Gestione del traffico: la creazione del cielo unico europeo

La Commissione suggerisce dei modi per ottimizzare la gestione del traffico aereo e soddisfare tutti gli utenti - civili e militari - dello spazio aereo, un bene comune che va gestito in maniera collettiva senza tener conto delle frontiere.

ATTO

Comunicazione della Commissione, del 1° dicembre 1999, al Consiglio e al Parlamento europeo: La creazione del cielo unico europeo [COM (1999) 614 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La Commissione ritiene che si debbano avviare ulteriori importanti azioni per garantire che la gestione del traffico aereo risponda al principio comunitario del buon funzionamento del mercato interno e garantisca così la creazione di un effettivo cielo unico europeo.

La congestione del traffico aereo che caratterizza attualmente lo spazio aereo è uno degli aspetti più evidenti della necessità di queste azioni. I ritardi che si verificano in Europa su diversi voli sono dovuti spesso alla saturazione dello spazio aereo e delle infrastrutture. Questa congestione esige la realizzazione di misure atte a prevenire situazioni di crisi per tutti gli utenti.

In questo contesto la Commissione ritiene che la creazione di un cielo unico europeo non comporti soltanto risposte tecniche ed operative comuni, bensì anche una gestione collettiva dello spazio aereo che consenta una riorganizzazione di fondo delle sue strutture e del suo uso.

Questa riorganizzazione deve ispirarsi agli orientamenti seguenti:

Nel proporre questi orientamenti la Commissione è consapevole che ogni azione e qualsiasi evoluzione dipendono dalla collaborazione dei soggetti interessati. In particolare EUROCONTROL (che comprende ora 28 Stati europei, tra cui gli Stati membri della Comunità meno la Finlandia che sta negoziando la sua adesione) dovrebbe continuare a svolgere un ruolo indispensabile nella realizzazione di queste azioni, data l'esperienza che possiede. Non è tuttavia escluso che gli Stati membri di Eurocontrol, non membri della Comunità, non desiderino andare più rapidamente e più lontano in questa iniziativa di riorganizzazione.

In questo caso la Comunità dovrà presentare le proposte opportune per realizzare gli obiettivi del trattato sulla base di altri mezzi.

Per evitare gli ostacoli che potrebbero presentarsi nella realizzazione di questi orientamenti, la Commissione ha istituito due quadri di lavoro specifici:

La Commissione presenterà una relazione entro sei mesi per permettere di realizzare gli orientamenti proposti nella presente comunicazione.

Ultima modifica: 24.01.2007