Lituania

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione COM(97) 2007 def.Relazione della Commissione COM(98) 706 def.Relazione della Commissione COM(99) 507 def.Relazione della Commissione COM(2000) 707 def.Relazione della Commissione SEC(2001) 1750 defTrattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel suo parere del luglio 1997, la Commissione europea aveva ritenuto che, nel settore agricolo, la Lituania avrebbe dovuto ancora compiere notevoli sforzi per integrare nella propria legislazione la totalità dell'acquis comunitario, pur riconoscendo che si erano compiuti progressi nell'adozione delle misure presentate nel Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale e orientale e il mercato interno (1995).

La Commissione aveva chiesto in particolare interventi specifici nei seguenti campi:

La Commissione aveva evidenziato che la Lituania disponeva solo di un numero limitato di meccanismi della politica agricola comune e che sarebbe stata necessaria una riforma radicale della politica agricola e uno sforzo considerevole per poter preparare l'adesione a medio termine. Quanto al settore della pesca, la Commissione aveva affermato che la sua integrazione nella politica comune non avrebbe comportato grandi difficoltà, ma che sarebbero stati tuttavia necessari ulteriori interventi per adattare tale settore all'adesione.

La relazione del novembre 1998 evidenzia che sono state adottate misure importanti per rispettare le priorità a breve termine del partenariato per l'adesione. Per quanto riguarda l'allineamento con la politica agricola comune, si sono compiuti dei progressi, ma sono necessari ulteriori interventi per ristrutturare il settore agroalimentare e per definire le politiche in materia d'ambiente e di sviluppo rurale. Lo stesso vale per l'attuazione e l'applicazione delle norme comunitarie in campo veterinario e fitosanitario e per l'adeguamento delle aziende alla normativa comunitaria. Nel settore della pesca, invece, non si sono registrati progressi e si dovranno realizzare delle riforme legislative e amministrative per applicare la politica comune della pesca.

Dalla relazione dell'ottobre 1999 risulta che la Lituania ha compiuto ulteriori sforzi per rispettare le priorità definite nel partenariato per l'adesione. Devono essere migliorate le modalità di adozione delle disposizioni in materia di ambiente e di sviluppo rurale, di ristrutturazione del settore agroalimentare e di attuazione delle decisioni fondamentali. Nel settore della pesca, malgrado i provvedimenti presi riguardo alle statistiche ed alla qualità dei pesci, occorre potenziare il controllo comune della pesca, della regolamentazione dei mercati e della gestione delle capacità. Infine, vanno evitati conflitti tra le diverse autorità ministeriali che si occupano della pesca.

La relazione del novembre 2000 sottolinea il perdurare degli sforzi compiuti dalla Lituania per riformare il settore agricolo e modificare la politica della pesca, onde renderla conforme all'"acquis" comunitario.

La relazione del novembre 2001 indica che la Lituania, nel settore agricolo, continua ad adeguarsi all' acquis comunitario, ma sforzi notevoli debbono ancora essere compiuti.

Per quanto riguarda la pesca, sono stati effettuati adeguamenti legislativi ed amministrativi fra cui, segnatamente, la ristrutturazione della Direzione della pesca del ministero dell'agricoltura. Sono stati realizzati progressi con l'introduzione di un sistema di sorveglianza delle navi nei settori della gestione, dell'ispezione e del controllo delle risorse. E' stato messo a punto un registro delle navi da pesca e il ministero dell'agricoltura ha adottato la normativa che disciplina le organizzazioni di produttori. D'altro canto, l'accordo bilaterale con le isole Faer Øer (Danimarca) non è più in vigore dallo scorso mese di aprile.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

Scopo della politica agricola comune (PAC) è di mantenere e di sviluppare un sistema agricolo moderno che garantisca un equo tenore di vita alla popolazione agricola, la disponibilità di prodotti alimentari a prezzi ragionevoli e la libera circolazione delle merci all'interno dell'Unione europea.

L'accordo europeo, che costituisce il quadro giuridico per gli scambi di prodotti agricoli tra la Lituania e la Comunità, mira a promuovere la cooperazione per quanto riguarda la modernizzazione, ristrutturazione e privatizzazione del settore agricolo e del settore agroindustriale e le norme fitosanitarie della Lituania. Il Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale e orientale e il mercato interno (1995) include i controlli veterinari e fitosanitari e quelli sull'alimentazione degli animali, nonché le condizioni di commercializzazione dei singoli prodotti. La normativa in questione mira a tutelare i consumatori, la pubblica sanità e la salute di animali e vegetali.

La politica comune della pesca include le organizzazioni comuni di mercato, la politica strutturale, gli accordi conclusi con i paesi terzi, la gestione e la conservazione delle risorse alieutiche e la ricerca scientifica su queste attività.

L'Accordo europeo contiene disposizioni sugli scambi dei prodotti della pesca con la Comunità. Il Libro bianco non prevede misure in materia.

VALUTAZIONE

Agricoltura

Il valore aggiunto lordo dell'agricoltura è passato dal 7,6% nel 1999 all'8,4% nel 2000, mentre l'occupazione è scesa dal 20,2% nel 1999 al 18% dell'occupazione totale nel 2000. Il saldo della bilancia commerciale a favore della Comunità ammonta a 130,9 milioni di euro contro i 151,8 milioni del 1999. Nel 2001 il bilancio dello Stato in questo settore si aggira sui 180 milioni di euro.

La riforma agraria procede con grande lentezza.

Pesca

La produzione e il commercio internazionale della Lituania nel settore della pesca sono deboli se paragonati a quelli dell'UE e non dovrebbero quindi avere un impatto notevole a medio termine sulla Comunità nel suo complesso.

Il parlamento lituano ha adottato, nel giugno 2000, una legge sulla pesca, che è conforme all' acquis comunitario nei settori della gestione, ispezione e controllo delle risorse. Un sistema di sorveglianza dei pescherecci è stato attuato nel dicembre 1999 dal ministero dell'Agricoltura. Dall'aprile 2000 il ministero dell'Ambiente è responsabile per lo sfruttamento delle risorse del Baltico e delle acque interne. Nel quadro delle azioni strutturali, la strategia di sostegno agricolo approvata nel settembre 1999 dal governo comprende una strategia d'integrazione comunitaria nel settore dell'acquacoltura, della movimentazione e del trattamento del pesce. Tuttavia, per essere pienamente efficace, questa strategia richiede la creazione di un'istituzione, incaricata della programmazione, dell'attuazione, del controllo finanziario e della valutazione delle misure strutturali. D'altra parte, la Lituania deve concentrare i propri sforzi sulla ristrutturazione e il rafforzamento (in termini di formazione o di assunzione di personale competente) della capacità amministrativa.

Essa deve anche accelerare l'adeguamento legislativo, segnatamente a livello delle sanzioni adeguate da applicare in caso di infrazione. Un'opera di miglioramento tecnico e di presa di decisioni è anche necessaria per le operazioni di ispezione e di controllo e, in particolare, per la sorveglianza delle navi via satellite. La Lituania deve ancora avviare la rimisurazione della stazza dei pescherecci e completarne il registro conformemente a quanto prescrive l' acquis. Per quanto concerne la politica di mercato, la lacuna maggiore da colmare è l'applicazione di un meccanismo d'intervento per i prodotti della pesca. Sul piano internazionale, la Lituania è firmataria di accordi di pesca con la Russia, gli Stati Uniti e il Canada.

Ultima modifica: 10.03.2002