ISSN 1725-2466 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
51o anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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II Comunicazioni |
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COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione |
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2008/C 324/01 |
Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 ) |
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2008/C 324/02 |
Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 ) |
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2008/C 324/03 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5283 — Sappi/M-real) ( 1 ) |
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2008/C 324/04 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5160 — Apax Partners/Altran Technologies) ( 1 ) |
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2008/C 324/05 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5357 — GKN/Airbus Filton Wing Component Operation) ( 1 ) |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione |
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2008/C 324/06 |
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2008/C 324/07 |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI |
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2008/C 324/08 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale ( 1 ) |
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V Avvisi |
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PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI |
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Commissione |
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2008/C 324/09 |
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PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
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Commissione |
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2008/C 324/10 |
Aiuto di Stato — Polonia — Aiuto di Stato C 40/08 (ex N 163/08) — Aiuti alla ristrutturazione a favore di PZL Hydral S.A. — Invito a presentare osservazioni ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 ) |
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2008/C 324/11 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.5262 — Bonnier/Schibsted/Retriever Sverige) ( 1 ) |
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ALTRI ATTI |
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Commissione |
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2008/C 324/12 |
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2008/C 324/13 |
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2008/C 324/14 |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
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II Comunicazioni
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/1 |
Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE
Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/01)
Data di adozione della decisione |
2.10.2008 |
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Numero dell'aiuto |
NN 37/05 |
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Stato membro |
Italia |
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Regione |
Molise |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Construction de navires de pêche |
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Base giuridica |
Legge n. 204 del 24 agosto 2004 |
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Tipo di misura |
Regime di aiuto |
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Obiettivo |
Costruzione di nuovi pescherecci |
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Forma di sostegno |
Sovvenzione diretta |
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Stanziamento |
2,798 Mio EUR |
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Intensità |
40 % |
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Durata |
Dicembre 2004 |
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Settore economico |
Settore della pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
Relazione annuale |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
13.9.2006 |
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Numero dell'aiuto |
NN 100/05 |
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Stato membro |
Regno Unito |
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Regione |
— |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Aid for the improvement of fishing port facilities |
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Base giuridica |
Decision by Shetland Island Council |
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Tipo di misura |
Aiuti individuali per progetti specifici |
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Obiettivo |
Aiuti per l'investimento di capitali destinati al miglioramento delle attrezzature dei porti di pesca |
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Forma di sostegno |
Sovvenzione diretta |
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Stanziamento |
Circa 4 000 000 GBP per il periodo 1994-2001 |
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Intensità |
Fino al 100 % dei costi ammissibili |
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Durata |
1994-2001 |
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Settore economico |
Settore della pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
— |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
20.5.2008 |
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Numero dell'aiuto |
NN 23/07 |
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Stato membro |
Irlanda |
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Regione |
— |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Salmon Hardship Fund |
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Base giuridica |
Irish Governement Decision on the future management of the wild salmon fishery (SI 80/20/10/0684B) |
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Tipo di misura |
Regime di aiuto |
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Obiettivo |
Indennizzazione dei pescatori colpiti dalla cessazione obbligatoria della pesca non selettiva di stock misti di salmone |
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Forma di sostegno |
Sovvenzioni individuali |
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Stanziamento |
25 000 000 EUR |
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Intensità |
Sei volte la media delle catture moltiplicata per il reddito netto medio per salmone e sei volte i diritti di licenza del 2006 |
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Durata |
2007-2009 |
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Settore economico |
Settore della pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
Relazione annuale |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
11.6.2008 |
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Numero dell'aiuto |
N 354/07 |
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Stato membro |
Francia |
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Regione |
Regioni ultraperiferiche |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Plan de développement de la flotte de pêche des départements d'outre-mer |
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Base giuridica |
Circulaire du Ministère de l'agriculture et de la pêche DPMA/SDPM/C2007-9632 |
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Tipo di misura |
Regime di aiuti |
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Obiettivo |
Aiuti alla costruzione delle navi da pesca registrate nei dipartimenti d'oltremare |
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Forma di sostegno |
Sovvenzione diretta |
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Stanziamento |
40,5 Mio EUR |
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Intensità |
50 % |
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Durata |
2008 |
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Settore economico |
Pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
Relazione di applicazione |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
14.3.2008 |
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Numero dell'aiuto |
N 522/07 |
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Stato membro |
Irlanda |
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Regione |
— |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Salmon Hardship Fund |
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Base giuridica |
Draft decision of the Minister for Communications, Marine and Natural Resources |
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Tipo di misura |
Regime di aiuto |
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Obiettivo |
Indennizzazione dei pescatori colpiti dalla cessazione obbligatoria della pesca non selettiva di stock misti di salmone |
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Forma di sostegno |
Sovvenzioni individuali |
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Stanziamento |
2 100 000 EUR |
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Intensità |
La media annua delle catture è moltiplicata per 5 per tener conto del totale delle catture su un periodo di cinque anni (2002-2006). Il risultato è quindi moltiplicato per il valore netto del salmone commerciale |
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Durata |
30.9.2007-31.12.2009 |
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Settore economico |
Settore della pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
Relazione annuale |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/5 |
Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE
Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/02)
Data di adozione della decisione |
14.3.2008 |
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Numero dell'aiuto |
N 607/07 |
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Stato membro |
Regno Unito |
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Regione |
— |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Salmon Hardship Fund |
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Base giuridica |
Draft decision of the Foyle, Carlingford and Irish Lights Sector Commission (Department of Agriculture and Rural Development — Northern Ireland) |
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Tipo di misura |
Regime di aiuto |
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Obiettivo |
Compensazione dei pescatori colpiti dalla cessazione obbligatoria della pesca non selettiva di stock misti di salmone |
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Forma di sostegno |
Sovvenzioni individuali |
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Stanziamento |
3 450 590 EUR |
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Intensità |
Media annuale delle catture moltiplicata per 5, per rappresentare il totale delle catture su un periodo di cinque anni (2002-2006), e quindi moltiplicata per il valore netto del salmone commerciale |
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Durata |
2007-2009 |
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Settore economico |
Settore della pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
Relazione annuale |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
1.4.2008 |
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Numero dell'aiuto |
N 657/07 |
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Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Cantabria |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Medidas colectivas de las cofradías de pescadores |
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Base giuridica |
Orden DES/49/2007 por la que se establecen las bases reguladoras y la convocatoria para 2007 de las ayudas de concurrencia competitiva destinadas a las cofradías de pescadores de la Comunidad Autónoma de Cantabria y su Federación |
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Tipo di misura |
Regime di aiuti |
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Obiettivo |
Finanziamento di misure di interesse comune attuate con il sostegno di associazioni (cofradías) che agiscono a norme dei produttori del settore della pesca |
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Forma di sostegno |
Sovvenzione diretta |
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Stanziamento |
170 000 EUR |
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Intensità |
Massimo 80 % dei costi ammissibili |
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Durata |
2007 |
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Settore economico |
Settore della pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
Relazione annuale |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
28.7.2008 |
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Numero dell'aiuto |
N 714/07 |
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Stato membro |
Lettonia |
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Regione |
Lettonia |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Dioksina un policiklisko aromatiski ogludenražu satura kontroles sistemas pilnveidošana |
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Base giuridica |
Likums “Eiropas Ekonomikas zonas finanšu instrumenta un Norvēģijas valdības divpusējā finanšu instrumenta vadības likums” (Vēstnesis, 31.10.2007, nr. 175); Ministru kabineta 2006. gada 21. novembra noteikumi Nr. 963 “Eiropas Ekonomikas zonas finanšu instrumenta un Norvēģijas valdības divpusējā finanšu instrumenta prioritātes “Vides aizsardzība” atklāta konkursa nolikums” (Vēstnesis, 30.11.2006, nr. 191); Ministru kabineta 2007. gada 19. jūnija noteikumi Nr. 396 “Kārtība, kādā valsts budžetā plāno līdzekļus Eiropas Ekonomikas zonas finanšu instrumenta un Norvēģijas valdības divpusējā finanšu instrumenta finansēto projektu īstenošanai un veic maksājumus” (Vēstnesis, 21.06.2007, nr. 99); Ministru kabineta 2005. gada 8. novembra noteikumi Nr. 852 “Noteikumi par Eiropas Ekonomikas zonas finanšu instrumenta un Norvēģijas valdības divpusējā finanšu instrumenta vadības, īstenošanas, uzraudzības, kontroles un novērtēšanas sistēmu”. |
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Tipo di misura |
Aiuto individuale |
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Obiettivo |
Aiuto destinato alla creazione di un sistema migliorato e perfettamente operativo di controllo del tenore di diossina e idrocarburi aromatici policiclici nei prodotti lettoni a base di pesce, con l'obiettivo generale di garantire che tali prodotti siano idonei al consumo umano e che la loro qualità sia conforme alla normativa comunitaria |
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Forma di sostegno |
Sovvenzione diretta |
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Stanziamento |
299 000 EUR |
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Intensità |
85 % |
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Durata |
Dall'1.1.2008 al 2011 |
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Settore economico |
Pesca |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
— |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/8 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.5283 — Sappi/M-real)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/03)
Il 31 ottobre 2008 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32008M5283. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/8 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.5160 — Apax Partners/Altran Technologies)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/04)
L'8 dicembre 2008 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32008M5160. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/9 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.5357 — GKN/Airbus Filton Wing Component Operation)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/05)
Il 10 dicembre 2008 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32008M5357. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/10 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
18 dicembre 2008
(2008/C 324/06)
1 euro=
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Moneta |
Tasso di cambio |
USD |
dollari USA |
1,4616 |
JPY |
yen giapponesi |
129,22 |
DKK |
corone danesi |
7,4496 |
GBP |
sterline inglesi |
0,95090 |
SEK |
corone svedesi |
11,0475 |
CHF |
franchi svizzeri |
1,5368 |
ISK |
corone islandesi |
|
NOK |
corone norvegesi |
9,8650 |
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
CZK |
corone ceche |
26,562 |
EEK |
corone estoni |
15,6466 |
HUF |
fiorini ungheresi |
268,61 |
LTL |
litas lituani |
3,4528 |
LVL |
lats lettoni |
0,7088 |
PLN |
zloty polacchi |
4,1670 |
RON |
leu rumeni |
3,9692 |
SKK |
corone slovacche |
30,180 |
TRY |
lire turche |
2,1938 |
AUD |
dollari australiani |
2,0735 |
CAD |
dollari canadesi |
1,7433 |
HKD |
dollari di Hong Kong |
11,3274 |
NZD |
dollari neozelandesi |
2,4415 |
SGD |
dollari di Singapore |
2,0880 |
KRW |
won sudcoreani |
1 884,37 |
ZAR |
rand sudafricani |
14,2689 |
CNY |
renminbi Yuan cinese |
9,9820 |
HRK |
kuna croata |
7,2353 |
IDR |
rupia indonesiana |
16 150,68 |
MYR |
ringgit malese |
5,0608 |
PHP |
peso filippino |
68,260 |
RUB |
rublo russo |
39,8258 |
THB |
baht thailandese |
50,184 |
BRL |
real brasiliano |
3,4374 |
MXN |
peso messicano |
19,2493 |
Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/11 |
Comunicazione della Commissione a tutti gli agricoltori concernente il ritiro dei seminativi dalla produzione a partire dal 2009
(2008/C 324/07)
La Commissione desidera richiamare l'attenzione di tutti gli agricoltori comunitari sul fatto che il 20 novembre 2008 è stato raggiunto in sede di Consiglio un accordo politico su un compromesso della presidenza (1) relativo alla proposta di valutazione dello stato di salute della PAC [COM(2008) 306 definitivo (2)].
In particolare, il Consiglio ha accettato di abolire, con effetto dal 1o gennaio 2009, i requisiti per il ritiro dei seminativi dalla produzione previsti dal regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori e che modifica i regolamenti (CEE) n. 2019/93, (CE) n. 1452/2001, (CE) n. 1453/2001, (CE) n. 1454/2001, (CE) n. 1868/94, (CE) n. 1251/1999, (CE) n. 1254/1999, (CE) n. 1673/2000, (CEE) n. 2358/71 e (CE) n. 2529/2001 (3).
A decorrere da tale data, gli agricoltori saranno pertanto definitivamente (4) liberati dall'obbligo di ritirare seminativi dalla produzione per poter beneficiare degli importi previsti nell'ambito dei pagamenti diretti.
Il testo giuridico che abroga il ritiro dei seminativi dalla produzione sarà tuttavia adottato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale solo dopo il 1o gennaio 2009.
Al fine di informare gli agricoltori della nuova situazione, la Commissione ha già pubblicato una comunicazione nella Gazzetta ufficiale (2008/C 186/06) (5).
(1) Documento 16049/08 del Consiglio. Si veda: http://www.consilium.europa.eu
(2) COM(2008) 306: Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori; proposta di regolamento del Consiglio che modifica i regolamenti (CE) n. 320/2006, (CE) n. 1234/2007, (CE) n. 3/2008 e (CE) n. […]/2008 al fine di adeguare la politica agricola comune; proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
(3) GU L 270 del 21.10.2003, pag. 1.
(4) Si veda anche il regolamento (CE) n. 1107/2007 del Consiglio, del 26 settembre 2007, recante deroga al regolamento (CE) n. 1782/2003 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori per quanto riguarda il ritiro dei seminativi dalla produzione per il 2008 (GU L 253 del 28.9.2007, pag. 1), in virtù del quale il tasso di ritiro dei seminativi dalla produzione era stato fissato a zero nel 2008.
(5) GU C 186 del 23.7.2008, pag. 8.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/12 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/08)
Numero dell'aiuto |
XR 108/08 |
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Stato membro |
Romania |
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Regione |
— |
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Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc |
Finanţarea proiectelor de investiţii iniţiale în cercetare-dezvoltare şi inovare |
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Base giuridica |
Ordinul Ministrului Economiei şi Finanţelor 1293/23.4.2008, publicat în Monitorul Oficial al României nr. 434 din 10 iunie 2008 |
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Tipo di misura |
Regime |
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Importo totale dell'aiuto previsto |
180 Mio EUR Erogati su 6 anni |
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Intensità massima di aiuti |
50 % |
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Conformemente all'articolo 4 del regolamento |
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Data di applicazione |
25.7.2008 |
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Durata |
31.12.2013 |
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Settore economico |
Tutti i settori ammissibili per aiuti agli investimenti a finalità regionale |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
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Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti |
http://amposcce.minind.ro/fonduri_structurale/pdf/ax2_ORDIN_1293_schema_ajutor232si233.pdf |
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Altre informazioni |
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Numero dell'aiuto |
XR 109/08 |
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Stato membro |
Romania |
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Regione |
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Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc |
Schemă de ajutor de stat regional privind valorificarea resurselor regenerabile de energie |
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Base giuridica |
Hotărârea Guvernului nr. 750/2008 pentru aprobarea schemei de ajutor de stat regional privind valorificarea resurselor regenerabile de energie, publicată în Monitorul Oficial al României nr. 0543/2008 |
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Tipo di misura |
Regime |
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Importo totale dell'aiuto previsto |
200 Mio EUR Erogati su 6 anni |
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Intensità massima di aiuti |
50 % |
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Conformemente all'articolo 4 del regolamento |
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Data di applicazione |
11.8.2008 |
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Durata |
31.12.2013 |
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Settore economico |
Tutti i settori ammissibili per aiuti agli investimenti a finalità regionale |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
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Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti |
http://oie.minind.ro/oie/html/documentex/HG%20750-2008.pdf |
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Altre informazioni |
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Numero dell'aiuto |
XR 111/08 |
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Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc |
Ampliación del crédito disponible para el ejercicio 2010 en el programa IG100: proyectos de inversión empresarial en nuevos emplazamientos, o bien en ampliación o modernización de instalaciones preexistentes |
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Base giuridica |
Resolución de 15 de julio de 2008 (DOG no 143, de 24 de julio de 2008) por la que se hace pública la ampliación del límite de crédito disponible para varios programas de ayuda al amparo de la base reguladora de los incentivos a proyectos de inversión empresarial. Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo de 2007) |
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Tipo di misura |
Regime |
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Spesa annua prevista |
6 Mio EUR |
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Intensità massima di aiuti |
30 % |
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Conformemente all'articolo 4 del regolamento |
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Data di applicazione |
26.3.2007 |
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Durata |
31.12.2013 |
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Settore economico |
Limitato a settori specifici |
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NACE: C, D, H55.10, H55.23, I, K73, K74 |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
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Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti |
http://www.xunta.es/Doc/Dog2008.nsf/FichaContenido/31746?OpenDocument http://www.xunta.es/Doc/Dog2007.nsf/FichaContenido/A40A?OpenDocument |
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Altre informazioni |
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Numero dell'aiuto |
XR 113/08 |
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Stato membro |
Romania |
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Regione |
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Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc |
Ajutor pentru investiţii realizate de întreprinderile mici şi mijlocii în vederea dezvoltării e-economiei |
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Base giuridica |
Ordinul Ministrului Economiei şi Finanţelor nr. 2. 229/22.7.2008, publicat în Monitorul Oficial al României nr. 565 din 28 iulie 2008 |
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Tipo di misura |
Regime |
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Importo totale dell'aiuto previsto |
127 Mio EUR Erogati su 6 anni |
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Intensità massima di aiuti |
50 % |
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Conformemente all'articolo 4 del regolamento |
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Data di applicazione |
30.7.2008 |
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Durata |
31.12.2013 |
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Settore economico |
Tutti i settori ammissibili per aiuti agli investimenti a finalità regionale |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
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Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti |
http://amposcce.minind.ro/fonduri_structurale/pdf/Ordin2229-schema_ajutor_de_stat_regional_operatiunile_aferente_DMI33.pdf |
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Altre informazioni |
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Numero dell'aiuto |
XR 114/08 |
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Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Andalucía |
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Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc |
Ayudas y gestión del programa de incentivos para el desarrollo de las infraestructuras soporte a los servicios de comunicaciones electrónicas en Andalucía |
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Base giuridica |
Orden de 14 de noviembre de 2007, por la que se establecen las bases reguladoras, el régimen de ayudas y la gestión del programa de incentivos para el desarrollo de las infraestructuras soporte a los servicios de comunicaciones electrónicas en Andalucía |
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Tipo di misura |
Regime |
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Spesa annua prevista |
4 Mio EUR |
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Intensità massima di aiuti |
40 % |
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Conformemente all'articolo 4 del regolamento |
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Data di applicazione |
1.9.2008 |
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Durata |
31.12.2010 |
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Settore economico |
Tutti i settori ammissibili per aiuti agli investimenti a finalità regionale |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
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Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti |
http://www.juntadeandalucia.es/boja/boletines/2007/237/d/updf/d1.pdf |
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Altre informazioni |
— |
V Avvisi
PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Commissione
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/16 |
Invito a presentare proposte dell'Autorità europea di vigilanza GNSS nell'ambito del programma di lavoro «Cooperazione» del 7o programma quadro di attività comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione
(2008/C 324/09)
Si avvertono gli interessati che l'Autorità europea di vigilanza GNSS, nell'ambito del programma di lavoro «Cooperazione» del 7o programma quadro di attività comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013), ha lanciato un invito a presentare proposte.
Si sollecitano proposte per l'invito specificato qui di seguito.
Programma specifico «Cooperazione»:
— |
Tema: Trasporti (compresa l'aeronautica) Sottotema: Sostegno al sistema europeo globale di radionavigazione via satellite (Galileo) e al programma EGNOS Codice identificativo dell'invito: FP7-GALILEO-2008-GSA-1 |
L'invito a presentare proposte riguarda il programma di lavoro adottato con decisione C(2008) 4598 della Commissione, del 28 agosto 2008.
Sul sito web di CORDIS — http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm — si possono trovare informazioni sulla dotazione finanziaria dell'invito, sui termini e sulle modalità relative, nonché il programma di lavoro, la descrizione dei soggetti e la guida per i proponenti con indicazioni sulle modalità di presentazione delle proposte.
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/17 |
AIUTO DI STATO — POLONIA
Aiuto di Stato C 40/08 (ex N 163/08) — Aiuti alla ristrutturazione a favore di PZL Hydral S.A.
Invito a presentare osservazioni ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/10)
Con la lettera del 10 settembre 2008 — riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi — la Commissione ha comunicato alla Polonia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione alla misura in oggetto.
Gli interessati possono inviare eventuali osservazioni sulle misure nei confronti delle quali la Commissione avvia il procedimento entro un mese dalla data di pubblicazione della presente sintesi e della lettera che segue, facendole pervenire al seguente indirizzo:
Commissione europea |
Direzione generale della Concorrenza |
Protocollo aiuti di Stato |
B-1049 Bruxelles |
Fax (32-2) 296 12 42 |
Dette osservazioni saranno comunicate alla Polonia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.
TESTO DELLA SINTESI
PROCEDIMENTO
Con lettera del 27 marzo 2008, la Polonia notificava alla Commissione un progetto di aiuti alla ristrutturazione a favore di PZL Hydral S.A. (in appresso «Hydral») sotto forma di apporti di capitale e di un prestito agevolato.
DESCRIZIONE DEL BENEFICIARIO E DELLA RISTRUTTURAZIONE
Hydral nasce nel 1946 come impresa di Stato. Si tratta di una grande impresa specializzata nella produzione di sistemi idraulici, di dispositivi di regolazione del carburante e di componenti per l'industria aeronautica. Attualmente l'ente statale Agencja Rozwoju Przemysłu (agenzia per lo sviluppo industriale, in appresso «IDA») detiene il 90,5 % delle azioni, mentre il resto è di proprietà del Tesoro e del personale di Hydral. La società è ubicata in una regione ammissibile agli aiuti ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato CE.
Le misure di aiuto notificate, per un valore nominale di circa 130,5 Mio PLN (37,5 Mio EUR), contemplano apporti di capitale e un prestito agevolato tramite IDA. Alla Commissione risulta inoltre che l'impresa avrebbe potuto beneficiare di altri aiuti sotto forma di mancata riscossione di crediti di notevole entità da parte dei pubblici poteri. In quanto impresa in difficoltà, Hydra ha inoltre ricevuto un prestito dall'impresa di Stato a condizioni che parrebbero più favorevoli rispetto a quelle praticate sul mercato.
Il piano di ristrutturazione prevede il trasferimento degli attivi redditizi ad una filiale (PZL Wroclaw) che verrebbe successivamente privatizzata. Le risorse ottenute dalla privatizzazione dovrebbero permettere il parziale rimborso dei vecchi debiti. Gli attivi inutili saranno svincolati da impegni e venduti contemporaneamente alla liquidazione di Hydral. Il piano prevede quindi la riorganizzazione della struttura societaria, un aumento delle vendite agli attuali clienti strategici e l'ulteriore diminuzione dell'organico. Il tutto completato da programmi di investimento.
VALUTAZIONE
In merito alle misure notificate, la Commissione ritiene che il prestito e gli apporti di capitale configurino aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE. Analogamente, la mancata riscossione da parte delle autorità di debiti contratti con lo Stato e il prestito a condizioni preferenziali da parte di un'impresa di Stato sembrerebbero costituire aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE. La Commissione deve ancora chiarire i suddetti elementi.
La Commissione ha esaminato l'aiuto alla luce degli orientamenti del 2004 sugli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione di imprese in difficoltà.
La Commissione ha deciso di avviare la procedura di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE, in quanto dubita che siano soddisfatte tutte le condizioni necessarie per approvare gli aiuti alla ristrutturazione e in particolare:
— |
che Hydral sia ammissibile ad aiuti alla ristrutturazione, in particolare tenuto conto del precedente intervento pubblico a favore dell'impresa, e che sia stato rispettato il principio «una tantum», |
— |
che il piano di ristrutturazione consenta di ripristinare la redditività del beneficiario nel lungo periodo, dal momento che esso prevede soprattutto una ristrutturazione finanziaria, che la sua riuscita dipende dalla riuscita della privatizzazione di PZL Wroclaw e che esso non sembra contemplare una profonda ristrutturazione industriale, |
— |
che gli aiuti alla ristrutturazione si limitino al minimo, dal momento che il contributo proprio non sembra essere reale ma parrebbe dipendere dal successo della tentata privatizzazione di PZL Wroclaw. Peraltro il piano commerciale non prevede il ricorso a risorse esterne per finanziare la ristrutturazione, mentre un tale ricorso permetterebbe di dimostrare la fiducia dei mercati nella futura redditività dell'impresa, |
— |
che sia evitata una distorsione ingiustificata della concorrenza, dal momento che almeno una parte delle misure compensative sostenute sembra necessaria per garantire una redditività nel lungo periodo. |
In merito ai suddetti punti, è stato chiesto alla Polonia di fornire ulteriori informazioni.
TESTO DELLA LETTERA
«Komisja pragnie poinformować Polskę, że po przeanalizowaniu informacji dostarczonych przez polskie władze w kwestii środków, o których mowa powyżej, zgłoszonych na podstawie art. 88 ust. 3 Traktatu WE, podjęła decyzję o wszczęciu postępowania określonego w art. 88 ust. 2 Traktatu WE.
1. PROCEDURA
(1) |
Pismem z dnia 27 marca 2008 r., zarejestrowanym w tym dniu, polskie władze zgłosiły plan restrukturyzacji dla Spółki PZL-Hydral S.A (zwanej dalej »PZL Hydral«). Pismem z dnia 6 maja 2008 r. Komisja zwróciła się do polskich władz o dodatkowe informacje. Pismem z dnia 4 czerwca 2008 r., zarejestrowanym w tym dniu, polskie władze zwróciły się o przedłużenie okresu wyznaczonego na udzielenie odpowiedzi do dnia 27 czerwca 2008 r., które zostało udzielone pismem Komisji z dnia 10 czerwca 2008 r. Pismem z dnia 7 lipca 2008 r., zarejestrowanym w tym dniu, polskie władze przekazały dodatkowe informacje dotyczące planu restrukturyzacji. |
2. OPIS
2.1. Przedmiotowe przedsiębiorstwo
(2) |
PZL Hydral zostało założone w 1946 r. jako kombinat państwowy. Obecnie PZL Hydral jest dużym przedsiębiorstwem, specjalizującym się w hydraulice przemysłowej i wzornictwie przemysłowym, w wytwarzaniu i procesie obsługi technicznej zelektronizowanych, hydromechanicznych systemów zasilania i dozowania paliwa dla wszelkiego rodzaju silników lotniczych oraz w systemach kontroli hydraulicznej dla statków powietrznych oraz hydraulice siłowej dla śmigłowców. W 2003 r. państwowa Agencja Rozwoju Przemysłu (zwana dalej »ARP«) nabyła 81 % akcji Spółki. Obecnie 90,5 % akcji należy do ARP, natomiast pozostałe akcje znajdują się w posiadaniu Skarbu Państwa (1,9 %) oraz pracowników (7,6 %). |
(3) |
PZL Hydral kontroluje następujące spółki zależne: Zakład Odlewniczy »Hydral« Sp. z o.o., którego głównym przedmiotem działalności jest produkcja odlewów oraz ich obróbka mechaniczna, termiczna i plastyczna; Zakład Ciepłowniczy Term »Hydral« Sp. z o.o., który zajmuje się produkcją i sprzedażą energii cieplnej, oraz Przedsiębiorstwo Usługowo Handlowe Zakład Produkcji Hydrauliki »Hydral« Sp. z o.o, które zajmuje się produkcją zaworów i rozdzielaczy hydraulicznych, oraz obróbką urządzeń metalowych oraz świadczy usługi w zakresie naprawy maszyn i urządzeń hydraulicznych. W listopadzie 2004 r. Spółka PZL Hydral założyła spółkę zależną, PZL-Wrocław, stanowiącą w całości jej własność, która miała przejąć działalność podstawową spółki macierzystej w zakresie lotnictwa i obronności. Ponadto PZL Hydral kontroluje dwie inne spółki, które obecnie przechodzą proces likwidacji. |
(4) |
Spółka produkuje elementy do statków powietrznych eksploatowanych przez Siły Zbrojne RP, jak również prowadzi działalność usługową w zakresie naprawy, konserwacji oraz remontów sprzętu używanego przez polskie wojsko. Działalność w tym zakresie generuje około 40 % dochodów Spółki. Spółka jest jednym z przedsiębiorstw o szczególnym znaczeniu dla polskiej gospodarki i przemysłu obronnego i zobowiązana jest do utrzymywania minimalnego poziomu mocy produkcyjnych w celu zapewnienia dostaw dla producentów wojskowych produktów finalnych: statków powietrznych i kosmicznych. |
(5) |
Około 20–30 % dochodów Spółki pochodzi ze sprzedaży eksportowej. |
(6) |
Pod koniec 2006 r. cała grupa zatrudniała 795 pracowników. W latach 2005–2007, roczne obroty Spółki nieznacznie przekraczały 40 mln PLN (11 mln EUR). Pod koniec 2007 r. Spółka miała ujemny kapitał własny w wysokości 190 mln PLN (54 mln EUR). |
2.2. Trudności finansowe
(7) |
Bezpośrednim powodem trudności Spółki był spadający popyt na jej produkty. W latach 1998–2003 obroty Spółki spadły o 36 %, ponieważ jej klienci odczuwali skutki spadającego popytu na produkty finalne i niektórzy z nich zaprzestali prowadzenia działalności gospodarczej (zbankrutowali, przeprowadzili likwidację lub zmienili profil produkcji). Spółka odczuła również skutki mniejszego wolumenu zamówień z Ministerstwa Obrony Narodowej. |
(8) |
Ponadto sytuacja spółki pogorszyła się na skutek spadku wartości dolara amerykańskiego, który wywołał spadek przychodów ze sprzedaży eksportowej, oraz na skutek nieudanego programu inwestycyjnego w 2002–2003 r. Ponadto Spółka musiała ponieść koszty związane z koniecznością utrzymania mocy produkcyjnych na rzecz obronności Państwa (zobowiązanie narzucone przez rząd). Działania mające na celu odzyskanie rentowności Spółki (np. sprzedaż aktywów majątkowych, redukcja liczby pracowników, negocjowanie restrukturyzacji zadłużenia) (1) nie przyniosły oczekiwanych rezultatów. |
(9) |
Plan restrukturyzacji zwraca uwagę na fakt, że środki produkcji Spółki są przestarzałe, a kluczowe linie produkcyjne należałoby zastąpić bardziej wydajnymi. |
(10) |
Według polskiego prawa Spółka spełnia kryteria kwalifikujące ją do zbiorowego postępowania upadłościowego ze względu na ujemny kapitał własny spółki (jej zobowiązania przekraczają wartość aktywów). |
2.3. Wzrost zadłużenia
(11) |
Spółka twierdzi, że jej trudności oraz obecne zadłużenie faktycznie rozpoczęły się w latach dziewięćdziesiątych. Trudności pogłębić się miały w latach 1993–1996 na skutek błędnych decyzji inwestycyjnych, które wywołały problemy związane z płynnością oraz utratą zdolności kredytowej. Od 1998 r. zobowiązania publicznoprawne Spółki stale wzrastały, z 29 mln PLN w 1998 r. do 252 mln PLN (78 mln EUR) w 2007 r. Tabela 1 przedstawia strukturę zobowiązań publicznoprawnych Spółki pod koniec 2007 r. (2) Tabela 1 Zobowiązania publicznoprawne PZL Hydral pod koniec 2007 r.
|
(12) |
Według informacji udzielonych przez polskie władze, podmioty publicznoprawne podjęły pewne działania celem odzyskania swoich należności. W szczególności Zakład Ubezpieczeń Społecznych, Urząd Skarbowy i Urząd Miejski Wrocławia usiłowały odzyskać swoje należności poprzez ustanowienie hipotek przymusowych na majątku Spółki. Tabela 2 przedstawia kwoty zadłużenia publicznoprawnego spłaconego przez PZL Hydral w latach 1998–2007. Tabela 2 Spłata przez PZL Hydral zobowiązań publicznoprawnych w latach 1998–2007
|
(13) |
Ponadto w 2008 r. Spółka sprzedała nieruchomość tzw. BBCenter i z uzyskanych środków zwróciła Zakładowi Ubezpieczeń Społecznych kwotę 45,4 mln PLN oraz 2,1 mln PLN Urzędowi Miejskiemu Wrocławia w ramach spłaty zadłużenia. |
(14) |
W piśmie z dnia 7 lipca 2008 r. polskie władze przekonywały, że podmioty publicznoprawne egzekwują spłatę zadłużenia. W latach 2004–2006 Dolnośląski Urząd Skarbowy wystawił 229 tytuły egzekucyjne na łączną kwotę około 39 mln PLN, a w latach 2005–2006 Zakład Ubezpieczeń Społecznych wystawił 292 tytuły egzekucyjne na łączną kwotę 46,7 mln PLN. W 2005 r. Państwowy Fundusz Rehabilitacji Osób Niepełnosprawnych wydał jeden nakaz odzyskania środków na kwotę 2,1 mln PLN. |
(15) |
Ponadto polskie władze stwierdzają, że w ciągu całego okresu podmioty publicznoprawne naliczały wysokie odsetki na wyżej wymienione zobowiązania. Polskie władze twierdzą, że Spółka podejmowała wysiłki, aby poprawić swoją sytuację finansową, i że przejęcie Spółki przez ARP w 2003 r. było sygnałem dla wierzycieli publicznoprawnych, że zostanie opracowany kompleksowy program restrukturyzacji. Ponadto polskie władze twierdzą, że podmioty publicznoprawne działały w podobny sposób jak prywatny Bank Zachodni WBK S.A., który miał wobec PZL Hydral znaczne wierzytelności. Spółka PZL Hydral miała wobec tego banku zobowiązania pochodzące z 1995 i 1996 r., jednak bank nie wniósł wniosku o wszczęcie postępowania upadłościowego wobec Spółki mimo faktu, że miał hipotekę z pierwszeństwem zaspokojenia na aktywach Spółki, a jej dług w wysokości 80 mln PLN (w tym odsetki w wysokości 45 mln PLN) został uregulowany dopiero w 2007 r. |
2.4. Restrukturyzacja
Plan restrukturyzacji
(16) |
W planie restrukturyzacji opisano środki, jakie Spółka PZL Hydral podjęła od 2004 r.: zmniejszenie liczby pracowników prowadzące do zmniejszenia kosztów, program inwestycyjny, sprzedaż lub likwidacja zbędnych aktywów (aktywów finansowych, nieruchomości oraz udziałów i akcji), restrukturyzacja finansowa oparta na zmniejszeniu zobowiązań wobec prywatnych wierzycieli. Działania te mają być nadal prowadzone w ramach zgłaszanego planu restrukturyzacji. |
(17) |
Zgłoszony plan obejmuje lata 2007–2009. Głównym założeniem planu jest uwolnienie rentownej działalności PZL Hydral od narosłych długów poprzez przeniesienie aktywów i kapitału ludzkiego Spółki na nowo utworzoną spółkę zależną PZL-Wrocław. Zobowiązania publicznoprawne zaciągnięte przez PZL Hydral miałyby zostać przy spółce macierzystej. Spółka PZL Wrocław — wolna od zobowiązań — zostałaby następnie sprywatyzowana. Przychody ze sprzedaży PZL Wrocław mają częściowo pokryć spłatę starych długów Spółki PZL Hydral, która po przeniesieniu działalności oraz sprzedaży wszystkich spółek zależnych stałaby się pustą skorupą i zostałaby zlikwidowana. |
(18) |
Wszystkie zbędne aktywa, które nie są niezbędne dla głównej działalności grupy, zostałyby uwolnione od wszelkich zastawów i hipotek (po porozumieniu z wierzycielami) oraz sprzedane. Z uzyskanych przychodów miałaby zostać sfinansowana spłata zadłużenia. |
(19) |
Równolegle z restrukturyzacją aktywów zostałyby przeprowadzona reorganizacja struktury Spółki i wprowadzone usprawnienia technologiczne. |
(20) |
PZL Hydral planuje podjęcie działań marketingowych i zwiększenie sprzedaży na rzecz swoich obecnych strategicznych klientów. Plan zakłada rezygnację z mniejszych zamówień, które przynoszą niewielki zyski i skoncentrowanie się na najważniejszych klientach poprzez ściślejszą współpracę i zawieranie umów długoterminowych. |
(21) |
Spółka zamierza skoncentrować swoją działalność na poniższych dziedzinach: produkcja systemów hydraulicznych oraz systemów zasilania i dozowania paliwa dla przemysłu lotniczego, produkcja części zapasowych i podzespołów dla przemysłu lotniczego oraz innych produktów z zakresu hydrauliki przemysłowej. |
(22) |
PZL Hydral zamierza ulepszyć swoje systemy kontroli kosztów, określić ceny minimalne zapewniające dostateczny zysk, wynegocjować z najważniejszymi klientami indywidualne warunki, zmniejszyć koszt materiałów poprzez współpracę z dostawcami oraz wdrożyć środki obniżające zagrożenie spowodowane wahaniami kursów wymiany walut oraz zmianami wolumenu zamówień. Z planu wynika, że cele te można osiągnąć w dużej mierze dzięki negocjacjom z klientami Spółki. |
(23) |
Zgodnie z planem, w latach 2004–2009 zostałby zrealizowany program inwestycyjny na kwotę 22 mln PLN, co odpowiada skumulowanej kwocie amortyzacji w tym okresie. |
(24) |
Plan przewiduje zmniejszenie zatrudnienia z obecnego poziomu 795 pracowników w całej grupie do 550–590 pracowników. |
Finansowanie restrukturyzacji
(25) |
Plan zakłada, że restrukturyzacja Spółki zapewni środki na częściową spłatę narosłego zadłużenia. Szacowane przychody ze sprzedaży spółek zależnych przedstawiają się następująco: sprzedaż Zakładu Odlewniczego Hydral Sp. z o.o. — […] (3) mln PLN, Zakładu Ciepłowniczego »Term-Hydral« Sp. z o.o. — […] mln PLN, Zakładu Produkcji Hydrauliki »Hydral« Sp. z o.o. — […] mln PLN. Planowana sprzedaż PZL Wrocław ma przynieść […] mln PLN. Sprzedaż innych aktywów finansowych powinna zapewnić przychody w kwocie […] mln PLN. Ponadto w grudniu 2007 r. Spółka sprzedała nieruchomość BBCenter i z uzyskanych przychodów spłaciła zobowiązania wobec Zakładu Ubezpieczeń Społecznych w kwocie 45,4 mln PLN oraz wobec Urzędu Miejskiego Wrocławia w kwocie 2,1 mln PLN. Zakłada się, że w sumie sprzedaż aktywów ma wygenerować przychód w wysokości […] mln PLN. |
(26) |
Uzyskane przychody mają sfinansować częściową spłatę zobowiązań, a pozostała część ma zostać albo umorzona albo spłacona ze środków z dokapitalizowania od ARP w kwocie 77 mln PLN. |
(27) |
Koszty restrukturyzacji obejmują restrukturyzację zadłużenia publicznoprawnego w wysokości 234 mln PLN (69 mln EUR), planowane inwestycje w wysokości 11 mln PLN (3,2 mln EUR), koszty restrukturyzacji aktywów w wysokości 5,6 mln PLN (1,6 mln EUR) oraz koszty restrukturyzacji zatrudnienia w wysokości 0,3 mln PLN (0,09 mln EUR). |
(28) |
Polskie władze twierdzą, że całkowity koszt restrukturyzacji wynoszący 262,6 mln PLN (75 mln EUR) ma zostać pokryty przez środki pomocy państwa w kwocie 130,5 mln PLN (37,3 mln EUR) oraz środki własne w kwocie 132 mln PLN (37,7 mln EUR). Zgodnie z planem restrukturyzacji wkład własny stanowi 50,3 % kosztów restrukturyzacji. Środki własne obejmują przychody ze sprzedaży aktywów trwałych oraz akcji, jak również środków pochodzących od przyszłych inwestorów spółki PZL-Wrocław. |
Środki wyrównawcze
(29) |
Jeżeli chodzi o środki wyrównawcze, w planie proponuje się sprzedaż niektórych środków produkcji, co zrealizowano już częściowo w latach 2004–2006 i co doprowadziło do zmniejszenia mocy produkcyjnych. Według planu restrukturyzacji sprzedaż maszyn i sprzętu ma doprowadzić łącznie do zmniejszenia mocy produkcyjnych Spółki o 380 000 maszynogodzin, czyli o 42 %. Planowana redukcja została już przeprowadzona w przeważającym zakresie (315 000 maszynogodzin). Polskie władze twierdzą, że jedna trzecia tej redukcji mocy nie jest konieczna do przywrócenia rentowności, lecz ma na celu zmniejszenie produkcji w zakresie hydrauliki przemysłowej, która jest dziedziną o niskiej rentowności i w której Spółka postanowiła ograniczyć swoją działalność. |
(30) |
Ponadto w planie utrzymuje się, że planowane wycofanie się z pewnych gałęzi działalności (rzekomo rentownych) oraz sprzedaż aktywów nieprodukcyjnych należy uznać za środki wyrównawcze w rozumieniu Wytycznych. Oprócz tego Spółka twierdzi, że prywatyzacja PZL Wrocław, która umożliwi konkurentom Spółki nabycie mocy produkcyjnych, wiedzy specjalistycznej i udziału w rynku Spółki PZL Hydral, także powinna być uznana za środek wyrównawczy. |
Środki
(31) |
Plan zakłada przyznanie pomocy państwa w formie dokapitalizowania dla PZL Hydral w kwocie 36 mln PLN (10,2 mln EUR), dla PZL Wrocław w kwocie 13,2 mln PLN (3,8 mln EUR) oraz pożyczki od ARP w kwocie 4 mln PLN (1,14 mln EUR). Ponadto planuje się, że ARP dokapitalizują spółkę kwotą 77,352 mln PLN (22 mln EUR) na spłatę narosłego zadłużenia publicznoprawnego. |
(32) |
Łącznie planowana wartość pomocy państwa wynosi 130,5 mln PLN (37,5 mln EUR). |
(33) |
Ponadto Komisja zauważa, że zobowiązania publicznoprawne PZL Hydral narastają od 1998 r., toteż wydaje się, że w ciągu ostatnich dziesięciu lat Spółka korzystała z pomocy przypominającej pożyczkę, ponieważ działalność Spółki kredytowana była dzięki niespłacaniu coraz większych zobowiązania wobec podmiotów publicznoprawnych, m.in. podatków i opłat stanowiących normalnie część regularnych kosztów prowadzonej działalności gospodarczej. |
(34) |
Ponadto Komisja stwierdza, że dnia 3 listopada 2006 r. PZL Hydral, PZL Wrocław, ARP oraz Bank Zachodni WBK S.A. zawarły porozumienie, w ramach którego ustanowiono warunki uregulowania zobowiązań PZL Hydral wobec banku. W porozumieniu ARP zobowiązała się do udzielenia zastrzyku kapitału w kwocie 12,5 mln PLN na rzecz PZL Hydral. Jak władze polskie wyjaśniły w piśmie z dnia 7 lipca, w praktyce, ponieważ środki konieczne były w szybkim terminie, Centrala Zaopatrzenia Hutnictwa S.A., spółka zależna ARP, będąca w pełni jej własnością, udzieliła Spółce pożyczki w kwocie 11,5 mln PLN, naliczając roczne odsetki według WIBOR 3 M + 200 punktów bazowych. Wierzytelność ta została później odkupiona od Centrali Zaopatrzenia Hutnictwa przez ARP. |
3. OCENA POMOCY
3.1. Pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu WE
(35) |
Art. 87 ust. 1 Traktatu WE stanowi, że wszelka pomoc udzielona w jakiejkolwiek formie przez państwo członkowskie lub przy użyciu zasobów państwowych, która zakłóca lub grozi zakłóceniem konkurencji poprzez uprzywilejowywanie niektórych przedsiębiorstw lub produkcji niektórych towarów oraz która wpływa na wymianę handlową pomiędzy państwami członkowskimi, jest niezgodna ze wspólnym rynkiem. |
(36) |
Zgłoszone środki opierają się na zasobach państwowych, udostępnianych przez różne podmioty publicznoprawne na poziomie zarówno centralnym, jak i lokalnym. Przynoszą one beneficjentowi w kontekście jego restrukturyzacji korzyść, jakiej nie uzyskałby na rynku prywatnym. W związku z tym istnieje prawdopodobieństwo, że ze względu na swój charakter takie środki zakłócą konkurencję. |
(37) |
Ponadto, ze względu na fakt, że PZL Hydral jest spółką borykającą się z trudnościami, której zobowiązania znacznie przewyższają aktywa, nie uzyskałaby ona tego rodzaju finansowania na warunkach rynkowych. W związku z tym element pomocy może osiągnąć nominalną wartość planowanych środków. |
Narosłe zobowiązania publicznoprawne
(38) |
Komisja ma przesłanki, aby sądzić, że oprócz zgłoszonych środków pomocy Spółka PLZ Hydral prawdopodobnie korzystała już w przeszłości z niezgłoszonej pomocy państwa. Komisja stwierdza, że art. 87 ust. 1 Traktatu WE dotyczy interwencji, które w różnych formach zmniejszają obciążenia budżetu przedsiębiorstwa i które tym samym, choć nie stanowią subwencji w ścisłym tego słowa znaczeniu, mają podobny charakter i przynoszą taki sam skutek. Zostało to szczególnie potwierdzone w przypadkach, gdy podmiot publicznoprawny, odpowiedzialny za pobieranie składek na ubezpieczenie społeczne, toleruje nieregulowanie lub opóźnianie płatności, ponieważ takie działanie niewątpliwie daje przedsiębiorstwu-beneficjentowi znaczącą przewagę konkurencyjną dzięki zmniejszeniu jego obciążeń wynikających z normalnego funkcjonowania systemu ubezpieczeń społecznych (4). |
(39) |
Innymi słowy, w przypadku, gdy podmiot publicznoprawny zgadza się na odroczenie płatności, z pewnością przynosi to beneficjentowi znaczącą korzyść. Zamiast tego podmiot ten mógłby zażądać natychmiastowej spłaty całkowitej kwoty zadłużenia, w razie konieczności na podstawie ustanowionej na swoją rzecz hipoteki. Korzyść taką można uznać za pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu WE wówczas, gdy otrzymujące ją przedsiębiorstwo nie uzyskałoby jej w normalnych warunkach rynkowych (5). Tak jest w przypadku, gdy dłużnik proponuje spłatę zadłużenia w celu uniknięcia likwidacji, lecz po dokonaniu dogłębnej analizy okazuje się, że korzyści powstałe dzięki zmianie harmonogramu spłat nie przekroczą sumy możliwej do uzyskania w drodze ewentualnej upadłości firmy (6). |
(40) |
W przedmiotowym przypadku Komisja rzeczywiście ma wątpliwości, czy wierzyciel prywatny wyraziłby zgodę na restrukturyzację długu. Istotnie wydaje się, że wierzyciele publicznoprawni dopuścili do akumulacji zadłużenia w okresie 10 lat, co doprowadziło do tego, że kwota zaległych zobowiązań Spółki pięciokrotnie przewyższa wartość jej obrotu rocznego. |
(41) |
Polskie władze podały, że podmioty publicznoprawne podjęły wobec Spółki działania egzekucyjne. Jednakże na obecnym etapie wydaje się, że działania te zostały podjęte późno i nie były skuteczne (od 1998 r. zobowiązania Spółki wzrosły z 41 mln PLN do 252 mln PLN w 2007 r.; w tym samym czasie Spółka spłaciła mniej niż 29 mln PLN). |
(42) |
Komisja stwierdza, że restrukturyzacja aktywów planowana przez PZL Hydral w rzeczywistości wykazuje, że Spółka wyzbywa się wartościowych aktywów, które mogłyby zostać przejęte przez podmioty publicznoprawne w trakcie procedur egzekucyjnych. W istocie wierzyciele publicznoprawni, Urząd Miejski Wrocławia i ZUS są w posiadaniu zabezpieczeń na majątku Spółki. Komisja stwierdza, że chociaż wierzyciele publicznoprawni mają np. hipoteki i zastawy na aktywach Spółki, w żaden sposób ich nie wykorzystali. |
(43) |
Dlatego też Komisja nie może na obecnym etapie wykluczyć, że wierzyciele prywatni w podobnych okolicznościach nie dopuściliby do takiej akumulacji zadłużenia oraz że w obliczu pogarszającej się sytuacji Spółki każdy wierzyciel prywatny w normalnej sytuacji zrobiłby użytek ze swoich zabezpieczeń. |
Pożyczka od Centrali Zaopatrzenia Hutnictwa
(44) |
Komisja stwierdza, że w 2006 r. PZL Hydral otrzymała pożyczkę od spółki publicznej Centrala Zaopatrzenia Hutnictwa. Wydaje się, że już wtedy PZL Hydral borykała się z trudnościami i nie była w stanie uzyskać takiej pożyczki w warunkach rynkowych. Ponadto pożyczka oprocentowana była na poziomie WIBOR 3 M + 200 punktów bazowych, co w 2006 r. równe było mniej więcej 6,2 % rocznie. W tym czasie stopa referencyjna dla Polski wynosiła 5,56 %. Biorąc pod uwagę fakt, że PZL Hydral była spółką borykającą się z trudnościami, należało podnieść stopę referencyjną o przynajmniej 400 punktów bazowych, i prawdopodobnie o dodatkowe 200 punktów bazowych w przypadku braku zabezpieczenia pożyczki. W związku z tym Komisja podejrzewa, że pożyczka mogła przynieść PZL Hydral korzyść, jakiej Spółka nie byłaby w stanie uzyskać na warunkach rynkowych. |
Wpływ na konkurencję i zakłócenie wymiany handlowej
(45) |
Spółka PZL Hydral jest producentem systemów hydraulicznych, systemów zasilania i dozowania paliwa oraz części zapasowych dla przemysłu lotniczego. Produkty te są przedmiotem szeroko rozwiniętej wymiany handlowej na rynku Wspólnoty. W związku z tym Komisja na obecnym etapie uważa, że spełnione jest kryterium związane z wpływem na konkurencję oraz zakłóceniem wymiany handlowej w obrębie Wspólnoty. |
(46) |
Dlatego wyżej wspomniane środki uznaje się za pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu WE. |
3.2. Wyłączenia na podstawie art. 87 ust. 2 i 3 Traktatu WE
(47) |
W niniejszej sprawie nie mają zastosowania wyłączenia przewidziane w art. 87 ust. 2 Traktatu WE. Jeżeli chodzi o wyłączenia na mocy art. 87 ust. 3 Traktatu WE — z uwagi na to, że podstawowy cel pomocy dotyczy przywrócenia zagrożonemu przedsiębiorstwu długoterminowej rentowności — można zastosować jedynie wyłączenie zapisane w art. 87 ust. 3 lit. c) Traktatu WE, które zezwala na zatwierdzenie pomocy państwa przeznaczonej na ułatwianie rozwoju niektórych działań gospodarczych, o ile nie zmienia ona warunków wymiany handlowej w zakresie sprzecznym ze wspólnym interesem. Z tego względu pomoc można uznać za zgodną ze wspólnym rynkiem na podstawie art. 87 ust. 3 lit. c) Traktatu WE jedynie pod warunkiem zachowania warunków zawartych w Wytycznych wspólnotowych dotyczących pomocy państwa w celu ratowania i restrukturyzacji zagrożonych przedsiębiorstw (7) (zwanych dalej »Wytycznymi«). |
3.3. Kwalifikowalność przedsiębiorstwa do pomocy
(48) |
Zgodnie z Wytycznymi za zagrożone przedsiębiorstwo uznaje się przedsiębiorstwo, które nie jest w stanie odzyskać dobrej kondycji przy pomocy zasobów własnych ani poprzez uzyskanie niezbędnych środków od akcjonariuszy lub dzięki pozyskaniu kapitału dłużnego, i które bez interwencji władz publicznych prawie na pewno zniknie z rynku. Wytyczne te wymieniają również niektóre typowe oznaki świadczące o tym, że przedsiębiorstwo znajduje się w trudnej sytuacji, np. rosnące zadłużenie czy też zmniejszająca się lub zerowa wartość aktywów netto. Zgodnie z pkt 13 Wytycznych, przedsiębiorstwo należące do większej grupy kapitałowej nie kwalifikuje się w normalnych warunkach do pomocy na restrukturyzację, z wyjątkiem sytuacji, w której można wykazać, że trudności przedsiębiorstwa wynikają z jego indywidualnej sytuacji i nie są wynikiem arbitralnego rozłożenia kosztów w ramach grupy oraz że te trudności są zbyt poważne, by mogły zostać pokonane przez samą grupę. |
(49) |
Zgodnie z pkt 73 Wytycznych, jeżeli dane przedsiębiorstwo otrzymało już w przeszłości pomoc na ratowanie lub restrukturyzację, w tym jakąkolwiek pomoc niezgłoszoną, i jeśli minęło mniej niż 10 lat od momentu udzielenia pomocy na ratowanie lub od końca okresu restrukturyzacji lub od wstrzymania wdrażania planu restrukturyzacji (licząc od wydarzenia, które nastąpiło jako ostatnie), Komisja nie wyda zgody na udzielenie dalszej pomocy na ratowanie lub restrukturyzację. |
(50) |
Komisja stwierdza, że kapitał własny Spółki jest ujemny. Pod koniec 2007 r. łączne poniesione straty Spółki PZL Hydral wynosiły 190 mln PLN (54 mln EUR), natomiast średni obrót roczny Spółki wynosi w przybliżeniu 50 mln PLN (14 mln EUR). Łączne narosłe zadłużenie Spółki pod koniec 2007 r. wynosiło 276 mln PLN (79 mln EUR). |
(51) |
Co więcej, polskie władze zawiadamiają, że Spółka spełnia warunki do wniesienia wniosku o otwarcie postępowania upadłościowego na podstawie krajowego prawa upadłościowego. |
(52) |
W związku z tym Komisja uznaje, że PZL Hydral jest przedsiębiorstwem zagrożonym w rozumieniu Wytycznych. |
(53) |
Komisja zauważa jednakże, że Spółka PZL Hydral w ciągu ostatnich 10 lat korzystała z nieegzekwowania długów publicznoprawnych, co przyniosło Spółce korzyść, jakiej prawdopodobnie nie byłaby w stanie uzyskać na rynku. W tym okresie PZL Hydral borykała się z trudnościami i odnotowywała znaczne straty. Komisja stwierdza, że zgodnie z ugruntowanym orzecznictwem, w tym np z decyzją w sprawie pomocy państwa C 23/06 (ex NN 35/06) udzielonej przez Polskę na rzecz producenta stali Grupy Technologie Buczek (8) trwały brak egzekucji należności publicznoprawnych może stanowić pomoc państwa. Dlatego Komisja stwierdza, że wsparcie to może stanowić ciągłą i niezgodną z zasadami wspólnego rynku pomoc na ratowanie lub restrukturyzację oraz ma w związku z tym wątpliwości, czy Spółka kwalifikuje się do pomocy na restrukturyzację. Ponadto polskie władze nie przedstawiły żadnych argumentów, które potwierdzałyby, że pomoc tę można by na jakiejkolwiek podstawie uznać za zgodną z zasadami wspólnego rynku. |
(54) |
Ponadto Komisja stwierdza, że w 2006 r. Spółka otrzymała pożyczkę od państwowej spółki, Centrali Zaopatrzenia Hutnictwa, która mogła stanowić pomoc państwa. Pożyczki udzielono w celu umożliwienia natychmiastowej spłaty 11,5 mln PLN na rzecz Banku Zachodniego WBK S.A., który w zamian zobowiązał się do umorzenia znacznej części zobowiązań Spółki. W tym kontekście Komisja podejrzewa, że pożyczka została udzielona na cele restrukturyzacji, co dodatkowo potęguje wątpliwości co do zgodności z zasadą »pierwszy i ostatni raz«. |
(55) |
Reasumując, Komisja uznaje, że Spółkę można uznać za przedsiębiorstwo zagrożone, ma jednak wątpliwości, czy kwalifikuje się ona do pomocy na restrukturyzację. |
3.4. Przywrócenie rentowności
(56) |
Aby środek mógł zostać uznany za zgodny na podstawie pkt. 34–37 Wytycznych, plan restrukturyzacji musi zawierać szczegółową analizę problemów, które doprowadziły do wystąpienia trudności oraz określać środki, które w rozsądnych ramach czasowych przywrócą przedsiębiorstwu długoterminową rentowność i dobrą kondycję finansową. Plan taki musi opierać się na realistycznych założeniach co do przyszłych warunków działania. |
(57) |
Na podstawie wstępnej oceny przedstawionego planu restrukturyzacji Komisja ma wątpliwości, czy zaplanowane środki są zgodne z warunkami określonymi w Wytycznych z 2004 r. |
(58) |
Po pierwsze, Komisja ma wątpliwości, czy przedstawiony przez polskie władze plan restrukturyzacji zapewni odzyskanie przez Spółkę długoterminowej rentowności, umożliwiając jej funkcjonowanie o własnych siłach, jak określono w pkt 34 i nast. Wytycznych. Plan restrukturyzacji koncentruje się na restrukturyzacji finansowej, i 90 % całkowitych kosztów restrukturyzacji przewiduje się na pokrycie spłaty nagromadzonego zadłużenia publicznoprawnego. W efekcie pozostałe środki restrukturyzacyjne są raczej ograniczone. |
(59) |
Po drugie, Komisja stwierdza, że koncepcja restrukturyzacji uzależniona jest od udanej prywatyzacji PZL Wrocław, która miała zostać zakończona w pierwszym kwartale 2008 r., nadal jednak nie zostały przedstawione żadne dowody, które świadczyłyby o zainteresowaniu ze strony potencjalnych inwestorów. Ponadto polskie władze dały do zrozumienia, że po sprywatyzowaniu spółki mogłyby być konieczne dalsze środki restrukturyzacyjne, co budzi wątpliwości co do efektywności planu restrukturyzacji. |
(60) |
Po trzecie, planowane środki restrukturyzacyjne opisane są w sposób ogólny, a niektóre zamierzone cele mogłyby być trudne do osiągnięcia z racji ostrej konkurencji w tych segmentach rynku (np. zdobywanie umów długoterminowych z kluczowymi przedsiębiorstwami z branży lotniczej, negocjowanie nowych porozumień w sprawie cen towarów i usług w celu osiągnięcia wyższych zysków, itd.). Co więcej, w planie nie wykazano, jak w praktyce planowane środki restrukturyzacyjne miałyby zaowocować osiągnięciem lepszych wyników, przedstawionych w prognozach finansowych Spółki. |
(61) |
Na koniec Komisja stwierdza, że program inwestycyjny ma dosyć skromny zakres, a z samego planu wynika, że przyszyły właściciel PZL Wrocław prawdopodobnie będzie musiał wdrożyć dodatkowe, nieprzewidziane w ramach planu środki restrukturyzacyjne. |
3.5. Pomoc ograniczona do minimum
(62) |
Zgodnie z postanowieniami zawartymi w pkt. 43–45 Wytycznych pomoc musi być ograniczona do niezbędnego minimum, a od beneficjentów pomocy oczekuje się znaczącego wkładu w proces restrukturyzacji ze środków własnych lub z zewnętrznych, prywatnych źródeł finansowania. Wytyczne wyraźnie określają, że w finansowaniu restrukturyzacji znaczny wkład musi pochodzić ze środków własnych, w tym ze sprzedaży aktywów, które nie są niezbędne do dalszego istnienia przedsiębiorstwa, lub z zewnętrznych źródeł finansowania pozyskanego na warunkach rynkowych. |
(63) |
Komisja ma wątpliwości, czy przewidywany wkład własny jest rzeczywisty i faktyczny. |
(64) |
Po pierwsze, Komisja ma wątpliwości, czy planowane przychody ze sprzedaży PZL Wrocław, nawet jeśli uda się je osiągnąć, mogą zostać uznane za wkład własny w restrukturyzację działalności gospodarczej Spółki. W rzeczywistości środki te to cena, jaką potencjalny inwestor zapłaciłby za Spółkę, i nie zostaną one wykorzystane przez następcę PZL Hydral, kontynuującego jej działalność gospodarczą, czyli przez PZL Wrocław. |
(65) |
Po drugie, Komisja ma wątpliwości, czy sprzedaż aktywów przyniesie zakładane przychody. Jak wspomniano wyżej, PZL Wrocław założono już pod koniec 2004 r. Zgodnie z planem zakończenie przenoszenia aktywów produkcyjnych oraz rozpoczęcie procesu prywatyzacji miały nastąpić już w 2007 r. W czwartym kwartale 2007 r. potencjalni inwestorzy mieli złożyć oferty wstępne, a w pierwszej połowie 2008 r., po przeprowadzeniu negocjacji, miały zostać zawarte wstępne umowy sprzedaży. Jednakże dotychczas Komisja nie otrzymała żadnych informacji o jakimkolwiek zainteresowaniu nabyciem PZL Wrocław ze strony potencjalnych inwestorów. |
(66) |
Na koniec Komisja stwierdza, że w ramach planowanej restrukturyzacji nie przewidziano żadnych zewnętrznych źródeł finansowania procesu restrukturyzacji, co dowiodłoby wiary rynków w możliwość odzyskania rentowności przez Spółkę. To dodatkowo potęguje wątpliwości Komisji co do skuteczności planu restrukturyzacji. |
3.6. Unikanie zbędnego zakłócania konkurencji
(67) |
Zgodnie z postanowieniami zawartymi w pkt. 38–42 Wytycznych, należy przyjąć środki w możliwie największym stopniu łagodzące potencjalne negatywne skutki pomocy w odniesieniu do konkurentów. Pomoc nie powinna nadmiernie zakłócać konkurencji. Oznacza to zazwyczaj ograniczenie obecności przedsiębiorstwa na rynkach jego działalności po zakończeniu okresu restrukturyzacji. Obowiązkowe ograniczenie lub zmniejszenie obecności przedsiębiorstwa na właściwym rynku jest jednym z czynników kompensujących konkurentom skutki udzielenia pomocy. Ograniczenie takie powinno być proporcjonalne do zakłócenia, jakie wywołała pomoc na rynku oraz do względnej pozycji przedsiębiorstwa na rynku lub rynkach. |
(68) |
Zgodnie z pkt. 56 Wytycznych, warunki przyznania pomocy są mniej restrykcyjne w przypadku wdrażania środków wyrównawczych na obszarach objętych pomocą. Analizując skutki pomocy na restrukturyzację dla rynku i dla konkurentów, Komisja bierze pod uwagę fakt, że PZL Hydral ma siedzibę w obszarze objętym pomocą na podstawie art. 87 ust. 3 lit. a) Traktatu WE. |
(69) |
Komisja stwierdza potrzebę otrzymania dalszych wyjaśnień w kwestii proponowanych środków wyrównawczych. Polskie władze twierdzą, że przynajmniej 1/3 planowanego zmniejszenia mocy ma obejmować mało rentowny segment hydrauliki przemysłowej. Na podstawie posiadanych informacji, Komisja wątpi, czy zmniejszenie mocy produkcyjnych — już przeprowadzone czy też nadal planowane przez Spółkę — jest wystarczające. Komisja stwierdza, że przynajmniej część proponowanych środków zdaje się być konieczna do osiągnięcia długoterminowej rentowności. |
(70) |
W szczególności wydaje się, że przeprowadzona w przeszłości sprzedaż niektórych aktywów produkcyjnych miała na celu przywrócenie Spółce rentowności. Analogicznie, planowana sprzedaż nieruchomości byłaby raczej źródłem środków finansowych, lecz nie rekompensowałaby zakłócenia konkurencji. |
4. DECYZJA
(71) |
W świetle powyższego Komisja podjęła decyzję o wszczęciu postępowania na mocy art. 88 ust. 2 Traktatu WE w odniesieniu do zgłoszonych środków, z powodu wątpliwości co do ich zgodności ze wspólnym rynkiem. |
(72) |
W świetle powyższych ustaleń Komisja, działając zgodnie z procedurą określoną w art. 88 ust. 2 Traktatu WE, zwraca się do polskich władz o przedłożenie uwag i dostarczenie wszelkich informacji, jakie mogą być pomocne w ocenie przedmiotowej pomocy, w terminie jednego miesiąca od daty otrzymania niniejszego pisma. Informacje powinny między innymi zawierać:
|
(73) |
Komisja zwraca się do polskich władz o bezzwłoczne przekazanie kopii niniejszego pisma Spółce PZL Hydral S.A. |
(74) |
Komisja pragnie przypomnieć polskim władzom, że art. 88 ust. 3 Traktatu WE ma skutek zawieszający oraz zwrócić uwagę na art. 14 rozporządzenia Rady (WE) nr 659/1999, który stanowi, że wszelka pomoc niezgodna z prawem może zostać odzyskana od beneficjenta. |
(75) |
Komisja uprzedza polskie władze, że udostępni zainteresowanym stronom informacje, publikując niniejsze pismo wraz z jego streszczeniem w Dzienniku Urzędowym Unii Europejskiej. Komisja udostępni informacje również zainteresowanym stronom w krajach EFTA, będących sygnatariuszami Porozumienia EOG, publikując zawiadomienie w Suplemencie EOG do Dziennika Urzędowego Unii Europejskiej oraz poinformuje Urząd Nadzoru EFTA przesyłając kopię niniejszego pisma. Wszystkie zainteresowane strony zostaną wezwane do przedstawienia uwag w ciągu jednego miesiąca od dnia publikacji.» |
(1) Między 2003 a 2006 r. obszar produkcji został zmniejszony o prawie połowę; między 2001 a 2006 r. liczba pracowników zmniejszyła się o 30 %.
(2) Informacje przesłane przez polskie władze w piśmie z dnia 7 lipca 2008 r.
(3) Niektóre części niniejszego tekstu zostały ukryte, by nie ujawniać informacji poufnych; części te zostały oznakowane za pomocą wielokropków w nawiasach kwadratowych.
(4) Sprawa C-256/97 DMT [1999] Rec. I-3913, pkt 21.
(5) Zob. C-342/96 Tubacex [1999] Rec. I-2459, pkt 46, C-256/97 DMT [1999] Rec. I-3913, pkt 21, C-480/98 Magefesa [2000] Rec. I-8717, T-152/99 HAMSA [2002] Rec. II-3049, pkt 167.
(6) Sprawa T-152/99 HAMSA [2000] Rec. II-3049, pkt 170.
(7) Dz.U. C 244 z 1.10.2004, s. 2.
(8) Dz.U. L 116 z 30.4.2008, s. 26.
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/25 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso COMP/M.5262 — Bonnier/Schibsted/Retriever Sverige)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/C 324/11)
1. |
In data 15 dicembre 2008 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione le imprese Bonnier AB («Bonnier», Svezia) e Schibsted ASA («Schibsted», Norvegia) acquisiscono, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del succitato regolamento, il controllo comune dell'insieme dell'impresa Retriever Sverige AB («Retriever Sverige», Svezia) mediante acquisto di quote e un accordo di impresa comune. |
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia, si riserva la decisione finale al riguardo. |
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [(32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.5262 — Bonnier/Schibsted/Retriever Sverige, al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
ALTRI ATTI
Commissione
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/26 |
Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari
(2008/C 324/12)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). La dichiarazione di opposizione deve pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.
DOCUMENTO UNICO
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006
«PAN DE CRUZ DE CIUDAD REAL»
N. CE: ES-PGI-0005-0608-05.06.2007
IGP ( X ) DOP ( )
1. Denominazione
«Pan de Cruz de Ciudad Real»
2. Stato membro o paese terzo
Spagna
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare
3.1. Tipo di prodotto
Classe 2.4 — Prodotto di panetteria
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1
Il prodotto che beneficia dell'indicazione geografica protetta (IGP) «Pan de Cruz de Ciudad Real» è un pane compatto e denso, di grano tenero, dalla mollica consistente e bianca, a forma di pagnotta, dalla crosta liscia; nella parte superiore reca due profondi tagli perpendicolari a croce, da cui deriva il nome, e il codice che corrisponde al numero di registrazione del panificio che l'ha prodotto, mentre nella parte inferiore figura la sigla o il marchio dell'IGP.
Le caratteristiche del pane sono le seguenti:
|
È ottenuto ed elaborato a partire da un impasto duro fatto con farina di grano tenero, i cui indici sono i seguenti: W compreso tra 140 e 200; P/L compreso tra 0,5 e 1,0. |
|
Forma rotonda e piatta, con crosta. |
|
Crosta spessa, da uno a due millimetri, delicata e croccante, di colore dal dorato al marrone chiaro e dal sapore di cereali tostati. |
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Mollica: bianca, di consistenza tenera, spugnosa, compatta e senza alveoli, simile al cotone. |
Le caratteristiche organolettiche del pane sono le seguenti: mollica dall'aroma intenso di cereali e dal sapore gradevole e leggermente dolce, crosta delicata, croccante e dal sapore di cereali tostati. In condizioni normali di conservazione, il «Pan de Cruz de Ciudad Real» si mantiene adatto al consumo durante 6 o 7 giorni.
Non presenta muffe, residui anomali né alcuna sostanza estranea.
L'umidità massima della mollica è del 30 % e l'acidità delle pagnotte è compresa tra pH 5 e 7.
Si presenta sotto forma di pagnotta grande (750-850 g), piccola (550-650 g), pagnottella (310-410 g) e panino con la croce (115-135 g).
3.3. Materie prime (solo per i prodotti trasformati)
Farina di grano tenero, i cui indici sono i seguenti: W compreso tra 140 e 200; P/L compreso tra 0,5 e 1,0.
3.4. Alimenti per animali (solo per prodotti di origine animale)
—
3.5. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata
Il pane che beneficia della IGP «Pan de Cruz de Ciudad Real» è preparato unicamente con farina di grano tenero, acqua, sale, lievito naturale, miglioratori e additivi autorizzati. La farina deve presentare gli indici seguenti: W compreso tra 140 e 200 e P/L compreso tra 0,5 e 1,0.
L'indice medio di trasformazione è di 110-125 kg di pane per 100 kg di farina, a seconda del peso delle pagnotte.
La fabbricazione del pane che beneficia dall'indicazione geografica protetta «Pan de Cruz de Ciudad Real» prevede le fasi descritte di seguito.
1. Impasto
Si effettua in un'impastatrice meccanica, per un tempo sufficiente ad ottenere un impasto omogeneo (20-30 minuti, secondo il tipo di impastatrice utilizzato), facendo in modo che l'impasto non esca dall'impastatrice a temperature superiori a 24-25 °C.
2. Raffinazione
Si effettua facendo passare più volte l'impasto in una raffinatrice, preferibilmente a lame, fino ad ottenere un impasto sottile ed elastico.
3. Pesatura
Trattandosi di pane artigianale, si pesa utilizzando una bilancia volumetrica, una bilancia elettronica o una spezzatrice. Il peso dell'impasto, espresso in grammi, per ottenere i diversi formati è il seguente: pagnotta grande, tra 900 e 1 000 g; pagnotta piccola, tra 660 e 760 g; pagnottella, tra 370 e 470 g; panino con la croce, tra 150 e 180 g.
4. Foggiatura
Si effettua manualmente, lavorando l'impasto fino a dargli la forma di una palla conica, senza far aderire il minimo residuo. In seguito si schiaccia e si stende a disco, avendo cura di assottigliare i bordi e lasciare il centro più alto.
5. Lievitazione
Le forme di pane sono collocate su assi ricoperte da un telo di lino, canapa, cotone o tessuto simile, dove iniziano a lievitare a temperatura ambiente, formando una crosta sottile. La temperatura e l'umidità relativa dell'aria da rispettare nel locale di lievitazione sono comprese, rispettivamente, tra 26 e 30 °C e tra 40 e 45 %. Il tempo di lievitazione oscilla tra 1 ora e 20 minuti e 2 ore e 20 minuti, a seconda della temperatura del locale.
6. Taglio
Anche il taglio è fatto a mano. Una volta avvenuta la lievitazione, si praticano due tagli perpendicolari a forma di croce nella parte superiore delle pagnotte. Si appone poi, nella parte inferiore, il marchio dell'IGP «Pan de Cruz de Ciudad Real». Il diametro del marchio è, per la pagnotta grande e per quella piccola, di 6 cm, mentre per la pagnottella e il panino con la croce, di 4 cm. In seguito si lascia riposare il pane per 10-15 minuti affinché il taglio si assesti mentre si forma la crosta.
7. Introduzione nel forno
Si effettua manualmente con l'ausilio di una pala, depositando il pane con la parte superiore girata verso il basso.
8. Cottura al forno
Questo pane si cuoce in forni con fondo e pareti di materiale refrattario. Il tempo di cottura totale è compreso tra 30 e 50 minuti. Nei primi 15 minuti la temperatura del forno deve essere di 250 °C e il tempo restante (da 15 a 35 minuti) deve scendere a 200 °C.
9. Estrazione dal forno
Il pane si toglie dal forno con una pala e si colloca in carrelli provvisti di assi di legno, per favorire l'aerazione e il raffreddamento. Una volta raffreddate, le pagnotte sono pronte per la distribuzione.
3.6. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, condizionamento ecc.
Le pagnotte che beneficiano della IGP «Pan de Cruz de Ciudad Real» sono commercializzate in confezioni, qualora lo esiga la legislazione vigente.
In tal caso, il confezionamento avviene nella zona di produzione, per mantenere inalterate tutte le caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche del pane e prolungarne la conservazione.
3.7. Norme specifiche relative all'etichettatura
Per poterle identificare correttamente, le forme di pane protette da questa indicazione geografica sono contrassegnate ed etichettate nel seguente modo:
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nella parte superiore recano due profondi tagli perpendicolari a forma di croce. In uno dei quadranti è inserito il codice corrispondente al numero di registrazione del panificio che le ha fabbricate e in un altro quadrante vi è un'etichetta ad uso alimentare con il marchio dell'IGP «Pan de Cruz de Ciudad Real», il marchio europeo delle IGP, il numero di controllo individuale corrispondente al pane e l'identificazione dell'organismo di certificazione. |
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Nella parte inferiore figura la sigla o il marchio dell'IGP costituito da piccoli fori praticati nella crosta. |
4. Definizione concisa della zona geografica
La zona di fabbricazione del pane che beneficia dell'indicazione geografica protetta «Pan de Cruz de Ciudad Real» comprende tutti i comuni della provincia di Ciudad Real.
5. Legame con la zona geografica
5.1. Particolarità della zona geografica
Il clima della zona geografica è caratterizzato da temperature e umidità tali per cui la lievitazione avviene generalmente a temperatura ambiente, in quanto la temperatura dell'aria del locale di lievitazione è compresa tra i 26 e i 30 °C e l'umidità relativa tra 40 e 45 %.
Il rinomato metodo artigianale con cui viene preparato il «Pan de Cruz de Ciudad Real» ha le seguenti caratteristiche:
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foggiatura e taglio a mano; tagli a forma di croce nella parte superiore; fori del marchio nella parte inferiore; riposo di 10-15 minuti prima dell'introduzione nel forno con la parte superiore rivolta verso il basso. |
5.2. Specificità del prodotto
Il pane consiste in una pagnotta compatta e densa, dalla crosta liscia, delicata e spessa, dalla mollica dura e bianca, con un aroma intenso di cereali e un sapore gradevole e leggermente dolce.
5.3. Legame causale fra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP)
Il «Pan de Cruz de Ciudad Real» è originario della zona di Calatrava, che si trova nella provincia di Ciudad Real, nella comunità autonoma di Castilla-La Mancha; la sua origine risale al XIII secolo, all'epoca dell'ordine dei cavalieri di Calatrava.
La fama di questo pane è storicamente legata alle condizioni di vita degli antichi abitanti di questa regione, i quali, a causa del tempo di permanenza nei campi e delle condizioni meteorologiche, dovevano rifornirsi di alimenti nutrienti che si conservassero facilmente e a lungo.
Questo tipo di pane, utilizzato quindi dapprima dai contadini e dai pastori della zona nei lunghi periodi passati nei campi, fu introdotto, per la sua utilità, nella logistica militare dei cavalieri di Calatrava durante le Reconquista, per poi essere consumato in altri modi, direttamente in certi piatti o stufati o servito come accompagnamento. Fu così che si diffuse in altre zone della provincia di Ciudad Real.
La fama storica della qualità del «Pan de Cruz de Ciudad Real» si è mantenuta grazie alla tradizione della sua fabbricazione artigianale nei forni e ha consentito di conservare intatte le caratteristiche che contraddistinguono questo pane tipico, la cui domanda si concentra nella zona di Ciudad Real, e che ne fanno un prodotto unico.
Molti piatti storici regionali che hanno il «Pan de Cruz de Ciudad Real» come ingrediente principale continuano tuttora a far parte della gastronomia locale. Ciò dimostra il persistere nel tempo dell'impiego culinario di un prodotto specifico della gastronomia regionale e tipico della provincia di Ciudad Real, il che costituisce un vincolo geografico specifico.
Il «Pan de Cruz de Ciudad Real», preparato da secoli in modo artigianale, dopo aver conosciuto epoche di grande produzione, ha subìto un calo del consumo. Consumo che tuttavia è attualmente in aumento, grazie alla notorietà e alla fama di questo prodotto: esiste infatti una grande richiesta da parte dei consumatori, sia locali che di altre regioni, legata alla richiesta di prodotti regionali di qualità.
La temperatura e l'umidità della zona geografica sono fattori indispensabili per la lievitazione a temperatura ambiente e la formazione di una crosta sottile. Per ottenere le caratteristiche specifiche menzionate al punto 5.2 del presente documento non è necessario un calore eccessivo, bensì occorre che il pane sia tagliato e infornato nel modo particolare descritto sopra.
Il metodo di fabbricazione si è andato definendo nel corso di secoli di panificazione tradizionale.
Il modo particolare di fabbricazione in gran parte artigianale ha come caratteristica principale il taglio a forma di croce, che impedisce al pane di rompersi durante la cottura. Allo stesso modo il processo di lievitazione è adatto alle condizioni di umidità e temperatura della zona.
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
[articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006]
http://www.jccm.es/cgi-bin/docm.php3
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/31 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari
(2008/C 324/13)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione.
SCHEDA RIEPILOGATIVA
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO
«BATATA DOCE DE ALJEZUR»
N. CE: PT-PGI-0005-0517-03.01.2005
DOP ( ) IGP ( X )
Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.
1. Servizio competente dello Stato membro:
Nome: |
Gabinete de Planeamento e Políticas |
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Indirizzo: |
|
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Tel. |
(351) 213 819 300 |
||
Fax |
(351) 213 876 635 |
||
E-mail: |
gpp@gpp.pt |
2. Associazione richiedente:
Nome: |
Associação de Produtores de Batata Doce de Aljezur |
Indirizzo: |
Largo 1o de Maio n.o 3 |
Tel. |
(351) 282 990 010 |
Fax |
(351) 282 990 011 |
E-mail: |
rogerio.rosa@cm-aliezur.pt |
Composizione: |
Produttori/trasformatori ( X ) altro ( ) |
3. Tipo di prodotto:
Classe 1.6 — Ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati
4. Disciplinare:
[riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]
4.1. Nome:
«Batata doce de Aljezur»
4.2. Descrizione:
Per «Batata doce de Aljezur» si intende la radice avventizia della pianta Ipomoea batatas L. (sin. Batatas edulis) della varietà Lira e della famiglia delle Convolvulaceae, che, per tubercolizzazione, diventa carnosa. Presenta una forma piriforme allungata, la buccia è di colore purpureo o bruno-giallastro e la polpa è gialla. Il calibro varia fra 8,5 × 4,0 cm e 16,5 × 7,1 cm mentre il peso oscilla fra i 50 e 450 g. Il sapore è dolciastro e la consistenza poco fibrosa; quando è cruda il gusto è simile a quello della castagna.
4.3. Zona geografica:
In considerazione delle esigenze specifiche della coltivazione della «Batata doce de Aljezur», della varietà tradizionalmente utilizzata, delle condizioni edafoclimatiche richieste e delle competenze specifiche dimostrate dalle popolazioni locali, la zona geografica di produzione, di preparazione e di condizionamento è circoscritta al comune di Aljezur, nel distretto di Faro, e alle località di S. Teotóneo, S. Salvador, Zambujeira do Mar, Longueira — Almograve e Vila Nova de Milfontes del comune di Odemira, nel distretto di Beja.
4.4. Prova dell'origine:
Oltre alle caratteristiche proprie del prodotto, che lo legano alla sua regione d'origine, è stato messo in atto un sistema di tracciabilità. Le aziende agricole e le unità di preparazione e di condizionamento debbono essere ubicate nella zona geografica in questione ed essere autorizzate dall'associazione di produttori previa consultazione dell'organismo di controllo. L'intero processo produttivo, dall'azienda agricola fino al punto di vendita del prodotto, è soggetto ad un sistema di controllo destinato a verificare il rispetto di tutte le pratiche agricole, di preparazione e di condizionamento richieste. L'uso della IGP è consentito unicamente per il prodotto rispondente alle caratteristiche sopra citate ed il cui processo produttivo sia stato sottoposto a controllo. Il marchio di certificazione è numerato, il che garantisce sempre la tracciabilità completa del prodotto. La prova dell'origine può essere ottenuta in qualsiasi momento durante l'intera catena di produzione.
4.5. Metodo di ottenimento:
Preparazione del terreno mediante aratura superficiale, erpicatura e fertilizzazione organica. Installazione del vivaio a febbraio e impianto delle radici a 10-15 cm di profondità con uno scarto di 50 × 60 cm. Trapianto definitivo ad aprile/maggio, mediante impianto di una porzione del gambo di circa 25 cm di lunghezza, con uno scarto di 20 × 65 cm, seguito da una leggera irrigazione. La lotta alle erbacce viene effettuata mediante sarchiature. Nella maggior parte dei casi non è necessario innaffiare. La coltura nel terreno dura quasi quattro mesi e la maggior parte della raccolta si effettua ad ottobre quando le radici sono giunte a maturità e il terreno non è eccessivamente umido. Dopo il raccolto, le patate sono stese sulla terra ad asciugare per quasi otto giorni, in modo da favorire la suberificazione e la cicatrizzazione di tagli ed altre ferite; vengono quindi pulite per eliminare l'eccesso di terra ed altre impurità. Le patate vengono immagazzinate in un luogo fresco ed aerato ad un temperatura media compresa fra 13 e 14 °C. La selezione e il condizionamento avvengono nella regione d'origine non soltanto per risparmiare sui costi di produzione e per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei controlli di qualità e tracciabilità della produzione ma, principalmente, perché si tratta di un prodotto estremamente sensibile alla manipolazione e al trasporto nonché particolarmente soggetto alle necrosi, le quali a loro volta ne compromettono la conservazione, la qualità e l'aspetto.
4.6. Legame:
Aljezur è stata fondata nel X secolo dagli Arabi e ripresa ai Mori nel 1249. La leggenda vuole (sebbene la cronologia non corrisponda all'introduzione effettiva della patata dolce in Europa) che i Cavaleiros de Santiago, capitanati da Dom Paio Peres Correia, utilizzassero come complemento alimentare, prima di ogni battaglia importante, una «pozione» a base di patata dolce. Il vigore dell'invasione e la rapidità della conquista del castello di Aljezur lasciarono i Mori senza parole, incapaci di reagire ad una carica così impetuosa. La conquista ebbe luogo nel 1249 e la pozione che determinò questa straordinaria vittoria altro non era, secondo la leggenda, che la famosa «feijoada de batata doce de Aljezur». Quale che sia la verità storica, l'origine della coltura della patata dolce ad Aljezur si perde nella notte dei tempi, il che conferma il carattere fortemente tradizionale della patata dolce nella regione e nelle abitudini alimentari della sua popolazione. Le caratteristiche fisiche, chimiche e sensoriali del prodotto derivano dalle pratiche colturali adoperate dagli agricoltori (esperienza) e dalle condizioni naturali della regione: i terreni podsolizzati caratterizzati da dune e strati sabbiosi con un substrato argilloso ed il clima, prettamente oceanico, dominante su una stretta fascia costiera irrigata dalle acque del fiume Mira. Queste condizioni esistono effettivamente soltanto nella zona di produzione delimitata; anche nelle zone vicine, infatti, il clima e il tipo di suolo differiscono notevolmente. Aljezur gode di notevole reputazione per quanto riguarda la patata dolce, come mostrano i prezzi che questo prodotto può raggiungere sul mercato, i tentativi di usurpazione e di uso abusivo del nome nonché i numerosi riferimenti bibliografici e gli avvenimenti dedicati a questo prodotto. La reputazione della patata dolce di Aljezur non è una moda recente, frutto di una domanda sporadica e circostanziale. Si tratta di una coltivazione perfettamente adattata alle condizioni naturali della zona di cui trattasi, profondamente radicata nella tradizione locale e le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Se essa è giunta fino a noi, è perché i consumatori di questo tipo di prodotto riconoscono che queste patate possiedono caratteristiche uniche (dolcezza, morbidezza e scarsa fibrosità) e preferiscono le patate dolci della varietà Lira prodotte nella regione di Aljezur a quelle importate da altre regioni del mondo.
4.7. Struttura di controllo:
Nome: |
AP AG AL — Associação para os Produtos Agro — Alimentares Tradicionais Certificados do Algarve |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(351) 289 804 532 |
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Fax |
(351) 289 804 533 |
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E-mail: |
Dora.guerreiro@clix.pt |
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L'Apagal è stata riconosciuta conforme ai requisiti della norma 45011:2001. |
4.8. Etichettatura:
Devono figurare obbligatoriamente la dicitura «Batata doce de Aljezur — Indicação Geográfica Protegida», il rispettivo logo comunitario (dopo la registrazione) e il logotipo del prodotto, di cui riproduciamo il modello.
Oltre a queste menzioni e indipendentemente dalla forma di presentazione commerciale, è sempre obbligatorio apporre il marchio di certificazione dell'OPC.
Il nome o la denominazione sociale e l'indirizzo del produttore non possono essere sostituiti dal nome di nessun altro ente nemmeno se quest'ultimo è responsabile del prodotto o della sua commercializzazione. La denominazione utilizzata per la vendita «Batata doce de Aljezur — IGP» non può essere seguita da nessun'altra indicazione o dicitura, nemmeno dai marchi dei distributori o di altri enti.
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.
19.12.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 324/s3 |
NOTA PER IL LETTORE
Le istituzioni hanno deciso di non fare più apparire nei loro testi la menzione dell'ultima modifica degli atti citati.
Salvo indicazione contraria, nei testi qui pubblicati il riferimento è fatto agli atti nella loro versione in vigore.