Radiazioni: prevenire l’esposizione da sorgenti sigillate (fino al 2018)

SINTESI DI:

Direttiva 2003/122/Euratom: norme di sicurezza per la protezione dalle radiazioni

SINTESI

CHE COSA FA LA DIRETTIVA?

Introduce norme più rigide riguardanti le «sorgenti radioattive sigillate» armonizzandone l’approccio a livello dell’Unione europea (UE).

Le «sorgenti radioattive sigillate» sono piccole quantità di materiale radioattivo, che possono essere:

sigillate permanentemente in una capsula, oppure

saldate a un materiale non radioattivo

al fine di prevenire fuoriuscite/contaminazione.

Sono usate in molti campi, ad esempio in medicina, nella ricerca e nelle industrie.

La direttiva si applica alle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività .

PUNTI CHIAVE

Le sorgenti abbandonate, smarrite o collocate in un luogo errato (oppure le sorgenti trasferite senza autorizzazione) sono chiamate «sorgenti orfane».

Le sorgenti orfane possono essere pericolose per la salute.

La direttiva mira a ridurre tale rischio, chiedendo ai paesi dell’UE di:

chiarire chi è responsabile del recupero delle sorgenti orfane;

istituire dei sistemi per individuare le sorgenti orfane (ad esempio nei depositi di rottami metallici);

condurre campagne per recuperare le sorgenti orfane;

formare i lavoratori affinché sappiano gestire tali sorgenti in sicurezza.

Norme per i detentori delle sorgenti

I detentori devono tenere dei registri di tutte le sorgenti di cui sono responsabili. I registri devono contenere:

l’ubicazione;

i dettagli relativi ai trasferimenti (di ubicazione e/o responsabilità);

il contrassegno di identificazione.

Devono inoltre:

controllare regolarmente le condizioni della sorgente;

effettuare prove (ad esempio prove di tenuta stagna) basate su norme internazionali;

prevenire lo smarrimento, il furto e l’utilizzo non autorizzato (e informare le autorità nel caso in cui ciò avvenga);

fornire formazione nel campo della radioprotezione ai lavoratori;

informare le autorità se le persone sono esposte alle radiazioni.

I paesi dell’UE devono:

designare un’autorità competente per l’attuazione della direttiva;

istituire un programma di autorizzazione preventiva per le attrezzature che usano sorgenti ad alta attività;

garantire che i detentori rispettino le norme di sicurezza e possano pagare per il riutilizzo o lo smaltimento;

creare un sistema di tracciamento dei trasferimenti;

garantire che ci siano fondi disponibili per il recupero delle sorgenti orfane;

cooperare con gli altri paesi dell’UE in caso di smarrimento, rimozione, furto o scoperta di sorgenti orfane.

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA PRESENTE DIRETTIVA?

A decorrere dal 31 dicembre 2003.

La presente direttiva è stata abrogata dalla direttiva 2013/59/Euratom, che ne ha incorporato le principali disposizioni ed avrà effetto a partire dal 6 febbraio 2014.

ATTO

Direttiva 2003/122/Euratom del Consiglio, del 22 dicembre 2003, sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane

RIFERIMENTI

Atto

Data di entrata in vigore

Data limite di trasposizione negli Stati membri

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

Direttiva 2003/122/Euratom

31.12.2003

31.12.2005

GU L 346 del 31.12.2003, pagg. 57-64.

ATTI COLLEGATI

Direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio, del 5 dicembre 2013 , che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom (GU L 13 del 17.1.2014, pagg. 1-73)

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo: Esperienza acquisita nell’attuazione della direttiva 2003/122/Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane [COM(2015) 158 final del 16.4.2015]

Ultimo aggiornamento: 15.10.2015