Un partenariato rafforzato per un migliore accesso ai mercati esterni

La Commissione propone di realizzare un partenariato rafforzato con le imprese europee e con gli Stati membri al fine di garantire un miglior accesso ai mercati esterni. Essa ne stabilisce le direttrici prioritarie e auspica il ricorso a strumenti di accesso efficaci e trasparenti.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 18 aprile 2007 « Europa globale: un partenariato rafforzato per assicurare l'accesso ai mercati per gli esportatori europei » [COM(2007) 183 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Nell'attuale economia mondiale, l'accesso ai mercati determina in ampia misura la forza economica delle imprese e degli esportatori europei. Essenziale per la crescita e l'occupazione, l'attuazione di una politica commerciale efficace garantisce alle imprese europee tanto la competitività quanto un accesso reale ai mercati.

Per garantire una concorrenza leale è indispensabile che le economie emergenti aprano ulteriormente i rispettivi mercati eliminando i loro ostacoli agli scambi. L'Unione europea (UE) è disposta a fare altrettanto allo scopo di favorire la concorrenza e l'innovazione, nonché di attirare gli investimenti.

La progressiva liberalizzazione dei mercati consente di ottenere risultati positivi tanto per i paesi sviluppati quanto per i paesi in via di sviluppo. Per tale ragione, l'UE assegna una priorità agli impegni assunti nell'ambito dell'organizzazione mondiale del commercio (OMC) (EN), (ES), (FR) e del programma di Doha per lo sviluppo. Peraltro, è indispensabile l'attuazione di una politica mirata basata su problematiche e mercati specifici.

La Commissione propone un partenariato rafforzato con gli Stati membri e con le imprese al fine di ottenere un approccio più trasparente e meglio orientato verso i risultati. Un approccio siffatto dovrebbe tener conto in particolare degli elementi seguenti:

La Commissione prevede di decentralizzare il sistema attuale per migliorare l'efficacia e la trasparenza. Essa auspica del pari che vengano utilizzat in maniera più efficace i progetti e le conoscenze locali, costituendo equipe comunitarie specializzate composte da rappresentanti della Commissione, degli Stati membri e delle imprese. La Commissione chiede infine che vengano definite priorità comunitarie per poter affrontare con determinazione le sfide più urgenti.

L'accesso ai mercati in un'economia globale in trasformazione

Nell'attuale economia globale, gli ostacoli agli scambi sono determinati dagli elementi seguenti:

Tali ostacoli agli scambi sono caratterizzati dalla loro complessità e dalla difficoltà di individuarli. Gli ostacoli non tariffari e gli altri ostacoli « dopo la frontiera » vanno assumendo un'importanza sempre maggiore. Numerosi problemi incontrati in materia di accesso ai mercati si spiegano con la non corretta applicazione delle normative esistenti. Soltanto un coordinamento migliore fra Stati membri, imprese e Commissione può consentirne l'individuazione, l'analisi, la valutazione e, quindi, l'eliminazione.

Sostegno al cambiamento dalle parti interessate

La consultazione delle parti interessate ha confermato che l'accesso ai mercati deve essere oggetto di un'azione più determinata a livello comunitario basata su un metodo orientato sui risultati. Possono essere formulate a tale riguardo le seguenti raccomandazioni:

Il dosaggio corretto degli strumenti politici per un migliore accesso ai mercati

Una soluzione unica o un unico meccanismo non possono essere sufficienti per eliminare gli ostacoli al commercio. Anche se attualmente il sistema dell'OMC e di cooperazione multilaterale restano le migliori garanzie per l'accesso ai mercati, è però essenziale e indispensabile il ricorso a strumenti multilaterali e bilaterali tanto formali quanto informali. Nell'ambito dei rapporti con l'OMC, l'UE intende prioritariamente concludere con successo il ciclo di Doha. I più importanti paesi a vocazione commerciale hanno già aderito all'OMC (Cina) o sono sul punto di farlo (Russia). Continua pertanto a diminuire la possibilità di ricorrere ai negoziati di adesione per garantire un migliore accesso ai mercati. Dovrà quindi essere potenziata la cooperazione multilaterale attraverso l'avvio di nuovi negoziati di accordi di libero scambio con l'ANSEA, la Corea, l'India, i paesi delle Ande e dell'America centrale. La continuazione del dialogo con il Mercosur e il Consiglio di cooperazione del Golfo si prefigge del pari di potenziare tale cooperazione multilaterale.

Nel quadro del sistema dell'OMC, è opportuno utilizzare al meglio le normative sulla composizione dei contenziosi, applicando meccanismi elastici basati sulla mediazione che permettano di evitare o di risolvere le controversie. A tal fine, le denunce per violazione dei trattati bilaterali saranno oggetto del regolamento sugli ostacoli al commercio.

Per garantire una maggiore influenza in materia di cooperazione internazionale, la posizione dell'UE nell'ambito degli organismi internazionali di normalizzazione dovrà essere rafforzata.

Peraltro, il rispetto delle regole dipende in larga misura dalle capacità amministrative, dagli strumenti di formazione e dalle infrastrutture tecniche. Per ridurre gli ostacoli, la Commissione e l'UE si adopereranno per migliorare l'assistenza al commercio. La Commissione propone parimenti di incoraggiare i paesi terzi a ricorrere alle procedure di notifica per eliminare le restrizioni agli scambi.

Infine, per quanto riguarda la messa a disposizione di altri strumenti politici, la Commissione ribadisce l'importanza del ruolo sempre più determinante della diplomazia internazionale e dei contatti politici nel quadro degli sforzi volti ad eliminare gli ostacoli agli scambi.

Verso un partenariato rafforzato

La Commissione propone di realizzare un nuovo partenariato con gli Stati membri e con le imprese europee. Le discussioni trilaterali consentiranno di definire i metodi di lavoro migliori al fine di:

Le delegazioni della Commissione, le ambasciate degli Stati membri e le imprese europee sono a tal proposito in grado di:

L'efficacia di tale lavoro comune è basata sui contatti e su una cooperazione sistematica al fine di rendere possibile un miglioramento della raccolta di informazioni, l'individuazione di nuove proposte legislative e l'utilizzazione delle conoscenze locali.

Il comitato consultivo « accesso ai mercati », con sede a Bruxelles, ha il compito di:

Anche se il comitato consultivo generale sulla politica commerciale (comitato 133) resta il forum principale di discussione, altri comitati specializzati continueranno a svolgere un ruolo importante. I problemi relativi all'accesso ai mercati saranno inoltre oggetto di discussioni periodiche fra la Commissione e il Parlamento europeo.

Stabilire le priorità

La crescente complessità degli ostacoli agli scambi rende sempre più difficile la loro individuazione e la loro eliminazione. È pertanto necessario concentrarsi sui casi considerati prioritari:

Le priorità vengono classificate in ordine di importanza con riferimento ai paesi, ai settori e alle categorie di problemi.

La definizione delle priorità non deve peraltro costituire un ostacolo, bensì deve favorire una migliore utilizzazione delle risorse.

Un servizio più efficace e più trasparente

La prevenzione basata su un sistema di « allarme precoce » rende possibile l'individuazione di ostacoli futuri che possono essere quindi eliminati alla fonte. In tal modo le preoccupazioni si manifestano prima che venga data attuazione ad un progetto di normativa o di regolamentazione. È importante a tale proposito la tempestività con la quale si interviene per eliminare gli ostacoli. Le imprese europee devono quindi operare più rapidamente e in maniera più adeguata. La Commissione si propone di migliorare e di razionalizzare le procedure seguite per registrare, analizzare e trattare le denunce ricevute.

Il ruolo delle imprese europee consiste nel fornire la maggior parte delle informazioni riguardanti gli ostacoli agli scambi. La Commissione deve da parte sua garantirne la diffusione registrando le denunce ricevute nella « base di dati sull'accesso ai mercati » e stabilendo collegamenti Internet con altre basi, al fine di migliorare l'accessibilità a tali informazioni. Tale base di dati on line fornisce informazioni affidabili e di agevole accesso sulle tariffe doganali, sugli ostacoli agli scambi, nonché sulle formalità e sulla documentazione di importazione. La Commissione invita a tale proposito gli Stati membri a incoraggiare le imprese europee a registrare le loro denunce. Per garantire un controllo in piena trasparenza, ogni caso verrà classificato con un numero di registrazione. La Commissione si impegna inoltre ad aggiornare le informazioni disponibili nella base di dati e ad aggiungervi progressivamente nuove sezioni riguardanti i servizi, gli investimenti e i diritti di proprietà intellettuale. La Commissione sta attualmente esaminando come collegare la base di dati al servizio di assistenza agli esportatori dei paesi in via di sviluppo.

Conclusioni

La realizzazione di un partenariato rafforzato è indispensabile per un'Europa globale e per contribuire al perseguimento degli obiettivi dell'Agenda di Lisbona in materia di crescita e occupazione. Il successo della presente iniziativa dipenderà:

La Commissione si impegna ad affrontare tale sfida ed invita tutte le parti interessate a fornire il loro contributo.

Informazioni complementari sul sito della DG Commercio estero (EN), (FR).

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione, del 4 ottobre 2006, al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni« Europa globale - Competere nel mondo » [COM (2006) 567 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

Ultima modifica: 12.07.2007