Verso un uso ottimale del dividendo digitale

Il passaggio al digitale libererà una parte notevole dello spettro delle radiofrequenze *, il cosiddetto dividendo digitale. Per approfittare dei numerosi vantaggi economici e sociali che il dividendo digitale presenta è essenziale un approccio coordinato a livello comunitario per l'assegnazione delle radiofrequenze

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 13 novembre 2007 - Trarre il massimo beneficio dal dividendo digitale in Europa: un approccio comune all'uso dello spettro liberato dal passaggio al digitale [COM(2007) 700 definitivo - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Il passaggio dei servizi televisivi dall'analogico al digitale (es de en fr) entro il 2012 (scadenza che in alcuni Stati membri sarà probabilmente prorogata) libererà un numero inusitato di radiofrequenze. L'insieme delle frequenze così liberate va sotto il nome di "dividendo digitale".

È dunque necessario prevedere e ottimizzare al massimo l'impatto che il dividendo digitale avrà a livello economico e sociale. Il valore complessivo dei servizi di comunicazione elettronica che dipendono dall'uso dello spettro supera i 250 miliardi di euro l'anno nell'Unione europea (UE). La diffusione di servizi innovativi attraverso il dividendo potrebbe dare un contributo non trascurabile alla realizzazione degli obiettivi di competitività e di crescita economica previsti dalla strategia di Lisbona.

Il dividendo digitale potrà anche rispondere ad alcune esigenze dei cittadini europei in ambito socio-culturale, permettendo, ad esempio, di combattere efficacemente il divario digitale.

Per questi motivi la Commissione propone di mettere in atto un piano comune per lo spettro radioelettrico a livello comunitario che permetta di sfruttare al meglio il dividendo digitale.

Frammentazione del dividendo digitale

Tutte le più comuni applicazioni senza filo per le quali la domanda è in rapida crescita, come le comunicazioni senza filo ad alta velocità o la televisione mobile, possono trarre beneficio dal dividendo digitale.

Le attuali politiche nazionali sullo spettro radioelettrico non favoriscono, tuttavia, un accesso coordinato allo spettro tra i vari Stati membri. Secondo il parere (pdf) [EN] formulato dal Gruppo per la politica dello spettro radio (es de en fr), senza un coordinamento efficace dell'accesso allo spettro vari possibili utilizzi del dividendo non vedranno mai la luce.

Al momento il dividendo digitale è disperso in bande relativamente strette ripartite su un ampio numero di frequenze, come conseguenza della ripartizione dello spettro prevista dalla conferenza regionale delle radiocomunicazioni dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) (FR). Fino all'abbandono dell'analogico, il dividendo digitale coesisterà con l'analogico e per questo è indispensabile far sì che le zone di frequenza del dividendo siano utilizzabili più facilmente da tutti gli Stati membri.

Pianificare adeguatamente lo spettro

La Commissione intende rafforzare la dimensione comunitaria dell'attività di pianificazione dello spettro per il dividendo digitale, riservando e coordinando delle zone di frequenza comuni a livello comunitario.

Gli Stati membri sono invitati a cooperare per favorire un accesso coerente e flessibile al dividendo digitale e agevolare così l'introduzione di nuovi servizi.

Il passaggio al digitale è caratterizzato anche dalle specificità proprie alla situazione dello spettro in ogni Stato membro (obblighi di servizio pubblico, tempistiche diverse e altro). Il piano comune di gestione dello spettro a livello comunitario dovrebbe essere realizzato gradualmente e in maniera sufficientemente flessibile, in modo da tener conto di tali specificità.

Prima di definire quale sia lo strumento giuridico più adatto per realizzare questo raggruppamento armonizzato delle zone di frequenza, la Commissione propone di procedere ad alcune attività preparatorie su vari aspetti di ordine economico, commerciale e tecnico.

Contesto

La gestione del dividendo digitale risponde agli obiettivi dell' iniziativa i2010, che a sua volta s'inserisce nell'ambito della strategia di Lisbona rinnovata che considera le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) come fondamentali per la crescita e l'occupazione.

Termini chiave dell'atto

Ultima modifica: 18.02.2008