Lavorazione sicura degli alimenti: norme comuni per i solventi da estrazione

SINTESI DI:

Direttiva 2009/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri riguardanti i solventi da estrazione impiegati nella preparazione dei prodotti alimentari e dei loro ingredienti (rifusione) (GU L 141 del 6.6.2009, pagg. 3-11). Collegamento alla versione consolidata.

SINTESI

L’estrazione con solventi è un modo per separare una sostanza da una o più sostanze diverse tramite l’applicazione di un solvente*. Viene usata nell’industria alimentare e deve essere regolamentata per garantire la tutela della salute umana e che i prodotti risultanti dall’impiego di tale tecnica possano essere venduti liberamente in tutta l’Unione europea (UE).

CHE COSA FA LA DIRETTIVA?

Sostituisce la normativa precedente e istituisce un unico elenco di solventi da estrazione che possono essere usati nella lavorazione degli alimenti, dei loro ingredienti e delle materie prime seguendo buone pratiche di produzione.

PUNTI CHIAVE

I solventi da estrazione consentiti sono:

il propano,

il butano,

l’acetato di etile,

l’etanolo,

l’anidride carbonica,

l’acetone,

il protossido d’azoto.

I paesi dell’UE possono non proibire, limitare o impedire la vendita di alimenti o dei loro ingredienti se tali solventi sono stati usati in maniera conforme alla normativa.

I paesi dell’UE possono non autorizzare l’uso di altre sostanze o materiali in qualità di solventi da estrazione.

Le autorità nazionali possono sospendere o limitare temporaneamente l’uso di un solvente da estrazione consentito qualora ritengano, sulla base di dati comprovati, che l’uso dello stesso negli alimenti potrebbe arrecare danno alla salute umana.

Esse devono informare immediatamente gli altri paesi dell’UE e la Commissione europea, che verificherà le prove addotte a supporto della loro decisione.

Le sostanze usate in qualità di solventi da estrazione devono recare determinate informazioni in maniera visibile, leggibile e indelebile sulla confezione, sul contenitore o sull’etichetta, tra cui:

la denominazione commerciale;

una menzione chiara del fatto che la sostanza è adatta a essere impiegata per l’estrazione di prodotti alimentari o dei loro ingredienti;

eventuali condizioni particolari di conservazione.

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?

A decorrere dal 26 giugno 2009.

TERMINI CHIAVE

* Solvente: qualsiasi sostanza atta a dissolvere un prodotto alimentare.

* Solvente da estrazione: una sostanza impiegata durante la lavorazione di prodotti alimentari, la quale viene successivamente rimossa. Può condurre alla presenza, non intenzionale ma tecnicamente inevitabile, di residui o di derivati nel prodotto alimentare.

Ultimo aggiornamento: 26.10.2015