Sicurezza marittima: Agenzia europea per la sicurezza marittima

 

SINTESI DI:

Regolamento (CE) n. 1406/2002 che istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima

QUAL È L’OBIETTIVO DEL REGOLAMENTO?

PUNTI CHIAVE

L’EMSA svolge attività principali e supplementari.

Le attività principali sono:

L’EMSA gestisce inoltre il Centro dell’Unione europea di dati d’identificazione e verifica delle navi a grande distanza e il sistema dell'Unione per lo scambio di dati marittimi (SafeSeaNet). L’Agenzia è in grado di fornire un supporto operativo nelle indagini in presenza di lesioni gravi o decessi.

Attività supplementari

L’EMSA avvierà tali attività solo laddove queste forniscano un notevole valore aggiunto, evitando una duplicazione degli sforzi nel rispetto dei diritti e dei doveri degli Stati membri. Tali attività riguardano le questioni ambientali, il programma europeo di monitoraggio della terra (ora Copernicus) e le vie navigabili interne.

Visite e ispezioni dell’EMSA

L’EMSA visita gli Stati membri per assistere la Commissione e le amministrazioni nazionali per:

Struttura

Relazioni tra l’EMSA e la guardia di frontiera e costiera europea

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA IL REGOLAMENTO?

Il regolamento è in vigore dal 25 agosto 2002.

CONTESTO

DOCUMENTO PRINCIPALE

Regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2002, che istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima (GU L 208 del 5.8.2002, pag. 1).

Le successive modifiche al regolamento (CE) n. 1406/2002 sono state incorporate nel testo originale. Tale versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

DOCUMENTI CORRELATI

Regolamento (UE) 2019/1896 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2019, relativo alla guardia di frontiera e costiera europea e che abroga i regolamenti (UE) n. 1052/2013 e (UE) 2016/1624 (GU L 295 del 14.11.2019, pag. 1).

Regolamento (UE) 2019/473 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2019, sull’Agenzia europea di controllo della pesca (GU L 83 del 25.3.2019, pag. 18).

Direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa al controllo da parte dello Stato di approdo (GU L 131 del 28.5.2009, pag. 57).

Si veda la versione consolidata.

Direttiva 2005/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni, anche penali, per violazioni (GU L 255 del 30.9.2005, pag. 11).

Si veda la versione consolidata.

Direttiva 2002/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2002, relativa all’istituzione di un sistema comunitario di monitoraggio del traffico navale e d’informazione e che abroga la direttiva 93/75/CEE (GU L 208 del 5.8.2002, pag. 10).

Si veda la versione consolidata.

Ultimo aggiornamento: 03.11.2021