ISSN 1725-258X doi:10.3000/1725258X.L_2011.101.ita |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
54o anno |
Sommario |
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I Atti legislativi |
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DIRETTIVE |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
I Atti legislativi
DIRETTIVE
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/1 |
DIRETTIVA 2011/36/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 5 aprile 2011
concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, e che sostituisce la decisione quadro del Consiglio 2002/629/GAI
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 82, paragrafo 2, e l’articolo 83, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione europea,
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),
previa consultazione del Comitato delle regioni,
previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,
deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2),
considerando quanto segue:
(1) |
La tratta di esseri umani è un reato grave, spesso commesso nell’ambito della criminalità organizzata, e costituisce una seria violazione dei diritti fondamentali esplicitamente vietata dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani sono una priorità dell’Unione e degli Stati membri. |
(2) |
La presente direttiva è parte dell’azione globale contro la tratta di esseri umani, che include azioni che coinvolgono paesi terzi, come dichiarato nel «Libro bianco sulle iniziative per rafforzare la dimensione esterna dell’Unione nelle iniziative contro la tratta di esseri umani: verso un’azione dell’Unione europea a livello mondiale contro la tratta di esseri umani» approvata dal Consiglio il 30 novembre 2009. In tale contesto è opportuno realizzare azioni nei paesi terzi da cui provengono e vengono trasferite le vittime della tratta per svolgere un’opera di sensibilizzazione, ridurre la vulnerabilità, sostenere e assistere le vittime, lottare contro le cause profonde del fenomeno e aiutare i paesi terzi interessati a sviluppare un’adeguata legislazione per contrastare la tratta. |
(3) |
La presente direttiva riconosce la specificità di genere del fenomeno e che la tratta degli uomini e quella delle donne hanno spesso fini diversi. Per questo motivo, anche le misure di assistenza e sostegno dovrebbero integrare una specificità di genere laddove opportuno. I fattori che spingono le persone a lasciare il proprio paese d’origine (fattori «push») e quelli che le attraggono nei paesi di destinazione (fattori «pull») possono divergere in base ai settori interessati, ad esempio l’industria del sesso o lo sfruttamento del lavoro nel settore edile, agricolo o della servitù domestica. |
(4) |
L’Unione si è impegnata a prevenire e combattere la tratta di esseri umani e a proteggere i diritti delle vittime: a tal fine sono stati adottati la decisione quadro 2002/629/GAI del Consiglio, del 19 luglio 2002, sulla lotta alla tratta di esseri umani (3) e il piano UE sulle migliori pratiche, le norme e le procedure per contrastare e prevenire la tratta di esseri umani (4). Inoltre, il programma di Stoccolma — Un’Europa aperta e sicura al servizio e a tutela dei cittadini (5), adottato dal Consiglio europeo, accorda una netta priorità alla lotta contro la tratta di esseri umani. È opportuno prevedere ulteriori misure, quali il sostegno per lo sviluppo di indicatori comuni generali dell’Unione per l’identificazione delle vittime della tratta, mediante lo scambio di migliori prassi tra tutte le parti in causa, in particolare i servizi sociali pubblici e privati. |
(5) |
Le autorità di contrasto degli Stati membri dovrebbero continuare a collaborare per rafforzare la lotta contro la tratta di esseri umani. Sono a tal proposito essenziali una stretta cooperazione transfrontaliera che comprenda lo scambio di informazioni e di migliori prassi nonché un dialogo aperto e costante tra le autorità di polizia, giudiziarie e finanziarie degli Stati membri. Il coordinamento delle indagini e delle azioni penali nei casi di tratta di esseri umani dovrebbe essere agevolato da una cooperazione rafforzata con Europol e Eurojust, l’istituzione di squadre investigative comuni e l’attuazione della decisione quadro 2009/948/GAI del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla prevenzione e la risoluzione dei conflitti relativi all’esercizio della giurisdizione nei procedimenti penali (6). |
(6) |
Gli Stati membri dovrebbero incoraggiare le organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni non governative la cui attività è riconosciuta nella lotta contro la tratta di esseri umani, e collaborare strettamente con esse, in particolare per quanto riguarda le iniziative politiche, le campagne di informazione e sensibilizzazione, i programmi di ricerca e istruzione e la formazione, nonché la verifica e la valutazione dell’impatto delle misure di contrasto della tratta. |
(7) |
La presente direttiva adotta un approccio globale, integrato e incentrato sui diritti umani alla lotta contro la tratta di esseri umani, e nell’attuazione della stessa, è opportuno tener conto della direttiva 2004/81/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, riguardante il titolo di soggiorno da rilasciare ai cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in un’azione di favoreggiamento dell’immigrazione illegale che cooperino con le autorità competenti (7), e della direttiva 2009/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (8). I principali obiettivi della presente direttiva sono una più rigorosa prevenzione e repressione e la protezione dei diritti delle vittime. La presente direttiva adotta inoltre una comprensione contestuale delle varie forme della tratta ed è volta a garantire che ogni forma sia combattuta con le misure più efficaci. |
(8) |
Poiché i minori costituiscono una categoria più vulnerabile rispetto agli adulti e corrono quindi maggiori rischi di divenire vittime della tratta di esseri umani, è necessario che la presente direttiva sia applicata tenendo conto dell’interesse superiore del minore conformemente alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e alla Convenzione ONU del 1989 sui diritti del fanciullo. |
(9) |
Il protocollo ONU del 2000 per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini, allegato alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, e la Convenzione del Consiglio d’Europa del 2005 sulla lotta contro la tratta di esseri umani rappresentano passi decisivi nel processo di potenziamento della cooperazione internazionale nella lotta contro la tratta di esseri umani. È opportuno rilevare che la Convenzione del Consiglio d’Europa contiene un meccanismo di valutazione, composto dal gruppo di esperti nella lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) e dal Comitato delle parti. Per evitare la duplicazione di sforzi è opportuno sostenere il coordinamento tra le organizzazioni internazionali con competenze in materia di azioni contro la tratta di esseri umani. |
(10) |
La presente direttiva lascia impregiudicato il principio di non respingimento («non refoulement») conformemente alla Convenzione del 1951 relativa allo stato dei rifugiati (Convenzione di Ginevra), nonché all’articolo 4 e all’articolo 19, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. |
(11) |
Per adeguarsi alla recente evoluzione del fenomeno della tratta di esseri umani, la presente direttiva adotta una nozione più ampia rispetto alla decisione quadro 2002/629/GAI di ciò che dovrebbe essere considerato tratta di esseri umani e include pertanto altre forme di sfruttamento. Nel contesto della presente direttiva, l’accattonaggio forzato dovrebbe essere inteso come una forma di lavoro o servizio forzato quali definiti nella convenzione OIL n. 29 del 1930 concernente il lavoro forzato ed obbligatorio. Pertanto, lo sfruttamento dell’accattonaggio, compreso l’uso per l’accattonaggio di una persona dipendente vittima della tratta, rientra nell’ambito della definizione di tratta di esseri umani solo qualora siano presenti tutti gli elementi del lavoro o servizio forzato. Alla luce della pertinente giurisprudenza, la validità di qualsiasi eventuale consenso a prestare tale lavoro o servizio dovrebbe essere valutata caso per caso. Tuttavia, nel caso di minori, nessun eventuale consenso dovrebbe essere considerato valido. L’espressione «sfruttamento di attività criminali» dovrebbe essere intesa come lo sfruttamento di una persona affinché commetta, tra l’altro, atti di borseggio, taccheggio, traffico di stupefacenti e altre attività analoghe che sono oggetto di sanzioni e implicano un profitto economico. Tale definizione contempla anche la tratta di esseri umani perpetrata ai fini del prelievo di organi, pratica che costituisce una grave violazione della dignità umana e dell’integrità fisica, nonché, ad esempio, altri comportamenti quali l’adozione illegale o il matrimonio forzato nella misura in cui soddisfano gli elementi costitutivi della tratta di esseri umani. |
(12) |
I livelli delle pene nella presente direttiva riflettono la preoccupazione crescente negli Stati membri in relazione allo sviluppo del fenomeno della tratta di esseri umani. Per questo motivo la presente direttiva utilizza come base i livelli 3 e 4 delle conclusioni del Consiglio, del 24 e 25 aprile 2002, sull’approccio da adottare per l’armonizzazione delle pene. Quando il reato è commesso in determinate circostanze, per esempio se la vittima è particolarmente vulnerabile, la pena dovrebbe essere più severa. Nel contesto della presente direttiva, fra le persone vulnerabili dovrebbero essere compresi almeno i minori. Altri elementi che si potrebbero prendere in considerazione nel valutare la vulnerabilità della vittima comprendono, ad esempio, il sesso, la gravidanza, lo stato di salute e la disabilità. Se il reato è particolarmente grave, ad esempio qualora sia stata messa in pericolo la vita della vittima, o se il reato è stato perpetrato con ricorso a violenze gravi, quali la tortura, il consumo forzato di droghe/medicinali, lo stupro o altre gravi forme di violenza psicologica, fisica o sessuale, o ha altrimenti causato un pregiudizio particolarmente grave alla vittima, ciò dovrebbe altrettanto tradursi in pene più severe. Nella presente direttiva ogni riferimento alla consegna dovrebbe intendersi ai sensi della decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri (9). La gravità del reato commesso potrebbe essere considerata nell’ambito dell’esecuzione della sentenza. |
(13) |
Nella lotta alla tratta di esseri umani è opportuno avvalersi pienamente degli strumenti in vigore sul sequestro e la confisca dei proventi di reato, ad esempio la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale e relativi protocolli, la Convenzione del Consiglio d’Europa del 1990 sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, la decisione quadro 2001/500/GAI del Consiglio, del 26 giugno 2001, concernente il riciclaggio di denaro, l’individuazione, il rintracciamento, il congelamento o sequestro e la confisca degli strumenti e dei proventi di reato (10), e la decisione quadro 2005/212/GAI del Consiglio, del 24 febbraio 2005, relativa alla confisca di beni, strumenti e proventi di reato (11). È opportuno promuovere l’uso degli strumenti e proventi sequestrati e confiscati provenienti dai reati di cui alla presente direttiva per finanziare l’assistenza e la protezione delle vittime, compreso il loro risarcimento e l’applicazione della legislazione transfrontaliera dell’Unione contro le attività della tratta. |
(14) |
È opportuno tutelare le vittime della tratta di esseri umani, conformemente ai principi fondamentali degli ordinamenti giuridici degli Stati membri interessati, dall’azione penale e dalle sanzioni per le attività criminali, quali l’uso di documenti falsi o la commissione di reati previsti dalla legislazione sulla prostituzione o l’immigrazione, che siano state costrette a compiere come conseguenza diretta dell’essere oggetto della tratta. Tale protezione mira a salvaguardare i diritti umani delle vittime, a prevenire un’ulteriore vittimizzazione e ad incoraggiarle a testimoniare nei procedimenti penali contro gli autori dei reati. Tale protezione non dovrebbe escludere azioni giudiziarie o sanzioni penali per i reati commessi intenzionalmente o nei quali si ravvisa una partecipazione intenzionale. |
(15) |
Per garantire il buon esito delle indagini e dell’azione penale relative ai reati di tratta di esseri umani, l’avvio delle indagini non dovrebbe, in via di principio, essere subordinato alle dichiarazioni o all’accusa formulate dalla vittima. Qualora richiesto dalla natura dell’atto, l’azione penale dovrebbe essere consentita per un congruo periodo di tempo dopo che la vittima ha raggiunto la maggiore età. La durata del congruo periodo di tempo di perseguibilità dovrebbe essere determinata conformemente alle rispettive legislazioni nazionali. Le autorità di contrasto e le autorità inquirenti dovrebbero essere adeguatamente formate, in particolare per migliorare l’esecuzione internazionale delle norme e la cooperazione giudiziale. Sarebbe opportuno mettere a disposizione dei responsabili dell’indagine e dell’azione penale relative a tali reati gli strumenti investigativi usati contro la criminalità organizzata e altri reati gravi, tra cui, l’intercettazione di comunicazioni, la sorveglianza discreta, compresa la sorveglianza elettronica, il controllo dei conti bancari o altre indagini finanziarie. |
(16) |
Per garantire un’azione penale efficace contro i gruppi della criminalità internazionale che hanno il centro delle loro attività in uno Stato membro e che sono dediti alla tratta di esseri umani nei paesi terzi, è opportuno stabilire la giurisdizione sul reato di tratta quando l’autore del reato ha la cittadinanza di uno Stato membro e il reato è stato commesso al di fuori del territorio di quello Stato membro. Analogamente, si potrebbe stabilire la giurisdizione quando l’autore del reato risiede abitualmente in uno Stato membro, la vittima ha la cittadinanza o risiede abitualmente in uno Stato membro, o il reato è stato commesso a vantaggio di una persona giuridica che ha sede nel territorio di uno Stato membro e il reato è stato commesso al di fuori del territorio di quello Stato membro. |
(17) |
Mentre la direttiva 2004/81/CE prevede il rilascio di un titolo di soggiorno alle vittime della tratta di esseri umani che siano cittadini di paesi terzi e la direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri (12), disciplina l’esercizio del diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, nonché la protezione contro l’allontanamento, la presente direttiva stabilisce specifiche misure di protezione per tutte le vittime della tratta di esseri umani e non riguarda di conseguenza le condizioni di soggiorno delle vittime della tratta di esseri umani nel territorio degli Stati membri. |
(18) |
È necessario che le vittime della tratta possano esercitare effettivamente i propri diritti. È quindi opportuno che dispongano di assistenza e sostegno prima, durante e per un congruo periodo di tempo dopo i procedimenti penali. Gli Stati membri dovrebbero fornire le risorse per finanziare l’assistenza, il sostegno e la protezione delle vittime. L’assistenza e il sostegno forniti dovrebbero comprendere almeno una serie minima di misure necessarie per consentire alle vittime di ristabilirsi e di sottrarsi ai loro trafficanti. Nell’attuazione pratica di tali misure è opportuno tenere conto, in base ad una valutazione individuale effettuata conformemente alle procedure nazionali, delle circostanze, del contesto culturale e delle esigenze della persona interessata. L’assistenza e il sostegno dovrebbero essere forniti ad una persona non appena vi sia ragionevole motivo di ritenere che essa possa essere stata oggetto di tratta e indipendentemente dalla sua volontà di testimoniare o meno. Qualora la vittima non risieda legalmente nello Stato membro interessato, l’assistenza e il sostegno dovrebbero essere forniti incondizionatamente almeno durante il periodo di riflessione. Se, una volta completato il processo di identificazione o scaduto il periodo di riflessione, la vittima non è ritenuta ammissibile al titolo di soggiorno o non abbia altrimenti residenza legale nello Stato membro interessato, o se la vittima ha lasciato il territorio di detto Stato membro, lo Stato membro interessato non è obbligato a continuare a fornirle assistenza e sostegno sulla base della presente direttiva. Ove necessario, per circostanze quali cure mediche in corso a causa delle gravi conseguenze fisiche o psicologiche del reato, o qualora la sicurezza della vittima sia a rischio per le dichiarazioni da essa rese nel procedimento penale, l’assistenza e il sostegno dovrebbero proseguire per un congruo periodo di tempo dopo la conclusione del procedimento penale. |
(19) |
La decisione quadro 2001/220/GAI del Consiglio, del 15 marzo 2001, relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale (13) stabilisce una serie di diritti delle vittime nei procedimenti penali, fra cui il diritto alla protezione e al risarcimento. Le vittime della tratta di esseri umani dovrebbero poter accedere inoltre rapidamente alla consulenza legale e, secondo il ruolo delle vittime nel pertinente sistema giudiziario, all’assistenza legale, anche ai fini di una domanda di risarcimento. Le autorità competenti potrebbero inoltre fornire tale consulenza e assistenza legale ai fini di una domanda di risarcimento dallo Stato. Scopo della consulenza legale è consentire alle vittime di essere informate e consigliate sulle varie possibilità a loro disposizione. La consulenza legale dovrebbe essere fornita da una persona che ha ricevuto una formazione giuridica adeguata senza essere necessariamente un avvocato. La consulenza legale e, secondo il ruolo delle vittime nel pertinente sistema giudiziario, l’assistenza legale dovrebbero essere fornite a titolo gratuito, almeno quando la vittima non disponga di risorse finanziarie sufficienti, in modo conforme alle procedure interne degli Stati membri. Poiché è improbabile che i minori vittime di tratta, in particolare, dispongano di tali risorse la consulenza legale e l’assistenza legale sarebbero in pratica gratuite per costoro. Inoltre, sulla base di una valutazione individuale dei rischi, effettuata conformemente alle procedure nazionali, le vittime dovrebbero essere protette contro la ritorsione, l’intimidazione e il rischio di essere di nuovo oggetto di tratta. |
(20) |
Le vittime della tratta di esseri umani che hanno subito le conseguenze di abusi e trattamenti degradanti solitamente legati al reato di tratta, quali sfruttamento sessuale, abusi sessuali, stupro, pratiche simili alla schiavitù o prelievo di organi, dovrebbero essere protette contro la cosiddetta vittimizzazione secondaria e contro ogni altro trauma durante il procedimento penale. Si dovrebbero evitare ripetizioni non necessarie delle audizioni nel corso delle indagini e del procedimento penale, ad esempio, nei casi consentiti, attraverso la produzione, quanto prima possibile nel corso del procedimento, della videoregistrazione di tali audizioni. A tal fine, le vittime della tratta di esseri umani dovrebbero beneficiare di un trattamento adeguato, basato sulle loro esigenze individuali, durante le indagini e i procedimenti penali. La valutazione delle esigenze individuali dovrebbe tener conto di elementi quali l’età, di un’eventuale gravidanza, dello stato di salute, di una eventuale disabilità o di altre circostanze personali, nonché delle conseguenze fisiche o psicologiche dell’attività criminale di cui la vittima è stata oggetto. L’eventuale trattamento e le sue modalità di applicazione devono essere decisi, caso per caso, conformemente al diritto nazionale, alle norme sulla discrezionalità, la prassi o gli orientamenti giudiziari. |
(21) |
Le misure di assistenza e sostegno alle vittime dovrebbero essere fornite su base consensuale e informata. Le vittime dovrebbero pertanto essere al corrente degli aspetti salienti delle suddette misure, che non dovrebbero essere loro imposte. Il rifiuto da parte della vittima delle misure di assistenza o sostegno non dovrebbe comportare l’obbligo per le autorità competenti dello Stato membro interessato di offrire alla vittima misure alternative. |
(22) |
Oltre alle misure a disposizione di tutte le vittime della tratta di esseri umani, è opportuno che gli Stati membri garantiscano specifiche misure di assistenza, sostegno e protezione per i minori. Tali misure dovrebbero essere applicate tenendo conto dell’interesse superiore del minore conformemente alla Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 sui diritti del fanciullo. Quando l’età di una persona oggetto della tratta di esseri umani è incerta e sussistono motivi per ritenere che sia inferiore ai diciotto anni, si dovrebbe presumere che la persona in questione sia un minore e la stessa dovrebbe ricevere assistenza, sostegno e protezione immediati. Le misure di assistenza e sostegno per i minori dovrebbero essere intese al recupero fisico e psico-sociale e ad una soluzione duratura per il minore in questione. L’accesso all’istruzione aiuterebbe il minore a reintegrarsi nella società. Tenuto conto della particolare vulnerabilità dei minori vittime della tratta, si dovrebbero prevedere ulteriori misure di protezione per tutelarli in occasione delle audizioni rese durante le indagini e i procedimenti penali. |
(23) |
È opportuno dedicare un’attenzione particolare ai minori non accompagnati vittime della tratta di esseri umani, in quanto la loro situazione di particolare vulnerabilità richiede assistenza e sostegno specifici. Gli Stati membri dovrebbero applicare misure di accoglienza specifiche per le esigenze del minore non accompagnato vittima della tratta di esseri umani, dal momento in cui è identificato fino a quando si perviene a una soluzione duratura, provvedendo all’applicazione delle salvaguardie procedurali del caso. È opportuno adottare le misure necessarie per provvedere, laddove opportuno, alla nomina di un tutore e/o di un rappresentante ai fini della salvaguardia dell’interesse superiore del minore. È opportuno decidere il più rapidamente possibile del futuro di ciascuna vittima minore non accompagnata, per trovare soluzioni durevoli basate su valutazioni caso per caso tenendo conto innanzitutto del suo interesse superiore. Tra le soluzioni durature vi potrebbe essere il rimpatrio e la reintegrazione nel paese d’origine o di rimpatrio, l’integrazione nella società ospitante, il rilascio di uno status di protezione internazionale o di altro tipo in conformità alla legislazione nazionale degli Stati membri. |
(24) |
Se, conformemente alla presente direttiva, occorre nominare il tutore e/o rappresentante di un minore, questi ruoli possono essere svolti dalla stessa persona o da una persona giuridica, da un’istituzione o da un’autorità. |
(25) |
Gli Stati membri dovrebbero stabilire e/o rafforzare le politiche di prevenzione della tratta di esseri umani, prevedendo anche misure che scoraggino e riducano la domanda, fonte di tutte le forme di sfruttamento, e riducano il rischio di divenire vittime della tratta, attraverso la ricerca, inclusa la ricerca su nuove forme di tratta di esseri umani, l’informazione, la sensibilizzazione e l’istruzione. Nell’ambito di tali iniziative, gli Stati membri dovrebbero adottare una prospettiva di genere e un approccio fondato sui diritti dei minori. I funzionari suscettibili di entrare in contatto con vittime effettive o potenziali della tratta di esseri umani dovrebbero essere adeguatamente preparati ad individuare tali vittime e ad occuparsene. Tale obbligo di formazione dovrebbe essere promosso per i membri delle categorie seguenti che possono entrare in contatto con le vittime: operatori di polizia, guardie di frontiera, funzionari dei servizi per l’immigrazione, pubblici ministeri, avvocati, giudici e personale giudiziario, ispettori del lavoro, operatori sociali e dell’infanzia, nonché personale sanitario e consolare, ma potrebbe estendersi a seconda delle circostanze locali ad altri funzionari pubblici che possono entrare in contatto con vittime della tratta durante il loro lavoro. |
(26) |
La direttiva 2009/52/CE prevede sanzioni penali a carico dei datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi in posizione irregolare e che, pur non essendo stati accusati o condannati per tratta di esseri umani, consapevolmente ricorrono al lavoro o ai servizi di una persona vittima della tratta. Oltre a ciò, gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di irrogare sanzioni a chi si avvale di qualsiasi servizio da parte di una persona con la consapevolezza che essa è vittima della tratta. Potrebbe essere così perseguita la condotta dei datori di lavoro di cittadini di paesi terzi in posizione regolare e di cittadini dell’Unione, e quanti ricorrono ai servizi sessuali di qualsiasi persona vittima della tratta, indipendentemente dalla loro cittadinanza. |
(27) |
Gli Stati membri dovrebbero istituire, secondo le modalità ritenute opportune conformemente alla loro organizzazione interna e tenendo conto della necessità di una struttura minima con compiti individuati, sistemi nazionali di monitoraggio, quali ad esempio relatori nazionali o meccanismi equivalenti, per valutare le tendenze della tratta di esseri umani, raccogliere statistiche, misurare i risultati delle azioni anti-tratta e presentare relazioni periodiche. Tali relatori nazionali o meccanismi equivalenti sono già costituiti in una rete informale dell’Unione istituita dalle conclusioni del Consiglio sull’istituzione di una rete europea di relatori nazionali o meccanismi equivalenti sul traffico di esseri umani del 4 giugno 2009. Un coordinatore anti-tratta parteciperebbe ai lavori di tale rete, che offre all’Unione e agli Stati membri informazioni strategiche obiettive, affidabili, raffrontabili e aggiornate nell’ambito della tratta di esseri umani e uno scambio di esperienze e migliori prassi nel settore della prevenzione e repressione della tratta a livello dell’Unione. Il Parlamento europeo dovrebbe avere il diritto di partecipare alle attività comuni dei relatori nazionali o meccanismi equivalenti. |
(28) |
Per valutare i risultati delle azioni anti-tratta, l’Unione dovrebbe continuare a sviluppare il suoi lavoro sulle metodologie e sui metodi di raccolta dei dati per elaborare statistiche raffrontabili. |
(29) |
Alla luce del programma di Stoccolma e al fine di sviluppare una strategia consolidata dell’Unione contro la tratta di esseri umani, intesa a rafforzare ulteriormente l’impegno e gli sforzi dell’Unione e degli Stati membri nella prevenzione e repressione di tale tratta, gli Stati membri dovrebbero agevolare i compiti del coordinatore anti–tratta, tra i quali possono figurare ad esempio il miglioramento del coordinamento e della coerenza, evitando una duplicazione degli sforzi, tra le istituzioni e le agenzie dell’Unione nonché tra gli Stati membri e gli interlocutori internazionali, il contributo allo sviluppo di politiche e strategie dell’Unione nuove o vigenti rilevanti per la lotta contro la tratta di esseri umani o la comunicazione alle istituzioni dell’Unione. |
(30) |
La presente direttiva mira a modificare e ad ampliare le disposizioni della decisione quadro 2002/629/GAI. Poiché le modifiche da apportare sono sostanziali per numero e natura, è opportuno che, ai fini della chiarezza, la decisione quadro sia modificata nella sua interezza, in relazione alla partecipazione degli Stati membri nell’adozione della presente direttiva. |
(31) |
Conformemente al punto 34 dell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» (14), gli Stati membri sono invitati a redigere e rendere pubblici, nell’interesse proprio e dell’Unione, prospetti indicanti, per quanto possibile, la concordanza tra la presente direttiva e i provvedimenti di attuazione. |
(32) |
Poiché l’obiettivo della presente direttiva, vale a dire la lotta contro la tratta di esseri umani, non può essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri, ma può, a motivo della portata o degli effetti dell’azione in questione, essere conseguito meglio a livello di Unione, quest’ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea. La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo. |
(33) |
La presente direttiva rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti, in particolare, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, segnatamente la dignità umana, la proibizione della schiavitù, del lavoro forzato e della tratta di esseri umani, la proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, i diritti del bambino, il diritto alla libertà e alla sicurezza, la libertà di espressione e d’informazione, la protezione dei dati di carattere personale, il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale e i principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene. In particolare, la presente direttiva è volta a garantire il pieno rispetto di tali diritti e principi e deve essere attuata di conseguenza. |
(34) |
A norma dell’articolo 3 del protocollo sulla posizione del Regno Unito e dell’Irlanda rispetto allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l’Irlanda ha notificato che desidera partecipare all’adozione e all’applicazione della presente direttiva. |
(35) |
A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo sulla posizione del Regno Unito e dell’Irlanda rispetto allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e fatto salvo l’articolo 4 di tale protocollo, il Regno Unito non partecipa all’adozione della presente direttiva. non è da essa vincolato, né è soggetto alla sua applicazione. |
(36) |
A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Danimarca non partecipa all’adozione della presente decisione. non è da essa vincolata, né è soggetta alla sua applicazione, |
HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
Articolo 1
Oggetto
La presente direttiva stabilisce norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni nell’ambito della tratta di esseri umani. Essa introduce altresì disposizioni comuni, tenendo conto della prospettiva di genere, per rafforzare la prevenzione di tale reato e la protezione delle vittime.
Articolo 2
Reati relativi alla tratta di esseri umani
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché siano punibili i seguenti atti dolosi:
il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di persone, compreso il passaggio o il trasferimento dell’autorità su queste persone, con la minaccia dell’uso o con l’uso stesso della forza o di altre forme di coercizione, con il rapimento, la frode, l’inganno, l’abuso di potere o della posizione di vulnerabilità o con l’offerta o l’accettazione di somme di denaro o di vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha autorità su un’altra, a fini di sfruttamento.
2. Per posizione di vulnerabilità si intende una situazione in cui la persona in questione non ha altra scelta effettiva ed accettabile se non cedere all’abuso di cui è vittima.
3. Lo sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o i servizi forzati, compreso l’accattonaggio, la schiavitù o pratiche simili alla schiavitù, la servitù, lo sfruttamento di attività illecite o il prelievo di organi.
4. Il consenso della vittima della tratta di esseri umani allo sfruttamento, programmato o effettivo, è irrilevante in presenza di uno dei mezzi indicati al paragrafo 1.
5. La condotta di cui al paragrafo 1, qualora coinvolga minori, è punita come reato di tratta di esseri umani anche in assenza di uno dei mezzi indicati al paragrafo 1.
6. Ai fini della presente direttiva per «minore» si intende la persona di età inferiore ai diciotto anni.
Articolo 3
Istigazione, favoreggiamento, concorso e tentativo
Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché siano punibili l’istigazione, il favoreggiamento e il concorso o il tentativo nella commissione dei reati di cui all’articolo 2.
Articolo 4
Pene
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché i reati di cui all’articolo 2 siano punibili con la reclusione della durata massima di almeno cinque anni.
2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché i reati di cui all’articolo 2 siano punibili con la reclusione della durata massima di almeno dieci anni, laddove tale reato:
a) |
sia stato commesso nei confronti di una vittima particolarmente vulnerabile, compresi, nel contesto della presente direttiva, almeno i minori; |
b) |
sia stato commesso nel contesto di un’organizzazione criminale ai sensi della decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio, del 24 ottobre 2008, relativa alla lotta contro la criminalità organizzata (15); |
c) |
abbia messo in pericolo la vita della vittima intenzionalmente o per colpa grave; oppure |
d) |
sia stato commesso ricorrendo a violenze gravi o abbia causato alla vittima un pregiudizio particolarmente grave. |
3. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché il fatto che un reato di cui all’articolo 2 sia stato commesso da pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni sia considerato una circostanza aggravante.
4. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché i reati di cui all’articolo 3 siano puniti con pene effettive, proporzionate e dissuasive, che possono dar luogo a consegna.
Articolo 5
Responsabilità delle persone giuridiche
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le persone giuridiche possano essere ritenute responsabili dei reati di cui agli articoli 2 e 3 commessi a loro vantaggio da qualsiasi soggetto, che agisca a titolo individuale o in quanto membro di un organismo della persona giuridica, che detenga una posizione dominante in seno alla persona giuridica, basata:
a) |
sul potere di rappresentanza di detta persona giuridica; |
b) |
sul potere di prendere decisioni per conto della persona giuridica; oppure |
c) |
sull’esercizio del controllo in seno a tale persona giuridica. |
2. Gli Stati membri adottano inoltre le misure necessarie affinché le persone giuridiche possano essere ritenute responsabili qualora la mancata sorveglianza o il mancato controllo da parte di un soggetto tra quelli descritti al paragrafo 1 abbia reso possibile la commissione, a vantaggio della persona giuridica, di uno dei reati di cui agli articoli 2 e 3 da parte di una persona sottoposta all’autorità di tale soggetto.
3. La responsabilità delle persone giuridiche ai sensi dei paragrafi 1 e 2 non esclude l’avvio di procedimenti penali contro le persone fisiche che abbiano commesso uno dei reati di cui agli articoli 2 e 3, abbiano istigato qualcuno a commetterli o vi abbiano concorso.
4. Ai sensi della presente direttiva, per «persona giuridica» s’intende qualsiasi ente che abbia personalità giuridica in forza del diritto nazionale applicabile, ad eccezione degli Stati o di altre istituzioni pubbliche nell’esercizio dei poteri pubblici e delle organizzazioni internazionali pubbliche.
Articolo 6
Sanzioni applicabili alle persone giuridiche
Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché alla persona giuridica ritenuta responsabile ai sensi dell’articolo 5, paragrafi 1 o 2, siano applicate sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, che comprendano sanzioni pecuniarie penali o non penali e che possano comprendere anche altre sanzioni quali:
a) |
l’esclusione dal godimento di benefici o aiuti pubblici; |
b) |
l’interdizione temporanea o permanente dall’esercizio di un’attività commerciali; |
c) |
l’assoggettamento a sorveglianza giudiziaria; |
d) |
provvedimenti giudiziari di scioglimento; |
e) |
la chiusura temporanea o permanente degli stabilimenti che sono stati usati per commettere il reato. |
Articolo 7
Sequestro e confisca
Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le loro autorità competenti abbiano la facoltà di sequestrare e confiscare gli strumenti e i proventi derivanti dai reati di cui agli articoli 2 e 3.
Articolo 8
Mancato esercizio dell’azione penale o mancata applicazione di sanzioni penali alle vittime
Gli Stati membri adottano le misure necessarie, conformemente ai principi fondamentali dei loro ordinamenti giuridici, per conferire alle autorità nazionali competenti il potere di non perseguire né imporre sanzioni penali alle vittime della tratta di esseri umani coinvolte in attività criminali che sono state costrette a compiere come conseguenza diretta di uno degli atti di cui all’articolo 2.
Articolo 9
Indagini e azione penale
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le indagini o l’azione penale relative ai reati di cui agli articoli 2 e 3 non siano subordinate alla querela, alla denuncia o all’accusa formulate da una vittima e il procedimento penale possa continuare anche se la vittima ritratta una propria dichiarazione.
2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, qualora richiesto dalla natura dell’atto, i reati di cui agli articoli 2 e 3 possano essere perseguiti per un congruo periodo di tempo dopo che la vittima ha raggiunto la maggiore età.
3. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le persone, le unità o i servizi incaricati delle indagini o dell’azione penale per i reati di cui agli articoli 2 e 3 ricevano la formazione necessaria.
4. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le persone, le unità o i servizi incaricati delle indagini o dell’azione penale per i reati di cui agli articoli 2 e 3 dispongano di strumenti investigativi efficaci, quali quelli utilizzati contro la criminalità organizzata o altri reati gravi.
Articolo 10
Giurisdizione
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie a stabilire la propria giurisdizione per i reati di cui agli articoli 2 e 3 nei seguenti casi:
a) |
il reato è stato commesso interamente o parzialmente sul suo territorio; oppure |
b) |
l’autore del reato è un suo cittadino. |
2. Uno Stato membro informa la Commissione qualora decida di stabilire ulteriormente la giurisdizione per i reati di cui agli articoli 2 e 3 commesso al di fuori del suo territorio, tra l’altro quando:
a) |
il reato è stato commesso contro uno dei suoi cittadini o contro una persona che risiede abitualmente nel territorio di detto Stato membro; |
b) |
il reato è stato commesso a vantaggio di una persona giuridica che ha sede nel territorio di detto Stato membro; oppure |
c) |
l’autore del reato risiede abitualmente nel territorio di detto Stato membro. |
3. Per le azioni penali relative ai reati di cui agli articoli 2 e 3, commessi al di fuori del territorio dello Stato membro interessato, ciascuno Stato membro adotta, nei casi di cui al paragrafo 1, lettera b), e può adottare, nei casi di cui al paragrafo 2, le misure necessarie affinché la sua giurisdizione non sia subordinata alle seguenti condizioni:
a) |
i fatti costituiscano reato nel luogo in cui sono stati commessi; oppure |
b) |
il reato sia perseguibile solo su querela da parte della vittima nel luogo in cui è stato commesso, oppure su denuncia dello Stato sul cui territorio il reato è stato commesso. |
Articolo 11
Assistenza e sostegno alle vittime della tratta di esseri umani
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le vittime ricevano assistenza e sostegno prima, durante e per un congruo periodo di tempo successivamente alla conclusione del procedimento penale, per permettere loro di esercitare i diritti sanciti dalla decisione quadro 2001/220/GAI del Consiglio e dalla presente direttiva.
2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché una persona riceva assistenza e sostegno non appena le autorità competenti abbiano un ragionevole motivo di ritenere che nei suoi confronti sia stato compiuto uno dei reati di cui agli articoli 2 e 3.
3. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché l’assistenza e il sostegno alla vittima non siano subordinati alla volontà di quest’ultima di collaborare nelle indagini penali, nel procedimento giudiziario o nel processo, fatte salve la direttiva 2004/81/CE o norme nazionali analoghe.
4. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per predisporre adeguati meccanismi di rapida identificazione, di assistenza e di sostegno delle vittime, in cooperazione con le pertinenti organizzazioni di sostegno.
5. Le misure di assistenza e sostegno di cui ai paragrafi 1 e 2 sono fornite su base consensuale e informata e prevedono almeno standard di vita in grado di garantire la sussistenza delle vittime, fornendo loro un alloggio adeguato e sicuro e assistenza materiale, nonché le cure mediche necessarie, compresi l’ assistenza psicologica, la consulenza e le informazioni e, se necessario, i servizi di traduzione ed interpretariato.
6. Le informazioni di cui al paragrafo 5 riguardano, se del caso, informazioni sul periodo di riflessione e ristabilimento ai sensi della direttiva 2004/81/CE e informazioni sulla possibilità di concedere protezione internazionale ai sensi della direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta (16) e della direttiva 2005/85/CE del Consiglio, del 1o dicembre 2005, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato (17) o di altri strumenti internazionali o disposizioni nazionali analoghe.
7. Gli Stati membri tengono conto delle esigenze specifiche delle vittime, derivanti in particolare dall’eventuale stato di gravidanza, dallo stato di salute, da eventuali disabilità, disturbi mentali o psicologici, o dalla sottoposizione a gravi forme di violenza psicologia, fisica o sessuale.
Articolo 12
Tutela delle vittime della tratta di esseri umani nelle indagini e nei procedimenti penali
1. Le misure di protezione di cui al presente articolo si applicano in aggiunta ai diritti sanciti nella decisione quadro 2001/220/GAI.
2. Gli Stati membri provvedono affinché le vittime della tratta di esseri umani abbiano accesso senza indugio alla consulenza legale e, secondo il ruolo delle vittime nel pertinente sistema giudiziario, all’assistenza legale, anche ai fini di una domanda di risarcimento. La consulenza legale e l’assistenza legale sono gratuite se la vittima non dispone di risorse finanziarie sufficienti.
3. Gli Stati membri provvedono affinché le vittime di tratta di esseri umani ricevano adeguata protezione sulla base di una valutazione individuale dei rischi, tra l’altro accedendo ai programmi di protezione delle vittime o ad altre misure analoghe, se necessario e conformemente al diritto o alle procedure nazionali.
4. Fermo restando il diritto alla difesa e in base a una valutazione individuale delle autorità competenti sulla situazione personale della vittima, gli Stati membri provvedono affinché le vittime della tratta di esseri umani beneficino di un trattamento specifico intese a prevenire la vittimizzazione secondaria evitando, per quanto possibile e conformemente al diritto nazionale e alle norme sulla discrezionalità, la prassi o gli orientamenti giudiziari, quanto segue:
a) |
le ripetizioni non necessarie delle audizioni nel corso delle indagini e del procedimento penale; |
b) |
il contatto visivo fra le vittime e gli imputati, anche durante le deposizioni, quali audizioni ed esami incrociati, ricorrendo a mezzi adeguati fra cui l’uso di appropriate tecnologie della comunicazione; |
c) |
le deposizioni in udienze pubbliche; e |
d) |
le domande non necessarie sulla vita privata. |
Articolo 13
Disposizioni generali sulle misure di assistenza, sostegno e protezione dei minori vittime della tratta di esseri umani
1. I minori vittime della tratta di esseri umani ricevono assistenza, sostegno e protezione. Nell’applicazione della presente direttiva è innanzitutto considerato l’interesse superiore del minore.
2. Gli Stati membri provvedono affinché, ove l’età della vittima della tratta di esseri umani risulti incerta e vi sia motivo di ritenere che sia un minore, detta persona sia considerata minore al fine di ottenere accesso immediato all’assistenza, al sostegno e alla protezione a norma degli articoli 14 e 15.
Articolo 14
Assistenza e sostegno alle vittime minorenni
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le azioni specifiche intese a proteggere, ad assistere e sostenere le vittime minorenni della tratta di esseri umani, a breve e lungo termine, nel recupero fisico e psico-sociale, siano intraprese a seguito di una valutazione individuale della particolare situazione di ogni vittima minore di età, tenendo debito conto del parere, delle esigenze e dei timori del minore, nella prospettiva di trovare una soluzione duratura per lo stesso. Gli Stati membri forniscono l’accesso all’istruzione entro un termine ragionevole ai minori vittime e ai figli delle vittime e offrono loro, conformemente al diritto nazionale, assistenza e sostegno a norma dell’articolo 11.
2. Gli Stati membri nominano un tutore o un rappresentante del minore vittima della tratta di esseri umani a partire dal momento in cui il minore stesso è identificato dalle autorità qualora, in virtù del diritto nazionale, un conflitto di interessi tra il minore e i titolari della responsabilità genitoriale impedisca a questi ultimi di assicurare l’interesse superiore del minore e/o di rappresentare il minore stesso.
3. Gli Stati membri adottano, ove opportuno e possibile, misure intese a fornire assistenza e sostegno alla famiglia del minore vittima della tratta di esseri umani qualora la famiglia si trovi nel territorio degli Stati membri. In particolare, ove possibile e opportuno, gli Stati membri applicano alla famiglia in questione l’articolo 4 della decisione quadro 2001/220/GAI.
4. Il presente articolo si applica senza pregiudizio dell’articolo 11.
Articolo 15
Tutela dei minori vittime della tratta di esseri umani nelle indagini e nei procedimenti penali
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, nelle indagini e nei procedimenti penali, secondo il ruolo delle vittime nel pertinente sistema giudiziario, le autorità competenti nominino un rappresentante del minore vittima della tratta di esseri umani qualora, ai sensi della normativa nazionale, i titolari della responsabilità genitoriale non siano autorizzati a rappresentare il minore in ragione di un conflitto di interesse con la vittima.
2. Gli Stati membri provvedono, secondo il ruolo delle vittime nel pertinente sistema giudiziario, affinché i minori vittime della tratta abbiano accesso senza indugio alla consulenza legale e all’assistenza legale gratuite, anche ai fini di una domanda di risarcimento, a meno che essi dispongano di risorse finanziarie sufficienti.
3. Fermi restando i diritti della difesa, gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, nelle indagini e nei procedimenti penali relativi ai reati di cui agli articoli 2 e 3:
a) |
le audizioni del minore abbiano luogo senza ritardi ingiustificati dopo la segnalazione dei fatti alle autorità competenti; |
b) |
le audizioni del minore si svolgano, ove necessario, in locali appositi o adattati allo scopo; |
c) |
le audizioni del minore siano effettuate, ove necessario, da o mediante operatori formati a tale scopo; |
d) |
ove possibile e opportuno, il minore sia ascoltato sempre dalle stesse persone; |
e) |
il numero delle audizioni sia il più limitato possibile e solo se esse siano strettamente necessarie ai fini delle indagini e del procedimento penale; |
f) |
il minore sia accompagnato da un rappresentante o, se del caso, da un adulto di sua scelta, salvo motivata decisione contraria nei confronti di tale adulto. |
4. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, nelle indagini relative ai reati di cui agli articoli 2 e 3, tutte le audizioni del minore vittima del reato, ovvero del minore testimone dei fatti, possano essere videoregistrate e le videoregistrazioni possano essere utilizzate come prova nel procedimento penale, conformemente alle disposizioni di diritto interno.
5. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, nei procedimenti penali relativi ai reati di cui agli articoli 2 e 3, possa essere disposto che:
a) |
l’udienza si svolga a porte chiuse; e |
b) |
il minore sia ascoltato in aula senza essere fisicamente presente, in particolare ricorrendo ad appropriate tecnologie di comunicazione. |
6. Il presente articolo si applica senza pregiudizio dell’articolo 12.
Articolo 16
Assistenza, sostegno e protezione ai minori non accompagnati vittime della tratta di esseri umani
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le azioni specifiche intese ad assistere e sostenere i minori vittime della tratta di esseri umani di cui all’articolo 14, paragrafo 1, tengano debito conto della particolare situazione di ogni minore non accompagnato.
2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per trovare una soluzione duratura basata sulla valutazione caso per caso dell’interesse superiore del minore.
3. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, ove necessario, sia nominato un tutore del minore non accompagnato vittima della tratta di esseri umani.
4. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, nelle indagini e nei procedimenti penali, secondo il ruolo delle vittime nel pertinente sistema giudiziario, le autorità competenti nominino un rappresentante qualora il minore non sia accompagnato o sia separato dalla famiglia.
5. Il presente articolo si applica senza pregiudizio degli articoli 14 e 15.
Articolo 17
Risarcimento delle vittime
Gli Stati membri provvedono affinché le vittime della tratta di esseri umani abbiano accesso ai sistemi vigenti di risarcimento delle vittime di reati dolosi violenti.
Articolo 18
Prevenzione
1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie, ad esempio nel settore dell’istruzione e della formazione, per scoraggiare e ridurre la domanda, fonte di tutte le forme di sfruttamento correlate alla tratta di esseri umani.
2. Gli Stati membri adottano, anche tramite internet, azioni adeguate quali campagne di informazione e sensibilizzazione e programmi di ricerca e istruzione, ove opportuno in cooperazione con le pertinenti organizzazioni della società civile e altre parti in causa, intese a sensibilizzare e ridurre il rischio che le persone, soprattutto i minori, diventino vittime della tratta di esseri umani.
3. Gli Stati membri promuovono la formazione regolare dei funzionari che possono entrare in contatto con vittime effettive o potenziali della tratta di esseri umani, compresi gli operatori di polizia impegnati in prima linea sul territorio, affinché siano in grado di individuare le vittime e le potenziali vittime della tratta di esseri umani e di occuparsene.
4. Per far sì che la prevenzione e il contrasto della tratta di esseri umani diventino più efficaci scoraggiando la domanda, gli Stati membri valutano la possibilità di adottare misure che dispongano che costituisca reato la condotta di chi ricorre consapevolmente ai servizi, oggetto dello sfruttamento di cui all’articolo 2, prestati da una persona che è vittima di uno dei reati di cui al medesimo articolo.
Articolo 19
Relatori nazionali o meccanismi equivalenti
Gli Stati membri adottano le misure necessarie per istituire relatori nazionali o meccanismi equivalenti cui sia affidato il compito di valutare le tendenze della tratta di esseri umani, misurare i risultati delle azioni anti-tratta, anche raccogliendo statistiche in stretta collaborazione con le pertinenti organizzazioni della società civile attive nel settore, e di presentare relazioni.
Articolo 20
Coordinamento della strategia dell’Unione al contrasto della tratta di esseri umani
Per contribuire a una strategia coordinata e consolidata dell’Unione al contrasto della tratta di esseri umani, gli Stati membri facilitano i compiti del coordinatore anti-tratta. In particolare gli Stati membri trasmettono al coordinatore le informazioni di cui all’articolo 19, in base alle quali il coordinatore contribuisce alla relazione che la Commissione presenta ogni due anni in merito ai progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani.
Articolo 21
Sostituzione della decisione quadro 2002/629/GAI
La decisione quadro 2002/629/GAI sulla lotta alla tratta di esseri umani è sostituita in relazione agli Stati membri che partecipano all’adozione della presente direttiva, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini per il recepimento della decisione quadro nel diritto nazionale.
In relazione agli Stati membri che partecipano all’adozione della presente direttiva, i riferimenti alla decisione quadro 2002/629/GAI si intendono fatti alla presente direttiva.
Articolo 22
Recepimento
1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 6 aprile 2013.
2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni che recepiscono nei rispettivi ordinamenti nazionali gli obblighi imposti dalla presente direttiva.
3. Quando gli Stati membri adottano tali misure, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità di tale riferimento sono decise dagli Stati membri.
Articolo 23
Relazione
1. Entro il 6 aprile 2015, la Commissione presenta al Parlamento europeo ed al Consiglio una relazione in cui valuta in che misura gli Stati membri abbiano adottato le misure necessarie per conformarsi alla presente direttiva, compresa una descrizione delle misure adottate ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 4, corredata se del caso di proposte legislative.
2. Entro il 6 aprile 2016, la Commissione presenta una relazione, corredata se del caso di proposte opportune, al Parlamento europeo e al Consiglio, che valuta l’impatto sulla prevenzione della tratta di esseri umani, della legislazione nazionale vigente che incrimina l’utilizzo di servizi che costituiscono oggetto dello sfruttamento legato alla tratta.
Articolo 24
Entrata in vigore
La presente direttiva entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Articolo 25
Destinatari
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva conformemente ai trattati.
Fatto a Strasburgo, addì 5 aprile 2011.
Per il Parlamento europeo
Il presidente
J. BUZEK
Per il Consiglio
La presidente
GYŐRI E.
(1) Parere del 21 ottobre 2010 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
(2) Posizione del Parlamento europeo del 14 dicembre 2010 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 21 marzo 2011.
(3) GU L 203 dell’1.8.2002, pag. 1.
(4) GU C 311 del 9.12.2005, pag. 1.
(5) GU C 115 del 4.5.2010, pag. 1.
(6) GU L 328 del 15.12.2009, pag. 42.
(7) GU L 261 del 6.8.2004, pag. 19.
(8) GU L 168 del 30.6.2009, pag. 24.
(9) GU L 190 del 18.7.2002, pag. 1.
(10) GU L 182 del 5.7.2001, pag. 1.
(11) GU L 68 del 15.3.2005, pag. 49.
(12) GU L 158 del 30.4.2004, pag. 77.
(13) GU L 82 del 22.3.2001, pag. 1.
(14) GU C 321 del 31.12.2003, pag. 1.
(15) GU L 300 dell’11.11.2008, pag. 42.
(16) GU L 304 del 30.9.2004, pag. 12.
(17) GU L 326 del 13.12.2005, pag. 13.
II Atti non legislativi
REGOLAMENTI
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/12 |
REGOLAMENTO (UE) N. 366/2011 DELLA COMMISSIONE
del 14 aprile 2011
recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’allegato XVII (acrilammide)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE (1), in particolare l’articolo 131,
considerando quanto segue:
(1) |
L’acrilammide è classificata come sostanza cancerogena di categoria 1B e mutagena di categoria 1B. I rischi collegati a tale sostanza sono stati valutati in applicazione del regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio, del 23 marzo 1993, relativo alla valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti (2). |
(2) |
Secondo i risultati della valutazione dei rischi a livello europeo è necessario limitare il rischio per il comparto acquatico derivante dall’impiego di malte da iniezione a base di acrilammide nel settore delle costruzioni ed il rischio per altri organismi derivante dall’esposizione indiretta attraverso acque contaminate dalla stessa applicazione. Sono inoltre stati espressi timori per l’esposizione dei lavoratori e delle persone attraverso l’ambiente, vista la natura cancerogena e mutagena dell’acrilammide, la sua neurotossicità e la sua tossicità per la riproduzione, conseguenti all’esposizione derivante dall’impiego su piccola e larga scala di malte da iniezione a base di acrilammide. |
(3) |
La raccomandazione 2004/394/CE della Commissione, del 29 aprile 2004, relativa ai risultati della valutazione dei rischi e alle strategie di riduzione dei rischi per le seguenti sostanze: acetonitrile, acrilammide, acrilonitrile, acido acrilico, butadiene, fluoruro d’idrogeno, perossido d’idrogeno, acido metacrilico, metacrilato di metile, toluene, triclorobenzene (3), adottata nel quadro del regolamento (CEE) n. 793/93, raccomandava di valutare a livello dell’Unione l’opportunità di limitare l’immissione in commercio e l’uso della sostanza nell’ambito della direttiva 76/769/CEE del Consiglio, del 27 luglio 1976, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi (4), per quanto riguarda l’impiego dell’acrilammide nelle malte da iniezione destinate ad applicazioni su piccola e larga scala. |
(4) |
Il valore limite dello 0,1 % di acrilammide tiene conto di altre fonti di acrilammide libera nel processo di consolidamento del suolo quali N-metilolacrilammide, come indicato dalla raccomandazione 2004/394/CE. |
(5) |
Al fine di proteggere la salute umana e l’ambiente, è dunque necessario limitare l’immissione sul mercato e l’uso dell’acrilammide nelle malte da iniezione e in tutte le applicazioni di consolidamento del suolo. |
(6) |
Conformemente alle disposizioni relative alle misure transitorie di cui all’articolo 137, paragrafo 1, lettera a), del regolamento REACH, è necessario modificare l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006. |
(7) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall’articolo 133 del regolamento (CE) n. 1907/2006, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1.
(2) GU L 84 del 5.4.1993, pag. 1.
(3) GU L 144 del 30.4.2004, pag. 72.
(4) GU L 262 del 27.9.1976, pag. 201.
ALLEGATO
Nella tabella dell’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 è aggiunta la seguente voce 60:
|
Non può essere immessa sul mercato o utilizzata come sostanza o componente di miscele in concentrazione pari o superiore allo 0,1 % in peso per applicazioni di consolidamento del suolo dopo il 5 novembre 2012.» |
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/14 |
REGOLAMENTO (UE) N. 367/2011 DELLA COMMISSIONE
del 12 aprile 2011
recante divieto di pesca degli squali di acque profonde nelle acque dell’UE e nelle acque internazionali delle zone V, VI, VII, VIII e IX per le navi battenti bandiera portoghese
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca (1), in particolare l’articolo 36, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (UE) n. 1225/2010 del Consiglio, del 13 dicembre 2010, che stabilisce, per il 2011 e il 2012, le possibilità di pesca delle navi dell’UE per gli stock ittici di determinate specie di acque profonde (2), fissa i contingenti per il 2011 e il 2012. |
(2) |
In base alle informazioni pervenute alla Commissione, le catture dello stock di cui all’allegato del presente regolamento da parte di navi battenti bandiera dello Stato membro ivi indicato o in esso immatricolate hanno determinato l’esaurimento del contingente assegnato per il 2011. |
(3) |
È quindi necessario vietare le attività di pesca di detto stock, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Esaurimento del contingente
Il contingente di pesca assegnato per il 2011 allo Stato membro di cui all’allegato del presente regolamento per lo stock ivi indicato si ritiene esaurito a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato.
Articolo 2
Divieti
Le attività di pesca dello stock di cui all’allegato del presente regolamento da parte di navi battenti bandiera dello Stato membro ivi indicato o in esso immatricolate sono vietate a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato. In particolare è vietato conservare a bordo, trasferire, trasbordare o sbarcare le catture di tale stock effettuate dalle navi suddette dopo tale data.
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 12 aprile 2011.
Per la Commissione, a nome del presidente
Lowri EVANS
Direttore generale degli Affari marittimi e della pesca
(1) GU L 343 del 22.12.2009, pag. 1.
(2) GU L 336 del 21.12.2010, pag. 1.
ALLEGATO
N. |
7/DSS |
Stato membro |
PORTOGALLO |
Stock |
DWS/56789- |
Specie |
Squali di acque profonde |
Zona |
Acque UE e acque internazionali delle zone V, VI, VII, VIII e IX |
Data |
7 marzo 2011 |
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/16 |
REGOLAMENTO (UE) N. 368/2011 DELLA COMMISSIONE
del 12 aprile 2011
recante divieto di pesca del gamberello boreale nelle acque norvegesi a sud di 62° N per le navi battenti bandiera svedese
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca (1), in particolare l’articolo 36, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (UE) n. 57/2011 del Consiglio, del 18 gennaio 2011, che stabilisce, per il 2011, le possibilità di pesca per alcuni stock ittici o gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque dell’UE e, per le navi dell’UE, in determinate acque non UE (2), fissa i contingenti per il 2011. |
(2) |
In base alle informazioni pervenute alla Commissione, le catture dello stock di cui all’allegato del presente regolamento da parte di navi battenti bandiera dello Stato membro ivi indicato o in esso immatricolate hanno determinato l’esaurimento del contingente assegnato per il 2011. |
(3) |
È quindi necessario vietare le attività di pesca di detto stock, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Esaurimento del contingente
Il contingente di pesca assegnato per il 2011 allo Stato membro di cui all’allegato del presente regolamento per lo stock ivi indicato si ritiene esaurito a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato.
Articolo 2
Divieti
Le attività di pesca dello stock di cui all’allegato del presente regolamento da parte di navi battenti bandiera dello Stato membro ivi indicato o in esso immatricolate sono vietate a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato. In particolare è vietato conservare a bordo, trasferire, trasbordare o sbarcare le catture di tale stock effettuate dalle navi suddette dopo tale data.
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 12 aprile 2011.
Per la Commissione, a nome del presidente
Lowri EVANS
Direttore generale degli Affari marittimi e della pesca
(1) GU L 343 del 22.12.2009, pag. 1.
(2) GU L 24 del 27.1.2011, pag. 1.
ALLEGATO
N. |
8/T&Q |
Stato membro |
SVEZIA |
Stock |
PRA/04-N. |
Specie |
Gamberello boreale (Pandalus borealis) |
Zona |
Acque norvegesi a sud di 62° N |
Data |
28 marzo 2011 |
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/18 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 369/2011 DELLA COMMISSIONE
del 14 aprile 2011
recante fissazione dei valori forfettari all’importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (1),
visto il regolamento (CE) n. 1580/2007 della Commissione, del 21 dicembre 2007, recante modalità di applicazione dei regolamenti (CE) n. 2200/96, (CE) n. 2201/96 e (CE) n. 1182/2007 nel settore degli ortofrutticoli (2), in particolare l’articolo 138, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
Il regolamento (CE) n. 1580/2007 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell’Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all’importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell’allegato XV, parte A, del medesimo regolamento,
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all’importazione di cui all’articolo 138 del regolamento (CE) n. 1580/2007 sono quelli fissati nell’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 15 aprile 2011.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.
Per la Commissione, a nome del presidente,
José Manuel SILVA RODRÍGUEZ
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1.
(2) GU L 350 del 31.12.2007, pag. 1.
ALLEGATO
Valori forfettari all’importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
(EUR/100 kg) |
||
Codice NC |
Codice paesi terzi (1) |
Valore forfettario all'importazione |
0702 00 00 |
EG |
74,4 |
JO |
78,3 |
|
MA |
52,8 |
|
TN |
113,1 |
|
TR |
90,4 |
|
ZZ |
81,8 |
|
0707 00 05 |
EG |
152,2 |
TR |
144,2 |
|
ZZ |
148,2 |
|
0709 90 70 |
MA |
82,8 |
TR |
107,9 |
|
ZA |
13,0 |
|
ZZ |
67,9 |
|
0805 10 20 |
EG |
61,1 |
IL |
72,5 |
|
MA |
49,6 |
|
TN |
48,0 |
|
TR |
73,9 |
|
ZZ |
61,0 |
|
0805 50 10 |
EG |
53,5 |
TR |
47,9 |
|
ZZ |
50,7 |
|
0808 10 80 |
AR |
82,1 |
BR |
83,8 |
|
CA |
114,9 |
|
CL |
89,6 |
|
CN |
91,3 |
|
MK |
47,7 |
|
NZ |
110,1 |
|
US |
121,7 |
|
UY |
57,7 |
|
ZA |
81,1 |
|
ZZ |
88,0 |
|
0808 20 50 |
AR |
89,7 |
CL |
110,8 |
|
CN |
70,7 |
|
ZA |
90,9 |
|
ZZ |
90,5 |
(1) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione (GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19). Il codice «ZZ» rappresenta le «altre origini».
DIRETTIVE
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/20 |
DIRETTIVA DI ESECUZIONE 2011/46/UE DELLA COMMISSIONE
del 14 aprile 2011
che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l’iscrizione della sostanza attiva exitiazox e che modifica la decisione 2008/934/CE della Commissione
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
vista la direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1) |
I regolamenti della Commissione (CE) n. 451/2000 (2) e (CE) 1490/2002 (3) fissano le modalità attuative della terza fase del programma di lavoro di cui all’articolo 8, paragrafo 2, della direttiva 91/414/CEE e contengono un elenco di sostanze attive da valutare ai fini della loro eventuale iscrizione nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE. Tale elenco comprende l’exitiazox. |
(2) |
In conformità dell’articolo 11 sexies del regolamento (CE) n. 1490/2002, il notificante ha rinunciato a sostenere l’iscrizione della sostanza attiva nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE entro due mesi dal ricevimento del progetto di relazione di valutazione. Di conseguenza, è stata adottata la decisione 2008/934/CE della Commissione, del 5 dicembre 2008, concernente la non iscrizione di alcune sostanze attive nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e la revoca delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti dette sostanze (4), che prevede la non iscrizione dell’exitiazox. |
(3) |
In conformità dell’articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 91/414/CEE, il notificante iniziale (di seguito «il richiedente») ha presentato una nuova domanda di applicazione della procedura accelerata di cui agli articoli da 14 a 19 del regolamento (CE) n. 33/2008 della Commissione, del 17 gennaio 2008, recante modalità di applicazione della direttiva 91/414/CEE del Consiglio per quanto riguarda una procedura regolare e una procedura accelerata di valutazione delle sostanze attive previste nel programma di lavoro di cui all’articolo 8, paragrafo 2, di tale direttiva, ma non comprese nell’allegato I (5). |
(4) |
La domanda è stata presentata alla Finlandia, designato Stato membro relatore ai sensi del regolamento (CE) n. 1490/2002. Il periodo di tempo per la procedura accelerata è stato rispettato. La specifica della sostanza attiva e gli impieghi indicati sono quelli oggetto della decisione 2008/934/CE. La domanda rispetta anche gli altri requisiti di sostanza e di procedura di cui all’articolo 15 del regolamento (CE) n. 33/2008. |
(5) |
La Finlandia ha valutato gli ulteriori dati forniti dal richiedente e ha elaborato una relazione supplementare. Tale relazione è stata inviata all’Autorità europea per la sicurezza alimentare («l’Autorità») e alla Commissione il 20 ottobre 2009. L’Autorità ha trasmesso la relazione supplementare agli altri Stati membri e al richiedente perché questi inviassero le loro osservazioni, che sono state in seguito trasmesse alla Commissione. A norma dell’articolo 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 33/2008 e su richiesta della Commissione, l’Autorità ha presentato alla Commissione, in data 7 settembre 2010, le proprie conclusioni sull’exitiazox (6). Il progetto di relazione di valutazione, la relazione supplementare e la conclusione dell’Autorità sono stati riesaminati dagli Stati membri e dalla Commissione nell’ambito del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali e il riesame si è concluso l’11 marzo 2011 sotto forma di rapporto di riesame della Commissione relativa all’exitiazox. |
(6) |
Sulla base delle valutazioni effettuate è lecito supporre che i prodotti fitosanitari contenenti exitiazox possano soddisfare in linea di massima le prescrizioni di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettere a) e b), della direttiva 91/414/CEE, in particolare per quanto riguarda gli usi presi in considerazione e specificati nel rapporto di riesame della Commissione. È quindi opportuno iscrivere l’exitiazox nell’allegato I, affinché in tutti gli Stati membri le autorizzazioni per i prodotti fitosanitari contenenti tale sostanza attiva possano essere rilasciate conformemente alle disposizioni di tale direttiva. |
(7) |
Ferma restando questa conclusione, è opportuno ottenere ulteriori informazioni su alcuni punti specifici. A norma dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 91/414/CEE, l’iscrizione di una sostanza nell’allegato I può essere soggetta a condizioni. È pertanto opportuno invitare il richiedente a presentare ulteriori informazioni di conferma per quanto riguarda la valutazione dei rischi per la rilevanza tossicologica e la potenziale manifestazione del metabolita PT-1-3 (7) nei prodotti trasformati, i potenziali effetti negativi dell’exitiazox sulle larve delle api e il possibile impatto del degrado preferenziale e/o della conversione della miscela di isomeri sulla valutazione dei rischi per i lavoratori, per i consumatori e per l’ambiente. |
(8) |
È opportuno prevedere un lasso di tempo ragionevole prima dell’iscrizione di una sostanza attiva nell’allegato I, onde consentire agli Stati membri e alle parti interessate di prepararsi a ottemperare alle nuove prescrizioni derivanti dall’iscrizione. |
(9) |
Fermi restando gli obblighi stabiliti dalla direttiva 91/414/CEE e conseguenti all’iscrizione di una sostanza attiva nell’allegato I, agli Stati membri va concesso un periodo di sei mesi a decorrere dall’iscrizione affinché possano rivedere le autorizzazioni esistenti dei prodotti fitosanitari contenenti exitiazox in modo da garantire il rispetto delle prescrizioni di cui alla direttiva 91/414/CEE, in particolare dell’articolo 13 e delle pertinenti condizioni dell’allegato I. È opportuno che gli Stati membri modifichino, sostituiscano o revochino, se del caso, le autorizzazioni esistenti secondo le disposizioni della direttiva 91/414/CEE. In deroga al termine di cui sopra, è opportuno prevedere un periodo più lungo per la presentazione e la valutazione del fascicolo completo, previsto dall’allegato III, di ciascun prodotto fitosanitario per ogni impiego previsto, secondo i principi uniformi di cui alla direttiva 91/414/CEE. |
(10) |
L’esperienza acquisita con le precedenti iscrizioni nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE di sostanze attive valutate nel quadro del regolamento (CEE) n. 3600/92 della Commissione, dell’11 dicembre 1992, recante disposizioni d’attuazione della prima fase del programma di lavoro di cui all’articolo 8, paragrafo 2, della direttiva 91/414/CEE del Consiglio relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari (8), ha dimostrato che possono presentarsi difficoltà di interpretazione per quanto riguarda gli obblighi dei titolari delle autorizzazioni esistenti in relazione all’accesso ai dati. Per evitare ulteriori difficoltà è quindi necessario chiarire gli obblighi degli Stati membri, specialmente quello di verificare che il titolare di un’autorizzazione dimostri di avere accesso a un fascicolo conforme alle prescrizioni dell’allegato II della direttiva stessa. Tale chiarimento non impone tuttavia alcun nuovo obbligo agli Stati membri o ai titolari delle autorizzazioni rispetto alle direttive finora adottate a modifica dell’allegato I. |
(11) |
Occorre pertanto modificare di conseguenza la direttiva 91/414/CEE. |
(12) |
La decisione 2008/934/CE prevede la non iscrizione dell’exitiazox e la revoca delle autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti detta sostanza entro il 31 dicembre 2011. È necessario sopprimere la voce relativa all’exitiazox nell’allegato di detta decisione. |
(13) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione 2008/934/CE. |
(14) |
Le misure di cui alla presente direttiva risultano conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
Articolo 1
L’allegato I della direttiva 91/414/CEE è modificato conformemente all’allegato della presente direttiva.
Articolo 2
La voce relativa all’exitiazox nell’allegato della decisione 2008/934/CE è soppressa.
Articolo 3
Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 30 novembre 2011, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni nonché una tavola di concordanza tra queste ultime e la presente direttiva.
Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 1o dicembre 2011.
Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri.
Articolo 4
1. In applicazione della direttiva 91/414/CEE, gli Stati membri modificano o revocano, se del caso, le autorizzazioni esistenti dei prodotti fitosanitari contenenti exitiazox come sostanza attiva entro il 30 novembre 2011.
Entro tale data essi verificano in particolare il rispetto delle condizioni di cui all’allegato I di detta direttiva per quanto riguarda l’exitiazox, ad eccezione di quelle della parte B della voce relativa alla sostanza attiva in questione e verificano inoltre che il titolare dell’autorizzazione sia in possesso di un fascicolo conforme alle prescrizioni dell’allegato II di detta direttiva, o che possa accedervi, conformemente alle condizioni di cui all’articolo 13 della direttiva stessa.
2. In deroga al paragrafo 1, ciascun prodotto fitosanitario autorizzato contenente exitiazox come unica sostanza attiva o come una di più sostanze attive, iscritte entro il 31 maggio 2011 nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE, è oggetto di un riesame da parte degli Stati membri conformemente ai principi uniformi di cui all’allegato VI della direttiva 91/414/CEE, sulla base di un fascicolo conforme alle prescrizioni dell’allegato III di detta direttiva e tenuto conto della parte B della voce relativa all’exitiazox nell’allegato I di detta direttiva. In base a tale valutazione, essi stabiliscono se il prodotto sia conforme alle condizioni di cui all’articolo 4, paragrafo 1, lettere b), c), d) ed e), della direttiva 91/414/CEE.
Sulla base di quanto stabilito, gli Stati membri:
a) |
nel caso di un prodotto contenente exitiazox come unica sostanza attiva, modificano o revocano se necessario l’autorizzazione entro il 31 maggio 2015; oppure |
b) |
nel caso di un prodotto contenente exitiazox come sostanza attiva associata ad altre, modificano o revocano, se necessario, l’autorizzazione entro il 31 maggio 2015 ovvero entro il termine, se posteriore, fissato per detta modifica o revoca rispettivamente dalla direttiva o dalle direttive che hanno iscritto la sostanza o le sostanze nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE. |
Articolo 5
La presente direttiva entra in vigore il 1o giugno 2011.
Articolo 6
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1.
(2) GU L 55 del 29.2.2000, pag. 25.
(3) GU L 224 del 21.8.2002, pag. 23.
(4) GU L 333 dell’11.12.2008, pag. 11.
(5) GU L 15 del 18.1.2008, pag. 5.
(6) Autorità europea per la sicurezza alimentare: Conclusione sulla revisione inter pares della valutazione del rischio della sostanza attiva exitiazox. EFSA Journal 2010; 8(9):1722. [78 pp.]. doi:10.2903/j.efsa.2010.1722. Disponibile on line all’indirizzo: www.efsa.europa.eu.
(7) (4S,5S)-5-(4-chlorophenyl)-4-methyl-1,3-thiazolidin-2-one e (4R,5R)-5-(4-chlorophenyl)-4-methyl- 1,3-thiazolidin-2-one.
(8) GU L 366 del 15.12.1992, pag. 10.
ALLEGATO
Voce da inserire alla fine della tabella dell’allegato I della direttiva 91/414/CEE:
N. |
Nome comune, numeri di identificazione |
Denominazione IUPAC |
Purezza (1) |
Entrata in vigore |
Scadenza dell’iscrizione |
Disposizioni speciali |
||||||||||||
«343 |
Exitiazox Numero CAS: 78587-05-0 Numero CIPAC: 439 |
(4RS,5RS)-5-(4-chlorophenyl)- N-cyclohexyl-4-methyl-2-oxo-1,3-thiazolidine-3-carboxamide |
≥ 976 g/kg [1:1 miscela di (4R, 5R) e (4S, 5S)] |
1o giugno 2011 |
31 maggio 2021 |
PARTE A Può essere autorizzato solo l’utilizzo come acaricida. PARTE B Per l’applicazione dei principi uniformi dell’allegato VI occorre tener conto delle conclusioni del rapporto di riesame sull’exitiazox, in particolare delle relative appendici I e II, nella versione definitiva adottata dal comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali l’11 marzo 2011. Ai fini di tale valutazione generale, gli Stati membri devono prestare particolare attenzione a:
Gli Stati membri interessati chiedono la presentazione di informazioni di conferma per quanto riguarda:
Gli Stati membri interessati provvedono affinché il richiedente fornisca alla Commissione informazioni di cui alle lettere a), b) e c) entro il 31 maggio 2013 e le informazioni di cui alla lettera d) entro due anni all’adozione di istruzioni specifiche.» |
(1) Ulteriori dettagli sull’identità e sulla specifica della sostanza attiva sono contenuti nel rapporto di riesame.
(2) (4S,5S)-5-(4-chlorophenyl)-4-methyl-1,3-thiazolidin-2-one e (4R,5R)-5-(4-chlorophenyl)-4-methyl-1,3-thiazolidin-2-one.
DECISIONI
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/24 |
DECISIONE 2011/239/PESC DEL CONSIGLIO
del 12 aprile 2011
recante modifica della decisione 2010/232/PESC che proroga le misure restrittive nei confronti della Birmania/Myanmar
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 26 aprile 2010, il Consiglio ha adottato la decisione 2010/232/PESC che proroga le misure restrittive nei confronti della Birmania/Myanmar (1). |
(2) |
Data la situazione in Birmania/Myanmar, in particolare il processo elettorale svoltosi nel 2010 che non è stato giudicato compatibile con le norme accettate a livello internazionale e le persistenti preoccupazioni in merito al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel paese, è opportuno prorogare di un ulteriore periodo di dodici mesi le misure restrittive previste dalla decisione 2010/232/PESC. |
(3) |
Gli elenchi delle persone e delle imprese soggette alle misure restrittive che compaiono nella decisione 2010/232/PESC dovrebbero essere modificati per tener conto dei cambiamenti nel governo, nelle forze di sicurezza e nell'amministrazione in Birmania/Myanmar, così come dei cambiamenti nella situazione personale dei singoli interessati; l'elenco delle imprese possedute o controllate dal regime in Birmania/Myanmar o da persone ad esso associate, nonché l'elenco delle entità di cui all'allegato I della decisione 2010/232/PESC dovrebbero essere altresì aggiornati. |
(4) |
Tuttavia, per incoraggiare i progressi futuri nella governance civile e per rafforzare la democrazia e il rispetto dei diritti umani, è opportuno sospendere per dodici mesi le misure restrittive nei confronti dei nuovi membri del governo che non sono collegati alle forze armate o che sono attori essenziali del dialogo con la comunità internazionale ai fini del perseguimento degli interessi dell'Unione europea. |
(5) |
Inoltre, è opportuno rimuovere fino al 30 aprile 2012 la sospensione delle visite governative bilaterali ad alto livello in Birmania/Myanmar al fine di incoraggiare il dialogo con le parti interessate di questo paese. |
(6) |
Il Consiglio riesaminerà periodicamente la situazione in Birmania/Myanmar e valuterà gli eventuali progressi compiuti dalle autorità in materia di rispetto dei valori democratici e dei diritti umani. |
(7) |
È necessaria un'ulteriore azione dell'Unione per attuare talune misure, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2010/232/PESC è così modificata:
1) |
l'articolo 4 è sostituito dal seguente: «Articolo 4 1. È vietato acquistare, importare o trasportare dalla Birmania/Myanmar nell'Unione i seguenti prodotti:
2. Il divieto di cui al paragrafo 1 non si applica ai progetti e programmi di aiuto umanitario, agli aiuti non umanitari o ai progetti e programmi di sviluppo condotti in Birmania/Myanmar a sostegno degli obiettivi di cui all'articolo 8, paragrafo 2, lettere a), b) e c).»; |
2) |
l'articolo 8 è sostituito dal seguente: «Articolo 8 1. Gli aiuti non umanitari o i programmi di sviluppo sono sospesi. 2. Il paragrafo 1 non si applica ai progetti e ai programmi a sostegno:
I progetti e i programmi dovrebbero, per quanto possibile, essere definiti e valutati in consultazione con la società civile e con tutti i gruppi democratici, compresa la Lega nazionale per la democrazia. Tali progetti e programmi dovrebbero essere attuati tramite le agenzie dell'ONU, le organizzazioni non governative, le agenzie degli Stati membri e le organizzazioni internazionali, ed anche attraverso la cooperazione decentralizzata con le amministrazioni civili. In tale contesto, l'Unione europea continuerà a insistere con il governo della Birmania/Myanmar sulla responsabilità che ad esso compete di compiere maggiori sforzi per conseguire gli obiettivi di sviluppo del Millennio dell'ONU.»; |
3) |
all'articolo 9, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente: «1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per impedire l’ingresso o il transito nel loro territorio:
L’elenco di tali persone fisiche figura nell’allegato II.»; |
4) |
all'articolo 10, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente: «1. Sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti, posseduti, detenuti o controllati:
come elencati all'allegato II.»; |
5) |
l'articolo 11 è soppresso; |
6) |
all’articolo 13 è inserito il paragrafo seguente: «Il Consiglio trasmette la sua decisione e i motivi dell'inserimento nell'elenco alla persona fisica o giuridica, entità o organismo interessato, se l'indirizzo è noto, o mediante la pubblicazione di un avviso, dando a tale persona entità o organismo l'opportunità di presentare osservazioni. Qualora siano presentate osservazioni o siano addotte nuove prove sostanziali, il Consiglio riesamina la decisione e ne informa opportunamente la persona, l'entità o l'organismo interessato.»; |
7) |
è inserito il seguente articolo: «Articolo 13 bis 1. L'allegato II indica i motivi dell'inserimento nell'elenco delle persone fisiche o giuridiche, delle entità e degli organismi. 2. L'allegato II riporta inoltre, ove disponibili, le informazioni necessarie a identificare le persone fisiche e giuridiche, le entità o gli organismi interessati. Riguardo alle persone fisiche, tali informazioni possono includere i nomi, compresi gli pseudonimi, la data e il luogo di nascita, la cittadinanza, il numero del passaporto e della carta d’identità, il genere, l’indirizzo, se noto, e la funzione o la professione. Riguardo alle persone giuridiche, alle entità o agli organismi, tali informazioni possono includere i nomi, la data e il luogo di registrazione, il numero di registrazione e la sede di attività.»; |
8) |
l'articolo 15 è sostituito dal seguente: «Articolo 15 1. La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. 2. Essa si applica fino al 30 aprile 2012. 3. Le misure di cui all'articolo 9, paragrafo 1, e all'articolo 10, paragrafi 1 e 2, nella misura in cui si applicano alle persone di cui all'allegato IV, sono sospese fino al 30 aprile 2012.» |
Articolo 2
1. Gli allegati I, II e III della decisione 2010/232/PESC sono sostituiti dal testo riportato rispettivamente negli allegati I, II e III della presente decisione.
2. L'allegato IV della presente decisione è aggiunto in qualità di allegato IV della decisione 2010/232/PESC.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Lussemburgo, addì 12 aprile 2011.
Per il Consiglio
La presidente
C. ASHTON
(1) GU L 105 del 27.4.2010, pag. 22.
ALLEGATO I
Elenco delle imprese di cui all'articolo 3, paragrafo 2, lettera b) e agli articoli 5 e 14
LEGNO E LEGNAME DA COSTRUZIONE |
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Nome |
Data di inserimento nell'elenco 19.11.2007 |
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1. |
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2. |
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3. |
|
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|||
4. |
|
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5. |
|
|
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6. |
|
|
|||
7. |
|
|
|||
8. |
|
|
|||
9. |
|
|
|||
10. |
|
|
|||
11. |
|
|
|||
12. |
|
|
|||
13. |
|
|
|||
14. |
|
|
|||
15. |
|
|
|||
16. |
|
|
|||
17. |
|
|
|||
18. |
|
|
|||
19. |
|
|
|||
20. |
|
|
|||
21. |
|
|
|||
22. |
|
|
|||
23. |
|
|
|||
24. |
|
|
|||
25. |
|
|
|||
26. |
|
|
|||
27. |
|
|
|||
28. |
|
|
|||
29. |
|
|
|||
30. |
|
|
|||
31. |
|
|
|||
32. |
|
|
|||
33. |
|
|
|||
34. |
|
|
|||
35. |
|
|
|||
36. |
|
|
|||
37. |
|
|
|||
38. |
|
|
|||
39. |
|
|
|||
40. |
|
|
|||
41. |
|
|
|||
42. |
|
|
|||
43. |
|
|
|||
44. |
|
|
|||
45. |
|
|
|||
46. |
|
|
|||
47. |
|
|
|||
48. |
|
|
|||
49. |
|
|
|||
50. |
|
|
|||
51. |
|
|
|||
52. |
|
|
|||
53. |
|
|
|||
54. |
|
|
|||
55. |
|
|
|||
56. |
|
|
|||
57. |
|
|
|||
58. |
|
|
|||
59. |
|
|
|||
60. |
|
|
|||
61. |
|
|
|||
62. |
|
|
|||
63. |
|
|
|||
64. |
|
|
|||
65. |
|
|
|||
66. |
|
|
|||
67. |
|
|
|||
68. |
|
|
|||
69. |
|
|
|||
70. |
|
|
|||
71. |
|
|
|||
72. |
|
|
|||
73. |
|
|
|||
74. |
|
|
|||
75. |
|
|
|||
76. |
|
|
|||
77. |
|
|
|||
78. |
Nome del direttore: Ko Ko Htwe |
|
|||
79. |
|
|
|||
80. |
|
|
|||
81. |
|
|
|||
82. |
|
|
|||
83. |
|
|
|||
84. |
|
|
|||
85. |
|
|
|||
86. |
|
|
|||
87. |
|
|
|||
88. |
|
|
|||
89. |
|
|
|||
90. |
|
|
|||
91. |
|
|
|||
92. |
|
|
|||
93. |
|
|
|||
94. |
|
|
|||
95. |
|
|
|||
96. |
|
|
|||
97. |
|
|
|||
INDUSTRIE DI LAVORAZIONE E DI TRASFORMAZIONE DEL LEGNAME |
|||||
98. |
|
|
|||
99. |
|
|
|||
100. |
|
|
|||
101. |
|
|
|||
102. |
|
|
|||
103. |
|
|
|||
104. |
|
|
|||
105. |
|
|
|||
106. |
|
|
|||
107. |
|
|
|||
108. |
|
|
|||
109. |
|
|
|||
110. |
|
|
|||
111. |
|
|
|||
112. |
|
|
|||
113. |
|
|
|||
114. |
|
|
|||
115. |
|
|
|||
116. |
|
|
|||
117. |
National Wood Industry Ltd Pyinmana Tsp, Mandalay |
|
|||
118. |
|
|
|||
119. |
|
|
|||
120. |
|
|
|||
MACCHINARI PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNAME |
|||||
121. |
|
|
|||
122. |
|
|
|||
123. |
|
|
|||
124. |
|
|
|||
125. |
|
|
|||
126. |
|
|
|||
127. |
|
|
ESPORTATORI DI LEGNAME |
||||||
|
Nome |
Data di inserimento nell'elenco 19.11.2007 |
||||
128. |
|
|
||||
129. |
|
|
||||
130. |
|
|
||||
131. |
|
|
||||
132. |
|
|
||||
133. |
|
|
||||
134. |
|
|
||||
135. |
|
|
||||
136. |
|
|
||||
137. |
|
|
||||
138. |
|
|
||||
139. |
|
|
||||
140. |
|
|
||||
141. |
|
|
||||
142. |
|
|
||||
143. |
|
|
||||
LEGNO DA OPERA |
||||||
144. |
|
|
||||
145. |
|
|
||||
146. |
|
|
||||
147. |
|
|
||||
148. |
|
|
||||
149. |
|
|
||||
150. |
|
|
||||
151. |
|
|
||||
152. |
|
|
||||
153. |
|
|
||||
154. |
|
|
||||
155. |
|
|
||||
156. |
|
|
||||
157. |
|
|
||||
158. |
|
|
||||
159. |
|
|
||||
160. |
|
|
||||
161. |
|
|
||||
162. |
|
|
||||
163. |
|
|
||||
164. |
|
|
||||
165. |
|
|
||||
166. |
|
|
||||
167. |
|
|
||||
168. |
|
|
||||
169. |
|
|
||||
170. |
|
|
||||
171. |
|
|
||||
172. |
|
|
||||
173. |
|
|
||||
174. |
|
|
||||
175. |
|
|
||||
176. |
|
|
||||
177. |
|
|
||||
178. |
|
|
||||
179. |
|
|
||||
180. |
|
|
||||
181. |
|
|
||||
182. |
|
|
||||
183. |
|
|
||||
184. |
|
|
||||
185. |
|
|
||||
186. |
|
|
||||
187. |
|
|
||||
188. |
|
|
||||
189. |
|
|
||||
190. |
|
|
||||
191. |
|
|
||||
192. |
Nome del direttore: P C Chun |
|
||||
193. |
|
|
||||
194. |
|
|
||||
195. |
|
|
||||
196. |
|
|
||||
197. |
|
|
||||
198. |
|
|
||||
199. |
|
|
||||
200. |
|
|
||||
201. |
|
|
||||
202. |
|
|
||||
203. |
|
|
||||
204. |
|
|
||||
205. |
|
|
||||
206. |
|
|
||||
207. |
|
|
||||
208. |
|
|
||||
209. |
|
|
||||
210. |
|
|
||||
211. |
|
|
||||
212. |
|
|
||||
213. |
|
|
||||
214. |
|
|
||||
215. |
|
|
||||
216. |
|
|
||||
217. |
|
|
||||
218. |
|
|
||||
219. |
|
|
||||
220. |
|
|
||||
221. |
|
|
||||
222. |
|
|
||||
223. |
|
|
||||
224. |
|
|
||||
225. |
|
|
||||
226. |
|
|
||||
227. |
|
|
||||
228. |
|
|
||||
229. |
|
|
||||
230. |
|
|
||||
231. |
|
|
||||
232. |
|
|
||||
233. |
|
|
||||
234. |
|
|
||||
235. |
|
|
||||
236. |
|
|
||||
237. |
|
|
||||
238. |
|
|
||||
239. |
|
|
||||
240. |
|
|
||||
241. |
|
|
||||
242. |
|
|
||||
243. |
|
|
||||
244. |
|
|
||||
245. |
|
|
||||
246. |
|
|
||||
247. |
|
|
||||
248. |
|
|
||||
249. |
|
|
||||
250. |
|
|
||||
251. |
|
|
||||
252. |
|
|
||||
253. |
|
|
||||
254. |
|
|
||||
255. |
|
|
||||
256. |
|
|
||||
257. |
|
|
||||
258. |
|
|
||||
259. |
|
|
||||
260. |
|
|
||||
261. |
|
|
||||
262. |
|
|
||||
263. |
|
|
||||
264. |
|
|
||||
265. |
|
|
||||
266. |
|
|
||||
267. |
|
|
||||
268. |
|
|
||||
269. |
|
|
||||
270. |
|
|
||||
271. |
|
|
||||
272. |
|
|
||||
273. |
|
|
||||
274. |
|
|
||||
275. |
|
|
||||
276. |
|
|
||||
277. |
|
|
||||
278. |
|
|
||||
279. |
|
|
||||
280. |
|
|
||||
281. |
|
|
||||
282. |
|
|
||||
283. |
|
|
||||
284. |
|
|
||||
285. |
|
|
||||
286. |
|
|
||||
287. |
|
|
||||
288. |
|
|
||||
289. |
|
|
||||
290. |
|
|
||||
291. |
|
|
||||
292. |
|
|
||||
293. |
|
|
||||
294. |
|
|
||||
295. |
|
|
||||
296. |
|
|
||||
297. |
|
|
||||
298. |
|
|
||||
299. |
|
|
||||
300. |
|
|
||||
301. |
|
|
||||
302. |
|
|
||||
303. |
|
|
||||
304. |
|
|
||||
305. |
|
|
||||
306. |
|
|
||||
307. |
|
|
||||
308. |
|
|
||||
309. |
|
|
||||
310. |
|
|
||||
311. |
|
|
||||
312. |
|
|
||||
313. |
|
|
||||
314. |
|
|
||||
315. |
|
|
||||
316. |
|
|
||||
317. |
|
|
||||
318. |
|
|
||||
319. |
|
|
||||
320. |
|
|
||||
321. |
|
|
||||
322. |
|
|
||||
323. |
|
|
||||
324. |
|
|
||||
325. |
|
|
||||
326. |
|
|
||||
327. |
|
|
||||
328. |
|
|
||||
329. |
|
|
||||
330. |
|
|
||||
331. |
|
|
||||
332. |
|
|
||||
333. |
|
|
||||
334. |
|
|
||||
335. |
|
|
||||
336. |
|
|
||||
337. |
|
|
||||
338. |
|
|
||||
339. |
|
|
||||
340. |
|
|
||||
341. |
|
|
||||
342. |
|
|
||||
343. |
|
|
||||
344. |
|
|
||||
345. |
|
|
||||
346. |
|
|
||||
347. |
|
|
||||
348. |
|
|
||||
349. |
|
|
||||
350. |
|
|
||||
351. |
|
|
||||
352. |
|
|
||||
353. |
|
|
||||
354. |
|
|
||||
355. |
|
|
||||
356. |
|
|
||||
357. |
|
|
||||
358. |
|
|
||||
359. |
|
|
||||
360. |
|
|
||||
361. |
|
|
||||
362. |
|
|
||||
363. |
|
|
||||
364. |
|
|
||||
365. |
|
|
||||
366. |
|
|
||||
367. |
|
|
||||
368. |
Nome del direttore: (Monywa) Tin Win |
|
||||
369. |
|
|
||||
370. |
|
|
||||
371. |
|
|
||||
372. |
|
|
||||
373. |
|
|
||||
374. |
|
|
||||
375. |
|
|
||||
376. |
|
|
||||
377. |
|
|
||||
378. |
|
|
||||
379. |
|
|
||||
380. |
|
|
||||
381. |
|
|
||||
382. |
|
|
||||
383. |
|
|
||||
384. |
|
|
||||
385. |
|
|
||||
386. |
|
|
||||
387. |
|
|
||||
388. |
|
|
||||
389. |
Nome del direttore: Win Ko |
|
||||
390. |
|
|
||||
391. |
|
|
||||
392. |
|
|
||||
393. |
|
|
||||
394. |
|
|
||||
395. |
|
|
||||
396. |
|
|
||||
397. |
|
|
||||
398. |
|
|
||||
399. |
|
|
||||
400. |
|
|
||||
401. |
|
|
||||
402. |
|
|
||||
403. |
|
|
||||
404. |
|
|
||||
405. |
|
|
||||
406. |
|
|
||||
407. |
|
|
||||
408. |
|
|
||||
409. |
|
|
||||
410. |
|
|
||||
411. |
|
|
||||
412. |
|
|
||||
413. |
|
|
||||
414. |
|
|
||||
415. |
|
|
||||
416. |
|
|
||||
Mandalay |
||||||
417. |
|
|
||||
418. |
|
|
||||
419. |
|
|
||||
420. |
|
|
||||
421. |
|
|
||||
422. |
|
|
||||
423. |
|
|
||||
424. |
|
|
||||
425. |
|
|
||||
426. |
|
|
||||
427. |
|
|
||||
428. |
|
|
FONDERIE DI FERRO E ACCIAIO |
|||||
|
Nome |
Data di inserimento nell'elenco 19.11.2007 |
|||
429. |
|
|
|||
430. |
|
|
|||
431. |
|
|
|||
432. |
|
|
|||
433. |
|
|
|||
434. |
|
|
|||
435. |
|
|
|||
436. |
|
|
|||
437. |
|
|
|||
INDUSTRIE ESTRATTIVE |
|||||
438. |
|
|
|||
439. |
|
|
|||
440. |
|
|
|||
441. |
|
|
|||
442. |
|
|
|||
443. |
|
|
|||
444. |
|
|
|||
445. |
|
|
|||
446. |
|
|
|||
447. |
|
|
|||
448. |
|
|
|||
449. |
|
|
|||
450. |
Htarwara mining company Nome del direttore: Maung Ko |
|
|||
451. |
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452. |
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453. |
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454. |
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455. |
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456. |
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457. |
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458. |
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459. |
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460. |
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461. |
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462. |
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463. |
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464. |
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465. |
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466. |
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467. |
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468. |
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469. |
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470. |
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471. |
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472. |
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473. |
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474. |
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475. |
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476. |
|
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477. |
|
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478. |
|
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479. |
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480. |
|
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|||
481. |
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482. |
|
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483. |
|
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484. |
|
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485. |
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486. |
|
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487. |
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488. |
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489. |
|
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490. |
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491. |
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492. |
|
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493. |
|
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494. |
|
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495. |
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496. |
Myanmar ECI Joint Venture Co Ltd Barite Powdering Plant, Thazi |
|
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497. |
|
|
|||
498. |
|
|
|||
499. |
May Flower Mining Ent Ltd, Inbyin, Kalaw |
|
|||
500. |
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|||
ATTREZZATURE E FORNITURE PER L'INDUSTRIA ESTRATTIVA Industria estrattiva e relative attrezzature |
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501. |
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502. |
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503. |
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504. |
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505. |
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506. |
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507. |
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508. |
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509. |
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510. |
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511. |
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512. |
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513. |
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514. |
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515. |
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516. |
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517. |
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518. |
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519. |
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520. |
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521. |
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522. |
|
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523. |
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524. |
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|||
LAVORI IN ZINCO |
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525. |
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526. |
|
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527. |
|
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528. |
|
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529. |
|
|
|||
ZINC |
|||||
530. |
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531. |
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|||
532. |
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533. |
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534. |
|
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535. |
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536. |
|
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537. |
|
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538. |
|
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539. |
|
|
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540. |
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541. |
|
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542. |
|
|
|||
543. |
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544. |
|
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|||
545. |
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546. |
|
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547. |
|
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|||
548. |
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549. |
|
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550. |
|
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551. |
|
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552. |
|
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553. |
|
|
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554. |
|
|
PIETRE PREZIOSE |
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Nome |
Data di inserimento nell'elenco 19.11.2007 |
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555. |
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556. |
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557. |
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558. |
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559. |
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560. |
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561. |
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|||||
562. |
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563. |
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|||||
564. |
|
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|||||
565. |
|
|
|||||
566. |
|
|
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567. |
|
|
|||||
COMMERCIANTI DI OGGETTI DI OREFICERIA/ORAFI E OREFICI |
|||||||
568. |
|
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|||||
569. |
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570. |
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|||||
571. |
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|||||
572. |
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|||||
573. |
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|||||
574. |
|
|
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575. |
|
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576. |
|
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|||||
577. |
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|||||
578. |
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579. |
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580. |
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581. |
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582. |
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583. |
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584. |
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585. |
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586. |
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587. |
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588. |
|
|
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589. |
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590. |
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591. |
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|||||
592. |
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593. |
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594. |
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595. |
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596. |
|
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|||||
597. |
|
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|||||
598. |
|
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|||||
599. |
|
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600. |
|
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601. |
|
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|||||
602. |
|
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|||||
603. |
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604. |
|
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605. |
|
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606. |
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607. |
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608. |
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609. |
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610. |
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611. |
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612. |
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613. |
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614. |
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615. |
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616. |
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617. |
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618. |
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619. |
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620. |
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621. |
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622. |
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623. |
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624. |
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625. |
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626. |
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627. |
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628. |
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629. |
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630. |
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631. |
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632. |
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633. |
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634. |
|
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635. |
|
|
|||||
636. |
|
|
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637. |
|
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638. |
|
|
|||||
639. |
|
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|||||
640. |
|
|
|||||
641. |
|
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|||||
642. |
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|||||
643. |
|
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|||||
644. |
|
|
|||||
645. |
|
|
|||||
646. |
|
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|||||
647. |
|
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|||||
648. |
|
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649. |
|
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|||||
650. |
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|||||
651. |
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652. |
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653. |
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654. |
|
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655. |
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656. |
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657. |
|
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658. |
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659. |
|
|
|||||
660. |
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661. |
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|||||
662. |
|
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|||||
663. |
|
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|||||
664. |
|
|
|||||
665. |
|
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666. |
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667. |
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668. |
|
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|||||
669. |
|
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|||||
670. |
|
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671. |
|
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|||||
672. |
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673. |
|
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674. |
|
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675. |
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|||||
676. |
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|||||
677. |
|
|
|||||
678. |
|
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|||||
679. |
|
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|||||
680. |
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681. |
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682. |
|
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683. |
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684. |
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|||||
685. |
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686. |
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687. |
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688. |
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|||||
689. |
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690. |
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691. |
|
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|||||
692. |
|
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|||||
693. |
|
|
|||||
694. |
|
|
|||||
695. |
|
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|||||
696. |
|
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697. |
|
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|||||
698. |
|
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|||||
699. |
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700. |
|
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701. |
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702. |
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|||||
703. |
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|||||
704. |
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|||||
705. |
|
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706. |
|
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|||||
707. |
|
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|||||
708. |
|
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|||||
709. |
|
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710. |
|
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711. |
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|||||
712. |
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713. |
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|||||
714. |
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715. |
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716. |
|
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|||||
717. |
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718. |
|
|
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719. |
|
|
|||||
720. |
|
|
|||||
721. |
|
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|||||
722. |
|
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|||||
723. |
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|||||
724. |
|
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|||||
725. |
|
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|||||
726. |
|
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|||||
727. |
|
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|||||
728. |
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729. |
|
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|||||
730. |
|
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731. |
|
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|||||
732. |
|
|
|||||
733. |
|
|
|||||
734. |
|
|
|||||
735. |
|
|
|||||
736. |
|
|
|||||
737. |
|
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|||||
738. |
|
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739. |
|
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740. |
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741. |
|
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742. |
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743. |
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744. |
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745. |
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|||||
746. |
|
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747. |
|
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748. |
|
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749. |
|
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750. |
|
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|||||
751. |
|
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|||||
752. |
|
|
|||||
753. |
|
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|||||
754. |
|
|
|||||
755. |
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|
|||||
756. |
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|||||
757. |
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|
|||||
758. |
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|
|||||
759. |
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|||||
760. |
|
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|||||
761. |
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|
|||||
762. |
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763. |
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|
|||||
764. |
|
|
|||||
765. |
|
|
|||||
766. |
|
|
|||||
767. |
|
|
|||||
768. |
|
|
|||||
769. |
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|
|||||
770. |
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|
|||||
771. |
|
|
|||||
772. |
|
|
|||||
773. |
|
|
|||||
774. |
|
|
|||||
775. |
|
|
|||||
776. |
|
|
|||||
777. |
|
|
|||||
778. |
|
|
|||||
779. |
|
|
|||||
780. |
|
|
|||||
781. |
|
|
|||||
782. |
|
|
|||||
783. |
|
|
|||||
784. |
|
|
|||||
785. |
|
|
|||||
786. |
|
|
|||||
787. |
|
|
|||||
788. |
|
|
|||||
789. |
|
|
|||||
790. |
|
|
|||||
791. |
|
|
|||||
792. |
|
|
|||||
793. |
|
|
|||||
794. |
|
|
|||||
795. |
|
|
|||||
796. |
|
|
|||||
797. |
|
|
|||||
798. |
|
|
|||||
799. |
|
|
|||||
800. |
|
|
|||||
801. |
|
|
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802. |
|
|
|||||
803. |
|
|
|||||
804. |
|
|
|||||
805. |
|
|
|||||
806. |
|
|
|||||
807. |
|
|
|||||
808. |
|
|
|||||
809. |
|
|
|||||
810. |
|
|
|||||
811. |
|
|
|||||
812. |
|
|
|||||
813. |
|
|
|||||
814. |
|
|
|||||
815. |
|
|
|||||
816. |
|
|
|||||
817. |
|
|
|||||
818. |
|
|
|||||
819. |
|
|
|||||
820. |
|
|
|||||
821. |
|
|
|||||
822. |
|
|
|||||
823. |
|
|
|||||
824. |
|
|
|||||
825. |
|
|
|||||
826. |
|
|
|||||
827. |
|
|
|||||
828. |
|
|
|||||
829. |
|
|
|||||
830. |
|
|
|||||
831. |
|
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|||||
832. |
|
|
|||||
833. |
|
|
|||||
834. |
|
|
|||||
835. |
|
|
|||||
836. |
|
|
|||||
837. |
|
|
|||||
838. |
|
|
|||||
839. |
|
|
|||||
840. |
|
|
|||||
841. |
|
|
|||||
842. |
|
|
|||||
843. |
|
|
|||||
844. |
|
|
|||||
845. |
|
|
|||||
846. |
|
|
|||||
847. |
|
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|||||
848. |
|
|
|||||
849. |
|
|
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850. |
|
|
|||||
851. |
|
|
|||||
852. |
|
|
|||||
853. |
|
|
|||||
854. |
|
|
|||||
855. |
|
|
|||||
856. |
|
|
|||||
857. |
|
|
|||||
858. |
|
|
|||||
859. |
|
|
|||||
860. |
|
|
|||||
861. |
|
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|||||
862. |
|
|
|||||
863. |
|
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864. |
|
|
|||||
865. |
|
|
|||||
866. |
|
|
|||||
867. |
|
|
|||||
868. |
|
|
|||||
869. |
|
|
|||||
870. |
|
|
|||||
871. |
|
|
|||||
872. |
|
|
|||||
873. |
|
|
|||||
874. |
|
|
|||||
875. |
|
|
|||||
876. |
|
|
|||||
877. |
|
|
|||||
878. |
|
|
|||||
879. |
|
|
|||||
880. |
|
|
|||||
881. |
|
|
|||||
882. |
|
|
|||||
883. |
|
|
|||||
884. |
|
|
|||||
885. |
|
|
|||||
886. |
|
|
|||||
887. |
|
|
|||||
888. |
|
|
|||||
889. |
|
|
|||||
890. |
|
|
|||||
891. |
|
|
|||||
892. |
|
|
|||||
893. |
|
|
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894. |
|
|
|||||
895. |
|
|
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896. |
|
|
|||||
897. |
|
|
|||||
898. |
|
|
|||||
899. |
|
|
|||||
900. |
|
|
|||||
901. |
|
|
|||||
902. |
|
|
|||||
903. |
|
|
|||||
904. |
|
|
|||||
905. |
|
|
|||||
906. |
|
|
|||||
907. |
|
|
|||||
908. |
|
|
|||||
909. |
|
|
|||||
910. |
|
|
|||||
911. |
|
|
|||||
912. |
|
|
|||||
913. |
|
|
|||||
914. |
|
|
|||||
915. |
|
|
|||||
916. |
|
|
|||||
917. |
|
|
|||||
918. |
|
|
|||||
919. |
|
|
|||||
920. |
|
|
|||||
921. |
|
|
|||||
922. |
|
|
|||||
923. |
|
|
|||||
924. |
|
|
|||||
925. |
|
|
|||||
Mandalay |
|||||||
926. |
|
|
|||||
927. |
|
|
|||||
928. |
|
|
|||||
929. |
|
|
|||||
930. |
|
|
|||||
931. |
|
|
|||||
932. |
|
|
|||||
933. |
|
|
|||||
934. |
|
|
|||||
935. |
|
|
|||||
936. |
|
|
|||||
937. |
|
|
|||||
938. |
|
|
|||||
939. |
|
|
|||||
940. |
|
|
|||||
941. |
|
|
|||||
942. |
|
|
|||||
943. |
|
|
|||||
944. |
|
|
|||||
945. |
|
|
|||||
946. |
|
|
|||||
947. |
|
|
|||||
948. |
|
|
|||||
949. |
|
|
|||||
950. |
|
|
|||||
951. |
|
|
|||||
952. |
|
|
|||||
953. |
|
|
|||||
954. |
|
|
|||||
955. |
|
|
|||||
956. |
|
|
|||||
957. |
|
|
|||||
958. |
|
|
|||||
959. |
|
|
|||||
960. |
|
|
|||||
961. |
|
|
|||||
962. |
|
|
|||||
963. |
|
|
|||||
964. |
|
|
|||||
965. |
|
|
|||||
966. |
|
|
|||||
967. |
|
|
|||||
968. |
|
|
|||||
969. |
|
|
|||||
970. |
|
|
|||||
971. |
|
|
|||||
972. |
|
|
|||||
973. |
|
|
|||||
974. |
|
|
|||||
975. |
|
|
|||||
976. |
|
|
|||||
977. |
|
|
|||||
978. |
|
|
|||||
979. |
|
|
|||||
980. |
|
|
|||||
981. |
|
|
|||||
982. |
|
|
|||||
983. |
|
|
|||||
984. |
|
|
|||||
985. |
|
|
|||||
986. |
|
|
|||||
987. |
|
|
|||||
988. |
|
|
|||||
989. |
|
|
|||||
990. |
|
|
|||||
991. |
|
|
|||||
992. |
|
|
|||||
993. |
|
|
|||||
Da Wei/Kawthaung |
|||||||
994. |
Bhone Han Gyaw Bayint Naung Market, Da Wei, Thanin Thayi Division |
|
|||||
995. |
Phone Han Gyaw Infornt of Bayint Naung Market, Da Wei, Thanin Thayi Division |
|
|||||
Myeik |
|||||||
996. |
|
|
|||||
997. |
|
|
|||||
Pakokku |
|||||||
998. |
|
|
|||||
999. |
|
|
|||||
1000. |
|
|
|||||
1001. |
|
|
|||||
1002. |
|
|
|||||
1003. |
|
|
|||||
1004. |
|
|
|||||
1005. |
|
|
|||||
Magway |
|||||||
1006. |
|
|
|||||
Min Bu |
|||||||
1007. |
|
|
|||||
Myingyan |
|||||||
1008. |
|
|
|||||
Pyinmana |
|||||||
1009. |
|
|
|||||
1010. |
|
|
|||||
1011. |
|
|
|||||
1012. |
|
|
|||||
1013. |
|
|
|||||
1014. |
|
|
|||||
Monywa |
|||||||
1015. |
|
|
|||||
1016. |
|
|
|||||
1017. |
|
|
|||||
1018. |
|
|
|||||
1019. |
|
|
|||||
Sagaing |
|||||||
1020. |
|
|
|||||
Kale |
|||||||
1021. |
|
|
|||||
Pharkant |
|||||||
1022. |
|
|
|||||
Shwebo |
|||||||
1023. |
|
|
|||||
1024. |
Myo Min Chit Shwebo. Sagaing Division |
|
|||||
1025. |
|
|
|||||
Taunggyi |
|||||||
1026. |
|
|
|||||
Lashio |
|||||||
1027. |
|
|
|||||
1028. |
|
|
|||||
GIADA E OGGETTI IN GIADA |
|||||||
1029. |
|
|
|||||
1030. |
|
|
|||||
1031. |
|
|
|||||
1032. |
|
|
|||||
1033. |
|
|
|||||
1034. |
|
|
|||||
1035. |
|
|
|||||
1036. |
|
|
|||||
1037. |
|
|
|||||
1038. |
|
|
|||||
1039. |
|
|
|||||
1040. |
|
|
|||||
1041. |
|
|
|||||
1042. |
|
|
|||||
1043. |
|
|
|||||
1044. |
|
|
|||||
1045. |
|
|
|||||
1046. |
|
|
|||||
1047. |
|
|
|||||
1048. |
|
|
|||||
1049. |
|
|
|||||
1050. |
|
|
|||||
1051. |
|
|
|||||
1052. |
|
|
|||||
1053. |
|
|
|||||
1054. |
|
|
|||||
1055. |
|
|
|||||
1056. |
|
|
|||||
ARGENTIERI E OGGETTI IN ARGENTO |
|||||||
1057. |
|
|
|||||
1058. |
|
|
|||||
1059. |
|
|
|||||
1060. |
|
|
|||||
1061. |
|
|
|||||
1062. |
|
|
|||||
1063. |
|
|
|||||
1064. |
|
|
|||||
1065. |
|
|
|||||
1066. |
|
|
|||||
1067. |
|
|
|||||
1068. |
|
|
|||||
1069. |
|
|
|||||
1070. |
|
|
|||||
1071. |
|
|
|||||
1072. |
|
|
|||||
1073. |
|
|
|||||
1074. |
|
|
|||||
1075. |
|
|
|||||
1076. |
|
|
|||||
1077. |
|
|
|||||
1078. |
|
|
|||||
1079. |
|
|
|||||
1080. |
|
|
|||||
1081. |
|
|
|||||
1082. |
|
|
|||||
1083. |
|
|
|||||
1084. |
|
|
|||||
1085. |
|
|
|||||
1086. |
|
|
|||||
1087. |
|
|
|||||
ARGENTIERI FUORI RANGOON/YANGON |
|||||||
Mandalay |
|||||||
1088. |
|
|
|||||
1089. |
|
|
|||||
1090. |
|
|
|||||
1091. |
|
|
|||||
Sagaing |
|||||||
1092. |
Ba Hmin (U) & Khin Lay (Daw) Ywa Hltaung Ward, Sagaing |
|
|||||
1093. |
Ba Thi (U) Silversmith Ywa Hltaung (Near Mandalay) Sagaing |
|
|||||
1094. |
Hla Thaung (U) & Win May (Daw) Ywa Hltaung Ward, Sagaing |
|
|||||
1095. |
|
|
|||||
1096. |
|
|
|||||
Taunggyi |
|||||||
1097. |
|
|
ALLEGATO II
Elenco di cui agli articoli 9, 10 e 13
Note sulle tabelle:
1. |
Gli pseudonimi e le variazioni ortografiche sono indicate con il termine «alias». |
2. |
Se non diversamente indicato, tutti i passaporti e le carte d'identità sono della Birmania/Myanmar. |
A. EX CONSIGLIO DI STATO PER LA PACE E LO SVILUPPO (SPDC)
# |
Nome (ed eventuali pseudonimi) |
Informazioni sull'identità (funzione/titolo, data e luogo di nascita, numero di passaporto/ carta d'identità, coniuge o figlio/a di …) |
Sesso (M/F) |
A1a |
Comandante in capo, Gen. Than Shwe |
Presidente dell'SPDC, nato il 2.2.1933 |
M |
A1b |
Kyaing Kyaing |
Moglie del Gen. Than Shwe |
F |
A1c |
Thandar Shwe |
Figlia del Gen. Than Shwe |
F |
A1d |
Magg. Zaw Phyo Win |
Marito di Thandar Shwe, vicedirettore della sezione esportazioni, ministero del Commercio |
M |
A1e |
Khin Pyone Shwe |
Figlia del Gen. Than Shwe |
F |
A1f |
Aye Aye Thit Shwe |
Figlia del Gen. Than Shwe |
F |
A1g |
Tun Naing Shwe, alias Tun Tun Naing |
Figlio del Gen. Than Shwe, proprietario della J and J Company |
M |
A1h |
Khin Thanda |
Moglie di Tun Naing Shwe |
F |
A1i |
Kyaing San Shwe |
Figlio del Gen. Than Shwe |
M |
A1j |
Dr. Khin Win Sein |
Moglie del Gen. Kyaing San Shwe |
F |
A1k |
Thant Zaw Shwe, alias Maung Maung |
Figlio del Gen. Than Shwe |
M |
A1l |
Dewar Shwe |
Figlia del Gen. Than Shwe |
F |
A1m |
Kyi Kyi Shwe, alias Ma Aw |
Figlia del Gen. Than Shwe |
F |
A1n |
Ten. Col. Nay Soe Maung |
Marito di Kyi Kyi Shwe |
M |
A1o |
Pho La Pyae (Full Moon), alias Nay Shwe Thway Aung |
Figlio di Kyi Kyi Shwe e Nay Soe Maung, direttore di Yadanabon Cybercity |
M |
A2a |
Vicecomandante in capo, Gen. Maung Aye |
Vicepresidente dell'SPDC, nato il 25.12.1937 |
M |
A2b |
Mya Mya San |
Moglie del Gen. Maung Aye |
F |
A2c |
Nandar Aye |
Figlia del Gen. Maung Aye, moglie del Magg. Pye Aung, proprietaria della Queen Star Computer Co. |
F |
A3a |
Ten. Gen. Min Aung Hlaing |
Ex capo dell'Ufficio Operazioni speciali 2. Futuro comandante in capo |
M |
A3b |
Kyu Kyu Hla |
Moglie del Ten. Gen. Min Aung Hlaing |
F |
A4a |
Arnt Maung |
Direttore generale a riposo, Direzione degli affari religiosi |
M |
B. COMANDANTI REGIONALI
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (incluso comando) |
Sesso (M/F) |
B1a |
Brig. Gen. Tun Than |
Ex 77 LID, Bago. Comando di Yangon - Mingalardon (regione di Yangon) |
M |
B2a |
Brig. Gen. Ye Aung |
Comando centrale - Mandalay (regione di Mandalay) |
M |
B3a |
Brig. Gen. Soe Lwin |
Comando Nord-Ovest - Sagaing (regione di Sagaing) |
M |
B4a |
Brig. Gen. Zayar Aung, alias Zeya Aung |
Comando Nord - Myitkyina (Stato Kachin) |
M |
B5a |
Brig. Gen. Aung Kyaw Zaw |
Ex 77 LID. Comando Nord-Est - Lashio (Stato Shan settentrionale) |
M |
B6a |
Brig. Gen. Than Tun Oo |
Comando regione del Triangolo - Kentung (Stato Shan orientale) |
M |
B7a |
Brig. Gen. San Oo, alias Hsan Oo |
Comando Est - Taunggyi (Stato Shan meridionale) |
M |
B8a |
Brig. Gen. Tun Nay Lin |
Ex Rettore/Comandante, Accademia di medicina dei servizi della difesa. Comando Sud-Est - Mawlamyine (Stati Mon e Kayin) |
M |
B9a |
Brig. Gen. Khin Maung Htay |
Comando regione costiera - Myeik (regioni di Tanintharyi) |
M |
B10a |
Brig. Gen. Soe Htut |
Comando Sud - Taungoo (regione di Bago e Magwe) |
M |
B11a |
Brig. Gen. Tin Maung Win |
Comando Sud-Ovest - Bassein (regione di Ayeyarwady) |
M |
B12a |
Brig. Gen. Soe Thein |
Comando Ovest - An (Stati Rakhine e Chin) |
M |
B13a |
Brig. Gen. Maung Maung Aye |
Comando di Nay Pyi Taw - Nay Pyi Taw |
M |
B14a |
San San Yee |
Moglie del Brig. Gen. Maung Maung Aye |
F |
B15a |
Brig. Gen. Mya Tun Oo |
Comando centro-orientale - Kunhing (Stato Shan) |
M |
C. VICECOMANDANTI REGIONALI
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (incluso comando) |
Sesso (M/F) |
C1a |
Brig. Gen. Than Htut Aung |
Centro |
M |
C1b |
Moe Moe Nwe |
Moglie del Brig. Gen. Than Htut Aung |
F |
C2a |
Brig. Gen. Tin Maung Ohn |
Nord-Ovest |
M |
C3a |
Brig. Gen. San Tun |
Nord, nato il 2.3.1951, Rangoon/Yangon |
M |
C3b |
Tin Sein |
Moglie del Brig. Gen. San Tun, nata il 27.9.1950, Rangoon/Yangon |
F |
C3c |
Ma Khin Ei Ei Tun |
Figlia del Brig. Gen. San Tun, nata il 16.9.1979, direttrice della Ar Let Yone Co. Ltd |
F |
C3d |
Min Thant |
Figlio del Brig. Gen. San Tun, nato l'11.11.1982, Rangoon/Yangon, direttore della Ar Let Yone Co. Ltd |
M |
C3e |
Khin Mi Mi Tun |
Figlia del Brig. Gen. San Tun, nata il 25.10.1984, Rangoon/Yangon, direttrice della Ar Let Yone Co. Ltd |
F |
C4a |
Brig. Gen. Hla Myint |
Nord-Est |
M |
C4b |
Su Su Hlaing |
Moglie del Brig. Gen. Hla Myint |
F |
C5a |
Brig. Gen. Wai Lin |
Triangolo |
M |
C6a |
Brig. Gen. Chit Oo |
Est |
M |
C6b |
Kyin Myaing |
Moglie del Brig. Gen. Chit Oo |
F |
C7a |
Brig. Gen. Win Myint |
Vicecomandante regione Sud |
M |
C7b |
Mya Mya Aye |
Moglie del Brig. Gen. Win Myint |
F |
C8a |
Brig. Gen. Tint Swe |
Sud-Ovest |
M |
C8b |
Khin Thaung |
Moglie del Brig. Gen. Tint Swe |
F |
C8c |
Ye Min, alias Ye Kyaw Swar Swe |
Figlio del Brig. Gen. Tint Swe |
M |
C8d |
Su Mon Swe |
Moglie di Ye Min |
F |
C9a |
Brig. Gen. Tin Hlaing |
Ovest |
M |
C9b |
Hla Than Htay |
Moglie del Brig. Gen. Tin Hlaing |
F |
C10a |
Brig. Gen. Min Zaw |
Nay Pyi Taw |
M |
D. GOVERNO
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (incluso ministero) |
Sesso (M/F) |
D1a |
Thein Sein |
Presidente e capo esecutivo della Repubblica dell'Unione del Myanmar. Ex primo ministro. Ex membro dell'SPDC. Ex presidente del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP), nato il 20.4.1945 a Pathein |
M |
D2a |
Khin Khin Win |
Moglie di Thein Sein |
F |
D3a |
Tin Aung Myint Oo |
Vicepresidente della Repubblica dell'Unione del Myanmar. Ex primo segretario dell'SPDC. Ex viceprsidente del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP), nato il 29.5.1950 |
M |
D3b |
Khin Saw Hnin |
Moglie del Ten. Gen. Thiha Thura Tin Aung Myint Oo |
F |
D3c |
Cap. Naing Lin Oo |
Figlio del Ten. Gen. Thiha Thura Tin Aung Myint Oo |
M |
D3d |
Hnin Yee Mon |
Moglie del Cap. Naing Lin Oo |
F |
D4a |
Sai Mauk Kham |
Vicepresidente della Repubblica dell'Unione di Myanmar |
M |
D5a |
Magg. Gen. Hla Min |
Ministro della difesa. Ex capo dell'Ufficio Operazioni speciali 3. Ex comandante regionale Sud (Divisione Bago), nato il 26.1.1958 |
M |
D6a |
Ten. Gen. Ko Ko |
Ministro dell'interno. Ex capo dell'Ufficio Operazioni speciali 3 (Pegu, Irrawaddy, Arakan), nato a Mandalay il 10.3.1956 |
M |
D6b |
Sao Nwan Khun Sum |
Moglie del Ten. Gen. Ko Ko |
F |
D7a |
Thein Htaik, alias Hteik, alias Htike |
Ministro delle miniere. Ex ispettore generale dell'esercito, nato l'8.2.1952 a Yangon |
M |
D8a |
Thein Htay |
Ministro degli affari riguardanti i confini e dello sviluppo industriale. Ex viceministro della difesa, nato a Taunggyi il 7.9.1955 |
M |
D8b |
Myint Myint Khine |
Moglie del Magg. Gen. Thein Htay |
F |
D9a |
Soe Maung |
Gabinetto del Presidente. Ex giudice avvocato generale, membro del parlamento (camera bassa), nato il 20.12.1952 a Yezagyo |
M |
D9b |
Nang Phyu Phyu Aye |
Moglie di Soe Maung |
F |
D10a |
Aye Myint |
Ministro della scienza e della tecnologia. Ex viceministro della difesa |
M |
D11a |
Soe Thein |
Ministro dell'industria 2. Membro del parlamento (camera bassa), nato a Yangon il 7.9.1949 |
M |
D11b |
Khin Aye Kyin, alias Aye Aye |
Moglie di Soe Thein |
F |
D11c |
Yimon Aye |
Figlia di Soe Thein, nata il 12.7.1980 |
F |
D11d |
Aye Chan |
Figlio di Soe Thein, nato il 23.9.1973 |
M |
D11e |
Thida Aye |
Figlia di Soe Thein, nata il 23.3.1979 |
F |
D12a |
Wunna Maung Lwin |
Ministro degli affari esteri |
M |
D13a |
Dr. Pe Thet Khin |
Ministro della sanità |
M |
D14a |
Aung Min |
Ministro dei trasporti ferroviari, membro del parlamento (camera bassa), nato a Yangon il 20.11.1949 |
M |
D14b |
Wai Wai Thar, alias Wai Wai Tha |
Moglie di Aung Min |
F |
D14c |
Aye Min Aung |
Figlia di Aung Min |
F |
D14d |
Htoo Char Aung |
Figlio di Aung Min |
M |
D15a |
Khin Yi |
Ministro dell'immigrazione e della forza lavoro. Ex direttore generale delle forze di polizia di Myanmar, nato il 29.12.1952 a Myaung Mya |
M |
D15b |
Khin May Soe |
Moglie di Khin Yi |
F |
D16a |
Myint Hlaing |
Ministro dell'agricoltura e dell'irrigazione. Ex capo di stato maggiore (Difesa aerea), nato a Mogok il 13.8.1953 |
M |
D17a |
Thura Myint Maung |
Ministro degli affari religiosi, nato a Yesagyo il 19.1.1941 |
M |
D17b |
Aung Kyaw Soe |
Figlio di Thura Myint Maung |
M |
D17c |
Su Su Sandi |
Moglie di Aung Kyaw Soe |
F |
D17d |
Zin Myint Maung |
Figlia di Thura Myint Maung |
F |
D18a |
Khin Maung Myint |
Ministro dell'edilizia. Ex ministro dell'energia elettrica 2. Membro del parlamento (camera bassa), nato a Sagaing il 24.5.1951 |
M |
D18b |
Win Win Nu |
Moglie di Khin Maung Myint |
F |
D19a |
Tin Naing Thein |
Ministro della pianificazione nazionale, dell'allevamento e della pesca. Ex ministro del commercio, ex viceministro per le foreste. Membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D19b |
Aye Aye |
Moglie di Tin Naing Thein |
F |
D20a |
Kyaw Swa Khaing |
Ministro dell'industria 1. Ex viceministro dell'industria 2 |
M |
D20b |
Khin Phyu Mar |
Moglie di Kyaw Swa Khaing |
F |
D21a |
Than Htay |
Ministro dell'energia. Ex viceministro dell'energia, membro del parlamento (camera bassa), nato a Myanaung il 12.11.1954 |
M |
D21b |
Soe Wut Yi |
Moglie di Than Htay |
F |
D22a |
Dr. Mya Aye |
Ministro dell'istruzione |
M |
D23a |
Zaw Min |
Ministro dell'energia elettrica (1), membro del parlamento (camera bassa), nato il 30.10.1951 a Bago |
M |
D23b |
Khin Mi Mi |
Moglie di Zaw Min |
F |
D24a |
Khin Maung Soe |
Ministro dell'energia elettrica (2) |
|
D25a |
Hla Tun |
Ministro delle finanze e della pianificazione. Ex ministro delle finanze e delle entrate, membro del parlamento (camera bassa), nato l'11.7.1951 a Yangon |
M |
D25b |
Khin Than Win |
Moglie di Hla Tun |
F |
D26a |
Thein Nyunt |
Gabinetto del Presidente / Allevamento. Ex ministro per gli affari riguardanti il progresso delle zone di confine, le razze nazionali e lo sviluppo e sindaco di Naypyidaw, membro del parlamento (camera bassa), nato a Maubin l'8.10.1948 |
M |
D27a |
Kyin Khaing, alias Kyin Khine |
Moglie di Thein Nyunt |
F |
D28a |
(Wunna Kyaw Htin) Win Myint |
Ministro dello sviluppo economico. Presidente delle camere di commercio e dell'industria di Myanmar (UMFCCI) e proprietario della Shwe Nagar Min Co e dello Zeya Shwe Myay Football Club. Attualmente membro del parlamento (camera bassa), nato a Ye Oo il 21.4.1954 |
M |
D29a |
Tint Hsan |
Ministro del settore alberghiero e del turismo e ministro dello sport |
M |
D30a |
Kyaw Hsan |
Ministro dell'informazione e della cultura, membro del parlamento (camera bassa). Ex membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP), nato a Monywa il 20.5.1948 |
M |
D31b |
Kyi Kyi Win |
Moglie di Kyaw Hsan. Capo del Dipartimento Informazione della Federazione di Myanmar per la condizione femminile. |
F |
D32a |
Win Tun |
Ministro per le foreste |
M |
D33a |
Aung Kyi |
Ministro del lavoro, della previdenza sociale, degli aiuti e del reinsediamento. Ex ministro dell'occupazione (nominato ministro delle relazioni l'8.10.2007, incaricato delle relazioni con Aung San Suu Kyi), membro del parlamento (camera bassa), nato a Yangon l'1.11.1946 |
M |
D33b |
Thet Thet Swe |
Moglie di Aung Kyi |
F |
D34a |
Ohn Myint |
Ministro delle cooperative. Ex viceministro dell'agricoltura e dell'irrigazione |
M |
D34b |
Thet War |
Moglie di Ohn Myint |
F |
D35a |
Thein Htun |
Ministro delle poste e telecomunicazioni |
M |
D36a |
Nyan Htun Aung |
Ministro dei trasporti |
M |
D37a |
Htay Oo |
Ex ministro dell'agricoltura e dell'irrigazione. Ex segretario generale dell'USDA. Ex segretario generale del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP), nato il 20.1.1950 a Hintada, passaporto n. DM 105413, carta d'identità n. 10/Khatana (N) 009325 |
M |
D37b |
Ni Ni Win |
Moglie di Htay Oo |
F |
D37c |
Thein Zaw Nyo |
Figlio cadetto di Htay Oo |
M |
D38a |
Tin Htut |
Ex ministro delle cooperative. Membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D38b |
Tin Tin Nyunt |
Moglie di Tin Htut |
F |
D39a |
Khin Aung Myint |
Ex ministro della cultura. Membro del parlamento (camera alta), presidente della camera alta. Ex membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP) |
M |
D39b |
Khin Phyone |
Moglie di Khin Aung Myint |
F |
D40a |
Dr. Chan Nyein |
Ex ministro dell'istruzione, ex viceministro della scienza e della tecnologia. Ex membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP). Membro del parlamento (camera bassa), nato il 15.12.1944 |
M |
D40b |
Sandar Aung |
Moglie del Dr. Chan Nyein |
F |
D41a |
Lun Thi |
Ex ministro dell'energia, membro del parlamento (camera bassa), nato il 18.7.1940 |
M |
D41b |
Khin Mar Aye |
Moglie di Lun Thi |
F |
D41c |
Mya Sein Aye |
Figlia di Lun Thi |
F |
D41d |
Zin Maung Lun |
Figlio di Lun Thi |
M |
D41e |
Zar Chi Ko |
Moglie di Zin Maung Lun |
F |
D42a |
Prof. Dr. Kyaw Myint |
Ex ministro della sanità, membro del parlamento (camera bassa), nato nel 1940 |
M |
D42b |
Nilar Thaw |
Moglie del Prof. Dr. Kyaw Myint |
F |
D43a |
Maung Oo |
Ex ministro dell'interno ed ex ministro dell'immigrazione e degli affari demografici, membro del parlamento (camera bassa), nato nel 1952 |
M |
D43b |
Nyunt Nyunt Oo |
Moglie di Maung Oo |
F |
D44a |
Maung Maung Swe |
Ex ministro della previdenza sociale, degli aiuti e del reinsediamento, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D44b |
Tin Tin Nwe |
Moglie di Maung Maung Swe |
F |
D44c |
Ei Thet Thet Swe |
Figlia di Maung Maung Swe |
F |
D44d |
Kaung Kyaw Swe |
Figlio di Maung Maung Swe |
M |
D45a |
Aung Thaung |
Ex ministro dell'industria 1, membro del parlamento (camera bassa), ex membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP) |
M |
D45b |
Khin Khin Yi |
Moglie di Aung Thaung |
F |
D45c |
Magg. Moe Aung |
Figlio di Aung Thaung |
M |
D45d |
Dr. Aye Khaing Nyunt |
Moglie del Magg. Moe Aung |
F |
D45e |
Nay Aung |
Figlio di Aung Thaung, uomo d'affari, amministratore delegato dell'Aung Yee Phyoe Co. Ltd (allegato III, parte IV, n. 36) e direttore dell'IGE Co. Ltd (allegato III, parte IV, n. 35) |
M |
D45f |
Khin Moe Nyunt |
Moglie di Nay Aung |
F |
D45g |
Magg.. Pyi Aung, alias Pye Aung |
Figlio di Aung Thaung (sposato con A2c). Direttore dell'IGE Co. Ltd |
M |
D45h |
Khin Ngu Yi Phyo |
Figlia di Aung Thaung |
F |
D45i |
Dr. Thu Nanda Aung |
Figlia di Aung Thaung |
F |
D45j |
Aye Myat Po Aung |
Figlia di Aung Thaung |
F |
D46a |
Maung Maung Thein |
Ex ministro dell'allevamento e della pesca, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D46b |
Myint Myint Aye |
Moglie di Maung Maung Thein |
F |
D46c |
Min Thein, alias Ko Pauk |
Figlio di Maung Maung Thein |
M |
D47a |
Soe Tha |
Ex ministro della pianificazione nazionale e dello sviluppo economico, membro del parlamento (camera bassa), nato il 7.11.1944 |
M |
D47b |
Kyu Kyu Win |
Moglie di Soe Tha, nata il 3.11.1949 |
F |
D47c |
Kyaw Myat Soe, alias Aung Myat Soe |
Figlio di Soe Tha, nato il 14.2.1973/7.10.1974, attualmente in Australia |
M |
D47d |
Wei Wei Lay |
Moglie di Kyaw Myat Soe, nata il 12.9.1978/18.8.1975, attualmente in Australia |
F |
D47e |
Aung Soe Tha |
Figlio di Soe Tha, nato il 5.10.1980 |
M |
D47f |
Myat Myitzu Soe |
Figlia di Soe Tha, nata il 14.2.1973 |
F |
D47g |
San Thida Soe |
Figlia di Soe Tha, nata il 12.9.1978 |
F |
D47h |
Phone Myat Soe |
Figlio di Soe Tha, nato il 3.3.1983 |
M |
D48a |
Thaung |
Ex ministro della scienza e della tecnologia, membro del parlamento (camera bassa), nato il 6.7.1937 a Kyaukse |
M |
D48b |
May Kyi Sein |
Moglie di Thaung |
F |
D48c |
Aung Kyi |
Figlio di Thaung, nato nel 1971 |
M |
D49a |
Thura Aye Myint |
Ex ministro dello sport, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D49b |
Aye Aye |
Moglie di Thura Aye Myint |
F |
D49c |
Nay Linn |
Figlio di Thura Aye Myint |
M |
D50a |
Thein Zaw |
Ex ministro delle telecomunicazioni, delle poste e dei telegrafi, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D50b |
Mu Mu Win |
Moglie di Thein Zaw |
F |
D51a |
Thein Swe |
Ex ministro dei trasporti, (in precedenza: Gabinetto del primo ministro), membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D51b |
Mya Theingi |
Moglie di Thein Swe |
F |
D52a |
Soe Naing |
Ex ministro del settore alberghiero e del turismo, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
D52b |
Tin Tin Latt |
Moglie di Soe Naing |
F |
D52c |
Wut Yi Oo |
Figlia di Soe Naing |
F |
D52d |
Cap. Htun Zaw Win |
Marito di Wut Yi Oo |
M |
D52e |
Yin Thu Aye |
Figlia di Soe Naing |
F |
D52f |
Yi Phone Zaw |
Figlio di Soe Naing |
M |
D53a |
Kyaw Thu |
Presidente del consiglio di selezione e di addestramento del servizio civile, nato il 15.8.1949 |
M |
D53b |
Lei Lei Kyi |
Moglie di Kyaw Thu |
F |
E. VICEMINISTRI
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (incluso ministero) |
Sesso (M/F) |
E1a |
Magg. Gen. Kyaw Nyunt |
Viceministro della difesa |
M |
E2a |
Col. Aung Thaw |
Viceministro della difesa |
M |
E3a |
Magg. Gen. Zaw Win |
Viceministro degli affari riguardanti i confini. Ex comandante della base 3 del battaglione Lon Htein a Shwemyayar |
M |
E4a |
Maung Myint |
Viceministro degli affari esteri, nato il 21.5.1958 a Mandalay |
M |
E4b |
Dr. Khin Mya Win |
moglie di Maung Myint, nata il 21.1.1956 |
F |
E5a |
Dr. Myo Myint |
Viceministro degli affari esteri |
M |
E6a |
Soe Win |
Viceministro dell'informazione |
M |
E7a |
Ohn Than |
Viceministro dell'agricoltura e dell'irrigazione |
M |
E8a |
Khin Zaw |
Viceministro dell'agricoltura e dell'irrigazione |
M |
E9a |
Win Than |
Viceministro delle finanze e delle entrate |
M |
E10a |
Soe Tint |
Viceministro dell'edilizia |
M |
E11a |
Kyaw Lwin |
Viceministro dell'edilizia |
M |
E12a |
Dr. Kan Zaw |
Viceministro della pianificazione nazionale e dello sviluppo economico |
M |
E13a |
Dr. Pwint Hsan |
Viceministro del commercio |
M |
E14a |
Tint Lwin |
Viceministro delle comunicazioni, delle poste e dei telegrafi |
M |
E15a |
Phone Swe |
Viceministro della previdenza sociale, degli aiuti e del reinsediamento. Ex viceministro dell'interno, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
E15b |
San San Wai |
Moglie del Brig. Gen. Phone Swe |
F |
E16a |
Than Tun |
Viceministro delle cooperative |
M |
E17a |
Myint Thein |
Viceministro del lavoro. Ex giudice della Corte suprema |
M |
E18a |
Win Shein |
Viceministro dei trasporti. Ex comandante, quartier generale di addestramento navale |
M |
E19a |
Htay Aung |
Viceministro del settore alberghiero e del turismo |
M |
E20a |
Thein Aung |
Viceministro dell'industria 1 |
M |
E21a |
Myo Aung |
Viceministro dell'industria 2 |
M |
E22a |
Thura U Thaung Lwin |
Viceministro dei trasporti ferroviari |
M |
E23a |
Thant Shin |
Viceministro dei trasporti ferroviari |
M |
E24a |
Soe Aung |
Viceministro dell'energia |
M |
E25a |
Myint Zaw |
Viceministro dell'energia elettrica (1) |
M |
E26a |
Aung Than Oo |
Viceministro dell'energia elettrica (2) |
M |
E27a |
Aye Kyu |
Viceministro dell'istruzione |
M |
E28a |
Ba Shwe |
Viceministro dell'istruzione |
M |
E29a |
Dr. (Daw) Myat Myat Ohn Khin |
Viceministro della sanità |
M |
E30a |
Dr. Win Myint |
Viceministro della sanità |
M |
E31a |
(Daw) Sanda Khin |
Viceministro della cultura |
M |
E32a |
Dr. Maung Maung Htay |
Viceministro degli affari religiosi |
M |
E33a |
Dr. Ko Ko Oo |
Viceministro della scienza e della tecnologia |
M |
E34a |
Kyaw Kyaw Win |
Viceministro dell'immigrazione e degli affari demografici |
M |
E35a |
Aye Myint Kyu |
Viceministro dello sport |
M |
E36a |
Han Sein |
Viceministro dello sviluppo industriale di Myanmar |
M |
E37a |
Chan Maung |
Viceministro dello sviluppo industriale di Myanmar |
M |
E38a |
Khin Maung Aye |
Viceministo dell'allevamento e della pesca |
M |
E39 |
Kyaw Zan Myint |
Viceministro dell'interno |
M |
E39a |
Aung Tun |
Ex viceministro del commercio, membro del parlamento (camera bassa); presidente del comitato per i conti pubblici |
M |
E40a |
Myint Thein |
Ex viceministro dell'edilizia |
M |
E40b |
Mya Than |
Moglie di Myint Thein |
F |
E41a |
Tint Swe |
Ex viceministro dell'edilizia, nato il 7.11.1936 |
M |
E42a |
Aung Myo Min |
Ex viceministro dell'istruzione |
M |
E42b |
Thazin Nwe |
Moglie di Aung Myo Min |
F |
E42c |
Si Thun Aung |
Figlio di Aung Myo Min |
M |
E43a |
Myo Myint |
Ex viceministro dell'energia elettrica 1, membro del parlamento (camera alta) |
M |
E43b |
Tin Tin Myint |
Moglie di Myo Myint |
F |
E44a |
Hla Thein Swe |
Ex viceministro delle finanze e delle entrate, nato l'8.3.1957 |
M |
E44b |
Thida Win |
Moglie di Hla Thein Swe |
F |
E45a |
Win Myint |
Ex viceministro dell'energia elettrica (2), membro del parlamento (camera bassa) |
M |
E45b |
Tin Ma Ma Than |
Moglie di Win Myint |
F |
E46a |
Prof. Dr. Mya Oo |
Ex viceministro della sanità, membro del parlamento (camera alta), nato il 25.1.1940 |
M |
E46b |
Tin Tin Mya |
Moglie del Prof. Dr. Mya Oo |
F |
E46c |
Dr. Tun Tun Oo |
Figlio del Prof. Dr. Mya Oo, nato il 26.7.1965 |
M |
E46d |
Dr. Mya Thuzar |
Figlia del Prof. Dr. Mya Oo, nata il 23.9.1971 |
F |
E46e |
Mya Thidar |
Figlia del Prof. Dr. Mya Oo, nata il 10.6.1973 |
F |
E46f |
Mya Nandar |
Figlia del Prof. Dr. Mya Oo, nata il 29.5.1976 |
F |
E47a |
Aye Myint Kyu |
Ex viceministro del settore alberghiero e del turismo |
M |
E47b |
Prof. Khin Swe Myint |
Moglie di Aye Myint Kyu |
F |
E48a |
Win Sein |
Ex viceministro dell'immigrazione e degli affari demografici, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
E48b |
Wai Wai Linn |
Moglie di Win Sein |
F |
E49a |
Thein Tun |
Ex viceministro dell'industria 1 (viceministro aggiunto) |
M |
E50a |
Khin Maung Kyaw |
Ex viceministro dell'industria 2 |
M |
E50b |
Mi Mi Wai |
Moglie di Khin Maung Kyaw |
F |
E51a |
Kyaw Swa Khine, alias Kyaw Swar Khaing, alias Kyaw Swa Khaing |
Ex viceministro dell'industria 2, nato a Yangon il 28.2.1948 |
M |
E51b |
Khin Phyu Mar |
Moglie di Kyaw Swa Khine |
F |
E52a |
Tin Ngwe |
Ex viceministro degli affari riguardanti il progresso delle zone di confine, le razze nazionali e lo sviluppo |
M |
E52b |
Khin Mya Chit |
Moglie di Tin Ngwe |
F |
E53a |
Thaung Lwin |
Ex viceministro dei trasporti ferroviari |
M |
E53b |
Dr. Yi Yi Htwe |
Moglie di Thura Thaung Lwin |
F |
E54a |
Aung Ko |
Ex viceministro degli affari religiosi, membro USDA, membro del comitato esecutivo centrale |
M |
E54b |
Myint Myint Yee, alias Yi Yi Myint |
Moglie di Aung Ko |
F |
E55a |
Kyaw Soe |
Ex viceministro della scienza e della tecnologia, nato il 16.10.1944 |
M |
E56a |
Thurein Zaw |
Ex viceministro della pianificazione nazionale e dello sviluppo economico, membro del parlamento (camera bassa) |
M |
E56b |
Tin Ohn Myint |
Moglie di Thurein Zaw |
F |
E57a |
Kyaw Myin |
Ex viceministro della previdenza sociale, degli aiuti e del reinsediamento |
M |
E57b |
Khin Nwe Nwe |
Moglie di Kyaw Myin |
F |
E58a |
Pe Than |
Ex viceministro dei trasporti ferroviari |
M |
E58b |
Cho Cho Tun |
Moglie di Pe Than |
F |
E59a |
Nyan Tun Aung |
Ex viceministro dei trasporti, membro del parlamento (camera bassa), nato a Natogyi l'8.6.1948 |
M |
E59b |
Wai Wai |
Moglie di Nyan Tun Aung |
F |
E60a |
Dr. Paing Soe |
Ex viceministro della sanità (viceministro aggiunto) |
M |
E60b |
Khin Mar Swe |
Moglie del Dr. Paing Soe |
F |
E61a |
Thein Tun |
Ex viceministro delle poste e telecomunicazioni, membro del parlamento (camera bassa), nato a Myaing il 5.12.1947 |
M |
E61b |
Mya Mya Win |
Moglie di Thein Tun |
F |
E62a |
Tin Tun Aung |
Ex viceministro del lavoro |
M |
E. CHIEF MINISTERS STATI / REGIONI
# |
Nome (ed eventuali pseudonimi) |
Informazioni sull'identità (funzione/titolo, data e luogo di nascita, numero di passaporto/carta d'identità, coniuge o figlio/a di …) |
Sesso (M/F) |
E64a |
Thar Aye, alias Tha Aye |
Chief Minister della regione di Sagaing. Ex capo dell'Ufficio Operazioni speciali 1 (Kachin, Chin, Sagaing), nato il 16.2.1945 (in precedenza A11a) |
M |
E64b |
Wai Wai Khaing, alias Wei Wei Khaing |
Moglie di Thar Aye |
F |
E64c |
See Thu Aye |
Figlio di Thar Aye |
M |
E65a |
Khin Zaw |
Chief Minister della regione di Tanintharyi. Ex capo dell'Ufficio Operazioni speciali 4 (Karen, Mon, Tenasserim), in precedenza capo del BSO 6 dal giugno 2008 (in precedenza G42a) |
M |
E65b |
Khin Pyone Win |
Moglie di Khin Zaw |
F |
E65c |
Kyi Tha Khin Zaw |
Figlio di Khin Zaw |
M |
E65d |
Su Khin Zaw |
Figlia di Khin Zaw |
F |
E66a |
Myint Swe |
Ex capo dell'Ufficio Operazioni speciali 5 (Rangoon/Yangon). Chief Minister della regione di Yangon |
M |
E66b |
Khin Thet Htay |
Moglie di Myint Swe |
F |
E67a |
Brig. Gen. Zaw Min |
Chief Minister dello Stato Karen |
M |
E67b |
Nyunt Nyunt Wai |
Moglie del Brig. Gen. Zaw Min |
F |
E68a |
Hone Ngaing, alias Hon Ngai |
Chief Minister dello Stato Chin |
M |
E68b |
Wah Wah |
Moglie del Brig. Gen. Hone Ngaing, alias Hon Ngai |
F |
E69a |
Nyan Win |
Ex ministro degli affari esteri, ex vicecapo dell'addestramento delle forze armate, nato il 22.1.1953, attualmente membro del parlamento (camera bassa), Chief Minister della regione di Bago |
M |
E69b |
Myint Myint Soe |
Moglie di Nyan Win, nata il 15.1.1953 |
F |
E70a |
Brig. Gen. Thein Aung |
Chief Minister di Ayerarwaddy. Ex ministro per le foreste |
M |
E70b |
Khin Htay Myint |
Moglie del Brig. Gen. Thein Aung |
F |
E71a |
Ohn Myint |
Chief Minister dello Stato Mon. Ex ministro delle miniere |
M |
E71b |
San San |
Moglie di Ohn Myint |
F |
E71c |
Thet Naing Oo |
Figlio di Ohn Myint |
M |
E71d |
Min Thet Oo |
Figlio di Ohn Myint |
M |
E72a |
Ye Myint |
Chief Minister della regione di Mandalay. Ex capo della sicurezza delle questioni militari |
M |
E72b |
Myat Ngwe |
Moglie di Ye Myint |
F |
E73a |
La John Ngan Sai |
Chief Minister dello Stato Kachin |
M |
E74a |
Khin Maung Oo, alias U Bu Reh |
Chief Minister dello Stato Kayah |
M |
E75a |
Hla Maung Tin |
Chief Minister dello Stato Rakhine |
M |
E76a |
Sao Aung Myat |
Chief Minister dello Stato Shan |
M |
E77a |
Phone Maw Shwe |
Chief Minister dello Stato Magway |
M |
F. ALTRE AUTORITÀ IN MATERIA DI TURISMO
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa la carica occupata) |
Sesso (M/F) |
F1a |
Hla Htay |
Direttore generale presso la Direzione settore alberghiero e turismo (amministratore delegato dei sServizi alberghieri e turistici di Myanmar fino all'agosto 2004) |
M |
F2a |
Tin Maung Shwe |
Vicedirettore generale, Direzione settore alberghiero e turismo |
M |
F3a |
Soe Thein |
Amministratore delegato dei servizi alberghieri e turistici di Myanmar dall'ottobre 2004 (in precedenza: direttore generale) |
M |
F4a |
Khin Maung Soe |
Direttore generale |
M |
F5a |
Tint Swe |
Direttore generale |
M |
F6a |
Ten. Col. Yan Naing |
Direttore generale, ministero del settore alberghiero e del turismo |
M |
F7a |
Kyi Kyi Aye |
Direttore per la promozione del turismo, ministero del settore alberghiero e del turismo |
F |
G. ALTI UFFICIALI
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa la carica occupata) |
Sesso (M/F) |
G1a |
Magg. Gen. Hla Shwe |
Viceaiutante generale |
M |
G2a |
Brig. Gen. Than Htut |
Ex 11 LID. «Provost general» |
M |
G3a |
Ten. Gen. Kyaw Swe |
Ex comandante regionale Sud-Ovest (Divisione Irrawaddy) e ministro regionale senza portafoglio. Capo della sicurezza delle questioni militari |
M |
G3b |
Win Win Maw |
Moglie del Ten. Gen. Kyaw Swe |
F |
G4a |
Magg. Gen. Saw Hla |
Ex «Provost Marshal» |
M |
G4b |
Cho Cho Maw |
Moglie del Magg. Gen. Saw Hla |
F |
G5a |
Magg. Gen. Htin Aung Kyaw |
Vice-quartiermastro generale |
M |
G5b |
Khin Khin Maw |
Moglie del Magg. Gen. Htin Aung Kyaw |
F |
G6a |
Lun Maung |
Revisore dei conti generale dell'Unione |
M |
G6b |
May Mya Sein |
Moglie del Ten. Gen. Lun Maung |
F |
G7a |
Magg. Gen. Nay Win |
Assistente personale del presidente dell'SPDC |
M |
G8a |
Magg. Gen. Hsan Hsint |
Ex generale responsabile dell'assegnazione del personale militare |
M |
G8b |
Khin Ma Lay |
Moglie del Magg. Gen. Hsan Hsint |
F |
G8c |
Okkar San Sint |
Figlio del Magg. Gen. Hsan Hsint |
M |
G9a |
Magg. Gen. Hla Aung Thein |
Comandante in campo, Yangoon |
M |
G9b |
Amy Khaing |
Moglie del Magg. Gen. Hla Aung Thein |
F |
G10a |
Brig. Gen. Hla Myint Shwe |
Comandante, Accademia nazionale della difesa |
M |
G11a |
Magg. Gen. Mya Win |
Ex comandante, Accademia nazionale della difesa. Direttore dell'artiglieria e dei mezzi corazzati, membro del Consiglio UMEHL |
M |
G12a |
Magg. Gen. Nay Lin |
Direttore delle relazioni pubbliche e della guerra psicologica |
M |
G13a |
Brig. Gen. Tun Tun Oo |
Ex direttore delle relazioni pubbliche e della guerra psicologica |
M |
G14a |
Magg. Gen. Thein Tun |
Direttore dei segnali; membro del National Convention Convening Management Committee |
M |
G15a |
Magg. Gen. Than Htay |
Direttore degli approvvigionamenti militari e dei trasporti |
M |
G15b |
Nwe Nwe Win |
Moglie del Magg. Gen. Than Htay |
F |
G16a |
Magg. Gen. Khin Maung Tint |
Direttore dell'officina carte valori |
M |
G17a |
Magg. Gen. Sein Lin |
Direttore dell'approvvigionamento |
M |
G18a |
Magg. Gen. Kyi Win |
Ex direttore dell'artiglieria e dei mezzi corazzati. Membro del Consiglio UMEHL |
M |
G18b |
Khin Mya Mon |
Moglie del Magg. Gen. Kyi Win |
F |
G19a |
Magg. Gen. Tin Tun |
Direttore del genio militare |
M |
G19b |
Khin Myint Wai |
Moglie del Magg. Gen. Tin Tun |
F |
G20a |
Magg. Gen. Aung Thein |
Direttore reinsediamenti |
M |
G20b |
Htwe Yi, alias Htwe Htwe Yi |
Moglie del Magg. Gen. Aung Thein |
F |
G21a |
Brig. Gen. Than Maung |
Vicecapo dell'Accademia nazionale della difesa |
M |
G22a |
Brig. Gen. Win Myint |
Rettore del DSTA (Defence Services Technological Academy) |
M |
G23a |
Magg. Gen. Sein Win |
Capo di stato maggiore (Difesa aerea) |
M |
G24a |
Brig. Gen. Than Sein |
Capo dei servizi ospedalieri della difesa, Mingaladon, nato l'1.2.1946 a Bago |
M |
G24b |
Rosy Mya Than |
Moglie del Brig. Gen. Than Sein |
F |
G25a |
Brig. Gen. Win Than |
Amministratore delegato dell'Union of Myanmar Economic Holdings. Ex direttore delle acquisizioni |
M |
G26a |
Brig. Gen. Than Maung |
Direttore della milizia popolare e forze di confine |
M |
G27a |
Magg. Gen. Khin Maung Win |
Direttore delle industrie della difesa |
M |
G28a |
Brig. Gen. Win Aung |
Membro del consiglio di selezione e di addestramento del servizio civile |
M |
G29a |
Brig. Gen. Soe Oo |
Membro del consiglio di selezione e di addestramento del servizio civile |
M |
G30a |
Brig. Gen. Nyi Tun alias Nyi Htun |
Membro del consiglio di selezione e di addestramento del servizio civile |
M |
G31a |
Brig. Gen. Kyaw Aung |
Membro del consiglio di selezione e di addestramento del servizio civile |
M |
G32b |
Khin Thant Sin |
Moglie del Ten. Gen. Myint Hlaing |
F |
G32c |
Hnin Nandar Hlaing |
Figlia del Ten. Gen. Myint Hlaing |
F |
G32d |
Thant Sin Hlaing |
Figlio del Gen. Myint Hlaing |
M |
G33a |
Magg. Gen. Mya Win |
Direttore dell'artiglieria, ministero della difesa |
M |
G34a |
Magg. Gen. Tin Soe |
Direttore dei mezzi corazzati, ministero della difesa |
M |
G35a |
Magg. Gen. Than Aung |
Direttore, ministero della difesa, Direzione del personale medico |
M |
G36a |
Magg. Gen. Ngwe Thein |
Ministero della difesa |
M |
G37a |
Col. Thant Shin |
Direttore generale, gabinetto del primo ministro |
M |
G38a |
Gen. Thura Myint Aung |
Aiutante generale (promosso da comando regionale Sud-Ovest) |
M |
G39a |
Magg. Gen. Maung Shein |
In precedenza ispezione servizi della difesa e controllore generale |
M |
G40a |
Magg. Gen. Tha Aye |
Ministero della difesa |
M |
G41a |
Col. Myat Thu |
Comandante della regione militare 1 di Rangoon (Rangoon Nord) |
M |
G42a |
Col. Nay Myo |
Comandante della regione militare 2 (Rangoon Est) |
M |
G43a |
Col. Tin Hsan |
Comandante della regione militare 3 (Rangoon Ovest) |
M |
G44a |
Col. Khin Maung Htun |
Comandante della regione militare 4 (Rangoon Sud) |
M |
G45a |
Col. Tint Wai |
Comandante del comando controllo delle operazioni n. 4 (Mawbi) |
M |
G46a |
San Nyunt |
Comandante dell'unità militare di supporto n. 2 dell'Ufficio Affari per la sicurezza militare |
M |
G47a |
Magg. Gen. Win Hsan |
Direttore delle acquisizioni |
M |
G48a |
Magg. Mya Thaung |
Comandante della base 5 del battaglione Lon Htein a Mawbi |
M |
G49a |
Magg. Aung San Win |
Comandante della base 7 del battaglione Lon Htein a Thanlin Township |
M |
G50a |
Magg. Gen. Khin Aung Myint |
Ex capo di stato maggiore (Aviazione) |
M |
G51a |
Magg. Gen. Hla Htay Win |
Capo dell'addestramento delle forze armate dal 23.6.2008. Proprietario della Htay Co. (industria forestale e legname) |
M |
G52a |
Mar Mar Wai |
Moglie del Magg. Gen. Hla Htay Win |
F |
G53a |
Ten. Gen. Ohn Myint |
Capo dell'Ufficio Operazioni speciali 6 (Naypyidaw e Mandalay) dal maggio 2009. |
M |
G53b |
Nu Nu Swe |
Moglie del Ten. Gen. Ohn Myint |
F |
G53c |
Kyaw Thiha, alias Kyaw Thura |
Figlio del Ten. Gen. Ohn Myint |
M |
G53d |
Nwe Ei Ei Zin |
Moglie di Kyaw Thiha |
F |
G54a |
Magg. Gen. Win Myint |
Generale responsabile dell'assegnazione del personale militare. Ex comandante regionale di Rangoon (Yangon) |
M |
G54b |
Kyin Myaing |
Moglie del Magg. Gen. Win Myint |
F |
G55a |
Ten. Gen. Yar Pyae, alias Ya Pyae, Ya Pye, Ya Pyrit, Yar Pye e Yar Pyrit |
Giudice avvocato generale. Ex comandante regionale Est (Stato Shan meridionale) |
M |
G55b |
Thinzar Win Sein |
Moglie del Ten. Gen. Yar Pyae, alias Ya Pyae, Ya Pye, Ya Pyrit, Yar Pye e Yar Pyrit |
F |
G56a |
Ten. Gen. Thaung Aye |
Ispettore generale dei servizi della difesa. Ex comandante regionale Ovest (Stato Rakhine) |
M |
G56b |
Thin Myo Myo Aung |
Moglie del Ten. Gen. Thaung Aye |
F |
G57a |
Ten. Gen. Khin Zaw Oo |
Ex comandante regione costiera (Divisione Tanintharyi), aiutante generale e presidente dell'UMEHL, nato il 24.06.1951 |
M |
G58a |
Ten. Gen. Kyaw Phyo |
Capo ispezione serivizi della difesa e controllore generale. Ex comandante regionale per il Triangolo (Stato Shan orientale) |
M |
G59a |
Magg. Gen. Wai Lwin |
Quartiermastro generale. Ex comandante regionale (Nay Pyi Daw) |
M |
G59b |
Swe Swe Oo |
Moglie del Magg. Gen. Wai Lwin |
F |
G59c |
Wai Phyo Aung |
Figlio del Magg. Gen. Wai Lwin |
M |
G59d |
Oanmar Kyaw Tun, alias Ohnmar Kyaw Tun |
Moglie di Wai Phyo Aung |
F |
G59e |
Wai Phyo |
Figlio del Magg. Gen. Wai Lwin |
M |
G59f |
Lwin Yamin |
Figlia del Magg. Gen. Wai Lwin |
F |
Marina |
|||
G60a |
Viceammiraglio Nyan Tun |
Comandante in capo (Marina) |
M |
G60b |
Khin Aye Myint |
Moglie di Nyan Tun |
F |
G61a |
Commodoro Brig. Gen. Thura Thet Swe |
Comandante del comando della regione navale di Taninthayi |
M |
G62a |
Commodoro Myint Lwin |
Comandante del comando della regione navale di Irrawaddy |
M |
Aviazione |
|||
G63a |
Ten. Gen. Myat Hein |
Comandante in capo (Aviazione) |
M |
G63b |
Htwe Htwe Nyunt |
Moglie del Ten. Gen. Myat Hein |
F |
G64a |
Brig. Gen. Ye Chit Pe |
Addetto presso il comandante in capo (Aviazione), Mingaladon |
M |
G65a |
Brig. Gen. Khin Maung Tin |
Comandante della scuola di addestramento aeronautico Shande, Meiktila |
M |
G66a |
Brig. Gen. Zin Yaw |
Comandante della base aerea di Pathein. Capo di stato maggiore (Aviazione), membro del Consiglio UMEHL |
M |
G66b |
Khin Thiri |
Moglie del Brig. Gen. Zin Yaw |
F |
G66c |
Zin Mon Aye |
Figlia del Brig. Gen. Zin Yaw, nata il 26.3.1985 |
F |
G66d |
Htet Aung |
Figlio del Brig. Gen. Zin Yaw, nato il 9.7.1988 |
M |
Divisioni d'infanteria leggera (LID) |
|||
G67a |
Brig. Gen. Kyaw Htoo Lwin |
33 LID, Sagaing |
M |
G68a |
Brig. Gen. Taut Tun |
44 LID |
M |
G69a |
Brig. Gen. Aye Khin |
55 LID, Lalaw |
M |
G70a |
Brig. Gen. San Myint |
66 LID, Pyi |
M |
G71a |
Brig. Gen. Aung Kyaw Hla |
88 LID, Magwe |
M |
G72a |
Brig.Gen. Tin Oo Lwin |
99 LID, Meiktila |
M |
G73a |
Brig. Gen. Sein Win |
101 LID, Pakokku |
M |
G74a |
Col. Than Han |
Divisione d'infanteria leggera 66 |
M |
G75a |
Ten. Col. Htwe Hla |
Divisione d'infanteria leggera 66 |
M |
G76a |
Ten. Col. Han Nyunt |
Divisione d'infanteria leggera 66 |
M |
G77a |
Col. Ohn Myint |
Divisione d'infanteria leggera 77 |
M |
G78a |
Magg. Hla Phyo |
Divisione d'infanteria leggera 77 |
M |
G79a |
Col. Myat Thu |
Comandante tattico dell'11a LID |
M |
G80a |
Col. Htein Lin |
Comandante tattico dell'11a LID |
M |
G81a |
Ten. Col. Tun Hla Aung |
Comandante tattico dell'11a LID |
M |
G82a |
Col. Aung Tun |
Brigata 66 |
M |
G83a |
Cap. Thein Han |
Brigata 66 |
M |
G83b |
Hnin Wutyi Aung |
Moglie del Cap. Thein Han |
F |
G84a |
Ten. Col. Mya Win |
Comandante tattico della 77a LID |
M |
G85a |
Col. Win Te |
Comandante tattico della 77a LID |
M |
G86a |
Col. Soe Htway |
Comandante tattico della 77a LID |
M |
G87a |
Ten. Col. Tun Aye |
Comandante del 702o battaglione d'infanteria leggera |
M |
G88a |
Nyan Myint Kyaw |
Comandante del battaglione d'infanteria 281 (Mongyang, Stato Shan (est)) |
M |
Altri Brigadieri Generali |
|||
G89a |
Brig. Gen. Htein Win |
Stazione Taikkyi |
M |
G90a |
Brig. Gen. Kyaw Oo Lwin |
Comandante Stazione Kalay |
M |
G91a |
Brig. Gen. Khin Zaw Win |
Stazione Khamaukgyi |
M |
G92a |
Brig. Gen. Kyaw Aung |
Sud MR, Comandante Stazione Toungoo |
M |
G93a |
Brig. Gen. Myint Hein |
Comando delle operazioni militari -3, Stazione Mogaung |
M |
G94a |
Brig. Gen. Tin Ngwe |
Ministero della difesa |
M |
G95a |
Brig. Gen. Myo Lwin |
Comando delle operazioni militari -7, Stazione Pekon |
M |
G96a |
Brig. Gen. Myint Soe |
Comando delle operazioni militari -5, Stazione Taungup |
M |
G97a |
Brig. Gen. Myint Aye |
Comando delle operazioni militari -9, Stazione Kyauktaw |
M |
G98a |
Brig. Gen. Nyunt Hlaing |
Comando delle operazioni militari -17, Stazione Mong Pan |
M |
G99a |
Brig. Gen. Ohn Myint |
Stato Mon, membro USDA CEC |
M |
G100a |
Brig. Gen. Soe Nwe |
Comando delle operazioni militari -21, Stazione Bhamo |
M |
G101a |
Brig. Gen. Than Tun |
Comandante Stazione Kyaukpadaung |
M |
G102a |
Brig. Gen. Than Tun Aung |
Comando delle operazioni regionali-Sittwe |
M |
G103a |
Brig. Gen. Thet Naing |
Comandante Stazione Aungban |
M |
G104a |
Brig. Gen. Thein Hteik |
Comando delle operazioni militari -13, Stazione Bokpyin |
M |
G105a |
Brig. Gen. Thura Myint Thein |
Comando delle operazioni tattiche Namhsan, attualmente amministratore delegato della Myanmar Economic Corporation (MEC) |
M |
G106a |
Brig. Gen. Win Aung |
Comandante Stazione Mong Hsat |
M |
G107a |
Brig. Gen. Myo Tint |
Ufficiale con compiti speciali, ministero dei trasporti |
M |
G108a |
Brig. Gen. Thura Sein Thaung |
Ufficiale con compiti speciali, ministero della previdenza sociale |
M |
G109a |
Brig. Gen. Phone Zaw Han |
Sindaco di Mandalay dal febbraio 2005 e presidente del Comitato per lo sviluppo di Mandalay, in precedenza comandante di Kyaukme |
M |
G109b |
Moe Thidar |
Moglie del Brig. Gen. Phone Zaw Han |
F |
G110a |
Brig. Gen. Win Myint |
Comandante Stazione Pyinmana |
M |
G111a |
Brig. Gen. Kyaw Swe |
Comandante Stazione Pyin Oo Lwin |
M |
G112a |
Brig. Gen. Soe Win |
Comandante Stazione Bahtoo |
M |
G113a |
Magg. Gen. Thein Htay |
Ex vicecapo per la produzione di armi militari, ministero della difesa. Attualmente: Direttore delle industrie della difesa |
M |
G114a |
Brig. Gen. Myint Soe |
Comandante Stazione Rangoon |
M |
G115a |
Brig. Gen. Myo Myint Thein |
Capo dei servizi ospedalieri della difesa Pyin Oo Lwin |
M |
G116a |
Brig. Gen. Sein Myint |
Ex presidente PDC (Pegu), Divisione Bago |
M |
G117a |
Brig. Gen. Hong Ngai (Ngaing) |
Presidente PDC Stato Chin |
M |
G118a |
Brig. Gen. Win Myint |
Ex presidente PDC Stato Kayah |
M |
Uffici Operazioni speciali |
|||
G119a |
Ten. Gen. Myint Soe |
Capo dell'Uffio Operazioni speciali 1. Ex comandante regionale Nord-Ovest (Divisione Sagaing) e ministro regionale senza portafoglio |
M |
G120a |
Ten. Gen. Aung Than Htut |
Capo dell'Uffio Operazioni speciali 2. Ex comandante regionale Nord-Est (Stato Shan settentrionale) |
M |
G120b |
Cherry |
Moglie del Ten. Gen. Aung Than Htut |
F |
G121a |
Ten. Gen. Thet Naing Win |
Capo dell'Uffio Operazioni speciali 4. Ex comandante regionale Sud-Est (Stato Mon) |
M |
G122a |
Ten. Gen. Tin Ngwe |
Capo dell'Uffio Operazioni speciali 5. Ex comandante regionale centrale (Divisione Mandalay) |
M |
G122b |
Khin Thida |
Moglie del Ten. Gen. Tin Ngwe |
F |
G123a |
Ten. Gen. Soe Win |
Capo dell'Uffio Operazioni speciali 6. Ex comandante regionale Nord (Stato Kachin) |
M |
G123b |
Than Than Nwe |
Moglie del Ten. Gen. Soe Win |
F |
H. UFFICIALI MILITARI INCARICATI DELLE PRIGIONI E DELLA POLIZIA
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa la carica occupata) |
Sesso (M/F) |
H1a |
Brig. Gen. Kyaw Kyaw Tun |
Direttore generale delle forze di polizia di Myanmar. Ex vicecomandante regionale di Rangoon (Yangon) |
M |
H1b |
Khin May Latt |
Moglie del Brig. Gen. Kyaw Kyaw Tun |
F |
H2a |
Zaw Win |
Direttore Generale dell'Amministrazione penitenziaria (ministero degli affari interni) dall'agosto 2004, in precedenza vicedirettore generale delle forze di polizia di Myanmar e ex Brig. Gen.. Ex militare |
M |
H2b |
Nwe Ni San |
Moglie di Zaw Win |
|
H3a |
Aung Saw Win |
Direttore generale, Ufficio investigazioni speciali |
M |
H4a |
Brig. Gen. di polizia Khin Maung Si |
Capo di stato magg. delle forze di polizia |
M |
H5a |
Ten. Col. Tin Thaw |
Comandante dell'Istituto tecnico statale |
M |
H6a |
Maung Maung Oo |
Capo della squadra interrogatori dell'Ufficio affari per la sicurezza militare nella prigione di Insein |
M |
H7a |
Myo Aung |
Direttore delle carceri di Rangoon |
M |
H8a |
Brig. Gen. di polizia Zaw Win |
Vicedirettore di polizia |
M |
H9a |
Ten. Col. di polizia Zaw Min Aung |
Sezione speciale |
M |
I.a EX ASSOCIAZIONE PER L'UNIONE, LO SVILUPPO, LA SOLIDARIETÀ (USDA)
(Ex alti funzionari USDA non menzionati altrove)
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa la carica occupata) |
Sesso (M/F) |
I1a |
Aung Thein Lin, alias Aung Thein Lynn |
Sindaco di Yangon e presidente del Comitato per lo sviluppo di Yangon (Segretario). Ex membro del Comitato esecutivo centrale dell'USDA e del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP), membro del parlamento, nato nel 1952 |
M |
I1b |
Khin San Nwe |
Moglie di Aung Thein Lin |
F |
I1c |
Thidar Myo |
Figlia di Aung Thein Lin |
F |
I2a |
Col. Maung Par, alias Maung Pa |
Vicesindaco del Comitato per lo sviluppo di Yangon I. Ex membro del Comitato esecutivo centrale I |
M |
I2b |
Khin Nyunt Myaing |
Moglie del Col. Maung Par |
F |
I2c |
Naing Win Par |
Figlio del Col. Maung Par |
M |
I3a |
Nyan Tun Aung |
Ex membro del Comitato esecutivo centrale |
M |
I4a |
Aye Myint |
Ex membro del Comitato esecutivo di Rangoon |
M |
I5a |
Tin Hlaing |
Ex membro del Comitato esecutivo di Rangoon |
M |
I6a |
Soe Nyunt |
Ex ufficiale di stato maggiore a Yangon Est |
M |
I7a |
Chit Ko Ko |
Ex presidente del Consiglio per la pace e lo sviluppo presso il municipio di Mingala Taungnyunt |
M |
I8a |
Soe Hlaing Oo |
Ex segretario del Consiglio per la pace e lo sviluppo presso il municipio di Mingala Taungnyunt |
M |
I9a |
Cap. Kan Win |
Ex capo delle forze di polizia del municipio di Mingala Taungnyunt |
M |
I10a |
That Zin Thein |
Ex capo del Comitato per gli affari riguardanti lo sviluppo di Mingala Taungnyunt |
M |
I11a |
Khin Maung Myint |
Ex capo del Dipartimento «Immigrazione e affari demografici» di Mingala Taungnyunt |
M |
I12a |
Zaw Lin |
Ex segretario presso il municipio di Mingala Taungnyunt, USDA |
M |
I13a |
Win Hlaing |
Ex cosegretario presso il municipio di Mingala Taungnyunt, USDA |
M |
I14a |
San San Kyaw |
Ex ufficiale di stato maggiore del Dipartimento «Informazione e pubbliche relazioni» del ministero dell'informazione presso il municipio di Mingala Taungnyunt |
F |
I15a |
Ten. Gen. Myint Hlaing |
Ministero della difesa. Ex membro dell'USDA |
M |
I.b PARTITO DELLA SOLIDARIETÀ E DELLO SVILUPPO DELL'UNIONE (USDP)
(Altri membri della dirigenza dell'USDP sono stati menzionati altrove)
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa la carica occupata) |
Sesso (M/F) |
I16a |
Thura Shwe Mann |
Vicepresidente del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP). Ex capo di stato maggiore SPDC, Coordinatore Operazioni speciali, nato l'11.7.1947. Membro del parlamento (camera bassa), presidente della camera bassa |
M |
I16b |
Khin Lay Thet |
Moglie del Gen. Thura Shwe Mann |
F |
I16c |
Aung Thet Mann, alias Shwe Mann Ko Ko |
Figlio di Thura Shwe Mann, Ayeya Shwe War (Wah) Company, 5, Pyay Road, Hlaing Township, Yangon e coproprietario di RedLink Communications Co. Ltd, No. 20, Building B, Mya Yeik Nyo Royal Hotel, Pa-Le Road, Bahan Township, Yangon, nato il 19.6.1977 |
M |
I16d |
Khin Hnin Thandar |
Moglie di Aung Thet Mann |
F |
I16e |
Toe Naing Mann |
Figlio di Thura Shwe Mann, nato il 29.06.1978, proprietario di Global Net and Red Link Communications Co. Ltd, No. 20, Building B, Mya Yeik Nyo Royal Hotel, Pa-Le Road, Bahan Township, Yangon , Internet Service Providers |
M |
I16f |
Zay Zin Latt |
Moglie di Toe Naing Mann, figlia di Khin Shwe, nata il 24.3.1981 |
F |
I17a |
Tin Aye |
Vicepresidente del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (USDP). Presidente della commissione elettorale. Ex capo dell'approvvigionamento militare ed ex capo dell'UMEHL. |
M |
I17b |
Kyi Kyi Ohn |
Moglie di Tin Aye |
F |
I17c |
Zaw Min Aye |
Figlio di Tin Aye |
M |
J. PERSONE CHE BENEFICIANO DELLE POLITICHE ECONOMICHE DEL GOVERNO E ALTRE PERSONE ASSOCIATE AL REGIME
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa società) |
Sesso (M/F) |
J1a |
Tay Za |
Amministratore delegato, Htoo Trading Co (allegato III, parte IV, n. 1); Htoo Construction Co., nato il 18.7.1964; carta d'identità MYGN 006415. Proprietario del Yangon United Football Club. Padre: Myint Swe (6.11.1924); madre: Daw Ohn (12.8.1934) |
M |
J1b |
Thidar Zaw |
Moglie di Tay Za, nata il 24.2.1964; carta d'identità KMYT 006865. Genitori: Zaw Nyunt (deceduto), Htoo (deceduta) |
F |
J1c |
Pye Phyo Tay Za |
Figlio di Tay Za , nato il 29.1.1987 |
M |
J1d |
Ohn |
Madre di Tay Za, nata il 12.8.1934 |
F |
J2a |
Thiha |
Fratello di Tay Za, nato il 24.6.1960. Direttore, Htoo Trading. Distributore di «London cigarettes» (Myawaddy Trading) |
M |
J2b |
Shwe Shwe Lin |
Moglie di Thiha |
F |
J3a |
Aung Ko Win, alias Saya Kyaung |
Kanbawza Bank e Myanmar Billion Group, Nilayoma Co. Ltd, East Yoma Co. Ltd; agente per «London Cigarettes» negli Stati Shan e Kayah and owner of Kanbawza Football Club |
M |
J3b |
Nan Than Htwe, alias Nan Than Htay |
Moglie di Aung Ko Win |
F |
J3c |
Nang Lang Kham, alias Nan Lan Khan |
Figlia di Aung Ko Win, nata l'1.6.1988 |
F |
J4a |
Tun Myint Naing, alias Steven Law, Htun Myint Naing, Htoon Myint Naing |
Stewen Law Asia World Co. (allegato III, parte IV, n. 26), nato il 15.5.1958 o il 27.8.1960, proprietario del Magway Football Club |
M |
J4b |
Cecilia Ng, alias Ng Seng Hong, alias Seng Hong o Ng Sor Hon |
Moglie di Tun Myint Naing. Direttore generale della Golden Aaron Pte Ltd (Singapore) |
F |
J4c |
Lo Hsing-han |
Padre di Tun Myint Naing, alias Steven Law, nato nel 1938 o 1935 |
M |
J5a |
Khin Shwe |
Zaykabar Co. (allegato III, parte IV, n. 14), nato il 21.1.1952 |
M |
J5b |
San San Kywe |
Moglie di Khin Shwe |
F |
J5c |
Zay Thiha |
Figlio di Khin Shwe, nato l'1.1.1977, amministratore delegato della Zaykabar Co. Ltd |
M |
J5d |
Nandar Hlaing |
Moglie di Zay Thiha |
F |
J6a |
Htay Myint |
Yuzana Co. (allegato III, parte IV, n. 29), nato il 6.2.1955; anche Yuzana Supermarket, Yuzana Hotel (allegato III, parte IV, n. 31), Yuzana Oil Palm Project e proprietario del Southern Myanmar United Football Club |
M |
J6b |
Aye Aye Maw |
Moglie di Htay Myint, nata i1 17.11.1957 |
F |
J6c |
Win Myint |
Fratello di Htay Myint, nato il 29.5.1952, Direttore, Yuzana Co. |
M |
J6d |
Lay Myint |
Fratello di Htay Myint, nato il 6.2.1955, Direttore, Yuzana Co. |
M |
J6e |
Kyin Toe |
Fratello di Htay Myint, nato il 29.4.1957, Direttore, Yuzana Co. |
M |
J6f |
Zar Chi Htay |
Figlia di Htay Myint, direttore della Yuzana Co., nata il 17.2.1981 |
F |
J6g |
Khin Htay Lin |
Direttore, Yuzana Co., nato il 14.4.1969 |
M |
J7a |
Kyaw Win |
Shwe Thanlwin Trading Co. (allegato III, parte IV, n. 15) (distributore esclusivo di Thaton Tires sotto il controllo del ministero dell'industria 2) |
M |
J7b |
Nan Mauk Loung Sai, alias Nang Mauk Lao Hsai |
Moglie di Kyaw Win |
F |
J8a |
Magg. Gen. (a riposo) Nyunt Tin |
Ex ministro dell'agricoltura e dell'irrigazione, a riposo dal settembre 2004 |
M |
J8b |
Khin Myo Oo |
Moglie del Magg. Gen. (a riposo) Nyunt Tin |
F |
J8c |
Kyaw Myo Nyunt |
Figlio del Magg. Gen. (a riposo) Nyunt Tin |
M |
J8d |
Thu Thu Ei Han |
Figlia del Magg. Gen. (a riposo) Nyunt Tin |
F |
J9a |
Than Than Nwe |
Moglie del Gen. Soe Win. Ex primo ministro (deceduto) |
F |
J9b |
Nay Soe |
Figlio del Gen. Soe Win. Ex primo ministro (deceduto) |
M |
J9c |
Theint Theint Soe |
Figlia del Gen. Soe Win. Ex primo ministro (deceduto) |
F |
J9d |
Sabai Myaing |
Moglie di Nay Soe |
F |
J9e |
Htin Htut |
Marito di Theint Theint Soe |
M |
J10a |
Maung Maung Myint |
Amministratore delegato di Myangon Myint Co. Ltd (allegato III, parte IV, n. 32) |
M |
J11a |
Maung Ko |
Direttore, impresa estrattiva Htarwara (allegato I, n. 549) |
M |
J12a |
Zaw Zaw, alias Phoe Zaw |
Amministratore delegato di Max Myanmar (allegato III, parte IV, n. 16), nato il 22.10.1966 |
M |
J12b |
Htay Htay Khine (Khaing) |
Moglie di Zaw Zaw |
F |
J13a |
Chit Khaing, alias Chit Khine |
Amministratore delegato, Eden group of companies (allegato III, parte IV, n. 20) e proprietario del Delta United Football Club |
M |
J14a |
Maung Weik |
Maung Weik & Co Ltd |
M |
J15a |
Aung Htwe |
Amministratore delegato, Golden Flower Construction Company (allegato III, parte IV, n. 22) |
M |
J16a |
Kyaw Thein |
Direttore e socio della Htoo Trading (allegato III, parte IV, n. 1), nato il 25.10.1947 |
M |
J17a |
Kyaw Myint |
Proprietario, Golden Flower Co. Ltd (allegato III, parte IV, n. 22), 214 Wardan Street, Lamadaw, Yangon |
M |
J18a |
Nay Win Tun |
Ruby Dragon Jade and Gems Co. Ltd (allegato I, nn. 669 e 1155) |
M |
J19a |
Aung Zaw Ye Myint |
Proprietario di Yetagun Construction Co (allegato III, parte IV, n. 41) |
M |
J20a |
Eike (Eik) Htun, alias Ayke Htun, alias Aik Tun, alias Patric Linn |
Nato il 21.10.1948 a Mongkai Amministratore delegato della Olympic Construction Co. e Shwe Taung Development Co. Ltd (584, 5F High Tech Tower Corner 7th Street and Strand Road, Lanmadaw Township, Yangon) e della Asia Wealth Bank |
M |
J20b |
Sandar Tun |
Figlia di Eike Htun, nata il 23.8.1974 a Yangon |
F |
J20c |
Aung Zaw Naing |
Figlio di Eike Htun |
M |
J20d |
Mi Mi Khaing |
Figlio di Eike Htun |
M |
J21a |
«Dagon» Win Aung |
Dagon International Co. Ltd (allegato I, n. 17, allegato III, parte IV, n. 33), nato il 30.9.1953 a Pyay, carta d'identità PRE 127435 |
M |
J21b |
Moe Mya Mya |
Moglie di «Dagon» Win Aung, nata il 28.8.1958, carta d'identità B/RGN 021998 |
F |
J21c |
Ei Hnin Pwint, alias Christabelle Aung |
Figlia di «Dagon» Win Aung, nata il 22.2.1981, Direttore del Palm Beach Resort di Ngwe Saung |
F |
J21d |
Thurane Aung, alias Christopher Aung, Thurein Aung |
Figlio di «Dagon» Win Aung, nato il 23.7.1982 |
M |
J21e |
Ei Hnin Khine, alias Christina Aung |
Figlia di «Dagon» Win Aung, nata il 18.12.1983 |
F |
J22a |
Aung Myat, alias Aung Myint |
Mother Trading (allegato III, parte IV, n. 39) |
M |
J23a |
Win Lwin |
Kyaw Tha Company (allegato III, parte IV, n. 40) |
M |
J24a |
Dr. Sai Sam Tun |
Loi Hein Co. operante in collaborazione con il Ministero dell'industria N. 1, proprietario del Yadanabon Football Club |
M |
J25a |
San San Yee (Yi) |
Super One Group of Companies |
F |
Membri della magistratura |
|||
J26a |
Myint Kyine |
Procuratore governativo, tribunale distrettuale settentrionale |
M |
J27a |
Aung Toe |
Ex presidente della Corte suprema |
M |
J28a |
Aye Maung |
Ex Attorney General |
M |
J29a |
Thaung Nyunt |
Consulente legale |
M |
J30a |
Dr. Tun Shin |
Ex Attorney General aggiunto, Attorney General dell'Unione, nato il 2.10.1948 |
M |
J31a |
Tun Tun Oo, alias Htun Htun Oo |
Attorney General. Ex Attorney General aggiunto |
M |
J32a |
Tun Tun Oo |
Presidente della Corte suprema. Ex vicepresidente della Corte suprema |
M |
J33a |
Thein Soe |
Ex vicepresidente della Corte suprema. Membro del Tribunale costituzionale dell'Unione |
M |
J34a |
Tin Aung Aye |
Ex giudice della Corte suprema. Membro del Tribunale costituzionale dell'Unione |
M |
J35a |
Tin Aye |
Giudice della Corte suprema |
M |
J36a |
Chit Lwin |
Giudice della Corte suprema |
M |
J37a |
Giudice Thaung Lwin |
Tribunale municipale di Kyauktada |
M |
J38a |
Thaung Nyunt |
Giudice, tribunale distrettuale settentrionale; anche segretario del National Convention Convening Work Committee |
M |
J39a |
Nyi Nyi Soe |
Giudice, tribunale distrettuale occidentale Indirizzo: No. (39) Ni-Gyaw-Da Street, (corner of Sake-Ta-Thu-Kha Street), Kyar-Kwet-Thit Ward, Tamway Township, Rangoon, Burma |
M |
K. IMPRESE DI PROPRIETÀ MILITARE
# |
Nome |
Informazioni sull'identità (inclusa società) |
Sesso (M/F) |
|
Persone |
||||
K1a |
Magg. Gen. (a riposo) Win Hlaing |
Ex amministratore delegato, Union of Myanmar Economic Holdings, Myawaddy Bank |
M |
|
K1b |
Ma Ngeh |
Figlia del Magg. Gen. (a riposo) Win Hlaing |
F |
|
K1c |
Zaw Win Naing |
Amministratore delegato della Kambawza (Kanbawza) Bank (allegato III, parte IV, n. 13). Marito di Ma Ngeh (K1b) e nipote di Aung Ko Win (J3a) |
M |
|
K1d |
Win Htway Hlaing |
Figlio del Magg. Gen. (a riposo) Win Hlaing, rappresentante della società KESCO |
M |
|
K2a |
Col. Myo Myint |
Amministratore delegato, Union of Myanmar Economic Holding LTD (UMEHL) |
M |
|
K2b |
Khin Htay Htay |
Moglie del Col. Myo Myint |
F |
|
K3a |
Col. Ye Htut |
Myanmar Economic Corporation (allegato II, K23a) |
M |
|
K4a |
Col. Myint Aung |
Amministratore delegato, Myawaddy Trading Co. (allegato II, K22l), nato l'11.8.1949 |
M |
|
K4b |
Nu Nu Yee |
Moglie di Myint Aung, tecnica di laboratorio, nata l'11.11.1954 |
F |
|
K4c |
Thiha Aung |
Figlio di Myint Aung, dipendente della Schlumberger, nato l'11.6.1982 |
M |
|
K4d |
Nay Linn Aung |
Figlio di Myint Aung, marittimo, nato l'11.4.1981 |
M |
|
K5a |
Col. Myo Myint |
Amministratore delegato, Bandoola Transportation Co. (allegato II, K22m) |
M |
|
K6a |
Col. (a riposo) Thant Zin |
Amministratore delegato, Myanmar Land and Development |
M |
|
K7a |
Ten. Col. (a riposo) Maung Maung Aye |
Amministratore delegato, Union of Myanmar Economic Holdings Ltd (UMEHL) |
M |
|
K8a |
Col. Aung San |
Amministratore delegato, Hsinmin Cement Plant Construction Project (allegato III, parte IV, n. 17) |
M |
|
K9a |
Magg. Gen. Maung Nyo |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K10a |
Magg. Gen. Kyaw Win |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K11a |
Brig. Gen. Khin Aung Myint |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K12a |
Col. Nyun Tun (marines) |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K13a |
Col. Thein Htay (a riposo) |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K14a |
Ten. Col. Chit Swe (a riposo) |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K15a |
Myo Nyunt |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K16a |
Myint Kyine |
Consiglio di amministrazione, Union of Myanmar economic holdings Ltd (allegato II, K22a) |
M |
|
K17a |
Ten. Col. Nay Wynn |
Direttore generale di dipartimento, Myawaddy trading (allegato II, K22l) |
M |
|
Istituzioni fnanziarie dello Stato |
||||
K18a |
Than Nyein |
Governatore della Banca centrale di Myanmar (nell'ambito del ministero delle finanze) |
M |
|
K19a |
Maung Maung Win |
Vice Governatore della Banca centrale di Myanmar (nell'ambito del ministero delle finanze) |
M |
|
K20a |
Mya Than |
Facente funzioni di amministratore delegato, Myanmar Investment and Commercial Bank (MICB) |
M |
|
K21a |
Soe Min |
Direttore generale MICB. Amministratore delegato della Myanma Investment and Commercial Bank |
M |
Imprese
# |
Nome |
Indirizzo |
Direttore/Proprietario/ informazioni supplementari |
Data di inserimento nell'elenco |
||||
I. UNION OF MYANMAR ECONOMIC HOLDINGS LTD. (UMEHL) alias UNION OF MYANMA ECONOMIC HOLDINGS LTD. |
||||||||
K22a |
Union of Myanmar Economic Holdings Ltd. alias Union Of Myanma Economic Holdings Ltd. (UMEHL) |
189/191 Mahabandoola Road Corner of 50th Street Yangon |
Ex presidente: (Ten. Gen.) Tin Aye (carica attuale: presidente della commissione elettorale). Nuovo presidente: Ten. Gen. Khin Zaw Oo; amministratore delegato: Magg. Gen. Win Than (allegato II, G25a) |
13.8.2009 |
||||
A. PRODUZIONE |
||||||||
K22b |
Myanmar Ruby Enterprise alias Mayanma Ruby Enterprise |
24/26, 2ND fl, Sule Pagoda Road, Yangon (Midway Bank Building) |
|
13.8.2009 |
||||
K22c |
Myanmar Imperial Jade Co. Ltd alias Myanma Imperial Jade Co. |
Ltd 24/26, 2nd fl, Sule Pagoda Road, Yangon (Midway Bank Building) |
|
13.8.2009 |
||||
K22d |
Myanmar Rubber Wood Co. Ltd. alias Myanma Rubber Wood Co. Ltd. |
|
|
13.8.2009 |
||||
K22e |
Myanmar Pineapple Juice Production alias Myanma Pineapple Juice Production |
|
|
13.8.2009 |
||||
K22f |
Myawaddy Clean Drinking Water Service |
4/A, No. 3 Main Road, Mingalardon Tsp Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K22g |
Sin Min (King Elephants) Cement Factory (Kyaukse) |
189/191 Mahabandoola Road Corner of 50th Street, Yangon |
Col. (a riposo) Maung Maung Aye (allegato II, K7a), amministratore delegato |
13.8.2009 |
||||
K22h |
Tailoring Shop Service |
|
|
13.8.2009 |
||||
K22i |
Ngwe Pin Le (Silver Sea) Livestock Breeding And Fishery Co. |
1093, Shwe Taung Gyar Street, Industrial Zone Ii, Ward 63, South Dagon Tsp, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K22j |
Granite Tile Factory (Kyaikto) |
189/191 Mahabandoola Road, Corner of 50th Street Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K22k |
Soap Factory (Paung) |
189/191 Mahabandoola Road, Corner of 50th Street Yangon |
Col. Myint Aung (allegato II, K4a), amministratore delegato |
13.8.2009 |
||||
B. COMMERCIO |
||||||||
K22l |
Myawaddy Trading Ltd |
189/191 Mahabandoola Road, Corner of 50th Street Yangon |
Col. Myint Aung (allegato II, K4a), amministratore delegato |
13.8.2009 |
||||
C. SERVIZI |
||||||||
K22m |
Bandoola Transportation Co. Ltd. |
399, Thiri Mingalar Road, Insein Tsp. Yangon e/o Parami Road, South Okkalapa, Yangon |
Col. Myo Myint (allegato II, K5a), amministratore delegato |
13.8.2009 |
||||
K22n |
Myawaddy Travel Services |
24-26 Sule Pagoda Road, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K22o |
Nawaday Hotel And Travel Services |
335/357, Bogyoke Aung San Road, Pabedan Tsp. Yangon |
Col. (a riposo) Maung Thaung, amministratore delegato |
13.8.2009 |
||||
K22p |
Myawaddy Agriculture Services |
189/191 Mahabandoola Road, Corner of 50th Street, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K22q |
Myanmar Ar (Power) Construction Services alias Myanma Ar (Power) Construction Services |
189/191 Mahabandoola Road, Corner of 50th Street, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
JOINT VENTURES |
||||||||
A. PRODUZIONE |
||||||||
K22r |
Myanmar Segal International Ltd. alias Myanma Segal International Ltd. |
Pyay Road, Pyinmabin Industrial Zone, Mingalardon Tsp Yangon |
Be Aung, direttore |
13.8.2009 |
||||
K22s |
Myanmar Daewoo International alias Myanma Daewoo International |
Pyay Road, Pyinmabin Industrial Zone, Mingalardon Tsp Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K22t |
Rothman of Pall Mall Myanmar Private Ltd. alias Rothman of Pall Mall Myanma Private Ltd. |
|
Amministratore delegato Lai Wei Chin |
13.8.2009 |
||||
K22u |
Myanmar Brewery Ltd. alias Myanma Brewery Ltd. |
|
Ten. Col. (a riposo) Ne Win, presidente alias Nay Win |
13.8.2009 |
||||
K22v |
Myanmar Posco Steel Co. Ltd. alias Myanma Posco Steel Co. Ltd. |
|
|
13.8.2009 |
||||
K22w |
Myanmar Nouveau Steel Co. Ltd. alias Myanma Nouveau Steel Co. Ltd. |
|
|
13.8.2009 |
||||
K22x |
Berger Paint Manufactoring Co. Ltd. |
|
|
13.8.2009 |
||||
K22y |
The First Automotive Co. Ltd. |
|
U Aye Cho e/o Ten. Col. Tun Myint, amministratore delegato |
13.8.2009 |
||||
B. SERVIZI |
||||||||
K22z |
National Development Corp. |
3/A, Thamthumar Street, 7 Mile, Mayangone Tsp, Yangon |
Dr. Khin Shwe, presidente |
13.8.2009 |
||||
K22aa |
Hantha Waddy Golf Resort and Myodaw (City) Club Ltd. |
|
|
13.8.2009 |
||||
II. MYANMAR ECONOMIC CORPORATION (MEC) alias MYANMA ECONOMIC CORPORATION (MEC) |
||||||||
K23a |
Myanmar Economic Corporation (MEC) alias Myanma Economic Corporation (MEC) |
|
Amministratore delegato: Brig. Gen. (Retd) Thura Myint Thein |
13.8.2009 |
||||
K23b |
Myaing Galay (Rhino Brand Cement Factory) |
|
Col. Khin Maung Soe |
13.8.2009 |
||||
K23c |
Dagon Brewery |
|
|
13.8.2009 |
||||
K23d |
Mec Steel Mills (Hmaw Bi/Pyi/Ywama) |
|
Col. Khin Maung Soe |
13.8.2009 |
||||
K23e |
Mec Sugar Mill |
Kant Balu |
|
13.8.2009 |
||||
K23f |
Mec Oxygen and Gases Factory |
Mindama Road, Mingalardon Tsp, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K23g |
Mec Marble Mine |
Pyinmanar |
|
13.8.2009 |
||||
K23h |
Mec Marble Tiles Factory |
Loikaw |
|
13.8.2009 |
||||
K23i |
Mec Myanmar Cable Wire Factory alias Mec Myanma Cable Wire Factory |
No 48, Bamaw A Twin Wun Road, Zone (4), Hlaing Thar Yar Industrial Zone, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K23j |
Mec Ship Breaking Service |
Thilawar, Than Nyin Tsp |
|
13.8.2009 |
||||
K23k |
Mec Disposable Syringe Factory |
Factories Dept, Mec Head Office, Shwedagon Pagoda Road, Dagon Tsp, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
K23l |
Gypsum Mine |
Thibaw |
|
13.8.2009 |
||||
III. IMPRESE COMMERCIALI DI PROPRIETÀ STATALE |
||||||||
K24a |
Myanma Salt and Marine Chemicals Enterprise alias Myanmar Salt and Marine Chemicals Enterprise |
Thakayta Township, Yangon |
Amministratore delegato: Win Htain (Ministero delle miniere) |
13.8.2009 |
||||
K25a |
Myanmar Defence Products Industry alias Myanma Defence Products Industry |
Ngyaung Chay Dauk |
(Ministero della difesa) |
13.8.2009 |
||||
K26a |
Myanma Timber Enterprise alias Myanma Timber Enterprise |
Myanma Timber Enterprise Head Office, Ahlone, Yangon e 504-506, Merchant Road, Kyauktada, Yangon |
Ex amministratore delegato: Win Tun. Carica attuale: ministro per le foreste |
13.8.2009 |
||||
K27a |
Myanmar Gems Enterprise alias Myanma Gems Enterprise |
(Ministry of Mines), Head Office Building 19, Naypyitaw |
Amministratore delegato: Thein Swe |
13.8.2009 |
||||
K28a |
Myanmar Pearls Enterprise alias Myanma Pearls Enterprise |
(Ministry of Mines), Head Office Building 19, Naypyitaw |
Amministratore delegato: Maung Toe |
13.8.2009 |
||||
K29a |
Myanmar Mining Enterprise Number 1 alias Myanma Mining Enterprise Number 1 |
(Ministry of Mines), Head Office Building 19, Naypyitaw |
Amministratore delegato: Saw Lwin |
13.8.2009 |
||||
K30a |
Myanmar Mining Enterprise Number 2 alias Myanma Mining Enterprise Number 2 |
(Ministry of Mines), Head Office Building 19, Naypyitaw |
Amministratore delegato: Hla Theing |
13.8.2009 |
||||
K31a |
Myanmar Mining Enterprise Number 3 alias Myanma Mining Enterprise Number 1 |
(Ministry of Mines), Head Office Building 19, Naypyitaw |
Amministratore delegato: San Tun |
13.8.2009 |
||||
K32a |
Myanma Machine Tool and Electrical Industries (MTEI) alias Myanmar Machine Tool and Electrical Industries (MTEI) |
Block No. (12), Parami Road, Hlaing Township Yangon, Myanmar Telephone: 095-1-660437, 662324, 650822 |
Amministratore delegato: Kyaw Win Direttore: Win Tint |
13.8.2009 |
||||
K33a |
Myanmar Paper & Chemical Industries alias Myanma Paper & Chemical Industries |
|
Amministratore delegato: Nyunt Aung |
13.8.2009 |
||||
K34a |
Myanma General and Maintenance Industries alias Myanmar General and Maintenance Industries |
|
Amministratore delegato: Aye Mauk |
13.8.2009 |
||||
K35a |
Road Transport Enterprise |
(Ministry of Transport) |
Amministratore delegato: Thein Swe |
13.8.2009 |
||||
K36a |
Inland Water Transport |
No.50, Pansodan Street, Kyauktada Township, Yangon, Union of Myanmar |
Amministratore delegato: Soe Tint |
13.8.2009 |
||||
K37a |
Myanma Shipyards, alias Myanmar Shipyards, Sinmalike |
Bayintnaung Road, Kamayut Township Yangon |
Amministratore delegato: Kyi Soe |
13.8.2009 |
||||
K38a |
Myanma Five Star Line, alias Myanmar Five Star Line |
132-136, Theinbyu Road, P.O. Box,1221,Yangon |
Amministratore delegato: Maung Maung Nyein |
13.8.2009 |
||||
K39a |
Myanma Automobile and Diesel Engine Industries alias Myanmar Automobile and Diesel Engine Industries |
56, Kaba Aye Pagoda Road, Yankin Township, Yangon |
Amministratore delegato: Hla Myint Thein |
13.8.2009 |
||||
K40a |
Myanmar Infotech alias Myanma Infotech |
|
(Ministero delle poste e delle telecomunicazioni) |
13.8.2009 |
||||
K41a |
Myanma Industrial Construction Services alias Myanmar Industrial |
|
Amministratore delegato: Soe Win |
13.8.2009 |
||||
K42a |
Myanmar Machinery and Electric Appliances Enterprise alias Myanma Machinery and Electric Appliances Enterprise |
Hlaing Township, Yangon |
|
13.8.2009 |
||||
IV. SOCIETÀ DI COMUNICAZIONE DI PROPRIETÀ STATALE CHE SI OCCUPANO DELLA PROMOZIONE DELLE POLITICHE E DELLA PROPAGANDA DEL REGIME |
||||||||
K43a |
Myanmar News and Periodicals Enterprise alias Myanma News and Periodicals Enterprise |
|
Amministratore delegato: Soe Win (moglie: Than Than Aye, membro della MWAF) |
13.8.2009 |
||||
K44a |
Myanmar Radio and Television (MRTV) alias Myanma Radio and Television (MRTV) |
|
Direttore generale: Khin Maung Htay (moglie: Nwe New, membro della MWAF) |
13.8.2009 |
||||
K45a |
Myawaddy Television, Tatmadaw Telecasting Unit |
|
|
13.8.2009 |
||||
K46a |
Myanma Motion Picture Enterprise, alias Myanmar Motion Picture Enterprise |
|
Amministratore delegato: Aung Myo Myint (moglie: Malar Win, membro della MWAF) |
13.8.2009 |
ALLEGATO III
Elenco delle imprese di cui agli articoli 10 e 14
Nome |
Indirizzo |
Direttore/Proprietario/informazioni supplementari |
Data di inserimento nella lista |
||||||||||||||||||
I. UNION OF MYANMAR ECONOMIC HOLDING LTD. (UMEHL) |
|||||||||||||||||||||
SERVIZI |
|||||||||||||||||||||
Myawaddy Bank Ltd |
|
Amministratori delegati: Brig. Gen. Win Hlaing (K1a, allegato II) e U Tun Kyi |
25.10.2004 |
||||||||||||||||||
II. MYANMAR ECONOMIC CORPORATION (MEC) |
|||||||||||||||||||||
Innwa Bank |
|
Amministratore delegato: U Yin Sein |
25.10.2004 |
||||||||||||||||||
III. IMPRESE COMMERCIALI DI PROPRIETÀ STATALE |
|||||||||||||||||||||
|
|
Amministratore delegato: Dr. San Oo, alias Sann Oo, Ministero dell'energia elettrica 2 |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Amministratore delegato: Tin Aung, Ministero dell'energia elettrica 2 |
27.4.2009 |
||||||||||||||||||
|
|
Amministratore delegato: Kyaw Htoo (Ministero del commercio) |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
No. 30, Kaba Aye Pagoda Road, Mayangone Township, Yangon, Myanmar |
Amministratore delegato: Oo Zune, Ministero dell'industria 2 |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Amministratore delegato: Hla Moe, Ministero delle cooperative |
29.4.2008 |
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IV. ALTRE |
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5 Pyay Road, Hlaing Township, Yangon |
Tay Za (J1a, allegato II) |
10.3.2008 |
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|
5 Pyay Road, Hlaing Township Yangon |
|
26.4.2010 |
||||||||||||||||||
|
|
Tay Za |
10.3.2008 |
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|
21 Thukha Waddy Rd, Yankin Township, Yangon e 5 Pyay Road, Hlaing Township Yangon |
Tay Za |
29.4.2008 |
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|
No. 41, Shwe Taung Gyar Street, Bahan Township, Yangon |
Tay Za |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
No. 41, Shwe Taung Gyar Street, Bahan Township, Yangon |
Tay Za |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
No 41 Shwe Taung Gyar Street, bahan Township, Yangon |
Tay Za |
26.4.2010 |
||||||||||||||||||
|
523, Pyay Road Kamayut Township, Yangon |
Tay Za |
26.4.2010 |
||||||||||||||||||
|
No.718, Ywar Ma Kyaung Street, One Ward, Hlaing Township Yangon, Myanmar |
Tay Za |
26.4.2010 |
||||||||||||||||||
|
No. 56, Shwe Taung Gyar Street, Bahan Township, Yangon |
|
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Tay Za |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Tay Za |
29.4.2008 |
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|
Sede: 615/1 Pyay Road, Kamaryut, Township, Yangon |
Aung Ko Win (J3a, allegato II) |
10.3.2008 |
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|
3 Main Road, Mingalardon Garden City, Mingalardon, Yangon |
Presidente: Khin Shwe (J5a, allegato II) amministratore delegato: Zay Thiha (J5c, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
262 Pazundaung Main Road Lower, Pazundaung, Yangon |
Kyaw Win (J7a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
1 Ywama Curve, Bayint Naung Road, Blk (2), Hlaing Township, Yangon |
U Zaw Zaw alias Phoe Zaw (J12a, allegato II), Daw Htay Htay Khaing (J12b, allegato II), moglie di Zaw Zaw. Alto funzionario: U Than Zaw |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
Union of Myanmar Economic Holdings Ltd, Kyaukse |
Col. Aung San (K8a, allegato II) |
10.3.2008 |
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|
5 Pyay Road, Hlaing Township, Yangon |
Aung Thet Mann, alias Shwe Mann Ko Ko (I16c, allegato II) E Tay Za |
10.3.2008 |
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|
|
Col. (a riposo) Thant Zin (K6a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
30-31 Shwe Padauk Yeikmon Bayint Naung Road Kamayut Tsp, Yangon |
Chit Khaing, alias Chit Khine (J13a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
Unit 107, Marina Residence Kaba Aye Pagoda Road Yangon |
Managing Director: Chit Khaing, alias Chit Khine (J13a, Annex II) |
26.4.2010 |
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|
214 Wardan Street, Lamadaw, Yangon |
Amministratore delegato: Aung Htwe (J15a, allegato II); proprietario: Kyaw Myint (J17a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
3/A Thathumar Rd, Cor of Waizayantar Road, Thingangyun, Yangon |
|
10.3.2008 |
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|
|
Amministratore delegato: U Yan Win |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
6062 Wardan Street, Bahosi Development, Lamadaw, Yangon e 61-62 Bahosi Development Housing, Wadan Street, Lanmadaw Township, Yangon |
Tun Myint Naing, alias Steven Law (J4a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
61-62 Bahosi Development Housing, Wadan Street, Lanmadaw Township, Yangon |
Presidente/Direttore: Tun Myint Naing, alias Steven Law (J4a, allegato II) |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Chairman/Director: Tun Myint Naing, alias Steven Law (J4a, allegato II) |
26.4.2010 |
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|
No 130 Yuzana Centre, Shwegondaing Road, Bahan Township, Yangon |
Chairman/Director: Htay Myint (J6a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
No 130 Yuzana Centre, Shwegondaing Road, Bahan Township, Yangon |
Presidente/Direttore: Htay Myint (J6a, allegato II) |
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Presidente/Direttore: Htay Myint (J6a, allegato II) |
26.4.2010 |
||||||||||||||||||
|
|
|
10.3.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Direttori: «Dagon» Win Aung (J21a, allegato II) e Daw Moe Mya Mya (J21b, allegato II) |
29.4.2008 |
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|
Ngwe Saung |
Appartenente alla Dagon International. Direttori: «Dagon» Win Aung, Daw Moe Mya Mya e Ei Hnin Pwint alias Chistabelle Aung |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
e
|
Direttori: Nay Aung (D45e, allegato II) e Pyi (Pye) Aung (D45g, allegato II); amministratore delegato: Win Kyaing |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Appartenente alla famiglia di Aung Thaung (Ministero dell'industria 1) (D45a, allegato II) |
27.4.2009 |
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|
|
Appartenente a Nandar Aye (A2c, allegato II), figlia di Maung Aye |
27.4.2009 |
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|
|
Appartenente al Magg. Gen. Hla Htay Win (G51a, allegato II) |
27.4.2009 |
||||||||||||||||||
|
|
Direttore: Aung Myat, alias Aung Myint (J22a, allegato II) |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Direttore: U Win Lwin (J23a, allegato II); amministratore delegato: Maung Aye |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Proprietario: Aung Zaw Ye Myint (J19a, allegato II), figlio del Generale Ye Myint |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Proprietario: Kyaing San Shwe,(A1i, allegato II) figlio del Comandante in capo Than Shwe (A1a, allegato II) |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
|
Socio: Kyaw Myo Nyunt (J8c, allegato II) figlio del Magg. Nyunt Tin, ex Ministro dell'agricoltura (a riposo) (J8a, allegato II) |
29.4.2008 |
||||||||||||||||||
|
MICT Park, Hlaing University Campus |
Proprietari: Aung Soe Tha (D47e, allegato II), Nandar Aye (A2c, allegato II) |
29.4.2008 |
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|
|
Proprietario: Yin Win Thu |
29.4.2008 |
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|
|
Amministratore delegato: Daw Khin Khin Lay; Membro del Consiglio di amministrazione: Khin Maung Htay; Alto dirigente: Kyaw Kyaw |
29.4.2008 |
ALLEGATO IV
Elenco delle persone di cui all'articolo 15, paragrafo 3
GOVERNO
|
Nome (ed eventuali pseudonimi) |
Informazioni sull'identità (titolo) |
Sesso (M/F) |
1. |
Sai Mauk Kham |
Vicepresidente della Repubblica dell'Unione di Myanmar |
M |
2. |
Dr. Pe Thet Khin |
Ministro della sanità |
M |
3. |
Dr. Mya Aye |
Ministro dell'istruzione |
M |
4. |
Tint Hsan |
Ministro del settore alberghiero e del turismo e ministro dello sport |
M |
5. |
Wunna Maung Lwin |
Ministro degli affari esteri |
M |
VICEMINISTRI
|
Nome (ed eventuali pseudonimi) |
Informazioni sull'identità (titolo) |
Sesso (M/F) |
1. |
Ohn Than |
Viceministro Agricoltura e irrigazione |
M |
2. |
Dr. Myo Myint |
Viceministro Affari esteri |
M |
3. |
Dr. Kan Zaw |
Viceministro Pianificazione nazionale e sviluppo economico |
M |
4. |
Dr. Pwint Hsan |
Viceministro Commercio |
M |
5. |
Ba Shwe |
Viceministro Istruzione |
M |
6. |
Dr. (Daw) Myat Myat Ohn Khin |
Viceministro Sanità |
M |
7. |
(Daw) Sandar Khin |
Viceministro Cultura |
M |
8. |
Dr. Ko Ko Oo |
Viceministro Scienza e tecnologia |
M |
9. |
Khin Zaw |
Viceministro Agricoltura e irrigazione |
M |
10. |
Soe Tint |
Viceministro Edilizia |
M |
11. |
Kyaw Lwin |
Viceministro Edilizia |
M |
12. |
Soe Aung |
Viceministro Energia |
M |
13. |
Aung Than Oo |
Viceministro Energia elettrica (2) |
M |
14. |
Dr. Win Myint |
Viceministro Sanità |
M |
15. |
Dr. Maung Maung Htay |
Viceministro Affari religiosi |
M |
16. |
Soe Win |
Viceministro Informazione |
M |
17. |
Myint Zaw |
Viceministro Energia elettrica (1) |
M |
18. |
Myo Aung |
Viceministro Industria 2 |
M |
CHIEF MINISTERS STATI / REGIONI
|
Nome (ed eventuali pseudonimi) |
Informazioni sull'identità (titolo) |
Sesso (M/F) |
1. |
La John Ngan Sai |
Chief Minister dello Stato Kachin |
M |
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/122 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 14 aprile 2011
che proroga il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Lituania
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2011/240/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato di adesione della Repubblica ceca, dell’Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia,
visto l’atto di adesione della Repubblica ceca, dell’Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia, in particolare l’allegato IX, capitolo 4,
vista la richiesta presentata dalla Lituania,
considerando quanto segue:
(1) |
L’atto di adesione del 2003 prevede che la Lituania possa mantenere in vigore, alle condizioni in esso definite, e durante un periodo di sette anni a decorrere dalla data di adesione, vale a dire fino al 30 aprile 2011, i divieti relativi all’acquisto di terreni agricoli da parte di persone fisiche e giuridiche di altri Stati membri UE non stabilite, non residenti o non aventi una filiale o un’agenzia in Lituania. Si tratta di un’eccezione provvisoria alla libertà di circolazione dei capitali come garantita dagli articoli da 63 a 66 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Questo periodo transitorio può essere prorogato soltanto una volta, per un periodo massimo di tre anni. |
(2) |
Il 4 febbraio 2011 la Lituania ha chiesto che il periodo transitorio relativo all’acquisizione di terreni agricoli venga prorogato di tre anni. |
(3) |
La ragione principale del periodo transitorio è costituita dall’esigenza di salvaguardare le condizioni socioeconomiche in cui sono esercitate le attività agricole successivamente all’introduzione del mercato unico e alla transizione della Lituania verso la politica agricola comune. In particolare, esso intende rispondere alle preoccupazioni sollevate in merito all’impatto che la liberalizzazione dell’acquisto di terreni agricoli potrebbe avere sul settore a causa delle sostanziali differenze iniziali sia nei prezzi dei terreni agricoli che nei redditi agricoli in Lituania rispetto a quelli esistenti in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito (in prosieguo l’UE-15). Il periodo transitorio era inoltre volto a facilitare il processo di restituzione agli agricoltori dei terreni agricoli e la loro privatizzazione. Nella sua relazione del 16 luglio 2008 intitolata «Riesame delle misure transitorie per l’acquisizione di proprietà agricole di cui al trattato di adesione del 2003» (in prosieguo «la relazione intermedia»), la Commissione ha già ha sottolineato l’importanza di completare la riforma agraria entro il periodo transitorio previsto (1). |
(4) |
La riforma agraria è tuttora in corso in Lituania. Stando ai dati forniti dalle autorità lituane, restano da chiarire i diritti di proprietà per un totale di 429 000 ha di terreno demaniale. Ad oggi sono stati privatizzati soltanto 77 200 ha di terreno agricolo demaniale, mentre per 351 000 ha di terreno agricolo, ovvero l’11,42 % della totalità del terreno agricolo lituano, i diritti di proprietà non sono ancora stati chiariti. |
(5) |
Le autorità lituane ritengono che la mancanza di chiarezza sui diritti di proprietà, associata alla struttura non favorevole delle aziende agricole, ostacoli inevitabilmente la compravendita di terreni e l’accorpamento dei fondi rustici. La frammentazione fondiaria contribuisce a ridurre la competitività e fa sì che le aziende agricole siano meno orientate al mercato. A tal riguardo, i dati relativi al 2009 forniti dalle autorità lituane mostrano che in quell’anno le aziende agricole di dimensioni non superiori a 5 ha rappresentavano il 52,5 % del totale delle aziende agricole. |
(6) |
Alla minore competitività del settore agricolo lituano rispetto a quello dell’UE-15 si aggiungono difficoltà nell’accesso ai finanziamenti e gli alti tassi d’interesse applicati alle linee di credito commerciali per l’acquisto di terreni agricoli (superiori al 10 % nel 2009). |
(7) |
Inoltre, la recente crisi finanziaria e economica mondiale ha avuto conseguenze negative sull’economia lituana, in particolare sui prezzi di vendita dei prodotti agricoli. Stando ai dati forniti dall’Istituto lituano di statistica, che dipende dal governo della Repubblica di Lituania, nel 2009 l’indice totale dei prezzi d’acquisto dei prodotti agricoli era, rispetto al 2008, di 77,8. Il calo è stato particolarmente brusco nel settore delle colture vegetali dove, nel 2009, l’indice totale dei prezzi d’acquisto di questo tipo di prodotti agricoli era, rispetto al 2008, di 69,1. |
(8) |
I fattori sopraindicati possono spiegare il divario tra il reddito agricolo dei produttori lituani e quello dell’UE-15 che, per quanto in diminuzione col tempo, è ancora notevole. Secondo i dati Eurostat, nel 2009 il livello del reddito agricolo dei produttori lituani è diminuito del 13,6 %, mentre quello dei produttori dell’UE-27 ha subito un calo del 10,7 %. |
(9) |
Analogamente a quanto accade con i livelli di reddito, il divario persiste anche tra i prezzi di vendita dei terreni agricoli lituani e quelli degli altri Stati membri dell’UE. I dati Eurostat mostrano che in Lituania i prezzi delle parcelle agricole sono tuttora inferiori a quelli degli altri Stati membri dell’UE. La totale convergenza dei prezzi di vendita dei terreni agricoli non era prevista, né era considerata come condizione necessaria per mettere fine al periodo transitorio. Tuttavia, la differenza tra i prezzi di vendita dei terreni agricoli lituani e quelli dell’UE-15 è tale da poter ostacolare una graduale evoluzione verso la convergenza dei prezzi. |
(10) |
Dato il contesto ci si può attendere, assieme alle autorità lituane, che la revoca delle restrizioni alla data del 1o maggio 2011 comporti un aumento dei prezzi dei terreni agricoli lituani. C’è pertanto da temere che, una volta scaduto il periodo transitorio, gravi perturbazioni possano colpire il mercato dei terreni agricoli lituani. |
(11) |
Dovrebbe pertanto essere concessa una proroga triennale del periodo transitorio di cui all’allegato IX, capitolo 4, dell’atto di adesione. |
(12) |
Come già sottolineato nella relazione intermedia, per preparare il mercato alla piena liberalizzazione resta cruciale, anche in presenza di circostanze economiche avverse, promuovere il miglioramento di fattori quali le facilitazioni creditizie e assicurative per gli agricoltori nonché il completamento della riforma agraria durante il periodo transitorio. |
(13) |
Poiché un mercato unico aperto è da sempre al centro della prosperità dell’Europa, un aumento del flusso di capitali esteri potrebbe in teoria giovare anche al mercato agricolo lituano. Come sottolineato nella relazione intermedia, gli investimenti esteri nel settore agricolo avrebbero inoltre un significativo impatto a lungo termine sul conferimento del capitale e del know-how necessari, sul funzionamento dei mercati fondiari e sulla produttività agricola. La progressiva diminuzione delle restrizioni alla proprietà estera nel corso del periodo transitorio contribuirebbe anche a preparare il mercato alla piena liberalizzazione. |
(14) |
Ai fini della certezza del diritto e onde evitare un vuoto nel sistema giuridico nazionale della Lituania una volta scaduto l’attuale periodo transitorio, occorre che la presente decisione entri in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Lituania di cui all’allegato IX, capitolo 4, dell’atto di adesione del 2003 è prorogato fino al 30 aprile 2014.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) COM(2008) 461 definitivo del 16 luglio 2008.
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/124 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 14 aprile 2011
che proroga il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Slovacchia
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2011/241/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato di adesione della Repubblica ceca, dell’Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia,
visto l’atto di adesione della Repubblica ceca, dell’Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell’Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia, in particolare l’allegato XIV, capitolo 3,
vista la richiesta presentata dalla Slovacchia,
considerando quanto segue:
(1) |
L’atto di adesione del 2003 prevede che la Slovacchia possa mantenere in vigore, alle condizioni in esso definite, e durante un periodo di sette anni a decorrere dalla data di adesione, vale a dire fino al 30 aprile 2011, i divieti relativi all’acquisto di terreni agricoli da parte di persone fisiche e giuridiche di altri Stati membri UE non stabilite, non residenti o non aventi una filiale o un’agenzia in Slovacchia. Si tratta di un’eccezione provvisoria alla libertà di circolazione dei capitali come garantita dagli articoli da 63 a 66 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Il periodo transitorio può essere prorogato soltanto una volta, per un periodo massimo di tre anni. |
(2) |
Il 20 gennaio 2011 la Slovacchia ha chiesto che il periodo transitorio relativo all’acquisizione di terreni agricoli venga prorogato di tre anni. |
(3) |
La ragione principale del periodo transitorio è costituita dall’esigenza di salvaguardare le condizioni socioeconomiche in cui sono esercitate le attività agricole successivamente all’introduzione del mercato unico e alla transizione della Slovacchia verso la politica agricola comune. In particolare, esso intende rispondere alle preoccupazioni sollevate in merito all’impatto che la liberalizzazione dell’acquisto di terreni agricoli potrebbe avere sul settore a causa delle sostanziali differenze iniziali sia nei prezzi dei terreni agricoli che nei redditi agricoli rispetto a quelli esistenti in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito (in prosieguo l’UE-15). Il periodo transitorio era inoltre volto a facilitare il processo di restituzione e di privatizzazione dei terreni agricoli. Nella sua relazione del 16 luglio 2008 intitolata «Riesame delle misure transitorie per l’acquisizione di proprietà agricole di cui al trattato di adesione del 2003» (in prosieguo «la relazione intermedia»), la Commissione ha già ha sottolineato l’importanza di completare la riforma agraria entro il periodo transitorio previsto (1). |
(4) |
Stando ai dati di cui dispone l’Eurostat, in Slovacchia i prezzi dei terreni agricoli sono inferiori a quelli del resto dell’UE. La totale convergenza dei prezzi di vendita dei terreni agricoli non era prevista, né era considerata come condizione necessaria per mettere fine al periodo transitorio. Tuttavia, la differenza tra i prezzi di vendita dei terreni agricoli slovacchi e quelli dell’UE-15 è tale da poter ostacolare una graduale evoluzione verso la convergenza dei prezzi. Esiste anche il rischio considerevole che si assista ad attività speculative su terreni di scarso valore. |
(5) |
Analogamente a quanto accade con i livelli dei prezzi dei terreni agricoli, i dati forniti da Eurostat mostrano il persistere del divario tra il PIL pro capite slovacco, misurato in standard di potere d’acquisto, e quello dell’UE-15. Pertanto, i prezzi dei terreni agricoli sono attualmente elevati rispetto al potere d’acquisto degli slovacchi. |
(6) |
Stando ad Eurostat, in Slovacchia la struttura della proprietà fondiaria è caratterizzata prevalentemente da aziende agricole di piccole dimensioni (meno di 2 ha) a conduzione familiare e, nella maggior parte dei casi, non orientate al mercato. Il processo di accorpamento delle suddette imprese si rivela essere molto lento e tra il 2001 e il 2007 la media della superficie agricola utilizzata è passata da 0,5 ha a 0,6 ha. Sebbene solo il 4,56 % del totale della popolazione attiva lavori nell’agricoltura, circa la metà della popolazione vive nelle campagne. Secondo quanto riferito dalle autorità slovacche, molte delle terre agricole in mano a proprietari privati non sono coltivate. |
(7) |
A rallentare l’accorpamento dei fondi rustici contribuisce anche il mancato completamento del processo di restituzione dei diritti di proprietà per reclami ancora pendenti. Inoltre, più di 360 000 ha di terreno agricolo privato sono amministrati dal fondo slovacco per la proprietà fondiaria, nell’attesa che vengano identificati i legittimi proprietari. Il fondo gestisce anche circa 130 000 ha di terreni agricoli statali. Questi terreni, assieme a quelli la cui situazione giuridica è incerta, costituiscono quasi un quarto del totale dei fondi agricoli slovacchi. La mancanza di chiarezza sui diritti di proprietà ostacola inevitabilmente la compravendita di terreni e l’accorpamento della proprietà agricola. A sua volta, la frammentazione fondiaria contribuisce ulteriormente a ridurre la competitività e fa sì che le aziende agricole siano meno orientate al mercato. |
(8) |
Dato il contesto ci si può attendere, assieme alle autorità slovacche, che la revoca delle restrizioni alla data del 1o maggio 2011 comporti un aumento dei prezzi dei terreni agricoli slovacchi. Esiste pertanto il pericolo che gravi perturbazioni colpiscano il mercato dei terreni agricoli slovacchi una volta scaduto il periodo transitorio. |
(9) |
Dovrebbe pertanto essere concessa una proroga triennale del periodo transitorio di cui all’allegato XIV, capitolo 3, dell’atto di adesione del 2003. |
(10) |
Come già sottolineato nella relazione intermedia, per preparare il mercato alla piena liberalizzazione resta cruciale, anche in presenza di circostanze economiche avverse, promuovere il miglioramento di fattori quali le facilitazioni creditizie e assicurative per gli agricoltori e il completamento della riforma agraria durante il periodo transitorio. |
(11) |
Poiché un mercato unico aperto è stato da sempre al centro della prosperità europea, un aumento del flusso di capitali esteri potrebbe in teoria giovare anche al mercato agricolo slovacco. Come sottolineato nella relazione intermedia, gli investimenti esteri nel settore agricolo avrebbero inoltre un notevole impatto a lungo termine sul conferimento del capitale e del know-how necessari, sul funzionamento dei mercati fondiari e sulla produttività agricola. La progressiva diminuzione delle restrizioni alla proprietà estera nel corso del periodo transitorio contribuirebbe anche a preparare il mercato alla piena liberalizzazione. |
(12) |
Ai fini della certezza del diritto e onde evitare un vuoto nel sistema giuridico nazionale della Slovacchia una volta scaduto l’attuale periodo transitorio, occorre che la presente decisione entri in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il periodo transitorio relativo all’acquisto di terreni agricoli in Slovacchia di cui all’allegato XIV, capitolo 3, dell’atto di adesione del 2003 è prorogato fino al 30 aprile 2014.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) COM(2008) 461 definitivo del 16 luglio 2008.
15.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 101/126 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 14 aprile 2011
riguardante i membri del gruppo consultivo per la catena alimentare e per la salute animale e vegetale, istituito dalla decisione 2004/613/CE
(2011/242/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
vista la decisione 2004/613/CE della Commissione, del 6 agosto 2004, relativa alla costituzione di un gruppo consultivo per la catena alimentare e per la salute animale e vegetale (1) e, in particolare, l’articolo 3,
considerando quanto segue:
(1) |
La decisione 2004/613/CE ha istituito, con effetto dal 25 agosto 2004, un gruppo consultivo per la catena alimentare e per la salute animale e vegetale. La Commissione consulta il gruppo quando essa elabora il proprio programma di lavoro sulla sicurezza dell’alimentazione umana e animale, sull’etichettatura e la presentazione degli alimenti e dei mangimi, sulla nutrizione umana in relazione alla legislazione alimentare, sulla salute e il benessere degli animali, sulla salute vegetale e su qualunque intervento che la Commissione progetti o proponga su tali argomenti. |
(2) |
Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 3 della decisione 2004/613/CE, la Commissione deve scegliere enti europei rappresentativi che soddisfino efficacemente i criteri di cui all’articolo 3, paragrafo 1, della suddetta decisione e abbiano risposto all’invito a manifestare interesse. |
(3) |
Per il gruppo consultivo, la Commissione aveva scelto, all’inizio, 36 membri. L’elenco dei membri originari venne pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, nel 2005 (2). |
(4) |
La Commissione ha ora deciso di ampliare i membri del gruppo consultivo, soprattutto per aprirlo ad alcuni settori non ancora rappresentati. In seguito a un invito a manifestare interesse, sono stati scelti 9 enti aggiuntivi. |
(5) |
Tutti i membri del gruppo consultivo hanno un identico statuto. |
(6) |
È opportuno confermare gli attuali 36 membri del gruppo consultivo e nominare i 9 membri aggiuntivi recentemente scelti. |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La Commissione conferma, come membri del gruppo consultivo per la catena alimentare e per la salute animale e vegetale, gli enti europei elencati nella parte A dell’allegato e nomina membri di tale gruppo consultivo gli enti europei elencati nella parte B dell’allegato.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2011.
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 275 del 25.8.2004, pag. 17.
(2) GU C 97 del 21.4.2005, pag. 2.
ALLEGATO
PARTE A
AIPCE-CEP |
Association des industries du poisson de l’Union européenne/Comité des organisations nationales des importateurs et exportateurs de poisson de l’Union européenne |
ANIMALS ANGELS |
Animal Welfare Association |
AVEC |
Association of Poultry Processors and Poultry Import and Export Trade in the European Union Countries |
BEUC (1) |
Bureau européen des unions de consommateurs |
CEFIC |
Conseil européen des fédérations de l’industrie chimique |
CELCAA |
Comité européen de liaison des commerces agroalimentaires |
CES/ETUC |
Confédération européenne des syndicats/European Trade Union Confederation |
CIAA |
Confédération des industries agroalimentaires de l’Union européenne |
CLITRAVI |
Centre de liaison des industries transformatrices de viandes de l’Union européenne |
COCERAL |
Comité du commerce des céréales, aliments du bétail, oléagineux, huile d’olive, huiles et graisses et agrofournitures de l’Union européenne |
COPA-Cogeca |
Comité des organisations professionnelles agricoles de l’Union européenne – Confédération générale des coopératives agricoles de l’Union européenne |
ECCA |
European Crop Care Association |
ECPA |
European Crop Protection Association |
ECSLA |
European Cold Storage and Logistics Association |
EDA |
European Dairy Association |
EFFAT |
European Federation of Food, Agriculture and Tourism Trade Unions |
EFPRA |
European Fat Processors and Renderers Association |
EMRA |
European Modern Restaurant Association |
ESA |
European Seed Association |
EUROCHAMBRES |
Association of European Chambers of Commerce and Industry |
EUROCOMMERCE |
European Representation of Retail, Wholesale and International Trade |
EUROCOOP |
European Community of Consumer Cooperatives |
EUROGROUP |
Eurogroup for Animal Welfare |
EUROPABIO |
European Association of Bioindustries |
FEDIAF |
Fédération européenne de l’industrie des aliments pour animaux familiers |
FEFAC |
Fédération européenne des fabricants d’aliments composés pour animaux |
FERCO |
Fédération européenne de la restauration collective concédée |
FESASS |
Fédération européenne pour la santé animale et la sécurité sanitaire |
FRESHFEL |
European Fresh Produce Association |
FVE |
Federation of Veterinarians of Europe |
HOTREC |
Confédération des associations nationales de l’hôtellerie, de la restauration, des cafés et établissements similaires de l’Union européenne et de l’Espace économique européen |
IFAH-EUROPE |
International Federation for Animal Health Europe |
IFOAM EU GROUP |
International Federation of Organic Agriculture Movements — European Union Regional Group |
UEAPME |
Union européenne de l’artisanat et des petites et moyennes entreprises |
UECBV |
Union européenne du commerce du bétail et de la viande |
UGAL |
Union des groupements de détaillants indépendants de l’Europe |
PARTE B
AESGP |
Association of the European Self-Medication Industry |
ECVC |
European Coordination Via Campesina |
EHPM |
European Federation of Associations of Health Product Manufacturers |
EUWEP |
European Union of Wholesale with Eggs, Egg Products and Poultry and Game |
FEFANA |
EU Association of Specialty Feed Ingredients and their Mixtures |
FoEE |
Friends of the Earth Europe |
PAN EUROPE |
Pesticide Action Network Europe |
PFP |
Primary Food Processors |
SLOW FOOD |
Slow Food Associazione Internazionale |
(1) Tre posti sono attribuiti al BEUC per facilitare la rappresentanza dei consumatori europei.