Sistema d’informazione del mercato interno (IMI)

Il sistema d’informazione del mercato interno (IMI) è uno strumento elettronico concepito per migliorare la comunicazione e la collaborazione tra le amministrazioni degli Stati membri nell’ambito dell’applicazione della legislazione del mercato interno. Esso mira a rimuovere una serie di ostacoli pratici, ad alleviare gli oneri e a migliorare l’efficienza della cooperazione amministrativa in Europa.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 6 novembre 2008 – Beneficiare pienamente del mercato interno attraverso una più stretta cooperazione amministrativa [COM(2008) 703 def. – Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Il sistema d’informazione del mercato interno (IMI) è uno strumento elettronico volto a sostenere la cooperazione amministrativa per la legislazione del mercato interno. L’IMI facilita il lavoro delle autorità competenti degli Stati membri contribuendo a superare gli ostacoli pratici legati in particolare alle differenze di cultura amministrativa, alla diversità delle lingue e all’individuazione delle controparti a cui rivolgersi negli altri Stati membri.

L’IMI è un’applicazione Internet sicura, accessibile alle amministrazioni dei 30 paesi dello Spazio economico europeo (SEE). Supporta tutte le lingue dell’Unione europea.

Principi

L’IMI è incentrato su tre principi fondamentali:

Benefici

Il sistema offre numerosi vantaggi, permettendo in particolare agli Stati membri di gestire un’unica relazione con una rete invece di 29 relazioni bilaterali, di comunicare secondo modalità chiare e concordate, di ridurre i problemi linguistici, di risparmiare risorse e tempo, nonché di migliorare la qualità del servizio, grazie all’aumento della trasparenza e della prevedibilità.

Protezione dei dati

Poiché l’IMI è utilizzato per lo scambio di informazioni personali, esso è interamente disciplinato dalla legislazione applicabile sulla protezione dei dati. La decisione 2008/49/CE della Commissione stabilisce inoltre le funzioni, i diritti e gli obblighi degli utenti dell’IMI.

Contesto

La creazione dell’IMI è stata motivata dall’importanza della cooperazione amministrativa per il dinamismo del mercato interno, conformemente alla strategia di Lisbona. L’IMI deve inoltre contribuire a rafforzare l’applicazione della legislazione comunitaria a livello nazionale e, quindi, alla realizzazione del programma "Legiferare meglio". Il sistema va anche visto nel contesto del piano d’azione eGovernment per l’iniziativa i2010.

Un primo progetto pilota è stato lanciato nel novembre 2007 per quattro professioni interessate dalla direttiva 2005/36/CE relative al riconoscimento delle qualifiche professionali. Il sistema sarà progressivamente esteso ad altre professioni.

Un secondo progetto pilota è stato lanciato nel gennaio 2009 sulla base della direttiva "servizi". Esso deve durare fino al 28 dicembre 2009, data in cui la direttiva deve essere integralmente recepita dagli Stati membri. L’obiettivo è preparare la messa in opera di un sistema IMI operativo, che ricopra l’insieme delle attività del servizio, di qui alla fine del 2009. In futuro, l’IMI potrebbe essere altresì utilizzato per rafforzare la cooperazione amministrativa in altri settori disciplinati dalla legislazione del mercato interno.

ATTI COLLEGATI

Raccomandazione della Commissione, del 26 marzo 2009, relativa a orientamenti sulla protezione dei dati nell’ambito del sistema di informazione del mercato interno (IMI) [Gazzetta ufficiale L 100 del 18.4.2009]. La presente raccomandazione invita gli Stati membri ad adottare misure che garantiscano l’applicazione degli orientamenti di cui all’allegato. Questi orientamenti riguardano la protezione dei dati, i meccanismi di tutela del sistema e i possibili rischi legati al suo uso.

I coordinatori IMI nazionali sono inoltre incoraggiati a mettersi in contatto con la autorità nazionali preposte alla protezione dei dati allo scopo di applicare queste linee di condotta conformemente al diritto nazionale.

La Commissione europea deve essere informata sull’applicazione degli orientamenti entro nove mesi dall’adozione della presente raccomandazione.

See also

Ultima modifica: 12.10.2009