente nella politica degli investimenti. D'altro canto, per quanto concerne la privatizzazione e la ristrutturazione, erano stati fatti pochi passi in avanti. Nella politica relativa alle PMI il progresso più significativo era rappresentato dal miglioramento dell'accesso delle imprese ai mezzi di finanziamento.

Dalla relazione del novembre 2001 risultava che Cipro aveva continuato ad accentuare gli sforzi in materia di promozione degli investimenti. Per le PMI erano stati realizzati progressi nell'attuazione di una politica d'impresa oltre che in tema di miglioramento dell'ambiente delle imprese.

La relazione dell'ottobre 2002 evidenziava che Cipro continuava a progredire in materia di politica industriale e nell'adeguamento della sua politica a favore delle PMI.

La relazione del novembre 2003 considera che la legislazione cipriota in materia di politica industriale e quella in favore delle PMI rispettano gli impegni derivanti dai negoziati dell'adesione. A Cipro viene tuttavia rivolto l'invito di perseguire il potenziamento delle sue capacità amministrative.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica industriale comunitaria mira a rafforzare la concorrenza ai fini di un innalzamento del tenore di vita e dell'occupazione. Essa punta a favorire la creazione di un ambiente favorevole alle iniziative, allo sviluppo delle imprese in tutta la Comunità europea, alla cooperazione industriale, nonché a promuovere un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche di innovazione, della ricerca e dello sviluppo tecnologico. La politica industriale della Comunità europea è la combinazione di vari strumenti ripresi da diverse politiche comunitarie: essa comprende strumenti correlati al funzionamento dei mercati (specifiche dei prodotti e accesso ai mercati, politiche commerciali, aiuti pubblici e politica di concorrenza) e misure riguardanti la capacità dell'industria di adeguarsi ai cambiamenti (stabilità del contesto macroeconomico, tecnologia, formazione, ecc.).

Per poter resistere alla pressione della concorrenza e delle forze di mercato esistenti all'interno dell'Unione europea, l'industria dei paesi candidati dovrà aver raggiunto, al momento dell'adesione, un adeguato livello di competitività. I paesi candidati dovranno dimostrare che perseguono politiche intese all'apertura dei mercati e alla concorrenza, in linea con le disposizioni dell'articolo 157 (ex art.130) del trattato sull'Unione europea.

VALUTAZIONE

Cipro prosegue nell'attuazione della sua politica industriale. Il suo obiettivo principale è di sostenere la ristrutturazione delle industrie tradizionali e di attirare industrie ad alto contenuto tecnologico ed investimenti esteri. Sono stati compiuti degli sforzi anche in materia di aiuti di stato. Gli investimenti sono stati promossi grazie all'apertura del mercato e alla riduzione delle procedure amministrative.

In materia di privatizzazione e di ristrutturazione Cipro deve adoperarsi affinché la politica industriale venga realizzata in piena conformità con le regole comunitarie relative agli aiuti di Stato ed alla concorrenza. Sarà necessario rafforzare lo spirito imprenditoriale e la competitività modificando il sistema di aiuti di stato. Un programma di sviluppo nazionale dovrebbe essere varato per il periodo 2004-2006 per beneficiare pienamente dei fondi strutturali.

Cipro ha compiuto considerevoli progressi dopo il parere del 1993 e la relazione del 1998 in materia di adeguamento della sua politica industriale. La produttività dovrà tuttavia essere aumentata e sarà necessario ridurre i costi di produzione.

Questo capitolo è provvisoriamente chiuso, non è stato richiesto alcun regime transitorio e Cipro ha rispettato i suoi impegni (cfr. Relazione 2002).

Per quanto riguarda la politica in favore delle PMI, Cipro ha adottato nell'aprile 2002 la carta europea delle piccole imprese. Sono stati compiuti degli sforzi in materia di miglioramento del contesto delle società. Gli sforzi hanno riguardato in particolare l'accesso alle nuove tecnologie, lo spirito imprenditoriale presso i giovani e la promozione dell'accesso al finanziamento. La definizione di PMI è conforme all'ordinamento comunitario.

Rispetto alla relazione del 1999, Cipro ha compiuto dei progressi in questo settore. Sarà necessario agevolare l'accesso all'innovazione per le PMI, potenziare le strutture amministrative ed aumentare le spese in materia di ricerca e di sviluppo. Questo capitolo è provvisoriamente chiuso. Non è stato richiesto alcun regime transitorio e Cipro ha rispettato i suoi impegni.

Ultima modifica: 08.03.2004