La politica europea per il trasporto marittimo fino al 2018

La presente comunicazione definisce i principali obiettivi strategici della politica europea per il trasporto marittimo fino al 2018 e raccomanda alcune azioni che permetteranno di rafforzare la competitività e la sostenibilità in questo settore.

ATTO

Comunicazione della Commissione - Obiettivi strategici e raccomandazioni per la politica UE dei trasporti marittimi fino al 2018 [COM(2009) 008 def.].

SINTESI

L'80% degli scambi commerciali mondiali avviene per mare mentre, all'interno dell'Europa, il trasporto marittimo a corto raggio rappresenta il 40% del trasporto merci. Ogni anno, oltre 400 milioni di passeggeri transitano nei porti europei.

I trasporti marittimi europei nei mercati globalizzati

Le navi che battono bandiera europea continuano a subire una forte concorrenza da parte delle flotte di paesi terzi, favorite da norme meno rigorose, manodopera a minor costo o dal sostegno dei loro governi. Questi fattori di squilibrio, che vanno ad aggiungersi a quelli generati dall'attuale crisi economica, potrebbero indurre a rilocalizzare le attività di trasporto marittimo dall’Europa verso paesi terzi.

L'intervento dell'Unione europea (UE) dovrebbe contribuire a:

Risorse umane, competenze e know-how marittimo

Per porre rimedio alla carenza sempre più acuta di professionisti del settore marittimo e migliorare l'immagine del settore, l'UE deve valorizzare le carriere e le competenze marittime. È necessario che gli istituti di formazione marittima collaborino più strettamente. Occorre inoltre favorire la mobilità della manodopera e quella degli ufficiali durante la loro formazione. L’UE deve anche lavorare allo sviluppo di migliori condizioni di lavoro sulle navi, esigendo il rispetto della convenzione sul lavoro marittimo dell'OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) (EN).

Navigazione di qualità

Un trasporto marittimo a zero rifiuti e zero emissioni costituisce una priorità per l'UE. A tal fine l'UE deve proseguire i suoi sforzi privilegiando i seguenti settori di intervento:

L'UE dispone di un quadro normativo estremamente elaborato. Tuttavia gli Stati membri devono lavorare allo sviluppo di un trasporto marittimo sempre più sicuro. Il mandato e il funzionamento dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima vanno riesaminati per migliorare l’assistenza che questa offre. L'UE e gli Stati membri devono controllare il rispetto delle norme europee ed internazionali. L’UE deve collaborare più strettamente con i suoi partner dell’IMO (Organizzazione marittima internazionale) (EN) e contribuire ad una cultura condivisa della sicurezza marittima con i paesi vicini, ad esempio nel caso delle ispezioni degli Stati di approdo.

L'UE e i suoi Stati membri devono proseguire l'attuazione di un quadro completo di misure in materia di protezione. Le azioni dell'UE e dei suoi Stati membri dovrebbero condurre a:

L'UE deve migliorare la sorveglianza delle navi che circolano nelle sue acque o in prossimità di queste, mirando il suo intervento su:

Sfruttare tutte le potenzialità della navigazione a corto raggio

Il traffico marittimo all'interno dell'Europa è destinato a crescere da qui al 2018. Si dovranno creare nuove infrastrutture e rafforzare quelle esistenti. L'intervento dell'UE deve focalizzarsi su:

L'Europa come leader mondiale nella ricerca e nell'innovazione nel settore marittimo

L'impegno dell'UE in materia di ricerca e sviluppo dovrebbe sostenere il trasporto marittimo per quanto riguarda:

Contesto

La presente comunicazione si inserisce nel contesto di una strategia comunitaria più vasta relativa ai trasporti, l'energia e la tutela ambientale.

Ultima modifica: 18.09.2009