Programma d'azione per lottare contro l'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi (2007-2011)

Questo programma propone un'azione comunitaria collettiva intesa a sostenere programmi di lotta contro l'AIDS, il paludismo e la tubercolosi, gestiti dai paesi in via di sviluppo e dai paesi a reddito medio-basso, nonché un'azione su scala internazionale, nei settori in cui l'Unione può arrecare un valore aggiunto.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Programma europeo di azione per lottare contro l'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi attraverso azioni esterne (2007-2011) [COM(2005) 179 def.- Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Il presente programma d'azione ha lo scopo di colmare il deficit di finanziamento al fine di conseguire il sesto Obiettivo di sviluppo del millennio (OSM), cioè combattere il VIH/AIDS e altre malattie. Dato che il finanziamento per la lotta contro l'AIDS, il paludismo e la tubercolosi è ancora insufficiente, l'Unione intensifica le iniziative che possono far ottenere migliori risultati.

L'Unione s'impegna a rafforzare il dialogo politico incentrato sui diritti umani, la salute sessuale e riproduttiva e i diritti connessi nonché sui bisogni degli orfani e dei bambini in situazione precaria. Essa sottolinea inoltre la necessità di aiutare i gruppi vulnerabili come i tossicodipendenti, i detenuti, gli anziani, i disabili, i profughi e le popolazioni sfollate.

L'Unione europea intende assicurare la condivisione del know-how, in modo da svolgere un ruolo costruttivo nel dialogo politico e tecnico, soprattutto per quanto riguarda il riesame del documento strategico di riduzione della povertà (DSRP), la politica settoriale e gli organi di coordinamento nazionali (CCM," "Country Coordinating Mechanisms") del Fondo mondiale.

La Commissione elaborerà un manuale pratico per le delegazioni ed i servizi, che dovranno promuovere la prevenzione delle malattie presso il rispettivo personale.

L'Unione europea ha intenzione di fare un censimento delle risorse disponibili in materia di assistenza tecnica, al fine di elaborare un piano per la condivisione dell'assistenza in questione. Questo piano sarà disciplinato da un codice di condotta per l'azione collettiva. Nel 2006, la Commissione europea presenterà un documento di orientamento sulle risorse umane nel settore sanitario, al fine di concorrere all'elaborazione di misure specifiche ed all'attuazione del presente programma d'azione. Tale strategia dovrà valutare diverse questioni, dall'adozione di un codice europeo inteso a stabilire pratiche in materia di assunzione fino all'elaborazione di piani nazionali per lo sviluppo delle risorse umane e di una dichiarazione di solidarietà internazionale.

La Commissione desidera rafforzare le capacità in materia di ricerca clinica tramite l'iniziativa EDCTP (Partnership sulle prove cliniche tra i paesi europei e i paesi in via di sviluppo). Ciò sarà fatto nel quadro delle nuove azioni, destinate a migliorare i servizi sanitari locali o regionali nei centri di prove cliniche, potenziare le risorse umane, costruire nuove infrastrutture, come i servizi ospedalieri, e assicurare durante le prove cliniche l'accesso alla copertura medica per la popolazione.

L'Unione europea aiuterà i paesi interessati a mettere a punto regolari ed efficaci pratiche e politiche di acquisto dei medicinali e dei prodotti farmaceutici come i profilattici, le zanzariere impregnate d'insetticida a lunga durata e i farmaci antiretrovirali. Questa iniziativa sarà accompagnata da una campagna d'informazione sulla sicurezza per i bambini nelle scuole, destinata ad aumentare la protezione contro i rischi di violenza sessuale, gravidanze o infezioni da HIV/AIDS e da altre malattie sessualmente trasmissibili.

In situazioni di emergenza e nelle crisi prolungate, l'Ufficio per gli aiuti umanitari della Commissione (ECHO) aiuterà a ridurre la trasmissione del VIH/AIDS, della tubercolosi e del paludismo. ECHO si impegnerà inoltre a ridurre la mortalità e il carico di dolore che queste malattie comportano, attuando azioni di sensibilizzazione, d'informazione e di formazione nonché mettendo a disposizione strumenti di prevenzione per gli operatori umanitari.

La Commissione europea propone una serie di azioni concrete e a basso costo, che sono efficaci e permettono di ottenere risultati in tempi rapidi:

In collaborazione con partner mondiali, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e gli Stati membri, la Commissione europea intende intraprendere anche azioni contro queste malattie a livello regionale e mondiale.

Il presente programma d'azione è inteso a rafforzare le reti regionali allo scopo di promuovere l'accesso a prodotti farmaceutici sicuri e venduti a un prezzo accessibile, il potenziamento delle capacità normative, l'aumento delle risorse umane nel settore della sanità nonché la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti.

La Commissione europea seguirà l'attuazione dei risultati del regolamento CE n. 953/2003, che ha lo scopo di impedire le deviazioni commerciali verso i paesi dell'UE dei prodotti farmaceutici fondamentali. Essa favorirà inoltre la trasparenza dei prezzi dei prodotti farmaceutici utilizzati nella lotta contro queste malattie, chiedendo ai paesi interessati di comunicare i prezzi dei prodotti acquistati nel quadro dei programmi nazionali finanziati dalla Comunità e dal Fondo mondiale. I prezzi potranno essere consultati sul sito Internet della Commissione e in questo modo sarà più facile metterli a confronto e valutare gli effetti degli aiuti svincolati

Tramite l'assistenza scientifica ed orientamenti specifici su alcuni prodotti essenziali, la Commissione intende contribuire al potenziamento delle capacità scientifiche e normative degli organi nazionali e regionali per quanto riguarda la valutazione e l'autorizzazione a commercializzare i prodotti farmaceutici.

La Commissione sosterrà la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti e interventi mirati ad accelerare la messa a punto di nuovi vaccini, farmaci, antimicrobici e strumenti diagnostici per le zone povere di risorse. Essa incoraggerà la collaborazione nel settore della ricerca tra gli istituti dei paesi colpiti da malattie endemiche e i partner europei.

Per rimediare alla penuria di risorse umane, l'Unione sosterrà una serie di azioni innovative che hanno lo scopo di incoraggiare in maggior misura gli operatori sanitari a rimanere o a ritornare nelle regioni o nei paesi in via di sviluppo, in cui le necessità sono maggiori. Queste azioni sono intese anche a migliorare le possibilità di ricerca e ad arginare la fuga dei cervelli.

La Commissione appoggerà certo numero di partenariati pubblico/privato e di iniziative internazionali ed inoltre consulterà un gran numero di partner grazie al suo Forum delle parti interessate, a cui parteciperanno le persone direttamente interessate dalle tre malattie in questione, che potranno così far intendere maggiormente la loro voce a livello mondiale.

Essa valuterà poi gli impegni dei partenariati internazionali, sulla base di know-how unico, forte presenza nei paesi e risorse essenziali, vantaggi tratti dall'Unione rispetto agli investimenti effettuati e vantaggi che la Commissione offre al proprio partner.

Altri partner fondamentali per la Commissione sono l'OMS e l'UNAIDS, che offrono competenze specifiche sulle malattie, grazie alle iniziative" Roll-Back Malaria"e "StopTB", ed anche l'UNFPA, l'ILO e l'UNICEF.

Sul piano internazionale, la Commissione può far ascoltare la propria voce in virtù di un mandato ufficiale e può impegnarsi in un dibattito credibile con i paesi non membri dell'Unione. Essa deve peraltro salvaguardare una stretta cooperazione con gli Stati membri dell'Unione, tanto nel quadro delle Nazioni Unite quanto in quello del G8.

Sarà avviata una stretta collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri, al fine di far progredire l'attuazione di azioni specifiche a livello dei paesi. Inoltre, la Commissione assicurerà il monitoraggio delle misure mediante un esame annuale e intermedio degli strumenti specifici del paese, del 7° programma quadro e dei meccanismi di sorveglianza e valutazione del Fondo mondiale. Nel 2008 e nel 2010, essa presenterà al Parlamento e al Consiglio relazioni dettagliate sullo stato di avanzamento dell'attuazione, sui risultati e sugli effetti del programma di azione.

Gli stanziamenti di bilancio concernenti le azioni proposte nel presente programma di azione saranno stabiliti nelle prossime prospettive finanziarie.

Ultima modifica: 05.07.2011