Esposizione al fumo ambientale (Proposta)

Ogni anno il consumo di tabacco è responsabile della perdita di circa 650 000 vite umane nell'Unione europea. Rappresenta la prima causa di mortalità, morbilità e invalidità. Anche il fumo ambientale è pericoloso, perché contiene oltre 4 000 composti gassosi e particolato, tra cui 69 noti agenti cancerogeni e molti agenti tossici. Di fronte alle responsabilità del fumo ambientale rispetto a malattie quali l'asma o la broncopneumopatia cronica, la Commissione europea ritiene necessaria un'azione comune degli Stati membri al fine di diminuire le esposizioni al fumo, nefaste per la società.

PROPOSTA

Proposta di raccomandazione del Consiglio, del 30 giugno 2009, relativa agli ambienti senza fumo [COM(2009) 328 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La presente proposta illustra le misure da adottare nel quadro dell'applicazione dell'articolo 8 della convenzione quadro dell'OMS per la lotta contro il tabagismo (pdf). Ratificato da 26 Stati membri dell'UE, l'articolo impone ai firmatari di garantire un'efficace protezione dall'esposizione al fumo di tabacco:

Rivolgersi alle categorie prioritarie

I bambini e gli adolescenti devono essere protetti per primi. A tal scopo, gli Stati membri devono sviluppare o rafforzare strategie atte a ridurre l'esposizione di queste categorie al fumo di seconda mano.

Rafforzare le politiche antifumo

Le politiche antifumo devono essere integrate con iniziative di supporto quali la promozione della disassuefazione dal fumo e l'adeguato trattamento della dipendenza nei confronti del tabacco.

Si possono introdurre ulteriori iniziative di supporto sul piano dell'informazione, quali l'introduzione, sulle confezioni di prodotti del tabacco, di avvertenze combinate a fotografie, relative ai rischi derivanti dal consumo di tabacco. Si possono altresì riportare altre informazioni, quali i dati di contatto dei servizi di promozione della disassuefazione dal fumo.

Sviluppare una strategia mirata

Le strategie, i programmi e i piani già esistenti di lotta contro il tabagismo devono essere regolarmente riesaminati e monitorati al fine di proteggere la popolazione dall'esposizione al fumo di tabacco in ambienti sia pubblici sia privati. Tali strategie, programmi o piani devono essere sostenuti da strumenti di attuazione.

Si dovranno istituire, entro sei mesi dall'adozione della presente raccomandazione, centri di riferimento nazionali al fine di promuovere lo scambio di informazioni e di migliori pratiche fra gli Stati membri.

Gli Stati membri sono fortemente incoraggiati a collaborare strettamente tra loro nell'elaborazione di definizioni, parametri e applicazioni comuni, onde creare un quadro coerente per tutta la Comunità.

Contesto

Nel 2007 la Commissione europea ha lanciato una consultazione nel quadro del Libro verde «Verso un'Europa senza fumo: opzioni per un'iniziativa dell'Unione europea». Sulla base dei risultati della consultazione, la maggior parte degli Stati membri era piuttosto a favore di provvedimenti antifumo generalizzati in tutti i luoghi pubblici e i luoghi di lavoro chiusi. Tale posizione si spiega in parte con i dati relativi agli effetti del fumo ambientale sulla salute. Nel 2008 l'esposizione al fumo ambientale ha provocato nell’UE 6 000 decessi, 2 500 dei quali erano non fumatori. Inoltre l'esposizione al fumo ambientale si traduce in un significativo costo economico che potrebbe essere evitato.

Riferimenti e procedura

Proposta

Gazzetta ufficiale

Procedura

COM(2009) 328 definitiva

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2009/0088/CNS

See also

Ultima modifica: 22.10.2009