ISSN 1725-2466

doi:10.3000/17252466.C_2011.212.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 212

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

54o anno
19 luglio 2011


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

RACCOMANDAZIONI

 

Consiglio

2011/C 212/01

Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2011, sul programma nazionale di riforma 2011 della Spagna e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità aggiornato della Spagna, 2011-2014

1

2011/C 212/02

Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2011, sul programma nazionale di riforma 2011 della Repubblica ceca e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza aggiornato della Repubblica ceca, 2011-2014

5

2011/C 212/03

Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2011, sul programma nazionale di riforma 2011 della Germania e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità aggiornato della Germania, 2011-2014

9

2011/C 212/04

Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2011, sul programma nazionale di riforma 2011 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità aggiornato dei Paesi Bassi, 2011-2015

13

 

PARERI

 

Commissione europea

2011/C 212/05

Parere della Commissione, del 15 luglio 2011, sul piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi provenienti dall'impianto di scrostatura e smaltimento di materie radioattive naturali (NORM) di Stoneyhill nell'Aberdeenshire, Scozia, Regno Unito, conformemente all'articolo 37 del trattato Euratom

16

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2011/C 212/06

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6175 — Danaher/Beckman Coulter) ( 1 )

18

2011/C 212/07

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6191 — Birla/Columbian Chemicals) ( 1 )

18

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Consiglio

2011/C 212/08

Avviso all'attenzione delle persone cui si applicano le misure previste dalla decisione 2010/145/PESC del Consiglio e dal regolamento (CE) n. 1763/2004 del Consiglio

19

2011/C 212/09

Avviso all'attenzione delle persone, gruppi e entità che figurano nell'elenco di cui all'articolo 2, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 2580/2001 relativo a misure restrittive specifiche contro determinate persone e entità, destinate a combattere il terrorismo [vedasi l'allegato del regolamento (UE) n. 687/2011 del Consiglio]

20

 

Commissione europea

2011/C 212/10

Tassi di cambio dell'euro

21

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

 

Commissione europea

2011/C 212/11

Invito a presentare proposte — Sostegno a favore di azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune — Attuazione di azioni di informazione di cui alla voce di bilancio 05 08 06 per l'esercizio 2012

22

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2011/C 212/12

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6299 — KKR/Sorgenia/Sorgenia France) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

36

2011/C 212/13

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6238 — RREEF/SMAG/OHL — Arenales) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

37

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

RACCOMANDAZIONI

Consiglio

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/1


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 12 luglio 2011

sul programma nazionale di riforma 2011 della Spagna e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità aggiornato della Spagna, 2011-2014

2011/C 212/01

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l’occupazione,

sentito il Comitato economico e finanziario,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l’occupazione e la crescita basata su un maggior coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per incentivare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell’Europa.

(2)

Il Consiglio ha adottato il 13 luglio 2010 una raccomandazione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (per il periodo 2010-2014) e il 21 ottobre 2010 una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (2), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.

(3)

Il 12 gennaio 2011 la Commissione ha adottato la prima analisi annuale della crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo di governance economica nell’UE e del primo semestre europeo di coordinamento integrato e ex-ante delle politiche, che si fonda sulla strategia Europa 2020.

(4)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali (in linea con le conclusioni del Consiglio del 15 febbraio e del 7 marzo 2011 e in seguito all’analisi annuale della crescita della Commissione). Il Consiglio europeo ha rilevato che occorre attribuire priorità al ripristino di bilanci sani e alla sostenibilità dei conti pubblici, alla riduzione della disoccupazione attraverso riforme del mercato del lavoro e a nuovi sforzi intesi ad aumentare la crescita. Esso ha invitato gli Stati membri a tradurre tali priorità in misure concrete che saranno inserite nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(5)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(6)

Il 29 aprile 2011 la Spagna ha presentato l’aggiornamento del suo programma di stabilità 2011, relativo al periodo 2011-2014, e il suo programma nazionale di riforma 2011. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle eventuali correlazioni.

(7)

L’economia spagnola, che è stata duramente colpita dalla crisi, ha subito un aggiustamento radicale nel 2008-2009. Il PIL reale è sceso del 4,3 % tra l’inizio del 2008 e la fine del 2010 e l’occupazione è calata di oltre il 10 %. Di conseguenza, il tasso di disoccupazione è salito al 20,1 % alla fine del 2010, raggiungendo il livello più elevato dell’UE. I giovani (tasso di disoccupazione del 41,6 %) e i lavoratori meno istruiti (tasso di disoccupazione del 26,4 %) sono quelli che hanno subito più pesantemente gli effetti della recessione in Spagna. I rendimenti dei titoli del debito sovrano sono aumentati nel contesto degli sviluppi avversi del debito pubblico nell'area dell'euro e il sistema bancario, in particolare le casse di risparmio, ha risentito della pressione esercitata dallo scoppio della bolla immobiliare e dalla forte contrazione del settore della costruzione. Il processo in corso di assorbimento dei grandi squilibri macroeconomici accumulatisi durante il periodo del boom andrà avanti ancora per qualche tempo. Per rispondere a tali sfide, il governo spagnolo ha avviato un ambizioso programma di riforme riguardante il risanamento di bilancio, la riforma delle pensioni pubbliche, la ristrutturazione delle casse di risparmio, il mercato del lavoro e il mercato dei prodotti.

(8)

Basandosi sulla valutazione del programma di stabilità aggiornato a norma del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio ritiene che lo scenario macroeconomico alla base delle proiezioni di bilancio contenute nel programma di stabilità sia favorevole per il 2011 e il 2012. Il programma di stabilità intende portare il disavanzo di bilancio al di sotto del valore di riferimento del 3 % entro il 2013, in linea con le raccomandazioni del Consiglio dell’aprile 2009, e ridurlo ulteriormente al 2,1 % del PIL nel 2014. Nel periodo di riferimento del programma di stabilità non è previsto il raggiungimento dell’obiettivo di bilancio a medio termine, che continua ad essere un bilancio in pareggio. Questo percorso di aggiustamento è adeguato. Il miglioramento medio annuo del saldo strutturale è pari all’1,5 % del PIL in media per il 2010-2013, in linea con la raccomandazione del Consiglio, e a un ulteriore 0,3 % del PIL nel 2014. Il rapporto debito/PIL dovrebbe aumentare passando dal 60,1 % del PIL nel 2010 al 69,3 % nel 2013, e scendere leggermente nel 2014. Il percorso di risanamento è minacciato da rischi legati ai presupposti macroeconomici che lo sottendono e al rispetto degli obiettivi di bilancio a livello regionale. Le regioni rappresentano una quota rilevante della spesa pubblica totale e 9 su 17 hanno superato gli obiettivi di bilancio nel 2010. Tuttavia, i meccanismi di controllo del disavanzo e del debito per le amministrazioni regionali sono già stati rafforzati e il governo spagnolo si è impegnato ad adottare misure supplementari se necessarie per rispettare gli obiettivi di bilancio.

(9)

La realizzazione del risanamento di bilancio previsto nel 2011 e nel 2012 richiede un’applicazione rigorosa dei meccanismi di controllo del disavanzo e del debito posti in essere per i governi regionali. Qualora gli sviluppi macroeconomici e di bilancio risultassero peggiori del previsto nel 2011 e nel 2012, per conseguire gli obiettivi di bilancio saranno necessari ulteriori provvedimenti che il governo spagnolo si è impegnato ad adottare. Per il 2013 il piano di revisione della spesa individua alcune misure concrete a sostegno degli obiettivi di bilancio Secondo l'ultima valutazione della Commissione i rischi riguardo alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche sembrano essere elevati.

(10)

In Spagna il quadro di bilancio a medio termine ha dato un contributo determinante alla promozione di una pianificazione di bilancio pluriennale e ha permesso di ottenere nel complesso buoni risultati. Tuttavia, la crisi ha messo a dura prova tale quadro di riferimento e ha evidenziato la necessità di rafforzare ulteriormente la stabilità di bilancio e l’aspetto preventivo della politica di bilancio. Questo aspetto sarebbe rafforzato dall’introduzione di una regola di spesa basata sulla crescita del PIL nominale a medio termine in linea con il nuovo quadro di governance economica dell'UE. Questa regola, presentata dalle autorità spagnole nel programma di stabilità, vincolerebbe automaticamente il governo centrale e le amministrazioni locali. Il governo prevede inoltre di ricercare un consenso sulla sua applicazione alle comunità autonome in sede di Consiglio per la politica finanziaria e di bilancio.

(11)

In mancanza di riforme, il probabile impatto a lungo termine dell’invecchiamento della popolazione sul bilancio pubblico spagnolo sarebbe superiore alla media UE, soprattutto a causa di un sostanziale incremento della spesa per le pensioni come percentuale del PIL che dovrebbe verificarsi nei prossimi decenni. A lungo termine, l’invecchiamento porterà ad un aumento significativo della percentuale di pensionati rispetto ai lavoratori. La proposta di riforma delle pensioni, elaborata dal governo spagnolo di concerto con le parti sociali, migliorerà sensibilmente la sostenibilità di bilancio e aumenterà gli incentivi per la partecipazione al mercato del lavoro. Tuttavia, la riforma deve ancora essere approvata dal Parlamento e potrebbe essere leggermente modificata.

(12)

La Spagna ha fatto passi importanti per rafforzare il suo sistema bancario fornendo sostegno pubblico e adottando misure per ristrutturare le casse di risparmio, aumentare la solvibilità delle banche e migliorare la trasparenza dei loro bilanci. Il settore ha ottenuto un consolidamento considerevole, in particolare tra le casse di risparmio, con conseguenze positive in termini di dimensioni medie delle istituzioni, riduzione dell'eccesso di capacità in termini di filiali ed occupazione, rafforzamento dei conti patrimoniali, ricapitalizzazione e miglioramento dell'efficienza e della redditività. La recente legislazione ha affrontato i problemi derivanti dal ruolo delle autorità locali nella gestione delle casse di risparmio poichè gran parte di esse trasferisce le proprie attività e le proprie passività alle banche commerciali. Il governo spagnolo si è impegnato a portare a termine il processo di ristrutturazione entro la fine di settembre 2011. La copertura del prossimo turno delle prove di stress sarà di nuovo tra i più elevati dell'UE.

(13)

La riforma del mercato del lavoro in atto in Spagna deve essere completata da una revisione dell’attuale sistema di contrattazione collettiva, che è estremamente complesso. La predominanza di accordi a livello provinciale e settoriale lascia poco spazio per i negoziati a livello di imprese. La proroga automatica degli accordi collettivi, la validità dei contratti non rinnovati e l’uso di clausole di indicizzazione dell’inflazione ex-post contribuiscono all’inerzia salariale, precludendo la flessibilità salariale necessaria per accelerare l’aggiustamento economico e ripristinare la competitività. Il governo spagnolo ha chiesto alle parti sociali di concordare una riforma del sistema di contrattazione collettiva nel corso della primavera 2011. In assenza di un accordo il 10 giugno 2011 il governo ha approvato un decreto reale che è entrato immediamente in vigore, ma che deve essere ratificato dal Parlamento.

(14)

Il tasso elevatissimo di disoccupazione ha indotto la Spagna ad avviare una riforma del mercato del lavoro con la legge del settembre 2010. La legge mira a ridurre la dualità del mercato del lavoro e la disoccupazione giovanile, ad accrescere l’occupabilità dei gruppi vulnerabili e ad aumentare la flessibilità a livello delle imprese e a migliorare l'efficienza dell'intermediazione nel mercato. Nel febbraio 2011 è stata adottata una riforma delle politiche attive del mercato del lavoro comprendente misure volte a rafforzare il ruolo di guida e di consulenza dei servizi di collocamento e il loro coordinamento a livello nazionale e regionale. A questo stadio è ancora troppo presto per valutare pienamente se la riforma sia sufficiente a ridurre la segmentazione e la disoccupazione giovanile e di lungo periodo, dal momento che alcune misure non sono ancora operative. Il governo spagnolo si è impegnato a prendere ulteriori provvedimenti entro ottobre 2011.

(15)

Dalla fine degli anni ‘90 la Spagna ha registrato una diminuzione della competitività in termini di prezzi e di costi, anche se ha mostrato prestazioni relativamente buone in termini di esportazione delle quote di mercato, che è stata rafforzata durante e dopo la crisi. Una crescita salariale più elevata e un incremento della produttività inferiore rispetto all’area dell’euro e una mancanza di concorrenza sul mercato di alcuni prodotti hanno contribuito a un persistente aggravarsi dell’inflazione in Spagna. Trovare una soluzione per migliorare l'efficienza fiscale potrebbe agevolare a spingere la competitività. L'ulteriore rafforzamento della concorrenza sul mercato dei prodotti e l'adozione di una riforma del sistema di contrattazione collettiva per assicurare che la crescita dei salari rifletta gli sviluppi della produttività a livello di aziende contribuirà a spingere la competitività.

(16)

Il tasso elevato di abbandono scolastico in Spagna (31,2 % nel 2009) è particolarmente preoccupante, in quanto riduce la forza lavoro qualificata, incide negativamente sulle prospettive occupazionali delle persone interessate e frena la crescita potenziale. La legge sull’economia sostenibile, adottata il 15 febbraio 2011, comprende misure volte a migliorare la qualità e la quantità del capitale umano attraverso l’istruzione e la formazione professionale. Tuttavia, l’efficacia delle nuove misure per combattere l’abbandono scolastico e migliorare la formazione professionale non è garantita e la loro attuazione a tutti i livelli di governo potrebbe rivelarsi difficile.

(17)

La Spagna ha fatto progressi significativi in termini di miglioramento delle condizioni di concorrenza nei mercati dei prodotti e dei servizi, affrontando una delle cause della lenta crescita della produttività. Il recepimento della direttiva sui servizi è in fase avanzata ed ambiziosa in Spagna, anche se occorre un’ulteriore apertura dei servizi professionali. La legge sull’economia sostenibile comprende un’ampia gamma di misure volte a migliorare il contesto imprenditoriale, rafforzare la concorrenza e promuovere la sostenibilità ambientale. Un'effettiva attuazione richiede sforzi ulteriori a tutti i livelli governativi e un adeguato coordinamento.

(18)

La Spagna ha assunto una serie di impegni nell’ambito del patto Euro Plus. Sul fronte del bilancio, la Spagna si impegna a istituire una regola di spesa onde rafforzare la stabilità di bilancio e, di conseguenza, la sostenibilità delle finanze pubbliche. Per rafforzare la stabilità finanziaria, la Spagna si è impegnata a completare entro il 30 settembre il processo di ristrutturazione del settore finanziario. Le misure a livello di occupazione sono incentrate sull’attuazione di norme collegate alle politiche attive del mercato del lavoro nonché di disposizioni nel settore della formazione professionale e sul problema dell’occupazione informale. Le misure a livello di competitività riguardano principalmente la riforma del sistema di contrattazione collettiva, le professioni regolamentate, l’istituzione di un comitato consultivo per la competitività e una riforma del diritto fallimentare. Gli impegni suddetti, che riguardano quattro settori del patto, assicurano la continuità del programma di riforme in atto, aggiungendo un calendario tassativo per l’attuazione di determinate riforme e garantendo l’attuazione integrale delle riforme già avviate. Questi impegni sono stati valutati e tenuti in considerazione nelle raccomandazioni.

(19)

La Commissione ha valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma, compresi gli impegni del patto Euro Plus, tenendo conto non solo della loro pertinenza per la sostenibilità della politica socioeconomica e di bilancio in Spagna, ma anche del rispetto delle norme e degli orientamenti dell’UE, vista la necessità di rafforzare la governance economica globale dell’Unione europea fornendo, a livello di UE, un contributo alle future decisioni nazionali. In tale contesto, la Commissione ritiene che i piani di risanamento di bilancio elaborati dal governo spagnolo siano coerenti con gli obiettivi richiesti, ma che sussista qualche rischio di peggioramento rispetto alle previsioni. La crescita della spesa pubblica dovrebbe essere mantenuta al di sotto del tasso di crescita del PIL a medio termine e la riforma delle pensioni non è ancora stata adottata. Le ulteriori misure da adottare nel 2011-2012 devono mirare principalmente a garantire la stabilità del sistema finanziario (portando a termine la ristrutturazione e il risanamento delle casse di risparmio) e a potenziare le fonti interne di crescita contrastando l’attuale impennata della disoccupazione, in particolare attraverso la riforma della contrattazione collettiva e l’attuazione ininterrotta delle riforme in corso nel mercato del lavoro, accompagnata da un monitoraggio e da una valutazione rigorosi della loro efficacia. Occorre aprire il settore dei servizi, dei mestieri e delle professioni a una maggiore concorrenza e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese.

(20)

Alla luce della valutazione che precede e tenuto conto della raccomandazione del Consiglio del 2 giugno 2010 a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato della Spagna per il 2011; il suo parere (3) trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al successivo punto (1). Tenuto conto delle conclusioni del Consiglio europeo del 25 marzo 2011, il Consiglio ha altresì esaminato il programma nazionale di riforma della Spagna,

RACCOMANDA che la Spagna adotti provvedimenti nel periodo 2011-2012 al fine di:

1.

attuare la strategia di bilancio per il 2011 e il 2012 e correggere il disavanzo eccessivo per l'anno 2013 in linea con le raccomandazioni del Consiglio nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, per garantire il conseguimento degli obiettivi in materia di disavanzo a tutti i livelli di governo, anche mediante l’applicazione rigorosa degli attuali meccanismi di controllo del disavanzo e del debito per i governi regionali; adottare ulteriori misure nel caso in cui gli sviluppi economici e di bilancio non siano conformi alle previsioni; cogliere tutte le opportunità, comprese quelle derivanti da migliori condizioni economiche, per accelerare la riduzione del disavanzo; definire misure concrete per sostenere pienamente la realizzazione degli obiettivi per il 2013 e il 2014: ciò dovrebbe portare il rapporto debito pubblico/PIL su un percorso discendente e garantire adeguati progressi dell'obiettivo di medio termine; mantenere la crescita della spesa pubblica al di sotto del tasso di crescita del PIL a medio termine introducendo, come previsto, una regola vincolante di spesa a tutti i livelli di governo. Migliorare ulteriormente le informazioni in relazione ai bilanci delle amministrazioni regionali e locali e alla loro esecuzione;

2.

adottare la riforma pensionistica proposta per innalzare l’età pensionabile di legge e aumentare il numero di anni di lavoro per il calcolo delle pensioni, come previsto; rivedere periodicamente i parametri per le pensioni per tener conto dell’evoluzione della speranza di vita, come previsto, e definire altre misure per migliorare la formazione permanente per i lavoratori più anziani;

3.

monitorare attentamente l’attuale ristrutturazione del settore finanziario, in particolare con riguardo alle casse di risparmio, in vista della finalizzazione della stessa, come prevista, entro il 30 settembre 2011;

4.

valutare se sia possibile migliorare l'efficienza del sistema fiscale, ad esempio mediante una dislocazione dal lavoro verso i consumi e le imposte ambientali, garantendo al contempo i piani di consolidamento di bilancio;

5.

Previa consultazione delle parti sociali e secondo la prassi nazionale, completare l'adozione e procedere all'attuazione di una globale riforma del processo di contrattazione collettiva e del sistema di indicizzazione salariale per garantire che la crescita dei salari rifletta meglio l’andamento della produttività e le condizioni a livello locale e aziendale e per concedere alle aziende sufficiente flessibilità per adattare internamente le condizioni di lavoro ai cambiamenti economici;

6.

valutare entro la fine del 2011 gli effetti delle riforme del mercato del lavoro del settembre 2010 e della riforma delle politiche attive del mercato del lavoro del febbraio 2011 proponendo, se necessario, ulteriori riforme per ridurre la segmentazione del mercato del lavoro e migliorare le opportunità occupazionali per i giovani; monitorare attentamente l’efficacia delle misure indicate nel programma nazionale di riforma per ridurre l’abbandono scolastico, anche attraverso politiche di prevenzione, e facilitare la transizione verso l’istruzione e la formazione professionale;

7.

aprire maggiormente i servizi professionali e promulgare le leggi previste onde adeguare il quadro normativo ed eliminare le attuali restrizioni alla concorrenza, all’efficienza e all’innovazione; attuare la legge sull’economia sostenibile, in particolare le misure volte a migliorare il contesto imprenditoriale e a promuovere la competitività nei mercati dei prodotti e dei servizi, a tutti i livelli governativi e migliorare il coordinamento tra le amministrazioni regionali e nazionali onde ridurre gli oneri amministrativi per le imprese.

Fatto a Bruxelles, addì 12 luglio 2011.

Per il Consiglio

Il presidente

J. VINCENT-ROSTOWSKI


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Mantenuti per il 2011 mediante decisione 2011/308/UE del Consiglio, del 19 maggio 2011, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione (GU L 138 del 26.5.2011, pag. 56).

(3)  Previsto all’articolo 5, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97.


19.7.2011   

IT

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C 212/5


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 12 luglio 2011

sul programma nazionale di riforma 2011 della Repubblica ceca e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza aggiornato della Repubblica ceca, 2011-2014

2011/C 212/02

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l’occupazione,

sentito il comitato economico e finanziario,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l’occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell’Europa.

(2)

Il Consiglio ha adottato il 13 luglio 2010 una raccomandazione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (per il periodo 2010-2014) e il 21 ottobre 2010 una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (2), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.

(3)

Il 12 gennaio 2011 la Commissione ha adottato la prima Analisi annuale della crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo di governanza economica nell’UE e del primo semestre europeo di coordinamento integrato ed ex-ante delle politiche, che si fonda sulla strategia Europa 2020.

(4)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali (in linea con le conclusioni del Consiglio del 15 febbraio e del 7 marzo 2011 e in seguito all’Analisi annuale della crescita della Commissione). Il Consiglio europeo ha rilevato che occorre attribuire priorità al ripristino di bilanci sani e alla sostenibilità dei conti pubblici, alla riduzione della disoccupazione attraverso riforme del mercato del lavoro e a nuovi sforzi intesi ad aumentare la crescita. Esso ha invitato gli Stati membri a tradurre tali priorità in misure concrete che saranno inserite nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(5)

Il 29 aprile e il 5 maggio 2011 la Repubblica ceca ha presentato, rispettivamente, il suo programma nazionale di riforma 2011 e l’aggiornamento del suo programma di convergenza 2011, relativo al periodo 2011-2014. Onde tener conto di eventuali correlazioni, i due programmi sono stati valutati contemporaneamente.

(6)

La crisi finanziaria mondiale, convogliata dalla grande apertura agli scambi dell’economia ceca, ha avuto gravi ripercussioni sulla crescita del PIL e sulla disoccupazione nella Repubblica ceca. Il PIL reale è sceso del 4,1 % nel 2009, come conseguenza del calo delle esportazioni e degli investimenti interni. Il tasso di disoccupazione è cresciuto in misura significativa, passando dal 4,4 % nel 2008 al 7,3 % nel 2010, e il tasso di occupazione è calato di 2 punti percentuali tra il 2008 e il 2010. L’alto grado di apertura agli scambi internazionali e la rapida ripresa dei principali partner commerciali della Repubblica ceca hanno tuttavia agevolato anche una risalita relativamente veloce del tasso di crescita del PIL reale fino al 2,3 % nel 2010 e continueranno a sostenere una moderata ripresa.

(7)

In base alla valutazione del programma di convergenza aggiornato a norma del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio ritiene che le ipotesi macroeconomiche alla base del programma di convergenza siano plausibili nei primi due anni del programma ma ottimistiche per gli anni successivi, se valutate in relazione alle proiezioni a medio termine della Commissione del prodotto potenziale secondo la metodologia comune. Il programma di convergenza si fonda su una proiezione di crescita per il 2012 inferiore alle previsioni elaborate dai servizi della Commissione nella primavera del 2011, soprattutto a causa di un’ulteriore drastica riduzione della spesa per i consumi pubblici, di cui i servizi della Commissione non hanno tenuto conto nelle previsioni elaborate nell’ipotesi di politiche invariate per il 2012. Il programma di convergenza prevede di ridurre il disavanzo delle amministrazioni pubbliche portandolo al di sotto del 3 % del PIL nel 2013 e all’1,9 % del PIL nel 2014. Il risanamento previsto si basa principalmente sul contenimento della spesa. Le misure proposte sono ampialmente sufficienti per raggiungere l’obiettivo entro il 2013, come raccomandato dal Consiglio; sussistono tuttavia rischi per quanto riguarda il risultato effettivo, a livello di bilancio, delle misure presentate nel programma di convergenza. Inoltre, il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per gli ultimi anni di riferimento del programma di convergenza sembra basarsi su una congiuntura favorevole e su ulteriori incrementi di efficienza della pubblica amministrazione, il che potrebbe risultare sempre più difficile che si concretizzi. Il conseguimento dell’obiettivo di bilancio a medio termine è previsto al di là dell’orizzonte temporale del programma di convergenza. L’impegno di bilancio medio annuo nel periodo 2010-2013 è lievemente inferiore all’1 % del PIL raccomandato dal Consiglio nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi del 2 dicembre 2009.

(8)

Il programma di convergenza fissa il chiaro obiettivo di riportare il disavanzo delle finanze pubbliche al di sotto del 3 % del PIL entro il 2013. La sfida sarà evitare che le misure alla base del percorso per la riduzione del disavanzo nel periodo 2011-2013, e negli anni successivi, compromettano la crescita a lungo termine, in particolare tutelando le spese per istruzione e R&S pubblica, e fare in modo che garantiscano un margine adeguato per coprire gli aumenti di spesa derivanti dagli sviluppi demografici.

(9)

La strategia di risanamento finanziario comprende misure relative al gettito IVA: l’aliquota IVA più bassa dovrebbe aumentare nel 2012 e nel 2013, mentre l’aliquota più elevata dovrebbe diminuire nel 2013. Il governo intende altresì aumentare il numero di imprese soggette ad IVA a partire dal 2013. Secondo il programma di convergenza, tali modifiche dovrebbero comportare un aumento del gettito fiscale dello 0,7 % del PIL nel 2012 e ancora dello 0,1 % del PIL nel 2013. Inoltre, sembra esservi ulteriore margine per incrementare il gettito da imposte indirette, pari all’11,8 % del PIL nel 2010 a fronte di una media UE del 13,4 %, e ridurre pertanto eventualmente l’imposizione fiscale sul lavoro. La riforma fiscale prevista si concentrerà parzialmente su tale aspetto. Inoltre, la differenza tra il gettito effettivo dell’IVA e quello teorico è stimata ad un livello significativamente superiore alla media UE, il che dimostra la necessità di misure atte a migliorare la lotta all’evasione fiscale. A tal fine, la Repubblica ceca ha introdotto nuove misure nel 2011, finalizzate a combattere la frode in materia di IVA e a ridurre l'evasione fiscale.

(10)

Poiché l’impatto di bilancio dell’invecchiamento della popolazione è previsto ben al di sopra della media UE, la riforma del sistema pensionistico rappresenta una questione importante. Il governo ha presentato due serie di proposte. Il primo pacchetto, che dovrebbe ricevere l’approvazione del Parlamento nel settembre 2011, interessa il pilastro pubblico del sistema pensionistico a ripartizione, in disavanzo dal 2009. Il pacchetto comprende, tra le altre misure, un aumento dell’età pensionabile stabilita per legge, che sarà uniformata a 66 anni e 8 mesi per uomini e donne nel 2041 nati nel 1975. Per ogni classe di età successiva, l’età pensionabile di ulteriori due mesi senza un limite predeterminato. Questa serie di riforme dei parametri dovrebbe aiutare ad affrontare il problema della sostenibilità di bilancio, ma potrebbe tuttavia non essere sufficiente per affrontare tutte le sfide poste dalle pressioni demografiche. Il secondo pacchetto di misure, non ancora approvato dal governo, consisterebbe nell’introduzione di un secondo pilastro privato volontario nel 2013, allo scopo di aumentare la diversificazione dei redditi da pensione e sostenere la loro adeguatezza futura promuovendo lo sviluppo del risparmio privato. Il modello di pilastro proposto crea tuttavia pochi incentivi ad aderire al sistema e può in effetti aumentare le pressioni a lungo termine già sottolineate. I costi di gestione di tali fondi pensione devono essere analizzati attentamente e mantenuti al livello più basso possibile per garantire l’efficacia del sistema.

(11)

Il mercato del lavoro è ritenuto relativamente flessibile e non ha dimostrato gravi disfunzioni prima della crisi finanziaria mondiale. Sono tuttavia evidenti alcune debolezze strutturali. Una sfida fondamentale è costituita dalle gravi difficoltà che devono affrontare le donne con figli per reintegrarsi nel mercato del lavoro al termine del congedo di maternità. La questione è significativa anche a causa delle sue ampie ripercussioni economiche: periodi di inattività più prolungati, un elevato divario occupazionale tra i sessi e un divario di retribuzione tra donne e uomini molto elevato. Il rapido ritorno al lavoro rimane difficile malgrado gli sforzi compiuti dal governo per dare ai genitori una maggiore scelta nel determinare la durata del congedo parentale. Il problema è in parte ascrivibile alla scarsa volontà delle imprese di concedere contratti di lavoro a tempo parziale, spesso utilizzati dai lavoratori con figli piccoli in altri Stati membri, e in parte ad una limitata disponibilità di servizi per l’infanzia a costi contenuti. Il programma nazionale di riforma identifica alcune misure concrete per aumentare la disponibilità di servizi per l’infanzia, anche per i bambini di età inferiore ai tre anni.

(12)

Se il tasso di disoccupazione complessivo e la disoccupazione di lunga durata rimangono ben al di sotto della media UE, quest'ultima sta aumentando per effetto della crisi, in particolare per coloro di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Le persone con un grado di istruzione basso, così come altri lavoratori a basso salario, incontrano notevoli difficoltà a trovare lavoro. La spesa per le politiche attive del mercato del lavoro e il numero di partecipanti a misure di attivazione regolari dovrebbero essere aumentati e tali misure dovrebbero essere più mirate.

(13)

Le inefficienze della pubblica amministrazione, che pesano sul contesto in cui operano le imprese, potrebbero essere affrontate mediante l’attuazione integrale di strategie esistenti. Il governo ha avviato un programma per «legiferare meglio» nel 2007 e una strategia anti-corruzione per il periodo 2011-2012. Le autorità ceche annunciano misure importanti per migliorare la qualità del quadro giuridico e normativo del paese, inferiore, secondo studi internazionali, alla media dell’UE, e per rafforzare la fiducia delle imprese. Una delle sfide è stabilizzare l’amministrazione pubblica, in quanto riorganizzazioni frequenti e di ampia portata ne ostacolano l’efficienza. Per raggiungere tale risultato sarebbe importante adottare la legge sui dipendenti pubblici, che è stata ripetutamente rinviata. Il governo ha recentemente adottato misure per aumentare la trasparenza degli appalti pubblici. Un elemento del quadro normativo, ossia il tipo specifico di quote dell’impresa che consentono un trasferimento di beni anonimo, merita pertanto una particolare attenzione.

(14)

Si prevede che la crisi abbia un impatto negativo sulla crescita potenziale. Il miglioramento del capitale umano è importante, nonostante l’elevata percentuale di giovani iscritti alle università, ma è ostacolato da un’insufficiente qualità della formazione, come dimostrato dai cattivi piazzamenti degli istituti cechi di istruzione universitaria nelle indagini internazionali. Inoltre, la spesa per studente, a prezzi paragonabili, si situa nella fascia inferiore degli Stati membri ed è particolarmente limitata per l’istruzione di base. Il programma nazionale di riforma illustra misure per tutti i cicli di istruzione. Da diversi anni è in preparazione una complessa riforma dell’istruzione a livello universitario. Garantire la qualità e l’efficienza dell’istruzione universitaria è importante per la competitività e la capacità di innovazione.

(15)

La Commissione ha valutato il programma di convergenza e il programma nazionale di riforma della Repubblica ceca. Essa ha tenuto conto non solo della loro importanza per la sostenibilità delle politiche finanziarie e socioeconomiche nella Repubblica ceca, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell’UE, vista la necessità di rafforzare la governanza economica complessiva dell’UE fornendo un contributo a livello dell’UE a sostegno delle future decisioni nazionali. Alla luce di quanto precede, la Commissione ritiene che dovrebbe essere mantenuto l’accento sul risanamento di bilancio, salvaguardando al tempo stesso la spesa atta a promuovere la crescita. La sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche dipende in larga misura dalla capacità di attuare ora la necessaria riforma delle pensioni. È essenziale aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare delle donne, e creare opportunità di lavoro per i disoccupati di lunga durata. Ulteriori misure per migliorare la qualità dei servizi pubblici e il quadro normativo, nonché la qualità dell’istruzione universitaria, sono fondamentali per la competitività.

(16)

Alla luce della valutazione che precede e tenuto conto della raccomandazione del Consiglio a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea del 2 dicembre 2009, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato della Repubblica ceca per il 2011 e il suo parere (3) trova riscontro, in particolare, nelle raccomandazioni di cui ai seguenti punti 1 e 2. Tenuto conto delle conclusioni del Consiglio europeo del 25 marzo 2011, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma della Repubblica ceca,

RACCOMANDA che la Repubblica ceca adotti provvedimenti nel periodo 2011-2012 al fine di:

1.

attuare il risanamento previsto nel 2011 e adottare le necessarie contromisure di carattere permanente in caso di mancate entrate o di sforamenti di spesa. Adottare le misure di bilancio previste nel programma di convergenza per il 2012 e sostenere l’obiettivo previsto per il 2013 con misure più specifiche; con riserva di tale obiettivo, evitare tagli di spesa relativi agli elementi che stimolano la crescita. Migliorare l'efficacia degli investimenti pubblici e continuare gli sforzi volti a sfruttare il margine disponibile per aumentare le entrate fiscali indirette per distogliere il peso fiscale dal lavoro, migliorare il rispetto della normativa fiscale e ridurre l’evasione fiscale; garantire uno sforzo di bilancio medio dell'1 % del PIL nel periodo 2010-2013, in linea in linea con le raccomandazioni del Consiglio nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, il che consentirà di rispettare il termine della procedura per i disavanzi eccessivi com un margine sufficiente nel 2013;

2.

attuare la riforma globale del sistema pensionistico pianificata al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche e garantire la futura adeguatezza delle pensioni. Sforzi aggiuntivi dovrebbero concentrarsi sulle ulteriori modifiche al pilastro pubblico per garantire che il sistema non sia fonte di squilibri di bilancio in futuro, e sullo sviluppo del risparmio privato. Al fine di innalzare l'effettiva età pensionabile, potrebbero essere prese in considerazione misure quali il collegamento tra l'età pensionabile prevista per legge e l'aspettativa di vita. Garantire che il previsto sistema a capitalizzazione riscuota un’ampia partecipazione e miri a mantenere i costi amministrativi bassi e trasparenti;

3.

aumentare la partecipazione al mercato del lavoro riducendo le barriere al rientro sul mercato dei genitori di bambini in tenera età attraverso una maggiore disponibilità ed un migliore accesso a servizi per l’infanzia a costi contenuti. Aumentare l’attrattiva e la disponibilità di forme più flessibili di organizzazione del lavoro, come il lavoro a tempo parziale;

4.

migliorare le prestazioni del servizio di collocamento pubblico al fine di migliorare la qualità e l’efficacia della formazione, dell’assistenza nella ricerca di lavoro e dei servizi personalizzati, collegando il finanziamento dei programmi ai risultati. In cooperazione con le parti interessate, estendere programmi di formazione ad hoc per i lavoratori più anziani, i giovani, i lavoratori scarsamente qualificati e altri gruppi vulnerabili;

5.

adottare le misure necessarie per migliorare la qualità dei servizi pubblici in ambiti strategici per l’attività delle imprese. In tale contesto, accelerare l’attuazione della strategia di lotta contro la corruzione in linea con gli obiettivi individuati, adottare la legge sui dipendenti pubblici per promuovere la stabilità e l’efficacia della pubblica amministrazione e prendere provvedimenti per affrontare la questione delle partecipazioni anonime;

6.

istituire un sistema trasparente di valutazione della qualità delle istituzioni accademiche, con un collegamento al finanziamento al fine di migliorare le prestazioni dell’istruzione universitaria.

Fatto a Bruxelles, addì 12 luglio 2011.

Per il Consiglio

Il presidente

J. VINCENT-ROSTOWSKI


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Mantenuti per il 2011 mediante decisione 2011/308/UE del Consiglio, del 19 maggio 2011, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione (GU L 138 del 26.5.2011, pag. 56).

(3)  Previsto all’articolo 9, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97.


19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/9


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 12 luglio 2011

sul programma nazionale di riforma 2011 della Germania e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità aggiornato della Germania, 2011-2014

2011/C 212/03

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l’occupazione,

sentito il comitato economico e finanziario,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l'occupazione e la crescita basata su un maggior coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell'Europa.

(2)

Il Consiglio ha adottato il 13 luglio 2010 una raccomandazione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (per il periodo 2010-2014) e il 21 ottobre 2010 una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (2), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.

(3)

Il 12 gennaio 2011 la Commissione ha adottato la prima analisi annuale della crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo di governance economica nell’UE e del primo semestre europeo di coordinamento integrato ed ex-ante delle politiche, che si fonda sulla strategia Europa 2020.

(4)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali (in linea con le conclusioni del Consiglio del 15 febbraio e del 7 marzo 2011 e in seguito all’analisi annuale della crescita della Commissione). Il Consiglio europeo ha rilevato che occorre attribuire priorità al ripristino di bilanci sani e alla sostenibilità dei conti pubblici, alla riduzione della disoccupazione attraverso riforme del mercato del lavoro e a nuovi sforzi intesi ad aumentare la crescita. Esso ha invitato gli Stati membri a tradurre tali priorità in misure concrete che saranno inserite nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(5)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(6)

Il 27 aprile 2011 la Germania ha presentato il suo programma di stabilità aggiornato per il periodo 2011-2015 e il 7 aprile 2011 il suo programma nazionale di riforma 2011. Onde tener conto di eventuali correlazioni, i due programmi sono stati valutati contemporaneamente.

(7)

L'economia tedesca ha affrontato la crisi in una posizione relativamente solida. Il crollo del commercio mondiale ha, tuttavia, determinato un crollo delle esportazioni e degli investimenti nel 2009, causando una contrazione del PIL reale senza precedenti pari al 4,7 %. Dopo un lieve incremento, la disoccupazione è però tornata a diminuire a partire dalla fine del 2009. La resilienza del mercato del lavoro riflette gli effetti positivi sia delle riforme attuate in passato, che hanno facilitato una riduzione delle ore di lavoro, sia delle sovvenzioni a favore del lavoro a orario ridotto. L'economia si è ripresa bene dalla recessione, con una crescita del PIL reale del 3,6 % nel 2010. Le esportazioni hanno ampiamente recuperato il massiccio calo registrato nel 2009 e hanno spianato la strada a una ripresa di più ampio respiro, facendo registrare anche una contrazione dell’eccedenza delle partite correnti. L’economia ha ulteriormente migliorato la propria competitività rispetto alla maggior parte degli altri Stati membri dell'area dell'euro. Il bilancio delle amministrazioni pubbliche è passato da una situazione di equilibrio a un disavanzo del 3 % del PIL nel 2009, sotto la spinta di stabilizzatori automatici e di misure discrezionali pienamente funzionanti volti a contrastare la recessione economica. Nel 2010 la ripresa economica ha contribuito a contenere il disavanzo (3,3 % del PIL) nonostante l’attuazione di un consistente pacchetto di stimoli fiscali e misure di sostegno del mercato finanziario.

(8)

In base alla valutazione del programma di stabilità aggiornato a norma del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio ritiene che lo scenario macroeconomico alla base del programma di stabilità sia prudente per il 2011 e plausibile in seguito, anche rispetto alle previsioni di primavera 2011 dei servizi della Commissione. Il programma di stabilità prevede una crescita del PIL reale pari al 2,3 % nel 2011, seguita da un rallentamento fino all'1,8 % nel 2012 e a una media dell’1,5 % nel 2013-2015. Il programma di stabilità prevede di riportare il disavanzo al di sotto del valore di riferimento del 3 % del PIL già nel 2011, due anni prima del termine fissato dal Consiglio, e di realizzare ulteriori progressi verso il conseguimento nel 2014 dell'obiettivo a medio termine (OMT), ossia un disavanzo dello 0,5 % del PIL in termini strutturali. A seguito della prevista correzione del disavanzo eccessivo, il ritmo dell'aggiustamento verso l'OMT previsto dal programma di stabilità è inferiore al valore di riferimento dello 0,5 % del PIL nel 2013 e nel 2014. Il rapporto debito pubblico/PIL, che è aumentato di quasi 10 punti percentuali nel 2010 (3), dovrebbe iniziare a scendere nel 2011 e dovrebbe raggiungere il 75,5 % del PIL nel 2015, rimanendo così al di sotto del valore di riferimento indicato nel trattato. I rischi connessi alle proiezioni di bilancio per il 2011 sembrano nel complesso compensarsi, ma gli esiti per gli anni successivi potrebbero essere peggiori del previsto, in quanto determinati risparmi potrebbero non realizzarsi nella misura auspicata. Alcune misure sono tuttora oggetto di dibattito (ad esempio, energia e tassa sulle operazioni finanziarie) e altre sono ancora da definire (ad esempio, i miglioramenti dell'efficienza nell'amministrazione pubblica). Non si possono inoltre escludere ulteriori misure di sostegno al mercato finanziario. Secondo l'ultima valutazione della Commissione, i rischi relativi alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche sembrano essere medi.

(9)

Poiché la recente riforma del sistema sanitario ha introdotto misure volte a contenere l’aumento della spesa soprattutto nel 2011 e nel 2012, ulteriori misure per rafforzare l'efficienza della spesa pubblica per l'assistenza sanitaria e le cure di lunga durata potrebbero sostenere il previsto percorso di risanamento. Allo stesso tempo, il mantenimento di un percorso di risanamento sostanzialmente orientato alla crescita, inclusa la garanzia di una spesa adeguata per l'istruzione, contribuirebbe a rafforzare il potenziale di crescita a lungo termine.

(10)

Se è vero che il quadro di bilancio della Germania è stato notevolmente rafforzato grazie all'introduzione di una regola di bilancio costituzionale, alla creazione del Consiglio di stabilità e al sistema di allerta rapida atto a prevenire difficoltà di bilancio, tale regola di bilancio dev'essere ancora pienamente attuata a livello dei Länder. Un ulteriore rafforzamento del relativo meccanismo di monitoraggio e di sanzioni rafforzerebbe anche la credibilità generale delle finanze pubbliche.

(11)

La crisi ha evidenziato l'estrema vulnerabilità del settore bancario. Pesanti perdite e svalutazioni derivanti da investimenti internazionali in mutui subprime e prodotti strutturati hanno indebolito la base di capitale di alcune banche, rendendo necessari importanti interventi pubblici. La crisi ha inoltre messo in luce i punti deboli di alcune Landesbanken, che già prima della crisi risentivano della carenza di strutture efficaci per la gestione del rischio e dell'assenza di un valido modello commerciale. Ulteriori riforme del settore bancario, tra cui la ristrutturazione delle Landesbanken che necessitano di un modello commerciale valido e adeguatamente finanziato, nonché il rafforzamento del quadro di regolamentazione e vigilanza, contribuirebbero a mantenere la stabilità del settore finanziario e garantirebbero anche un’allocazione più efficace del risparmio interno quale mezzo per sostenere la domanda e gli investimenti.

(12)

Il potenziale di crescita e la competitività strutturale dell'economia tedesca dipendono in larga misura da un personale adeguatamente formato e qualificato, ma, dato l'andamento demografico, la carenza di manodopera può diventare un problema urgente. Ciò sottolinea l'importanza di utilizzare pienamente il potenziale della forza lavoro, eliminando gli ostacoli che impediscono a determinate categorie (lavoratori più anziani, donne, lavoratori poco qualificati, cittadini di paesi terzi) di partecipare al mercato del lavoro e potenziando ulteriormente il capitale umano. Affrontare la questione del cuneo fiscale, che è tuttora elevato soprattutto per i redditi bassi e medi, migliorerebbe gli incentivi al lavoro, consentendo aumenti salariali che si tradurrebbero maggiormente in un incremento del reddito disponibile e della domanda interna. L'elevata aliquota marginale dell'imposta sul reddito della persona che costituisce la seconda fonte di reddito nel sistema di dichiarazione fiscale congiunta crea un effetto di disincentivo sull'offerta di manodopera. Il «Faktorverfahren», introdotto nel 2009, permette all'onere fiscale mensile di un individuo di riflettere il reddito personale di tale soggetto, lasciando invariato l'onere fiscale relativo a tutto l'anno. Gli effetti di questa riforma sulla partecipazione al mercato del lavoro dovrebbero essere monitorati. In tale contesto potrebbero essere necessarie ulteriori misure per ridurre gli effetti di disincentivo al lavoro che potrebbero persistere. Un ulteriore aumento dell’offerta di strutture per l’infanzia potrebbe incoraggiare, in particolare, la partecipazione ancora scarsa delle donne alla forza lavoro a tempo pieno. Aumentando il numero delle persone con qualifiche di formazione professionale si potrebbero, inoltre, migliorare le prospettive sul mercato del lavoro dei lavoratori poco qualificati.

(13)

Di recente la Germania ha preso decisioni di vasta portata per quanto riguarda la sua futura combinazione di fonti energetiche. L’attuazione del piano energetico implicherà una radicale trasformazione dell'approvvigionamento energetico e si ripercuoterà sui prezzi dell’energia e sulla competitività dell’economia a medio e lungo termine. L’efficacia in termini di costi dovrebbe pertanto essere il principio guida per l'attuazione del piano energetico sulla base di consumi energetici efficienti, regimi di sostegno validi in termini di costi-efficacia, reti elettriche adeguate per le energie rinnovabili e mercati energetici competitivi.

(14)

Un incremento della concorrenza nel settore dei servizi permetterebbe di stimolare la crescita della produttività e di sostenere la domanda interna. Una crescita più dinamica del settore terziario potrebbe anche contribuire ad ampliare la base di crescita della domanda e dell'offerta in Germania. Nonostante i notevoli risultati raggiunti negli ultimi anni mediante l'attuazione della direttiva sui servizi, vi è modo di ridurre ulteriormente gli ostacoli all'entrata e all'uscita delle imprese, in particolare semplificando ancora il sistema per il rilascio di licenze e autorizzazioni e di semplificare la regolamentazione per l'esercizio di alcune attività professionali. La giustificazione e l'adeguatezza della regolamentazione di determinate attività artigianali potrebbero essere oggetto di esame. Per quando riguarda i servizi delle industrie di rete, la concorrenza, in particolare nel settore ferroviario, può essere migliorata. Il rafforzamento della funzione di vigilanza dall’Agenzia federale delle reti e l’apertura alla concorrenza dell’infrastruttura di vendita e di emissione di biglietti stimolerebbero la concorrenza a breve termine.

(15)

Ulteriori riforme intese a migliorare l'accessibilità e la qualità del sistema di istruzione e di formazione saranno cruciali per garantire un’offerta di manodopera adeguatamente qualificata, tenuto conto anche dell'evoluzione demografica. Si prevede in particolare una carenza di forza lavoro mediamente e altamente qualificata, soprattutto nelle discipline matematiche, scientifiche e tecnologiche. I tassi di riuscita scolastica dei giovani in Germania, sia a livello di istruzione secondaria superiore che a livello terziario, sono al di sotto della media dell’UE. Aumentare l'offerta di istruzione prescolare e di scuole a tempo pieno e facilitare la transizione tra i vari ordini di scuole all’interno del sistema scolastico può migliorare i risultati sul piano dell’istruzione.

(16)

La Germania ha assunto una serie di impegni nel quadro del patto Euro Plus. A livello di bilancio, gli impegni puntano a correggere il disavanzo eccessivo fin dal 2011 e a conseguire con largo margine gli obiettivi previsti dalla regola nazionale di bilancio nel 2011-2012. Le misure prevedono una regolamentazione e una vigilanza efficaci del mercato dei capitali al fine di rafforzare la stabilità finanziaria. Le misure per l'occupazione si concentrano sulla partecipazione al mercato del lavoro (riforma degli strumenti attivi del mercato del lavoro, miglior inserimento di professionisti in possesso di titoli stranieri e integrazione dei migranti) e sull'istruzione (patto per l’istruzione di base). Le misure di competitività si concentrano sulle industrie di rete, sul settore dell’energia e dei servizi (ad esempio, agenzia per la trasparenza dei mercati nel settore dell'elettricità e del gas, programma sull’elettromobilità, maggior finanziamento delle infrastrutture di trasporto) e sull'istruzione (iniziativa a favore dell'eccellenza per promuovere le scuole di dottorato, finanziamento del patto per l’università). Questi impegni riguardano i quattro settori del patto. Essi rispecchiano in larga misura il più vasto programma di riforme delineato nel programma di stabilità e nel programma nazionale di riforma. Gli impegni del patto, tuttavia, non includono determinati settori strategici (come la ristrutturazione delle Landesbanken o il cuneo fiscale sul lavoro) o li riguardano solo in misura marginale (apertura dei settori dei servizi e delle industrie di rete a una maggiore concorrenza). Gli impegni relativi al patto Euro Plus sono stati valutati e presi in considerazione nelle raccomandazioni.

(17)

La Commissione ha valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma della Germania, compresi gli impegni assunti dalla Germania nell’ambito del patto Euro Plus. Essa ha tenuto conto non solo della loro importanza per l'attuazione di politiche di bilancio e socioeconomiche sostenibili nel paese, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'UE, vista la necessità di rafforzare la governance economica globale dell'UE fornendo un sostegno a livello di UE alle future decisioni nazionali. In questa prospettiva, la Commissione ritiene che la strategia di bilancio della Germania debba essere attuata come previsto. Un adeguato sforzo di adeguamento strutturale alla luce dell'OMT dovrebbe quindi essere assicurato, pur mantenendo un percorso di risanamento orientato alla crescita. Ulteriori misure adottate nel biennio 2011-2012 dovrebbero essere intese ad assicurare la stabilità del sistema finanziario (ad esempio attraverso la ristrutturazione delle Landesbanken), il rafforzamento delle fonti interne di crescita, aumentando la partecipazione al mercato occupazionale grazie alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, migliorando l'accessibilità e la qualità dell'istruzione e aprendo maggiormente alla concorrenza il settore dei servizi, del commercio,e delle professioni e le industrie di rete.

(18)

Alla luce della valutazione che precede e tenuto conto della raccomandazione del Consiglio a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea del 2 dicembre 2009, il Consiglio ha esaminato l'aggiornamento per il 2011 del programma di stabilità della Germania e il suo parere (4) trova riscontro, in particolare, nella sua raccomandazione di cui al successivo punto 1. Tenuto conto delle conclusioni del Consiglio europeo del 25 marzo 2011, il Consiglio ha altresì esaminato il programma nazionale di riforma della Germania,

RACCOMANDA che la Germania adotti provvedimenti nel periodo 2011-2012 al fine di:

1.

attuare la strategia di bilancio per il 2012 e gli anni successivi come previsto, portando l'elevato rapporto debito pubblico/PIL su un percorso in discesa, in linea con le raccomandazioni del Consiglio a norma della procedura per i disavanzi eccessivi. Assicurare quindi un adeguato sforzo di aggiustamento strutturale nell'obiettivo di medio termine. Completare l'attuazione della regola di bilancio a livello dei Länder e rafforzare ulteriormente il relativo meccanismo di monitoraggio e di sanzioni. Mantenere un percorso di risanamento orientato alla crescita, in particolare tutelando una spesa adeguata per l’istruzione e migliorando ulteriormente l'efficienza della spesa pubblica per l’assistenza sanitaria e le cure di lunga durata;

2.

affrontare le carenze strutturali del settore finanziario, in particolare attraverso una ristrutturazione delle Landesbanken che necessitano di un modello commerciale valido e adeguatamente finanziato;

3.

aumentare la partecipazione al mercato del lavoro favorendo un accesso più equo ai sistemi di istruzione e formazione e adottando misure ulteriori per ridurre l'elevato cuneo fiscale secondo modalità che non incidano sul bilancio e favorire incentivi al lavoro per i soggetti con prospettive di basso reddito. Aumentare il numero di strutture per l’infanzia e di scuole a tempo pieno. Monitorare attentamente gli effetti delle recenti misure di riforma per ridurre i disincentivi fiscali per le persone che costituiscono la seconda fonte di reddito e adottare ulteriori misure qualora tali disincentivi persistano;

4.

eliminare le restrizioni ingiustificate a determinati servizi professionali e a determinate attività artigianali. Migliorare la concorrenza nelle industrie di rete, rafforzare la funzione di vigilanza dell'agenzia federale delle reti nel settore ferroviario e, nell'ambito del piano energetico nazionale annunciato, concentrarsi sul miglioramento a lungo termine dell'efficacia in termini di costi della legge sulle energie rinnovabili, garantendo l'effettiva indipendenza della produzione e della trasmissione di energia, e sul potenziamento delle interconnessioni transfrontaliere.

Fatto a Bruxelles, addì 12 luglio 2011.

Per il Consiglio

Il presidente

J. VINCENT-ROSTOWSKI


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Mantenuti per il 2011 mediante decisione 2011/308/UE del Consiglio, del 19 maggio 2011, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (GU L 138 del 26.5.2011, pag. 56).

(3)  L’aumento repentino del 2010 è stato dovuto in gran parte al fatto che due banche in difficoltà hanno trasferito le loro attività deteriorate alle rispettive «bad banks», che sono classificate nel settore delle amministrazioni pubbliche. In linea con gli orientamenti Eurostat sulle norme contabili per gli interventi di dismissione, le passività corrispondenti delle «bad banks» gravano direttamente sul livello del debito.

(4)  Previsto all'articolo 5, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97.


19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/13


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 12 luglio 2011

sul programma nazionale di riforma 2011 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità aggiornato dei Paesi Bassi, 2011-2015

2011/C 212/04

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l’occupazione,

sentito il comitato economico e finanziario,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l’occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell’Europa.

(2)

Il Consiglio ha adottato il 13 luglio 2010 una raccomandazione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (per il periodo 2010-2014) e il 21 ottobre 2010 una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (2), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.

(3)

Il 12 gennaio 2011 la Commissione ha adottato la prima Analisi annuale della crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo di governanza economica nell’UE e del primo semestre europeo di coordinamento integrato ed ex-ante delle politiche, che si fonda sulla strategia Europa 2020.

(4)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali (in linea con le conclusioni del Consiglio del 15 febbraio e del 7 marzo 2011 e in seguito all’Analisi annuale della crescita della Commissione). Il Consiglio europeo ha rilevato che occorre attribuire priorità al ripristino di bilanci sani e alla sostenibilità dei conti pubblici, alla riduzione della disoccupazione attraverso riforme del mercato del lavoro e a nuovi sforzi intesi ad aumentare la crescita. Esso ha invitato gli Stati membri a tradurre tali priorità in misure concrete che saranno inserite nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(5)

Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma.

(6)

Il 29 aprile 2011 i Paesi Bassi hanno presentato l’aggiornamento del loro programma di stabilità 2011, relativo al periodo 2011-2015, e il programma nazionale di riforma 2011. Onde tener conto delle loro correlazioni, i due programmi sono stati valutati contemporaneamente.

(7)

Nonostante i buoni risultati ottenuti in precedenza, l'economia dei Paesi Bassi, molto aperta, ha pesantemente sofferto della crisi: nel 2009 il PIL reale ha infatti subito una contrazione di quasi il 4 %. La ripresa è iniziata nella seconda metà del 2009 grazie alla risalita della domanda esterna e si è rafforzata nella prima metà del 2010, producendo una crescita del PIL dell'1,8 %. L'impatto della crisi sul mercato del lavoro è stato relativamente contenuto. Nei prossimi due anni la disoccupazione dovrebbe progressivamente diminuire, passando dal 4,5 % nel 2010 al 4 % nel 2012. La crisi ha pesantemente colpito le finanze pubbliche dei Paesi Bassi: il disavanzo pubblico è salito al 5,5 % del PIL nel 2009 e al 5,4 % del PIL nel 2010. Gli interventi del governo per sostenere gli istituti finanziari e stabilizzare i mercati finanziari hanno comportato un aumento del rapporto debito pubblico/PIL pari a 15 punti percentuali del PIL: nel 2009 il rapporto debito pubblico/PIL ha raggiunto il 60,8 % del PIL.

(8)

In base alla valutazione dell’aggiornamento del programma di stabilità a norma del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio ritiene credibile lo scenario macroeconomico presentato nel programma di stabilità, su cui si basano le proiezioni di bilancio. Per il 2011 e il 2012 il programma di stabilità si basa su proiezioni di crescita leggermente più prudenti rispetto alle previsioni dei servizi della Commissione della primavera 2011. Il programma di stabilità prevede di ridurre il disavanzo pubblico al di sotto del valore di riferimento del 3 % nel 2012, ossia un anno prima del termine stabilito dalla procedura per i disavanzi eccessivi. Sulla base dei dati forniti nel programma di stabilità, l'obiettivo di medio termine (OMT), ossia un disavanzo strutturale dello 0,5 % del PIL, sarà quasi raggiunto entro la fine del periodo di riferimento del programma di stabilità, mentre il saldo strutturale calcolato dai servizi della Commissione è pari a – 0,8 % del PIL nel 2015. La strategia di bilancio è pienamente sostenuta da misure sufficientemente dettagliate fino al 2015. L'attuazione di tali misure è però soggetta ad alcuni rischi, soprattutto legati alla capacità di compensare gli sconfinamenti della spesa sanitaria e di controllare la spesa delle amministrazioni locali. Lo sforzo annuo di bilancio è pari, in media, allo 0,75 % del PIL nel periodo 2011-2013, in linea con la raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2009 nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi. Per gli anni che seguono il termine stabilito per la correzione del disavanzo eccessivo (2014 e 2015), il saldo strutturale ricalcolato deve migliorare dello 0,25 % nel 2014 e dello 0,5 % nel 2015, attestandosi appena al di sotto dello 0,5 % necessario al conseguimento dell'obiettivo di medio termine.

(9)

Il risanamento del bilancio previsto e attuato dalle autorità olandesi si fonda in larga misura su tagli — per lo più strutturali — della spesa pari in totale a circa il 3 % del PIL entro la fine del periodo di riferimento del programma di stabilità (2015) rispetto alla situazione di partenza. Il conseguente percorso di aggiustamento prevede una prima riduzione del disavanzo pubblico dal 3,8 % del PIL nel 2011 al 2,4 % del PIL nel 2012 e ulteriori riduzioni di circa 0,5 % l'anno per il periodo 2013-2015. I Paesi Bassi si sono risolutamente impegnati a conseguire tali obiettivi. Salvaguardare dai tagli di bilancio settori che favoriscono la crescita — quale ad esempio l'istruzione — eviterebbe di compromettere il futuro potenziale di crescita economica e contribuirebbe a rendere sostenibile la correzione del disavanzo eccessivo.

(10)

Oltre al risanamento a breve termine, una delle principali sfide consiste nel migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, sulle quali pesa il forte aumento della spesa legata all'invecchiamento demografico. Il costo dell'invecchiamento demografico nel lungo termine è nettamente superiore alla media UE, in particolare nei settori delle pensioni e dell'assistenza sanitaria di lunga durata. Il previsto aumento della spesa per l'assistenza sanitaria di lunga durata è il più elevato d'Europa, come dimostra la relazione 2009 della Commissione sull'invecchiamento demografico. Ciò è dovuto soprattutto all'esistenza nei Paesi Bassi di un sistema ufficiale di assistenza sanitaria di lunga durata già completo (ad esempio: assicurazione pubblica di lunga durata che copre l'igiene personale, l'assistenza infermieristica, l'assistenza medica, le cure e il soggiorno in strutture sanitarie), mentre l'assistenza informale svolge un ruolo più limitato. Secondo la più recente valutazione della Commissione, i rischi relativi alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche appaiono elevati. Oltre ai piani di risanamento, il governo dei Paesi Bassi ha sottoposto al Parlamento misure a sostegno della sostenibilità a lungo termine, compreso un innalzamento dell'età pensionabile legale che non è stato ancora adottato.

(11)

Il mercato del lavoro dei Paesi Bassi è caratterizzato da tassi di partecipazione relativamente elevati, alta produttività rispetto alle ore lavorate e bassa disoccupazione. Tuttavia, la sfida principale per il mercato del lavoro olandese consisterà nel ricorrere maggiormente al potenziale di manodopera non sfruttato, in particolare per compensare il previsto calo della popolazione in età lavorativa conseguente all'invecchiamento demografico. La quantità media di ore lavorate ogni anno è la più bassa dell'UE, come confermano i dati più recenti a disposizione. Il basso numero di ore lavorate è dovuto alla percentuale molto elevata di persone che lavorano a tempo parziale, in particolare donne. Ciò riflette preferenze personali ma anche l'esistenza di disincentivi finanziari per accedere al mercato del lavoro o per aumentare il numero di ore lavorate. Attualmente, per chi usufruisce del secondo reddito familiare uno dei principali disincentivi ad entrare nel mercato del lavoro o a lavorare più ore è l'elevata aliquota fiscale marginale sul secondo reddito, che, in alcuni casi, può risultare superiore all'80 % a causa, tra l'altro, del credito generale d'imposta e della riduzione di prestazioni legate al reddito quali ad esempio i sussidi per la custodia dei bambini.

(12)

Per la categoria — sempre più numerosa ed eterogenea — di disoccupati di lungo periodo parzialmente disabili, confrontati al rischio di disoccupazione strutturale, l'attuazione di politiche attive del mercato del lavoro non ha prodotto, a quanto pare, risultati positivi. I cittadini di paesi terzi si trovano di fronte a particolari difficoltà, cosa che amplifica le persistenti lacune in materia di occupazione e disoccupazione.

(13)

Il sistema olandese di ricerca e innovazione (R&I) è riuscito a mantenere la sua capacità innovativa. La scarsa partecipazione del settore privato agli investimenti nel settore della ricerca e sviluppo (R&S) può però incidere negativamente sulla futura crescita economica e sulla competitività dell'economia olandese. Per le imprese caratterizzate da un'intensa attività di R&I, comprese quelle estere, il governo mira a creare un ambiente attraente in termini di incentivi fiscali, spazio per gli imprenditori ed eccellenza della ricerca. Quest'anno però, vista la necessità di risanare il bilancio, alcune sovvenzioni a favore delle imprese potrebbero essere interrotte, mentre altre saranno razionalizzate e orientate verso settori economici di punta e verso strumenti fiscali più generici.

(14)

Il contesto imprenditoriale è influenzato negativamente dai livelli di congestione del trasporto su strada e su rotaia, tra i più elevati dell'UE. In questo contesto, infrastrutture di trasporto relativamente inefficienti influiscono negativamente sulla mobilità del lavoro e quindi sulla crescita potenziale attraverso la produttività. I lavoratori devono affrontare lunghi spostamenti, tempi di percorrenza non affidabili e costi elevati legati alla congestione. Secondo le previsioni, questi ultimi aumenteranno da qui al 2020, a meno che non vengano introdotte nuove politiche. Rendere più efficiente l’uso delle infrastrutture (ad esempio attraverso pedaggi stradali) contribuirebbe ad aumentare la mobilità del lavoro e la produttività, e quindi la crescita potenziale.

(15)

Il 4 aprile 2011 i Paesi Bassi hanno annunciato una serie di impegni a titolo del patto Euro Plus. Tra questi figurano misure intese ad incoraggiare la competitività (introducendo una nuova politica per le imprese basata su sgravi fiscali più generici e sulla riduzione degli oneri amministrativi), a promuovere l'occupazione (facendo sì che la sicurezza sociale incentivi al lavoro e riducendo la dipendenza dai sussidi di disoccupazione), a contribuire ulteriormente alla sostenibilità delle finanze pubbliche (integrando il patto di stabilità e crescita nella legislazione nazionale) e a rafforzare la stabilità finanziaria (conferendo più potere agli organismi di vigilanza). Questi impegni fanno riferimento a tutti i settori del patto e si collocano in continuità con la più ampia agenda di riforma illustrata nel programma di stabilità e nel programma nazionale di riforma. Si osserva tuttavia che né il calendario di attuazione né le misure necessarie all'attuazione risultano sufficientemente dettagliati. Questi impegni sono stati valutati e tenuti nel debito conto nelle raccomandazioni.

(16)

La Commissione ha valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma, compresi gli impegni nel quadro del patto Euro Plus. Essa tenuto conto non solo della loro importanza per la sostenibilità delle politiche finanziarie e socioeconomiche nei Paesi Bassi, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'UE, vista la necessità di rafforzare la governanza economica complessiva dell'UE fornendo un contributo a livello dell’Unione a sostegno delle future decisioni nazionali. La Commissione ritiene che la strategia di risanamento del bilancio dei Paesi Bassi, illustrata nei dettagli, dovrebbe essere attuata come previsto, concentrando la spesa sui settori più favorevoli alla crescita di lungo periodo. Sarebbe opportuno adottare ulteriori misure per migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche nel lungo termine, in particolare nei settori delle pensioni e dell'assistenza sanitaria di lunga durata, per migliorare la partecipazione al mercato del lavoro e l'integrazione e per affrontare i problemi legati alla congestione dei trasporti.

(17)

Alla luce della valutazione che precede e tenuto conto della raccomandazione del Consiglio a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, del 2 dicembre 2009, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato dei Paesi Bassi per il 2011 e il suo parere (3) trova riscontro, in particolare, nelle raccomandazioni di cui ai seguenti punti 1 e 2. Tenuto conto delle conclusioni del Consiglio europeo del 25 marzo 2011, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma dei Paesi Bassi,

RACCOMANDA che i Paesi Bassi adottino provvedimenti nel periodo 2011-2012 al fine di:

1.

attuare la strategia di bilancio per il 2012 in linea con le raccomandazioni del Consiglio nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, riportando il rapporto debito pubblico/PIL su un percorso discendente; successivamente, progredire in direzione dell'obiettivo a medio termine in linea con quanto previsto dal patto di stabilità e crescita, rispettando i massimali di spesa complessivi e i requisiti di risanamento, assicurando nel contempo che il risanamento sia sostenibile e favorevole alla crescita, proteggendo la spesa in settori direttamente legati alla crescita quali ricerca e innovazione, istruzione e formazione;

2.

adottare provvedimenti per aumentare l’età pensionabile legale in funzione della speranza di vita; integrare tali provvedimenti con altri intesi ad innalzare l’età di pensionamento effettiva e a migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche nel lungo termine; preparare un programma di riforma dell'assistenza sanitaria di lunga durata, alla luce dell’invecchiamento demografico;

3.

migliorare la partecipazione al mercato del lavoro riducendo le misure fiscali sul secondo reddito familiare che disincentivano a lavorare; elaborare misure intese ad aiutare i gruppi più vulnerabili e ad agevolarne il reinserimento sul mercato del lavoro;

4.

promuovere l’innovazione, gli investimenti privati nel settore R&S nonché contatti più stretti tra scienza e imprese, fornendo incentivi adeguati nel quadro della nuova politica per le imprese («Naar de top»).

Fatto a Bruxelles, addì 12 luglio 2011.

Per il Consiglio

Il presidente

J. VINCENT-ROSTOWSKI


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Mantenuti per il 2011 mediante decisione 2011/308/UE del Consiglio, del 19 maggio 2011, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione (GU L 138 del 26.5.2011, pag. 56).

(3)  Previsto all’articolo 5, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97.


PARERI

Commissione europea

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/16


PARERE DELLA COMMISSIONE

del 15 luglio 2011

sul piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi provenienti dall'impianto di scrostatura e smaltimento di materie radioattive naturali (NORM) di Stoneyhill nell'Aberdeenshire, Scozia, Regno Unito, conformemente all'articolo 37 del trattato Euratom

(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)

2011/C 212/05

La valutazione che segue è stata svolta conformemente alle disposizioni del trattato Euratom e non pregiudica eventuali valutazioni supplementari svolte ai sensi del trattato sul funzionamento dell'Unione europea né gli obblighi che derivano da detto trattato e dal diritto derivato.

Il 3 febbraio 2011 la Commissione europea ha ricevuto dal governo britannico, a norma dell'articolo 37 del trattato Euratom, i dati generali del progetto relativo allo smaltimento di rifiuti radioattivi provenienti dall'impianto di scrostatura e smaltimento di materie radioattive naturali (NORM) di Stoneyhill.

Sulla base dei dati trasmessi e previa consultazione del gruppo di esperti, la Commissione ha formulato il seguente parere:

1)

la distanza tra il sito di Stoneyhill e il punto più vicino situato nel territorio di un altro Stato membro (nella fattispecie l'Irlanda) è di 398 km;

2)

l'impianto di scrostatura non è soggetto ad un'autorizzazione di scarico per gli effluenti radioattivi liquidi e gassosi. Durante il funzionamento normale, l'impianto di scrostatura non scarica effluenti liquidi radioattivi. Tuttavia l'impianto di scrostatura emette un gas radioattivo naturale (il radon) e rilascia quantità infinitesimali di aerosol radioattivi; queste sostanze non comportano un'esposizione rilevante sotto il profilo sanitario della popolazione di un altro Stato membro;

3)

durante il periodo di operatività dell'impianto di smaltimento:

i rifiuti radioattivi saranno collocati nell'impianto di smaltimento senza l'intenzione di recuperarli,

l'impianto di smaltimento non è soggetto ad un'autorizzazione di scarico per gli effluenti radioattivi liquidi e gassosi. Tuttavia l'impianto di smaltimento emette un gas radioattivo naturale (il radon) che non comporta un'esposizione rilevante sotto il profilo sanitario della popolazione di un altro Stato membro;

4)

dopo il periodo di operatività dell'impianto di smaltimento:

le misure previste per la chiusura definitiva dell'impianto di smaltimento, descritte nei dati generali, offrono l'assicurazione che le conclusioni di cui al punto 2 supra resteranno valide nel lungo termine,

5)

in caso di scarichi non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e dell'entità contemplati nei dati generali, le dosi cui potrebbe essere esposta la popolazione di un altro Stato membro non saranno tali da avere effetti rilevanti sotto il profilo sanitario per la popolazione di tale Stato.

In conclusione, la Commissione è del parere che la realizzazione del progetto relativo allo smaltimento dei rifiuti radioattivi, sotto qualsiasi forma, provenienti dall'impianto di scrostatura e smaltimento di materie radioattive naturali (NORM) di Stoneyhill nel Regno Unito non è tale da comportare, sia durante la sua normale vita operativa che dopo la sua chiusura definitiva, né in caso di incidenti del tipo e dell'entità contemplati nei dati generali, una contaminazione radioattiva delle acque, del suolo o dell'aria di un altro Stato membro.

Fatto a Bruxelles, il 15 luglio 2011.

Per la Commissione

Günther OETTINGER

Membro della Commissione


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/18


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6175 — Danaher/Beckman Coulter)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 212/06

In data 16 giugno 2011 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32011M6175. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/18


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6191 — Birla/Columbian Chemicals)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 212/07

In data 15 giugno 2011 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32011M6191. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Consiglio

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/19


Avviso all'attenzione delle persone cui si applicano le misure previste dalla decisione 2010/145/PESC del Consiglio e dal regolamento (CE) n. 1763/2004 del Consiglio

2011/C 212/08

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

Le seguenti informazioni sono portate all'attenzione delle persone che figurano nell'allegato I della decisione 2010/145/PESC del Consiglio e nell'allegato I del regolamento (CE) n. 1763/2004 del Consiglio.

Il Consiglio dell'Unione europea ha stabilito che le persone figuranti nel summenzionato allegato continuano a soddisfare i criteri di cui alla decisione 2010/145/PESC del Consiglio e al regolamento (CE) n. 1763/2004 del Consiglio relativi ad ulteriori misure a sostegno dell'effettiva attuazione del mandato del tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY), e dovrebbero pertanto restare soggette a dette misure.

Si attira l'attenzione delle persone in questione sulla possibilità di presentare una richiesta alle autorità competenti dello Stato o degli Stati membri pertinenti, indicate nei siti web di cui all'allegato II del regolamento (CE) n. 1763/2004, al fine di ottenere un'autorizzazione a utilizzare i fondi congelati per soddisfare bisogni fondamentali o per effettuare pagamenti specifici (cfr. articolo 3 del regolamento).

Le persone in questione possono presentare al Consiglio, al seguente indirizzo, unitamente ai documenti giustificativi, una richiesta volta ad ottenere il riesame della decisione che le include nell'elenco summenzionato:

Consiglio dell'Unione europea

Segretariato generale

DG K Unità di coordinamento (10 HN 43)

Rue de la Loi/Wetstraat 175

1048 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Si richiama inoltre l'attenzione delle persone interessate sulla possibilità di presentare ricorso contro la decisione del Consiglio dinanzi al Tribunale dell’Unione europea conformemente alle condizioni stabilite all'articolo 275, secondo comma e all’articolo 263, quarto e sesto comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.


19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/20


Avviso all'attenzione delle persone, gruppi e entità che figurano nell'elenco di cui all'articolo 2, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 2580/2001 relativo a misure restrittive specifiche contro determinate persone e entità, destinate a combattere il terrorismo

[vedasi l'allegato del regolamento (UE) n. 687/2011 del Consiglio]

2011/C 212/09

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

Le seguenti informazioni sono portate all'attenzione delle persone, gruppi e entità elencati nel regolamento (UE) n. 687/2011 del Consiglio, del 18 luglio 2011 (1).

Il Consiglio dell'Unione europea ha deciso che restano validi i motivi per l'inclusione nell'elenco summenzionato delle persone, gruppi e entità soggetti alle misure restrittive previste dal regolamento (CE) n. 2580/2001 del Consiglio, del 27 dicembre 2001, relativo a misure restrittive specifiche contro determinate persone e entità, destinate a combattere il terrorismo (2). Pertanto, il Consiglio ha deciso di mantenere tali persone, gruppi e entità nell'elenco.

Il regolamento (CE) n. 2580/2001 del Consiglio, del 27 dicembre 2001, prevede che siano congelati tutti i capitali, le altre attività finanziarie e le risorse economiche appartenenti alle persone, gruppi e entità in questione e che i capitali, le altre attività finanziarie o le risorse economiche non siano messi a disposizione degli stessi, direttamente o indirettamente.

Si attira l'attenzione delle persone, dei gruppi e delle entità in questione sulla possibilità di presentare una richiesta alle autorità competenti dello Stato o degli Stati membri pertinenti, elencati nell'allegato del regolamento, al fine di ottenere un'autorizzazione a utilizzare i fondi congelati per soddisfare un fabbisogno fondamentale o per effettuare pagamenti specifici (in conformità all'articolo 5, paragrafo 2 di tale regolamento). Un elenco aggiornato delle autorità competenti figura nel sito web al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/comm/external_relations/cfsp/sanctions/measures.htm

Le persone, i gruppi e le entità in questione possono presentare una richiesta volta ad ottenere la motivazione del Consiglio riguardo al loro mantenimento nell'elenco summenzionato (a meno che la motivazione sia già stata loro comunicata) al seguente indirizzo:

Consiglio dell'Unione europea

(all'attenzione di: CP 931 designations)

Rue de la Loi/Wetstraat 175

1048 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Le persone, i gruppi e le entità in questione possono presentare al Consiglio in qualsiasi momento, all'indirizzo summenzionato e insieme ad eventuali documenti giustificativi, una richiesta di riesaminare la decisione che li include e mantiene nell'elenco. Tali richieste saranno esaminate all'atto del ricevimento. Al riguardo si attira l'attenzione delle persone, dei gruppi e delle entità interessati sul periodico riesame dell'elenco da parte del Consiglio, conformemente all'articolo 1, paragrafo 6 della posizione comune 2001/931/PESC. Affinché le richieste possano essere valutate in occasione del prossimo riesame, dovrebbero essere presentate entro due mesi dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Si richiama inoltre l'attenzione delle persone, gruppi e entità in questione sulla possibilità di presentare ricorso contro il regolamento del Consiglio dinanzi al Tribunale dell'Unione europea conformemente alle condizioni stabilite all'articolo 263, commi quarto e sesto, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.


(1)  GU L 188 del 19.7.2001, pag. 2.

(2)  GU L 344 del 28.12.2001, pag. 70.


Commissione europea

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/21


Tassi di cambio dell'euro (1)

18 luglio 2011

2011/C 212/10

1 euro =


 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,4045

JPY

yen giapponesi

111,10

DKK

corone danesi

7,4567

GBP

sterline inglesi

0,87315

SEK

corone svedesi

9,2534

CHF

franchi svizzeri

1,1485

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

7,8670

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

24,405

HUF

fiorini ungheresi

272,98

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7093

PLN

zloty polacchi

4,0440

RON

leu rumeni

4,2688

TRY

lire turche

2,3468

AUD

dollari australiani

1,3237

CAD

dollari canadesi

1,3472

HKD

dollari di Hong Kong

10,9488

NZD

dollari neozelandesi

1,6640

SGD

dollari di Singapore

1,7107

KRW

won sudcoreani

1 490,82

ZAR

rand sudafricani

9,8084

CNY

renminbi Yuan cinese

9,0853

HRK

kuna croata

7,4500

IDR

rupia indonesiana

12 024,36

MYR

ringgit malese

4,2311

PHP

peso filippino

60,463

RUB

rublo russo

39,6125

THB

baht thailandese

42,219

BRL

real brasiliano

2,2208

MXN

peso messicano

16,5456

INR

rupia indiana

62,6060


(1)  Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


V Avvisi

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Commissione europea

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/22


INVITO A PRESENTARE PROPOSTE

«Sostegno a favore di azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune»

Attuazione di azioni di informazione di cui alla voce di bilancio 05 08 06 per l'esercizio 2012

2011/C 212/11

1.   INTRODUZIONE

Il presente invito a presentare proposte si basa sul regolamento (CE) n. 814/2000 del Consiglio, del 17 aprile 2000, relativo alle azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune (1), che definisce il tipo e il contenuto delle azioni che l'Unione può cofinanziare. Il regolamento (CE) n. 2208/2002 della Commissione (2), modificato dal regolamento (CE) n. 1820/2004 (3), stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 814/2000 del Consiglio.

Il presente invito è inteso a sollecitare la presentazione di proposte riguardanti il finanziamento di azioni di informazione ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 814/2000 del Consiglio, nel quadro degli stanziamenti di bilancio per l'esercizio 2012. Il presente invito a presentare proposte riguarda azioni di informazione da realizzare (fasi di preparazione, attuazione, controllo e valutazione) tra il 1o marzo 2012 e il 28 febbraio 2013.

Un'azione di informazione è un'operazione integrata informativa autonoma e coerente, organizzata sulla base di un unico bilancio. Le azioni di questo tipo possono variare da una semplice serie di conferenze ad una campagna di informazione completa che comprende vari tipi di azioni e di strumenti di informazione/comunicazione pubblica.

Come precisato all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 2208/2002 della Commissione, i partecipanti al presente invito a presentare proposte devono essere persone giuridiche legalmente costituite in uno Stato membro da almeno due anni.

2.   PRIORITÀ E TIPOLOGIE DI AZIONE PER IL 2012

2.1.   Priorità

Pietra angolare della costruzione europea, la PAC compierà 50 anni nel 2012. Questa ricorrenza costituisce un'occasione di sviluppare azioni di comunicazione sulla PAC: la sua storia e le sue evoluzioni, i suoi risultati concreti e le prospettive di evoluzione nell'ambito delle proposte di riforma.

Nell'ambito del presente invito a presentare proposte, la Commissione intende dare la priorità alle azioni con un notevole impatto previsto, di carattere innovativo e creativo, mirate non solo al mondo rurale ma anche all'insieme della società.

Le azioni devono mirare a valorizzare il ruolo e l'utilità della PAC in quanto politica comune dell'UE che risponde alle esigenze e alle attese della società, e i cui obiettivi sono:

affrontare meglio le sfide della sicurezza alimentare, dei cambiamenti climatici, dell'utilizzo sostenibile delle risorse naturali e dello sviluppo equilibrato dei territori,

aiutare il settore agricolo ad affrontare gli effetti indotti dalla crisi economica e la maggiore volatilità dei prezzi agricoli,

contribuire allo sviluppo della crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva definita nella strategia Europa 2020.

2.2.   Tipi di azioni di informazione

Nell'ambito del presente invito, la Commissione desidera sostenere due tipi di azioni integrate di comunicazione pubblica:

a livello nazionale, riunendo più partner attorno ad un progetto comune di ampia portata,

a livello europeo, in un massimo di Stati membri al fine di rafforzarne l'impatto.

Le azioni di informazione devono mirare a:

far conoscere meglio la PAC, la sua storia e la sua evoluzione, nonché le sue prospettive di evoluzione nell'ambito delle proposte di riforma, nel paese interessato/a livello europeo,

destare l'interesse di un pubblico quanto più numeroso possibile, soprattutto nelle zone urbane, sul ruolo dell'agricoltura e dello sviluppo rurale nella nostra società, avendo cura di valorizzare le molteplici funzioni degli agricoltori.

Le azioni di informazione dovranno assumere la forma di campagne di informazione di ampia portata comprendenti una o più attività del tipo di quelle menzionate qui di seguito:

produzione e distribuzione di materiale multimediale e/o audiovisivo di carattere innovativo e originale (programmi radiofonici e/o televisivi (4) di tipo «reality», dibattiti, videoclip, ….) (5),

campagne pubbliche di affissione in luoghi di grande passaggio (metropolitana, stazioni ecc.),

eventi del tipo «fattoria in città» ecc.,

eventi mediatici,

conferenze, seminari e gruppi di lavoro specializzati destinati ad un pubblico ben definito.

2.3.   Destinatari

Destinatari dei progetti di cui al presente invito sono la popolazione in generale (in particolare i giovani nelle aree urbane), i mass media, la società civile e gli operatori del mondo rurale.

3.   DURATA E DOTAZIONE FINANZIARIA

Il presente invito a presentare proposte riguarda azioni di informazione da realizzare (fasi di preparazione, attuazione, controllo e valutazione) tra il 1o marzo 2012 e il 28 febbraio 2013, ma la cui esecuzione deve assolutamente svolgersi nel 2012.

La dotazione complessiva disponibile per le azioni di informazione da eseguire in forza del presente invito a presentare proposte è di 3 250 000 EUR. L'importo sarà suddiviso tra le proposte ritenute migliori dal comitato di valutazione, secondo i criteri illustrati nell'allegato III, punto 2. La Commissione si riserva il diritto di ridurre l'importo totale disponibile, se opportuno.

Per ciascuna azione di informazione può essere richiesta alla Commissione una sovvenzione di importo compreso tra 100 000 EUR e 500 000 EUR (incluso rimborso forfettario delle spese di personale) per le azioni di cui al punto 2.2.

Il contributo della Commissione alle domande selezionate è limitato al 50 % dei costi totali ammissibili (vedi allegato IV — Stesura del bilancio) escluse le spese di personale. Oltre a questo importo, verrà versata una somma forfettaria pari al massimo a 10 000 EUR per le azioni i cui costi totali ammissibili (ad esclusione dell'importo forfettario per le spese di personale) sono inferiori a 400 000 EUR e pari al massimo a 25 000 EUR per le azioni i cui costi totali ammissibili (ad esclusione dell'importo forfettario per le spese di personale) sono compresi tra 400 000 EUR e 950 000 EUR.

Per le azioni di informazione di interesse eccezionale e se richiesto nella domanda, la percentuale di contributo della Commissione può arrivare al 75 %.

Si ritiene che un'azione di informazione presenti un interesse eccezionale a norma dell'articolo 7, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 2208/2002 se ricorrono le seguenti condizioni:

1)

l'azione comporta un piano di diffusione tale da garantire la diffusione dell'informazione a un pubblico quanto più numeroso possibile in almeno 3 Stati membri e rappresenta almeno 5 % della popolazione nazionale dell'insieme degli Stati membri interessati e il cui impatto previsto (ex-ante) e effettivo (ex-post) sarà sostenuto da mezzi di prova esterni adeguati (statistiche sulla partecipazione ecc.);

2)

il comitato di valutazione (di seguito «il comitato») ha attribuito all'azione in questione almeno 75 punti su 100 per i criteri di aggiudicazione di cui all'allegato III, punto 2.

Le azioni di informazione che avranno ottenuto una sovvenzione in forza del presente invito non beneficeranno di prefinanziamenti. Il beneficiario, previa trasmissione di una relazione tecnica e finanziaria intermedia, potrà eventualmente richiede un versamento intermedio. L'importo di tale versamento non potrà essere superiore al 30 % dell'importo totale previsto dalla convenzione di sovvenzione. Questo importo sarà stabilito sulla base dell'effettiva realizzazione dell'azione e dei costi ammissibili realmente sostenuti ripresi nel rendiconto finanziario intermedio e convalidato dalla Commissione, cui si applicherà la percentuale di cofinanziamento prevista nella convenzione di sovvenzione. Il forfait per spese di personale sarà concesso solo al momento del pagamento finale.

La selezione di una proposta non impegna la Commissione a concedere un contributo finanziario di importo pari a quello chiesto dal proponente. L'importo concesso non potrà essere superiore a quello richiesto. Non potranno essere sovvenzionate le azioni che usufruiscono di altri finanziamenti dell'Unione europea.

4.   ISTRUZIONI GENERALI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

4.1.   Istruzioni per la preparazione della domanda

Ogni richiedente può presentare domanda per una sola azione di informazione per esercizio finanziario.

La domanda viene presentata utilizzando gli appositi moduli disponibili al seguente indirizzo internet: http://ec.europa.eu/agriculture/grants/capinfo/index_it.htm

I richiedenti possono redigere la domanda in una qualsiasi delle lingue ufficiali dell'Unione. Tuttavia, per facilitare il rapido spoglio delle domande, si invitano i richiedenti a redigerle inglese o francese. Qualora ciò non sia possibile, i richiedenti dovrebbero almeno accludere una traduzione del contenuto del modulo 3 in inglese o in francese.

La domanda deve contenere i seguenti documenti, disponibili all'indirizzo internet sopraccitato:

la lettera di domanda recante menzione del titolo dell'azione di informazione proposta e indicante l'importo della sovvenzione richiesta, firmata dal rappresentante legale dell'organizzazione richiedente; l'importo della sovvenzione richiesta nella lettera deve essere identico all'importo del cofinanziamento dell'Unione europea indicato nella tabella delle entrate del bilancio (lettere g + h),

i moduli n. 1 (informazioni sul richiedente), n. 2 (informazioni sugli eventuali co-organizzatori), n. 3 (descrizione dettagliata dell'azione di informazione) della domanda. Se una voce non è pertinente per l'azione proposta, è obbligatorio indicare «non pertinente» o «n.p.». Verranno prese in considerazione esclusivamente le domande presentate mediante i suddetti moduli; se il formulario 2 non è pertinente, occorre riportare la menzione «N.P.» sulla sua prima pagina,

un bilancio dell'azione di informazione proposta (composto di una tabella dettagliata delle spese e di una tabella dettagliata delle entrate in pareggio) debitamente compilato, firmato e datato dal rappresentante legale dell'organizzazione richiedente,

tutti i documenti complementari menzionati nell'allegato I (documenti complementari da allegare alla domanda di sovvenzione).

4.2.   Termine per la presentazione delle domande e destinatari

Entro il 30 settembre 2011 i proponenti devono inviare una copia cartacea della domanda completa, per plico raccomandato con ricevuta di ritorno (fa fede il timbro postale), al seguente indirizzo:

Commissione europea

Unità AGRI. K.1.

Invito a presentare proposte 2011/C /…

Alla cortese attenzione di Angela Filote

L130 4/148A

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Le domande devono essere spedite in busta sigillata o in una scatola di cartone sigillata, posta a sua volta in una seconda busta o scatola di cartone sigillata. La busta o la scatola interna deve recare, oltre all'indicazione dell'ufficio destinatario che figura nell'invito a presentare proposte, la dicitura «Appel à propositions — À ne pas ouvrir par le service du courrier». Qualora vengano utilizzate buste autoadesive, queste vanno sigillate con nastro adesivo sul quale il mittente deve apporre trasversalmente la propria firma.

Poiché tutti i documenti che pervengono ai servizi della Commissione devono essere scannerizzati pagina per pagina, si invita a non spillare tra loro i fogli che compongono la domanda e i suoi allegati. Inoltre, per esigenze di tutela ambientale, i candidati sono invitati a presentare la domanda su carta riciclata con stampa fronte-retro.

Parallelamente, i richiedenti dovranno trasmettere per posta elettronica (attivare l'opzione «conferma di recapito»), entro le 24 (ora di Bruxelles) del 30 settembre 2011, una copia della loro domanda contenente almeno la versione elettronica della lettera di domanda, i moduli 1, 2 e 3 e il bilancio, identici a quelli spediti per posta, al seguente indirizzo:

AGRI-GRANTS-APPLICATIONS-ONLY@ec.europa.eu

I richiedenti sono tenuti a inviare la domanda (in forma cartacea ed elettronica) completa entro il termine prescritto. Le domande inviate oltre il termine prescritto verranno respinte in quanto considerate irricevibili.

5.   PROCEDURA E CALENDARIO

5.1.   Ricevimento e registrazione delle domande

Entro quindici giorni lavorativi dal termine di presentazione, la Commissione registra le domande e invia una conferma di ricevimento per posta elettronica contenente il numero attribuito ad ogni domanda.

5.2.   Esame delle domande alla luce dei criteri di ammissibilità e di esclusione

Un comitato di valutazione ad hoc procede all'esame di ammissibilità delle domande. Le domande che non soddisfano uno o più dei criteri di cui all'allegato II (Criteri di ammissibilità e di esclusione) verranno respinte.

Tutte le domande considerate ammissibili verranno ammesse alla fase successiva di valutazione (esame alla luce dei criteri di selezione relativi alle capacità tecniche e finanziarie dei richiedenti).

5.3.   Esame delle domande alla luce dei criteri di selezione relativi alle capacità tecniche e finanziarie dei proponenti

Durante questa fase il comitato di valutazione esamina le capacità tecniche e finanziarie dei richiedenti ammissibili sulla base delle informazioni fornite nella domanda e secondo i criteri di cui all'allegato III, punto 1 (Criteri di selezione).

Tutte le domande che hanno superato questa fase sono ammesse alla fase successiva (valutazione alla luce dei criteri di aggiudicazione).

5.4.   Valutazione delle domande alla luce dei criteri di aggiudicazione

Nel corso di questa fase, il comitato valuta le domande alla luce dei criteri di aggiudicazione di cui all'allegato III, punto 2 (Criteri di aggiudicazione).

Il comitato di valutazione proporrà la concessione di una sovvenzione solo per le domande che, in questa fase, avranno ottenuto almeno 60 punti su 100 disponibili (e almeno il 50 % dei punti disponibili per ogni criterio). Il fatto di avere ottenuto 60 punti su 100 non garantisce tuttavia che l'azione di informazione ottenga una sovvenzione. La Commissione può alzare il livello del punteggio minimo necessario in funzione del numero di domande accolte e delle risorse di bilancio disponibili.

Le domande che hanno ottenuto una valutazione inferiore a 60 punti su 100 o meno del 50% dei punti disponibili per ogni criterio sono respinte; il richiedente riceverà una notifica scritta con le motivazioni del rigetto.

Qualora la sovvenzione sia concessa, al beneficiario sarà inviata una convenzione di sovvenzione (scaricabile all'indirizzo internet indicato al punto 4.1 del presente invito), espressa in euro, nella quale sono specificate le condizioni e l'entità del finanziamento, che può essere inferiore all'importo richiesto nella domanda. Se il bilancio contiene errori aritmetici o costi considerati inammissibili, esso verrà corretto dai servizi della Commissione. Se dalla correzione risulta una maggiorazione del totale dei costi, l'importo richiesto resterà invariato e il contributo a carico del richiedente verrà aumentato in misura corrispondente.

La procedura di valutazione dovrebbe concludersi all'inizio del 2012. I servizi della Commissione non sono autorizzati ad informare i richiedenti sullo stato della valutazione del loro fascicolo prima della decisione di aggiudicazione della convenzione. Per questo motivo, i richiedenti sono invitati a non telefonare o scrivere alla Commissione in merito all'esito della loro domanda prima della data prevista suindicata.

6.   PUBBLICITÀ

6.1.   Responsabilità del beneficiario

La DG AGRI stabilirà un identificativo per tutti i progetti di comunicazione sulla politica agricola comune. PAC. Questo codice identificativo sarà disponibile all'indirizzo internet http://ec.europa.eu/comm/agriculture/grants/capinfo/index_it.htm e sarà fornito in versione elettronica per vari tipi di supporto (banner, manifesti, pannelli avvolgibili…).

I beneficiari sono tenuti per contratto a scaricare questo materiale al fine di utilizzarlo sugli opportuni supporti nell'ambito della loro campagna conformemente alle condizioni stabilite nella convenzione di sovvenzione. I costi legati alla realizzazione di questi supporti dovranno essere ripresi nel bilancio dell'azione.

I beneficiari, inoltre, sono contrattualmente tenuti a garantire, con tutti i mezzi appropriati e in conformità a quanto specificato nella convenzione di sovvenzione, che in ogni comunicazione, pubblicazione od oggetto promozionale riguardante l'azione sia fatto riferimento al sostegno finanziario concesso dall'Unione per l'intera durata dell'azione medesima.

Inoltre ogni comunicazione o pubblicazione del beneficiario, in qualsiasi forma e su qualsiasi supporto, deve menzionare il fatto che essa impegna esclusivamente il suo autore e che non rappresenta necessariamente la posizione ufficiale della Commissione.

Le prove delle iniziative pubblicitarie saranno allegate alle relazioni finali di esecuzione tecnica. Un modello di logo può essere scaricato all'indirizzo internet seguente: http://europa.eu/abc/symbols/emblem/download_it.htm corredato dalla dicitura «con il sostegno dell' Unione europea».

Nel caso in cui l'organizzazione beneficiaria non rispetti i suddetti obblighi, la Commissione si riserva il diritto di ridurre l'importo della sovvenzione assegnata all'azione in questione o di rifiutare del tutto il pagamento della sovvenzione al beneficiario.

7.   PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

La Commissione europea si adopera affinché tutti i dati personali contenuti nella domanda vengano trattati in modo conforme alle disposizioni del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (6). Questo vale in particolare per quanto riguarda la riservatezza e la sicurezza dei suddetti dati.


(1)  GU L 100 del 20.4.2000, pag. 7.

(2)  GU L 337 del 13.12.2002, pag. 21.

(3)  GU L 320 del 21.10.2004, pag. 14.

(4)  Tutti i programmi audiovisivi devono essere accompagnati da un chiaro impegno alla diffusione in caso di cofinanziamento.

(5)  Per questo tipo di azione, la convenzione di sovvenzione autorizzerà espressamente la Commissione a disporre dei diritti di riproduzione e diffusione a fini non commerciali, su qualsiasi supporto, per un periodo di tempo illimitato e senza restrizioni territoriali, dei prodotti o programmi o di parti di questi descritti nell'azione.

(6)  GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1.


ALLEGATO I

DOCUMENTI COMPLEMENTARI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI SOVVENZIONE

Per essere complete le domande devono includere (oltre alla lettera di domanda, ai moduli relativi alla domanda e al modulo per la presentazione del bilancio, scaricabili all'indirizzo internet indicato al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte) tutti i documenti complementari elencati di seguito. I richiedenti fanno in modo che i documenti siano allegati nell'ordine in cui figurano nella seguente tabella. L'assenza di uno dei documenti richiesti può comportare il rigetto della domanda.

Documento

Descrizione

Osservazioni

Documento A

Scheda di identificazione dei soggetti giuridici

Per tutti i richiedenti. modulo disponibile all'indirizzo internet indicato al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte.

Documento B

Scheda di identificazione finanziaria

Per tutti i richiedenti. modulo disponibile all'indirizzo internet indicato al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte.

Documento C

Atto costitutivo dell'associazione (statuto)

Per tutti i richiedenti ad eccezione degli enti pubblici.

Documento D

Estratto recente dell'iscrizione del richiedente all'albo nazionale previsto dalla legislazione dello stato membro di stabilimento (come la gazzetta ufficiale o il registro delle società) che riporti chiaramente il nome e l'indirizzo del richiedente e la data di registrazione.

Per tutti i richiedenti.

Documento E

Se il richiedente è soggetto all'IVA, copia del documento di registrazione.

se il richiedente non ha il diritto di recuperare l'iva, un documento ufficiale che ne dia conferma.

Per i richiedenti privati (l'IVA versata dagli organismi pubblici non può mai essere recuperata). se il richiedente non ha il diritto di recuperare l'iva, allegare un certificato dell'autorità competente in materia di iva o di un terzo incaricato della tenuta o del controllo della contabilità (contabile indipendente, revisore, ecc.) o, in un primo tempo, un'autocertificazione. l'eventuale convenzione di sovvenzione non potrà essere sottoscritta fino a quando non sarà trasmessa l'attestazione da parte di terzi.

Documento F

Bilancio e conti profitti e perdite degli ultimi due esercizi conclusi o qualsiasi altro documento (come un'attestazione bancaria) comprovante la situazione finanziaria del richiedente e la sua capacità di continuare l'attività per l'intero periodo previsto per l'esecuzione dell'azione.

Per tutti i richiedenti ad eccezione degli enti pubblici.

Documento G

Curriculum vitae del personale incaricato della preparazione, dell'esecuzione, del controllo e della valutazione dell'azione di informazione proposta.

Per tutti i richiedenti e i co-organizzatori.

Documento H

Prova del conferimento di quote da parte degli altri finanziatori (inclusi i co-organizzatori) a favore dell'azione proposta (consistente almeno in un attestato ufficiale del finanziamento da parte di ciascun finanziatore con indicazione del titolo dell'azione e dell'importo della quota che sarà conferita).

Modulo da accludere obbligatoriamente in caso di contributo di altri finanziatori

NB:

Si richiama l'attenzione sul fatto che i due principali motivi di non ammissibilità dei fascicoli negli ultimi esercizi erano costituiti dall'inosservanza degli obblighi connessi ai documenti E e H. Per quanto riguarda l'IVA (documento E), è molto importante fornire i documenti richiesti (per lo meno l'autocertificazione) anche se il richiedente non è soggetto al pagamento di tale imposta. Le prove di conferimento di quote (documento H) devono essere fornite da tutti i finanziatori (lettere c, d e f della tabella delle entrate del bilancio).


ALLEGATO II

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ E DI ESCLUSIONE

1.   Criteri di ammissibilità

a)   Criteri di ammissibilità in relazione al richiedente:

il richiedente deve essere una persona giuridica legalmente costituita da almeno due anni in uno Stato membro. Questo deve risultare chiaramente nella domanda e nei documenti giustificativi. I richiedenti che non rispondono a questo criterio o che non siano in grado di fornirne la prova verranno esclusi.

b)   Criteri di ammissibilità in relazione alla domanda:

Le domande presentate nell'ambito del presente invito a presentare proposte devono soddisfare i seguenti criteri:

devono essere inviate entro il 30 settembre 2011 (fa fede il timbro postale),

devono essere redatte utilizzando gli appositi moduli per la domanda e la dotazione finanziaria, scaricabili dal sito internet indicato al punto 4.1, e comportare una versione elettronica,

devono essere redatte in una delle lingue ufficiali dell'Unione,

devono essere corredate di tutti i documenti elencati al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte,

la lettera di domanda deve riportare il titolo dell'azione di informazione e l'importo della sovvenzione richiesta (che deve essere identico all'importo indicato alle lettere g e h della tabella delle entrate del bilancio) ed essere firmata dal rappresentante legale dell'organizzazione richiedente,

i richiedenti sono autorizzati a presentare una sola domanda per esercizio finanziario,

l'importo della sovvenzione richiesta alla Commissione (inclusa la somma forfettaria per le spese di personale) deve essere compreso tra 100 000 EUR e 500 000 EUR;

la dotazione finanziaria dell'azione di informazione proposta deve:

essere espressa in euro,

contenere una tabella delle spese e una tabella delle entrate in pareggio,

essere datata e firmata, sia nella tabella delle spese che in quella delle entrate, dal rappresentante legale del richiedente;

essere elaborata sulla base di calcoli dettagliati (quantitativi, prezzi unitari, prezzi totali) e indicare i criteri utilizzati per la sua elaborazione; non sono ammessi importi forfettari (tranne per le spese di personale);

rispettare i massimali fissati dalla Commissione per alcune categorie di spesa [cfr. l'allegato IV e il documento intitolato «Spese di alloggio (albergo) accettate dalla Commissione», consultabile all'indirizzo internet indicato al punto 4.1];

essere presentata al netto dell'IVA qualora il richiedente sia soggetto all'IVA e abbia diritto alla relativa detrazione o si tratti di un organismo di diritto pubblico;

includere, nella parte relativa alle entrate, il contributo diretto del richiedente, il finanziamento richiesto alla Commissione e, se del caso, un'indicazione dettagliata di eventuali contributi di altri finanziatori nonché ogni tipo di reddito generato dal progetto, comprese, se del caso, le tasse di iscrizione dei partecipanti;

l'azione di informazione proposta deve essere realizzata (preparazione, esecuzione, follow-up e valutazione) fra il 1o marzo 2012 e il 28 febbraio 2013.

Non sono ammissibili:

le azioni obbligatorie previste per legge,

le azioni che usufruiscono di un finanziamento dell'Unione europea da un'altra linea di bilancio,

le azioni che generano un utile,

le assemblee generali o le riunioni statutarie.

Le domande che non soddisfano uno o più dei suddetti criteri verranno respinte in quanto non ammissibili.

2.   Criteri di esclusione

La Commissione escluderà tutti i richiedenti che si trovano in una delle situazioni di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 2208/2002 della Commissione, nonché all'articolo 93, paragrafo 1, all'articolo 94 e all'articolo 96, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee.

Sono esclusi dal beneficio di sovvenzioni i richiedenti che, al momento della procedura di concessione di una sovvenzione, si trovino in una delle fattispecie seguenti, ossia i richiedenti

che sono in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo, cessazione di attività o in ogni altra situazione analoga risultante da una procedura della stessa natura prevista da leggi e regolamenti nazionali, ovvero a carico dei quali sia in corso un procedimento di tal genere,

nei cui confronti è stata pronunciata una condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che incida sulla loro deontologia professionale,

che hanno commesso gravi illeciti professionali, accertati dall'amministrazione aggiudicatrice con ogni mezzo probatorio,

che non hanno adempiuto agli obblighi relativi ai contributi previdenziali o agli oneri fiscali in conformità alla legislazione del paese in cui hanno sede o del paese dell'amministrazione aggiudicatrice o del paese in cui deve essere eseguita l'azione,

nei cui confronti è stata emessa una sentenza passata in giudicato per frode, corruzione, partecipazione ad un'organizzazione criminale o qualsiasi altra attività illecita che leda gli interessi finanziari dell'Unione,

che, a seguito dell'aggiudicazione di un altro appalto o della concessione di una sovvenzione a carico del bilancio dell'Unione europea, sono stati dichiarati gravemente inadempienti ai loro obblighi contrattuali,

che si trovano in situazione di conflitto di interessi,

che si sono resi colpevoli di false dichiarazioni od omissioni nel fornire i dati richiesti, in particolare dal servizio ordinatore.

I richiedenti devono dichiarare sull'onore di non trovarsi in una delle situazioni di cui sopra (cfr. la lettera di domanda disponibile all'indirizzo internet indicato al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte). In base all'analisi dei rischi di gestione, la Commissione si riserva il diritto di richiedere ulteriori prove. I richiedenti che si rendano colpevoli di false dichiarazioni sono passibili di sanzioni amministrative e pecuniarie.


ALLEGATO III

CRITERI DI SELEZIONE E DI AGGIUDICAZIONE

1.   Criteri di selezione

Per dimostrare di possedere la capacità tecnica necessaria, i richiedenti devono fornire la prova del fatto che:

possiedono le necessarie competenze tecniche direttamente legate alla preparazione, all'attuazione, al controllo e alla valutazione del tipo di azione di informazione proposta;

hanno realizzato almeno 1 progetto di informazione pubblica nel corso degli ultimi due anni;

vantano un'esperienza di almeno due anni nel campo di attività oggetto della proposta.

Per dimostrare di possedere la capacità finanziaria necessaria, i richiedenti devono fornire la prova del fatto che:

la loro situazione finanziaria è sana e tale da permettere loro di continuare l'attività per l'intero periodo previsto per l'attuazione dell'azione di informazione.

La capacità tecnica e finanziaria dei richiedenti verrà valutata sulla base delle informazioni fornite dagli stessi nelle rispettive domande. La Commissione può tuttavia chiedere informazioni supplementari. Si ricorda ai richiedenti che la Commissione non concederà alcun prefinanziamento alle azioni che hanno ottenuto una sovvenzione nell'ambito del presente invito a presentare proposte. I richiedenti dovranno assumersi il costo totale dell'azione di informazione. La sovvenzione della Commissione verrà pagata solo successivamente all'approvazione della relazione di esecuzione tecnica e finanziaria finale presentata dai beneficiari a conclusione dell'azione di informazione; dall'importo della sovvenzione saranno detratte le eventuali spese non ammissibili.

Il beneficiario potrà se del caso chiedere un versamento intermedio (vedi dettagli al punto 3 dell'invito a presentare proposte — Durata e dotazione finanziaria).

2.   Criteri di aggiudicazione

Ciascuna azione di informazione sarà valutata dal comitato ad hoc in base ai seguenti criteri:

1)

(massimo 30 punti): La pertinenza e l'interesse generale dell'azione sono valutati in particolare in relazione:

alla conformità degli obiettivi e del contenuto dell'azione agli obiettivi fissati all'articolo 1 del regolamento (CE) n. 814/2000 e alle priorità e agli obiettivi indicati al punto 2.1 e i tipi di azione di cui al punto 2.2 (15 punti);

alla qualità complessiva della proposta. Le proposte di progetto devono indicare con chiarezza l'impostazione concettuale adottata e i risultati perseguiti. L'azione e gli obiettivi devono essere descritti con precisione e i ruoli e le responsabilità rispettive del richiedente e di ogni co-organizzatore devono essere chiaramente indicati. Il programma dell'azione deve essere dettagliato e il programma di lavoro deve essere realistico e adeguato agli obiettivi di progetto (15 punti);

2)

(massimo 30 punti): Il valore aggiunto complessivo della proposta è valutato, in particolare in relazione:

al pubblico destinatario dell'azione. Saranno preferite le azioni destinate a più paesi e 5 % della loro popolazione (15 punti),

al carattere innovativo e creativo delle azioni proposte (10 punti),

alla qualità finanziaria della proposta. Le proposte dovranno dimostrare che l'azione utilizzerà in modo proficuo il contributo finanziario chiesto alla Commissione e risulterà efficiente sul piano dei costi (5 punti);

3)

(massimo 25 punti): L'impatto dell'azione e la politica di divulgazione scelta sono valutati in particolare in relazione:

alle dimensioni, alla qualità e alla rappresentatività del pubblico destinatario (compresi i beneficiari indiretti) rispetto al tipo di misura (15 punti),

alla capacità del richiedente e dei co-organizzatori di assicurare un effettivo controllo e diffondere i risultati ottenuti e ai canali di diffusione utilizzati (stampa scritta, radio e televisione, internet, distribuzione diretta) e al loro ruolo nell'ambito dell'azione (10 punti);

4)

(massimo 15 punti): La valutazione dell'azione sarà giudicata in particolare in relazione:

all'illustrazione degli effetti attesi dell'azione e alla valutazione ex post dei risultati (10 punti),

alle tecniche utilizzate (sondaggi, questionari, statistiche ecc.) per misurare l'impatto dei messaggi trasmessi (5 punti).

Per essere considerate della migliore qualità tecnica ed essere selezionate ai fini di una sovvenzione da parte del comitato di valutazione, le azioni devono totalizzare almeno 60 punti su 100 per i criteri da 1 a 4 sopra descritti e ricevere almeno il 50 % dei punti disponibili per ogni criterio. La Commissione può aumentare il punteggio minimo accettabile in funzione delle disponibilità di bilancio. La decisione finale della Commissione sul finanziamento può differire dalla proposta del comitato di valutazione.


ALLEGATO IV

STESURA DEL BILANCIO

Il bilancio deve rispettare tutte le disposizioni pertinenti di cui all'allegato II (Criteri di ammissibilità e di esclusione). Deve essere presentato mediante i moduli originali (tabelle delle spese e delle entrate).

La tabella delle spese deve essere specifica ed evidenziare chiaramente ogni voce di spesa (evitando, per esempio, il termine generico «altre»). Le varie categorie di spese devono corrispondere a quelle indicate nella descrizione dell'azione (modulo 3).

La tabella delle entrate deve essere specifica ed evidenziare chiaramente ogni entrata/contributo finanziario, tenendo presente la regola secondo cui l'azione non deve generare utili. Si accluderanno le prove delle quote conferite da altri finanziatori (cfr. documento H dell'allegato I).

Al fine di agevolare la stesura del bilancio, è possibile scaricare dal sito Internet indicato al punto 4.1 un esempio di bilancio compilato correttamente.

Nella tabella delle spese devono essere riportate solo spese ammissibili (vedi sotto).

Qualsiasi spesa sostenuta prima della firma della convenzione, lo è a rischio e pericolo del richiedente e non costituisce alcun vincolo giuridico o finanziario per la Commissione.

1.   Spese ammissibili

Le spese ammissibili dell'azione di informazione sono le spese effettivamente sostenute dal beneficiario, che soddisfano i seguenti criteri:

a)

sono in relazione con l'oggetto della convenzione e iscritte nel bilancio globale previsto per l'azione d'informazione;

b)

sono necessarie per l'esecuzione dell'azione oggetto della sovvenzione;

c)

sono sostenute e pagate dal beneficiario nel corso dell'azione di informazione, come precisato all'articolo I.2, paragrafo 2, della convenzione di sovvenzione, e sono suffragate dai documenti giustificativi originali (cfr. la tabella che segue al punto 3) e dalle rispettive prove di pagamento;

d)

sono identificabili e verificabili, in particolare sono registrate nella contabilità del beneficiario e determinate conformemente ai principi contabili del paese in cui egli è stabilito e alle pratiche consuete di contabilizzazione dei costi del beneficiario stesso;

e)

sono ragionevoli e giustificate, nonché conformi ai principi della sana gestione finanziaria, in particolare per quanto riguarda l'efficienza e l'economicità;

f)

sono conformi alle prescrizioni della legislazione fiscale e sociale in materia.

FORNITORI/SUBAPPALTATORI per prestazioni di importo superiore a 10 000 EUR

Qualora intenda ricorrere ai servizi di fornitori/subappaltatori, se l'importo complessivo delle prestazioni commissionate a un solo fornitore/subappaltatore è superiore a 10 000 EUR, il richiedente è tenuto a presentare alla Commissione almeno tre offerte provenienti da tre società diverse e ad allegare l'offerta selezionata, dimostrando che il fornitore/subappaltatore selezionato offre il miglior rapporto qualità/prezzo, motivando la scelta qualora non abbia selezionato l'offerta meno cara.

I suddetti documenti devono essere trasmessi alla Commissione quanto prima, e comunque entro la presentazione delle relazioni finali di esecuzione tecnica e finanziaria.

In caso contrario, la Commissione è autorizzata a considerare non ammissibili le spese in questione.

2.   Spese non ammissibili

Non sono considerate ammissibili le seguenti spese:

contributi in natura,

spese non dettagliate o forfettarie, tranne le spese di personale,

costi indiretti (affitto, elettricità, acqua, gas, assicurazioni, imposte e tasse ecc.),

spese per materiale da ufficio (carta, cancelleria ecc.),

spese per l'acquisto di attrezzature nuove o di seconda mano,

ammortamento di attrezzature,

spese non iscritte nel bilancio di previsione,

IVA, tranne qualora il beneficiario dimostri di non poterla recuperare in base alla normativa nazionale vigente, L'IVA versata dagli organismi di diritto pubblico non è recuperabile,

rendimento del capitale,

debiti e relativi oneri,

accantonamenti per perdite o eventuali debiti futuri,

interessi passivi,

crediti dubbi,

perdite dovute a operazioni di cambio,

costi dichiarati dal beneficiario in relazione a un'altra azione o programma di lavoro che beneficia di una sovvenzione dell'Unione europea,

spese eccessive o sconsiderate.

3.   Disposizioni specifiche relative alle spese ammissibili e ai documenti giustificativi richiesti

Categorie di spesa

Ammissibili

Documenti giustificativi richiesti (NB: se sono elencati più documenti, devono essere forniti tutti)

Spese di personale

1.

Lavoratori dipendenti

Sarà versata una somma forfettaria di al massimo 10 000 EUR per le azioni i cui costi totali ammissibili (ad esclusione dell'importo forfetario per le spese di personale) sono inferiori a 400 000 EUR e di al massimo a 25 000 EUR per le azioni i cui costi totali ammissibili (al di fuori del forfait per le spese di personale) sono compresi tra 400 000 EUR e 950 000 EUR. Tale somma comprenderà le spese di personale per l'elaborazione, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione.

Per la concessione della somma forfettaria non occorrono documenti giustificativi.

Tuttavia, a fini di analisi, i beneficiari sono invitati ad allegare un documento che indichi le spese di personale effettivamente sostenute in relazione all'azione.

2.

Lavoratori autonomi

Fattura indicante almeno il titolo dell'azione di informazione, la natura del lavoro eseguito e le date delle prestazioni.

Prova di pagamento.

Spese di trasporto (1)

1.

Treno

Spese di viaggio in seconda classe secondo l'itinerario più breve (2).

Titolo di trasporto.

Prova di pagamento.

2.

Aereo

Spese di prenotazione e di viaggio in classe economica, con applicazione delle tariffe promozionali più convenienti disponibili sul mercato (APEX, PEX, turistica ecc.).

Prenotazione online (con indicazione del prezzo).

Carta d'imbarco utilizzata. La carta d'imbarco deve recare il nome, la data, il luogo di partenza e quello di destinazione.

Se pertinente, la fattura dell'agenzia di viaggi.

Prova di pagamento.

3.

Corriera

Viaggio interurbano secondo l'itinerario più breve.

Fattura con indicazione almeno del luogo di partenza e di arrivo, del numero dei passeggeri e delle date del viaggio.

Prova di pagamento.

4.

Traghetto

Titolo di trasporto.

Prova di pagamento.

Alloggio

1.

Durante la preparazione dell'azione di informazione

Spese di albergo nel limite di un massimale per notte stabilito per paese. Detto massimale è reperibile all'indirizzo Internet indicato al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte [«Spese massime di alloggio (albergo) accettate dalla Commissione»].

Fattura dettagliata dell'albergo indicante il nome delle persone, le date e il numero di pernottamenti. Sono richieste le stesse informazioni anche se la fattura si riferisce al soggiorno di un gruppo.

Descrizione, da parte del beneficiario della sovvenzione, dello scopo del pernottamento, del nesso con l'azione di informazione cofinanziata e della funzione delle persone interessate nell'ambito dell'azione.

Se del caso, il verbale della riunione.

Prova di pagamento.

2.

Durante l'esecuzione dell'azione

Spese di albergo nel limite di un massimale per notte stabilito per paese. Detto massimale è reperibile all'indirizzo Internet indicato al punto 4.1 del presente invito a presentare proposte [«Spese massime di alloggio (albergo) accettate dalla Commissione»].

Fattura dettagliata dell'albergo indicante il nome delle persone, le date e il numero di pernottamenti. Sono richieste le stesse informazioni anche se la fattura si riferisce al soggiorno di un gruppo.

Elenco delle presenze firmato dai partecipanti come richiesto per la relazione tecnica (cfr. articolo I.5.2.2 della convenzione di sovvenzione).

Prova di pagamento.

Pasti

Solo durante l'esecuzione dell'azione di informazione, entro il limite di un massimale (IVA esclusa) di:

5 EUR a persona per le pause caffè,

25 EUR a persona per il pranzo,

40 EUR a persona per la cena.

Fattura globale (3) (emessa dalla ditta di ristorazione, dall'albergo, dal centro di conferenze, ecc.) recante almeno le seguenti indicazioni: titolo dell'azione di informazione, data, numero di persone, tipo di servizi prestati (pausa caffè, pranzo e/o cena), prezzi unitari e prezzo totale.

Elenco delle presenze firmato dai partecipanti come richiesto per la relazione tecnica (cfr. articolo I.5.2.2 della convenzione di sovvenzione).

Prova di pagamento.

Interpretazione

1.

Lavoratori dipendenti: i costi sono compresi nell'importo forfettario massimo di cui alla voce «spese di personale».

Non sono richiesti documenti giustificativi.

2.

Lavoratori autonomi: entro il limite di un massimale di 600 EUR al giorno (IVA esclusa).

Fattura indicante almeno il titolo dell'azione, le lingue di partenza e di arrivo dell'interpretazione, le date delle prestazioni e il numero di ore prestate.

Prova di pagamento.

Traduzione

1.

Lavoratori dipendenti: i costi sono compresi nell'importo forfettario massimo di cui alla voce «spese di personale».

Non sono richiesti documenti giustificativi.

2.

Lavoratori autonomi: entro il limite di un massimale di 45 EUR a pagina (IVA esclusa).

NB: una pagina equivale a 1 800 caratteri, esclusi gli spazi.

Fattura indicante almeno il titolo dell'azione, le lingue di partenza e di arrivo della traduzione e il numero di pagine tradotte.

Prova di pagamento.

Onorari di esperti e conferenzieri

Nel limite di un massimale di 600 EUR al giorno (IVA esclusa).

Non costituiscono spese ammissibili gli onorari di esperti o di conferenzieri che siano funzionari pubblici nazionali, dell'Unione europea o internazionali o membri o dipendenti dell'organizzazione beneficiaria della sovvenzione o di un'organizzazione ad essa associata o affiliata.

Spese di alloggio e trasporto: cfr. le rispettive voci di spesa.

Fattura indicante almeno il titolo dell'azione, il tipo di lavoro eseguito e le date delle prestazioni.

Programma definitivo della conferenza, con indicazione del nome e della funzione dell'oratore.

Prova di pagamento.

Affitto di sale e materiale per conferenza

NB: il noleggio di cabine per interpretazione simultanea è limitato a un massimale di 750 EUR al giorno (IVA esclusa).

Fattura indicante almeno il titolo dell'azione di informazione, il tipo di attrezzatura e le date di affitto delle sale e dell'attrezzatura.

Prova di pagamento.

Spese di spedizione

Servizio postale o di corriere per l'inoltro di documenti relativi all'azione di informazione (inviti ecc.).

Fattura dettagliata indicante almeno il titolo e il numero dei documenti spediti o una ricevuta della posta con prova del beneficiario.

Prova di pagamento.


(1)  Saranno finanziate solo le spese per i mezzi di trasporto pubblici (treno, aereo, nave). Non sono invece ammissibili le spese di autobus, metropolitana, tram e taxi.

(2)  Le spese di viaggio in una classe diversa sono ammissibili entro il limite massimo della tariffa di seconda classe, su presentazione di un attestato della società di trasporto indicante tale tariffa.

(3)  Non si accettano fatture di ristorante individuali.


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/36


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6299 — KKR/Sorgenia/Sorgenia France)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 212/12

1.

In data 11 luglio 2011 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione fondi di investimento affiliati a KKR & Co. L.P. («KKR», USA) e Sorgenia SpA («Sorgenia», Italia), che fa parte del gruppo di imprese controllato da Cofide, acquisiscono, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune indiretto di Sorgenia France SA («Sorgenia France», Francia), attualmente controllata al 100 % da Sorgenia, mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

KKR: prestazione di servizi di gestione alternativa degli attivi e fornitura di soluzioni per il mercato dei capitali,

Sorgenia: produzione, vendita all’ingrosso e vendita al dettaglio di gas ed elettricità, prevalentemente in Italia,

Sorgenia France: produzione di elettricità da fonti rinnovabili in Francia.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6299 — KKR/Sorgenia/Sorgenia France, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).


19.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 212/37


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6238 — RREEF/SMAG/OHL — Arenales)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 212/13

1.

In data 8 luglio 2011 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione RREEF Pan-European Infrastructure Fund II, LP («RREEF»), controllata in ultima istanza da Deutsche Bank AG («Deutsche Bank», Germania), acquisisce, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b) del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune di Arenales Solar PS, S.L. («Arenales», Spagna), mediante acquisto di quote. Attualmente Arenales è controllata congiuntamente da Solar Millenium AG («SMAG», Germania) e OHL Industrial, S.L., appartenente al gruppo Villar Mir («OHL/Villar», Spagna).

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

RREEF/Deutsche Bank: servizi finanziari,

Arenales: costruzione e gestione di una centrale termosolare a Morón de la Frontera, Siviglia, Spagna,

OHL/Villar: attività riguardanti i concimi, le ferroleghe, i beni immobili, l'energia e la costruzione di progetti industriali,

SMAG: promozione, costruzione e gestione di centrali termosolari.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6238 — RREEF/SMAG/OHL — Arenales, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).