Programma d’azione europeo per ovviare alla grave carenza di operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo (2007–2013)

Il programma individua una serie di provvedimenti a livello nazionale, regionale e mondiale per ovviare alla carenza di personale sanitario nei paesi in via di sviluppo.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 21 dicembre 2006, dal titolo: Programma d’azione europeo per ovviare alla grave carenza di operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo (2007–2013) [COM(2006) 870 definitivo – non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Per far fronte alla carenza di operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo, il programma d'azione individua interventi a livello di intervento nazionale, regionale e mondiale.

A LIVELLO NAZIONALE

Il programma individua cinque obiettivi da perseguire a livello nazionale.

- individui gli effetti negativi della carenza di operatori sanitari sulla realizzazione degli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM);

- esamini le questioni connesse ad una somministrazione di cure mediche più equa e meglio rispondente ai bisogni;

- sostenga la messa a punto di un dispositivo che consenta una maggiore connessione tra aiuti di bilancio di lungo periodo e realizzazione degli OSM;

- potenzi la gestione, la pianificazione e la valutazione delle risorse umane, in particolar modo tramite il dialogo con la società civile (ad esempio, i sindacati e gli istituti di ricerca).

- la valutazione delle competenze del personale e dell'equilibrio uomo-donna necessari per far fronte alle carenze;

- il potenziamento delle capacità di formazione a livello nazionale, tra cui la creazione di contatti tra le istituzioni e la creazione di comunità di apprendimento sud-sud e nord-sud;

- il sostegno ai programmi di collegamento tra le organizzazioni professionali e le autorità di regolamentazione.

L'Unione deve inoltre:

A LIVELLO REGIONALE

Il programma d'azione prevede il coordinamento degli interventi a livello regionale e mondiale tramite "piattaforme d’azione" che raggruppino i principali interessati e utilizzino le informazioni fornite da osservatori istituiti a livello regionale e mondiale.

Promuovere la leadership politica in Africa

Tenuto conto delle ripercussioni particolarmente nefaste della carenza di personale sanitario sul continente africano, l’UE deve offrire sostegno all’Africa affinché eserciti un'influenza determinante sui provvedimenti da adottare a livello mondiale per far fronte a questa insufficienza. È particolarmente importante l'appoggio dell’UE volto a potenziare la leadership dell'Unione africana (UA) e del nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa (NEPAD), tanto per quanto riguarda le iniziative regionali che nella costruzione di una piattaforma regionale d'azione.

Contribuire alla creazione di risorse regionali per la formazione

L’UE appoggerà le iniziative per il potenziamento della capacità formativa tramite il settimo programma quadro di ricerca (2007-2013) e interventi specifici di cooperazione internazionale. L'Unione favorirà inoltre la creazione di reti di apprendimento all'interno e tra le regioni, in particolare le "reti di eccellenza" costituite grazie ai legami nord-sud e sud-sud. Il gruppo di lavoro online eHealth sulla sanità africana, istituito dalla Commissione in cooperazione con l'Agenzia spaziale europea e l’OMS, esaminerà infine il potenziale offerto dalle telecomunicazioni.

L'Unione deve inoltre:

A LIVELLO MONDIALE

Il programma d'azione sottolinea la necessità di un miglior coordinamento della risposta internazionale alla carenza di personale medico, proponendo, in particolare, di intervenire a due livelli.

Azione comunitaria interna

La Commissione prevede misure intese ad una maggiore pianificazione delle risorse umane sanitarie a livello UE e a promuovere la mobilità dei cervelli, in particolare:

Azione a livello internazionale

L’UE s'impegna a mobilitare, su scala mondiale, i fondi per il potenziamento della capacità dei paesi in via di sviluppo sotto il profilo delle risorse umane. In particolare, nei dibattiti internazionali, l’UE intende difendere l'importanza dei seguenti aspetti:

FINANZIAMENTO

Il programma d'azione sottolinea la necessità di consentire ai paesi beneficiari il margine di manovra fiscale necessario per garantire investimenti a lungo termine attraverso maggiori aiuti prevedibili a lungo termine. La Commissione intende inoltre elaborare un quadro che permetta di individuare e aggiornare regolarmente gli interventi in materia di risorse umane da parte degli Stati membri e della Commissione stessa e di comparare il livello di finanziamento dell’UE con quello degli altri donatori. Infine, nell'abito della copertura di bilancio del programma tematico "investire in risorse umane", la Commissione ha deciso di destinare 40,3 milioni di euro a sostegno delle iniziative in materia di risorse umane catalizzatrici a livello mondiale e regionale.

CONTROLLO E VALUTAZIONE

L’UE appoggerà l'elaborazione di un sistema nazionale di controllo e valutazione nel settore delle risorse umane sanitarie e, nell'ambito delle relazioni al Parlamento e al Consiglio, provvederà a monitorare le iniziative dell'Unione sul programma d'azione per la lotta contro l'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi.

Contesto

Il programma d'azione fa seguito alla comunicazione della Commissione, del dicembre 2005, sulla carenza di operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo che sottolineava l'importanza di una risposta mondiale da parte dell'UE per far fronte al problema. Il programma è stato approvato dal Consiglio il 14 maggio 2007.

Ultima modifica: 24.07.2007