Slovacchia

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2004 def. - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 703 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 511 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 711 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC (2003) 1209 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel suo parere del luglio 1997, la Commissione riteneva che nonostante l'adozione da parte della Repubblica Slovacca a decorrere dal 1993 di un certo numero di provvedimenti significativi, le riforme sociali dovessero essere approfondite, il dialogo sociale potenziato e il sistema sanitario migliorato. Essa del pari affermava che la Slovacchia dovesse ancora compiere importanti progressi nei settori della salute e della sicurezza sul posto di lavoro, nonché della normativa del lavoro, per conformarsi alle norme comunitarie, concludendo che tale paese avrebbe potuto rispondere alle esigenze di un'adesione all'Unione europea a medio termine, a condizione di ulteriori importanti sforzi in tale direzione.

La relazione del novembre 1998 constatava la realizzazione di alcuni progressi per quanto riguarda la legislazione relativa al diritto del lavoro (in particolare per quanto riguarda le pari opportunità), come pure nel campo della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. Invece, l'applicazione di tale legislazione non aveva compiuto alcun progresso e il dialogo sociale era stato bloccato. Quest'ultimo è stato successivamente ripreso e migliorato. Una legge tripartitica sulla partenership economica e sociale è entrata in vigore nel giugno 1999 ed è stato successivamente firmato nel 2000 un accordo generale tripartitico.

La relazione del novembre 2000 sottolineava che la Slovacchia continuava a progredire segnatamente nel settore della normativa del lavoro.

La relazione del 2003 precisa che la Slovacchia soddisfa sostanzialmente gli impegni e i requisiti derivanti dai negoziati d'adesione nel settore del diritto del lavoro, della parità di trattamento tra gli uomini e le donne, della sanità e della sicurezza sul lavoro, del dialogo sociale, della politica in materia di occupazione, della lotta contro l'esclusione sociale e della protezione sociale. Essa dovrebbe essere in grado di attuare a partire dalla sua adesione l'acquis corrispondente.

Peraltro, la Slovacchia soddisfa in parte i requisiti stabiliti per la sua adesione con riguardo alla sanità pubblica, al Fondo sociale europeo e alla lotta contro la discriminazione. In questi settori particolari, essa dovrebbe intraprendere ulteriori iniziative.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

In campo sociale, oltre ai vari programmi d'azione specifici, relativi soprattutto alla sanità pubblica e al Fondo sociale europeo, l' "acquis" legislativo riguarda la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, il diritto del lavoro e le condizioni di lavoro, la parità delle opportunità per uomini e donne, il coordinamento della previdenza sociale per i lavoratori migranti e i prodotti del tabacco.

In tutti questi campi la legislazione sociale dell'Unione stabilisce prescrizioni minime, accompagnate da clausole di salvaguardia per gli Stati membri più avanzati.

Inoltre, la consultazione delle parti sociali e il dialogo sociale a livello europeo sono previsti dagli articoli 138 e 139 del trattato (ex artt. 118A e 118B).

VALUTAZIONE

Dal parere del luglio 1997, la disoccupazione è sensibilmente aumentata, passando dall'11,8% nel 1997 ad oltre il 16% nel 1999. Nel 2000 è arrivata al 18,7% per poi raggiungere il 19,4% nel 2001. La tendenza sembra ora invertita e la disoccupazione diminuisce pur restando elevata, in quanto è passata dal 18,6 % nel 2002 al 17,7 % nel primo semestre del 2003.

Secondo la relazione 2003, nel settore della politica dell'occupazione occorrono ulteriori iniziative per dare un'effettiva esecuzione alle conclusioni della valutazione congiunta in materia di priorità per l'occupazione, in modo più coerente e più efficace. E' necessario migliorare il tasso di occupazione, segnatamente quello delle donne e dei lavoratori anziani, e cercare di attenuare le disparità regionali. E' inoltre opportuno accelerare la riforma dei sistemi d'educazione e di formazione, in particolare il sistema di formazione durante l'intero arco della vita.

Quanto al Fondo sociale europeo (FSE), la relazione 2003 rammenta che lo sviluppo delle strutture amministrative necessarie per la sua gestione è stato ritardato e occorre ancora prestarvi una particolare attenzione. Complessivamente, permangono delle inquietudini con riguardo segnatamente alla capacità dell'amministrazione regionale di garantire la corretta attuazione dei programmi del FSE.

In materia di sanità e di sicurezza sul luogo di lavoro, nel 1997 è stata adottata una legge, ma la sua applicazione non appare soddisfacente. La relazione dell'ottobre 1999 constata l'urgenza della necessità di progredire sul piano legislativo nel settore. Nel novembre 2000, la relazione della Commissione raccomanda nuovamente alla Slovacchia di intensificare gli sforzi in questo settore.

La relazione 2003 precisa che i testi legislativi fondamentali sono stati adottati e dovrebbero entrare in vigore prima nel periodo che precede l'adesione. Saranno tuttavia ancora necessari alcuni adeguamenti intesi a garantire la corretta trasposizione dell'acquis, in particolare della direttiva quadro (servizi di tutela e di prevenzione, informazione, formazione e consultazione dei lavoratori) e della direttiva sui cantieri temporanei o mobili.

Sono state nominate le autorità incaricate di vegliare al rispetto della legislazione in materia di sanità e di sicurezza, che è tuttavia opportuno potenziare tanto sul piano degli effettivi che dei mezzi tecnici.

Per quanto riguarda la parità di trattamento tra uomini e donne, la Repubblica slovacca è in una fase assai avanzata. Alcuni progressi sono stati realizzati in materia di parità di opportunità, come ad esempio nel caso del divieto totale di lavoro notturno per le donne. Dall'aprile 1998, un altro emendamento regolamenta la parità in termini di retribuzione. Nel 1997 il governo ha adottato un programma d'azione nazionale per le donne ed è stato istituito un centro per l'uguaglianza dei sessi, al fine di sviluppare gli aspetti della ricerca e dell'informazione. Nell'agosto del 1999, è entrata in vigore una modifica della legge sulle indennità che ha eliminato il versamento delle indennità alla sola madre.

Alla vigilia dell'adesione, la Slovacchia ha recepito tutta la necessaria normativa nel settore della parità di trattamento tra donne e uomini. Restano tuttavia ancora necessari alcuni adattamenti tecnici, al fine di perfezionare l'adeguamento all'acquis.

La relazione 2003 precisa che, nel settore del diritto del lavoro, gli atti fondamentali della legislazione comunitaria sono stati correttamente recepiti nel diritto slovacco, soprattutto dopo l'adozione, nel maggio 2003, di nuove modifiche al codice del lavoro.

E' ancora necessario compiere sforzi con riguardo al recepimento dell'orario di lavoro della gente di mare e del personale di volo dell'aviazione civile. La trasposizione del nuovo acquis sull'implicazione dei lavoratori nella società europea è prevista dopo l'adesione.

Quanto al dialogo sociale, alla vigilia dell'adesione, è stato istituito il quadro amministrativo anche se occorre ancora migliorare progressivamente il sistema. E' opportuno segnatamente incoraggiare il dialogo sociale bilaterale autonomo, per aumentare il numero di lavoratori e di aziende interessati dai contratti collettivi.

La relazione 2003 precisa che nell'ambito della sanità pubblica deve essere completato il recepimento dell'acquis sul tabacco. In materia di sorveglianza e di controllo delle malattie trasmissibili, la Slovacchia deve prendere ulteriori misure al fine di raggiungere la capacità necessaria per rispondere ai requisiti dell'Unione in materia. Un'attenzione particolare deve essere prestata al miglioramento della situazione sanitaria della popolazione e alle spese in tale settore.

Nel corso del 2004, la Commissione e la Slovacchia devono finalizzare il memorandum congiunto sull'inserimento sociale che definisce le principali sfide connesse alla promozione dell'inserimento sociale e i possibili orientamenti politici in questo ambito. A partire da tale base, occorrerà elaborare una strategia integrata e un piano d'azione in materia di inserimento a livello nazionale.

Nel settore della protezione sociale, occorrono ancora sforzi per mettere in atto le riforme che sono state adottate, in particolare la riforma del sistema sanitario e delle pensioni.

Infine, in materia di lotta contro la discriminazione, l'acquis comunitario è recepito soltanto parzialmente, in particolare per quanto riguarda le tendenze sessuali, l'invalidità, l'origine etnica e la razza. La normativa slovacca deve essere ancora integralmente allineata e deve essere istituito l'organismo incaricato di promuovere la parità previsto nell'acquis. Nonostante i continui sforzi, la situazione della minoranza rom resta molto difficile (discriminazione in materia di educazione, di accesso all'occupazione, alla giustizia e ai servizi pubblici). Per ovviare alla situazione, occorre proseguire e potenziare un numero importante di iniziative.

Ultima modifica: 16.01.2004