Piano strategico per le tecnologie energetiche (Piano SET)

La Commissione presenta un piano strategico per accelerare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie a basso tenore di carbonio in grado di garantire un buon rapporto costi/benefici. Il piano comprende misure in materia di pianificazione, attuazione, risorse e cooperazione internazionale in relazione alle tecnologie energetiche.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 22 novembre 2007: "Un piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano SET) - Verso un futuro a bassa emissione di carbonio" [COM(2007) 723 definitivo - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Le tecnologie energetiche sono essenziali per la realizzazione degli obiettivi europei per il 2020 e il 2050 in materia di lotta contro il cambiamento climatico, di sicurezza dell'approvvigionamento e di competitività delle imprese europee.

Alcuni vincoli frenano lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie energetiche, che si tratti di insufficienza cronica degli investimenti di cui il settore soffre dagli anni '80, di ritardi importanti di commercializzazione dei nuovi prodotti, di sovraccosti che essi spesso comportano senza garantire sempre un migliore rendimento energetico, di ostacoli giuridici e amministrativi o ancora della loro accettazione sociale.

Inoltre, di fronte alla concorrenza di alcuni paesi industrializzati e delle economie emergenti, è necessario che gli Stati membri dell'Unione europea (UE) adottino un approccio comune efficace in materia di tecnologie energetiche e in tale prospettiva un elemento decisivo per il raggiungimento degli obiettivi europei è il tempo.

Il piano strategico per le tecnologie energetiche (piano SET) presentato dalla Commissione si propone di contribuire a raggiungere gli obiettivi europei e a rispondere alle sfide del settore:

La realizzazione del piano SET implica uno sforzo collettivo e iniziative a livello del settore privato, degli Stati membri e dell'UE, nonché a livello mondiale.

Il piano SET propone in primo luogo un nuovo metodo di governance in materia di tecnologie energetiche, basato su una pianificazione strategica comune.

In questa prospettiva, nel 2008 la Commissione ha creato un gruppo direttivo costituito da rappresentanti degli Stati membri che contribuirà a incrementare la coerenza mediante la concezione di azioni comuni, la messa a disposizione delle risorse e la valutazione dei progressi compiuti. È inoltre previsto, per il 2009, un vertice europeo sulle tecnologie energetiche. La Commissione creerà anche un sistema europeo di informazione che comprenderà una mappa delle tecnologie e una mappa delle capacità.

Oltre a ciò, il piano SET prevede di migliorare l'efficacia dell'attuazione delle azioni decise in comune, al fine di sfruttare pienamente le occasioni offerte dallo spazio europeo della ricerca e dal mercato interno.

La Commissione lancerà così progressivamente nuove iniziative industriali europee - nei settori dell'energia eolica, dell'energia solare, della bioenergia, della cattura, del trasporto e dello stoccaggio del CO2, della rete elettrica e della fissione nucleare - che assumeranno la forma di partenariati pubblico-privato o di programmazione congiunta fra Stati membri. La Commissione auspica altresì un'alleanza europea della ricerca nel settore dell'energia al fine di garantire un migliore coordinamento degli sforzi dei centri di ricerca e delle università a livello di programmazione. Verrà così adottato un approccio prospettico finalizzato a preparare la futura evoluzione delle reti e dei sistemi energetici transeuropei.

Un altro elemento importante del piano SET è l'aumento delle risorse, sia finanziarie che umane. È necessario incrementare gli investimenti a favore della ricerca e dell'innovazione a livello comunitario, mediante il programma quadro di ricerca, il programma "Energia intelligente per l'Europa" e la Banca europea per gli investimenti, con l'obiettivo di raddoppiare entro tre anni gli stanziamenti complessivi nell'UE. Nel 2008 una comunicazione della Commissione sarà dedicata al finanziamento delle tecnologie a basse emissioni di carbonio. Verrà incentivata la formazione dei ricercatori nel settore dell'energia e si creeranno nuove possibilità di studio e di formazione al fine di aumentare il numero di ingegneri e ricercatori e di migliorarne il livello.

Il piano SET prevede infine un approccio rafforzato in materia di cooperazione internazionale al fine di stimolare lo sviluppo, l'applicazione, la realizzazione e l'accesso alle tecnologie a basso tenore di carbonio a livello globale. È necessario che l'UE si esprima in modo più univoco e unitario su questo argomento. La cooperazione con i paesi sviluppati verterà sulla ricerca di interesse pubblico e sulla ricerca di frontiera a più lungo termine. Quanto alle economie emergenti e ai paesi in via di sviluppo, la cooperazione dovrà aiutarli a svilupparsi secondo criteri sostenibili, creando al tempo stesso nuove opportunità per le imprese europee; la cooperazione potrebbe ad esempio concentrarsi sulla messa in rete dei centri di ricerca, sui progetti di dimostrazione su larga scala e sul rafforzamento dell'uso dei meccanismi del protocollo di Kyoto.

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione, del 10 gennaio 2007, "Verso un piano strategico europeo per le tecnologie energetiche" [COM(2006) 847 definitivo (es de en fr) - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

Ultima modifica: 13.12.2007