Verso uno spazio europeo per il trasporto marittimo senza frontiere

La presente comunicazione propone la creazione di uno spazio per il trasporto marittimo senza frontiere all'interno dell'Unione europea (UE) al fine di migliorare l'efficienza e la competitività del trasporto marittimo intracomunitario e di rendere le procedure semplici al pari di altri modi di trasporto.

ATTO

Comunicazione e piano d'azione, del 21 gennaio 2009, nella prospettiva della creazione di uno spazio europeo per il trasporto marittimo senza frontiere [COM(2009) 10 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Il trasporto marittimo è soggetto a complesse procedure amministrative, anche quando si tratta di trasporto intracomunitario (navigazione tra porti dell'Unione europea) e il loro carico è costituito unicamente da merci in libera circolazione nell'Unione europea. Tali procedure generano costi e tempi che ne riducono la competitività rispetto ad altri modi di trasporto che beneficiano maggiormente del mercato interno.

Tra i vari metodi di trasporto merci, il trasporto marittimo a corto raggio (Short Sea Shipping - SSS) presenta vantaggi sia in termini economici che ambientali. L'estensione delle coste europee ben si adatta al suo sviluppo. Va quindi promosso per rispondere ad una crescente richiesta di trasporto e permettere così un trasporto delle merci sostenibile e sicuro.

Nella sua comunicazione «Mantenere l'Europa in movimento – Una mobilità sostenibile per il nostro continente», la Commissione riteneva necessario eliminare gli ostacoli connessi al trasporto marittimo intracomunitario. La presente comunicazione propone un piano d'azione che consenta la realizzazione di un mercato interno del trasporto marittimo intracomunitario.

Piano d'azione

Per semplificare le formalità amministrative applicabili al trasporto marittimo intracomunitario, la comunicazione propone di:

Raccomandazioni per gli Stati membri

Gli Stati membri sono invitati a coordinare le ispezioni amministrative a bordo delle navi e a razionalizzare i flussi e gli spazi nei porti. Ciò contribuirà a ridurre i tempi di sosta delle navi nei porti, assicurando la qualità dei controlli. Inoltre gli Stati membri dovranno studiare la possibilità di utilizzare una lingua comune o l'inglese per migliorare la comunicazione tra il personale portuale e gli equipaggi delle navi. Infine sono invitati a istituire regole che agevolino il rilascio di certificati di esenzione di pilotaggio sulla base delle migliori pratiche esistenti.

Contesto

La creazione di uno spazio europeo per il trasporto marittimo senza frontiere si inserisce nel quadro di una strategia comunitaria volta a favorire lo sviluppo delle autostrade del mare e dei servizi per la navigazione a corto raggio, che comprende anche, tra le altre misure, il programma Marco Polo II e le reti transeuropee di trasporto (TEN-T).

Ultima modifica: 09.09.2009