Il Comitato politico e di sicurezza (COPS)

Il Comitato politico e di sicurezza (CPS) segue la situazione internazionale nel settore della politica estera e di sicurezza comune (PESC) e della politica europea di sicurezza e di difesa (PESD). Esso svolge un ruolo centrale nel definire e controllare la risposta dell'Unione europea a una crisi.

ATTO

Decisione 2001/78/PESC del Consiglio, del 22 gennaio 2001, che istituisce il Comitato politico e di sicurezza (CPS).

SINTESI

Il Comitato politico e di sicurezza (CPS) è una formazione permanente del Consiglio dell'Unione europea (UE), la cui creazione è prevista dall’articolo 38 del trattato sull’UE (ex articolo 25 del trattato UE).

Il CPS contribuisce all'elaborazione e all'attuazione della politica estera e di sicurezza comune (PESC) e della politica europea di sicurezza e di difesa(PESD). In particolare, definisce e segue la risposta dell'UE in caso di crisi.

Funzioni del Comitato politico di sicurezza

Il CPS ha il compito di seguire la situazione internazionale nel settore della PESC. Il CPS:

Il CPS svolge il dialogo politico nelle forme previste, assumendo il ruolo di interlocutore privilegiato dell'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché di organo privilegiato di dialogo sulla PESD, ad esempio con la NATO.

Il CPS fornisce orientamenti al Comitato militare (CMUE) dal quale riceve pareri e raccomandazioni. Il presidente del CMUE, che in caso di necessità partecipa alle riunioni del CPS, funge da interfaccia con lo Stato maggiore dell'Unione (SMUE).

Il CPS è responsabile, sotto l'autorità del Consiglio, della direzione politica dello sviluppo delle capacità militari. In tale ambito, il CPS disporrà della consulenza del CMUE assistito dallo SMUE.

Gestire efficacemente le crisi

Il CPS è l'organo del Consiglio che tratta le situazioni di crisi ed esamina tutte le opzioni praticabili per la risposta dell'Unione europea. Il comitato propone quindi al Consiglio gli obiettivi politici da perseguire e raccomanda un insieme coerente di opzioni intese a rispondere alla crisi. Il CPS può elaborare, in particolare, una consulenza per raccomandare al Consiglio di adottare una decisione sulle azioni da intraprendere. Fatto salvo il ruolo della Commissione, il CPS sorveglia l'attuazione delle misure decise e ne valuta gli effetti. La Commissione e gli Stati membri informano il CPS delle misure che hanno adottato o intendono adottare.

Il Consiglio e la Commissione hanno la facoltà, ciascuno nella sua sfera secondo le procedure stabilite dai trattati, di adottare decisioni giuridicamente vincolanti. Tuttavia, sulla base dell'articolo 38 del trattato dell'UE, il Consiglio può autorizzare il comitato ad assumere le decisioni opportune riguardanti il controllo politico e la direzione strategica dell'operazione di gestione della crisi per la durata della crisi stessa.

In caso di risposta militare, il CPS esercita il controllo politico e la direzione strategica. In base alle consulenze e alle raccomandazioni del CMUE, il CPS valuta le opzioni militari strategiche, il concetto e il piano operativo da sottoporre al Consiglio. In previsione dell'avvio di un'operazione, il CPS rivolge al Consiglio una raccomandazione, in base alle consulenze del comitato militare. Il Consiglio decide quindi sull'avvio dell'operazione, nell'ambito di una decisione vertente sugli interventi da compiere. Tale decisione determina, in particolare, il ruolo dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nell'attuazione delle misure. Nel corso dell'operazione, l'alto rappresentante, che può presiedere il CPS, rende conto al Consiglio. Inoltre, l'alto rappresentante, in base ai lavori del CPS, indirizza le attività della cellula di crisi, la quale sostiene il CPS e gli fornisce informazioni relative alla gestione delle crisi.

Le istituzioni devono collaborare strettamente, soprattutto nei periodi di crisi. Il presidente del CPS partecipa, se del caso, alle riunioni del Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti).

Contesto

In occasione del vertice di Helsinki del 10 e dell'11 dicembre 1999, il Consiglio europeo aveva deciso di istituire un comitato politico e di sicurezza. Successivamente, con la decisione 2000/143/PESC, è stato istituito un comitato a interim. I capi di stato o di governo riunitisi a Nizza a dicembre 2000 hanno infine raggiunto un accordo sull'istituzione del Comitato politico e di sicurezza permanente.

Il CPS è presieduto in permanenza dal servizio europeo per l'azione esterna. È composto da un ambasciatore per ogni Stato membro, un rappresentante permanente della Commissione europea, un rappresentante del CMUE, un rappresentante del segretariato del Consiglio dell'UE e un servizio giuridico.

Riferimenti

Atto

Data di entrata in vigore

Data limite di trasposizione negli Stati membri

Gazzetta ufficiale

Decisione del Consiglio 2001/78/PESC

22.1.2001

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GU L 27 del 30.1.2001

Ultima modifica: 19.08.2011